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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/28/15 in tutte le aree
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Caro Jagd, vedo che questi grossi vengono fuori sempre di più anche in Corsica, come succede anche in Sardegna e a Genova stessa (sia in scavo che nei ripostigli). Bene: tutto si tiene con il quadro che si sta delineando su certi aspetti della monetazione genovese nel Duecento ;). Come già dimostrato dal buon Lopez, i calcoli di equivalenza con i denari, oltre che le datazioni dei grossi genovesi, pubblicate da Desimoni per quanto riguarda soprattutto il primo periodo della loro produzione non sono veritieri, nel senso che Desimoni aveva usato impropriamente un documento del 1172, da scartare sia per la cronologia, sia per definire i grossi come "da 4 denari" (era una corrispondenza non data dai documenti ma calcolata in base al peso della libbra genovese del 1172, appunto). Ogni volta che ho trovato qualche corrispondenza documentale tra grossi genovesi e denari di conto genovesi dal 1217 fino agli anni Cinquanta del Duecento si vede che era di 6 denari genovesi, come scritto anche nell'articolo del 2013 dedicato a questo argomento. L'equivalenza a 6 denari sia con un peso di 1,70/75 g teorico nel primo periodo di emissione (ante 1216-1230 circa), che con un peso teorico di 1,40/45 g nel secondo periodo di emissione (1230-1252 circa), insieme con piccoli aggiustamenti nel fino in argento, si può ben spiegare con il processo di forte svalutazione della lira di denari genovesi in quel periodo. Dopo il 1252 per un poco di tempo si avrà sempre un grosso da 6 anche se di peso ancora un poco calante (1,30/1,35 di media, con tanti esemplari circolati che arrivano a poco più di un grammo come nel ripostiglio di Oschiri: e anche l'esemplare che ha trovato Jagd appartiene a queste serie) fino a quando non si batterà un grosso del peso doppio 2,70 g circa, e del valore di 12 denari piccoli genovesi. D'accordo sul denaro tosato, invece. Un caro saluto MB P.S. per @@bavastro: c'è anche una serie di denari di Genova che presenta il punto tra la I e la A, ed è molto interessante perchè spesso è ribattuta sui denari di Asti, fornendo un interessante appiglio cronologico per queste produzioni: anche su questo c'è una rapida annotazione nell'articolo sui grossi del 2013, ma presto potrò dirne di più sia perchè ho in programma un lavoro sulle ribattiture bassomedievali, sia perché ne ho molti e molto chiari nel ripostiglio di Padru di prossima edizione.5 punti
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______________ 1952 Canada ___ Giorgio VI° (1895-1952) Nel febbraio del 1952 muore Giorgio VI°, sale sul trono Elisabetta II (1926-vivente) Nel 1936 Albert Frederick Arthur George divenne Re a seguito dell'abdicazione del fratello Edoardo VIII. Durante il difficile periodo dei bombardamenti su Londra seppe conquistare la stima e l’affetto dei suoi sudditi rimanendo sempre saldamente al suo posto e rifiutando ogni fuga. Contribuì con i suoi discorsi radiofonici a tenere alto il morale del paese durante la resistenza agli attacchi della Germania nazista. Fece questi discorsi grazie agli esercizi di respirazione per migliorare la parlata ed eliminare la balbuzie di cui soffriva. A tal proposito fu fatto un film *Il discorso del Re* (2010), è a lui dedicato ed ispirato ad una storia vera, la trama ruota attorno ai problemi di balbuzie del sovrano. 50 Cent. - Argento .800 Due monete per questo Re (Imperatore sino al 1948) Australia 1 Penny - Bronzo5 punti
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Piccola discussione senza grosse pretese... Giusto per curiosità e per condividere le nostre esperienze, ma voi come trovate il tempo da dedicare alla numismatica? Dove vi rintanate? Quanto riuscite a dedicarvi a questa splendida passione? A volte è davvero faticoso ritagliarsi un po' di tempo! Ci pensavo mentre scattavo questa foto dividendomi tra figli e monete.4 punti
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Salve a tutti, Condivido con voi questa moneta con l'intento di arrivare a capire di quale anno sia, c'è qualcuno che mi può aiutare? E gradito qualsiasi parere sulla sua conservazione e valutazione, grazie.4 punti
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Nel leggere alcuni commenti mi sono reso conto che forse sono necessarie alcune precisazioni, per evitare che la mia spiegazione sull'aumento di valore possa essere fraintesa. Io credo che nessuno abbia voluto aumentare il valore delle proprie emissioni a piacere, per me niente che riguardi la moneta è una scelta soggettiva dei 'potenti' (solo la tipologia, e non sempre); si tratta sempre di risposte ad esigenze di mercato, risposte che molto spesso erano (e sono, come dimostra il dibattito sull'euro) sbagliate. Nel caso di questo fenomeno io semplicemente penso, sulla scorta delle teorie per me sempre valide di Carlo Maria Cipolla, che lo sviluppo economico successivo all'unificazione carolngia, sempre più accelerato avvicinandosi al mille, portò ad un aumento della domanda di moneta, aumento che naturalmente causò la crescita del prezzo della loro materia prima, cioè l'argento. Di fronte ad una stuazione del genere l'autorità emittente trovava grandi difficoltà nel battere moneta, perché l'argento non arrivava più alle zecche, visto che non era conveniente trasformarlo in monete che avevano un valore nominale (cioè un potere d'acquisto) più basso dell'argento stesso; non arrivava dalle miniere, perché anche all'autorità pubblica conveniva farlo circolare come lingotti a peso che non come monete; non arrivava dalle rendite e dai tributi, perché evidentemente chi doveva pagare tali obbligazioni faceva di tutto per evitare l'uso della moneta, oppure adattava privatamente queste la moneta al valore del metallo (tosandola). L'autorità, al contrario, doveva pagare le sue obbligazioni al valore nominale fissato dalla legge stessa (qualche vecchio collezionista di decimali forse si ricorderà che tra gli anni sessanta-settanta era molto proficuo andare nelle sedi della Banca d'Italia chiedendo di cambiare una certa somma in pezzi da due o da una lira. Se la banca le possedeva, infatti, era costretta a fornirle al loro valore nominale, quando il loro valore collezionistico era già dalle 50 alla 500 volte superiore, a seconda degli anni). Come si poteva risolvere questi problema? Visto che allora nella moneta valore intrinseco e valore nominale erano in stretta relazione (non uguali, perché c'erano anche i costi di produzione, detti 'brassaggio', ed i variabilissimi guadagni della zecca, detti 'signoraggio'), le soluzioni possibili erano due: 1) diminuire la quantità di argento presente in ogni singolo pezzo, adattandolo al valore di mercato del metallo 2) lasciare il contenuto intrinseco così com'era, ma aumentare il valore nominale della moneta fino a fargli raggiungere quello del metallo, che si era incrementato. La prima soluzione è quella che venne quasi sempre adottata, ma portava immancabilmente alle tesaurizzazione delle monete precedenti, se effettuata con la riduzione di peso; se effettuata con il peggioramento della lega in genere la passava liscia, ma era sicuramente considerata una specie di imbroglio, soprattutto dalle autorità religiose (si v. il caso di Filippo il Bello). La seconda soluzione venne adottata in pochissimi casi (ed è molto più difficile da individuare per noi, se non ci sono riferimenti documentari precisi), soprattutto perché richiede un presupposto ineludibile, non facile da realizzare: l'immediata distinguibilità fa nuovi e vecchi esemplari. In caso contrario anche le monete già in circolazione avrebbero beneficiato di questo aumento di valore nominale, facendo gudagnare i loro possessori, ma svantaggiando l'autorità pubblica, che avrebbe dovuto accettare ad un valore nominale più alto monete che aveva immesso nel mercato a quello tradizionale più basso. Distinguere le monete non era difficile, ma come si poteva evitare che tale distinzione portassa alla tesaurizzazione delle monete 'vecchie', che di fatto venivano sottovalutate rispetto alla nuove? Nelle aree dove una circolazione meno intensa e localizzata consentiva un sufficiente controllo da parte dell'autorità (come quelle Germaniche) con il ritiro forzato delle vecchie monete e la loro sostituizione con monete nuove di tipo differente dal valore nominale più alto (ad esempio si dovevano dare 12 vecchie monete per averne 10 di nuove), cioè con le famose renovationes monetae, che nel XIII secolo arrivarono ad essere effettuate anche ogni due anni. Ma in area mediterranea, dove la circolazione era molto più sviluppata e così a largo raggio da non consentire operazioni simili? Non lo sappiamo, ma io penso che quell'incomprensibile aumento di diametro, a parità di peso e di lega, fosse un tentativo di rendere visibile e quasi accettabile proprio tale differenza nel valore nominale di denari vecchi e nuovi. Forse all'inizio funzionò, data la difficoltà per una persona normale dell'epoca di verificare il peso di una moneta di 1 g e mezzo, ma poi naturalmente si rivelò un insuccesso, e non a caso, infatti, pochissimi anni dopo il manifestarsi di questo fenomeno, sia in Italia che a Bisanzio, le monete cominciarono a peggiorare nella lega, cioè venne adottato il sistema più efficace per rimediare all'aumento di valore del metallo prezioso, come abbiamo visto. Prioprio questa coincidenza, più alcune fonti bizantine, a mio avviso possono costituire una prova dell'ipotesi da me sostenuta. Niente di certo, ovviamente. Cari saluti, Adreas4 punti
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Ora non ho problemi di tempo ma tanti anni fa, soprattutto dopo l'acquisto di nuove monete, aspettavo la sera, quando moglie e figlia andavano a letto. Stendevo un panno di velluto sulla scrivania, tiravo fuori la lente di ingrandimento, mi versavo uno scotch e ...mi immergevo nello studio della moneta, consultavo i testi e poi la depositavo nel posto a lei già riservato. In quelle ore mi veniva in mente sempre la famosa lettera di Machiavelli al Vettori, dove dopo aver passato una giornata di gramo esilio, così descriveva la sua serata : "Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch’io nacqui per lui. "4 punti
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Salve a tutti, vi posto il mio nuovo acquisto, anche se per me non lo è, appena ho sentito il prezzo non potevo assolutissimamente lasciarla li, mi potete dare un vostro parere su conservazione e valore, grazie.3 punti
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Ciao! è un trend che ineluttabilmente marcia; l'informatica, se da un lato, ha annullato le distanze e tutto, o quasi, lo si può avere in un clik seduti comodamente sul divano di casa, dall'altro agevola il solitarismo, anche nella numismatica. Il rapporto che si instaura con l'incontro tra le persone, però, è impagabile; sentire parlare una persona che parla di qualche cosa che ama, lo si capisce subito ed è in quei frangenti che si crea empatia. Non parlo della lezioncina accademica, parlo degli incontri ai quali ho assistito presso il CCNM, dove tutti i relatori, forse coinvolti anche dall'ambiente conviviale che si instaura, hanno saputo trasmettere qualche cosa di bello. E' un momento magico che scocca e che riesce a coinvolgerti, anche se ascolti di monete lontanissime dai tuoi interessi e dal tuo sentire. Anche i docenti che sono intervenuti, hanno immediatamente capito che davanti a loro non c'erano studenti annoiati o distratti da tanti altri interessi; davanti a loro c'erano appassionati che pendevano dalle loro labbra, assetati di sapere, anche competenti, ma pronti a mettere in discussione le loro certezze. Ho sempre avuto l'impressione che di questo si siano resi immediatamente conto ed abbiano dato il meglio di loro. Sono d'accordo con il tuo pensiero; questo dovrebbe essere la Numismatica con la N maiuscola ed è quello per cui ci impegnamo, non solo come soci del CCNM, ma anche come "Quelli del Cordusio". La strada è ardua, ma l'impegno non è da meno. saluti luciano3 punti
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Buonasera, visto che Monbalda ha citato la serie dei denari con il punto tra la I e la A rispolvero il mio esemplare. Saluti3 punti
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Come detto da @@giarea, si tratta di un quattrino di Firenze dell'ultimo quarto del XIV secolo, probabilmente del 1371-1373 o del 1374 a seconda dei volumi che si consultano. Penso che @@jagd abbia risposto alla tua domanda semplicemente per dire che nella moneta c'è dell'argento, anche se mi pare evidente che si tratti di una mistura. Lo scudo austriaco invece francamente non lo vedo...ma si sa che con la vecchiaia in avanzamento sto - ahimè - perdendo un poco anche la vista. Un caro saluto MB3 punti
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Crema assedio sforzesco 1513/1514 Petacchia (Mocenigo o Lira Cremasca ?); D/ Iniziali CB (Contarini Bartolomeo, rettore di Crema) entro rettangolo; a sinistra il leone alato di Venezia ed a destra O (Obsessa) R/ Liscio; lettera P (Petacchia) in incuso al centro. Traina - MIR - Mi g 12,14 Unico esemplare noto • "Correva l'agosto del 1514 e la città di Crema durante l'assedio Sforzesco aveva bisogno di denari, venne fatta richiesta al Consiglio dei Dieci di Venezia (Il 5 luglio 1514 fu pure proposto nel Consiglio dei dieci, che se debino far far in questa nostra Cita, cum quella maior secretezza sia possibile monete forestiere, le qual siano per Crema (Cons. X., Misti, R.37, c.43) ma la parte venne respinta). Trovatosi in difficoltà il Contarini (Rettore di Crema dal 20 gennaio 1513 al 6 novembre 1515) decise di provvedere personalmente. ['Absentati i cittadini, Renzo ed il Contareno misero mano negli argenti del Monte di Pietà e di Santa Maria della Croce, in quelli della gesa dico che per voto erano donati et batterono alcune monete da 15 soldi di Milano l'una...' così riporta il Terni]. In una grida di Milano del 5 febbaraio 1515 (che prorogava quella del 4 febbraio 1514) Troni et mozenighi venivano spesi per s.15 d.- (presenza del numero 1 per indicare il valore di un Mocenigo o Lira).... Et non con cuneo ma col martello facevano le piastre d'argento, hor quadre, hor tonde, hor di sei, hor di otto cantoni, et da un lato solo sculpevano l'imagine di San Marco tanto piccola che non prendeva il quinto della piastra... rimanendo il resto come dall'incudine era lassato, et per rude et poco solemnigiata forma Petacchie erano domandate..." Così lo scrittore contemporaneo descriveva la coniazione di questa moneta durante l'assedio. (Ingmar Gaffuri)3 punti
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1952 Regno del Laos 50 centesimi (mezza piastra Laotiana) alluminio 32 mm ps: manca in elenco?3 punti
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Medaglia devozionale Francescana (Ordine Frati Minori),tonda,bronzo/ottone, fine XVII - inizio XVIII (dopo il 1690). D/ S. Pietro D'Alcantara aureolato, canonizzato nel 1669 da papa Clemente IX.- R/ S. Pasquale Baylon aureolato in adorazione dell'Eucarestia (suo attributo), canonizzato da papa Alessandro VIII nel 1690,medaglia non comune. Ciao Borgho.2 punti
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@@papalcoins, sinceramente ne ho un'altra di queste nella medesima conservazione circa, all'epoca pagata più o meno 70 euro da quel poco che mi ricordo, però questa mi è sembrata leggermente superiore, era buttata li in mezzo ad altre monetine della repubblica e alle penne, agendine, bicchieri, piatti ecc. ecc. Prima la prendo in mano la guardo e poi mi dico, caspita ma che ci fa questo pezzo di gnocca in mezzo a questa ferraglia? bhoo?! senza portarla alle lunghe il titolare della bancarella mi guarda come per dirmi qualcosa ma io nello stesso tempo la lascio con molto disinteressamento ma dopo qualche secondo ci ritorno e chiedo ma che chiede di questa moneta? mi dice, poco 30 euro e te la porti via, mha... scuoto un pò la testa passa qualche altro secondo e dico se me la lasci per 25 la prendo, nello stesso tempo la riposo in mezzo alla ferraglia della repubblica, vai vai prendi pure, non ci credevo, insomma alla fine do i 25 euro eee meee laaa soon pooortaata viaaaa.2 punti
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Buongiorno, vorrei condividere con voi un acquisto di ieri, in un mercatino di antiquariato della zona. La moneta presenta le seguenti caratteristiche: 1 Poltinnik 1924 ПЛ Unione Sovietica tiratura: 24.559.000 materiale : Argento 900 peso : 10 gr diametro : 26,67 mm prezzo di acquisto: 12€ aspetto i vostri pareri, e soprattutto chi di voi ha altri esemplari in collezione?2 punti
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@@fabietto83 Non ho capito se la moneta l' hai acquistata da un professionista ma se è stato così e se la persona è seria ed affidabile,come detto dalla attenta analisi di @@vitellio e @@Tinia Numismatica,una occhiata più attenta gliela darei senza bisogno di perizia da parte tua, personalmente non la comprerei perché nel dubbio, anche se minimo,preferirei astenermi dall'acquisto. Saluti Babelone2 punti
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@@dabbene Ciao! lo sai come la penso, per me quella è numismatica. Sono in pochi, tu e Luciano siete tra questi, che apprezzano veramente l'operato del CCNM. Una associazione, che quando scomparirà, tutti rimpiangeranno.......ma fin quanto si è potuto, nessuno ha fatto niente per salvarlo. Non parlo dal punto di vista prettamente economico, ma di partecipazione e sostegno nelle iniziative. La serata di Luciano è stata bellissima, ma affluenza non degna per l'evento......... Al circolo (dopo tanti anni di storia) si affrontava,per la prima volta, la monetazione veneziana!!! un' occasione più unica che rara. L'articolo è importante, duraturo nel tempo, necessario per la divulgazione, etc..., ma è pur sempre qualcosa di "morto", di freddo. Noi abbiamo assistito a qualcosa di vivo e di vero.. Purtroppo, per pochi chilometri, la gente non si scomoda a partecipare.......... La numismatica non è solo il forum, il forum è solo un mezzo della numismatica/divulgazione. La numismatica è il contattato tra la gente, lo scambiarsi l'opinioni, toccare con mano le monete, un dibattito, etc..... FUORI TEMA: Vorrei aggiungere, che ogni tanto mi farebbe molto piacere vedere Alberto Varesi e Paolo Crippa in qualche conferenza. E' un invito ufficiale ;)............ So benissimo che ognuno di noi ha i propri impegni, ma ogni tanto ;).......... Io stimo molto Alberto e Paolo Crippa. Presenze come loro, arricchirebbero molto il dibattito e la divulgazione. Ciao2 punti
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Bell'acquisto! Come conservazione azzardo un BB+. Di Poltinnik del 1924 sono note tre varianti: https://drive.google.com/file/d/0B5O2woPs1Hh0Z2F6T1lTR1dLWVE/view2 punti
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Bella moneta, purtroppo non c'e' l'ho in collezione.. Per conservazione e valore aspetta altri pareri (per me che non ci tengo è convervata benissimo :D) Per l'anno, come giustamente dice villa è il 2 (1913) lo evinci dal simbolo 二 segnato con cerchio giallo.2 punti
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ed ecco una rissalita per questa imblematica monetazione........e prima una foto di famiglia..... e dopo,un quartaro al griffo contrasegnato....peccato il contrasegno mal messo...ma sara stato una piccola B.???2 punti
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suvvia....22 € al mese sono davvero una follia ? Magari se ne spendono 5, al giorno, per le sigarette.... Comunque sia, mi sono registrato; questo garantisce 2 giorni di prove libere. La prima non è stata molto positiva: ho inserito il testo PIACENZA 1626 e non ha trovato nulla, quindi sono passato solo a PIACENZA e quanto allegato è il risultato.....4 monete, l'ultima delle quali ha pure la foto sbagliata. A differenza di CA o ACsearch, non è possibile ingrandire le foto. Molto interessante che stiano inserendo le aste vecchie, ma speriamo comunque in risultati migliori. PC.pdf2 punti
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1952 Moneta da 1 centesimo Lincoln Comunemente chiamata penny In circolazione dal 1909 ad oggi La rappresentazione sul R/, (spighe e grano) fu utilizzato fino al 19582 punti
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Sesino di Castiglione con la F coronata per Francesco Gonzaga, vedi collegamento http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRAGM/6 ciao Mario2 punti
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Il tempo non arriva... è' una delle variabili più' illusorie e soggettive - anche i fisici hanno difficoltà' a definirla - Non è' come lo spazio che può' restringersi o abbondare .. Il tempo che ti serve lo devi trovare tu:)2 punti
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______________ 1952 Honduras 20 Centavos de Lempira - Argento .900 La valuta *lempira* deve il suo nome al personaggio raffigurato sulla moneta. Nel XVI° secolo era a capo delle popolazioni indigene americane (popolo Lenca). Secondo la tradizione aveva guidato, seppur senza successo, la locale resistenza contro i Conquistadores dell'Impero Spagnolo. Questo indio sudamericano si chiamava per l'appunto *Lempira*.2 punti
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@Conte + @ Barone. Grazie dei Vs graditissimi commenti. Approfitto della Vs competenza numismatica e della Vs cortesia per sottoporVi anche questo altro esemplare della mia modesta collezione: 2 Sterline oro Giorgio IV° 1823, D effige del Re, R San Giorgio uccide il drago. Naturalmente, la richiesta di valutazioni e commenti sullo stato di conservazione delle mie monete è sempre estesa a tutti gli appassionati lettori del presente thread. :unsure:2 punti
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A occhio e croce direi che la patina è fasulla, buttata su per coprire i segni evidenti di una pulizia, le foto mostrano righe nei campi. Non è neanche una gran patina, procurati un liquido per il lavaggio delle monete in argento, al prossimo convegno numismatico che hai in zona. Lasciala poi patinare naturalmente....non è in alta conservazione, ma neanche messa poi tanto male...forse il danno più grande l'anno fatto con la maldestra pulizia. Renato2 punti
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Premetto che sono monete di grande fascino, il tenerle in mano crea molta soddisfazione e in numismatica sappiamo che contano anche le emozioni. Parto anch'io dai primi anni e propongo un confronto con quella iniziale di @@giancarlone, è un 1579, Crippa 11/A, è un bel modulo largo e più avanti vedremo che non sempre sarà così, la data sul diritto è leggermente più in basso e tocca con l'1 la leggenda, al rovescio pure e tocca il bordo, C non barrata, aquila e biscia sempre non coronate. E' una tipologia quella dello scudo di Filippo II che ha come caratteristica base l'immobilizzazione del tipo, busto/stemma, sarà sempre così con minime variazioni sia in uno che nell'altro, per le leggende, per le date, per i senza data..... E' la moneta figlia della discussione " la saga dell'argento spagnolo ", quando grossi quantitativi di argento furono scoperti nelle Americhe, quindi trasportati in Europa e con questo poterono iniziare le coniazioni di grandi moduli come questo. Sarà una discussione per la divulgazione totale, per tutti.... spero che qualcuno alla fine di essa si possa affascinare con questi tondelli.....che hanno un bel peso, in questo caso esattamente gr. 31, 85.2 punti
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CERVINARA (AVELLINO) SOCIETA' OPERAIA INDUSTRIA AGRICOLA COMMERCIALE / MUTUO SOCCORSO2 punti
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Fra gli interessantissimi lotti offerti nell'ultima asta Varesi, abbiamo la famosa ossidionale per Crema che appare per la prima volta in asta e che è stata oggetto di varie ricerche.1 punto
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@@dabbene, penso che sono monete straordinarie, per me hanno un fascino incredibile anche per la loro non perfetta coniazione. Simboli di grandezza ( grazie all' argernto che arrivava dalle americhe ), monete che rappresentavano la grandezza dell' Impero spagnolo e di conseguenza del ducato di Milano. La monetazione del periodo spagnolo mi ha sempre affascinanto ed emozionato più del periodo Visconti- Sforza dove senza ombra di dubbio le coniazioni furono per qualità, simbologia e messaggi molto migliori. Grazie a Te e @@giancarlone che state condividendo delle monete rare e con ottima conservazione.1 punto
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Clemente X (1670-1676) Piastra 1675 AR g. 32,01. Emissione per l’Anno Santo con la Santa Porta chiusa.1 punto
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Sono monete che si trovano facilmente, anche con belle patine, basta avere pazienza. Personalmente, da trainofilo, passerei... Skuby1 punto
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@@nando12 ciao! Bella moneta! Sono belle anche le foto, complimenti! Chiedevi un parere sulla conservazione! Non ha ne colpi ne colpetti. Anche i campi sono belli. E' ben leggibile in tutto e per tutto. Manca solo il lustro di conio. A mio parere e sottolineo a mio parere è un bel BB+ o VF :hi:1 punto
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No... :) chiedevo dettagli del bordo della moneta non dei piani in quei punti... comunque anche queste foto mi danno sempre più dubbi... per non dir certezze. Beh, competente... sei competente, credo nessuno possa dubitarlo :) E... sì, la seconda opinione mi pare d'obbligo, magari a Verona ( lì si trova mezzo mondo di esperti) o a qualche convegno, senza tante perizie o altro, l'importante è che chi la vede ne capisca di romane e di bronzi seriamente. Un saluto, Enrico1 punto
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Perchè? dici che quello che potrebbe uscire dalla spatinatura potrebbe essere peggio della patina stessa?1 punto
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Moneta buona e sembra gradevole...fatti mandare foto più ravvicinate per apprezzarla meglio comunque1 punto
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1894 PRIMA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE POSTALE E FILATELICA Fu questa la prima Esposizione Internazionale Filatelica che si tenne in Italia, l'idea partì dal Club Filatelico Internazionale, a Milano esisteva la SOCIETA' FILATELICA LOMBARDA la quale cooperò all'attuazione dell'idea e nominò un comitato così composto: Presidente Cav. Francesco Gnecchi, Vice-presidenti Luigi Benedetto Cappello, Giacomo Dapino, ecc. ecc... . Bronzo, mm.51 - Aut. ANNONI INV. GRAZIOLI INCISE1 punto
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http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GAC/1 denaro di Giacomo d'Aragona per Regno di Sicilia 1285-12961 punto
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Procedo.....ricordo che Filippo II può interessare molti anche perché presente in altre zecche e il confronto dei tipi è sempre importante in numismatica... Siamo al 1585, Crippa 13/C, bella patina scura, cambia l'anno cambia di molto lo stemma... Al diritto molto visibile, per gli appassionati di questo, il Collare del Toson d'Oro. Al rovescio lo stemma diventa complesso e ricco, descriviamolo, stemma inquartato con l'aquila e la biscia, in alto corona da cui escono rami di palma e di olivo ; sotto la corona, testa imberbe, in basso sotto lo stemma, testa con corna e barba ; ai lati dello stemma due figure femminili a forma di cariatide. Per la cronaca peso di gr. 31, 67....1 punto
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@@palpi62 Ho fatto la scheda, rivedendola noto particolarmente interessante la posizione delle mani di San Tommaso: pare stia contando 5 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57/281 punto
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Fatemi dire la stupidaggine delle 7.30 di mattina: il denaro largo non potrebbe esser stato prodotto per le stesse ragioni (tecniche, pratiche, estetiche) che in precedenza avevano portato alla nascita del tremisse largo e sottile?1 punto
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Mi rendo conto che le foto non permettano una valutazione veritiera e a volte esaltano difetti che a occhio nudo non si vedono e a volte li nascondono, comunque ti assicuro che il qFdc/Fdc ce tutto, nessun sbiancamento sui rilievi segno di nessuna seppur minima circolazione, unici difetti presenti segnetto dietro la testa al dritto, impercettibile hair line i al rovescio da conio (era presente sul tondello interessa solo il fondo e non i rilievi) e dei segnetti in rilievo sempre da conio sotto al mento al dritto. Ho un 100 lire 1966 Fdc Tevere e ha due contatti deturpanti, io lo ritengo inferiore o equiparabile a questo 5o lire, poi ognuno è libero di pensarla come meglio crede.1 punto
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Scusandomi in anticipo con tutti per... l'invasione inopportuna dell'Agorà, buonasera, cari Lamonetiani! Vi scrivo perché, a seguito di esaurimento nervoso totale, peripezie e menate varie di anni che non sto a raccontarvi qui, sto traslocando da quella che doveva essere la nostra casa per la vita. Alla fin fine, nulla della mia vita è andato secondo i piani dopo la maturità, e questo è solo l'ultimo cambiamento di una lunga serie. Chi mi conosce da dodici anni forse aveva ragione allora: ho studiato troppo quando non era il momento... Se la mia collezione mi ha chiaramente già seguita, la mia piccola biblioteca doveva ancora arrivare nella mia nuova casa. Ho dedicato lunghe e faticose ore a raccogliere tutti i cataloghi d'asta e i testi, e tra questi ho trovato tutte le buste e le lettere dei nostri scambi, che conservo, una a una, da ben dieci anni. In ognuna di quelle lettere c'è tantissima gentilezza e disponibilità, oltre a una grande speranza di contribuire alla mia passione numismatica. Scrivo al forum solo per dire questo. Dato che la mia condizione, se così vogliamo chiamarla, mi ha fatto legare allo studio meccanismi di ansia e terrore, mi ci vorranno ancora parecchi anni e parecchia terapia prima di poter riprendere in mano lo studio e la pratica di questa branca così particolare del sapere, che tutti noi condividiamo con gioia. La vita potrebbe costringermi anche ad abbandonarla, purtroppo – non so ancora in che campo mi specializzerò. Ma voglio che i miei amici di allora e di oggi, che mi hanno tollerata da bambina e accompagnata attraverso l'adolescenza, sappiano che i loro doni e i loro incoraggiamenti sono tutt'altro che dimenticati. Anzi. Spero sempre di riuscire a tornare tra voi in pace e con entusiasmo, davvero. Non importa quanto tempo ci vorrà. Presto o tardi, vi sono comunque grata. Elisa1 punto
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http://www.academia.edu/3442454/_The_Confucian_Message_on_Vietnamese_Coins_A_closer_look_at_the_Nguy%E1%BB%85n_dynasty_s_large_coins_with_moral_maxims_Numismatic_Chronicle_2011_pp._367-4061 punto
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Da tempo sono impegnato a collezionare la serie delle Sterline d'oro di tutti i Sovrani inglesi. Pertanto, vorrei andare un poco fuori tema rispetto al titolo del thread e proporre agli esperti una Sterlina d'oro che ho acquistato di recente e che vorrei fosse esaminata per lo stato di conservazione. Si tratta di una Sterlina Giorgio IV° 1825 con il D recante l'effige del Re ed il R recante lo Stemma reale.1 punto
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Hai ragione! Spero che così si veda meglio... Non l'ho tolta dalla custodia, era già nell'album! ?1 punto
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