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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/15 in tutte le aree
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Buona giornata Non ho mai letto che alla zecca di Venezia ci fossero i "limatori" (così specificatamente denominati) c'erano però gli "ovrieri" ed i "mendadori", operai che dovevano effettuare il controllo del peso dei dischetti e mondarli per verificare se ce ne fossero di "fuori misura". Che poi i dischetti venissero sgrossati con una lima o con un tronchese .... è probabile. Spesso si ripetevano le raccomandazioni a queste maestranze perché facessero bene questi controlli ed anche vietare che venissero fatte al loro domicilio Dai capitolari di zecca, alcune di queste raccomandazioni: ....gli Ovrieri “...debbano far le monete ben tonde et eguale et ben ricote et non vallade; et facendo altramente, siano tenuti alla refattion di quelle a sue spese...” e ancora “...et non essendo ben fatti (i pezzi stampati) siano tagliati et rifatti a spese di chi li havarà stampati...”. e ancora “...1449 di zugno. In el Cholegio. Perché l’è introduto in consuetudine che i mendadori, che son a la Cecha de l’Arzento, portano le monede a le suo chaxe et mendano e conzano quelle fuor de la Cecha, la qual chossa è pessimamente fata, vada parte che da mò avanti per niun modo algun de mendadori prediti possa nè portar nè mendar monede fuora de la Cecha, soto pena de privacion per anni cinque de tuti officii et beneficii del comun de Veniexia. Et se algun de officiali de la Cecha de l’Arzento intenderà che algun de predite mendadori aver contrafato e non procederà contra quello, subitamente sia privado de l’officio che l’avesse, pagando la pena, chomo si lor avesse refudado. Et le predite cosse siano chommesse a li Avogadori de Chomun...” saluti luciano7 punti
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Buon giorno a tutti. Intervengo anche io nella discussione portando il mio contributo quale espositore al Convegno di Napoli. Non l'ho fatto prima solo perché, nella coda, mi sono goduto anche un po' Napoli e dintorni, visto che erano parecchi anni che ci mancavo. Gran parte delle considerazioni le ho già espresse a Francesco, in qualità di "primus inter pares" dell'organizzazione. Andiamo per argomenti; e mi si perdoni magari se ripeto o sottolineo cose già dette o scontate nei vari punti che vado ad elencare, ma ritengo importante fare una panoramica, anche per spunti di riflessione, sempre ed assolutamente da vedersi in un'ottica di analisi migliorativa (premesso che questo convegno deve essere una tappa presente assolutamente nel novero dei convegni tematici italiani): 1) Collocazione e Logistica : direi che l'hotel Terminus è molto buono come posizione, è veramente attaccato alla Stazione Garibaldi di Napoli. Un po' complicatino parcheggiare nel parcheggio sottostante, soprattutto per l'angusto ingresso e per il traffico indiavolato che c'è nella zona. Comunque attorno ci sono tantissimi parcheggi. Certo, siamo vicini ad una stazione, che ormai, in qualsiasi parte d'Italia, ha connotati comuni... 2) Ambientazione sale : ottimale anche sotto questo punto di vista. Al settimo piano di un hotel a Napoli si gode anche di un panorama invidiabile. Ben distribuite all'interno le postazioni degli espositori con dotazioni (sedie, tavoli, ecc.) di hotel da 4 stelle, quindi al top. L'unico spunto che do è che, se, come ci auguriamo, il convegno dovesse espandersi, con già 10 espositori in più si andrebbe un po' in sofferenza, almeno per voler sfruttare questa parte dell'albergo. Oltre a qualche verifica preventiva sulla capacità di scolo delle grondaie... 3) Organizzazione : che dire... perfetta! Una premura, un'attenzione ed una cura che solo i napoletani, che hanno il culto dell'ospitalità, sanno dare (ed in questo non vorrei attirarmi le antipatie di coloro i quali risiedono in altre regioni, e mi ci metto di mezzo anche io). Scrupolo, ma anche discrezione. Insomma, mi ripeto, perfetti. Un grazie di cuore a tutti. 4) Sicurezza : la presenza di un corposo ed attento stuolo di discreti ma altrettanto solerti operatori del servizio di Security ha permesso l'assenza totale di fenomeni di natura criminosa; cosa che invece, ahimè, è una costante di altri appuntamenti a livello nazionale (e che mi ha toccato anche di persona, purtroppo). Ci siamo sentiti (almeno parlo per me) molto seguiti con alta professionalità (gli operatori intervenivano, discretamente, in situazioni per noi espositori impegnative) Quindi promosso a pieni voti anche questo punto. 5) Mostre e convegni : qua non posso esprimere giudizi in quanto durante questi momenti non ho potuto esserci, per ovvi motivi, ma stando ai commenti, sia in questa sede, sia durante il convegno, direi assolutamente all'altezza della situazione. Del resto è fondamentale, per elevare anche il livello di queste manifestazioni, unire le varie anime della numismatica in quanto scienza applicata (commerciale-convegnistica, culturale ed istituzionale). 6) Affluenza e risultati : partiamo dal presupposto che l'evento è stato veramente pubblicizzato in maniera adeguata con tutti i mezzi e su tutti i media del settore. Onestamente mi aspettavo di più, ma in questo, purtroppo, dobbiamo scontare una situazione di mercato un po' asfittica. Personalmente ho coniugato questo evento commerciale con una parte ludica, ma certamente se mi fossi dovuto basare sui soli risultati di vendita non si può dire che sia stato un successo. Poi si possono dire tante cose, sia su quello che sia io, sia i colleghi esponevamo, ma il puro dato numerico dell'affluenza è stato inferiore alle aspettative. E quindi visto il grosso battage pubblicitario che è stato fatto, le cause di questo risultato non in linea con le aspettative va iscritto forse a cause strutturali e forse anche a motivi logistici (posto nuovo) e di data (a ridosso di Riccione, anche se questo non la reputo una motivazione significativa, vista la distanza che separa i due luoghi). Resta il fatto che bisogna affrontare il nodo dei risultati di queste manifestazioni in maniera sistemica, per non farsi la domanda, soprattutto da parte degli organizzatori, che tanto si prodigano in queste iniziative, e quelli del Circolo Partenopeo se lo meritano, del perché magari l'anno successivo un espositore non partecipa più. La nostra presenza, se vogliamo leggerla "biecamente" (passatemi il termine forse un po' forte) ed egoisticamente, è legata ai risultati. Che sono sì di marketing, ma soprattutto e principalmente di vendita. Spero con queste parole di non toccare nervi scoperti, ma a me piace dire le cose come stanno, con tutta la diplomazia del caso, ma senza girarci attorno. Così, a mio giudizio, si cresce; sottacendo le cose i problemi non emergono. Detto questo, comunque, di questi argomenti ne ho parlato, poco, per via del tempo, con Francesco ed Antonio. Ed ho detto loro le stesse cose che ho scritto qua, avendo l'impressione di un'attenzione massima. Per quanto mi riguarda comunque io alla prossima edizione vi parteciperò, impegni permettendo, anche perché sono sicuro che gli spunti di riflessione che sono maturati in questa sede, sia da parte degli organizzatori in maniera autonoma, permetteranno una crescita che il Convegno di Napoli merita. E comunque ho già parlato con colleghi, che non hanno partecipato a questa edizione che mi hanno chiesto pareri e che mi hanno già anticipato che parteciperanno volentieri alla prossima. Quindi ragazzi dell'organizzazione, rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo per la prossima edizione per migliorarla ulteriormente. Buon lavoro ed un "Ad Majora" a tutti!! Stefano Palma5 punti
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Mi preme sottolineare che, per alzare l'asticella e quindi fare miglioramenti nell'ambito convegnistico, dobbiamo sicuramente guardare a tutti gli aspetti, culturale, istituzionale e commerciale, come già riferito sopra. E dobbiamo farlo per divulgare la numismatica come scienza, in primis, e dopo, in secundis, come occasione di vendita. Io infatti, volutamente non ho messo l'argomento dei risultati di vendita come incipit, mi sarebbe parso assolutamente fuori luogo e, se vogliamo, anche un po' volgare. Ma parlarne e sollevare il problema, molte volte sottaciuto, con le dovute sottolineature, quello sì mi sento il dover di farlo. Sempre e comunque in uno spirito di crescita. Del resto con l'amico Cavicchi e più generale in ambito NIP stiamo spingendo per arrivare a manifestazioni con gli standard di Napoli, di Roma e di Milano (perdonatemi se non ho citato altri convegni che magari hanno coniugato e coniugano questi aspetti, l'ho fatto solo per non conoscenza). Ma su questo substrato istituzional-culturale e di facilities congruenti con l'immagine ci deve essere l'asse portante delle vendite. E' qua la sfida maggiore. Il mondo della numismatica, a livello di appassionati, basta girare per i convegni, tende a spostarsi come età media sempre più verso l'alto. In Italia (non conosco l'estero, colpevole ignoranza, magari qualcuno che legge potrà testimoniare eventuali differenze). E, sempre in Italia, sta sempre più avendo un'aurea di ammuffiti ricordi riemersi o di traffici da mercatino di cose usate di paese che di scienza; o, dall'altra parte, chi lo tratta troppo come scienza; o addirittura chi criminalizza ed intimorisce potenziali utenti (in questo la legislazione in Europa sta cavalcando, ormai a livello trasversale, un'indicazione protezionistica bacchettona e poco flessibile) . Almeno questo è la percezione delle persone che vi si avvicinano per la prima volta. Poi, una volta compreso cosa c'è dietro, capiscono e si affascinano. In questo siamo anche noi attori, e mi ci metto anche io come commerciante, che non facciamo abbastanza per parlare di numismatica a chi non la conosce. Tutto il mondo della numismatica ha bisogno di gente nuova; ed ovviamente gli organizzatori dei convegni devono, in prima battuta, far conoscere le proprie manifestazioni nei canali propri del settore. Ma poi, ed è quello che ho suggerito a Francesco, è di fare conoscere la numismatica fuori. Ovviamente in ambiti in cui tale argomento venga apprezzato. Ma non con mail, che non legge nessuno (la resa dell'attività di mailing è sotto l'1%, basta verificare su noi stessi da quante mail siamo bombardati quotidianamente a cui non diamo alcun seguito, anzi sono solo un fastidio), ma andando, parlando, organizzando incontri. Questo, per esperienza maturata in altri ambiti, è una strada che porta risultati. Certo sono il primo a dire che non è facile, ma bisogna perseverare nello sforzo.4 punti
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partiamo col 1947 India (Colonia britannica) 1 pice (paisa) ringrazio per gli apprezzamenti e integro con alcune info: moneta in bronzo, equivalente a un quarto di Anna. diametro 21 mm Giorgio VI è rappresentato dalla corona nel giro. il 1947 è l'ultimo millesimo come colonia, poi l'India nell'agosto dello stesso anno ottiene l'indipendenza.4 punti
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Un 1946s Booker T. Washington half-dollar coniato dagli Stati Uniti a San Francisco di 0,900 argento, 30,6mm di diametro e peso 12,50g. Monete americane sono alcuni dei mondiali verbosa, una distinzione che è evidenziato anche in questo Booker T. Washington half. Programma di moneta commemorativa dell'America aveva ottenuto fuori controllo durante i 1930s—con monete troppi e spesso troppo poco motivo per loro—e così la coniatura di commemorativi è stata sospesa nel 1939. Dopo la guerra il programma è stato ripreso con il problema di un 1946 half-dollar per il centenario di Iowa e questo 1946 half-dollar che celebra il famoso educatore americano, Booker Taliaferro Washington, presidente di ciò che è ora Tuskegee University fino alla sua morte nel 1915. Alcuni dei half-dollars commemorativa 1892-1954 "era classica" possono essere considerati ragionevolmente essere monete in circolazione, questo BTW half fra loro. Il tipo (la prima moneta americana di ritrarre un african-americano) è stata prodotta in tutti e tre zecche da 1946-51, e mentre la maggior parte della mintages sono piccoli e confinati all'interno di insiemi, alcuni delle date sono state emesse in gran numero come singole monete. (Questo 1946s, per esempio, ha avuto una distribuzione di alcuni 500.279 pezzi—e che in un anno quando Philadelphia aveva contribuito 700.546 un altro.) BTW halves sono abbondanti in condizioni Fior di conio e vicino-Fior di conio, ma ho scelto questa particolare moneta proprio a causa della quantità di usura che ha ricevuto. BTW halves ha fatto spesso circolare, ma questo esempio ha visto una quantità insolita di contatto. Un pezzo di tasca per una delle molte persone cui vite sono state toccate da Washington? :) v. ------------------------------------------------------- A 1946s Booker T. Washington half-dollar coined by the United States in San Francisco of .900 silver, 30.6mm in diameter and weighing 12.50g. American coins are some of the world’s wordiest, a distinction that is on full display in this Booker T. Washington half. America’s commemorative coin program had gotten out of control during the 1930s—with too many coins and oftentimes too little reason for them—and so the coining of commemoratives was suspended in 1939. After the war the program was resumed with the issue of a 1946 half-dollar for the Iowa Centennial and this 1946 half-dollar celebrating the famous American educator, Booker Taliaferro Washington, president of what is now Tuskegee University until his death in 1915. A few of the 1892-1954 “classic era” commemorative half-dollars can be reasonably considered to be circulation coins, this BTW half among them. The type (the first American coin to portray an African-American) was produced at all three mints from 1946-51, and while most of the mintages are small and confined within sets, a few of the dates were issued in large numbers as single coins. (This 1946s, for instance, had a distribution of some 500,279 pieces—and that in a year when Philadelphia had contributed another 700,546.) BTW halves are plentiful in uncirculated and near-uncirculated condition, but I chose this particular coin precisely because of the amount of wear it has received. BTW halves did often circulate, but this example has seen an unusual amount of contact. A pocket-piece for one of the very many people whose lives were touched by Washington? :) v.4 punti
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Giustissimo il riferimento a portare il seme della numismatica fuori da questo mondo di nicchia comunque, parlare tra noi in fondo è facile....la vera sfida è questa....l'andare oltre....personalmente cercherò quest' inverno di fare questo in Associazioni delle professioni che siano propensi ad ascoltare cosa è una moneta, il messaggio che porta e il suo essere tanto altro oltre a mezzo di pagamento....credo che certi ambiti possano anche appassionarsi, il bello è proprio provarci lì in modo semplice, divulgativo, incuriosendo....provateci...proviamoci ....3 punti
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come già hanno detto, si parlava di aspetti fiscali (a proposito, nessuno ha pensato di far partecipare elledi alla discussione? potrebbe sicuramente dare un contributo importante, trattandosi del suo pane quotidiano) sulla questione della lecita provenienza si è discusso infinite volte sul forum. ciò che dice la legge italiana ormai dovrebbe esser chiaro, il resto è fuffa. poi ci sono stati casi di diversa interpretazione della legge, ma questo è un altro discorso (che peraltro non ha mai riguardato chi si è mosso sempre con tutte le "attenzioni" del caso). i siti non vengono chiusi perché non puoi bloccare un colosso come ebay (per dire) solo perchè un trafficante bulgaro vende 10 bronzi tardoimperiali. però i controlli ci sono, eccome se ci sono! shengen poi che c' entra in tutto ciò!? un' ultima cosa: chi lo dice che la monetina non vale niente? non sono un archeologo, ma se si ritrovasse un bronzetto romano comunissimo ("che non vale nulla") in uno scavo cinese (per dire), la moneta assumerebbe senza dubbio un altro valore. Non si deve confondere il valore storico-archeologico con quello commerciale, e la legge italiana, pur con i suoi limiti, cerca solo di difendere il primo dei due. Se la legge dice che certe cose non si possono fare, non si fanno. Punto. Inizio quasi a pensare che certe cose non vogliano essere capite3 punti
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Salve a tutti, vediamo quanti cavalli di Ortona riusciamo a censire, io allego il mio :2 punti
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Buon giorno a tutti Oggi gita a Bologna con ricordino annesso che voglio condividere con voi. Grazie a chi vuole intervenire.2 punti
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Buongiorno, posto per gli amici Parmensi questa medaglia dell'ESPOSIZIONE INDUSTRIALE SCIENTIFICA IN PARMA del 1877, che non mi sembra presente nei cataloghi LaMoneta. Purtroppo mi sono ritrovato le foto ma non ricordo la fonte.2 punti
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Infatti, caro Dabbene, è proprio questo lo spirito corretto. Poi, da trasformare questo intento in risultati, ci sono di mezzo tanti altri fattori (in primis fra tutti la ricettività, ma anche l'efficacia nel trasmetterlo, che, sono il primo a dirlo, non è cosa semplice). Comunque è da questo spirito che si deve partire. Io, nel mio piccolo, ci ho provato l'anno scorso a Vicenza Numismatica. Dopo Vicenza sappiamo che fine ha fatto... Comunque, cercando di incastrarlo con i tanti impegni che ho, mi sono ripromesso di migliorare lo strumento e di riproporlo. Comunque il convegno, a mio personale giudizio, è il terminale naturale di queste operazioni di divulgazione. Della serie: "venga a conoscere la numismatica viva nel prossimo convegno di Napoli", magari unita ad una visita, guidata, al Gabinetto Numismatico del Museo Nazionale ed una visita, più in generale, al Museo Nazionale stesso. Da calibrare e studiare. Ma la trasmissione del messaggio è di basilare importanza. Come i guru del marketing insegnano.2 punti
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______________ 1947 Messico Presidente dal 1946 al 1952 _____ Miguel Aleman Valdes (1902-1983) Moneta sin da subito tesaurizzata, era molto ricercata dagli investitori per il desing classico, per il peso e per il suo alto contenuto d'argento. Vi è raffigurato Cuauhtemoc (1496-1525), fu l'ultimo sovrano azteco. 5 Pesos - Argento .9002 punti
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Ringrazio Stefano Palma che ha scritto ed esposto le problematiche e le riflessioni di un commerciante, e scriverle ed aprirsi su un forum non è poco . Tempo fa in effetti facemmo qui in Piazzetta ed ora è tra le discussioni importanti in evidenza in alto un sondaggio con domande su quali potevano essere le caratteristiche ideali di un convegno, ci sono135 risposte e credo siano indicative, però rappresentano dai nick che vedo il mondo del collezionismo, degli studiosi, degli appassionati. Giustamente dovremmo anche vedere l'altro lato di un Convegno il mondo dei commercianti che nel sondaggio non mi sembra rappresentato . Dal Questionario esce una risposta direi bulgara su un Convegno che abbia eventi collaterali oltre a quello commerciale, io credo che questo possa essere un bene perché attira gente, fa divulgazione, crea passioni, come è giusto coltivare i giovani perché in un domani saranno loro i nuovi numismatici, il futuro... Ma magari dal punto di vista del commerciale potrebbe anche non essere così e magari potrebbero preferire un Convegno tipo Verona, Bologna o altri a differenza di un Napoli, Milano, Torino che sono altro....ecco questo è un quesito che credo debba essere posto al mondo commerciale e non è detto che ci debba essere una risposta univoca.....2 punti
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Buona giornata Ho letto con molta attenzione quanto hai scritto e condivido appieno le tue considerazioni. Solo un accenno all'aspetto mercantile ed ai risultati che, dici, non hanno raggiunto le aspettative. E' sacrosanto che un commerciante, come un qualsiasi imprenditore, si aspetti dei ritorni pecuniari; difficile è però ottenerli a breve periodo. Non sono un commerciante, ma conosco un po' le dinamiche imprenditoriali e sperare che in una nuova attività un imprenditore ottenga, già al primo anno, dei risultati attivi di bilancio è da "miracolati" ... va già benissimo (non bene) se ottiene un pareggio. Mettere banco in un convegno numismatico sostanzialmente "nuovo" come quello di Napoli, lo vedo un po' come aprire a nuovo una attività; con tutte le incertezze ed i rischi che ciò comporta. Non aver pareggiato il bilancio, in questo caso, non lo vedo di per se negativo, si è fatta promozione, si è investito per la prossima sessione, si è data all'utenza un messaggio chiaro ... io ci sono. Questo è, ovviamente, il mio parere e sono certo che i risultati positivi, anche per i commercianti, arriveranno se l'utenza fa conto sulla loro presenza e sui commenti positivi delle persone che vi hanno partecipato. saluti luciano2 punti
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È vero.......ci sono pure io dietro Enzo @@vox79. Devo essere sincero, tutti I relatori mi hanno fatto una ottima inpressione, ho ascoltato con interesse quasi tutto il convegno e ho imparato tante cose nuove. Per esempio la cosa che mi ha colpito di più sono stati I limatori..........operai della zecca di Milano e Bologna che con le lime sgrossavano il tondello per riportarlo al peso giusto. Facevano cosi anche nella zecca di Napoli??2 punti
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Buona sera a tutti, Segnalo la pubblicazione sul sito della Società Numismatica Italiana de "La Moneta. Vocabolario Generale" di Edoardo Martinori. LINK2 punti
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Salve Ho pensato di riunire i libri di numismatica, i romanzi e le pubblicazioni inerenti ad Alessandro Magno e ai suoi predecessori e successori che ho in biblioteca. Apro con i romanzi apollonia1 punto
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Agli amanti del medioevale spinto posto questo denaro norvegese risalente al periodo 1066-1075 coniato dal re Magnus II congiuntamente ad Olaf Skyrre Il regno di Norvegia ebbe inizio formalmente con Harald Fairhair (ca. 930). Successivamente Olaf Haraldsson unifico' il Paese (1015-1030) e introdusse il Cristianesimo. Il predecessore di Magnus fu il grande re danese Canuto, conosciuto anche come Cnut, re di Danimarca, Svezia, Norvegia e perfino.. Inghilterra che conquisto' nel 1016, dopo un lungo assedio detronizzando il re Aetelredo (quello dei capelli alla punk che avevo postato qualche tempo fa). Canuto divise l'Inghilterra in 4 regioni : Wessex, Mercia, East Anglia e Northumbria. Gli inglesi riconquistarono il trono solo nel 1042 quando Edward the Confessor divenne re dopo che il suo fratellastro, Hartacnut (figlio di Canuto e della vedova di Aetelredo) mori'. Ad Edward the Confessor successe il grande Guglielmo il Conquistatore (1066-1087), normanno, che di fatto termino' la dominazione anglo-sassone sull'Inghilterra. L'interesse di queste monete, oltre che nella loro rarita', sta in queste rappresentazioni di ritratti primitivi ma di impressionante potenza figurativa e con una stilizzazione particolarmente elegante, ben superiore, a mio avviso, alle monete coeve di altri paesi europei ove le raffigurazioni ripercorrono modelli piu' tradizionali e scontati, meno eccitanti da un punto di vista figurativo numa numa1 punto
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Buongiorno a tutti, sperando sia cosa gradita ed utile per qualche utente (in caso contrario avvertitemi pure) volevo presentare il mio piccolo progetto riguardante la numismatica.... per il momento sono state completate le sezioni relative agli Euro e alle Lire della Repubblica Italiana, ma l'intento è quello di realizzare un catalogo completo di tutte le monete europee, comprese le divise che sono state sostituite dalla moneta unica.La parte più delicata è quella delle tirature, ho cercato sfogliando vari cataloghi cartacei e siti di ogni tipo (ho dato un'occhiata anche al catalogo presente qui su lamoneta.it, ovviamente :blum:) di essere il più preciso possibile, anche se sono conscio che ci saranno sicuramente degli errori... Se la cosa può essere di interesse, e se doveste notare delle imprecisioni, segnalatele pure, sarebbe una cosa molto utile per me.... Sono graditi anche suggerimenti, e pure critiche se costruttive :) Questo l'indirizzo del sito (credo non sia conosciuto praticamente da nessuno, ancora): http://www.numismaticaeuropea.it1 punto
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Buonasera a tutti !! Condivido questo dollaro che ho aggiunto qualche tempo fa alla collezione. Rilievi e lustro non sono per niente malaccio. A me piace moltissimo come ha patinato, cosa ne pensate ? grazie a chi vorrà commentare ! :)1 punto
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Buonasera, mancava un Francesco all'appello! Piastra Firenze Francesco dei Medici, catalogata dal Di Giulio e Manzoni come R2. Piastra ben centrata, con tutto il bordo impresso sulla moneta, cosa ben rara su questa tipologia, al diritto il Granduca busto corazzato, al rovescio il santo e patrono di firenze S.Giovanni Battista, mostrato in questa serie di piastre in maniera molto diversa dalle successive o precedenti illustrazioni e pose. definireì la posa somigliante al David di Michelangelo a Firenze molto statuaria, con addominali a tartaruga e posa del braccio in maniera molto classica. di alta qualità. descrizione: Monete di zecche italiane Firenze Francesco I de' Medici, 1574-1587. Piastra 1584. AR gr. 32,51 FRAN MED MAGN DVX ETRVRIÆ II Mezzo busto corazzato a d. Rv. S IOANNES BAPTISTA Il Santo volto a destra con nimbo circolare, si appoggia a lunga croce astile; all’esergo 1584. CNI 85/89. Galeotti VIII, 26/28. Di Giulio 15. Ravegnani-Morosini 4. Davenport 8386. Francesco I, precursore dei tempi, di natura curiosa ed affascinato dalle scienze e dalle tecnologie, creò numerosi laboratori e centri di studio in Toscana. A lui si deve la prima porcellana paragonabile per qualità a quella cinese e la prima galleria d’arte, gli Uffizi. Diede scandalo quando in seconde nozze sposò la veneziana Bianca Cappello (considerata dai fiorentini donna di dubbia morale). Convinto che le sue conoscenze mediche fossero superiori a quelle dei suoi contemporanei Francesco I, ammalatosi di malaria, volle curarsi da solo. Decisione purtroppo poco felice, perché morí avvelenato da un intruglio da lui stesso preparato il 13 ottobre 1587. Misteriosamente Bianca Cappello passó a miglior vita, con piena soddisfazione dei fiorentini, poche ore più tardi.1 punto
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Qualche giorno fa ho concluso uno scambio di monete mondiali con un collezionista di Tiraspol. Ne ho approfittato per chiedergli quali fossero realmente le valute realmente circolanti in città e nel territorio della Transnistria, ed in particolare se il rublo della Transnistria ed i suoi sottomultipli fossero effettivamente utilizzati, se fossero circolanti ed accettate anche altre valute (leu moldavo? rublo russo? euro?) e se le nuove monete in materiale composito fossero state realizzate per la circolazione. Questa è stata la sua risposta: Coins of composite materials are found in circulation. Other Transnistria commemorative coins in circulation not found. Paper Money: euro, dollar, Russian ruble, the MDL can be exchanged at banks on Transnistrian money Russian coins, Moldavian coins, euro coins, US coins in circulation are not found, and they are not taking in banks. Only paper money1 punto
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La bellissima medaglia che hai postato @@palpi62, opera di Francesco Repettati, è presente in catalogo al seguente link: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME57/3 come potrai vedere è stata realizzata anche in oro1 punto
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Complimenti , affascinante quanto mai questo busto corazzato di Francesco I , credo sia veramente appagante tenere in mano un tondello così.... Notevoli i particolari del ritratto, capelli, barba, profilo, la stessa corazza, ben visibile la stella sotto il busto, il San Giovanni ha questa iconografia in questa moneta, qui la croce è più inclinata e sembra la figura del Santo voler uscire dal campo della stessa, testa con nimbo e mano in alto che entrano in leggenda e sotto i piedi che vanno quasi sulla data, molto bella e grazie di averla postata.... Per MIR anch'essa R2 classificata 181/7.1 punto
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Ciao Pablo Questa tipologia di quarto e' molto discussa.. Non si e' certi dell'attribuzione ad Amedeo VIII o ad Amedeo IX... Il fatto di avere a fine legenda del rovescio l'appellativo di PRIN, la forma delle croci di inizio legende mi spingono a pensare al secondo.. Ma i pareri sono discordi... Quello che è certo è che si intravede il segno di zecca a fine legenda del rovescio...1 punto
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E' un 50 Öre (0,50 crown) :) Bella monetina :good:1 punto
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Anche per me lo SPL ci sta tutto.Scusa per la domanda ma, è nella tua collezione o è nella lista dei desideri :) ?1 punto
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Facciamo un passo indietro e torniamo nel '400 con questo tris di piccioli romani, due di papa Piccolomini e uno del Barbo: Pio II (1458 - 1464) Roma - Picciolo 0,83 gr. Muntoni 281 punto
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Ciao Eliodoro, Vado a memoria: dal numero di serie possiamo escludere che sia del 1982, il decreto leggermente meno comune, che ha la seconda cifra sempre B (mentre questa è A). Escludo anche la 50000 tre decreti del giugno 1978, (visto che di decreti questa ne ha solo due) che avrebbe un qualche valore anche nelle conservazioni inferiori al fior di stampa. Rimangono solo le serie più comuni dal 1977 all'1980 per questo Volto di Donna, che se non sono in fds si vendono sui 10-15 euro.1 punto
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RIC II Adriano 926 Anno 134-138 sesterzio coniato a Roma HADRIANVS AVG COS III PP In esergo EXER MOESIA -CVS Adriano su bassa piattaforma esorta un ufficiale e tre tre soldati1 punto
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Ringrazio per la segnalazione. Purtroppo l'orientamento dei conii non permette di distinguere da solo se la moneta è originale o no. Poco fa ho avuto i dati ponderali e l'orientamento conii dei ben 4 esemplari che stanno al Vaticano. Tre sono orientati alle ore 1 e uno alle ore 11. Finora sembra prevalente l'orientamento alle ore 1, seguito da quello alle ore 12 (cha cambia poco...). Spero di trovare il tempo di prenotare una visitina al medagliere vaticano per vederli bene dal vivo ed eventualmente chiedere le foto digitali (sono piuttosto care....).1 punto
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Pignolo :D :lol:. Preferisci imitazione? Ok. Per ciò che intendiamo in ambito numismatico considerando questi termini sono d'accordo che il termine "imitazione" era quello più adatto. Qui ti do ragione .... moneta che imita un'altra moneta. Ma ... ad essere pignoli ancora di più ... contraffazione significa cosa fatta contra, di fronte, imitante ...... quindi non necessariamente (anche se ovviamente ciò può essere) adulterata. Quindi ..... :D.....perché cavolo una contraffazione deve per forza avere un titolo più basso? (Cosa che per altro è frequente in ambito "numismatico"). Non lo sapevi .. non ti risulta .... Ok. Capisco. Forse avrei fatto meglio ad usare il termine imitazione. Ma se vai a vedere i rapporti tra Patriarcato d'Aquileia e Conti di Gorizia, se pensi a quali erano gli scopi e le motivazioni nel coniare le monete in quel periodo di fine XII secolo. Magari puoi pensare che contraffare (o se vuoi imitare) una moneta poteva avere uno scopo politico più che di interesse veniale. Comunque ... moneta contraffatta non significa moneta "di titolo più basso" (anche se normalmente è quello che ci aspettiamo), significa ... in fine in fine ... moneta imitata. Le monete dei conti di Gorizia imitavano quelle di Aquileia per motivi commerciali (commercializzare l'argento carinziano) e politici, non certo per lucrare sul titolo delle monete stesse.1 punto
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@@Georg diciamo che il watermark nasce proprio per quello scopo....rendere le foto riconoscibili e quindi inutilizzabili da altri ;).1 punto
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Bravo ancora una volta Matteo, infaticabile lavoratore e divulgatore per tutti da ormai tanto tempo.....non possiamo che ringraziarti, la tua opera e' veramente meritoria e degna di riconoscenza da parte della comunità intera numismatica.1 punto
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La medaglia che hai indicato @@Zanna1970 è una emissione privata realizzata per ricordare e celebrare la lettera Enciclica "Mater et Magistra" promulgata da Giovanni XXIII il 15-05-1961: si tratta di un'enciclica sociale che si lega ed amplia, sviluppando ed aggiornando i temi della "Rerum Novarum" di Leone XIII. Il suo valore venale è rappresentato in massima parte dall'oro fino contenuto.1 punto
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Ciao Roberto metà stipendio di un dirigente forse... per me tapino è più di uno stipendio intero, se tieni conto anche dei pernotti e colazioni... non si può mica andare e tornare in giornata, salvo che interessi andarci per una sola giornata. luciano1 punto
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Ed eccolo qui, Giov60, "fermato" solo dall'otturatore della macchinetta fotografica. Potremmo definirlo "stante, volto a destra, le mani sul tablet" :crazy: mentre dà una dritta agli ascoltatori sull'origine di quelli che spesso, impropriamente, sono definiti "graffi di conio" L'ultimo intervento è stato del sempre chiarissimo e perfetto Michele Chimienti, che ha deliziato il pubblico con una chiacchierata sulla zecca della "sua" Bologna nel periodo di transizione tra la caduta di Napoleone e la restaurazione pontificia. Proprio perché era l'ultima relazione, chiudo con una foto di Michele questo (lungo) reportage che spero non vi abbia annoiato. Per continuare con lo scherzo, direi che l'impronta è quella di un "Michele seduto di fronte, lo sguardo rivolto all'indietro, con la mano destra puntata sul computer, mentre con la sinistra regge un foglio di appunti" :rofl: P.S. Mi dispiace del fatto che queste foto scattate il pomeriggio abbiano una fastidiosa dominanza azzurra, causata purtroppo dallo sfondo presente alle spalle dei relatori. Almeno per questo... non sparate sul fotografo. Ciao a tutti e Ad Maiora!1 punto
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A naso molti qui ne hanno potuto godere in quanto in asta adesso ;) Poi che al museo della zecca non abbiano nessun esemplare è uno scandalo; che tutte debbano tornare là potrebbe anche essere giuridicamente corretto ma è totalmente insensato.1 punto
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Siamo noi italiani ad essere diversi e la classe politica che ci ritroviamo ne è la conseguenza. Ognuno dovrebbe pensare a fare almeno la propria piccola parte per migliorare il nostro paese e questo già sarebbe un primo passo. Il resto dovrebbe venire da sè e piano piano, tra un migliaio di anni, vedremo i primi effetti... ;)1 punto
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"Lasciamo quindi cercare queste monete ai collezionisti cinesi,giapponesi o comunque lontani che non si sentono minacciati dalle loro azioni "barbare" anche se non sono sicuramente più "barbari" di altri episodi avvenuti in un più o meno recente passato." Sono quasi certo che in questo modo, molti di coloro che su scandalizzano e dichiarano che non acquisterebbero mai "dalla fonte" quelle monete, perché sono "sporche di sangue" o perché non è opportuno farlo, andrebbero poi a prendersele da quei fornitoti cinesi, giapponesi ecc. che dovrebbero fare il "lavoro sporco" solo perchè sono meno direttamente coinvolti. Non conoscessi i "miei polli"...... Aspettate che queste monete (se esistono...) finiscano sul mercato....e poi vedrete che fine faranno gli scrupoli morali. M.1 punto
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Credo proprio di si. Forse è una moneta che in ben più di 7 possiedono convinti tutti di avere una delle 7.1 punto
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Passato giorni fantastici, con amici in giro per il convegno e la sera a giro per ristoranti a mangiare bene e ridere tutti insieme! grazie a tutti. Ho trovato poco, ma qualcosa ho preso. Per il resto sono d'accordo con simone, lento declino di riccione, peccato.1 punto
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Devo aver fatto confusione con alcune monete.. Queste sono attribuite a Augusto. http://www.acsearch.info/search.html?id=2305271 http://www.acsearch.info/search.html?id=1943564 Mi sono basato su questi.. Roberto1 punto
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Ciao quattrino, l'articolo di CN a cui fai riferimento si trova nel N. 148 del gennaio 2003 ed è stato scritto da Mario Monari. Tratta dei "gobbini", cioè dei 5 centesimi (o "soldi") coniati subito dopo l'unità d'Italia. Questi gobbini venivano deformati ad arte soprattutto nelle zone povere del sud Italia e, tenuti in tasca come amuleti, venivano strofinati quale aiuto provvidenziale nei momenti di maggiore bisogno. Nell'articolo si parla soprattutto dei pezzi da 5 centesimi, ma anch'io ho già avuto modo di vedere esemplari da 10 centesimi di Umberto I trasformati in amuleti. Pur privi di valore economico, questi gobbini sono ricchi di storia e forniscono una importante testimonianza sulle superstizioni che coltivavano gli italiani. Sono davvero monete interessanti :) ! Marco1 punto
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