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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/15 in tutte le aree

  1. Sapete quello che mi fa piu' piacere leggendo i vs. entusiastici commenti e guardando le simpatiche foto di un evento perfettamente riuscito : è che - soprattutto in un momento dove si parla piu' di divisioni e steccati che di unioni e cooperazioni - che di commenti e dall'atmosfera che traspariva si percepisce come la numismatica - almeno stavolta - abbia unito tutti nel nome della comune passioni. Nord e Sud si sono dati la mano - e hanno dato una mano alla riuscita dell 'evento (!) - senza alcun distinguo di provenienza, appartenenza, origine etc. Si era tutti insieme con il solo scopo di divertirsi con la Numismatica. Bravi e ad maiora!
    8 punti
  2. Eccomi, con molto ritardo, con le mie impressioni. Ottime, come per gli altri, sotto ogni punto di vista. Non ripeto cose già lette nelle precedenti testimonianze, mi limito a sottoscriverle e mi unisco ai ringraziamenti per gli amici del Circolo Numismatico Partenopeo, in particolare per Francesco, ma non solo. L'aria che si respirava sembrava davvero speciale. Dal mio punto di vista, il mix commercio-cultura-divulgazione è stato perfetto e mi auguro davvero di cuore che tutte e tre le "anime" (specialmente la prima) possano ritenersi soddisfatte, in modo da ripetere e se possibile migliorare le prossime edizioni e di esportare sempre di più questo "modello" anche in altri appuntamenti. Tutto ciò l'ho scritto in quanto appassionato e cultore di numismatica. Specificamente poi, come forumista, sono tornato a casa soprattutto con la soddisfazione di aver potuto stringere tante mani, guardare tanti visi e associarli ai nick. Anch'io avevo un gran desiderio di incontare finalmente Mario (@@dabbene) e anche se abbiamo potuto parlare poco, spero di essere riuscito a trasmettergli che la stretta di mano è per me valsa molto più dei vari "mi piace" che spesso ci siamo reciprocamente scambiati su questo forum. E questo vale per tutti: non li cito solo perché non vorrei trasformare questo intervento in un fatto troppo personale. Consentitemi soltanto di esternare la mia gioia per aver finalmente incontrato di persona anche Patrizia - fino a non molto tempo fa attivissima sul forum come Giovanna - verso la quale nutro stima e affetto particolari. Salutando con affetto Pietro, @@Rex Neap (altro nick ormai trasformato in un volto e in una voce), vi prometto che appena mi riuscirà posterò un po' di foto, così da lasciare anche il mio contributo.
    7 punti
  3. Eccomi qua Che dire, che non sia già stato detto? Bel convegno, bella gente, bella location, ottima anche per ammirare il fortissimo temporale che si è scatenato verso mezzogiorno di sabato, uno spettacolo...da dietro le grandi vetrate dell'hotel Ma lo spettacolo più grande è stato toccare con mano la passione con cui @@francesco77 e i ragazzi di Napoli hanno organizzato il convegno. E poi aver potuto finalmente dare un volto a @@Rex Neap, @@eliodoro, @@Eldorado, @@Nikko, @@Layer1986, @@claudioc47, il giovanissimo @@Alex0901...e mi scuso se (sicuramente) ho dimenticato qualcuno. E ancora, aver rivisto @@dabbene (grazie per il tuo libro ;)) @@rongom, @@Mirko8710 (con Alessando di @@Tinia Numismatica), @@Liutprand, e la sempre cara Giovanna. Un saluto a tutti, e un grazie per la bella giornata passata insieme...alla prossima petronius
    5 punti
  4. Un confronto con la moneta dell'asta citata non ha senso, perchè la NAC 85 è stata l'asta che ha esitato la collezione Ravegnani Morosini. Larga parte delle monete presenti in quell'asta hanno avuto esiti abbondantemete superiori a quelli che avrebbero fatto in qualsiasi altra asta, perchè c'era una provenienza di grande prestigio, e sappiamo tutti come il pedigree di una moneta ne può aumentare la richiesta in modo esponenziale. Detto questo, non mi farei troppe fisime sulla qualità se è superiore o inferiore a quella di altre monete passate sul mercato. Hai una moneta importante e di prestigio, a quanto capisco pagata un prezzo più che buono, io ne andrei orgoglioso, a prescindere dal fatto che abbia o meno alcuni difetti. Il mercato numismatico odierno è davvero troppo incentrato sulla spasmodica ricerca del pezzo senza difetti (anche su monete di questo periodo, dove il "difetto" è congenito alla coniazione stessa...), tanto che la rarità della moneta passa spesso in secondo piano, e la cosa mi pare un po assurda. Recentemente ho sentito un amico collezionista criticare il doppio ducato di Francesco II Gonzaga passato alla stessa asta NAC 85 perchè a suo dire aveva troppi difetti.... e parliamo di una moneta conosciuta in pochi esemplari, si contano sulle dita di una mano quello presenti sul mercato privato. Godiamoci le nostre monete, l'unico parametro che dovrebbe contare è quello che Alberto Varesi ha esposto, ossia il concetto "mi piace" o "non mi piace"...
    4 punti
  5. @@francesco77 Francesco caro, visto l'enorme successo io proporrei un secondo convegno di Napoli in primavera :). Napoli tornerà a splendere della luce della conoscenza e della cultura, come fece quando era la seconda capitale d'Europa. Complimenti a tutta l'organizzazione e un abbraccio a tutti gli amici che ho incontrato sabato.
    4 punti
  6. Fermi tutti! non ho detto che coniavano su un piano scritto...ho detto che coniavano su un piano che ha lasciato delle tracce che sono state interpretate, a volte, come pseudoscritte, eseguite in un fantomatico etrusco corsivo, di cui però, non esiste traccia epigrafica. Quindi: coniavano su un piano. il detto piano aveva dei "difetti" superficiali che qualcuno ha interpretato come scritte in corsivo etrusco pur non avendo evidenze che lo stesso esista. Chiuso questo punto, e chiarito, vorrei anche far presente che invece , a volte, si trovano monete etrusche , normalmente conosciute a rovescio liscio, che presentano tracce di impressioni al rovescio, parziali di solito, appartenenti ad altre emissioni. A parte il fatto che dette impressioni di rovescio sono conosciute in abbinata ad altri dritti, la casualità delle impressioni " spurie" al rovescio, è, spesso, testimoniata dalla palese difformità di dimensioni tra queste e la moneta che le presenta , di solito ricostruendo la globalità dell'impressione al rovescio si vede che non entrerebbe mai nel tondello su cui si è presentata parzialmente e impropriamente, neanche centrandoli reciprocamente in modo perfetto. Altre volte sono rovesci caratteristici di altre emissioni a presentarsi, parzialmente, su altri dritti non congrui. Questo dovrebbe indicare e provare che per la coniatura veniva utilizzato un piano, in bronzo, in cui erano ricavati anche i " conii" (se così possiamo chiamarli), per i pochi rovesci figurati o iscritti delle monete etrusche e che, ogni tanto , chi coniava "sconfinava" su queste incisioni.. Che fossero compatibili con un piano, lo dimostra anche il fatto che, al contrario di tutte o quasi le altre emissioni di altre popolazioni, in cui uno dei conii è convesso ( quello del retro)e uno piano o concavo, per cui le monete sono piano /concave o Concavo/convesse, nelle etrusche il rovescio, coniato o no è sempre piatto, mentre il dritto è sempre di sezione concava, quindi la moneta è convessa al dritto e piana al rovescio.. Altri casi sono le ribattiture di dritti su entrambe le facce, logicamente delle due una sarà schiacciata, probabilmente per rimediare ad una battuta venuta particolarmente male , semplicemente girando la moneta e riconiandola dal rovescio. Ce n'è una nel menzionato catalogo Roma Numismatics di queste monete battute due volte.E' il lotto numero 67, un V assi di Populonia in argento a testa di giovane.
    3 punti
  7. Proviamo a convincerla anche con questo....
    3 punti
  8. e per finire un'altra divisionale... :yahoo: Taglio: 10 cent Nazione: Belgio Anno: 2000 Tiratura: solo in divisionale (55.000) Condizioni: BB Città: Milano Note: NEWS!!!*** :yahoo: *** p.s. News in quanto non indicata sul file ritrovamenti :good:
    3 punti
  9. non vi faccio vedere l'altra faccia, che moneta è ?
    2 punti
  10. Il Belgio. Léopold III ° (1901 – 1983). 25 CENTIEMEN/CENTIMES. Leggenda fiammingo-francese. 25 CENTIEMEN/CENTIMES. Leggenda francese-fiammingo. la Repubblica di Ungheria. 10 FILLER. 1 FORINT. 2 FORINT. 5 FORINT. Danimarca. Christian X (1870-1947) 1 ØRE. 10 ØRE. 1 KRONE.
    2 punti
  11. Foto che ho fatto all'expo di Milano nel padiglione boliviano. E' raffigurata la K'oa, un sorta di rituale in uso in Bolivia dove si chiede una benedizione, un buon auspicio ecc. L'offerta è caratterizzata da vari oggetti messi in un vassoio o su una tavola. Fa parte dell'offerta anche una banconota da 50 bolivianos *Banco de la fortuna* :D somigliante al 50 bolivianos originale (foto per comparazione). Chiedo se si può avere una copia di questa banconota di fantasia, mi assicurano invece che è assolutamente originale e tutt'ora in uso nel paese d'origine, tra l'altro ne possiedono solo una per l'esposizione. e vabbè... ! perché contraddirli? :lol:
    2 punti
  12. ______________ 1946 Monaco Louis II° (1870-1949) 10 Franchi - Rame/nickel
    2 punti
  13. ______________ 1946 Svizzera Anche la Svizzera nel periodo bellico utilizza lo zinco per le proprie monete di piccolo taglio. Questa stemma, dopo quasi un secolo, viene utilizzato per l'ultima volta. 1 Rappen - Zinco
    2 punti
  14. @@renato complimenti per questa e le altre monete che hai postato. Solo questo. Per quanto riguarda le conservazioni siamo tutti d'accordo che in foto lo scarto di un quarto/mezzo punto sia fisiologico? In molte altre discussioni mi è parso di capire di si. Allora la faccenda se Spl/fdc o qFDC o FDC non sarà mai dirimibile. Resta un pezzo che di sicuro suscita la mia invidia :good: . Bell'acquisto! E se c'è la soddisfazione quale sia la cifra pagata è la somma giusta.
    2 punti
  15. @@DARECTASAPERE complimentissimi per il tuo esemplare, davvero notevole!! Io comunque posso dire di avere il terzo più bello di quelli transitati ultimamente :rofl:
    2 punti
  16. Davvero ottima occasione per chi come noi condivide la passione per la numismatica, ho avuto modo di conoscere finalmente alcuni utenti del forum tra cui @@francesco77 che insieme al suo team ha fatto davvero un ottimo lavoro quindi, COMPLIMENTONI!!.( anche se te li ho fatti di persona è giusto che li faccia anche in pubblico, te li meriti tutti!) Inoltre ho avuto modo di conoscere anche @@Nikko e @@Layer1986 al banco la moneta, che con grande simpatia attiravano utenti del forum e non, utenti più adatti a questo fine non potevano essere scelti e infine ho avuto il piacere di conoscere numerosi commercianti, tra questi non posso non citare @@Tinia Numismatica, al quale faccio le congratulazioni per la professionalità e la simpatia. beh, che dire: Ottima location, ottima organizzazione, ottima esposizione!! Insomma OTTIMO CONVEGNO. Sicuramente ci ritornerò
    2 punti
  17. iniziamo col 1946? Giorgio VI one shilling arg 500/ tipo col cimiero inglese
    2 punti
  18. Qui una foto veramente di gruppo notiamo tra i tanti Francesco, petronius, Liutprand, tornese e tanti altri....
    2 punti
  19. Grandi! Grazie a tutti per le bellissime e immeritate parole di ringraziamento e conforto. Ora vado a riposarmi ma martedì inizierò a scrivervi ringraziando ognuno di voi. Un caro saluto a tutti. Francesco Di Rauso
    2 punti
  20. Pezzo da 5-cent "Vittoria" del Canada datata 1945, 21,3mm di diametro agli angoli, 20,9mm in diametro side-to-side, con un peso di 4,54g. Queste monete (del tipo 1944-45) sono state colpite il chromium-plated nichel-plated acciaio tondelli, tranne per il fatto che perché le strisce di metallo ha dovuto essere annullata dopo le due operazioni di placcatura, i bordi di questi pezzi è andato grezzo—e la conseguente lamine in acciaio nudo erano vulnerabili alla ruggine. Così Canada mai completamente ha risolto i problemi dei suoi pezzi di 5-cent di guerra. Le specie di ottone conosciuta come tombac, utilizzato il tipo di Beaver 1942 e il 1943 tipo di Vittoria, si è rivelato insoddisfacente nel servizio si diceva—ed e ' stato anche detto che hanno usato rame e zinco necessari per altre guerra lavori. Impiegando il design ‘43, poi questi pezzi di 5-cent del 1944-45. Il motivo di "V for Victory" di queste monete è certamente un cenno al famoso gesto di Churchill, ma naturalmente il V ha un duplice significato qui, e si dice che anche sono stati ispirati dall'americano "V-nichel” (5 cent) di 1883‑1912. E questo amalgama di guerra ha almeno un altro disegno debito—più evidente nella tombac di 43—suo formato a 12-facce, originariamente adottato per aiutare a differenziare la moneta da centesimi bronzo del paese ma riporto in queste monete di acciaio placcato del ‘44-45, deriva dall'ottone UK 3-pence che ha debuttato nel 1937. "Vinciamo quando lavoriamo volentieri" è il messaggio in punti e trattini intorno all'orlo d'inversa di queste monete e la promessa...beh...questo pezzo di 5-cent 1945 luminoso e splendente sembra ogni bit la moneta "Vittoria", esso era destinato a essere. Entro l'autunno era pace. Pace per la prima volta in sei anni. Nel 1946 pezzo da 5-cent del Canada sarebbe ripristinare relativo inverso di Beaver usuale, e sua composizione restituirebbe al nichel in tempo di pace. :) v. --------------------------------------- Canada’s “Victory” 5-cent piece dated 1945, 21.3mm in diameter at its corners, 20.9mm in diameter side-to-side, with a weight of 4.54g. These coins (of the 1944-45 type) were struck on chromium-plated nickel-plated steel planchets, except that because the metal strips had to be blanked after the two plating operations, the edges of these pieces went unplated—and the consequent bare steel edges were vulnerable to rust. So Canada never did fully solve the problems of its wartime 5-cent pieces. The species of brass known as tombac, used in the 1942 Beaver type and the 1943 Victory type, proved unsatisfactory in service it was said—and it was also said that they used copper and zinc needed for other war uses. Employing the ’43 design, then, came these 5-cent pieces of 1944-45. The “V for Victory” motif of these coins is certainly a nod to Churchill’s famous gesture, but of course the V has a dual meaning here, and is said to also have been inspired by the American “V (5-cent) nickel” of 1883‑1912. And this wartime amalgam owes at least one more design debt—more obvious in the tombac of ’43—its 12-sided format, originally adopted to aid in differentiating the coin from the country’s bronze cents but carried over in these plated-steel coins of ’44-45, derives from the brass UK 3-pence that debuted in 1937. “We win when we work willingly” is the message in the dots and dashes around the reverse rim of these coins, and the promise…well…this bright and shiny 1945 5-cent piece looks every bit the “Victory” coin it was intended to be. By Autumn it was Peace. Peace for the first time in six years. In 1946 Canada’s 5-cent piece would revert to its usual Beaver reverse, and its composition would return to peacetime nickel. :) v.
    2 punti
  21. Complimenti a @@francesco77 per l'impegno profuso per l'organizzazione del Convegno, partito a rallentatore venerdì ma che si andato via via animando in particolar modo nella giornata odierna con un risultato credo positivo. Finalmente ho concretizzato la conoscenza personale di amici del forum come @@dareios it @@Liutprand @@petronius arbiter @@Rex Neap @@oedema @@dabbene @@Layer1986 e altri di cui non ricordo più il nome ed in particolare @@Alex0901 e @@motoreavapore e @@vox79 con il quale ho condiviso l'emozione (non solo i giovani come Alessandro si emozionano!) della pubblicazione del nostro primo articolo su Panorama Numismatico. Complimenti a tutto lo Staff, in particolare alle signore e signorine,per la loro cortesia, il loro sorriso e la loro solarità prettamente partenopea. Alla prossima edizione!! Un particolare complimento a Mirko di @@Tinia Numismatica oer il suo stupendo tavolo di monete antiche, anche se non è la monetazione che seguo, ringraziandolo per avermi dato la possibilità di esaminare pezzi di norevole conservazione e on patine belissime.
    2 punti
  22. Anche quest'anno, penso sia stato un ottimo convegno molto ben organizzato, che ha abbinato alla vendita delle monete, anche un 'ottima conferenza, in cui sono state presentate iniziative editoriali molto prestigiose.. Venerdì, inoltre, c'è stata la visita al Duomo con la visione di parte del tesoro di San Gennaro Un plauso va @@francesco77 e gli organizzatori..hanno lavorato tantissimo e meritato questo bel risultato... Il tavolo che abbiamo, con @@Gaetano95, Fabrizio @@Layer1986 e Nicola @@Nikko, allestito per lamoneta è andato benissimo... i libri sono andati a ruba...Il momento di maggior successo si è avuto con l'arrivo dei big quali @@dabbene, @@petronius arbiter, @@rongom e @@Liutprand che ha fatto anche da padrone di casa.. Ottima, come sempre, la compagnia di altri amici come Lorenzo @@dareios it @@angel Pietro @@Rex Neap e @@luigi78 L'occasione è stata ottima per conoscere e scambiare pareri con eccellenti studiosi quali @@Tinia Numismatica, @@vox79 ed @@oedema... Ho avuto il piacere di conoscere altri iscritti al forum come @@Eldorado ed il promettentissimo @@Alex0901, un tredicenne che è una potenza... La giornata si è arricchita con un'ottima pizza insieme a @@dabbene e @@rongom e @@petronius arbiter... Insomma siamo stati benissimo.. ho visto che ci sono stati acquisti...ho l'impressione che, anche i commercianti siano rimasti soddisfatti... That's All, Folks!!
    2 punti
  23. e' un'emissione di fantasia creata negli anni 80. Tra l'altro tutte quelle che circolano hanno il numero di serie che inizia con AA 586.... si vede che e' un falso anche dall'incisione approssimativa del volto di CKS (linee d'ombreggiatura troppo spesse e fitte, a differenza del ritratto originale che ha linee piu' sottili e spaziate) e soprattutto della campitura (le linee orizzontali e oblique) dello sfondo: la campitura dietro il volto e' piu' fitta sulla sinistra e piu' rarefatta a dx, mentre nello sfondo e' impastata e poco chiara, cosa che la American bank Note Company non farebbe mai dato che la qualita' delle sue incisioni sono impeccabili. Inoltre, tutta la circonferenza dell'ovale attorno alla sua faccia e' incerta e "ritagliata" male soprattutto in alto a sx. La circonferenza finisce in maniera troppo netta, mentre nelle incisioni ufficiali della ABNC tutta la circonferenza finisce con tratteggi che vanno regolarmente a sfumare in maniera graduale con linee piu' sottili e rarefatte. Inoltre, le lettere seriali AA sono allineate male (troppo ravvicinate tra loro mentre in realta' dovrebbero essere spaziate di circa 0.8 mm), e hanno un font diverso dal numero di serie (lettere senza serif, numeri con serif). Anzi, nelle emissioni dell'epoca il numero di serie con quel tipo di font (con serif) NON dovrebbe avere lettere che lo precedono. Viceversa, le due lettere AA font senza serif dovrebbero precedere un numero di serie con font identico (senza serif anch'esso). Per finire: la carta e' troppo giallognola e ruvida d'aspetto, e ha molte inclusioni naturali (tutti quei punti neri/grigiastri) tipiche della carta riciclata e prodotta male. Qui in Cina dove abito io ci sono numerosissimi falsi (imitazioni di banconote vere e emissioni di fantasia) e quasi tutti sono su carta giallognola invecchiata artificialmente per darle un'aria di antichita'. Se guardate questi due link e zoomate l'immagine, vedrete come nelle banconote vere il ritratto di CKS sia eseguito e inciso molto meglio rispetto alla banconota di cui sopra: http://www.ebay.com/itm/China-Lot-P-411-1949-1000-Yuan-AUNC-Central-Bank-of-China-Add-Collection-/221288493255?hash=item3385d270c7 http://www.ebay.com/itm/1949-Central-Bank-of-China-1000-yuan-P-412c-/171918894483?hash=item28072a2593 Spero di essere stato chiaro
    2 punti
  24. Vedo che ti hanno risposto che non ha interesse il seriale che hai trovato sulla banconota. Faccio però notare che poco sopra (messaggio #1384) viene consigliato di tenere una banconota con seriale analogo. Per 20 euro cercherei di capire e tenerla momentaneamente.
    2 punti
  25. Ciao Prof. Non penso possa essere un doppio bolognino (o doppio soldo) in quanto moneta estremamente rara (il Bellesia ne cita 3 esemplari conosciuti, uno nella collezione reale, uno al museo civico di Mirandola, il terzo in collezione privata), di diametro decisamente maggiore (22 mm), e, cosa più importante e non trascurabile, con peso variabile dai 6 ai 10 grammi. Resta a mio parere comunque anche da dimostrare se sia corretta la definizione di doppio bolognino in quanto queste monete avevano un valore fiduciario ormai scollegato dall'intrinseco. Erano prodotte a numero per libbra (immaginiamo circa 300 pezzi/libbra) e, al vaglio dei saggiatori, erano considerate buone, se pesate 300 alla volta, davano il corretto peso di una libbra. Temo sarebbe stato difficile attribuire un valore differente a due emissioni identiche dal punto di vista iconografico, identiche nel materiale e differenti "solo" per il peso, specie in considerazione del loro valore fiduciario Un caro saluto Mario
    1 punto
  26. è una parpagliola per Milano tipo PROVIDENTIA - del valore di Due soldi e mezzo - emessa da Filippo II - III - IV
    1 punto
  27. Partecipo alla discussione proponendo questo asse di Diadumeniano....non sarà granché ma è sempre un raro asse di un raro personaggio...
    1 punto
  28. I buoni cartacei sono menzionati sia nel Campbell, che li classifica semplicemente come P.G. 52, senza indicazioni geografiche, che nel catalogo Cartamoneta Italiana di Franco Gavello del 1996, che li attribuisce al campo n. 52 di "Pian della Careglia", e li classifica genericamente R3 (genericamente perché sono tali tutti i buoni di un lungo elenco che comprende la maggior parte dei campi, mentre sono pochi i campi i cui buoni sono classificati R4, e ancora meno quelli da R5). Oltre al buono da 1 lira in foto, risultano emessi da questo campo quelli da 2, 5 e 10 lire. Infine, è impossibile che utilizzassero i gettoni metallici quando uscivano e i buoni cartacei per uso interno, semplicemente perché i primi sono della Prima Guerra e i secondi della...Seconda ;) A utilizzare gettoni metallici, poi, sempre secondo il Campbell, è stato solo il campo di Genova nella Grande Guerra, nessun altro campo italiano li ha emessi, né nella Prima né nella Seconda Guerra Mondiale. petronius :)
    1 punto
  29. Si possono fare ottimi acquisti anche ai mercatini solo che molte volte ai tavoli ti sparano la cifra tonda (50/100/200 ecc.) poi sta a te avere un'idea di cosa costa una moneta per poter trattare sul prezzo e molte volte almeno un 10% lo risparmi. Se poi hai il telefonino con internet niente di piu' facile per controllare al volo i prezzi. Ciao
    1 punto
  30. Ciao. "Male perchè siamo in pochi che abbiano piacere a discorrerne." Aggiungetemi pure al club.... :pleasantry: M.
    1 punto
  31. @@nando12 Ritengo che le schiacciatura sul fascio è un difetto di conio che, secondo me, non deve rientrare nella classificazione del grado di conservazione. Lo stesso difetto sul fascio lo si vede nel buono da 2 lire, per esempio. Tutto dipende da cosa intende tu per, cito testualmente, "moneta al top", top di conservazione? Top di difetti di conio? L'insieme dei due fattori? O altro? Ciao V.
    1 punto
  32. L'unico piccolissimo difetto della security, segno però di zelo ed alta professionalità, è stato quello di stanziarsi vicino a me per fissarmi e scrutarmi ogniqualvolta che mi avvicinavo ad un commerciante per visionare le sue monete: sono davvero così sospettoso ed ambiguo? :rofl:
    1 punto
  33. Per gli amanti del genere... direttamente dall'Inghilterra, la nuova entratante (visto che non è ancora entrata! :D ): AE, 8 mm, 0,2 gr D\ Testa radiata fortemente stilizzata a dx, senza legenda. R\ Figura femminile (Vittoria alata?) a sx, traccia di legenda "[...]DI[...]" Purtroppo la foto del rovescio è fuori fuoco, per il momento non posso farci nulla visto che l'ho presa dall'inserzione di vendita. Si tratta dell'ennesimo minimo del tipo radiato (precedente quindi a quelli imitanti la serie FEL TEMP REPARATIO) e, come per la stragrande maggioranza di quelli noti, l'elevata stilizzazione ha un forte rimando all'arte celtica che rende questi piccoli ninnoli estremamente affascinanti e intriganti (almeno per il sottoscritto!).
    1 punto
  34. Mi hanno imprestato ieri al Cordusio l'estratto di Leandro de Magistris " Moneta o tessera ?, sono tre paginette in cui l'autore ritorna sulle fonti presenti, sul bando sui pezzi. Sottolinea che di solito le grida quando c'era qualcosa di insolito erano ben più dettagliate, per la rarità poi si trova in disaccordo sul Rossi ritenendo che non sia dovuta alla mancata circolazione per il bando e aggiunge se tutte le monete bandite da grida fossero così rare le nostre collezioni sarebbero ben povere di esemplari. Quindi pochi pezzi comunque coniati secondo il Magistris che conclude che i due pezzi comunque se non sono tessere sono gettoni o qualcosa di simile ma non certamente monete e che quindi dovrebbero sempre per il Magistris essere tolte dal Corpus Nummorum.
    1 punto
  35. Altre "linterpretazioni creative" del traduttore automatico sono "irradiare" e "radiale", che sarebbe la corona con i raggi solari, radiata; "guardiamarine" in realtà è il timone che la divinità regge con la sinistra. Di seguito qualche nota su questa interessante emissione, tratto da: The Roman Imperial Coinage vol. V parte II MARCVS AELIVS AVREOLVS, il cui nome è connesso alla sconfitta di Ingenuo e dei Macriani, e forse anche di Regaliano, si rivelò anche lui un traditore. Si dice che avesse mostrato segni di slealtà nel primo periodo del regno unico di Gallieno, del quale era generale e comandante della cavalleria, ma fu da questi perdonato; si presume inoltre che avesse trascurato di completare l’annientamento dell’esercito sconfitto di Postumo e di averne favorito la fuga. Nel 267 (o 268) fu inviato da Gallieno nella Rethia al comando delle truppe in Italia; così fece, ed apertamente alzò lo stendardo della rivolta. Benchè i resoconti di questa ribellione siano oscuri e controversi, sembra probabile che si sia insediato a Mediolanum e, alla notizia dell’approssimarsi delle truppe di Gallieno, gli abbia marciato contro per affrontarlo, ma fu sconfitto sull’attraversamento dell’Adda (in seguito denominato Pons Aureoli), riuscì a salvarsi barricandosi dentro Mediolanum dove fu assediato. Tra gli assedianti avvenne un “passaggio di consegne”: Gallieno fu assassinato, e prese il comando Claudio Gotico, Aureolo gli propose un accordo che venne rifiutato. Alla cattura della città, Claudio II fece giustiziare Aureolo, mettendo così fine alla sua turbolenta carriera. Visto che la rivolta di Aureolo durò diverso tempo, e che il suo quartier generale era in una città dove era attiva una zecca, è quantomeno curioso che monete portanti il suo nome, se realmente esistono, siano estremamente rare; sul RIC sono riportati due antoniniani a nome di Aureolo, ma gli stessi autori dichiarano di non avere certezza della loro genuinità. La spiegazione quasi certamente risiede nel fatto che le monete di Mediolanum, che portano il nome di Postumo, siano state coniate da Aureolo. La storia non riporta un’occupazione di Milano da parte di Postumo, ma l’idea che possa averla tenuta per un breve periodo, come risultato di un azione di cavalleria, è stata suggerita per proporre una possibile spiegazione dell’esistenza di queste monete. Un’ipotesi più accettabile è quella fornita dal Professor Alföldi, che fa notare come la creazione di una grande forza di cavalleria indipendente dall’esercito, di cui si conosce l’esistenza in questo periodo, possa essere avvenuta proprio all’epoca di Gallieno; e che questo sia realmente successo è supportato dalle parole di Zosimo, dove Aureolo, che aveva distrutto Ingenuo e i Macriani, era a capo di “tutta la cavalleria”. Esiste infatti un gran numero di antoniniani ed alcuni aurei recanti il nome di Postumo che per peso e dimensioni devono essere attribuiti agli ultimi anni del suo regno, mentre per il loro stile non possono essere attribuiti nè a Lugdunum nè a Colonia Agrippina. Gli aurei sono considerevolmente sotto peso rispetto a quelli gallici, e sia questi che gli antoniniani, ricordano molto lo stile delle ultime emissioni di Mediolanum per Gallieno. Inoltre riportano spesso in esergo i segni di zecca P, S e T, che erano in uso a Milano in quel periodo. Con poche eccezioni portano tutti al verso legende in onore degli Equites, sembrano esserci troppi elementi per pensare ad una coincidenza.
    1 punto
  36. Forse mi sbaglio, ma credo che il mercato di oggi abbia poco a che vedere con quello di 50, 60, 100 o anche 30, 20 anni fa. Le forbici di prezzo sono aumentate di qualche ordine di grandezza. Certamente il mercato si é "democratizzato" ma, soprattutto in questi ultimissimi anni anche, mi sembra, totalmente trasformato. Sono in tanti a volere il denario di Bruto. Disposti a pagare. Ed il mercato in qualche modo glielo procura, a caro prezzo. Quanto al cinghiale di Populonia, esteticamente sublime nella sua semplicità, numismaticamente enormemente più importante, beh.. vedremo quanti saranno interessati.
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  37. Nel terzo link che ho postato ad inizio discussione si parla di forti genovesi dove erano ammassati i prigionieri austriaci : La storia dei “campi” genovesi dell’epoca della Grande Guerra non è molto conosciuta. Sta di fatto che tra il 1915 e il 1918, negli antichi forti della Superba furono reclusi centinaia di nemici della Patria. Tra le mura di Forte Sperone, Forte Ratti e Forte Begato dimorarono non meno di 900 prigionieri austroungarici buona parte dei quali utilizzati per svariati lavori di costruzione e manutenzione di strade e per il rimboschimento dell’area del Peralto. Il lavoro dei prigionieri incominciò nell’aprile del 1916. “Fino a quella data – scrisse Montan – rimanemmo internati parte a Forte Begato e parte a Forte Castellaccio”.
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  38. Questa è la moneta di Hess Adolph & Bank Leu 9 del 2/4/1958 lotto 275 Poi riapparsa in Bank Leu 17 del 3/5/1977 lotto 833 (collezione Nicolas)
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  39. Salve @@brunellaski , non sono assolutamente monete , erano ghiande , cioe' dei missili o proiettili . Erano di piombo lungo dai 2 ai 7 cm pesante dai 15 ai 150 grammi , lanciato dai frombolieri , utilizzando una fionda formata da una striscia di cuoio o da una corda di canapa intrecciata , alla cui metà era posto l'alloggiamento per il proiettile ; la fionda veniva fatta roteare sopra la testa o al fianco e raggiunta la velocità desiderata , una delle estremità veniva rilasciata , permettendo al proiettile di partire , causando danni notevoli nell'impatto contro elmi e scudi dell'avversario . Alcune ghiande missile recavano iscrizioni o decorazioni , insulti diretti al nemico o ai suoi parenti , oppure simbologie belliche ,aquile o saette , nomi dei reparti militari o dei comandanti , nomi di città di provenienza . L'utilizzo tattico dei frombolieri prevedeva il loro posizionamento ai lati dello schieramento legionario e in azioni di disturbo . Famosi per la loro abilità erano i frombolieri provenienti dalle isole Baleari e da Rodi . Sotto una ghianda in piombo proveniente dalla Spagna, riportante a rilievo la scritta L XIII, riferito alla Legio XIII; databile al I secolo a.C., misura cm 4,4 di lunghezza , piu' altri esemplari .
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  40. Ma c'erano anche le conferenze, eccoci nella sala apposita.....
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  41. Grazie a @@Eldorado, a Mario (@@dabbene) e Matteo (@@rongom). Mi spiace di non aver avuto modo di incontrarvi al termine, ma il treno ha la precedenza, ovviamente! Le zecche del periodo napoleonico erano strettamente coordinate da Milano ed è chiaro che studiandone una (Bologna, nel caso specifico) si scoprono tanti aspetti comuni ... Desidero anch'io ringraziare Francesco, infaticabile, sempre attento, disponibile e prezioso organizzatore (e con lui gli altri organizzatori del Circolo Numismatico Partenopeo). La sede congressuale era una fresca bomboniera e molto interessante Il simposio scientifico, arricchito dalla presenza di Giuseppe Ruotolo, Presidente dell'Accademia di Numismatica. Ottimi i libri presentati, in particolare segnalo quello di Michele Chimienti e Guglielmo Cassanelli su Conii e Incisori della zecca di Bologna: credo non esista un'altra opera simile a livello mondiale, tutto materiale originale inedito! Purtroppo dopo questi splendidi giorni a Napoli (città magnifica) con famiglia si ritorna al lavoro ...
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  42. Buona Domenica Semmai ce ne fosse ancora bisogno, questo convegno è stato una dimostrazione in più di quanto possa influire l'organizzazione e il lavoro (importantissimo) preparatorio di chi si è speso per avere una buona riuscita. Bravi agli organizzatori ancora una volta. Purtroppo qualcuno non ha ancora capito che la passione non basta; ci vuole anche fantasia, bisogna divulgare e far sapere, bisogna interessare ... ed il forum è una leva fenomenale. Operazione di marketing spicciolo? Ben venga se il risultato è questo e da quello che ho potuto leggere fino ad ora, non ci sono state "ombre" ... sarebbe opportuno, a questo punto, avere i commenti dei commercianti ... l'altra metà del cielo :pleasantry:. Il mio auspicio è che nei prossimi convegni, ci sia sempre un banchetto per il forum "lamoneta.it". Non bisognerebbe nemmeno chiederlo, chi organizza convegni dovrebbe considerarlo un punto fermo. :pleasantry: E' un collante eccezionale che può catalizzate tanti aderenti ed è senza dubbio un motivo di aggregazione per coloro che desiderano avere - finalmente - un incontro fisico e non virtuale con tanti amici che, solo attraverso il pc, si sono conosciuti. Non ci vorrebbe molto a capire che queste aggregazioni avrebbero indiscutibili ritorni al convegno stesso. :pardon: Complimenti, infine, ai "milanesi del Cordusio" in trasferta; non vedo l'ora di vedere le foto di Mario e spero che oltre alla fatica, alla gioia ed alle sfogliatelle, i "cordusiani" si siano portati a casa anche qualche altro regalino. :blum: saluti luciano
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  43. Buona Domenica Oltre alle differenziazioni che abbiamo già elencate (scludendo le variabili di interpunzione): Grosso di tipo II con stellina e iniziale ai lati del Doge e di san Marco Grosso di tipo III con due stelline " " " " Viso del doge realistico ma nell'iconografia ce n'è un'altra che ci siamo scordati: in alcuni grossi, sul corno del doge, c'è una croce; in altri un bottone ed in altri ancora nulla. saluti luciano
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  44. Salve , naturalmente dissento da tutti questi aumenti postali anche non indifferenti , ad esempio un pagamento di un bollettino di C.C.P. passa da euro 1,30 ad euro 1,50 , quasi un 20% in piu' , come se stipendi o pensioni fossero aumentate di pari passo :angry: Comunque devo dire che personalmente non posso lamentarmi del servizio postale italiano , sono completamente a favore , qualsiasi cosa ho spedito o ricevuto , di tutti i tipi , lettere ordinarie , raccomandate , pacchi , pacchetti , assicurate , ecc. , ho sempre ricevuto o hanno ricevuto nei tempi stabiliti dal servizio ed in ordine , anzi molte volte anche anticipatamente rispetto ai tempi previsti dalle poste .
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  45. Qui Napoli, il convegno sta andando benissimo... Lamoneta c'è! :) A sinistra il sottoscritto, a destra @@Layer1986
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  46. TYE italiano fronte-retro...
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  47. Gettone Luneur luna park permanente di Roma https://it.wikipedia.org/wiki/LunEur
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