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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/03/15 in tutte le aree

  1. Sabato ci sono anch'io, dalle 11 circa. Sarà un piacere incontrare gli amici di Napoli, e rivedere qualche vecchia conoscenza come @@Liutprand e @@dabbene :D petronius :)
    4 punti
  2. Titolo: Un misterioso simbolo sui bolognini di Guardiagrele Autore: Santone Realino Data Pubblicazione: 01/09/2015 Incipit Scoperto il significato di un simbolo, particolare fino ad oggi trascurato, su cui nessuno ha mai indagato. Su alcuni bolognini di Guardiagrele, sia di Ladislao che di Giovanna II, troviamo al D le lettere GUAR intorno ad un simbolo chiamato dai numismatici “simbolo stellare” di figura 2.b, in luogo della classica rosa simbolo degli Orsini o della rosetta, in alcuni esemplari questo simbolo lo troviamo anche al R sul petto del santo, ed in altri sia al D che al R. Link: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/un-misterioso-simbolo-sui-bolognini-di-guardiagrele
    3 punti
  3. @@francesco77 ... sei instancabile :hi: se il buon giorno si vede dal mattino, non ti dico il tramonto, davvero mi compiaccio con te, che sei il portavoce di questa magnifica organizzazione, all'alba del suo secondo "splendore" ..... ma un plauso anticipato va sicuramente fatto a tutti quelli che lavorano dietro le quinte.....complimenti a tutti. Ci sarà poi modo di citare e vedere con foto tutti quelli che hanno reso magnifico questo avvenimento. :good:
    3 punti
  4. Adesso credo che abbiamo raggiunto il massimo: paragonare la storia di Roma all'Isis fa capire che non per tutti la Storia è "Magistra vitae "
    3 punti
  5. Ciao, leggi per un po' il forum, discussioni,cataloghi, articoli, portale Numismaticamente, guarda anche qualche catalogo d'asta e poi come detto prima leggi, leggi, leggi, mi diceva un vecchio numismatico due libri e una moneta, perché se non sai cosa hai comprato la passione poco alla volta svanirà e ti troverai a fare il raccoglitore di monete.....
    3 punti
  6. Come ultimo aggiornamento, vi comunico che il pezzo in oggetto si è rivelato essere una variante "inedita" come confermatomi da Richard Bourne che ha provveduto a prenderne nota per l'integrazione del suo lavoro (qui citato) che nel frattempo si è arricchito di ulteriori 32 pezzi (fra varianti e nuovi tipi). E ancora una volta si riconferma il (per me!) bello del collezionismo numismatico: la condivisione dei propri pezzi e la diffusione della conoscenza tra collezionisti e studiosi (e viceversa) sia a livello nazionale che internazionale. Anche questo, nel nostro infinitamente piccolo, equivale a far cultura.
    3 punti
  7. Buonasera a tutti, Volevo condividere con voi il mio ultimo agognato acquisto: si tratta di un denario di M.Plaetrotius M.f. Cestianus (Marcus Plaetorius Marci filius Cestianus) con la seguente classificazione: D: CESTIANVS Busto di Cibele a destra, con corona turrita. Dietro le spalle una protome di leone; davanti un globo. R:M. PLAETORIVS. AED. CVR. EX. S. C Sedia curule. A sinistra un simbolo di controllo. Cr.409/2 - Cat.584 http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-G104 Un paio di notizie sulla moneta: Marcus Plaetroius Cestianus è stato edile nel 67a.C. anno di emissione della moneta (questo spiega la presenza della sedia curule al rovescio). Questo personaggio fa parte della Gens Plaetoria, la stessa di Lucius Plaetorius Cestianus divenuto molto noto per aver firmato il denario delle idi di Marzo. Cibele in questa moneta è caratterizzata da due dei suoi fondamentali attributi: corona turrita e protome di leone dietro la testa (non c'é invece il tamburo). Tuttavia la protome di leone citata da Crawford ed altrii è secondo me non riconoscibile né nella mia moneta né in svariate altre presenti sul web (si veda ad esempio anche il link precedente): voi cosa ne pensate? Cibele porta inoltre degli orecchini a croce: hanno secondo voi qualche simbolismo? (Ovviamente non c'entrano nulla con un Cristianesimo non ancora nato...) EX SC sta per Ex Senato Consulto, dicitura presente ma non usuale sui denari repubblicani: in questo caso specifico sapete se si riferisce a qualche situazione storica particolare? La moneta da me comprata è visibile nell'immagine seguente. Ne sono estremamente soddisfatto: nonostante una cattiva centratura i dettagli sono a mio giudizio molto buoni ed il ritratto della dea di bello stile (mi piacciono soprattutto i particolari di occhio e capelli). Purtroppo la scentratura non permette di identificare il simbolo di controllo al rovescio. Vi chiederei infine di scrivere un sincero giudizio sulla moneta per capire se le mie impressioni sono esatte. Dopo una lunghissima infatuazione, che continua tuttora, per imperiali e provinciali, mi sono innamorato delle repubblicane... Grazie mille a tutti
    2 punti
  8. Non vorrei sbagliare, né creare un incidente diplomatico, ma mi pare sia lo stesso pezzo dell' Inasta 59 (lotto 1035), sigillata Negrini senza conservazione e rimasta inesitata:
    2 punti
  9. @@francesco77 ....la seconda foto sotto il menù; ti indovino chi e ? ..... è Gionni, che cavolo fa, già mangia prima del convegno ? ..... ah....ahah...ah.....
    2 punti
  10. Questa volta vi propongo un nominale che, nella serie papale, vediamo comparire solamente una volta: Bonifacio IX (1389 - 1404) Roma - Denaro provisino 0,37 gr. Muntoni 6.1 Il denaro provisino a Roma non era una novità da un bel pezzo, circolando sin dagli anni '80 del XIII secolo nell'Urbe. Imitante in origine i denari di Provins, in Francia, il nominale andò man mano corrompendosi nella lega, nel peso e nello stile. E con questa emissione di Bonifacio IX non solo abbiamo l'unico provisino papale (quelli "tradizionali" erano coniati in nome del Senato) ma anche l'ultima coniazione di provisini. Moneta molto rara e praticamente impossibile da trovare in alta conservazione, comunque per le particolarità sopracitate credo possa tranquillamente rientrare tra i nominali minori da ricordare. Vedo che in molti leggono ma solo uno ha scritto (i "mi piace" invece arrivano, e fanno piacere!), possibile che sia il solo a portarmi a casa queste monetine?! In caso meglio, vorrà dire che le trovo e le troverò con maggiore facilità!! :D
    2 punti
  11. I due tipi Ph 24 e Ph 54 sono assegnati dal Bodenstedt a due serie differenti, cronologicamente successive, assieme alla miriade di altri tipi che li accompagnano. L'attribuzione alle due differenti serie delle due monete con la testa di nero (definita, nel caso del tipo 24, "di Etiope"), credo sia stata fatta esclusivamente su base stilistica. In effetti basta confrontare alcuni particolari, quali ad esempio la conformazione degli occhi, dei tipi a figura umana presenti sulle tavole 3 e 6, per comprendere come questi ultimi tipi hanno ormai abbandonato (o quasi) lo stile arcaico ed il perché l'autore ha inserito il tipo 54 nella seconda serie. Il discorso maschio/femmina credo sia un'invenzione dei compilatori dei cataloghi d'asta, anche perché sfido chiunque, osservando un ritratto arcaico in assenza di attributi specifici di un sesso (barbe, orecchini, acconciatura, ecc.) e qualora questo non sia identificabile in una divinità ben precisa, di capire di che sesso sia il personaggio rappresentato. Guardando il taglio degli occhi e della bocca con gli "occhi" attuali (scusate il bisticcio) i personaggi tendono ad apparire tutti femminili. Anche nel caso (uno per tutti) dell'Apollo di Veio. Che però, come sappiamo, é un lui. Non avendo il nostro volto attributi particolari, anzi, per la verità balza agli occhi proprio per la sua "nudità" rispetto agli altri tipi umani delle stesse serie, temo che non potremmo stabilirne il sesso fino a quando non si sia in grado di stabilirne l'identità. @@Matteo91 Perché ti poni la domanda che siano dei falsi? Vedi qualcosa che non ti convince? Il fatto che vi siano unioni di conio tra i pochissimi esemplari conosciuti credo sia piuttosto normale, essendo emissioni piuttosto limitate. E' la quantità di tipi che é presente nelle varie serie che é stupefacente. E questo pone il problema del loro reale significato.
    2 punti
  12. Il consiglio più utile che mi è stato dato quando ho iniziato è stato: "Prima i libri, poi le monete". Nel senso che prima di acquistare una moneta devi sapere cos'è, la sua storia....altrimenti resta solo un pezzo di metallo... E poi anche da un punto di vista pratico - appunto - si evitano fregature o pentimenti! Quindi per ora ti direi di studiare bene le tematiche che più ti affascinano, anche qui sul Forum, e poi iniziare a guardare nel portafoglio. Buona giornata, Antonio
    2 punti
  13. Buongiorno a tutti, vi posto un' interessante scritto dove potete leggere interessanti notizie storiche su Cattaro e le città albanesi . http://www.academia.edu/9757282/Fasti_dalmati._Reggimenti_e_Rettori_nella_Dalmazia_veneziana_Dalmatian_rolls._Districts_of_the_Venetian_Dalmatia_and_their_governors Buona lettura.
    2 punti
  14. Uscito il numero di settembre di Panorama Numismatico, in gran parte dedicato alla monetazione meridionale in occasione del 2° Convegno di Napoli: Eliodoro Vagliviello, Atella tra storia, teatro e numismatica – Pag. 3 Pierluigi Canoro, Guglielmo d’Altavilla, gran conte di Sicilia, duca di Puglia e di Calabria (1095-1127): analisi storico biografica, produzione monetale e simbologie – Pag. 7 Vincenzo Contreras e Claudio Capitini, Un inedito quarto di denaro a nome di Enrico VI di Svevia e Costanza d’Altavilla per il Regno di Sicilia – Pag. 13 Alberto D’Andrea, Il carlino celebrativo di Giovanna I – Pag. 17 Antonio Piccolo, I denari tornesi molisani di Nicola II di Monforte e Jacopo di Montagano – Pag. 21 Jacopo Feola, Una moneta rarissima da 2 tarì coniata dalla zecca di Napoli sotto Carlo V d’Asburgo – Pag. 29 Pietro Magliocca, Ancora un’inedita di Napoli. Un tornese di Filippo II di Spagna – Pag. 35 Fabrizio Arpaia, Un conio inedito del tarì napoletano del 1685 – Pag. 39 Davide Maria Gabriele e Angelo Cutolo, Giovan Battista Quadri. Vita e medaglie dell’uomo che ridiede la vista al popolo – Pag. 43 Michelangelo Bonì e Davide Maria Gabriele, Il trapanese Michele Laudicina: recenti e nuove scoperte per completare il mosaico della sua attività medaglistico-incisoria – Pag. 51 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 54 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 63
    1 punto
  15. Buongiorno a tutti. Vorrei discutere con voi di questa moneta non conosciutissima da tutti ma a mio avviso carica di fascino e mistero. Cosi l'estratto dal nostro catalogo: ''Questa moneta non entrò mai in circolazione perchè quasi tutti i pezzi prodotti furono rifusi. In precedenza una certa quantità di queste monete fu confiscata dall'esercito tedesco e spedita in Germania via mare per essere rifusi, ma la chiatta che le trasportava fu bombardata ed affondò al largo del Belgio; furono ripescati molti sacchi di queste monete. I pezzi ripescati spesso presentano delle macchie.'' Quello che si sa di certo, furono coniati 13.782.000 pezzi datati 1941 a Parigi, diametro della moneta 22 mm e peso 4 grammi in cupronickel. Al diritto il busto del capo di stato dell'epoca Philippe Petain, al rovescio un bastone di maresciallo legato con un laccio a due francesche. Dopo la coniazione, i tedeschi proibirono la messa in circolazione (il nickel era necessario come materiale di guerra) e ne fu chiesta la rifusione. Da qui in poi non abbiamo piu notizie certe e girando per i vari forum si è solo potuto ipotizzare sui fatti. Come citato precedentemente pare che una chiatta con questi pezzi destinati in Germania sia affondata in Belgio ....c'è chi dice sul fiume Sambre, chi sulla Schelda. Tuttavia pare che fossero ripescati alcuni sacchi con le monete, quelle che tutt'ora si trovano. Il quantitativo stimato varia da 10.000 a 50.000 esemplari. Qualcuno ne sa qualcosa di piu? Ne approfitto per postare un esemplare della moneta in questione
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  16. @@Eldorado Ciao Mario, ecco qui, cfr. post n. 128, al Terminus si mangia bene e si spende il giusto.......
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  17. Noi arriviamo col treno alle 11,20 saremo lì alle 11,30 .....petronius ci vediamo al tavolo di Lamoneta !
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  18. @@marco91 quindi anche tu hai avuto la stessa impressione?
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  19. Ciao, giusto per ampliare la discussione, ecco un altro bronzo che però personalmente giudico sicuramente imitativo (stavolta). Un buon Nerone con vittoria, 7,27 g. Provenienza gallica. Godibile nel suo insieme. Legenda al dritto non ufficiale come caratteri e nell'insieme abbastanza buona ma la "S" retrograda del S C a rovescio denuncia o imperizia o scarsa conoscenza dell'alfabeto! :) Ciao Illyricum ;)
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  20. approfondimento del 2009... E io mi accorgo che sono su questo forum da 9 anni e 1 mese... come passa il tempo... Hai fatto bene a portarlo alla luce. In questa sezione si è così tanto sommersi da valutazioni e presentazioni di monete che ci si dimentica che c'è sempre qualcosa da studiare... N.
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  21. Su gentile concessione di Francesco vi calo già nella realtà del Convegno col lussuoso ed elegante tavolo per Lamoneta.....molto ampio vedo ottimo per tanti libri, cataloghi, depliants e altro ancora....spero a questo punto che sia anche frequentato da molti lamonetiani ed anche appassionati, un ottimo meeting - point, devo dire che contrariamente a quello che sono di norma mi sento anche un po' emozionato....buon segno...a sabato allora....
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  22. @@Orate Ciao, un pochino assomiglia a questo personaggio. Niccolò_di_forzore_spinelli,_medaglia_di_girolamo_ridolfi_da_san_gimignano.JPG]
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  23. Se vogliamo essere realistici, non credo che ci siano mai stati dei regimi o regnanti/statisti nella storia, se non rarissime eccezioni, che si possano dire immuni dall'uso della violenza (nella sua accezione più ampia e complessa). Questo è un dato di fatto. E sulla base di ciò tutti sono liberi di collezionare ciò che vogliono.....con l'unica consapevolezza che se si acquista una moneta di Nerone, di Caligola, di Hitler, di Mussolini, di Stalin, di Filippo il Bello, di Pinochet, ...... cioè di regimi violenti sì ma ormai morti e sepolti, non si potrà mai andare a finanziarli o pubblicizzarli. Con l'Isis, o con qualunque altro regime ancora esistente, questa certezza non c'è. Poi ripeto ognuno fa quello che più gli aggrada.
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  24. Non credo che si possa conoscere la genealogia delle gentes minori sino a questo livello di dettaglio. Le fonti storiche spesso sono carenti al dettaglio. Per di più l'identificazione dei magistrati monetari con le persone citate dalle fonti documentali è quasi sempre solo presuntiva: si basa sull'usanza romana di dare al primogenito lo stesso praenomen del padre, per cui un "Marco figlio di Lucio" è probabilmente fratello minore di un "Lucio figlio di Lucio" ...
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  25. Ciao @@Tenebroleso Lo zolfo l'ho messo a secco, l'idea è che non ci sia contatto diretto fra argento e zolfo quindi niente immersione o liquidi. Dentro la scatoletta chiusa credo che si formino dei vapori solforosi che pian piano si combinano con l'argento creando la patina. Con altre monete, e non con questo Morgan, ho provato ad accellerare il processo mettendo la scatoletta al sole, ma noto che poi la creazione di patina è troppo veloce e tendente al grigio scuro. Immagino che lasciando tutto in ombra e a temperatura ambiente il processo sia più lento ma simile alla patinatura "naturale". Per curiosità io sto pensando di mettere in atrmosfera modificata solforosa un Koala del 2013.... troppo lucenti sono per i miei gusti.... eheheheh
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  26. Infatti i romani quando conquistavano usavano rose e fiori, mica si bruciavano le città, si saccheggiava, si violentava, raramente si inpalavano o crocifiggevano i nemici Non oso scrivere di molti cristianissimi re medievali che in quanto cristiani venivano giustificati pagando denari alla chiesa la differenza è che noi oggi vediamo...naturalmente si è liberi di credere che sti zozzoni sono i più cattivi di sempre. In fondo la storia è una materia troppo semplice per essere studiata e poi vuoi mettere un bel Nerone, un Traiano o un qualsiasi imperatore dopo il 250....
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  27. Non è un sesterzio bensì un asse. http://www.lamoneta.it/topic/90924-imitazione-di-un-asse-di-antonino-pio/?hl=%2Bimitativo+%2Bsesterzio#entry1007726 Tuttavia come "imitativo" questo lo vedo decisamente meglio. Resto della mia sulla realizzazione moderna invece per questo sesterzio, al limite una grossa pasticciatura col bulino
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  28. Non mi è nuova... ma sinceramente non riesco a capire che cassetto della mia memoria si sia socchiuso (se si fosse aperto ne saprei di più!). Mi spiego meglio. Ho visto ieri sera a letto sul telefono questa discussione e l'immagine mi aveva fatto venire alla mente un pezzo, credo transitato qui sul forum, su cui si era discusso circa la sua natura (genuino o falso). Ma ricordo solo questo piccolo dettaglio, non ho memoria se si trattasse di un pezzo di Antonino oppure di un altro imperatore il cui ritratto richiamava questo per stile di realizzazione né ho memoria dell'epoca in cui se ne discusse... non credo comunque in tempi recenti. Le parole "sesterzio"+"falso"+"imitativo" mi hanno fatto venire in mente questo... nulla di più. Secondo me a cercare bene, qualcosa di utile a questa discussione potrebbe esserci proprio nel forum. A ogni modo, tornando sul pezzo, premesso che la mia conoscenza in materia di sesterzi è alquanto limitata, mi vien da dire che il tondello appare autentico e qualora non lo fosse, hanno fatto un lavoro altamente credibile. Quanto allo stile invece... grida vendetta! Non solo quanto a uno stile ufficiale, ma anche per un eventuale imitativo... non mi sembra molto coerente con una raffigurazione "antica"... tuttavia potrebbe esserlo. Il fatto che sia un "not in RIC" (se non ho capito male) mi fa propendere per una realizzazione di fantasia (più o meno moderna) coniata su tondello antico.
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  29. il discorso si fa interessante :) non avevo considerato che, essendo francese, potesse essere un gettone camerale. i gettoni camerali infatti sono dei veri e propri "gettoni" in piena regola, a differenza dei cosiddetti gettoni di conto, i rechenpfennig, che sono solamente così denominati, ma da quello che so servivano solamente a contare sull'abaco, e non avevano un controvalore in beni e servizi come dovrebbe avere un vero gettone. in effetti sul tuo pezzo, una "spia" che si tratti di un gettone camerale, è il motto che compare intorno al profilo del re, un tipico elemento di queste emissioni. io ho un gettone camerale, che ho postato qui sul forum molti mesi fa proprio per capire che cosa fosse (la numismatica francese, tra emissioni regie, emissioni feudali, gettoni camerali e altro, è un ginepraio e non è assolutamente il mio campo) ; insomma il mio pezzo è un gettone camerale degli stati provinciali dell'alvernia, nobiltà d'alvernia, famiglia d'estaing (gli antenati del presidente francese valery giscard d'estaing). la tipologia in effetti è molto simile al tuo pezzo, salvo che sul tuo c'è il sovrano, elemento per cui, come dice @@mariov60, evidentemente si tratta di un gettone emesso per qualche struttura amministrativa legata alla corona. in ogni caso, non lo avevo detto, bellissimo pezzo! :D
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  30. salve,è la prima moneta del rotolino.l'anello che vedi è il segno della macchinetta orlatrice che ripiega la carta . ciao.
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  31. Non ci sono trucchi in questo caso @@eliodoro ;) Si puo' stare tranquilli :D Ho visto questa moneta solo in foto per cui ogni ipotesi è possibile tenendo conto che stiamo ragionando solo su foto. E' un pour parler qui con gli amici del forum! :D
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  32. beh no, non si tratta di moneta 'rarissima'. Si tratta di una moneta rara/di scarsa reperibilità. Tuttavia sono stati coniati oltre 13 milioni di pezzi, ma quanti in realtà ne sono sopravvissuti non si potra mai sapere con esattezza. Nel mio promo post indicato 10/50.000 esemplari, che appunto non la farebbero una moneta così rara, è piu la storia che porta con se a suscitare interesse e perciò domanda. L'altra moneta che hai visto si trattano sempre dei 5 franchi Petain ESSAI cioè prova.....non abbiamo indicazioni sulla tiratura, (in genere qualche centinaio di pezzi) e da qui l'alta quotazione.
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  33. Vero... ma solo finché non interviene Photoshop a sistemare livelli, colore, contrasti e, volendo, a mitigare i segni più piccoli...
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  34. @@Pendragon67: sto facendo un esperimento simile visto il suo buon risultato. Lo zolfo l'ha messo a secco o con dell'acqua? Grazie
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  35. Visto che di carne al fuoco non ce n'é gia abbastanza (ci sarebbe in effetti da disutere per anni, ma é pur vero che la questione va necessariamente vista nel suo contesto) aggiungo un paio di articoli emblematici che possono ben rappresentare le diverse posizioni e la discussione (a volte molto accesa) circa il significato dei tipi presenti sulla monetazione arcaica. Scelgo una coppia di articoli, uno dello stesso Andreas Furtwängler, l'altro di Olivier Picard, pubblicati entrambi, e di seguito (e ciò é significativo) sul numero 6 di "Etudes massaliètes", monografia dal titolo "Les cultes des Cités phocéennes" (Aix-en-Provence, 2000). Questa volta mi risparmio lo scanner (per quanto essendo il volume in brochure l'operazione non sarebbe stata così penosa) dato che ho visto che gli articoli sono disponibili in pdf in rete: Etudes Massalietes 6 - pp.165-174.pdf Etudes Massalietes 6 - pp.175-181.pdf Un po' d'appertutto (dal Bodestendt ai lavori di Furtwängler e Picard) viene citato un altro lavoro, gli Etudes d’Archéologie Numismatique di Lacroix, edito a Lione nel 1974, opera particolarmente consacrata alla relazione tra le iconografie monetali ed il contesto culturale e religioso delle poleis arcaiche e classiche. Aggiungere anche questo ora alla discussione sarebbe eccessivo. Semmai ne riparleremo in seguito.
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  36. Il Bodestendt é un gran bel librone. Ha l'unico difetto di essere in tedesco (ma d'altronde sono moltissime le opere importanti in numismatica antica ad essere scritte in questa lingua). Un'altra "grande opera" (nessun riferimento alla TAV, al MOSE, o al Ponte di Messina) é quella dedicata da Andreas Furtwängler alla monetazione arcaica di Marsiglia. Da un punto di vista metodologico personalmente credo sia superiore al lavoro di Bodenstendt. Poi si può non essere d'accordo, o avere dei dubbi, su alcune delle conclusioni dell'autore su alcuni punti specifici. Ma il lavoro é magistrale. A. E. Furtwängler, Monnaies grecques en Gaule. Le trésor d'Auriol et le Monnayage de Massalia 525/520-460 av. J.-C., Fribourg 1978 La serie che ci interessa, tra quelle arcaiche di Marsiglia, é quella che l'autore denomina J. Di seguito la descrizione degli esemplari conosciuti all'epoca della pubblicazione con un commento sulle emissioni e sui tipi, nonché le tavole.
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  37. http://www.la-detection.com/dp/message-28301.htm ... solo per contribuire.... qui trovi il gettone analogo al tuo... con il busto a sinistra..... ( una variante)
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  38. Gettone Bagni Popolari sul Po Torino «Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno, ricordare una strada, un bagno nel fiume, due occhi sgranati sulla città...». Sono passati i tempi in cui Gipo Falassino cantava le bracciate dei torinesi nel Po. Per rivendicare la balneabilità del fiume e la salvaguardia delle acque, una ventina di ambientalisti si tufferà domani alle 15 all’altezza dell’Imbarchino nel parco del Valentino per il «Big Jump», un appuntamento internazionale che si svolge in contemporanea nei fiumi di tutta Europa. «È una sensazione bellissima - dice Paolo Hutter, direttore di Eco dalle Città e promotore dell’iniziativa a Torino - Nuotare nel Po è tuttora un tabù, pensare che l'acqua è quasi salubre». La tradizione è vecchia, risale addirittura al 1700, ma oggi secondo l’Arpa bagnarsi nel Po è impossibile: la qualità dell’acqua è buona eppure i requisiti batteriologici non sono sufficienti. Pensare che una volta c’erano ben due stabilimenti balneari. Uno, poco oltre il ponte Vittorio Emanuele Era fatto a corona, le cabine di legno disposte a cerchio e una pozza in mezzo. «Le donne potevano bagnarsi solo in ore e giorni stabiliti - ricorda Francesco Gavinelli, classe 1916 e presidente onorario del circolo canottieri Armida -. Ma gli uomini sbirciavano con il binocolo da corso Cairoli». L’altro era del Comune, vicino al ponte di corso Dante, si chiamava «Bagni popolari torinesi», scomparve con la prima guerra mondiale. Leggendario nel dopoguerra il gruppo dei «giovani» dell’Armida, che a nuoto si faceva 7 chilometri dall’isolotto di Moncalieri fino al circolo. La pratica proseguì nonostante le prime piscine degli anni 50, ma la rovina del Po arrivò, definitiva, nel decennio successivo con gli scarichi industriali. Il fiume è tornato a respirare soltanto di recente da quando è entrato in funzione il condotto per la depurazione.
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  39. A me quando un venditore mi presenta foto cosi per monete da centinaia di euro mi si drizzano tutte le antenne.......occhio. Ciao
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  40. Taglio: 2€ CC TDR Nazione: Finlandia Anno: 2007 Tiratura: 1.367.900 Condizioni: SPL Città: Bibione (Ve) Note: praticamente perfetta
    1 punto
  41. Taglio: 2€ Nazione: Lussemburgo Anno: 2015 Tiratura: ??? Condizioni: SPL Città: Bibione (Ve) Note: News Taglio: 2€ CC Nazione: Lussemburgo Anno: 2004 Tiratura: 2.447.800 Condizioni: MB Città: Bibione (Ve)
    1 punto
  42. Gettone Reale emesso a nome di Luigi XIII; nel verso (identificazione dei versi secondo quato descritto nell'opera Les Medailleurs Francais du 15e au 17e siecle) gli scudi di Francia e Navarra e la classica titolatura; nel dritto il ritratto del Re e la titolatura HOC SYDERE LILIA FLORET (questo astro fa fiorire i gigli). S tratta di una tipologia abbastanza comune (vedi vendite su ebay), L'opera citata, dal n°607 al n°609, descrive gli esemplari con busto rivolto verso destra come incisioni realizzate da Nicolas Briot; in particolare l'esemplare descritto al n°609 (stesso dritto ma verso differente) viene descritto come gettone camerale del consiglio di stato. In riferimento agli esemplari con busto a sinistra (come il tuo) per ora (sono in vacanza...senza documentazione..) non sono riuscito a trovare riferimenti che aiutino a darne una definizione più dettagliata: incisore, gettoni di conto o gettoni camerali ciao Mario
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  43. Penso che queste emissioni siano il naturale evolversi della macchina della propaganda, per considerarsi stato occorre il controllo del territorio, l'amministrazione della giustizia e il potere di battere moneta propria. Non so se ci sia effettivamente un problema di mancanza di moneta circolante, credo che come succede in queste situazioni la vera divisa ufficiale adesso come adesso sia il dollaro. Forse l'emissione in metalli pregiati é un tentativo di affrancarsi da questa dipendenza di fatto. L'oro é sempre oro, anche se sopra c'é scritto checchessia, l'autorità emittente ha un ruolo marginale direi.
    1 punto
  44. Vi auguro buona serata con questa chicca, decisamente bruttina ma rara: Sisto IV (1471 - 1484) Fano - Picciolo 0,20 gr. Muntoni 54 Un esemplare era presente alla Kunst und Munzen XXI, lotto 114, considerato R/3. Per dare un'idea della rarità del pezzo Nascia mise questa nota a catalogo: "Vedasi al 362 della Collezione Ruchat, l'esauriente nota che illustra questa rarissima piccola moneta di Fano. Raggiunse allora 110 lire, quando un fiorino di camera per Roma dello stesso papa raggiungeva 60 - 100 lire." Non possiedo il catalogo della Collezione Ruchat e di conseguenza non posso riportare la nota, se qualcuno ne avesse l'opportunità... :hi: Buona serata, Antonio
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  45. Complimenti vivissimi per questa discussione, ricca di spunti interessanti :good: Mi permetto di coglierne uno, aggiungendo un piccolo aneddoto alla storia di Papa Clemente I. E' il cosiddettto "Miracolo di Sisinnio", affrescato su una delle pareti della già ricordata Basilica di San Clemente a Roma. L'affresco si trova nella basilica inferiore, ed è risalente all'XI secolo. Il Papa, convertendo una certa Teodora, moglie del prefetto Sisinnio, pare l'avesse anche convinta al voto di castità, suscitando ovviamente l'ira del marito :rolleyes: Il quale marito, geloso, un giorno la pedinò, non convinto del fatto che la moglie gli si rifiutasse per motivi religiosi, ma pensando piuttosto che avesse un amante. Con sua sorpresa, si ritrovò in una catacomba, dove Clemente stava celebrando messa. Furente, ordinò ai soldati che aveva portato con se di arrestare il Papa ma, per effetto di un miracolo, divenne improvvisamente cieco (alcune fonti dicono anche sordo). Questo è quanto viene raccontato nella parte centrale dell'affresco (Clemente che dice messa, e Sisinnio, cieco, sorretto da un soldato), ma quel che è più interessante lo troviamo nella parte inferiore, dove la leggenda prosegue con un inaspettato lato comico. Dopo qualche tempo, provando pietà per le condizioni di Sisinnio, Clemente si recò al suo palazzo per guarirlo. Ma qui il prefetto, adirato, chiamò i suoi servi e gli ordinò cacciare di casa il pontefice. Grazie ad un altro prodigio, Clemente rimase libero, mentre i tre servitori, che facevano del loro meglio per obbedire al loro padrone, al posto del Papa si ritrovarono a tirare una pesantissima colonna e furono ovviamente incapaci di smuoverla. Come in un antico fumetto, le didascalie, illustrano il tutto, anche se purtroppo oggi risultano scarsamente leggibili. Clemente dice, in perfetto latino: "Durixia cordis vestri saxia traere meruhisti" (per la durezza del vostro cuore meritaste di trascinare pietre). Ma Sisinnio e i suoi tre uomini (i cui nomi apprendiamo dal testo essere Albertel, Cosmari e Carvoncelle) si esprimono nella lingua del popolo, il volgare, comunemente parlato a quei tempi (l'affresco, ricordo, è dell'XI secolo) ma mai usato per testi scritti: Mentre il servo all'estrema sinistra chiama: "Falite dereto co lo palo" (spingete dietro col palo), il prefetto, furioso per i loro scarsi risultati, dall'estremità opposta gli grida: "Fili de pute traite" (figli di p...tirate). Si tratta di una testimonianza di eccezionale importanza, una delle primissime attestazioni scritte della lingua volgare, e in particolare del volgare romanesco, con il quale il popolo si esprimeva abitualmente. petronius oo)
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  46. Taglio: 2 euro Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: solo in divisionale Città: Milano Condizioni: BB
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  47. La conservazione non è male e quella cifra l'avrei spesa anche io nonostante la lucidatura. Tuttavia sono del parere che una moneta del genere vada acquistata periziata da un esperto. L'esemplare proposto non solo è privo di perizia ma è anche di un venditore non conosciuto come riportato nel post di apertura. Le foto postate non fanno pensare ad un falso ma quando si ha a che fare con questo tipo di monete bisogna essere molto prudenti ed è lecito, a mio parere, pretendere qualche garanzia.
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  48. Molto probabilmente domattina sarò a Gaeta per la cerimonia/manifestazione. Ecco qualche medaglia originale dell'evento storico.
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  49. grazie mille a tutti per l'aiuto
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