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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/21/15 in tutte le aree
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______________ 1950 Monaco __ Ranieri III° (1923-2005) 100 Franchi - Rame/nickel Il franco monegasco era scambiato alla pari con il franco francese. Nel 1960, come avvenuto in Francia, ne condivise anche la rivalutazione (100 vecchi franchi = 1 nuovo franco).4 punti
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buongiorno iniziamo il 1950 partendo dall'Africa. Tunisia (Francese) 100 Franchi lega rame-nichel4 punti
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buonasera,dieci anni fa curiosando tra i banchetti dei convegni numismatici regionali e nazionali ho conosciuto Antonio Cava , e poi successivamente tutti gli altri amici definito "gruppo Napoli". con Antonio (tony) durante la pause pranzo oltre a scambiarci pareri sulle monete e medaglie napoletane (collezioniamo lo stesso periodo storico) ci chiedevamo quale contributo potevamo dare poter creare interesse numismatico alla nostra regione. il primo obbiettivo era creare un circolo numismatico, oggi il Circolo Numismatico Partenopeo e una GRANDE realtà. il secondo obbiettivo riportare a Napoli un convegno numismatico, oggi siamo al secondo convegno organizzato dal Circolo Numismatico Partenopeo a detta di tutti di grande livello e grande professionalità. naturalmente le cose non si fanno da soli per ottenere certi risultati ce stato bisogno della collaborazione di tutto il "gruppo Napoli" tra questi Francesco,Giovanni,Raffaele,Gionny,Antonio Rennella e tutti gli altri che non sto quì a elencare. Io conoscevo il sogno nel cassetto di Tony "un negozio numismatico" sabato 19.09.2015.ho partecipato emozionato all'inaugurazione del negozio di numismatica NEACOINS aperto in società con Gionny mi sono trattenuto un'intero pomeriggio con i loro amici e familiari. Ragazzi vi auguro un gran successo con stima michele3 punti
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datemi il benvenuto nel club dei divisionalisti Taglio: 1€ Nazione: Germania Anno: 2010 G Tiratura: 86.920 solo divisionale Condizioni: SPL Città: Bibione (Ve) @@vaio4ever3 punti
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Ripesco la discussione per mostrarvi questo grosso "bologninizzato" :crazy: con le armette Annibaldi e Stefaneschi. Particolare la rappresentazione di Roma, al post 16 numa numa l'aveva giustamente definita "ai limiti del naive"... Interessante la crocetta posta sopra al leone, elemento che differenzia il tipo Muntoni 27 (questo, con crocetta) dal 28 (senza crocetta). Per la cronaca, 1,58 gr. (c'erano andati giù proprio pesantemente!)3 punti
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Questo JE5709 (CE1949) pezzo di 25-mils, da quello che era allora il nuovo stato di Israele, è stato colpito in alluminio ed è di 30mm di diametro. Questo particolare pezzo pesa 3,34g ed è uno dei 650.000 di questa data coniato (con alcuni 42.650 primo anno pezzi prodotte con la data 1948.) Le prime monete progettazione dello stato israeliano appena coniate e denominate in sottounità della sterlina palestinese, queste monete—che fecero la loro prima apparizione in circolazione 6 aprile 1949—molto rapidamente sono stati sostituiti dalla nuova lira e sua 100 prutot. Come con gran parte di ciò che lo stato israeliano precoce dovuto compiere e con tanta fretta, questi pezzi di 25-mils di alluminio 1948-49 erano...beh...improvvisato. Alcune di queste monete sono state prodotte in Gerusalemme, o così ho letto, ma poi ho anche letto che sono state coniate in un sobborgo di Tel Aviv su un vecchio torchio di Bridgeport precedentemente usato per fare i cucchiai. E mi domando dove l'alluminio è venuto da. :) v. ------------------------------------------------------ This JE5709 (CE1949) 25-mils piece, from what was then the new State of Israel, was struck in aluminum and is 30mm in diameter. This particular piece weighs 3.34g and is one of the 650,000 of this date coined (with some 42,650 first-year pieces being produced with the date 1948.) The first coinage design of the newly-minted Israeli State, and denominated in the sub-unit of the Palestinian pound, these coins—which made their first appearance in circulation 6 April 1949—were very quickly superseded by the new lira and its 100 prutot. As with much of what the early Israeli State had to accomplish, and with so much rush, these 1948-49 aluminum 25-mils pieces were…well…improvised. Some of these coins were produced in Jerusalem, or so I have read, but then I’ve also read that they were minted in a Tel Aviv suburb on an old Bridgeport press previously used to make spoons. It makes me wonder where the aluminum came from. :) v.3 punti
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Dopo una lunga assenza dal forum, torno a scrivere per proporvi un po' di immagini di monete della mia collezione. Si tratta di monete comuni, ma che tutte assieme hanno una grande storia da raccontare. Il periodo fra le due guerre mondiali è uno dei miei periodi numismatici preferiti, proprio perchè i grandi mutamenti intercorsi in Europa e nel mondo hanno un riflesso nelle monetazioni dei vari paesi. Ma andiamo con ordine: finita la prima guerra mondiale le potenze vincitrici imposero all'Austria e alla Germania trattati di pace estremamente punitivi, che prevedevano ingenti riparazioni economiche e lo smembramento territoriale a favore di nuovi stati: Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia. In Austria, dopo la fine dell'impero, nei territori di lingua tedesca fu proclamata la repubblica. Molti austriaci, privati dell'identità imperiale, propendevano per l'unificazione con la Germania, sulla base della comune identità culturale e linguistica. Le potenze vincitrici si opposero a questa idea e fecero in modo di tenere i due paesi separati. La Germania divvene anch'essa repubblica, e dovette fronteggiare diversi disordini sociali provocati dagli estremisti di destra e di sinistra. Le economie dei due paesi soffrirono enormemente per le pesanti condizioni dei trattati di pace e per la situazione politica e sociale: in Austria la Corona che prima della guerra era una moneta d'argento, perse gran parte del suo valore, fino a dover essere sostituita da buoni emessi dai comuni o da altri enti locali, con corso limitato a determinate zone e per un certo periodo di tempo. Infine, quando nel 1924 venne riformata la valuta, isituendo lo Scellino austriaco, il valore di quest'ultimo sarà fissato a quota 10000 rispetto alla vecchia corona. In Germania la svalutazione assume proporzioni drammatiche nel 1923, le monete da 200 e da 500 marchi ebbero vita breve poichè ben presto furono necessari i milioni e i miliardi di marchi per comprare generi di prima necessità. continua2 punti
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Ciao a tutti! :hi: 1950 Somalia 1 centesimo2 punti
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Veramente gli ho chiesto pure un pò di sconto... <_< ma non me lo ha voluto fare... :pardon:2 punti
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1950 Repubblica Democratica Tedesca, 50 pfennig 1950, bronzo-alluminio.2 punti
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Foto di una delle attrazioni di divertimento Dal volume LE ESPOSIZIONI RIUNITE RICORDI E DOCUMENTI - Milano 19022 punti
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E' stata fissata un'udienza con le parti, difronte all'intero corpo di giudici del 3° Circuito della Corte d'Appello, per il 14 ottobre a Philadelphia. Per ingannare l'attesa, vi invito a leggere questo interessante articolo, pubblicato su Coin World a fine agosto http://www.coinworld.com/news/us-coins/2015/08/1933-double-eagle-sighting-leads-to-eventual-call-from-fbi-offic.html# Kenneth Goldman, commerciante numismatico di lungo corso del Massachusetts, afferma di aver tenuto in mano, nel lontano 1968, una Double Eagle del 1933, che non farebbe dunque parte di quelle conosciute, poiché a quella data gli esemplari sequestrati negli anni '40 erano stati rifusi, e quelli di Farouk e dei Langbord erano ben lontani dall'essere ritrovati. L'articolo si conclude con una frase che mi mette un po' in agitazione. Si sostiene infatti che esisterebbero altri esemplari di 1933 Double Eagles in Europa...che abbiano scoperto la mia? petronius oo)2 punti
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1894 MILANO LE ESPOSIZIONI RIUNITE Il 6 Maggio 1894 alla presenza dei sovrani Re e Regina, Sindaco e maggiori notabili cittadini, Milano inaugurava al Castello Sforzesco e Parco Sempione l'evento caratterizzato da 11 ESPOSIZIONI RIUNITE: SPORT - BELLE ARTI - FOTOGRAFICA - TEATRALE - FILATELICA - GEOGRAFICA - OLI - VINI - ORTICOLA - ARTI GRAFICHE - PUBBLICITA' Oltre all'evento commerciale ebbe anche lo spazio per delle attrazioni di divertimento di massa, Tobogga, Torre ascensore STIGLER, le Montagne russe, la Ferrovia aerea, ecc..... Argento, mm. 52 - Stab. JOHNSON2 punti
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Ed ecco un'altra moneta di tra due guerre con una data particolarmente significativa, un 1921 UK penny ha coniato l'anno che ha cominciata la Conferenza Navale di Washington. Un inizio promettente per il dopoguerra e più di semplice speranza—risultati, troppo. Britannia con il suo tridente distrutto 24 navi da guerra a seguito della conferenza, e l'host americani distrutti 26 in più. Giappone distrutto 16, e la gara tra le principali marine del mondo a costruire navi da battaglia più e più grande...è stata rinviata. Ma non annullata. v. ------------------------------------------------- And here is another between-the-wars coin with a particularly meaningful date, a 1921 UK penny coined the year the Washington Naval Conference began. A hopeful beginning to the postwar, and more than simple hope—results, too. Britannia with her trident destroyed 24 warships as a result of the conference, and the host Americans destroyed 26 more. Japan destroyed 16, and the race among the major navies of the world to build more and bigger battleships was…postponed. But not cancelled. v.2 punti
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Ciao Eliodoro, monete assolutamente splendide a mio avviso. Aggiungo che le aste in oggetto sono quella della CNG per la prima e di Baldwin's per la seconda. Le rispettive descrizioni: - Carausius. Romano-British Emperor, AD 286-293. Antoninianus (23mm, 4.37 g, 6h). Uncertain British mint. Radiate, draped, and cuirassed bust right / TEMPORVM FELICITAS, the Four Seasons at play. RIC V 1016. VF, dark green, almost black, patina. Very rare. This charming reverse depicts Spring, Summer, Autumn, and Winter in the guise of young boys at play, with each season bearing some symbol of its gift to mankind. Although a common motif in Roman sculpture and painting, its appearance on coinage is rare, recurring from time to time on issues from the 2nd century until the Tetrarchic period. The reverse legend proclaims "the happiness of the times" (temporum felicitas), presumably intended as a reference to the improved state of affairs in Britain since Carausius' seizure of power from the corrupt and inefficient central government. - ANCIENT COINS, Roman, Carausius (AD 286-293), Silver Denarius, RSR mint, IMP CARAVSIVS P F AV, laureate, draped and cuirassed bust facing right, rev VIRTVS SAEC C, lion walking left, holding thunderbolt in its jaws, RSR in exergue, 4.29g, 7h (RIC -; cf RIC 592 for reverse type; Webb -; C -; RCV -). Light crack in flan and some minor pits, otherwise well-struck on good metal, lightly toned and extremely fine, very rare and an unpublished variety. Estimate: £5000-6000 A queste due ci aggiungo una terza di tenore diverso ma interessante a chi segue Carausio, passata per CNG - Electronic Auction 352 del 3 giugno 2015. Carausius. Romano-British Emperor, AD 286-293. Antoninianus (23mm, 2.72 g, 10h). Contemporary local imitation. [...]IDCIIЯIAI[...]ΛVC, radiate and draped bust right / DI– X ACI, Pax standing facing, head right, holding scepter and olive branch; M(retrograde S)NVV(?). Cf. RIC V 309 (for prototype); cf. King, Unmarked, 1-2 (for type). VF, brown patina, areas of weak strike. From the Dr. George Spradling Collection. Estimate: 100 USD E' stata aggiudicata per 190 USD. Perchè la trovo interessante? Perchè si tratta di un'imitativa di quelle cosiddette "barbariche" ovvero non ufficiale o semi-ufficiale e assolutamente paragonabile a mio avviso alle varie produzioni di radiati imitativi barbarici della seconda metà del III secolo in area gallo-britannica. Non ne ricordo tante a titolo di Carausius, se non erro... Ciao Illyricum ;)2 punti
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La Germania pure divenne una repubblica, ma il nuovo governo dovette fin da subito fronteggiare una tremenda crisi politica oltre che economica, della quale cercarono ripetutamente di approfittare gli estremisti di sinistra e di destra. In Baviera per un breve periodo fu proclamata una repubblica di tipo sovietico, mentre poco tempo dopo vi fu il famoso tentativo di golpe da parte di Hitler. La situazione economica si ristabilizzò verso il 1925, nel frattempo era stata necessaria una riforma della valuta, istituendo il Renten Mark, che poi verrà chiamato Reichsmark. Se Germania e Austria non se la passavano bene, non si può dire che la vittoria avesse portato grossi benefici ai vincitori. In Francia, Italia e in molti altri paesi vi fu una forte svalutazione. Questo fenomeno portò alla scomparsa delle monete in metallo prezioso dalla circolazione, poiché la gente se le teneva strette piuttosto che spenderle (valevano di più del loro nominale). In molti di questi paesi nella prima metà degli anni venti era comune vedere in circolazione dei "buoni" emessi direttamente dallo stato oppure emessi a nome di altri enti parastatali ma coniati dalla zecca di stato. Questi erano di fatto delle vere e proprie monete, in quanto non avevano validità limitata nel tempo o ristretta a un determinato territorio.2 punti
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DE GREGE EPICURI I ringraziamenti sono eccessivi, perchè mi rendo conto di aver fatto non più che un accenno ai due articoli, che sono piuttosto lunghi. Aggiungo solo un paio i argomenti importanti: -i due autori discutono non poco di questioni metrologiche. Ad es., Furtwängler ritiene che nel tesoro di Auriol alcune monete seguano il piede milesico, altre quello focaico. Picard è invece scettico; ritiene che per monete così piccole esistano ampi margini di imprecisione ponderale anche per l'Ag, e che sia troppo complicato pensare a due "piedi" (o sistemi) usati contemporaneamente, benché ciò sia avvenuto ad es. in Macedonia. -uno dei due (ma non ricordo che sia) sottolinea che nelle monete più arcaiche raramente compare direttamente la divinità;è molto più frequente che compaia un suo animale sacro, o un animale "di accompagnamento". Solo un po' più avanti, e soprattutto nel periodo classico, la divinità protettrice della città domina stabilmente il diritto della moneta. -Picard infine cita (scetticamente) quanto già sostenuto da Bodenstedt: il Negro (o Etiope che sia) potrebbe far parte del corteo (tiaso) di una divinità, in particolare di una Afrodite asiatica. Viene anche ricordato Omero,che parlava degli Etiopi come di un popolo straordinariamente pio.1 punto
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@@anto R Carissimo sono in sintonia con quanto scrivi. Il simbolo di zecca è già nella leggenda, infatti. Come da te anticipato la crocetta è posizionata volutamente in maniera "strategica". Deve trattarsi di messaggio grafico importante, dunque, anche in considerazione che le altre emissioni coeve ne sono prive. Un cambiamento di intrinseco oppure una produzione monetaria in concomitanza di un avvenimento particolare? Un potenziale segnale di riappacificazione con il papa? Difficile rispondere senza fare ipotesi azzardate. Riguardo allo stile approssimativo delle iconografie non dimentichiamo che esso rappresenta la cartina tornasole di un periodo (prima metà ca. del XIV secolo) estremamente periglioso per Roma. I motivi li conosciamo tutti, giusto? Forse altre considerazioni saranno utili. Cari saluti1 punto
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Carissimo @@adolfos , secondo me la crocetta in quella posizione è "strategica"...mi spiego meglio: non si tratta di un'interpunzione; non è messa in posizioni di difficile lettura o in posti facilmente usurabili. E' posta proprio nel cuore della moneta, al pari del leone e di Roma seppur ovviamente con proporzioni differenti. Secondo me (che ci tengo a precisare, sono l'ultimissimo arrivato, anzi, sono ancora in viaggio :D ) non è quindi un simbolo di zecca ma semmai di emissione. E qui bisognerebbe vederne tanti, per capire se magari c'è un elemento comune che lega le crocette e che invece sia totalmente estraneo all'emissione che ne è priva...1 punto
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@b.dany Provvedo ad unire la tua discussione con quella appositamente dedicata che potrai utilizzare direttamente anche in futuro per valutazioni di mercato.......1 punto
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Stessa medaglia in bronzo D/. ESPOSIZIONI RIUNITE MILANO MDCCCXCIV - Ingresso palazzo dell'Esposizione - PER INIZIATIVA CITTADINA R/. In giro simboli delle varie attività, al centro SPORT / BELLE ARTI / FOTOGRAFICA / OPERAIA / TEATRALE / FILATELICA / GEOGRAFICA / OLI / VINI / ORTICOLA / ARTI GRAFICHE / PUBBLICITA Rif. 150 ANNI DI MEDAGLIE JOHNSON 1836-1986, n.7201 punto
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Buongiorno a tutti, nella discussione sulle contromarche ad aprile 2015 ho postato un esemplare di Alvise Contarini in vendita su asta baia. Purtroppo la foto è evaporata. Sempre nella stessa discussione : http://www.lamoneta.it/topic/127323-le-contromarche-sulle-monete-di-venezia/page-2 abbiamo un bel zecchino del Molin proveniente da asta Artemide 34 che riposto qui.1 punto
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Propongo di leggere quest'interessante articolo che ho inserito nella biblioteca. Buona lettura a tutti! http://www.lamoneta.it/biblioteca-numismatica/pubblicazione/355-giorgio-fusconi-cuniperto-tremissi-longobardi-con-san-michele/1 punto
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Come si fa a fare delle monete che nascono con quei difetti evidenti e voluti mi domando. Bisognerebbe analizzare in maniera accurata le tecniche di coniazione di quella zecca e di quel tempo, inquadrare la situazione socio-politica, geo-politica per provare di capire se fosse una abitudine, se fosse una casualità, per capire se fosse solo "poca conoscenza della tecnica per coniare monete".... Cmq per arrivarci alla soluzione, non essendo in possesso di tali monete, se il bordo é integro la limatura a questi punti poteva avvenire solo in superfice prima della coniatura. I campi della moneta (zona vicino al bordo) sono soggetti ad una pressione di conio maggiore rispetto ai rilievi (e penso che qui siamo d'accordo tutti), quindi se un tondello veniva "raspato e/o limato" per portarlo a peso, il risultato era che nei rilievi della moneta (zona con meno pressione di conio) le sfregature della lima potevano rimanere impresse, nei campi dove la pressione è maggiore le rigature della lima potevano scomparire, è un rapporto "solco impresso dalla lima/pressione di conio".1 punto
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parlo da ignorante, quindi abbiate pietà di me se dico delle castronerie :) io quella testa disegnata in quel modo (capelli etc) l'ho vista su alcune con AVG quindi, mi dicono, certamente imitative....1 punto
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Mario diciamo che ancora ne hai molte da vedere e fidati delle belle. Bhé che dire con Francesco dei Medici la monetazione Fiorentina raggiunse il top della sua bellezza e espressività, riprendendo il classico e la monetaxione Romana, vedi ad esempio Adriano i Sesterzi con i vari diritti sia delle piastre sia dei testoni sotto Francesco. Posso anche aggiungere che nella monetazione Medici come in altre dello stesso periodo ma di altra zecca come le Milanesi quelle veramente rare in ottima conservazione sono le prime, quelle del 500 primo del 600, un ritratto intatto del Granduca in queste monetazioni non ha paragoni con quelle venute dopo che invece si vedono spesso alle aste in buona e ottima conservazione. Saluti Rodolfo1 punto
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Per quanto riguarda l'episodio più famoso del pontificato di Leone Magno, il suo incontro con Attila, oltre alle ipotesi storiche illustrate da Legio, merita dar conto di una leggenda secondo la quale, mentre Leone e Attila stanno parlando, a quest'ultimo appare un vecchio (l'apostolo Pietro) che, avvolto in un manto sacerdotale e roteando una spada, gli ordina di ubbidire alle esortazioni del Papa. Leggenda ripresa da numerosi artisti, tra cui Raffaello, nell'affresco Incontro di Leone Magno con Attila dei Musei Vaticani (immagine nel post precedente), dove addirittura i vecchi che appaiono ad Attila sono due, gli apostoli Pietro e Paolo, sospesi sopra di lui con le spade sguainate. Leggende a parte, passato il pericolo, i cittadini romani finirono gradatamente col disertare le numerose funzioni religiose istituite da Leone in onore di San Pietro, per ringraziarlo della salvezza della città, preferendo andare a vedere i giochi del circo piuttosto che a pregare sulla tomba dell'apostolo, e Leone li rimproverò in un famoso sermone: "La festa religiosa nella quale...il popolo tutto dei fedeli confluiva...è stata già dimenticata, come dimostra il piccolo numero di coloro che sono qui presenti; questo ha rattristato e turbato il mio cuore. Ho vergogna di quanto sto per dire, e tuttavia non posso tacerlo: ha più seguaci il demonio che l'apostolo; e i vergognosi spettacoli profani attirano il popolo più delle tombe dei martiri. Chi ha dunque salvato questa città, chi ha infranto le sue catene, chi ha distolto da lei la strage? I giochi del circo, oppure la sollecitudine dei santi?" Non sappiamo però se questo duro sermone abbia avuto un qualche effetto :rolleyes: Tanto grande e importante fu la figura di Papa Leone I, che esso è considerato da molti storici come "il primo Papa". Osserva Carlo Falconi (Storia dei Papi e del Papato), che la Chiesa "non potendo, senza grave pericolo di far credere umana un'istituzione ch'essa proclama divina, chiamarlo "il primo papa", lo ha chiamato 'grande'. Ed è un fatto che Leone non fu soltanto il "primo papa" perché nessun suo predecessore lo eguagliò nell'attribuirsi esplicitamente questo ruolo e nel realizzare le funzioni conseguenti, ma anche e soprattutto perché egli anticipò in se stesso, in modo esemplare, costituendo addirittura il prototipo per i secoli a venire, la figura ideale del pontefice romano." petronius :)1 punto
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ecco una moneta che da delle soddisfazioni...guardate i dettagli del Battista, di Gesù e dello sfondo...per non parlare dei fondi... :lollarge:1 punto
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Uno dei "Feriti Belgio" 1-franc pezzi del 1922-35, quest'una varietà di lingua fiamminga. Con il tempo che questo 1929 franc fu coniato, purtroppo, ricordi di guerra sono svanendo un po '. Che ha reso una nuova guerra ancora più probabile. Una serie in cui il messaggio cambia radicalmente, credo, il più tardi alla data della moneta. v. -------------------------------------------------------------- One of the “Wounded Belgium” 1-franc pieces of 1922-35, this one a Flemish language variety. By the time this 1929 franc was coined, unfortunately, memories of the war were fading somewhat. Which made a new war all the more likely. A series whose message changes radically, I think, the later the date of the coin. v.1 punto
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Meriwether—like many travelers—was translating his spending in centesimi and lire into the coins and currency he was familiar with back home, in this case, cents and dollars. When he calculated that he was spending 21 cents American every day he was in Napoli, it’s very possible that something like this picture was in his mind: But I have to flip the 1-cent over, because he would have been very much at home with the image, and it surely must have come to him automatically when he thought of the things in terms of American cents.… (Well, all that, and the plain fact that Indian Head cents are just fun to look at!) :D v.1 punto
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Thanks, vathek, for reminding me of the postcards. ;) I’ll see if I can make a place for a couple or three of them later on. Here’s the breakdown for the L1,05 daily expenditure that Meriwether reports for his stay in Napoli. 2 notes: 1) Meriwether was living nearly as frugally as he could (although he did enjoy some small luxuries), and his stay in Napoli extends many weeks, apparently, so his expenses—and these prices—begin to approach the cost of living experienced by local folks; and 2) a few of the items below (milk, wine and lodging) will get a little more discussion. Finocchio, Meriwether says, is “a kind of celery, wholesome and good.” Anyway, the cost of 24 hours in Napoli for a poor (but single!) man about 1885: Bread (1 pound) 3 cents……........15 centesimi Macaroni (plate) 3 cents…….......15 centesimi Figs (1/2 pound) 2 cents…........10 centesimi Finocchio 2 cents………………....10 centesimi Wine 3 cents……………………....15 centesimi Milk (bowl) 4 cents………………………20 centesimi Total for food each day 17 cents…………………………..85 centesimi Lodging 4 cents…………………..20 centesimi Total daily cost of living in Napoli 21 cents………….1 lira, 5 centesimi :) v.1 punto
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da cosa deduci che sia punica? in ogni caso sarebbe utile inserire peso e diametro, oltre che foto migliori. Ciao!1 punto
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La moneta l'abbiamo già vista ma rimettiamola che tanto si apprezza e il doge citato era Francesco Loredan e per fortuna non ci hanno messo lui sul tallero.... :P1 punto
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Il Dubois deve essere molto orgoglioso della sua creatura e si dilunga nel raccontarci i dettagli. Innanzitutto spiega come lo abbia fatto diverso dai torchi normalmente in uso per dare allo zecchiere piú spazio e piú luce per gestire meglio i conii. Inoltre ne illustra i dettagli anche grazie alla tavola successiva che allego qui sotto e che mostra le parti non visibili in questa. Nella parte frontale sono rappresentate la Repubblica di Venezia e il suo stemma. Nei lati due iscrizioni: PUBLICÆ UTILITATI ET DIGNITATI FRANC. LAUREDANO VENETIARUM PRINCIPE AB URBE CONDIDA ANNO M. CCC. XXXIV. AURO ET ARGENTO MELIORI FORMA FERIUNDO EX SENATUS CONSULTO ANNO DOMINI M. DCC. I. V. Sulla base del torchio PRÆSIDE MICHAELE DU BOIS GALLO NUMISMATARIO PHILIPPI HISPANIARUM INFANTIS PARMEQUE DUCIS1 punto
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"io credo che i consueti graffi sui rilievi sia sui bordi delle napoletane siano dovute solo ed esclusivamente dall'uscita della moneta dal conio. i colpi di lima venivano fatti per riaggiustare il peso sul bordo, sulla fustella, quindi non avreste più il bordo completo, almeno da un lato. su alcune monete vedi la mia specialità Toscane, il colpo di lima si intende solo ed esclusivamente per nascondere l'appiccagnolo o la montatura al bordo specie se presenta tacche al centro di essa ed è su entrambi i lati, spesso chiamata moneta "tosata"ma in questo caso il peso è inferiore al decreto. mentre invece per quanto riguarda la correzione del peso era pressochè solo esclusivamente fatta con altri strumenti taglienti come una trancia che fustellava completamente il bordo, risultando tipo maltagliato per sopperire all'eccedenza di peso del tondello. poteva capitare anche limata da un solo lato da una sola faccia per non deturpare la moneta era per le correzioni leggere del peso. certe volte poteva sembrare il morso di un piccola pinza che fuori dal bordo o dalla perlinatura asportava il metallo eccedente al peso del vero conio stabilito." Scusate ma, per evitare inutili fraintendimenti, vorrei ricordare che le operazioni documentate da Giov60 riguardano la zecca di Bologna nel periodo prenapoleonico e napoleonico. Siamo dunque in una fase storica nella quale le operazioni della zecca, sia con riferimento alla preparazione dei tondelli che alla coniazione in sé, ha già raggiunto un livello di alta precisione e accuratezza. La correzione del peso effettuata mediante "altri strumenti taglienti come una trancia che fustellava completamente il bordo, risultando tipo maltagliato per sopperire all'eccedenza di peso del tondello", è tecnica ormai abbandonata a partire dal XVIII secolo e pertanto, nel periodo successivo, sarà del tutto anacronistica. Mi pare che se inquadriamo correttamente le attività delle zecche nel periodo storico a cui fa riferimento Giov60, la modalità più utilizzata nelle officine monetarie per ottenere il "riaggiustamento" del tondello, è indubbiamente l'impiego della lima. Lo si deduce chiaramente dalla lettura dell'ultima parte dell'art. 80 del Regolamento delle Direzioni delle zecche del Regno d'Italia del 1861, che chiarisce come non verranno più accettati tondelli che risultino "aggiustati" con la lima, ma anche dal brano postato da avgvstvs che, se da un lato ci informa di una tecnica che non deturpava il tondello "da aggiustare", in uso nella zecca di San Pietroburgo, dall'altro ci conferma come invece altrove fosse usuale impiegare la lima per tale scopo. Francamente non capisco perché, in mancanza di prove evidenti di senso contrario, le "righe" che appaiono sulle monete napoletane di questo periodo dovrebbero invece ascriversi ad altre cause, che fra l'altro non mi pare abbiano mai ricevuto alcuna conferma documentale. Comunque, se si possiedono elementi documentali che dimostrino come le "righe" che si riscontrano sulle monete napoletane siano frutto di fenomeni diversi dall'uso di lime per aggiustare il peso dei tondelli, siete pregati di renderli noti. Altrimenti, mi pare che sostenere preconcettualmente una posizione che neghi un fatto ampiamente documentato per altre zecche del tempo, non avrebbe molto senso scientifico, ma rischia di apparire una presa di posizione quasi "campanilistica". Saluti. :hi: Michele1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Finlandia Anno: 2010 Tiratura: 700.000 Condizioni: B Città: Larino (CB)1 punto
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@@fabio22 scusami ma quella che ho postato non è del Carmelo ma del Carmine, in molti la associano ma sono 2 cose completamente diverse, la Chiesa della Madonna del Carmelo è questa e l'unica cosa certa è che è stata terminata nel 1884, probabile data della medaglia. http://www.archiside.com/index.php?ID_L3_menu=1451 punto
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Un buon inizio...sicuramente la pena di leggere. Grazie. Spero che continuerete. O forse qualcun altro si aggiungerà alcune delle monete tra due guerre che sono state di particolare interesse per loro. Alcune delle monete dell'epoca che personalmente trovo più struggenti sono i "Feriti Belgio" 50-centime e 1- e 2-franc pezzi. Per me, l'aggiunta per il crepacuore intrinseco di queste monete, è il triste fatto che la serie ha continuato così a lungo e non fu infine sostituita fino l'anno che è arrivata la nuova guerra. Mi dispiace che non ho un'immagine delle monete belghe disponibili di questo momento, ma forse qualcuno ci può dare una buona immagine? :) v. ----------------------------------------------------------- A good start…definitely worth reading. Thanks. I hope maybe you’ll continue. Or maybe someone else will add some of the between-the-wars coins that have been of special interest to them. Some of the coins of that period that I personally find the most poignant are the “Wounded Belgium” 50-centimes, and 1- and 2-franc pieces. For me, adding to the heartbreak intrinsic to these coins, is the sad fact that the series continued so long, and was not finally replaced until the very year that the new war arrived. I’m sorry I don’t have an image of the Belgian coins available this moment, but maybe someone can give us a good picture? :) v.1 punto
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....Sì, sono un'appassionata di Numismatica Antica ;-) sono nuova nel forum, mi sono presentata giusto ieri nell'apposita sezione, da brava neofita... ? Sono una dei vincitori del premio "Pro Mario Traina"...anche per questo sarò presente al congresso. Saluti a tutti! ESMERALDA1 punto
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Ecco qui la piú famosa moneta veneziana del Dubois Il famoso "Filippo". Coniato in 50/60 esemplari in argento e 6 in oro. Come dite? Non è veneziana? Piú che altro non è neanche da considerarsi una moneta ma una medaglia o forse piú una moneta di prova. Ma un po' veneziana lo è ;) Comunque questi macchinari hanno coniato anche altro. Oselle: Talleri e moultipli sottomultipli1 punto
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Ciao! fuochino .... Giusto @@monbalda, ma ci sono anche @@magdi, @@eligio, @@numa numa, @@mero mixtoque imperio e sono certo che ci siano altri Amici del forum dei quali non conosco il nick. :pardon: Approfitto anche per fare i miei sinceri complimenti a questi Amici, spesso presenti tra queste pagine, che divulgano e che hanno piacere di farlo. Bravi :clapping: saluti luciano1 punto
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Mi permetto di fare alcune considerazioni: forse senza pertinenza coll'argomento, ma lascio giudicare chi leggerà... Nei giorni scorsi mi sono recato in visita ad un importante museo italiano. I fatti attribuiscono a tale istituzione la proprietà di una importante raccolta numismatica, appartenuta ad una eminenza del settore. Sapendo di quanto sia "difficile" esporre delle monete già non mi aspettavo molto, ma almeno dai proclami ufficiali ci sarebbe dovuta essere una intera sala dedicata ad esse. Ebbene, la realtà dei fatti spesse volte supera l'immaginazione. E così, ho visitato un corridoio poco illuminato con una "selezione" casuale di monete, alcune mal catalogate, ed in generale in cui i pezzi di pregio latitavano. Allora mi sono chiesto: dove è finita la famosa raccolta? Da ciò che ho letto sui manifesti buona parte degli oltre 10.000 pezzi sono in fase di nuova catalogazione. Ma questo accadeva nel 2006. Ovvero dieci anni or sono. Che chiave di lettura assegnare a questo? Ben sapendo che collezioni più importanti sono da anni chissà dove, io mi domando: è possibile che ci sia così poco interesse da parte dei più verso la moneta? Mi sono sentito dire che la numismatica è un ambito di nicchia, specialistico, ma io mi domando: non teniamo in mano noi tutti monete e monetine ogni giorno? Non si parla quotidianamente di economia e moneta? Evidentemente tutto questo attaccamento alle "cose vecchie", alla moneta non più in corso è mal visto dai più e dunque come può essere considerato chi colleziona moneta? Come può essere visto dalla gente e dalle istituzioni se non come un "animale raro"?1 punto
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Dalla foto non si riesce a vedere l'insieme. Il colore non è quello regolamentare, ma potrebbe essere un effetto della luce...poi la firma dell'incisore...la ghiera..la zigrinatura mon mi sembra quella giusta..poi non mi piacciono i segmenti dell'addome dell'ape. Una visione diretta dell'esemplare scioglierebbe ogni dubbio residuo.1 punto
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Quella è l'intenzione. Non ho fretta. Si. L'astuccio è proprio mitico. Troppe volte mi era sfuggito per un soffio.1 punto
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Quando si acquistano monete, per necessità..., fuori dai canali ufficiali, non si dovrebbe mai parlare di vero affare, ma al limite di buon acquisto! Nello specifico, Il vero affare l'ha fatto chi l'acquistò presso l'UFN a 30€ !!!1 punto
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