Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Utente Storico


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      19928


  2. fabry61

    fabry61

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      4141


  3. nando12

    nando12

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      14636


  4. filipponotgeld

    filipponotgeld

    Utente


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      97


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/15/15 in tutte le aree

  1. Cari amici vorrei presentarvi un recente acquisto. Medaglia originale (non Mazio) annuale in bronzo di Urbano VIII dell'anno XIV di pontificato. Emessa il 29.06.1637 per le opere di restauro e decorazione del Battistero Lateranense. Ha un piccolo forellino ma ritengo che quando si trovano medaglie originali del '600 è necessario accontentarsi. Ho provveduto ad inserirla nel nostro medagliere dove quella presente pare essere un Mazio per via del rovescio. Mi interesserebbe qualche vostro commento sulla sua rarità.
    4 punti
  2. Si, plausibile. Ricorda comunque che le monete a vanga erano precedenti ai Warring States di almeno 200 anni, ma di forme piu' complesse e forse anche di usi piu' complessi o diversi da quelli successivi. Con lo svilupparsi dei commerci e delle classi mercantili ecco che queste "vanghe" vengono sempre piu' stilizzate e standardizzate, passando quindi (e qui siamo in campo teorico) da oggetti votivi/simbolici/tributari/contabili/d'ostentazione o cosa mai potessero essere stati, a veri e propri mezzi finanziari standardizzati nelle forme, pesi e valori a causa delle mutate realta' socio/politico/economiche. Una vera e propria standardizzazione su piu' vasto campo (non solo monetario) avviene infatti alla fine dei Warring States, con l'unificazione della Cina. Per numa numa: dire il vero non conosco nessun trattato numismatica antecedente ai Gesuiti, scritti da cinesi dato che non ho mai fatto ricerche in merito. Il collezionismo numismatico e il suo studio non sono mai stati popolari tra i Cinesi. Certo, i cinesi collezionavano altre cose, come porcellane, dipinti, opere di calligrafia, pietre preziose ecc.. ma sia la numismatica che la filatelia sono cose molto recenti, "imparate" dagli occidentali e quasi sempre sviluppatasi in citta' a forte presenza occidentale come Shanghai, Pechino, Shenzhen, Hong Kong, Guangzhou ecc.. I primi a mettere su raccolte numismatiche importanti furono i missionari (a Xiamen c'era una raccolta di missionari francesi andata dispersa dopo l'espulsione nel 1949) o gli ambasciatori (i famosi attache') delle varie enclave straniere. Pare che all'ambasciata tedesca a Qindao (allora Kiaotschou) ci fosse una bella raccolta di monete di epoca Ming, andata persa con la fine della colonia tedesca. Funzionari e avventurieri stranieri avevano messo su raccolte o trafugato numerosi pezzi rari, ma con l’avvento della Rep Pop quasi tutte queste raccolte sono andate disperse o perdute. E i pezzi trafugati finiti in mani straniere. Questo e' tutto quello che so. Per i collezionisti cinesi, gia' negli anni 30 a Shanghai e Hong Kong c'erano bollettini numismatici che circolavano in alcuni club d'arte "misti" (in genere aperti da occidentali ma frequentati anche dall'elite culturale cinese) e questi collezionisti cinesi erano in genere persone con stretti contatti con stranieri, o che avevano vissuto all'estero, e quindi erano rimasti influenzati dagli hobby stranieri. Erano comunque tutti membri della nobilta’ o degli strati sociali piu’ ricchi e culturalmente piu’ avanzati. Ricordiamoci che -diciamo anche fino ad adesso- la Cina e' stata per lungo tempo molto povera. la gente che poteva permettersi di investire soldi in opere d'arte o oggetti collezionabili era ed e' ancora una ristretta minoranza elitaria, e generalmente le preferenze andavano e vanno ancora piu' sulla ceramica, seta, dipinti, giade e esercizi di calligrafia piuttosto che a monete o francobolli. Nei primissimi anni 50, prima del "salto in avanti" e della Rivoluzione Culturale, l'interesse verso la numismatica e la filatelia si fa piu' forte tra i cinesi anche tra le classi non elitarie, spinti soprattutto da motivi di orgoglio nazionalistico, riscoperta delle grandezze passate e salvaguardia del poco che non era stato distrutto nella guerra o portato via a Taiwan. Il fatto che a Taiwan erano presenti moltissimi oggetti d'arte (tra cui anche monete) trafugati dalla Cina continentale, aveva spinto i Cinesi della repubblica popolare ad "imitarli", anche se per motivi storici/culturali/politici/economici mancava una solida base scientifica e culturale. Gli anni del "salto in avanti" e dell'indottrinamento politico avevano visto un indebolirsi della numismatica a scapito della filatelia. La filatelia viene vista infatti come un hobby piu' "socialista" e istruttivo, accessibile anche alle classi meno abbienti, mentre la numismatica viene accusata di essere elitaria, borghese, e capitalista. Durante la rivoluzione culturale, la numismatica va quasi in "letargo" per ovvi motivi politici. Con la fine della Rivoluzione Culturale e una leggera apertura democratica (soprattutto nei primi anni di Deng Xiaoping) la numismatica si risolleva. Essendo un hobby con forte valenza investitiva e "nobile" (arricchirsi e' nobile, come diceva Deng), e dato che l'apertura capitalista di Deng prometteva un futuro piu' prospero e ricco, ecco che molti si buttano nell'hobby numismatico per investimento, anche se col passare del tempo alcuni si sono appassionati e specializzati in questo campo. Il fatto che soprattutto sotto Deng la Cina necessitava disperatamente di valuta straniera aveva spinto il governo a emettere sempre piu' frequentemente monete da collezione, principalmente per i mercati esteri, anche se di riflesso cio' ha contribuito molto allo svilupparsi di questo hobby (visto pero' ancora piu' come investimento economico che vero divertimento). Con l'espansione economica della Cina e la creazione di "nuovi ricchi", nuovi collezionisti sono apparsi sulla scena, piu' che altro per fare sfoggio del loro potere economico che per vero hobby. Investire e possedere monete d'argento, oro, platino, o monete antiche non solo e' un ottimo investimento economico che li rendera' piu' ricchi in futuro, ma da' loro anche una certa apparenza culturale, cosi' da non sembrare cafoni arricchiti improvvisamente e senza nessuna base culturale. Il fatto che adesso in Europa e America c’e’ un forte interesse per la numismatica e filatelia cinese, porta a un rafforzamento di questi hobby in Cina, anche se purtroppo ripeto, i nuovi arrivati sono piu’ investitori che studiosi. Questo e' in soldoni quello che so. Sinceramente non ho fatto mai ricerche sugli inizi della numismatica in Cina. So soltanto che i cataloghi e i libri specializzati sono pochi e non approfonditi come in occidente. Le riviste specializzate sono ancora meno, e si tratta soprattutto di "contenitori" che trattano anche altri tipi di collezione (Ceramica, sete, libri, stampe, giade ecc...). Le tre o quattro riviste filateliche dedicano anche qualche paginetta alla numismatica, ma si tratta soprattutto di pubblicazioni difficili da trovare in edicole normali, o in centri minori. Anche in grandi citta' queste riviste, cataloghi e libri non sono facilmente repreibili. I collezionisti alla fine sono pochi in rapporto alla popolazione totale. Siti e forum comunque ce ne sono molti ma sono tutti in Cinese e spesso non sono aggiornati da tempo. Alcuni siti sono "down" quindi noin esistono piu'. Molti siti non sono specializzatissimi come questo qui dove sto scrivendo ora, e sembrano piu' interessati a riportare valutazioni aggiornate, aste online o annunci di vendita, che a vere e proprie discussioni accademiche. Chi volesse comunque provare a dare un'occhiata puo' andare qui che e' diciamo il portale/sito piu' famoso: http://www.coinsky.com/htm/index.cgi dove ci sono links a altri forum (in basso) A Hong Kong invece la numismatica e' molto piu' sviluppata, si trovano pubblicazioni in inglese e ci sono diversi circoli numismatici, ma Hong Kong e' molto piu' occidentalizzata e aperta della Cina.
    4 punti
  3. buonasera alla sezione, che ne pensate di questo esagono e della sua ribattitura? :) conservazione e valore secondo voi? grazie dei pareri...
    3 punti
  4. Appena ricevuta come resto in stazione al posto di 2 cent, l'ho accettata anche perché è il mio anno di nascita.. 1 cent 1988 USA Scusate la mano poco ferma ma il treno corre! :)
    3 punti
  5. la moneta da me postata è stata oggetto di varie riflessioni e personalmente in un primo momento l'avevo inquadrata nella produzione di falsi effettuata in ambito centro italiano (Ravenna o Ferrara), supportato anche da un interessante studio http://www.rmoa.unina.it/998/1/RM-Mueller-Imperialismo.pdf in cui vengono riportati degli interessanti spunti di cui riporto degli estratti: Il culmine della crisi militare che stremava Venezia in Occidente e in Oriente portò nel 1453 a due decisioni significative. La prima fu quella di battere più di 4 milioni di piccoli veneziani, e con questi pagare le maestranze dell’Arsenale che stavano costruendo cinquanta galere da guerra; i piccoli di conseguenza presero piede anche nella capitale, e qui suscitò scandalo la constatazione che essi venivano scambiati «in scarnutiis» o cartocci, come era consuetudine fare a Padova, cosa che non sarebbe dovuta succedere a Venezia25. In secondo luogo si ordinò la produzione di una nuova moneta, il «quattrino per la Terraferma», per un totale di 20.000 ducati (7.200.000 pezzi), una moneta ragguagliata a tutte le lire e che quindi doveva circolare in tutto il territorio soggetto, «excepta hac civitate»26. Ma a soli cinque anni di distanza circolava una tale quantità di quattrini falsi e stranieri che tutti i quattrini furono richiamati per un’ispezione da parte di esperti mandati dalla stessa zecca in ognuno dei capoluoghi provinciali; e gli esperti individuarono niente meno che sessanta diverse stampe di quattrini falsi tra quelli ritirati dalla circolazione. Il valore legale dei quattrini buoni fu dimezzato, provvedimento valido per frenare un abuso, ma che comportò un notevole danno per i detentori di queste monete All’inizio del maggio 1472 arrivò a Venezia la notizia che il duca di Milano era pronto ad emettere sul territorio veneto grossi e grossoni falsi per un valore di 80.000 ducati, e che lo stesso stavano per fare le autorità di Ferrara, Mantova e Bologna. Con un colpo di mano, il Consiglio dei dieci arrogò a sé la giurisdizione sulla zecca, tolta al Senato, e sui processi criminali contro i falsari, sottraendoli agli «avogadori di comun». Si intervenne immediatamente con un bando contro le «monete adulterine»; di lì a pochi giorni si ridusse del 40% il valore legale dei grossetti e grossoni genuini perché molto tosati; e si finì poi per bandire addirittura le due monete dalla circolazione e richiamarle alla zecca per valutarle solo al peso dell’intrinseco. Secondo il cronista Malipiero, veneziani e sudditi subirono d’un colpo una perdita di un milione di ducati in potere d’acquisto, peggiore, diceva, della perdita nello stesso anno dell’isola di Negroponte, a parte il danno che il prestigio della Dominante dovette subire in conseguenza della perdita di un dominio. E poco dopo seguì il bando dei quattrini e dei piccoli di mistura.
    3 punti
  6. Buongiorno carissimi amici, con piacere vi mostro l'ultimo arrivato.
    2 punti
  7. buonasera al forum cosa ne pensate? saluti
    2 punti
  8. Da uno dei miei venditori professionali inglesi di fiducia, ho acquistato qualche giorno fa un antoniniano di Postumo che va ad aggiungersi alla mia collezione di sovrani gallici. Un tipo che non transita di frequente sebbene non sia rarissimo. Si tratta di un rovescio introdotto nella romanità per la prima volta proprio da Postumo e che segna e sottolinea la crescente importanza che andava a rivestire nel III secolo l'esercito (non che prima fosse poco importante, sia chiaro!). D\ IMP C POSTVMVS P F AVG; busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra. R\ SALVS EXERCITI; Aesculapius stante a destra con la testa girata a sinistra con un bastone con attorcigliato un serpente nella mano destra e un globo ai piedi in basso a destra. RIC 327 La "Salus" e l'esercito vengono accostati per la prima volta in questa moneta. A riguardo, vi riporto un breve passaggio, in lingua originale, tratto da un articolo intitolato: "THE COINAGE FROM COMMODUS TO CONSTANTINE: SOME TYPES THAT MIRROR THE TRANSITION FROM PRINCIPATE TO ABSOLUTE MONARCHY" di Rudolph H. Storch: [...] The third century also witnessed a change in the nature of Salus. Two new and revolutionary legends reflected the importance of the army for emperors whose reign depended upon sound military forces: SALUS MILITUM under Probus (RIC V/2. 28. no. 98) and SALUS EXERCITI under Postumus (RIC V/2. 363. no-327).There were tradition-breaking types and attributes as well. Subtle reference to the military came on coins of Gallienus when the legend SALUS ITAL(z'ae) bore a type of Salus offering health-giving fruits to the emperor who appears holding a spear (RIC V/l. 99, no. 400). Two additional salus issues of Gallienus depict a soldier holding a spear leaning on a shield to indicate that the emperor's health was dependent on his soldiers (RIC V/2. 425. 291) and Victoria was presented (RIC V/2. 410. no. 125). The full triumph of the connection between «health» and the military came under Constantine. On one issue the emperor in military dress is standing on a cuirass while receiving Victoria on a globe as he is crowned from behind by the same goddess (SALUS ET SPES REIPUBLICAE) to suggest that the empire depended on its ruler's military success for soundness and hope. Constantine's SALUS REIP' DANUBIUS message bore the type of a bridge with the emperor advancing and holding a spear and shield. Before him is Victoria portans tropaeum. A final outstanding type has Constantine with a trophy across his shoulder being crowned by Victoria with nine soldiers present (SALUS REIPUBLICAE) again reflecting dependence on the emperor's military success [...]. L'articolo lo potete leggere per intero qui: http://www.lamoneta.it/topic/141506-salvs-exerciti/?p=1617062 come sempre sono gradite osservazioni, integrazioni e commenti!
    2 punti
  9. Ciao a tutti, Vi posto quest'interessante denaro attribuito a Carlo I° D'Angiò in un'asta appena terminata... Moneta sicuramente rara... che ne pensate..è lui? i tre pallini non dovrebbero stare nel II° e III° quarto, invece che nel IV°? Saluti Eliodoro
    2 punti
  10. Uno dei dubbi che spesso sorprende il collezionista della Milano spagnola è quando si presentano quattrini come questo, il tondello è quasi un quadrato, tagliato spesso proprio così in modo di lasciare i fondamentali il busto e basta...solo un piccolo accenno di leggenda e al rovescio il campo inquartato da aquila e biscia. Moneta che difficilmente è comunque in buona conservazione, usura, tipo di taglio, imitazioni e grandi diversità ovviamente di questa moneta in rame. E quindi come riconoscere Filippo III da IV ? Leggende nulla, date neppure, la forma ci porta verso una degenerazione del tipo, ma sicuramente il riferimento diventa il busto e la pieghettatura del busto non intrecciata che in questo caso mi porterebbe verso Filippo IV. Il tondello è comunque spesso, il peso 2,35 che per un taglio così è anche alto ..... Dimostrazione che Filippo a parte quello che contava era di lasciare il grosso del ritratto e i simboli al rovescio, il resto non contava ormai più....quindi III o IV ?
    2 punti
  11. Prima di andare avanti approfittiamo per fare un ripasso della lavorazione. Fino a qui è semplice. Nel crogiuolo si preparava l'argento con la giusta percentuale di fino. Le "staffe" di fianco al forno sono in realtà stampi (chassis) che servivano ad ottenere i lingotti. Già sufficientemente piatti ma non così tanto. Da qui la necessità del laminatoio che tramite rulli regolabili permetteva di ridurre lo spessore delle lamine a quanto voluto. Immagino che fossero necessari piú passaggi (un po' come con le macchine per la sfoglia). Questo portava ad ottenere lo spessore voluto ma il metallo di fatto diventava duro e fragile. Non quindi adatto per essere coniato. Da qui la necessità della lavorazione nella sala D che passo a spiegare nel messaggio successivo. Premetto che in tutta le stampe si fa riferimento all'argento. Alcune delle lavorazioni sono in realtà le stesse per altri metalli. E d'altro canto i macchinari del Dubois furono utilizzati per alcune monete d'argento come il Tallero per il Levante o le Oselle. Ma suppongo siano stati usati anche per i multipli in oro del tallero e le oselle d'oro.
    2 punti
  12. Buona serata Bravo Fabrizio, sono assolutamente d'accordo; monete veneziane falsificate ce ne sono a iosa ... eclatanti e censite se si tratta di monete di buon modulo, magari in oro e argento ... tantissime si possono agevolmente riconoscere, ma delle monetine "nere" chi ne parla? D'altra parte, diciamo la verità, quante possibilità abbiamo di maneggiare - o anche solo vedere - quantità di monetine piccolissime che, spesso, non arrivano al mezzo grammo? Ne vediamo poche, maneggiate ancor meno ed quasi sempre consunte, appiattite o addirittura sbeccate. Queste sono monete che difficilmente si tesaurizzavano e se sotterrate, difficilmente ci sono arrivate ben conservate, eppure sappiamo che sono state falsificate anch'esse; non solo i torneselli o i sesini, ma anche i bagattini ed i denari. Di tanto in tanto ne salta fuori una e ben venga l'occhio di falco del collezionista. saluti luciano
    2 punti
  13. Lo stemma papale non si distingue bene, ma a giudicare dallo stile del santo rappresentato al rovescio e dalle lettere INN....al dritto propenderei per un quattrino di Innocenzo XI per Gubbio.
    2 punti
  14. Soldo o mezzo soldo di Castiglione per Francesco Gonzaga http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRAGP/2 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRAGP/1 In effetti io ho molte perplessità che la zecca di Castiglione potesse emettere due nominali identici con minime differenze nelle misure ponderali...sono dell'idea che il nominale sia uno e le minime differenze siano da imputare a diversi periodi di emissione... ma fino a prove certe....facciamo riferimento alla bibliografia ufficiale. ciao Mario
    2 punti
  15. Buona serata la forum ed in particolare a te Matteo 91 ed a Filipponotgeld Non v’è dubbio alcuno che per molti secoli, prima dell’invenzione della moneta, gli scambi di merce avvenissero attraverso il baratto: puro e semplice . Nei primi contatti sociali tra gli uomini infatti l’acquisizione o la cessione dei beni, quando non forzata, era regolata dallo scambio. Nello scambio attraverso “baratto” occorreva valutare l’entità del bene ceduto nei confronti di quello acquisito sì che i valori fossero il più possibile equivalenti. Vero è che poter ricorrere, per lo scambio di merci, ad un bene comune che rappresentasse: Certo valore intrinseco Elevato, rispetto al/ai beni oggetto dello scambio Divisibile in modo da potersi avvicinare il più possibile all’equità facilitava il problema; se non la moneta era nato il concetto in fieri, della moneta stessa. Il collegamento della moneta con la tradizione agricolo pastorale lo ritroviamo nel nome che vari popoli hanno successivamente dato a questo oggetto primario di scambio: “Pecunia” da Pecus ovvero pecora, per gli indiani “Ripia” deriva dal Sanscritto ed il significato è: “Bestiame” Il passo successivo di questo primordiale metodo di scambio fu il tentativo di semplificare le transazioni commerciali, per lo più improntate a beni agricolo pastorali, sostituendo il possesso del bue o delle pecore con elementi più maneggevoli cui veniva arbitrariamente attribuito un valore equivalente. Il raggiungimento di questo stato transizionale, nello sviluppo del commercio è stato mirabilmente descritto da Aristotele: “ Il commercio ricavò beneficio dalla acquisizione di merci che scarseggiavano nello stato e dall’esportazione di quelle risorse che erano in eccesso, per questi scambi si rese necessario ricorrere ad una valuta. Dato che il baratto in natura non era facile si scelse, di comune accordo, di dare ed accettare di ricevere oggetti più facilmente maneggiabili. Questi oggetti erano inizialmente costituiti da pezzi di Ferro od Argento, valutabili a peso e successivamente su di essi vennero riportati dei segni che ne indicavano e garantivano il valore” Si osservi come la moneta sia comparsa inizialmente sulle coste bagnate dall’Egeo, mare ricco di isole che raccordano le coste greche con le asiatiche . Le caratteristiche geografiche che contraddistinguono la penisola Ellenica sono: la presenza di numerose montagne e l’esteso sviluppo delle sue coste. Numerose baie incidono profondamente la costa mentre lunghi e stretti promontori si proiettano ovunque nel mare dando origine ad una quantità di costa tale che non ha riscontro in nessun altro paese del Sud Europa. Molti sono i porti eccellenti ed il mare non presenta soverchi pericoli, oltretutto appena oltre la costa, come già detto, si trovano numerose isole fertili e di inaudita bellezza; la natura ha fatto di tutto perché la gente di qui scegliesse la via del mare e coltivasse le arti proprie della navigazione e del commercio. La comunicazione tra le varie parti del paese è più breve e più facile per via mare che non attraverso la terra emersa che è ricca di catene montane intersecantesi tra loro in tutte le direzioni e che sono per lo più elevate e scoscese, superabili solo attraverso rari passi spesso in inverno bloccati per la neve. Poche, scarsamente estese, le zone pianeggianti e sostanzialmente povero e sassoso il terreno che permette lo sviluppo di: Fichi, olivo e vite tutte coltivazioni che solo acconsentono terreni di scarsa fertilità; i cereali si dovevano importare mentre le esportazioni erano costituite dai raffinati prodotti dell’industria greca. Va da sé che i contatti commerciali privilegiarono l’ opposta sponda asiatica dell’Egeo ed i territori che su quel mare si affacciano e mi è qui caro riportare quanto dice a questo proposito il Griesom: ” Dall’Asia Minore (Città greche costiere della Ionia o della Lidia ha poca importanza) l’uso della moneta coniata si estese a sud est fino alla Persia e verso Ovest sino alle isole egee della Grecia e da qui raggiunse la Magna Grecia…al di fuori della Magna Grecia l’uso della moneta coniata fu accolto,con qualche ritardo, anche dai Popoli Semitici, dai Celti, dai Romani e dai Popoli dell’India sino a che divenne parte comune del patrimonio culturale: Cristiano, Musulmano ed Indù ed infine del mondo intero…” Il valore intrinseco certo e più elevato, rispetto alle altre merci, era ed ancor oggi in altra misura, è rappresentato dal biondo metallo, oggetto del desiderio di gran parte dell’umanità… con il quale è possibile acquistare ogni altro bene terreno: vegetale, animale o cosa inanimata che sia. Operarne la divisibilità non era un problema, almeno sin dal tempo degli Egizi i quali già 2.000 anni prima della nascita di Nostro Signore, utilizzavano uno strumento, a noi noto come: Bilancia sul cui piatto si poneva il biondo metallo e se ne ricavava un peso. Solo Oro od anche Argento ? Certo anche l’Argento fu standard per gli scambi commerciali e per passare dall’Oro all’Argento non era poi così complicato: Oro = Sole; Argento = Luna e visto che ad un ciclo solare corrispondono 13,3 cicli lunari perché la stessa cosa non poteva valere per i metalli? Per controbilanciare il valore di 1 Kg d’Oro erano pertanto necessari 13,3 Kg di Argento. Per transazioni di modesta entità non si faceva ricorso alla bilancia; ma si utilizzavano piccoli pezzi di metallo, con peso predeterminato garantito dai mercanti stessi, com’è il caso delle “Punk marched” dell’India ovvero dalle divinità protettrici delle città emittenti ed è questo il caso delle città greche dove Giove; Apollo; Venere ed un po’ tutti i personaggi dell’Olimpo la fanno da padroni. La presenza sulle monete di simboli animalistici è rapportabile alla divinità protettrice della citta… dello stato… che si fa essa stessa garante del bene moneta; una per tutte il binomio: Atena - Civetta Per gli Asiatici è lo stesso “Re dei Re” che compare con lancia od arco e frecce sul “Darico” d’Oro; sullo “Statere” d’Argento e sulla “Dracma” Quest’ultima moneta durerà a lungo affiancata dalla “Dracma Partica” in Oriente e dal “Denaro Romano” nell’Occidente. Questa la mia personale convinzione; ma tornando alla monetazione cinese, con estrema sfacciataggine, due cose desidererei chiedere a Filipponotgeld che intanto saluto e ringrazio per le preziose informazioni che ci ha fornito, a questo proposito: La prima: Nei contatti tra Cina e mercanti dall’india, anch’essi venuti dal mare ai primordi si parla di scambi onorati con strumenti premonetali…Quali? Conchiglie, coltelli od altro? Se ne ha notizia in Cina? La seconda: le “barchette” che originariamente dovevano essere di Argento più o meno fino, mentre quelle che oggi si trovano sul mercato sono per lo più costituite da Piombo leggermente argentato…le barchette dicevo od altri lingotti di varia forma e genere; sembrerebbero essere stata moneta di pregio, utilizzata per scambi di non comune entità, nel periodo mancese dei Quing, prima dell’adozione delle argentee monete occidentali: dollaro in primis. Filipponogeld tu che hai un approccio diretto con la Cina puoi confermarmi questa ipotesi ? Ti ringrazio se vorrai fugare un qualche dubbio al proposito ed una notizia in particolare mi stupisce: la condanna per i falsificatori di monete in Cina. Mi stupisce perché: a parte la consuetudine tutta nostrana degli “Arresti domiciliari” e del fatto che in ogni scandalo figuri un politico e che nessuno di loro alla fine ne tragga conseguenze tangibili…non è polemica è un dato di fatto…perché tanta animosità nei confronti degli artisti cinesi, perché sono veri artisti, almeno alcuni, che riproducono le monete del loro antico paese per farle conoscere al resto del mondo? Dici che sono pochi coloro che hanno mantenuto una tradizione storica; ma è grazie a loro ed alle loro riproduzioni che siamo oggi in grado, almeno a grandi linee, di apprezzare ciò che fu l’arte numismatica di quel popolo…perché perseguirli quando già al tempo delle emissioni, come dire “consacrate” forte era l’emissione di moneta “fuori dai canoni” Buon ultimo la collezione di monete (sic) cinesi che posseggo, per qualche amico bella, meravigliosa per me, è costituita quasi interamente da “Segnaposto” chiamiamoli così, giacchè è estremamente difficile trovare pezzi originali; qualcuno forse sono riuscito a trovarlo in Canada e Stati uniti; ma non ci metterei la mano sul fuoco; gli acquisti effettuati in Cina: direttamente o via internet…puzzano di rifatto, fatto bene; ma rifatto e le prime monete cinesi che comprai nel nostro paese, sia quelle acquistate nella capitale che quelle prese nel veneto, le pagai una bussola ( il noviziato si paga sempre) per poi accorgermi, ad esempio che un bel “coltellino” era stato rifinito delle sbavature della fusione con un attrezzo rotante che certamente non possedevano i cinesi degli “stati combattenti” Quanto sopra per chi si accinge ad acquistare monete di questo tipo, dirò però che sono soddisfatto degli acquisti fatti dal momento che non avendo frequentato “La Bocconi” ed avendo perciò più in pregio l’arte e la storia che queste monete trasmettono, a dispetto del loro valore venale, raccogliendole mi si è aperto un mondo che non conoscevo e che è doveroso prendere in considerazione almeno per il fatto che metà dell’umanità porta gli occhi a mandorla e molti sono oramai gli operatori cinesi che si sono insediati nel nostro paese. Grazie per l’opportunità che mi è stata concessa ed un caro saluto da parte di nonno cesare
    2 punti
  16. DE GREGE EPICURI Grazie Mario, mi hai preceduto: a parte i guai più seri, sono anche rimasto senza il pc per un po' di giorni... Dunque, da quasi-digiuno di monetazione veneziana, ecco i quesiti che vorrei porre (e che porrò) a Luciano martedì: - almeno sulle oselle, i ritratti dogali erano permessi? - il doge Niccolò Tron, che mise il suo ritratto sulla sua famosa "lira", ebbe delle noie? solo mormorazioni, critiche, o anche un vero procedimento a suo carico? O a quei tempi non c'era pericolo, e non ci fu scandalo? - e Marin Faliero, il doge che fu decapitato perché (secondo il Consiglio dei Dieci) voleva "farsi tiranno", e il cui ritratto in Palazzo Ducale fu velato di nero e cancellato, aveva in progetto di farsi raffigurare su monete? O gli addebiti erano più pesanti e concreti? C'è da dire che i ritratti mancano, ma i nomi dei dogi sono ben presenti. Erano meno importanti? Evidentemente sì.
    2 punti
  17. "Coefficiente di ironia : tracce non rilevabili..." Il mio intervento non voleva mica essere ironico....anzi...tutt'altro. M.
    2 punti
  18. @simone: si, pesce e abbondanza suonano abbastanza simili (ma usano caratteri diversi). Per il resto, si, come ho letto su delle riviste, non e' semplice definire al 100% questi oggetti come monete, almeno non tutti. Da quanto ho letto sembra che quasi sicuramente oggetti come le monete-vanga, le monete-coltello o le monete-chiavi sono stati usati sia come oggetto di culto religioso (sicuramente agli inizi) sia come mezzo di transazione economica, contabilita', o riferimento per pesi o valutazione di merci, sia come oggetto di tributo verso alti funzionari o religiosi. In Cina il rapporto tra moneta (o oggetto di valore reale o simbolico) e religione e' ancora molto forte: moltissime persone offrono statuette d'oro, riproduzioni di banconote, banconote vere, oggetti votivi preziosi a vari templi o religiosi, per "comprare" letteralmente i favori degli dei o degli elementi sovranaturali. Essendo i templi (anche se ora meno che in passato) anche piccole comunita' che svolgono tra l'altro attivita' economiche, sociali e anche assistenziali, e' logico che usino questi oboli e tributi come mezzi di finanziamento per le varie attivita'. Nel passato, quando la religione era piu' sentita, e teneva davvero insieme villaggi e comunita', l'associazione soggetto rappresentato = soggetto di devozione = oggetto di sicuro valore spirituale e economico, era piu' forte, e i centri religiosi erano anche centri di attivita' economica, che si autofinanziavano grazie anche a queste "monete". Piu' forte era la valenza spirituale, scaramantica o propiziatoria dell'oggetto, piu' alto era il suo valore simbolico e economico. E in Asia spesso il valore simbolico e quello economico coincidevano. L'oggetto simbolico/propiziatorio diveniva quindi riferimento e mezzo economico. Le monete a forma di ponte potrebbero non essere mai state usate come monete vere, anche se forse potrebbero avere avuto un loro valore economico o essere usate come tributi a vari capi civili, militari o religiosi, ma solo in determinate circostanze (come per esempio pagamento di spese funebri o costruzioni di tombe o mausolei) Ripeto, tutte queste sono teorie che ho letto recentemente su varie riviste, quindi finche' non ci sono prove definitive tutto e' ancora in forse. Quello che mi ha interessato di queste letture e' il fatto che un oggetto simbolico (o rituale) diventa mezzo di scambio per l'importanza sociale, religiosa e culturale a cui viene collegato. Piu' forte e' il collegamento, piu' forte e' il suo valore economico, almeno in societa' antiche molto basate sulla religione. Per il discorso collezionisti, riprendo dopo, che devo andare a lavoro ora.
    2 punti
  19. La moneta contromarcata col biscione è uno zecchino del Doge Alvise Contarini quindi in quel periodo c'era Carlo II nel Ducato di Milano, quindi la moneta fu contromarcata in quel periodo o anche successivamente. Siamo nel periodo terminale della dominazione Spagnola a Milano, ormai il disordine monetario era totale, non c'era bando che tenesse, monete erose, false, monete straniere, contraffazioni, continuerà nel tempo fino alla riforma monetaria di Maria Teresa che finalmente dopo anni di dibattiti sul cosa fare provvederà a rimediare alla situazione createsi. Nella lista del Verri che fece per studio sul problema del circolante nel 1777 c'erano tanti zecchini veneziani che circolavano oltre a monete di ogni tipo e provenienza. Le monete passavano e circolavano, i territori erano confinanti, Venezia comprava diversi manufatti nel Ducato, è probabile che pagasse coi suoi zecchini e che fossero anche contromarcati per una successiva circolazione. Il biscione era d'altronde il simbolo milanese monetario dai tempi dei Visconti, quale miglior contromarca per ammetterlo anche nel Ducato? Quindi è possibile tutto questo, il disordine c'era, si pagava con monete anche forestiere, i bandi non servivano più, la popolazione era stremata, ci vorrà ancora un po' di tempo per vedere una certa regolarizzazione...
    2 punti
  20. @@vaio4ever Per ultimo il colpaccio di ieri.................... :angel: Taglio: 50 Cent Nazione: Germania-zecca D Anno: 2005 Tiratura: 185.000 Condizioni: qSPL Città: Comacchio (FE) Note: solo in serie di zecca
    2 punti
  21. @@Lay11, vedo solo ora questa discussione, che dire... ...molto fascinosa, il carlo alberto poi... Da quello che ho letto direi che 30 euro in più rispetto alla sua reale quotazione non sia proprio così eccessivo, anzi..., stai tranquillo che prima o poi il prezzo dell'oro tornerà a salire, hai scelto un bel periodo per chi vuole investire e ripeto stai tranquillo che prima o poi i conti tornano. :good: Saluti nando12
    2 punti
  22. Nel corso della nota discussione su “Apocalisse e Numismatica” (vedasi ad esempio la discussione #41) http://www.lamoneta.it/topic/110495-apocalisse-e-numismatica/page-2?hl=+apocalisse%20+numismatica il forumista King John aveva accennato a sue ricerche sull’uso di lettere greche come annotazioni numeriche, soprattutto per calcolare la tiratura di alcune emissioni. Ho il piacere di annunciare che queste ricerche sono confluite in un bel volume pubblicato, a cura della Editrice Diana, con moltissime e belle illustrazioni a colori, intitolato: “I numeri svelati Alla scoperta delle notazioni numeriche riportate sulle monete greche” prezzo €25,- Posso assicurare che il rapporto prezzo/qualità e soprattutto l’interessante argomento rendono molto raccomandabile l’acquisto dell’opera, che si presta anche a interessanti approfondimenti su aspetti finora trascurati da studiosi numismatici. La Premessa del volume è curata dalla nota prof.ssa Maria Caccamo Caltabiano.
    1 punto
  23. Quello che tu interpreti come ANN io lo vedo più come INN (la prima lettera ha la stanghetta perfettamente verticale e non inclinata come una A, mentre una I ci starebbe benissimo) quindi almeno ora sappiamo il nome del papa, Innocenzo. Ma quale? Nello stemma si intravede qualcosa, se vengo colto da ispirazione ti farò sapere...intento largo agli altri Utenti!!!! Buona serata, Antonio
    1 punto
  24. Ok, non ho resistito: sono andato a fare compere online. Mi sono armato di scheda e ho caricato qualche decina di euro. Come primo acquisto vado ad acquistare una borsetta per la gentile compagna (risarcimento per tutte le domeniche che mi sono defilato a mercatini). Con i 15 euro e rotti rimastimi ho preso questi 3 pezzi: un 50 cent bordo rigato del '20, 1 cent del 1826(?) e un 5 lire aquilotto del '29. Su quest'ultimo sono andato per "simpatia", ben sapendo che a meno di non superare l'SPL il valore non supera il peso in argento. Mi interessa invece una vostra opinione sui primi 2. Comincio con le foto del 50 cent. Per la cronaca, ho letto sulle vostre pagine la "strana storia" di questa moneta, e il motivo per cui il divario tra BB e SPL è così abissale. Secondo la mia modesta opinione il pezzo non si avvicina nemmeno lontanamente allo SPL (il che giostifica il prezzo d'acquisto, in mancanza del certificato di sanità mentale del venditore). Non ci sono ammaccature evidenti, ma le facce sono molto levigate dalla circolazione. I leoni in particolare sembra abbiano avuto un tête-à-tête con una fresa. Tirando le somme io starei sul qBB. PS: se sono troppo ironico fatemelo pure notare, non voglio mancare di rispetto!
    1 punto
  25. Bravo Fabry, finalmente ne possiamo parlare. Direi che sarebbe utile sapere se se ne sono viste di simili in giro. Il Montenegro indica il pezzo della Papadopoli come R5, me penso solamente per il fatto che non siano stati censiti esemplari con la stessa legenda. Il tuo è assai simile, anche se non sovrapponibile, in ogni caso entrambe le legende se lette allo specchio si rifanno ai classici FRA FOSCARI DVX e S. MARCVS. VENETI L'incisore quindi secondo me ha copiato direttamente sul conio l'immagine del quattrino originale, da questo probabilmente dipende la posizione del leone, con il risultato che tutto è venuto capovolto.
    1 punto
  26. Cliccando sull'immagine aprirete un'ingrandimento. Come si può vedere è un quattrino falso per la terraferma di grande interesse. Questo perchè anche se abbiamo buona conoscenza sulle imitazioni, contraffazioni, falsificazioni delle monete importanti come ducati http://www.lamoneta.it/topic/140269-il-fascino-di-questo-ducato-imitativo/ grossi http://www.lamoneta.it/topic/140335-imitations-of-venetian-grossi-metcalf/ soldini http://www.lamoneta.it/topic/134547-il-soldino-veneziano/ poco abbiamo su quelle che vengono definite le monete nere o più meramente le monete del popolo.
    1 punto
  27. @@maxxi Centro fiere, via Brescia 129 Montichiari. Il convegno si svolge in un piccolo capannone fieristico, vedi Verona in scala mooooolto ridotta, pero' e' comodissimo arrivarci e ha un ampio parcheggio gratuito. Gli espositori hanno in gran parte Regno e Repubblica; chi segue Antiche o medioevali corre il rischio di non trovare niente. Questo in base all'esperienza della primavera scorsa. Ciao
    1 punto
  28. Giuda Iscariota tradì Gesù per 30 pezzi d’argento Libro di Matteo cap 26 versetti 14-16 cap 27 vers. 3 Quei pezzi d’argento dovevano essere sicli o monete di pari valore. Le Sacre Scritture comunque, non specificano che monete fossero, ma solo che erano d’argento. Se poi qualcuno ULTERIORMENTE ha fatto altre ricerche ben venga, ma non trovano specificità nella Bibbia.
    1 punto
  29. "La risposta a coinzh è sempre quella che ho dato per prima: finché la questione non è chiusa in un modo o nell'altro..." il che significa, in buona sostanza, che la durata di un sequestro probatorio non è prefissata o prefissabile: può durare sei mesi come x anni....questo per rispondere a coinzh. "....sonni tranquilli non li si possono mai fare, ma non solo per le monete, basta leggere la cronaca di oggi per trovare due esempi di persone che hanno scontato, una dieci e l'altra quindici , anni di ingiusta detenzione". Beh, andrebbe però chiarito che un conto è condannare un padre perché i figli lo accusano di violenze......e dopo la condanna ritrattano le accuse (non so se questo fosse uno dei casi a cui alludevi), un altro sono le "disfunzioni funzionali" del sistema giustizia. Nel primo caso l'errore giudiziario è pressoché inevitabile.....o quanto meno è difficilmente riconoscibile. Nel secondo caso invece è il sistema che è tarato male nel suo complesso. Basterebbe regolarlo meglio e certe situazioni, inspiegabili sul piano della ragione, non si verificherebbero. "A volte penso che Ionesco forse ha tratto la sua migliore ispirazione dai sillogismi e la filosofia che sottostanno alla giurisprudenza italiota ... Dubito che Ionesco possa essersi ispirato al nostro sistema giudiziario quanto piuttosto a quello romeno o francese del suo tempo, che certamente conosceva bene. Ciò potrebbe anche farci pensare che il nostro sistema non sia poi un unicum su questo pianeta. Capisco che sia una magra consolazione....ma tant'è. M.
    1 punto
  30. Ciao @@Lay11 penso che i pareri espressi nelle discussioni precedenti ti abbiano rassicurato in pieno del tuo acquisto, ed è così, è una bella moneta in conservazione molto buona considerando che sono monete che hanno circolato per svariati decenni; il sovrapprezzo è nella norma, poi il prezzo "base" quello fluttua ma noi non possiamo farci nulla. Buona giornata TIBERIVS
    1 punto
  31. Non credo si possa inserire il link in quanto credo vada contro il regolamento del forum ma posso confermarti che effettivamente nemmeno io ho trovato l'annuncio.
    1 punto
  32. Buonasera @@Giov60, quindi le monete sgrossate con il tornio dovrebbero presentare sul contorno le impronte delle tre griffie del mandrino sfalsate di 120 gradi, giusto?
    1 punto
  33. ciao, in effetti credo che sia così. Altri tre pallini sono nell'angolo opposto, schiacciati da una martellata. Probabilmente hanno messo la seconda foto ruotata di 90 gradi in senso antiorario.
    1 punto
  34. ma non dovrebbe essere il 3 e 4 ? solitamente è sabato-domenica e non venerdì-sabato qualcuno ci sarà? io penso di farci un giro anche se non so quando probabilmente solo per vedere dato che aspetto le emissioni vaticane dei primi di ottobre
    1 punto
  35. Concordo al 100% con l'analisi di Dabbene. Ma per fare tutto questo servono non poche risorse e se la strada è quella dell'aumento dei tavoli per gli espositori la fine dei convegni è certa (vedi Vicenza). Bisogna trovare altre fonti: sponsor, biglietti d'ingresso e non so che altro.
    1 punto
  36. Per uno SPL+ se è effettivo come conservazione 80/90 euro possono essere anche giusti.
    1 punto
  37. Dunque, sfogliando il MIR ho notato che, in questo e in molti altri casi, a seconda dell'anno di coniazione viene riportato il numero di Catalogo della moneta, le cui varianti o gli altri anni di coniazione sono seguiti da uno slash (/) e da un altro numero. Non so se si possa definire variante (Magari vista cosí non mi sono espresso molto correttamente:D), ma allegò comunque una foto di ciò che voluto esprimere. Spero di essere stato chiaro adesso!;)
    1 punto
  38. Concordo, prova a procedere nel modo che già ti è stato indicato. Aggiungo solo che si tratta di una moneta NC (MIR n.400, var. n.2, Pannuti-Riccio n.124), e tenendo conto della conservazione (MB+ o giù di lì), il suo valore economico si aggira intorno ai 10-12 Euro massimo.
    1 punto
  39. Illustriamo anche il tutto con le relative stampe (visto che le scansioni sono pesanti, ne mettiamo una al giorno :P). Partiamo in ordine, ecco la A
    1 punto
  40. Visto che nessuno vuole cimentarsi con cosa succedeva in quelle stanze vi svelo subito l'arcano (o quasi visto che la mia familiarità con il francese del settecento è bassina): A - fonderia per la produzione delle lamine, il crogiolo può contenere fino a 1400 marche d'argento B - mulino movimentato da due persone con i piedi per trafilare le lamine C - accesso alla ruota del mulino D - focolare a griglia per la ricottura delle lamine E - forno a riverbero per ricottura lamine e altro fornello per procedura imbiacamento F - semplice passaggio G - macchinari per orlettatura contorni: 1 per le "grandes" (?) e 2 per le monete H - coni con torchio a bilanciere: 1 4618 libbre e 2 7272 libbre I - scale K - dove è stato provato il torchio (?) L - tornio per viti dei bilancieri, cilindri, pistoni e virole M - forgia per la manutenzione dei macchinari, costruzione dei punzoni e conii N - forgia per la preparazione dei lingotti d'argento per la trafilatura
    1 punto
  41. c'è una bella stampa dello stato della zecca a fine 700 (quando c'erano i primi tentativi di battere al torchio) sul libro di Rossi, Melior ut est florenus, che è sovrapponibile molto bene a quella segnalata da incuso che ringrazio.
    1 punto
  42. Peraltro, ma potrei anche sbagliare, penso che nelle Scritture si faccia riferimento a "trenta pezzi d' argento". I 30 denari canonici sono una "formula" frutto delle traduzioni successive
    1 punto
  43. Mi riallaccio al post di @dabbene solo per precisare che, per puntare a risultati, bisogna porre in atto iniziative di natura sistemica, organizzata. In questo sta la mia disponibilità a parlarne. Da iniziativa di volenterosi, bisogna passare ad azione studiata, coordinata e successivamente incisiva di un gruppo di persone (meglio) che trovano i mezzi e le strategie per porre in atto questo intento. Venendo da esperienze manageriali ed imprenditoriali (in altri campi) posso portare il mio modesto contributo operativo.
    1 punto
  44. Riprendo dall'ultimo intervento sulle difficoltà a portare la numismatica in altri ambiti, è molto difficile indubbiamente, oggi sembra che la gente sia disorientata, senza riferimenti, i giovani non sembrano in molti avere valori e sono interessati a tutto ciò che è materiale, telefonini, vestiti, moto, status symbol...ci metti la crisi, le preoccupazioni per il futuro....e il quadro che ne esce non è entusiasmante.....è anche direi preoccupante.... In un contesto così è difficile, però paradossalmente potreste trovare qualche interlocutore in più che vuole staccare da tutto questo, calarsi nella storia, nella loro storia, nel passato che insegna anche il presente, in chi vuole riprendersi una parte di se stesso, della sua identità, della sua cultura, oggi diciamolo alcuni non hanno più riferimenti.... c'è una grande confusione generale... E allora parlare, ricordare la storia, fare riferimenti, e poi cercare di far venire il famoso brivido mettendogli in mano una moneta, il pezzo di storia, che ha girato migliaia di mani, a volte funziona, amici, conoscenti, scuole, Associazioni, Club, lo stesso forum, blog, cercare di far leggere la stessa Lamoneta, i mercatini, luoghi di incontro e di iniziazione, certo i Circoli che una volta facevano questo ora soffrono, ecco perché internet diventa importante e la divulgazione, il proselitismo oggi secondo me sono anche più importanti della ricerca scientifica e sono la vera sfida numismatica e storica del futuro....comunque numismatica aperta, per tutti, basta piccoli gruppi per solo alcuni, ricordare che comprare una moneta si può, ricordare quanto ha fatto e fa il collezionismo privato dicendolo a testa alta .....un vile, povero denaretto medievale da solo pochi euro ti può aprire un mondo tutto da esplorare..... qualcuno, pochi, l'hanno capito....e questo lo può fare chiunque basta volerlo....
    1 punto
  45. Ciao sandokan, i simboli delle Soc. di Mutuo Soccorso son solo strumenti di lavoro senza legami con la massoneria. 1885 SOCIETA' OPERAIA GENERALE GIORDANO di ORATINO ( Molise) / FONDATA 14 MAGGIO 1885
    1 punto
  46. Non ci fare troppo la bocca, perché dovrebbero prendere in considerazione chi ha già assegnata la divisionale proof (che sono 10.000 pezzi) e non i 5 o 10 euro. Poi ci sono da prendere in considerazione (e non è poco) i commercianti, che di sicuro non li lasciano con un pezzo a testa. Di certo lasceranno a piedi molti che avranno comunque diritto perché già inseriti in lista da diversi anni. Ci vorrà molto :moon: perché ce la si veda assegnare. Poi c'è sempre la baia dove le prevendite si chiudono a sui 100 euro.
    1 punto
  47. Manbij https://en.wikipedia.org/wiki/Manbij Califfi Damasco 670-690 follis
    1 punto
  48. Le macchie le tolgono un pò di splendore ...però nel contesto una bellissima moneta, io mi terrei tra il BB e il BB+ ma non escludo che sia stata chiusa anche qSPL.
    1 punto
  49. ciao, ho ritrovato il file pdf che parla di questo medaglione: @aemilianus253 e' simile a quello che avevi visto tu? medaglione.pdf
    1 punto
  50. DE GREGE EPICURI L'unica affermazione su cui non concordo è che "in Palestina ai tempi di Gesù non circolavano denari". Contrasta proprio con l'episodio evangelico del "tributo a Cesare" e con la successiva affermazione della separazione delle autorità (Date a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio). Infatti l'episodio inizia con la esibizione di un denario ("Di chi è quel ritratto?" "Di Cesare").
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.