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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/15 in tutte le aree

  1. Quando si vuole....quando si può..., volere e potere, se però ci sono entrambi...tutto può succedere.... Ogni anno mi reco nelle feste natalizie nelle vicinanze di un piccolo Comune italiano, è ormai un rituale, un piacevole rituale per tutto quello che trovo ogni anno... Ci arrivai lo devo ammettere abbastanza per caso, sapevo che c'era un Museo Archeologico con una importante sezione numismatica e quindi perché non vedere, perché non provare ? Quando arrivai, visto anche il periodo, capii che ero l'unico visitatore ma ad accompagnarmi c'erano due signore molto gentili e disponibili, una era la Direttrice del Museo, una la sua Assistente, due persone sole per quel Museo...eppure... Gli raccontai che ero appassionato di numismatica, che venivo da Milano, entrambi gli aspetti le colpirono molto e vollero accompagnarmi e spiegarmi il tutto nella visita, una visita decisamente guidata.... Il Museo ha la disponibilità di ben 6.000 monete, tutte del territorio, molte di donazioni, molte per i numerosi ritrovamenti nella zona, una zona di passaggio e una zona che creava insicurezza negli abitanti da cui l'occultamento di tesoretti vari. Inizio la visita della parte numismatica, pannelli interattivi di spiegazione, belle bacheche per ospitare le monete, bella illuminazione, precisi cartoncini di catalogazione. Chiedo subito...posso fotografare ? ci mancherebbe altro rispondono, l'illuminazione è creata così anche per quello.... Le monete sono di vari periodi storici....chiedo subito quante sono esposte....vedo nei loro occhi nel rispondere un certo imbarazzo, poi mi rispondono sono 365. Rimango colpito dal numero e chiedo il perché...mi rispondono siamo solo in due abbiamo ritmi lenti, ne cataloghiamo una al giorno a fine anno ne abbiamo quindi 365 da esporre e sostituire con le attuali 365. Se verrà tra un anno ne vedrà altre 365...a rotazione le stiamo catalogando tutte che vengono poi riposte in appositi spazi pronte per essere visionate dagli eventuali interessati. Mi forniscono le pubblicazioni cartacee di quanto già catalogato e raccontano...raccontano...mi spiegano la storia del posto, i donatori, i ritrovamenti, mi illustrano le monete esposte....rimango straordinariamente colpito, i loro occhi nello spiegare brillano di passione e di orgoglio, quasi si scherniscono nel dire che si potrebbe fare molto di più, ci piacerebbe tanto venire a Milano a vedere monete.... Sorrido...gli faccio i complimenti, vedere monete si può, si può catalogarle, pubblicarle, si può avere anche la tecnologia nelle esposizioni, si può farle con tempi umani, ma bisogna farlo....ci vuole passione, qualche mezzo, e anche in due sole si può fare piccoli, grandi gioielli espositivi che ricorderanno la loro identità, la loro storia nel tempo e per tutti. Mi sembrava uscendo di essere in un mondo nuovo, diverso, disponibile, cortese, mi richiedono di Milano....ma state qui gli rispondo ....ne avete tante, importanti, a Milano 365 in un colpo solo, all'improvviso non le potete vedere.... Nel salutarle e nel dirgli ritornerò tra un anno per le nuove 365 penso....quando si vuole....quando si può....
    9 punti
  2. Presso il portico di ingresso della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma , murato in fondo alla parete laterale sinistra rispetto all’ entrata , si trova un grande disco di oltre 1,5 metri di diametro lavorato ad immagine di una testa vista di fronte , in marmo qualita’ pavonazzetto , poggiato sopra un capitello di colonna ; si trova in questo luogo dal 1632 , dopo essere stato trovato nei paraggi , da allora viene chiamato : bocca della verita’. La grande testa scolpita viene rappresenta con un volto maschile con barba , gli occhi , il naso e la bocca sono forati e cavi . Il volto è stato interpretato nel tempo come raffigurazione di varie divinita’ : Giove Ammone , il dio Oceano , un oracolo o un fauno , secondo il mio personale parere rappresenta invece il dio Tevere . Nel periodo della Roma Antica , la "Bocca della Verità" era semplicemente un tombino stradale , infatti i tombini nella Roma Antica riportavano spesso l'immagine di una divinità fluviale che raccoglieva in bocca , nel naso e negli occhi l'acqua piovana per poi convogliarla nel Tevere tramite la rete fognaria della Cloaca Maxima . Dopo la caduta dell’ Impero , nel corso del medioevo quando leggende e superstizioni si impadronivano del quotidiano , il mascherone godette di fama leggendaria , infatti si pensa sia questo l'oggetto menzionato nell'XI secolo nei primi Mirabilia Urbis Romae , una guida medievale per pellegrini che arrivavano a Roma da tutta Europa , dove alla Bocca viene attribuito il potere di pronunciare oracoli . Nei Mirabilia si legge : "Ad sanctam Mariam in Fontana , templum Fauni ; quod simulacrum locutum est Iuliano et decepit eum" , cioe’ :"Presso la chiesa di santa Maria in Fontana si trova il tempio di Fauno ; tale simulacro parlò a Giuliano e lo ingannò" Un fatto accaduto nel XII secolo racconta una leggenda relativa ad un certo Giuliano , certamente un imbroglione , quando il diavolo , dichiaratosi come Mercurio , trattenesse lungamente la mano di Giuliano che aveva infilato nella bocca della divinita’ , in quanto aveva truffato una donna e su quell' idolo doveva giurare la propria buona fede , promettendogli infine riscatto dall' umiliazione di avere truffato e grandi fortune se avesse rimesso in auge le divinità pagane . La bocca della verità fu anche una famosa scena del film Vacanze romane con Audrey Hepburn e Gregory Peck . Nel medioevo si fece strada la leggenda che fu Virgilio Grammatico , un erudito del VI secolo , che aveva fama di praticare la magia , a costruire la Bocca della Verità , ad uso dei mariti e delle mogli che avessero dubitato della fedeltà del coniuge . Fino al XV secolo viaggiatori italiani e tedeschi ricordano , non del tutto increduli , questa pietra "che si chiama lapida della verità , che anticamente aveva virtù di mostrare quando una donna avessi fatto fallo a suo marito" In un'altra leggenda tedesca del XV secolo ritroviamo l'immagine che "non osa" mordere la mano di una imperatrice romana che benché avesse effettivamente tradito il suo imperiale consorte , la inganna con un artificio logico . Una storia simile , che circolava nei racconti popolari , parlava di una donna infedele che , condotta dal marito giustamente sospettoso alla Bocca della Verità per essere sottoposta alla prova , riuscì a salvare la sua mano con una astuzia . Infatti la donna incriminata chiese all'amante di presentarsi anche lui nel giorno in cui sarebbe stata sottoposta alla prova e che , fingendosi pazzo , la abbracciasse davanti a tutti . L'amante eseguì perfettamente quanto da lei richiesto . Così la donna, al momento di infilare la sua mano nella Bocca , poté giurare tranquillamente di essere stata abbracciata in vita sua solo da suo marito e da quell'uomo che tutti avevano visto . Avendo detto la verità, la donna riuscì a ritirare indenne la sua mano dalla tremenda Bocca , benché fosse colpevole di adulterio . Il nome "Bocca della verità" comparve per la prima volta nel 1485 e la scultura rimase da allora costantemente menzionata tra le curiosità romane , venendo frequentemente riprodotta in disegni e stampe . Da questi ricaviamo che il tombino era in origine collocato all'esterno del portico della chiesa , fu spostata nel portico con i restauri voluti da papa Urbano VIII Barberini nel 1631 Nel sito in cui sorge oggi la Chiesa di Santa Maria in Cosmdin , di rinpetto al Tevere , al Foro Boario e al Circo Massimo , si trovava in epoca imperiale la Statio Annonae , il servizio che gestiva l'approvvigionamento e la distribuzione di cibo al popolo romano . Ancor prima , sul luogo della Chiesa si trovava il santuario dell'"Ara Massima di Ercole", che era il protettore dei commerci e dei mercanti che in quella zona trafficavano e vivevano . Ancora nel I secolo a.C. , Vitruvio cita un tempio a pianta rettangolare posto all'ingresso del Circo Massimo e dedicato ad Ercole Invitto o Pompeiano . Proprio per la storia del luogo , l' Annona e gli edifici vicini divennero sede fin dal VI secolo di una diaconia , struttura ecclesiale destinata a garantire assistenza al popolo cristiano . La prima piccola chiesa fu fatta costruire da papa Gregorio I, la cui famiglia aveva grandi possedimenti nella zona , attorno all'inizio del VII secolo . Papa Adriano I la fece ricostruire alla fine dell'VIII secolo dentro la struttura dell'antica sede dell'Annona , di cui la chiesa incorporò la struttura e il colonnato , dividendola in tre navate e abbellendola di splendide decorazioni . La chiesa e i suoi annessi furono affidati ad una colonia di monaci greci che si erano rifugiati a Roma per sottrarsi alle persecuzioni degli iconoclasti e si erano stabiliti su questa riva del Tevere , dove era già insediata la comunità greca ed era per ciò nota come Ripa Greca . Da questi la chiesa prese il nome di Santa Maria in Schola Greca , e divenne poi nota come Santa Maria in Cosmedin , dalla parola greca kosmidion , ornamento . Durante il pontificato di papa Niccolò I (858-867) , alla chiesa furono aggiunti una sagrestia, l'oratorio e una residenza diaconale. Papa Gelasio II nel 1118 fece riparare i danni subiti dalla struttura quasi cento anni prima (1082) a seguito dell'invasione dei Normanni guidati da Roberto il Guiscardo , mentre papa Callisto II , intorno al 1120 , fece costruire il portico . La chiesa fu nuovamente restaurata nel 1718 su disegni di Giuseppe Sardi che ne trasformò lo stile da romanico a rococò e nel 1899 da G.B. Giovenale che eliminò questi elementi per riportare la chiesa al suo aspetto romanico originario che ancora oggi conserva . In questa chiesa furono eletti al soglio pontificio Papa Gelasio II , Papa Celestino III e anche l'antipapa Benedetto XIII . Dentro le foto alcune note allegate .
    6 punti
  3. Tutti conoscono le grandi capacità di Amedeo di seguire tutte le strade possibili per arrivare alla meta. Ce l'ha dimostrato ampiamente qui sul forum. Abbi fede Lorenzo, con l'unione di tutti, potremo portate a termine anche un'avventura così ardua. Ricorda che nessun alpinista prende l'elicottero per arrivare in cima all'Everest. Il piacere sta proprio nella scalata, anche quando sai che puoi rimetterci la vita :). Sono questi sogni tanto più lontani del nostro orizzonte, e la perseveranza a realizzarli, che ci rendono sicuri della riuscita :)... Io ci sto a fornire tutto l'aiuto possibile. Amedeo puoi contare su di me. La lettera di referenze puoi considerarla già pronta :), la chiedo subito all'amico editore D'Andrea :). Allora dai, quando inizia il film? Dobbiamo essere registi, attori, comparse, operatori, non solo spettatori :).
    4 punti
  4. ciao amici Genovesi.... :lol: ..un gran up per quelle favolose monete...... -_- ecco tre semplari....quella piccola di 16mmper o,64 grammi....dopo a sinistra,quella scura 18mm per 0.84 di peso...e l'altra 17mm per 0.94 di peso.....quelle ultime due....sono favolose!!!... :lol: ...
    3 punti
  5. Sei eccezionale. La passione, la tenacia e l'amore per la numismatica che ci accomuna (insieme ad altri amici) ci farà raggiungere dei risultati. Ciò è già avvenuto in passato ed avverrà ancora, grazie anche ai cari amici @@dareios it e @rockjas. Nessuno di noi è "Foresio", sia per competenza e sia perchè i tempi sono cambiati. Gli appassionati dell'epoca avevano molto tempo libero e spesso erano grandi possidenti o monaci, per cui avevano mezzi e tanto tempo per stare presso conventi ed archivi. I risultati si sono visti. Per noi non è così, anche se con internet ed il nostro forum abbiamo altre possibilità e riusciamo ugualmente a raggiungere ottimi risultati. Le tante belle pubblicazioni (libri ed articoli) che leggiamo, e che scrivete, ne sono un gran bell'esempio. La numismatica è cultura e non si finirà mai di studiare ed apprendere. Ad maiora. Amedeo
    3 punti
  6. La somiglianza dell' immagine scolpita sulla "bocca della verita'" riporta , con un po' di fantasia , a quella della statua di destra della fontana del Campidoglio della Dea Roma , raffigurante il Tevere , mentre la statua di sinistra raffigura il Nilo ; nelle due rappresentazioni scultoree occorre tener presente che il volto della statua e' naturale , mentre quello della "bocca" e' "schiacciato" , pero' e' innegabile una certa somiglianza . Inoltre il luogo di ritrovamento del "tombino" in zona Velabro , vicinissimo al Tevere dove confluivano le acque , fa pensare piu' , rispetto ad altre ipotesi , ad una raffigurazione del Nume . Le due statue del Tevere e del Nilo in Piazza del Campidoglio risalgono al II secolo e furono trovate nelle Terme di Costantino sul Quirinale .
    3 punti
  7. Salve a tutti, come scritto in altri post al momento sto cercando di perfezionare le mie fotografie; nel cercare di rendere nel modo più fedele possibile l'immagine fotografata rispetto alla moneta reale (e di tempo e pagnotte ce ne vogliono!) mi è venuta in mente una "questione", per dirla all'anglosassone: quanto la fotografia e l'onestà del fotografo possono influenzare il mercato ed i prezzi delle monete? Soprattutto oggi dove spesso l'acquisto si effettua a distanza basandosi proprio sulla/e fotografie? In particolare, ritengo che si vedano in giro nei vari siti on-line delle fotografie che più che esaltare la moneta in tutti i suoi pregi e difetti, mirino ad imbellettarla con effetti più o meno evidenti. Ciò a mio avviso è tra le cause del crollo del mercato della numismatica, in quanto si stanno in questo modo, lentamente, alterando le capacità di giudizio dei collezionisti, i quali sempre più tendono a riflettere quello che hanno visto in fotografia sull'effettivo stato di conservazione della moneta reale che poi gli capita tra le mani. Tale fenomeno, a mio parere, è straripante nelle monete più comuni (da CC a R1), dove si approcciano la maggior parte dei collezionisti, vuoi perchè neofiti, vuoi perchè le tasche non consentono altre scelte. Questo determina una svalutazione di quelle monete, ripeto, soprattutto comuni, in particolare per gli alti/altissimi stati di conservazione. Infatti, il venditore/fotografo disonesto che vende un BB facendolo apparire in foto come SPL spunta un prezzo più alto per il BB ma sicuramente più basso di quello che avrebbe meritato un vero SPL...ciò impatterà, e sta impattando, nel tempo sul vero BB e sul vero SPL, facendone calare i prezzi perchè è come se, grazie a tale fenomeno "fotografico", sia aumentata la massa di monete in alta conservazione. Da qui l'importanza di una fotografia il più fedele possibile alla realtà, la quale riporterebbe il giudizio del collezionista su di un piano più realistico e attribuirebbe al BB il valore del BB ed all'SPL il valore di quest'ultimo, senza creare un processo di scala che ha fatto scendere di un gradino il valore di tutte le conservazioni...se poi a tale prassi, aggiungiamo la sempre più diffusa abitudine di periti che si autoperiziano monete a pacchi per poi rivenderle a pochi euro (sempre monete molto comuni...non ultimo mi è capitato di vedere un annuncio on-line nella mia regione dove si vendevano periziate una CINQUANTINA di 50/100 lire repubblica per circa 750 euro...neanche a coprire il costo di una VERA perizia), ma questo è una altro capitolo che meriterebbe una discussione a parte. Non so se il discorso è chiaro, ma spero che qualcuno voglia chiarirlo o quantomeno discuterne. Ad maiora
    2 punti
  8. Ciao a tutti, come ben saprete, la provincia di Benevento è stata duramente colpita dal maltempo, con gravi danni all'agricoltura. La provincia di Benevento è conosciuta per la produzione di ottimo vino doc..il maltempo, purtroppo, oltre ad aver danneggiato piccoli paesi ed attività imprenditoriali, ha causato gravi danni anche ai vigneti... Pur non essendo di Benevento, sono molto legato ai fratelli beneventani, miei confinanti... Ci sono varie iniziative a favore della popolazione beneventana quali: Save rummo, per l'acquisto di pacchi di pasta della fabbrica pastificia Rummo http://www.corriere.it/tecnologia/15_ottobre_19/pastificio-rummo-campagna-social-non-ne-sappiamo-nulla-commosi-solidarieta-98bb62f2-7671-11e5-9857-4e1328d39da2.shtml e quest'ultima, partita dalla CIA: http://www.campaniaslow.it/2015/10/22/il-fango-devasta-le-vigne-del-sannio-la-solidarieta-del-mondo-agricolo/ Saluti Eliodoro
    2 punti
  9. Buonasera a tutta la sezione, generalmente frequento la sezione papale del forum e quella del regno.. ma le stupende discussioni di Petronius mi stanno facendo davvero appassionare alla storia delle monete americane! Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente l'autore di tutte queste bellissime discussioni che mi stanno facendo passare ore ed ore di appassionata lettura in un territorio per me fino ad ora inesplorato.. grazie Petronius! Cercando sulla rete qualche sito dove fare un pò di chiarezza sulle varie emissioni monetali che si sono succedute negli Stati Uniti, mi sono imbattuto in un sito dove vengono presentati alcuni ritrovamenti di monete antiche (si parla dell'antichità classica) in territorio americano. Da quello che capisco la gran parte di questi ritrovamenti è stata bollata come artificiosa, oppure le monete ritrovate erano semplicemente dei falsi moderni. Però, come al solito, ci sono anche dei casi dubbi.. :rolleyes: http://www.econ.ohio-state.edu/jhm/arch/coins/fallsoh.htm In particolare si parla del ritrovamento di un vero e proprio hoard di monete romane, venuto alla luce durante uno scavo sul fiume Ohio nel 1963. Tali monete si presume fossero contenute in un sacchetto di pelle ormai distrutto dal tempo, e due monete provenienti da quello scavo sono state per anni esposte al museo delle cascate dell'Ohio.. per poi essere ritirate in tempi recenti (attualmente non sono più visibili al pubblico). Qualcuno (penso in particolare al già citato @@petronius arbiter, @@vathek1984 oppure a @@villa66 o altri specialisti di questioni numismatiche d'oltreoceano) sa raccontarci qualcosa di più in merito a questi ritrovamenti così eccezionali? Ci sono altri ritrovamenti di monete "fuori posto" nelle americhe meritevoli di segnalazione? Immagino che giustificare una scoperta del genere in territorio americano rappresenti una vera rivoluzione ed una totale riscrittura della storia del nuovo mondo finora conosciuta. Forse anche per questo, molte volte, questi ritrovamenti vengono frettolosamente bollati come bufale.. E se invece vi fosse un fondo di verità? Ricordo ad esempio alcune fotografie di manufatti di origine fenicia nel folto della foresta amazzonica brasiliana.. con tanto di scrittura cuneiforme. Oppure (la fonte è sempre il sito del dipartimento di Economia dell'Università dell'Ohio) il ritrovamento di una piccola statua di chiara scuola romana (databile al 200 Dc. circa) in una sepoltura azteca del XVI secolo avvenuto nel 1933... (per chi vuole approfondire ecco il link: http://www.econ.ohio-state.edu/jhm/arch/calix.htm) Come giustificare ritrovamenti del genere senza scontrarsi con la lobby di chi la storia non la vuole più riscrivere? oo) Mi piacerebbe vedere una discussione aperta a mille ipotesi.. ma che ovviamente non potrà arrivare a nessuna conclusione certa :) Il tutto ovviamente in tono leggero e senza pretese, per una volta, di riscrivere nuovamente la storia... Grazie a tutti, sperando di leggere numerosi i vostri interventi, Marco
    2 punti
  10. Molto bello @@jagd il tuo bolognino romano. :good: Si tratta di un'emissione di Pio II (1458 - 1464) tipo Muntoni 25. Il bolognino romano ai tempi era equivalente al valore di un baiocco. Il simbolo sotto il busto del pontefice è il monogramma dello zecchiere Emiliano Orfini, operante a Roma ed a Spoleto. La conservazione è molto buona per il tipo, che solitamente si trova molto tosato... Saluti, Antonio
    2 punti
  11. "Lui... chi?? " se leggi bene ho scritto "bronzetto DEI CostANTINI" cioè della famiglia: Constantino I - Constantino II - Constantius Ii - Constans - Delmatius per i quali è stata emessa questa tipologia. Ho allegato l'immagine di quello che mi pareva piu' probabile...
    2 punti
  12. Giusto per confronto
    2 punti
  13. Credo che nessuna Ditta seria negherebbe la restituzione, a fronte di un problema serio e concreto, non citato in catalogo nè ravvisabile in fotografia.
    2 punti
  14. Il primo segreto rimane sempre l'occhio.....non esistono foto perfette ma solo occhi attenti....con tanta pazienza e studio.....
    2 punti
  15. Vorrei riportare l'attenzione sulla nascita della moneta in India. Innanzi tutto, si ritiene che sia Gandara la prima regione ad aver coniato monete. Da qui, l'idea della moneta coniata (o si potrebbe dire dei lingotti punzonati) si diffuse nelle regioni limitrofe fino ad estendersi su tutto il continente indiano. "From Gandhara, the idea of struck, or punchmarked, coinage spread south and soon the punchmarked coins were produced in many other regions of northern and central Indai". http://www.ancientcoins.ca/gandhara/gandhara.htm Gandara è stata anche la prima regione ad essere stata occupata dai Persiani. Che l'idea della moneta coniata sia stata introdotta dai Persiani può essere ragionevole, se consideriamo che il peso di 1 Shatamana coincide con quello di due sigli achemenidi. Questo non significa necessariamente che le prime monete siano state emesse dai persiani; semplicemente potrebbero averne introdotto soltanto l'idea: si spiegherebbe così la diversa forma delle monete rispetto a quelle dell'impero achemenide. Vorrei fare però un'altra considerazione. Possiamo distinguere con certezza due filoni indipendenti di monetazione: quello del mondo greco-romano e quello cinese. Questi due filoni si sono sviluppati indipendentemente l'uno dall'altro e hanno caratteristiche completamente differenti. Dal filone greco-romano (si potrebbe anche dire dall'imitazione di questo filone) si sono sviluppate le monetazioni del Mediterraneo (nord-africane, Axum, i Tolomei in Egitto...hanno tutte caratteristiche riconducibili alla monetazione romana o greca, perchè da esse derivano o ad esse si ispirano). Il filone Cinese, invece, ha poi dato origine alle monetazioni dell'estremo oriente. La moneta indiana non ha caratteristiche in comune con nessuno di questi due filoni: perchè i persiani, che potrebbero aver introdotto l'idea della moneta coniata, non ne hanno influenzato anche la forma e i tipi, ma soltanto il peso? Ecco, spero di trovare qualche risposta nei libri che in futuro acquisterò. Per ora posso solo passare ad un'altra regione e alle sue prime monete :) Se anche voi aveste piacere a scrivere i vostri pensieri, li leggerei volentieri.
    2 punti
  16. Buona giornata E' bene dare qualche informazione in proposito all'orientamento dei conii dei grossi. E' un particolare della coniazione dei grossi (quelli del I° tipo); questi furono quasi tutti battuti con un sistema di conio incernierato o incardinato, tale per cui queste monete hanno sempre le immagini dei due lati con gli assi sfalsati di 180°. Negli altri casi, anche nella coniazione di monete fatta in periodi successivi, il metodo più usato fu quello definito "libero", senza cioè ritenere importante dare un asse prestabilito alle due facce della moneta. Non ho sotto mano gli scritti dai quali trarre il periodo certo nel quale Venezia usò i conii incernierati, però questa sera potrò fornire maggiori informazioni. E' però evidente che questo dettaglio può servire a determinare l'originalità di un grosso; se ce ne troviamo tra le mani uno coniato nel periodo nel quale Venezia usava tale sistema, che ha le due facce con orientamento "libero", beh ... bisogna cominciare a sospettare della sua bontà. :pleasantry: saluti luciano
    2 punti
  17. Francamente e senza intenti polemici, rileggendo la disdcussione a me pare che l'unico che si é permesso di trascendere un po' dai fatti o dall'esposizione della propria posizione, dando appellativi a coloro che la pensano diversamente sia proprio tu :) Dare dei "pistoleri" con pulsioni "guerriere" a chi la pensa diversamente, non é proprio sintomo di dialogo. Equivale ad un eventuale "cacasotto dalle cui pulsioni di protezione non vorrebbe dipendere nemmeno l'ultimo degli omuncoli", a parti inverse... E non penso sia piacevole per quanto non vero sentirselo dire. Che la discussione si possa e/o debba chiudere é lampante. E' però sempre fastidioso vedere come alcuni, nei modi, provino ad elevarsi sempre rispetto agli altri. Chissà a fronte di che esperienze di vita poi. Le realtà sono diverse. I mondi in cui si vive sono diversi nelle diverse realtà di ognuno.
    2 punti
  18. Beh ci sono i pre moneta e le monete, si differenziano perché queste hanno una autorità emittente che ne garantisce le caratteristiche, il peso, l'intrinseco, garantisce la bontà e la legittimità delle stesse.
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  19. ...Una al giorno?? ...Ma...non è che assumono personale?? Vado io!! :D .. Beh, un lavoro così "centellinato" sarà sicuramente ben curato, preciso e fatto ..con amore!....Brave.
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  20. Dovrebbe essere lei http://www.acsearch.info/search.html?id=93310 Produzione tedesca (città di Augusta) San Benedetto e San Ulrico, XVIII secolo
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  21. Beh diciamo che questo potrebbe essere l'anello di congiunzione tra i tipi VACAN e VACAN •...
    1 punto
  22. Buona serata La Repubblica di Venezia, con la creazione del Grosso matapan (I° Tipo), imprime la loro iconografia con direzione degli assi sulle due facce di 0° e 180° e questa sarà una costante per tutte le emissioni fino alla metà del XIV secolo. Per poter ottenere questo risultato, è chiaro che la coniazione non poteva avvenire con dei conii semplici, uno dei quali infisso in una base stabile e l'altro mobile, impugnato da un operaio; era necessario che questa costante precisione negli allineamenti fosse determinata da un attrezzo differente. Poteva essere del tipo a conii incavigliati, come da disegno b) che segue oppure con conii del tipo a pinza, come da disegno c) che segue Nel primo caso il dischetto da coniare trovava alloggiamento tra la coppia di coni dove, quello di incudine era provvisto di protuberanze coincidenti con le cavità presenti nel conio di martello (sistema maschio/femmina); così facendo i due conii, accostati, diventavano fissi, non permettendo posizioni differenti che potessero dare allineamenti diversi da quelli definiti. Nel secondo caso, come è intuibile, i conii erano anch'essi fissi e inamovibili, perché tenuti tali dalla cerniera I disegni sono tratti da "Numismatica e Tecnologia" di Angelo Finetti - Editore NIS 1987 Spero di essere stato chiaro .... :pleasantry: saluti luciano
    1 punto
  23. Salute ghjua....a piu negra questo ....I ..di I.AN.V.A...a una coda di pesce.. :crazy: ? eh quello N ..? di CUNRADI...space.. :rofl:
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  24. @@dabbene Ciao Mario, grazie per l'interessamento. Sono contento di aver fatto incuriosire anche te :) Hai sollevato anche delle questioni importanti che danno l'occasione per riflettere su alcuni punti. Innanzitutto: cosa intendiamo per moneta? Io ho dato per scontato che anche i primi Shatamana siano da considerarsi monete a tutti gli effetti, ma non so se su questo tutti possano essere d'accordo. Per me un oggetto o un pezzo di metallo diventa moneta nel momento in cui presenta un peso standardizzato, ben definito, e un simbolo di un'autorità emittente che ne garantisce il valore. Io riscontro queste caratteristiche anche nelle monete a forma di lingotto; ma non è detto che sia giusto: voi cosa ne pensate? Comunque, penso che @@dabbene volesse far notare che se i persiani avessero veramente introdotto la moneta in India, quantomeno avrebbero mantenuto una forma circolare e non sarebbero partiti con dei "lingotti"...Mentra la moneta circolare arriva almeno 100-200 anni dopo quella a forma di lingotto. Per la prima monetazione dell'area mediterranea sicuramente possiamo rimanere in Asia Minore, ma già un centinaio d'anni prima di Creso circolavano le prime monete. A scanso di equivoci, anche queste emissioni erano tondeggianti e non a forma di lingotto :D Anche a me intriga e, per ora, convince di più l'ipotesi del terzo filone indipendente. Alla luce di quel poco materiale che abbiamo su cui discutere, però, non ci sono evidenti prove a favore di una o dell'altra teoria.
    1 punto
  25. Questo non so dirtelo di preciso, perché con le aste non mi è mai capitato... Però, ad esempio, se leggi le "Condizioni di vendita" di Nomisma, c'è scritto espressamente della possibilità di reclamo (entro 30 giorni dall'asta), e di rimborso della somma effettivamente pagata....Ovviamente rispettando tutte le loro condizioni.
    1 punto
  26. La foto è stata messa anche in "Difetti o anomalie di altro tipo"; magari conviene proseguire là.
    1 punto
  27. Ho visto una crescita bell'offerta di queste piastre sul mercato negli ultimi anni. Forse nel caso specifico si potrebbe essere quasi spinti a rivedere la rarita' della variante pou' comune ( nuvole sottili) attribuendo un semplice R e per la variante piu' rara : R2 La valutazione che ne da' il mercato oscilla unvece molto in base alla conservazione. Per La medesima tipologia ho visto realizzi - negli ultimi 4 anni - compresi tra un minimo di 600€ Per esemplari MB sdvun massimo di 13.000 € per un esemplare eccezionale ( anche se spatinato ) in FDC
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  28. Anch'io per quanto riguarda i 2€ comm. adotto la disposizione per Paese.
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  29. L'aneddoto che intendevo riportare, è il seguente: "Nello scritto Epitome (II, 34) lo storico romano Floro (70/75-145 d. C.) si sofferma sulle ambascerie inviate all’imperatore Augusto durante il suo regno (27 a.C.-14 d. C.) come riconoscimento per la rinnovata grandezza di Roma, in seguito alle conquiste seguite alla vittoria ad Azio nel 31 a. C. Tra tanti popoli (Sarmati, Sciiti, Indiani), scrive, anche i cinesi inviarono a Roma degli ambasciatori per dimostrare l’amicizia verso Augusto; specifica che portarono elefanti, pietre preziose e perle. Floro aggiunge che i loro doni furono particolarmente apprezzati dato il lungo viaggio, quattro anni, che avevano dovuto affrontare per arrivare sin lì. A conferma della distanza che li separava da Roma, Floro scrive che si capiva dalla loro carnagione che provenivano da «un altro sole»." che potete trovarlo qui: http://www.instoria.it/home/roma_cina_relazioni_diplomatiche.htm Questi invece riguardano i ritrovamenti in Sri lanka ed in India: http://www.ancientimports.com/cgi-bin/category.pl?id=544 http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Journals/RAsiaSoc/1904/October/Roman_Coins_Found_in_India*.htm Riguardo l'articolo...lasciamo perdere, due comunissime monete del III° - IV° sec. .d.c., un antoniniano di Claudio II e un Follis di Massimiano Ercole che si comprano a pochi euro, o dollari del tempo :D :D I Romani, che erano commercianti pragmatici, una volta sbarcati nelle Americhe, terre ricche di giacimenti d'oro, sicuramente si sarebbero portati a casa qualche souvenir, o no? Mi scuso per gli O.T. , Saluti Eliodoro
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  30. Al momento non è mai apparso nulla...ma non escluderei che magari almeno a livello di "schizzi" qualcosa sia stato elaborato, come ad esempio lo schizzo del 100 lire del 1901...purtroppo non ho reperito nulla in proposito, mentre nel mio libro ho indicato i progetti che portarono al tallero italicum.
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  31. Ma come si fa a dare credito a tali bufale? Come hanno fatto gli antichi romani a portare il sacchetto in Ohio e guarda caso a stare così attenti a non lasciare traccia negli altri stati tra la costa e questo stato intercluso e senza sbocchi sul mare?
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  32. Proprio qui sta l'inghippo. Io ho sempre inviato l'ordine coi due metodi (fax e mail) proprio perché non si aveva mai la certezza che avessero ricevuto l'ordine. Ora che si sono DEGNATI di inviare la conferma di ricezione (solo per gli ordini inviati via mail) le cose cambiano. Non dimentichiamoci che più di una volta l'UFN inserisce la risposta automatica che informa che non ricevono né leggono le mail a causa della mole di messaggi che gli utenti inviano, pertanto il cliente è obbligato a comunicare attraverso tutti i canali possibili. E probabilmente è meglio che loro debbano lavorare un pochino di più PRIMA, piuttosto che tocchi a noi doverci preoccupare perché le nostre monete non arrivano DOPO. Oppure, alternativa ancor più semplice, basterebbe indicare UN SOLO METODO per l'invio degli ordini e tutti si adeguerebbero. Non volete che vi intasino i fax ? Accettate solo ordini via mail ! Non volete che vi blocchino i server per la mole di messaggi via mail ? Accettate solo ordini via fax ! Altrimenti accettate che la gente si arrangi come può. Dopotutto credo che a nessuno (o quasi) piaccia passare il tempo scocciando il prossimo. Se tanti lo fanno è perché spesso sono OBBLIGATI a farlo per salvaguardarsi.
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  33. Ho trovato il Coin Hoards V (e pensare che l'avevo in cantina e non me lo ricordavo...). Un buco nell'acqua. E' una semplice segnalazione di litre (qui definite come oboli), alcune con contromarca (qui definita con testa maschile), apparse sul mercato, senza specificare la provenienza né la loro collocazione. Segnalo anche il n. 13 che invece è un piccolo ripostiglio di bronzi selinuntini da scavo archeologico, con referenza bibliogarfica. L'uso della contromarca, nell'antica Sicilia, era solo per rimettere in circolo delle monete andate fuori corso, con un metodo semplice ed economico. Così soprattutto i mercenari hanno rimesso in circolazione ad esempio un buon numero di emilitre e tetrantes akragantine dopo la distruzione di Akragas nel 406 a.C. CNG 61/2002, 102 g. 13,33 29mm Solo che nel caso dei bronzi la contromarca fu apposta su monete base in genere molto consunte, se non addirittura rese irriconoscibili... Nel caso delle litre selinuntine invece abbiamo contromarche apposte su esemplari in genere in buona conservazione (quindi in circolazione da pochi anni) e sempre al rovescio e in posizione periferica, rispettando soprattutto la figura del toro androprosopo, che quindi era oggetto di venerazione. La testina della contromarca mostra notevoli somiglianze con la famosa dracma unica del British Museum, ottimamente segnalato da Brennos2 e raffigurante la locale ninfa Eurymedusa, associata al dio fluviale Selinus (con testa giovanile nel dracma oppure come toro androprosopo nella litra). Quindi chi ha apposto la contromarca dovevano essere Selinuntini che ancora veneravano i miti locali e non una diversa autorità, tipo mercenari o Cartaginesi.... Alcuni anni fa avevo iniziato uno studio proprio sulle litre di Selinunte a scopo di pubblicazione. Per ragioni di tempo e di oggettive difficoltà, tale ricerca è rimasta incompiuta. Avevo comunque già raccolto un discreto numero di immagini, provando anche a riordinarle secondo i conii usati. Allego le immagini relative agli esemplari contromarcati e ognuno può farsi una idea delle particolari caratteristiche di tali contromarche. Catalogo litre Selinus contromarcate.pdf Le informazioni che ancora mi mancano riguardano essenzialmente i dati di eventuali rinvenimenti di litre in contesti archeologici. Dovrei ancora spulciare fra le varie pubblicazioni e segnalazioni da parte di chi ha potuto esaminare il materiale numismatico rinvenuto durante le varie campagne di scavi a Selinunte e dintorni, anche considerando che tali frazionali hanno in genere un'area di circolazione piuttosto limitata. Spero che qualcuno possa venirmi incontro su questi dati (anche se sono consapevole che è molto limitata l'emersione con dati pubblicati di monete trovate a Selinunte). Segnalo che ad esempio il famoso ripostiglio trovato a Selinunte nel 1891 e composto esclusivamente da quadrigati romani è stato recentemente rintracciato nei depositi del medagliere del Museo Salinas di Palermo e a giorni sarà sottoposto a professionale pulizia per poter essere finalmente pubblicato nel dettaglio.... Meglio tardi che mai...
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  34. In questo caso l'orientamento dei conii identifica la moneta, come il peso e il diametro. Arka
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  35. ...non so se posso per via del copyright, non so come ci si regoli... Non è strano, è coerente: Gigante, giustamente, prende in considerazione i casi in cui questi difetti (chiamiamoli così, in modo generico..) sono un po' la "regola", nel senso che sono frequentissimi: altrimenti, converrai con me che tutte sarebbero di seconda o di terza!....Non so cosa si salverebbe!..... (Alcune cose, comunque, andrebbero riviste,....vedi la mia discussione sulle "anomalie di altro tipo"...) Nel caso, appunto, del centesimo e del 2 centesimi Prora, assegna a entrambi la seconda classe per via del conio stanco, che, a quanto pare, è frequentissimo; per quanto riguarda il centesimo Valore, evidentemente, è una moneta solitamente "sana",e i difetti sono un'eccezione; mentre, per il 2 centesimi Valore, molto giustamente lo considera di seconda per via del "conio ondulato e impronta del dritto sul rovescio".....Io, sinceramente, il conio ondulato l'ho visto una sola volta, ma in compenso....hai visto il "ricettario" di cui sopra.! ;)...
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  36. Ciao, il ricorso alla tecnica della fusione è sempre stato attivo. Esemplari fusi sono stati rinvenuti mi pare a Carnuntum in insediamenti del I secolo d.C. , collegati probabilmente alla scarsità monetale dell'area. Se volgiamo lo sguardo alla Britannia, il ricorso alle monete fuse coincide con il periodo antonino, sempre verosimilmente collegate alla stessa causa. Per la Gallia ho memoria di monete fuse già nel I-II secolo. Il boom è collegato al periodo severiano quando in Britannia e Gallia (specie lungo il limes) furono prodotte monete con questa tecnica. Per una lettura orientativa sul fenomeno ti segnalo il testo di Arslan http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/2004-EAA-MonetaFusa.pdf Ciao Illyricum ;)
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  37. Avevo questa moneta in ferro durante le elementari, stiamo quindi parlando purtroppo di più di 45 anni fa.... Ero contentissimo di possederla... pensavo fosse originale e dicevo tra me e me: "Ha più di 240 anni!" (a quel tempo naturalmente... ora ne ha quasi 285). Vedo che ogni tanto viene postato questo link riguardo le "monete carrarmato perugina" https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html Anche questa appartiene a quella serie, vedo che in quella pagina web manca.
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  38. Ciao Amedeo, la vedo dura. I monaci che abitano la Badia sono pochi ormai, e un'altro Foresio non credo che ci sia. Quando re Guglielmo (il malo), fece costruire la cattedrale di Monreale in Sicilia, si rivolse all'abate della Badia di Cava per avere un centinaio di monaci per gestire la stessa. Questo fa capire quanti monaci avesse la Badia nel periodo normanno. Oggi ne rimangono una decina o poco più.
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  39. Ciao a tutti, questo è il mio primo post su questo forum e vorrei sottoporvi alcune medaglie napoleoniche e fare alcune domande di carattere generale a altre più specifiche. hostare immagini Medaglia per la Pace di Luneville, 1801, Bronzo diametro 54,88 mm peso 67,78 gr. image hosting Medaglia per la Pace di Vienna, 1809, Argento, diametro 40,38 mm peso 38,53 gr. image hosting free image upload invia immagini Di questa invece non ho alcun dato Volevo chiedervi cosa ne pensate di queste medaglie: sono originali, riproduzioni o falsi? Come si distinguono gli originali dalle produzioni successive? Esistono molti falsi? Mi consigliate qualche libro o qualche sito specializzato sull'argomento? Grazie in anticipo Mario
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  40. Il 50 centesimi Leoni è una brutta bestia per quanto riguarda la valutazione. La morbidezza del materiale fa si che anche solo a guardarla si rovini. Nel caso di questa moneta, o meglio di questo lato, non vedo colpi al bordo e l'iconografia è bella. Non vedo segni di usura eccessiva, qualche segnetto ci può stare. Per me qspl-spl ci può stare. Quando ci sarà il dritto ci faremo un'idea migliore.
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  41. Art condivido solo in parte. Ti inviterei a guardare le statistiche degli omicidi "familiari" o comunque "privati" diciamo. Quanti sono fatti con armi da fuoco e quanti con metodologie diverse. Non ultimo ti inviterei a guardare quanta preparazione e confidenza con armi da fuoco hanno coloro che compiono omicidi con le stesse. Comunque sia, concordo sul fatto che sia una questione di pesi e convenienza.
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  42. Volevo ringraziare tutte le persone che hanno partecipato a rendere cosi interessante e utile per la catalogazione delle parpagliole questa discussione, raggiunte le 10.000 visualizzazioni!!! Abbiamo fatto un bel lavoro :good:
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  43. Appena ho un po' di tempo oltre che alla Badia dove sicuramente c'è grandissima mole di materiale, provo a chiedere a qualcuno anche all'Archivio Diocesano. Tempo fa ebbi modo di parlare con il (giovane) prete responsabile e mi sembrò molto cortese e alla mano. Per esigenze di studio poi dovrebbero essere aperti alle consultazioni...ad ogni modo poi penso abbiano già abbastanza a mente eventuali documenti dell'epoca in cui sia citato e/o coinvolto il Guiscardo e quindi la ricerca, anche solo da parte loro (se l'accesso a terzi fosse più difficoltoso), non dovrebbe essere complicata!
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  44. Non mi pare che nelle nazioni in cui è lecito e più o meno facile procurarsi delle armi per la difesa personale si sia risolto il problema della criminalità. .... anzi... Viviamo in una democrazia e l'unico modo che abbiamo per esprimere dissenso è attraverso il voto o con l'impegno politico da portare avanti in prima persona. Purtroppo (o per fortuna) tutti gli altri discorsi su cosa sia giusto o sbagliato rimarranno puro esercizio dialettico. Della discussione restano utili solo i consigli su come limitare i rischi e magari su come organizzare una vigilanza privata in occasione di manifestazioni che potrebbero attrarre malviventi. Buona giornata E.
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  45. Il fatto che l'Italia dal punto di vista della criminalità non abbia, storicamente, nulla da imparare da altre nazioni credo sia un dato, non una storiella. Se poi lei pensa che l'atto criminale di cui alla discussione sia stato necessariamante compiuto da stranieri, beh, le faccio i miei complimenti per l'acume investigativo, e le consiglio di proporsi come consulente alle Forze dell'Ordine ed alla Magistratura. Concordo con lei che le ingiustizie, e questi atti criminali lo sono, non debbano essere subite. Solo credo che il cittadino, piuttosto che tramutarsi in improbabile pistolero, dovrebbe ESIGERE il rispetto dei propri diritti, e tra questi la certezza della pena di chi viola le leggi e la propria protezione, così come avviene in altre nazioni. Ovvio che se assieme ai diritti vanno i doveri.
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  46. Qualcuno ha dato ad intendere che chi si espone come questi due sventurati ,o come la donnetta che conta i soldi sul marciapiede dopo il prelievo,se le vanno a cercare,e' un po come dire che anche una ragazza che ha subito uno stupro se l'e' cercata perche' girava in minigonna e tacchi alti.Fortunatamente io vivo in un "isola felice "nel vero senso della parola,perche sono di quelle persone ingenue che contano i soldi sul marciapiede,e sai perche?',perche' io non rapinerei mai nessuno,non stuprerei mai una donna e non scipperei mai la pensione a una vecchietta,e se qui ci si lamenta di non avere la liberta' di essere tranquilli perche in giro ci sono dei criminali impuniti, e cio che e' peggio impunibili, che fanno delle lacune legislative italiane il loro punto di forza.........beh non si parla proprio di politica ma semplicemente di cio' che e' giusto o sbagliato .
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  47. Taglio: 50 cent Nazione: Germania A Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale :yahoo: Condizioni: qBB+ Città: Milano
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  48. Taglio: 10 cent Nazione: Monaco :yahoo: Anno: 2001 Tiratura: 300.000 Condizioni: qBB+ Città: Milano
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  49. Ciao Francesco, grazie per gli auguri: apprezzo davvero tanto il pensiero. :) Ho visto che hai aggiornato la lista, adesso credo che non manchi più nulla. E' normale dimenticarsi di qualcosa, soprattutto tra tanti nominativi tutti diversi! Ti ringrazio anche per le considerazioni sul mio articolo: sono contento che sia stato di tuo gradimento e spero sia stato lo stesso anche per tutti coloro che l'hanno letto: è tutto merito tuo e dell'intero Circolo Numismatico Partenopeo se anche quest'anno abbiamo potuto sfogliare una pubblicazione così ricca ed interessante. Dunque, il mio ringraziamento per l'occasione fornita. Anche io ho avuto modo di seguire i tuoi scritti sulla medaglistica napoletana e devo dire che pian piano mi stanno aprendo un mondo tutto nuovo oltre quello delle monete. Grazie ancora, di tutto. @@francesco77
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  50. Buon pomeriggio Bene ha fatto Komodo ad inserire le informazioni "generali" che riguardano la produzione dei conii; per entrare nello specifico della zecca di Venezia (quella che conosco meglio) do qualche informazione che la riguardano; informazioni tratte dal "Capitolare dale Broche" Editrice Antenore di Giorgetta Bonfiglio Dosio e da "La Zecca di Venezia nell'età medioevale" di Alan M. Stahl - Editrice il Veltro. Tutti i conii in uso nella zecca di Venezia erano prodotti dall'intagliatore (intaiador in veneziano); questi era un operaio regolarmente assunto che, come i Massari, aveva l'obbligo di essere presente in zecca due volte al giorno; aveva un proprio capitolare che definiva i confini della propria responsabilità, le sue obbligazioni ed i suoi diritti. La sua paga era trimestrale e veniva percepita anche quando la zecca era chiusa e non c'era lavoro. Tra i suoi compiti precipui, al tempo della coniazione dei grossi, c'era quello di assicurarsi che nel caveau del Massaro ci fossero sempre disponibili dodici paia di conii intagliati di questa moneta, che servissero come riserva per la sostituzione di quelli rotti o consumati; giacché il Massaro doveva sovraintendere anche alla normale fruizione dei conii, se notava che qualche esemplare era troppo consumato, lo portava dall'intagliatore, che provvedeva ad aggiustarlo (raconzarlo in veneziano). Alla fine di ogni giornata lavorativa, i conii venivano ritirati, contati e depositati nel caveau del Massaro. Particolare della coniazione dei grossi (quelli del I° tipo) è che furono quasi tutti battuti con un sistema di conio incernierato o incardinato, tale per cui queste monete hanno sempre le immagini dei due lati con gli assi sfalsati di 180°; negli altri casi, anche nella coniazione di monete fatta in periodi successivi, il metodo più usato fu quello definito "libero", senza cioè ritenere importante dare un asse prestabilito alle due facce della moneta. Un accorgimento peculiare della zeca Veneziana, non riscontrato in altre, è che l'intagliatore dveva provvedere alla distruzione dei conii danneggiati, che non si potevano aggiustare, e di quelli che non servivano più a causa della cessazione di emissione di unadata moneta. In questi casi l'intagliatore provvedeva, con una raspa, a raschiare tutta la superficie del conio, asportando tutto il suo rilievo, così da poterlo rilavorare a nuovo. Questa tipica operazione la si può vedere in talune monete ben conservate, dove sono palesi le tracce di raschiatura nei fonti. luciano
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