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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/18/15 in tutte le aree

  1. Una 1957 commemorativa di costituzione 10-pesos messicano colpito in 0,900 argento, 40mm di diametro e peso 28,88g. Più grande e con più argento che i dollari d'argento americani del 1878-1935 che ancora circolavano negli Stati Uniti, questa grande commemorative messicana—l'equivalente di metallo prezioso dell'emissione regolare 10-pesos di quei giorni—aveva un valore di cambio di valuta di US$0,80. Questo 1957 10-peso è l'alto valore di una serie commemorativa di tre membri che incluso un paio di altre monete d'argento—anche di dimensioni, peso e la finezza delle loro controparti di emissione regolare—un 5-pesos (. 720) e un 1 peso (. 100). Tutte le tre monete erano sostanzialmente lo stesso design, con tutte dotate di un ritratto di Benito Juárez. Juárez recentemente aveva fatto la sua comparsa sul pezzo di 10-centavo rivivere del Messico del 1955 (il centenario del suo ritorno dall'esilio) ed è stata la scelta naturale per una moneta che commemora il centenario della Costituzione 1857 del Messico. Benito Juárez (Benito Mussolini è stato infatti uno dei suoi omonimi) era sia determinante nel rendere il lavoro di Costituzione 1857, ed era il difensore successo del documento—e la Repubblica ha generato--da artisti del calibro di imperatore francese Napoleone III e il suo protetto, il sedicente imperatore del Messico, Maximilian. Sembra difficile a credito, dato il modo la testa di Juárez domina questo 1957 10-pesos, ma quest'uomo, che era così alto tra i suoi contemporanei, in realtà si trovava solo 4-foot-6 (1,37m). :) v. ------------------------------------------------------------ A 1957 Mexican 10-peso Constitution commemorative struck in .900 silver, 40mm in diameter and weighing 28.88g. Larger and with more silver than the American silver dollars of 1878-1935 that still circulated in the U.S., this big Mexican commemorative—the precious metal equivalent of the regular issue 10-pesos of those days—had a currency exchange value of US$0.80. This 1957 10-peso is the high-value in a three-member commemorative series that included a pair of additional silver coins—also of the size, weight and fineness of their regular issue counterparts—a 5-peso (.720) and a 1-peso (.100). All three coins were of substantially the same design, with all featuring a portrait of Benito Juárez. Juárez had recently made an appearance on Mexico’s revived 10-centavo piece of 1955 (the centennial of his return from exile), and was the natural choice for a coin commemorating the centennial of Mexico’s 1857 Constitution. Benito Juárez (Benito Mussolini was indeed one of his namesakes) was both instrumental in making the 1857 Constitution work, and was the successful defender of the document—and the republic it created—from the likes of French Emperor Napoleon III and his protégé, the would-be Emperor of Mexico, Maximilian. It seems difficult to credit, given the way the head of Juárez dominates this 1957 10-peso, but this man, who stood so tall among his contemporaries, in reality stood just 4-foot-6 (1.37m). :) v.
    5 punti
  2. Qualcuno ha dato ad intendere che chi si espone come questi due sventurati ,o come la donnetta che conta i soldi sul marciapiede dopo il prelievo,se le vanno a cercare,e' un po come dire che anche una ragazza che ha subito uno stupro se l'e' cercata perche' girava in minigonna e tacchi alti.Fortunatamente io vivo in un "isola felice "nel vero senso della parola,perche sono di quelle persone ingenue che contano i soldi sul marciapiede,e sai perche?',perche' io non rapinerei mai nessuno,non stuprerei mai una donna e non scipperei mai la pensione a una vecchietta,e se qui ci si lamenta di non avere la liberta' di essere tranquilli perche in giro ci sono dei criminali impuniti, e cio che e' peggio impunibili, che fanno delle lacune legislative italiane il loro punto di forza.........beh non si parla proprio di politica ma semplicemente di cio' che e' giusto o sbagliato .
    3 punti
  3. Scusate, ma, per quanto sappiamo, siamo sicuri che tra il fatto che avevano comprato monete al Cordusio e la rapina, ci sia un collegamento? Non conoscevo via Martinetti, così sono andato a cercarla su google...è a più di 5 km. dal Cordusio. Difficile che i due, padre e figlio, li abbiano percorsi a piedi, più probabilmente avranno preso la loro auto, o i mezzi pubblici, e quando li hanno rapinati erano invece a piedi (o almeno questo mi par di capire), probabilmente perché vicino casa. E' credibile che li abbiano seguiti per tutta quella strada? non si potrebbe invece pensare che si trattasse di due balordi, in cerca di un'occasione, e che questa occasione l'hanno trovata in due persone che stringevano, magari mostrando una certa apprensione, una borsa? Sappiamo bene che scippi "a caso" avvengono purtroppo quotidianamente, a volte anche con esiti tragici (persone anziane strattonate che cadono per non rialzarsi più :(). Tra l'altro, la prima notizia, quella dell'adnkronos, parla di malviventi fuggiti a bordo di un'auto, mentre l'ansa dice che erano in moto (e questo potrebbe avvalorare la tesi dello "scippo a caso", visto che la moto è il mezzo usato nella maggior parte degli scippi)...chi ha ragione? Intendiamoci, questo non sminuisce di una virgola la gravità di quanto accaduto, ma l'equazione: avevano comprato monete al Cordusio = li hanno rapinati perché lo sapevano, per le informazioni che abbiamo, mi pare sia ancora tutta da dimostrare. petronius.
    3 punti
  4. La moneta è piccola quanto un 2 eurocent, per andare a finire in ciotola a 2 pezzi un euro forse è stata scambiata per nickel... è in argento .833 per 2,80 grammi. L'unico acquisto di oggi insieme ad un'altra monetina egiziana in rame/nickel degli anni '70 che non avevo, totale 1 euro. Questa moneta da 2 Piastre del 1923 ( ١٣٤٢ - ١٩٢٣ ) appartiene al Regno d'Egitto (1922-1953), periodo che va dall'indipendenza concessa dal governo britannico, sino all'abolizione della monarchia. Vi è raffigurato Fu'ad I°, Sultano dal 1917 e successivamente Re dal 1922 sino al 1935. Comunemente circolata come sempre... solitamente si acquista a 3/4 euro, che ve ne pare? p.s. da come l'ho ingrandita sembra una piastra! :D
    3 punti
  5. Allora, visto che siamo sempre in zona, vi ripropongo “u sciu Gioàn Parodi”, più noto ai numismatici come P in scudetto simmetrico all’ancoretta. Giovanni Parodi fu direttore della zecca di Genova dal 1848 al 1859, e quindi fino alla chiusura ufficiale di una zecca, ma questa continuò a produrre monete ancora per un anno, infatti nel 1860 risultano coniate sotto Vittorio Emanuele II “re eletto”: n. 15 monete da 50 centesimi in Ag (che strano: solo 15 pezzi scrive il Gigante, che poi sbaglia chiamandolo Giacomo Parodi) n. 43.869 monete da 1 lira in Ag n. 163.322 monete da 20 lire in Au (marenghi) Risulta poi che tra il 1861 e il 1862 i macchinari e i coni furono consegnati alla zecca principale del nuovo Regno d’Italia, dopo tale anno e fino al 1875 la zecca genovese continuò l’attività come officina per l’affinazione dei metalli probabilmente governata da un commissario (pare lui stesso). Ma cosa c’è dietro a lui? Un marchingegno strano …ma è un torchio! Da questo innovativo marchingegno uscivano le monete e mi sembra di intravvedere che stesse coniando i 20 centesimi (che peraltro a Genova non si coniarono mai ma solo a Torino e Milano dal 1863). La statua, sempre al Cimitero monumentale genovese di Staglieno, è stata commissionata nel 1879 e finita nel 1881 dallo scultore Domenico Carli, probabilmente su disegno dello stesso Parodi (gli eredi non avrebbero potuto descrivere così precisamente la macchina), inoltre sul retro c’è la “marca”, sempre in marmo ma di diverso colore che dà l’effetto placchetta di bronzo, c’è scritto “Torchio monetario Thonellier” Fantastico!
    3 punti
  6. Salve a tutti, Ho creato un file excel per tenere in ordine la nostra collezione di monete da 2 euro commemorative e gestirla al meglio con il minimo sforzo. Se volete darci un'occhiata, scaricarlo e provarlo, vi lascio il link al video della spiegazione ed il link al file su dropbox. Per qualsiasi domanda, chiarimento, suggerimento o altro, scrivetemi pure. https://www.dropbox.com/s/aeycggkpsrn9a0s/collezione%202%20euro%20comm..xlsx?dl=0
    2 punti
  7. Vi allego un interessante cavallo di Carlo VIII zecca Aquila con croce trilobata, ribattuto su cavallo di Ferdinando I zecca Aquila, ci sono due aquilette, una del vecchio conio di Ferdinando e l'altra vicina entro scudetto del conio di Carlo
    2 punti
  8. Non vorrei che si arrivasse a pensare che questi personaggi si "meritino" ciò in quanto imprudenti. Certo è buona norma fare attenzione, essere svegli sempre. Ma i criminali restano quelli con la pistola. Senza giustificazione, né per loro ne' per chi è incaricato di proteggerci.
    2 punti
  9. Eravamo lì in tanti del forum ....come sempre....brutta storia che non depone a favore di una vita serena, anche i pochi momenti spensierati ....spensierati poi non sono neanche quelli....
    2 punti
  10. gli zingari accampati stanno messi meglio :-(
    2 punti
  11. Il guaio di chiedere opinioni pubblicamente e che poi anche le risposte sono pubbliche.. Se poi le risposte sono negative , credo che debba preoccuparsene il proprietario o chi te le ha proposte, più che tu. È bene che sia così, perché ,in questo modo, un falso , o dichiarato tale, viene condannato quasi senza che rimanga la possibilità di spacciarlo a chi è ignaro del giudizio ricevuto. È una bruttissima abitudine quella di evitare di giudicare in maniera diretta la falsità di una moneta e limitarsi a dire "a me non piace" o " a me non interessa" piuttosto che dire chiaramente" la moneta è un falso" , per non inimicarsi qualcuno, collega o potenziale cliente, e , di fatto, permettere così che qualcun altro si prenda la "fregatura" al posto nostro. Far finta di non aver visto, essere " omertoso" che di questo si tratta, in questo modo, è quello che permette, e ha permesso, ai falsari di prosperare.E,allargando il discorso, non solo a loro........ Sarebbe ora che questa pessima abitudine scomparisse....e pazienza se qualcuno ci resterà male o avremo qualche simpatizzante in meno, se i simpatizzanti sono quelli che trarrebbero vantaggio dall omertà, allora ne faccio a meno volentieri.
    2 punti
  12. Eccomi a divulgare e a rendervi partecipi di questo numero speciale del Notiziario dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici, anno XIX n. 34, risultato dell'impegno del presidente Giuseppe Ruotolo e di Luca Lombardi, come sottolineato da @@francesco77 Il numero si apre con la relazione sulle riunioni dell' Accademia del 29 novembre 2014 a Bologna e del 18 aprile 2015 a Roma. Si passa poi alla presentazione dei nuovi accademici Giovanni Battista Vigna e Federico Carbone. Da segnalare, tra gli altri, il ponderoso articolo dell'accademico Adolfo Modesti "La nascita e l'evolversi del libro sulle medaglie papali", in cui l'autore fa un lungo e interessante excurcus sulla storia delle pubblicazioni numismatiche che hanno avuto come oggetto la medaglistica papale. A questo punto gran parte del Bollettino è focalizzato sulle tesi di laurea a carattere numismatico che hanno partecipato alla seconda edizione del Concorso a premio tesi di laurea in numismatica "Pro Mario Traina". Segue l'elenco dei partecipanti al Premio di Numismatica "Memmo Cagiati", a cui erano ammessi saggi, articoli e monografie inerenti la numismatica meridionale medievale e moderna. Ad ambedue i concorsi hanno partecipato numerosi concorrenti e il Bollettino riporta i nomi di tutti i partecipanti con i titoli delle relative opere. Chi è interessato a conoscere i titoli delle opere e degli articoli può richiedere delle fotocopie. Il numero è chiuso da alcune rubriche.
    2 punti
  13. Un bel gettone utilizzato per andare in carrozza da Ponte di Tappia (antico borgo oggi una via di Napoli) a Montevergine, luogo di pellegrinaggio da tutto il Sud per il culto della "Mamma Schiavona"(Madonna) e non solo. In molti testi si racconta di come fastose fossero le carrozze.
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  14. Titolo: Dalla Beata Vergine col Bambino, alla M gotica, a Sant’Ambrogio Autore: Mario Limido @@dabbene Data Pubblicazione: 13/09/2015 Volume: I Quaderni di laMoneta 2015/3 ISBN: 978-151-733-877-0 Incipit Questo articolo si propone di analizzare il periodo molto emblematico di Milano sotto Giovanni Visconti da un punto di vista storico e monetario. Le monete permettono di scopriree riflettere su simbologie e iconografie di alto valore e rara bellezza della monetazione milanesein questo contesto storico e nel contempo di analizzare alcune ipotesi monetarie in cui il dibattitoè da sempre vivo e non ancora definito. Link: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/dalla-beata-vergine-col-bambino-alla-m-gotica-a-santambrogio
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  15. Augurando a tutti una serena domenica,chiedo a voi esperti di che moneta si tratta. L'orientamento sarà sicuramente sbagliato. Peso: 0,51 gr Diam: 14 mm Materiale: mistura Come sempre ringrazio.
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  16. @miza Ciao, grazie ... le foto al momento sono la cosa a cui sto dedicando la maggior parte del poco tempo libero che ho...felice che ti siano piaciute! :D
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  17. anche per me ribulinata. non ce lo vedo Antonino Pio che acconsente ad una emissione di questo genere.
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  18. Dalle foto, peraltro poco chiare (ma perché non imparate a eliminare tutto quello sfondo? :D) si capisce chiaramente che la moneta ha circolato, e dunque la differenza di peso potrebbe ben dipendere dall'usura dovuta alla circolazione. Così come potrebbe essere un errore della bilancia, come giustamente sottolineato da @@favaldar. A tale proposito, alcune settimane fa, al Circolo fil-num della mia città, si è presentato un socio con un ducato d'oro veneziano, sul quale c'erano dubbi d'autenticità. La moneta, pesata con la bilancia digitale in dotazione al Circolo (una di quelle normalmente in commercio per pochi euro), ha fatto registrare un peso di 3,30 grammi, decisamente inferiore al dovuto, e non giustificabile, in questo caso, con l'usura della moneta, in alta conservazione. Così, ci si è rivolti a un perito, che con la sua bilancia professionale ha riscontrato un peso di 3,47 grammi, ancora leggermente inferiore a quello riportato nei cataloghi, ma che si poteva definire nella norma. Poi, quella moneta, è risultata falsa lo stesso :lol: ma tutto questo per dire che sulle bilancine digitali che si trovano normalmente in commercio, non c'è da fare troppo affidamento. petronius oo)
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  19. No comment, ma dire che uno che fa una operazione normale quotidiana come un prelievo bancomat se la va cercare, non mi sta bene. Corallino
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  20. Ottimo Mario, veramente un bell'articolo con anche paragoni e rimandi ad altre zecche...Complimenti :hi: Antonio
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  21. Intanto vi lascio qualche immagine del programma versione "estesa" stessa semplicità di utilizzo di quello ridotto e con molte (se non quasi tutte) le funzioni in automatico... Ps: secondo voi devo inserire anche le tirature? o posso evitare... vi prego ditemi che posso evitare :crazy:
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  22. E' sempre un'emozione trovare in ciotola quelle che non ci aspettiamo... anche in metallo povero :) Per completezza inserisco l'altra egiziana di questa mattina, è un'emissione FAO.
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  23. "aspetta, ti raccolgo la saponetta.." :rofl:
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  24. Taglio: 20 cent Paese: Portogallo Anno: 2015 Tiratura: ??? Condizioni: SPL Città: Milano Note: 3 monete
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  25. Taglio: 2 euro cc TDR Paese: Grecia Anno: 2007 TDR Tiratura: 3.978.549 Condizioni: BB++ Città: Milano Taglio: 2 euro cc EMU Paese: Grecia Anno: 2009 EMU Tiratura: 3.992.500 Condizioni: BB+ Città: Milano Taglio: 2 euro cc TYE Paese: Grecia Anno: 2012 TYE Tiratura: 992.500 Condizioni: BB Città: Milano
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  26. ha ferito di striscio alla nuca significa che han provato a sparargli in testa....ormai collezionisti e commercianti sono alla mercè di tutti. equesti tutti non si trovano e non pagano mai.
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  27. Al 99% la faranno franca. In questi casi la legge dov'è? La legge esiste solo quando si deve fare la caccia ai detentori dei bronzetti e denarini MB? Sono certo che qualcuno, anzichè preoccuparsi della rapina, si sta già chiedendo se si trattava di monete antiche, con certificato di lecita provenienza o se la vendita è stata fatturata. Tra un po' solo spendere 4000 euro per una moneta sarà considerato reato.
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  28. Grazie @@numa numa, lavoro, ad oggi, finito, del doman non c'è certezza :D :D Ecco le correzioni di format.... roman+rarest+Emperors-5.pdf
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  29. Daccordissimo! Catalogo strepitoso, che fa il paio con questo .... ed altri 4 o 5 :good: Il problema dei cataloghi vecchi è che hanno descrizioni ai minimi termini e quasi mai il peso della moneta; poi le fotografie sono in bianco e nero.
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  30. Le foto sono sfocate e capovolte... dalla spezzatura (presunta) al dritto direi Costanzo II. Mi sembra questa: RIC VIII 56, zecca di Tessalonica, 337-340 d.C.
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  31. Beh il possibile periodo di coniazione è quello, tra fine XI e prima metà del XII secolo, come testimoniano modulo, stile e ribattiture. Tra Roberto il Guiscardo e Ruggero Borsa io direi, escludendo già il periodo di governo del duca Guglielmo. O meglio, se si ipotizza sia una emissione di qualche altro personaggio minore, come Fulco de Basacers o Marino Sebastos, prenderebbe ancor più corpo l'ipotesi della datazione al tempo di Ruggero Borsa (di carattere decisamente meno fermo del padre e incline a delegare spazi a vassalli minori o...a fornire spazi e condizioni per farglieli prendere, in caso di usurpazioni e ribellioni come nel caso della vicina Amalfi) e si potrebbe immaginare anche un protrarsi delle coniazioni fino ai primi anni di regno di Guglielmo, che tra l'altro era molto giovane e sotto la reggenza della madre al tempo della morte di Ruggero Borsa. Eventuali leader locali avrebbero avuto ancora spazio per poter cercare di erodere l'autorità dell'autorità centrale. Ma ovviamente quella dell'identificazione dell'emittente con una figura terza, è solo una ipotesi... Per quanto riguarda lo stile, sicuramente le coniazioni bizantine che ancora circolavano in ampie parti del Meridione controllato dagli Altavilla (ad esempio in Puglia) hanno ispirato moltissime coniazioni salernitane, sia dell'ultimo periodo longobardo con Gisulfo II che normanne con Roberto il Guiscardo e qualche emissione anche di Ruggero Borsa (senza citare le emissione longobarde tra IX e X secolo che, rifacendosi ai tipi beneventani, imitavano anch'esse, "per via indiretta", precedenti tipologie bizantine). Anche perché imitando i tipi bizantini i principi italiani ne imitavano e "mutuavano" anche le insegne del potere e dell'autorità, come la veste gemmata, la corona con pendilia, il labaro, la croce astile o il globo crucigero.
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  32. Ok, con le ultime aggiunte, penso sia finito... Imperatori romani rari e rarissimi.pdf
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  33. Infatti, alla Sua morte questi erano i suoi domini.
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  34. Moneta comune, appena entrata in collezione, tuttavia mi sembra molto gradevole ed in alta conservazione...poi ho sempre avuto un debole per questa particolare rappresentazione dell'aquila bicipite austriaca, tipica del regime di Dollfuss. Il 1934 è proprio l'anno che vide la morte del dittatore austriaco, ad opera dei nazisti austriaci che volevano l'annessione alla Germania di Hitler. Engelbert Dollfuss aveva preso il potere nel 1932, fondato il Fronte Patriottico ed aveva rapidamente trasformato il suo governo in una replica del regime fascista italiano, tanto che oggi gli storici definiscono questo periodo come "Austrofascismo". Tuttavia l'ascesa di Adolf Hitler in Germania nel 1933, creò gravi problemi al dittatore austriaco che aveva posto fuori legge tutti gli altri partiti, incluso quello nazista. Dopo vari disordini, nel luglio del 1934 un gruppo di congiurati assalì la Cancelleria mentre Dollfuss guidava un Consiglio dei Ministri, ed il dittatore rimase gravemente ferito al collo da un colpo d'arma da fuoco. Non gli venne dato soccorso e gli assalitori dichiararono alla radio le dimissioni di Dollfuss, mentre questi in realtà stava morendo dissanguato. Mussolini ricevette immediatamente la notizia del tentativo di colpo di stato, e diede personalmente la notizia della morte di Dollfuss alla moglie ed ai figli che erano casualmente ospiti nella sua villa di Riccione. In seguito Mussolini si fece garante dell'indipendenza austriaca e mandò quattro divisioni al Brennero, Adolf Hitler rimase stupito dalla reazone italiana e ritenendo di non essere ancora pronto per scatenare una guerra con le potenze occidentali sconfessò pubblicamente l'operato dei golpisti dichiarando il proprio cordoglio per l'assassinio di Dollfuss. Kurt Alois Von Schuschnigg, represso il tentato colpo di stato, divenne il nuovo cancelliere austriaco proseguendo le politiche di Dollfuss sino al 1938, anno in cui avvenne il famigerato Anschluss ovvero l'annessione dell'Austria alla Germania con la connivenza dell'Italia fascista ormai divenuta alleata di Hitler.
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  35. È stata confusione con il 1934 1-schilling che ha costretto le autorità a riprogettare il austriaco 50-groschen del 1934, che è stato a volte denominato un "Nacht-schilling" (notte-schilling) perché gli errori moltiplicano in cattiva luce. :) v. --------------------------------------------------- It was confusion with your 1934 1-schilling that forced the authorities to redesign the Austrian 50-groschen of 1934, which was sometimes called a “Nacht-schilling” (night-schilling) because the mistakes multiplied in poor light. :) v.
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  36. @@amoilconio è una moneta che ha fatto abbondantemente il suo lavoro, i rilievi principali sono andati ed anche il bordo in più punti è sofferente.. a mio parere viaggia tra MB e BB (quindi secondo me il tuo qBB è un giudizio onesto è veritiero..) D'altronde è una delle tipologie più difficili da reperire in alta conservazione, il nichelio essendo un metallo morbido tende ad usurarsi facilmente, e segni e colpetti vari sono sempre in agguato. In conclusione, per chiudere con leggerezza, direi che per arrivare allo SPL c'è ancora tanta, tanta strada da fare.. e questa monetina ha già il fiatone corto al primo chilometro :) Buona serata, Marco
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  37. ...Mai viste così tante patacche tutte in un colpo... :ph34r: Parlare di valore in questi casi mi sembra superfluo, cose del genere secondo il mio parere (scusami, ma sono all'antica..) non dovrebbero nemmeno circolare.. senza una marchiatura che le identifichi come copie o riproduzioni potrebbero ritornare sul mercato, diventando potenzialmente micidiali per inesperti collezionisti alle prime armi abbagliati da quei pezzi di metallo un pò ammiccanti.. Se posso darti la mia opinione, tienile per te come oggetti da studio, evita di rimetterle in circolazione. Magari tu le vendi tutte per pochi spiccioli, dichiarando esplicitamente che si tratta di falsi, ma chi le compra da te potrebbe essere tentato di fregare il prossimo.. e ciò può portare a situazioni spiacevoli. Quando ero ragazzo mi recavo in un piccolo negozio della mia città che tra le altre cose (soprattutto oggetti d'antiquariato ma anche altro) vendeva anche monete. Il proprietario custodiva tutti i falsi in una vetrinetta ben chiusa (alcuni erano di ottima fattura), e in vent'anni di frequentazione non l'ho mai visto venderne o regalarne nemmeno una. Sono ancora tutte li.. lui le teneva per mostrare alla gente le differenze con gli originali, il suo timore più grande era proprio quello di rimetterle in circolazione col rischio che potessero fare nuovamente danni.. Ovviamente è solo il mio pensiero, poi tu sei libero di fare ed agire come meglio credi :) Qualora fossero in buon argento (ma generalmente questi falsi sono in alpacca o in leghe bianche) potrebbero comunque valere il metallo contenuto, ma per valutare la bontà del materiale servirebbe una visione diretta delle riproduzioni. Un saluto, Marco
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  38. Buonasera, purtroppo devo metterle insieme anche se nella foto sono 4, mi sono state mandate in questa maniera e non riesco a dividerle. Che stima di valore possono avere le 3 papali e sono medaglie annuali? Quella borbonica, non riesco a trovarla in nessun testo, chi me la classifica e anche la stima? Grazie Corallino
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  39. Potrebbe essere semplicemente una discrepanza dovuta alle tolleranze della tua bilancina. A me è capitato diverse volte di costatare che alcune monete pesavano diversamente da quanto mi aspettavo ... alla fine ho fatto pesare gli oggetti da altri (orologiai, gioiellieri, numismatici, ecc...) ed è risultato che gli "errori" erano dovuti alla mia bilancina.
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  40. io i moduli li ho ricevuti l'8 ottobre .
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  41. Ciao! Acc.... @@mariov60 ...... rimandiamo la "scossa", sarà per un'altra volta. Quello che è importante è che sei "sul pezo" ;) In effetti, Mario, il colore di questi grossi non aiuta; pensa che io, tra i piedi, ci vedo un anellino. Certamente sbaglio, visto che tu hai avuto modo di vederli di persona ed in condizioni migliori. saluti luciano
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  42. @@Hannibalianus ci sono anche evidenti bolle di fusione al rovescio. Le probabilità che sia autentica sono molto molto basse, direi quasi nulle purtroppo.
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  43. Continuo con: 1957 Svezia 25 ore Argento: 400 Diametro:17 mm
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  44. Lavoro molto simpatico ed interessante, bravi. Sul discorso delle rarità penso sia difficile trovare la "quadratura del cerchio". Rarità riferita ai pezzi noti o ai pezzi disponibili sul mercato ? Ad esempio, due tipologie conosciute in 11 esemplari ciascuna ma in un caso 8 sono in collezioni pubbliche, quindi indisponibili, e solo 3 sul mercato e nel secondo caso l'esatto contrario, che grado di rarità indichereste ? Tutte due R3 ? Ma una sarebbe reperibile con maggiore facilità rispetto all'altra..... Mi sembra comunque che, vista la tipologia di monete, la scala delle rarità sia un poco troppo "stretta": dubito che qualsiasi commerciante attribuirebbe un "riduttivo" R2 ad una moneta conosciuta (o disponibile) in soli 21 esemplari
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  45. 500-franchi del Marocco del 1956, colpito in 0,900 argento, 38mm di diametro e dal peso di 22.50g. Prima moneta del Marocco dopo aver riconquistato l'indipendenza dalla Francia nel marzo del 1956. Il sultano Mohammed V era stato esiliato dai francesi nel 1953, ma la mossa, se non altro, ha causato la violenza di pro-indipendenza di lunga durata in Marocco per intensificare. Il francese potrebbe vedere la fine della loro impresa marocchina si avvicina e invitato Mohammed V indietro nel paese nel novembre 1956. Deve essere stato piuttosto personalmente soddisfacente—di essere stato un esilio un attimo e poi alcuni pochi mesi più tardi, di aver trovato voi stessi nella foto su 2.000.000 grandi monete d'argento. Il grande tiratura suggerisce una moneta con un business così come uno scopo celebrativo, e in effetti, queste monete di 500-franchi sono state aggiunte per una monetazione che comprendeva già circolanti argento valori di 100- e 200-franchi. Con la riforma monetaria del 1960, questi pezzi di 500-franchi sarebbero stato l'equivalente di un pezzo di 5-dirham. Non so se Rick mai restituito al suo caffè a Casablanca, ma se lo ha fatto, e se era riuscito a rimanere in attività una decina di anni nel dopoguerra, scommetto che alcuni di questi grandi pezzi di 500-franchi sarebbe hanno ottenuto plunked giù al bar—forse da vecchi amici ritornare per ricordare. :D v. ------------------------------------------------------------- Morocco’s 500-franc of 1956, struck in .900 silver, 38mm in diameter and weighing 22.50g. Morocco’s first coin after regaining its independence from France in March 1956. Sultan Mohammed V had been exiled by the French in 1953, but the move, if anything, caused the long-running pro-independence violence in Morocco to intensify. The French could see the end of their Moroccan enterprise approaching, and invited Mohammed V back into the country in November, 1956. It must have been quite personally satisfying—to have been an exile one moment, and then some few months later, to have found yourself pictured on 2,000,000 big silver coins. The large mintage suggests a coin with a business as well as a celebratory purpose, and indeed, these 500-franc coins were additions to a coinage that already included circulating silver values of 100- and 200-francs. With the coinage reform of 1960, these 500-franc pieces would have been the equivalent of a 5-dirham piece. I don’t know whether Rick ever returned to his Café in Casablanca, but if he did, and if he had managed to stay in business a dozen or so years into the postwar, I’ll bet a few of these big 500-franc pieces would have gotten plunked down at the bar—maybe by old friends returning to reminisce. :D v.
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  46. Solo il mezzo dollar Kennedy fu cambiato in argento 400 dal 1965 fino al 1970. Dalle alter monete fu tolto completamente l'argento. MM
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  47. Buon giorno,concordo con @@magdi si tratta di denaro lucchese anche per il primo esemplare di cui mi sono permesso di ritoccare la foto del rovescio, per rendere visibile la legenda LVCA attorno al punto.Si notano bene su entrambe le monete i segni lasciati dal martello a testa tonda usato per la preparazione dei tondelli,questa con altre caratteristiche a mio avviso li data entrambi dopo il 1125.la mancanza del trattino potrebbe dipendere dalla concrezione calcarosa che inpedisce di vederlo?se cosi non fosse non saprei proprio,non so se esistano esemplari censiti con questa caratteristica.
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  48. Seconda e ultima parte. L'obbiettivo di questo provvedimento, che ebbe effetto dal 27 aprile del 1966, fu ancora una volta quello di prevenire la diminuzione delle riserve valutarie causate dall'importazione di monete e medaglie d'oro dall'estero e di eliminare l'accaparramento di oro da parte degli speculatori. Per quanto riguarda invece i collezionisti numismatici, da questo momento in poi sarebbero stati sottoposti ad uno stretto controllo. Ai sensi di questo Order, infatti, a nessuno era consentito possedere più di quattro monete d'oro coniate dopo il 1837, salvo che non si fosse ottenuto un permesso speciale dal Tesoro. Il massimo fu fissato a quattro monete in quanto chi possedeva uno o due sovrane d'oro come ricordo avrebbe potuto continuare a conservarle senza infrangere la legge. L'Order dette luogo ad una paradossale – per non dire insensata – situazione: da una parte il Tesoro continuava a considerare ancora le sovrane quali monete aventi corso legale, ma dall'altra poneva in una condizione di illegalità gran parte di cittadini britannici, che possedevano legittimamente più di quattro sovrane. Il permesso a detenere più di quattro monete post 1837 poteva essere concesso dal Tesoro solo dopo che il collezionista avesse compilato un modulo molto dettagliato, nel quale dovevano essere riportati i riferimenti precisi alle monete possedute e la consistenza di ciascuna collezione. Ogni moneta d'oro post 1837 detenuta a quella data doveva essere elencata e descritta minuziosamente. Ma il modulo richiedeva altresì di indicare il numero ed il valore anche delle monete d'oro pre 1838 possedute in collezione. Inoltre, doveva essere comunicato anche il possesso di monete d'argento coniate dopo il 1919 , tra il 1816 ed il 1919 e prima del 1816, ma persino la proprietà di monete coniate in metalli comuni prima e dopo il 1860. Lo scopo di tale minuzioso controllo avrebbe dovuto rispondere alla necessità del Tesoro di verificare gli effettivi interessi numismatici dei collezionisti richiedenti il permesso alla detenzione delle monete, ma questa asfissiante burocrazia ed il ficcare il naso negli affari privati individuali venne considerato un atteggiamento dello Stato intollerabile e molti raccoglitori smisero in questo periodo di collezionare sovrane piuttosto che sottomettersi ad un tale invasivo controllo. Coloro che ottennero il permesso speciale per collezionare monete d'oro post 1837 poterono farlo solo a condizione che non detenessero più di due esemplari di ogni data moneta (differenti date, simboli di zecca e varianti di conio venivano considerati come tipi distinti). Ogni moneta in più, oltre il numero massimo consentito, doveva essere venduta a un dealer autorizzato. Non si può negare che l'effetto di tali vendite “forzose” ebbe un'influenza notevole sul mercato. Nel rigoroso tentativo di controllare il collezionismo di monete d'oro, il Tesoro non fece alcuna distinzione tra le specie ordinarie utilizzate come mezzo di scambio sul mercato internazionale e le monete di esclusivo interesse numismatico, come quelle proof o le commemorative, le quali non potevano essere considerate come parte delle riserve auree della Nazione. Inoltre, le monete auree post 1837 che erano state montate come orecchini, spille o utilizzate nei bracciali, furono ritenute gioielleria, e in quanto tali furono escluse dall'Order del 1966. Il possesso di medaglie d'oro non fu apparentemente colpito, ma l'acquisto di tali articoli venne da quel momento proibito e la produzione di esse subì, almeno virtualmente, un arresto. Pochi sfortunati collezionisti furono colti a violare la legge e vennero processati; le loro collezioni furono confiscate. Senza dubbio, furono molti di più quelli che aggirarono la legge continuando a custodire le loro raccolte di sovrane e di monete da collezione, senza tuttavia poterne acquisire di ulteriori e senza poterle vendere liberamente. L'effetto principale ottenuto da questa particolare legislazione fu quello di indebolire la posizione di Londra come centro del commercio mondiale di monete d'oro. Il mercato delle monete auree fuggì all'estero e non fu mai così florido nelle Nazioni europee libere da simili restrizioni, a scapito del tradizionale mercato britannico. I produttori di medaglie commemorative ben presto scoprirono una scappatoia nella legge e diressero le loro attenzioni verso metalli come il palladio, platino ed altri metalli preziosi che finora non avevano ricevuto molta considerazione. Significativamente, Tonga ripetè il suo precedente successo con una serie di monete nel 1967 che ne includeva tre coniate in Palladio. http://24carat.co.uk/frame.php?url=tongapalladiumcoins.html Il mercato delle sovrane ritornò alla normalità nel 1973, quando il Governo Conservatore abrogò l'Order del 1966. Per qualche tempo i collezionisti furono autorizzati a comprare ed a vendere monete d'oro a volontà. Tuttavia, nel 1974, seguendo il ritorno dei Laburisti al Governo, una versione modificata dell'Order fu reintrodotta, ma anche questa fu subito dopo nuovamente abolita dopo che nel 1979 i Conservatori tornarono in carica. Negli anni successivi, il mercato inglese delle sovrane è stato ostacolato in qualche misura dalla imposizione dell'IVA (V.A.T. Value Added Tax). Nonostante ciò, il commercio inglese delle monete è riuscito a sopravvivere a quelle vicissitudini ed oggi compete con i rivali europei e americani. Saluti. :hi: M.
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  49. Ciao Francesco, l'Italia è lunga, scendo lentamente, comunque ho già inserito al post 101-103- 104 quelle della tua Città. GUARDIA DE LOMBARDI (AVELLINO) - SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO FRANCESCO DE SANCTIS Bella medaglia con ritratti di Umberto I e Margherita.
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  50. Ho anche questa moneta (in foto) che mi affascina; 20 Lire oro Gioacchino Murat "rami corti" 1813; accetto commenti. Grazie.
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