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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/15 in tutte le aree
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Buona giornata Tutto vero quello che è stato detto da chi mi ha preceduto; aggiungerei anche che solo qualche decina di anni fa (per non parlare del secolo scorso) le monete considerate B, MB e BB avevano un florido mercato e queste condizioni di conservazione non facevano storcere la bocca allo "schifato" collezionista, anzi :pleasantry: Oggi il "Fior di conio", "Fior di conio assoluto", "Stato zecca" e chi più ne ha ne metta, impera; non solo riguardo alla monetazione contemporanea (dove avrebbe più senso), ma anche a quella moderna ed anche andando a ritroso..... E' sufficiente dare un'occhiata nei libri, dove vengono raffigurate monete facenti parte di collezioni appartenute a numismatici di prim'ordine vissuti il secolo scorso, per rendersi conto che, anche le monete più consunte e/o danneggiate, avevano pari dignità di quelle meglio conservate. saluti luciano6 punti
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Perché le conservazioni nascono con la numismatica classica (dove per altro non ha molto senso usarle). E il Molto Bello per una moneta romana e un euro sono un po' differenti.5 punti
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______________ 1945 Filippine Dominazione coloniale americana Sotto lo scudo è presente la scritta "COMMONWEALTH DELLE FILIPPINE" A sinistra dell 'anno il marchio di zecca "S" (San Francisco). - Non sono interessato alla patine, ma debbo dire che questa colorazione bluastra mi piace :D - 50 Centavos - Argento .7504 punti
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Vedo che sono stato immediatamente preceduto. Scusate ma.... repetita juvant La questione è molto complessa e, ahinoi poco documentata. Grado comunque non era un feudo, ma faceva parte di una struttura amministrativa territoriale di origine bizantina, chiamata il Ducato di Venetia, di cui Rialto era il centro direzionale. Quindi non aveva nessuna autonomia par battere una propria moneta, e poi perché farlo? Sicuramente per un abitante di Grado la 'sua' moneta era quella Veneziana, così come lo era per un cittadino di Pellestrina o di Pirano. Latisana e Lienz, come parte del territorio longobardo conquistato da Carlo Magno, erano invece feudi di tradizione germanica, e come tali, secondo il diritto feudale, teoricamente potevano battere moneta in virtù di concessioni imperiali. Per l'esattezza essi facevano parte dei cosiddetti "feudi friulani" appartenenti ai Patriarchi, che questi concedevano ai Conti di Gorizia per il loro servigi (va be', diciamo così), come avvocati. Di quelle concessioni non abbiamo traccia, per cui probabilmente non furono mai decretate, però abbiamo le monete e quindi evidentemente furono usurpate. La mia idea, al momento non molto documentata, lo confesso, è che in ambito Alpino il diritto di conio venisse spesso interpretato, soprattutto da alcuni fruitori, come parte del diritto di mercatura e di dogana, infatti molte zecche dei signori alpini erano in origine mercati o dogane (tali erano, ad esempio, proprio Merano, Lienz e Latisana). Soltanto che giuridicamente così non era, ed infatti nel 1202 in una disputa fra il Patriarca ed i Conti di Gorizia, un arbitrato stabilì che ai Conti di Gorizia spettavano solo i diritti che già avevano nel 1182, e tra questi non c'era il diritto di conio (monetam non habebant). E infatti Latisana smise definitivamente di battere moneta, mentre Lienz interruppe le coniazioni per oltre settanta anni. Per quanto affascinante, quindi, l'idea che possa trattarsi di una manovra antiveneziana ordita dai Patriarchi mi sembra difficile da dimostrare. Molto probabilmente, visto il quasi certo utilizzo delle stesse maestranze, i Patrarchi tolleravano queste usurpazioni monetarie perché si dividevano gli introiti, fino a che evidentemente non si stufarono. Ho scritto tutto getto, quindi vi prego di scusare eventuali strafalcioni. Comunque trovate tutto in questo splendido articolo di Lorenzo Passera: https://www.academia.edu/780837/Le_emissioni_dei_Conti_di_Gorizia_una_nuova_proposta_cronologica_Rivista_Italiana_di_Numismatica_CV_2004_pp._301-350 Notte, Andreas3 punti
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buongiorno tutti..... :) ..una monetina,che sembre di billione....o argento?....18mm di diametro. i relievi de le scritture son belli....penso non ci sara dificolta.... :)2 punti
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Il Grosso o Denaro: fu messo in circolazione dalla città dal XIII° sec all'inizio del XVI°. Un metodo per datarlo con sicurezza è osservare la sigla posta sotto il braccio destro di S. Biagio traduzione: izmedu = tra kovani=coniato dinari= denaro označeni= segnato (ovvero con sigla)2 punti
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.....quindi è meglio raggiungere il Convegno in treno......ho capito.2 punti
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D'accordo al 100% con @@lele300 chi è li che deve mangiare con il proprio lavoro, la propria passione, è chiaro che deve "esaltare" le proprie monete, senza esagerare e rimanere sempre nel credibile sia ben chiaro... altrimenti sarebbe un altro discorso. Semplicemente dico che un quarto di punto... ma anche mezzo punto ci sta di "spread" nelle valutazioni per una conservazione di una moneta vista sul forum e da una fotografia formato "pizza al taglio" scattate da persone diverse, sono convinto che se fossimo tutti a sedere con le monete in mano nel giro di breve troveremmo una conservazione che ci soddisfa tutti quanti.2 punti
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Claudio sono con te, un quarto di punto sotto ci stà di sicuro però oltre non sò...da vedere in mano....però alla fine come riusciamo ad esaltare ciò che abbiamo????? Veniamo tutti a casa tua e ci illumini ;) Stammi bene2 punti
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Le differenze ci saranno senza dubbio rispetto la mia ma quello che subito mi balza agli occhi sono i riflessi di luce attorno ai rivetti nelle mie foto e la completa assenza attorno a queste foto professionali. In mano devo dire che non ci sono differenze nei rilievi. Piuttosto le mie foto con luce sparata mettono in evidenza molto di più i contatti. In ogni caso è la moneta che posseggo in conservazione migliore e io la adoro.2 punti
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@@Cinna74 allego le foto del D/ di uno Spl/Fdc e di un qFdc/Fdc Come vedi, nonostante la plastica, siamo a livelli ben diversi.2 punti
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È scaturita quando qualcuno ha detto che paghi il banco e vendi, mentre in realtà non è così. Il motivo é che se c'é qualcuno nella categoria che paga (e nemmeno lui ha i velieri carichi di ferrari piene di oggetti da vendere) é infastidito nel sentir dire che non é vero o che non serve.:angry:2 punti
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La conservazione comunque sia, è pur vero che ci sono dei parametri, ma è sempre soggettiva , in un certo qual senso sono molto contento di seguire più che altro la monetazione medievale, dove la conservazione non viene quasi mai nominata, sono altri i parametri , intanto averla la moneta, catalogarla, e spesso non è affatto facile, studiarla nel conio, nei segni identificativi, nelle leggende, nella cronologia, nelle variazioni iconografiche, nella rarità, siamo di fronte a un prodotto artigianale che cambia e quindi il bello è capirlo, studiarlo, poi viene tutto il resto.... La monetazione medievale è stata snobbata nel tempo dai collezionisti ma anche commercianti e soprattutto case d'aste, solo negli ultimi anni devo dire, anche grazie al forum, ha avuto la sua giusta considerazione sia da studiosi che da collezionisti, spesso è moneta vile, usurata, molto circolata, la moneta delle piccole transazioni, ma sono le monete vere, usate, passate in tantissime mani che trasudano storia e nascondono affascinanti enigmi.... Certamente più si va verso la monetazione moderna, le monete del Regno, Euro....e più si entra nelle scale di conservazioni che poi diventano e determinano anche l'aspetto puramente commerciale... Un mezzo grado in più cambia il prezzo decisamente e allora nascono le dispute, le perizie giuste o sbagliate, il tentare di accreditare il pezzo, logiche a cui per esempio il medievalista fatica ad entrarci e a capirle... E quindi , anche in questo momento si sta parlando sul forum di un SPL - o SPL o altro ancora, paginate su paginate, quando poi ripeto la concordia raramente si troverà e il miglior parere è quello, con una certa esperienza, dell'acquirente a cui evidentemente piaceva e piacerà con buona pace di tutti....2 punti
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Ricordatevi visto che siamo sull'argomento ? anche di uno spuntino per sabato verso le 13 magari dopo il meeting point lamonetiano , sarà forse il momento di maggior frequenza....anche una semplice sfogliatella in compagnia....???...un babà'....?....vedete voi, un break veloce....anche estemporaneo tra chi c'è al momento...2 punti
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Io penso perchè a prescindere dall'usura le monete siano sempre belle anche coi rilievi molto consumati (infatti ne ho un casino in Mb, qbb). Forse si intendeva questo, o forse come dice cippal può essere una trovata commerciale ma in questo caso servirebbe solo a ingannare i neofiti2 punti
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nel 1980 nei pressi di patresi colle (il punto dell'elba piu vicino alla corsica circa 30 miglia nautiche) la presenza di una coppietta un po particolare, in affitto da una signora della zona, non passa inosservata,i due sono li gia' da un po di tempo e destano simpatia tra i locali, perche sono corsi,probabilmente di bastia visto che si intendono a meraviglia con la gente del posto.Ma che ci fanno due sposini corsi a patresi?e poi da cosi tanto tempo....mistero.Ma il mistero dura poco perche' la mattina del 14 agosto alle 6:05 una tremenda esplosione fa tremare la montagna(monte capanne 1020 mt.) si scoprira' in seguito che i servizi segreti francesi(e dubito che avessero l'appoggio di quelli italiani) per oscurare le trasmissioni dell' emittente radio indipendentista "corsica libera",e per non rischiare di fallire, hanno fatto venire giu tutti i ripetitori presenti nel sito tra cui: eni,antincendio regione toscana,banca d'italia,vigili del fuoco,guardia di finanza e svariate altre emittenti radio per un danno calcolato(a spese nostre ovviamente)di circa 1 miliardo di lire.E gli sposini corsi? svaniti nel nulla,nessuno gli ha piu' visti.... L'arroganza,quella si,e' molto francese.2 punti
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Carissimo Cliff devo dire che una delle prime cose che mi ha insospettito è stato proprio il peso, poi mi sono messo a guardare meglio e se noti, anche a occhio, si vede che il pezzo Gorny ha un bordo molto più ampio a partire dalla perlinatura; nel rovescio si nota moltissimo. A questo punto mi sono chiesto anch'io che relazione potesse esistere tra due pezzi così assurdamente simili per conservazione, modulo e aspetto generico. La mia personale conclusione è che il Gorny sia un falso ( e fino a qui niente di nuovo, già ben detto sul forum), ragionevolmente ottenuto per fusione da un calco di un pezzo autentico, modificato nel tentativo di migliorarlo e render credibile il falso: perlinatura ( anche se grossa, grassa e grossolana), vari dettagli delle figure, il tripode, la sommità dei capelli di A.Pio, e le lettere che hanno un ché di "plasticoso" e assolutamente fuori "resa" per un pezzo coniato romano, e mille altri particolari... Lo stile del ritratto e anche la composizione del rovescio è il motivo che mi ha fatto pensare che sia più una copia che una invenzione vera e propria e che possa esistere un pezzo di base autentico. In effetti leggendo sulle descrizioni dei cataloghi mi pare di capire che non è del tutto inedito, il rovescio sembra conosciuto man on accoppiato con questo diritto, bisognerebbe vedere il Banti e il Gnecchi cosa riportano (cosa che non posso fare in quanto in vacanza e quindi senza libri), ma mi immagino che materiale di confronto, almeno parziale, si possa trovare. Venendo al pezzo Rauch devo dire che sono d'accordo con Legio/ Claudio nel preferire la versione che doveva essere quella storica, ovvero senza i ritocchi, che abbiamo visto non essere dei semplici ritocchi del medesimo pezzo ma due pezzi differenti. Alla fine mi sono messo a confrontarli e il paragone dei dettagli, in particolare le legende ( vedi foto sotto il primo è il Rauch, notare la P di Pius, e le altre P con patina saltata e la perlinatura) mi hanno convinto a dare una "chance" al pezzo di Rauch di essere il pezzo di base da cui poi sono partiti l'altro o gli altri... Certezza? No ! Però è decisamente più credibile, soprattutto da solo : le lettere ci stanno, la perlinatura è sottile e accennata e con patina che sembra di spessore, saltata qua e là, e il modulo ha più senso dell'altro... la corrosione sul collo sembra ci sia come depressione sull'altro esemplare copiato... ed altri particolari... insomma un'occhiata dal vivo gliela darei prima di condannarlo senza appello... Certo se Snam riuscisse a trovare quel file si avrebbero dei dati in più e qualche altro suggerimento, anche se credo che si riferisca al Gorny, che è da bocciare senza appello. Ripeto: non ho certezze ma un'occhiata in più al Rauch gliela darei, quantomeno per capire se è il modello (autentico o meno) Un salutone a tutti, Enrico2 punti
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Come no. Posto che i "palestinesi" intesi come popolo a se stante non esistono nè etnicamente nè linguisticamente (al massimo possiamo parlare di arabi di Palestina), il loro odio religioso e razziale per gli ebrei si spinge ad auspicarne lo sterminio completo e da ben prima della nascita dello stato di Israele.2 punti
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Vi auguro buona serata con questa chicca, decisamente bruttina ma rara: Sisto IV (1471 - 1484) Fano - Picciolo 0,20 gr. Muntoni 54 Un esemplare era presente alla Kunst und Munzen XXI, lotto 114, considerato R/3. Per dare un'idea della rarità del pezzo Nascia mise questa nota a catalogo: "Vedasi al 362 della Collezione Ruchat, l'esauriente nota che illustra questa rarissima piccola moneta di Fano. Raggiunse allora 110 lire, quando un fiorino di camera per Roma dello stesso papa raggiungeva 60 - 100 lire." Non possiedo il catalogo della Collezione Ruchat e di conseguenza non posso riportare la nota, se qualcuno ne avesse l'opportunità... :hi: Buona serata, Antonio2 punti
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Non è lo stesso pezzo, il che , casomai, testimonia a favore dell'opinione di falsità che girava sul forum... In ogni caso, io non lo comprerei...checché ne possano dire....un po' di medaglioni li ho maneggiati e ,la morfologia di questi, non mi piace neanche un po', almeno dalle foto...2 punti
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Hai ragione Enrico!! Con questa differenza di peso non potevano proprio essere la stessa moneta d'altronde, e ci sono anche le piccole differenze evidenziate da Illyricum. Mia topica leggendo di fretta il catalogo Rauch che riporta il passaggio Gorny di un anno fa, ma non come pedigree ma come moneta analoga e dello stesso conio (La prima di Gorny era finora unica). Ricapitolando però, non essendo la stessa moneta come parrebbe assodato, la situazione si fa se possibile anche forse piu' inquietante.... Due medaglioni inediti di Antonino, dello stesso conio e quasi identica centratura, a distanza di un anno sul mercato? :nea: Prima esce l'esemplare migliore, bellissimo da non sembrare vero e con stile del rovescio non molto credibile, e poi l'esemplare peggiore....di identico conio (mai visto prima del pezzo Gorny) e quasi identica centratura. Tra l'altro anche i tondelli sono molto molto simili per morfologia... :nea:2 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Austria Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale (150.000) Città: Milano Condizioni: BB2 punti
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visto che sono un appassionato di aquile araldiche non ho potuto farmi scappare questa moneta con tanto lustro e che spero metterà su una bella patina.. Voi cosa ne pensate? Saluti Stefano1 punto
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Molti in questa sezione amano le quadrighe briose e così ho deciso di sottoporvi questa 2 lire del 1915. Aspetto vostri pareri circa la conservazione. Saluti Stefano1 punto
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Buonasera a tutti, qualcuno potrebbe darmi una stima di questa monetina? Si tratta di una CONTRAFFAZIONE DEL QUATTRINO DI BOLOGNA ZECCA DI DESANA DA AGOSTINO TIZZONE 1559-1582 . L'ho con me da parecchio tempo e vorrei sapere il grado di rarità è una stima se è possibile. Grazie mille1 punto
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dall'uscita della rampa della stazione svoltare a destra, la Stazione Centrale dista 600/700 mt circa ......1 punto
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Comunque, per questo esemplare, va riportato anche il pedigree: ex Mazzini. Non dico che la collezione Mazzini sia esente da falsi (in teoria non lo so, ma essendo così vasta qualche falso ci sarà stato..), però sicuramente non era uno sprovveduto...... Ciao1 punto
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Meritava di meglio il Presidente Pertini.....ma anche gli altri ! E' vero che i gusti sono soggettivi, ma....ci vuole un minimo !1 punto
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Guardate questa volta ho voluto condividere la moneta in questa discussione con voi soprattutto per capire a che punto la mia sperimentazione fotografica fosse giunta. Beh sono lontano pianeti. Ma di sicuro c'è che ho visto il traguardo nelle foto del monetaio che non sono le solite foto dei venditori. Quindi si per me la discussione è stata enormemente costruttiva. Poi si condivide anche per la gioia di parlare delle proprie monete. Nel mio caso se tento di discorrerne con amici o parenti mi guardano come fossi pazzo. Con mia moglie poi, se viene a sapere che compro a più del prezzo dell'oro rischio il divorzio. Grazie ancora per farmi compagnia e da insegnanti insomma.1 punto
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Devo dire che grazie ad alcuni utenti questa discussione sta diventando stimolante. Grazie! Dico che per comparare le due monete bisognerebbe che la stessa mano le abbia fotografate, purtroppo le foto di @@Cinna74 non sono all'altezza di quelle postate da @@claudioc47 dove è evidente che nella prima moneta le foto sono state fatte in maniera artigianale (non me ne voglia @@Cinna74 ) mentre nell'altra il bravo Pino ha saputo in maniera professionale "esaltare" la moneta, e questo è un punto a suo favore.1 punto
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DE GREGE EPICURI E' il famosissimo sesterzio di Caligola con le tre sorelle (Agrippina, Drusilla, Iulia), molto raro costoso. Ma questo è un falso per fusione, ce ne sono tanti.1 punto
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Ciao, probabilmente è un sesterzio abbastanza leggero. Quelli di Alessandro Severo pesano in genere 14,75g e 33,74g. con un addensamento intorno ai 20-21g . Un sesterzio simile a quello che trovi qui: https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a312/a312.html http://wildwinds.com/coins/sear5/s8003.html Ciao Illyricum :)1 punto
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Ciao , certo che : questi "nonni" ne combinano di casini... ( sono nonno anche io ) ma mi sto adoperando per far sparire tutte le " patacche" è falsi vari.. in modo che ; un giorno il mio nipotino, non dovrà scrivere sul forum è sentirsi dire... le solite cose sui nonni.1 punto
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bravo, penso che tu abbia proprio fatto centro. REVAL, under SWEDEN. Johann III, 1568-1592. AD. Æ Schilling (0.90 gm). Crowned IR / Three lions. Ahlstrom.43b. VF. Personalmente utilizzo molto ac search.1 punto
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Salve a tutti. non sono propriamente un collezionista pero' mi piace la storia e le monete sono parte di essa. Cosi' quando passo da qualche mercatino guardo sempre anche le monete ed ogni tanto ne prendo una che mi piace (senza spenderci capitali). Ieri ho trovato questa lira del 1916. Che ne dite?1 punto
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Buonasera a tutti, questo è il libro che ho letto sotto l'ombrellone, mi sono permesso di estrapolare un piccolo passaggio che riguarda direttamente la numismatica. Sicuramente libro assai "fazioso" ma letto con un'occhio critico e con altre fonti per equilibrare il giudizio e' diventato molto interessante.1 punto
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Io sarei meno possibilista, in primis a causa della forma del tondello....e viste le differenze evidenziate nelle due foto che hai postato, invertirei anche la sequenza di produzione per mere ragioni tecniche e pratiche. Concordo sulla "patina più credibile", ma, appunto, solo "credibile" per il pezzo di Rauch, ma la sostanza della mia idea non ne viene modificata.1 punto
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Nei denari con la Beata Vergine di Bertrando l'immagine è praticamente la stessa. In essi si vede (in quelli ben coniati!) il braccio destro del bambino sollevato e la mano che accarezza il volto della madre. Anche in quelli mal coniati, sapendo che braccio e mano sono in quella posizione, si possono "intuire". Nel nostro grosso non c'è il braccio destro del bambino ne la mano ad accarezzare il volto della Madonna. Può essere che la figura sia diversa in questo particolare da quella del denaro, ma mi sembrerebbe strano. Nella moneta in oggetto sotto il trono vi sono due trattini paralleli ricurvi. Sembra che l'incisore con essi indichi dei piedi, ma andrebbero bene per un faldistorio (ne abbiamo degli esempi); io non li vedo logici come piedi di un trono (con tutto lo spazio poi per farli diversi e più accurati). Se fossero parte del velo della Vergine sarebbero stati posizionati decisamente male.1 punto
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Guarda, a me non interessa se l'ISIS è uno stato "rivoluzionario", uno stato "terrorista", uno stato X o uno stato Y: più materialmente so solo che è un'entità fin troppo dannosa per noi, anche perchè è chiarissimo quali sono i suoi scopi, chi la spalleggia e chi ci va di mezzo. Ti sarò sembrato ipocrita, lo capisco, ma fosse per me minaccerei seriamente di buttare fuori la Turchia dalla NATO (questi sono i primi a vendere armi e munizioni all'ISIS, non certo noi), sospenderei la vendita di sistemi d'arma europei (italiani compresi) alla Turchia così come le importazioni di petrolio e altro dalla Russia, tanto per capirci quanto poco mi vadano a genio gli intrallazzi commerciali e di altro tipo con paesi che sono in rapporti del genere con noi. Non comprerò adesso le monete che l'ISIS butta in pista per finanziarsi, nè a prezzo di emissione nè a qualunque altro prezzo, perchè al contrario delle importazioni di petrolio e della vendita di armi posso decidere io cosa fare.1 punto
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Concordo con chi mi ha preceduto, la data è quasi sicuramente 1727. Riguardo una valutazione, direi non affatto elevata, massimo 5-10 euro.1 punto
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Oddio... non collezionabili sono altre eh...Questa non sarà una bomba fdc, sarà lucidata e tutto quello che vuoi, ma i 25€ sono un prezzo adeguato e definirla "non colleziobabile" mi sembra davvero eccessivo.1 punto
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In realtà il nostro amicone simpaticone Erdogan fa il doppio gioco, in quanto lui ed altri ritiengono l'ISIS utile ai propri scopi strategici. Deve muoversi con molta cautela, perchè la Turchia fa parte della NATO e in generale deve mantenere il più possibile l'immagine di paese filo-occidentale, ma ora come ora la sua idea è di lasciar fare all'ISIS, possibilmente anche attraverso un patto informale di non-aggressione, finchè quest'ultimo si accollerà l'onere di combattere contro il PKK facendo fuori più curdi possibile, ma soprattutto di consolidare le basi di uno stato nuovo. Per comprendere bene il gioco turco bisogna tener presente che tutto questo s'incentra su una faccenda che l'opinione pubblica occidentale trascura perchè conosce poco ma che è fondamentale per capire le dinamiche mediorientali: l'eterno ed esteso conflitto fra sunniti e sciiti. Quello che ISIS de facto ha realizzato dal punto di vista territoriale è il distacco da Iraq e Siria delle aree sunnite o a prevalenza sunnita, fondando addirittura uno stato che nei limiti del possibile è organizzato come una vera e propria nazione (con tanto di Ministero delle finanze che emette queste monete) e che se ben consolidato potrebbe durare anche dopo l’eventuale eliminazione dell’ISIS stesso. Questo perchè probabilmente in futuro i suoi abitanti tutto accetteranno fuorchè di tornare sotto la dominazione sciita, cioè quella del governo iracheno internazionalmente sostenuto e di Bashar al-Assad, che è un alauita (minoranza del ramo sciita). L'ISIS non combatte solo i curdi e i soldati regolari iracheni o siriani ma anche le svariate milizie sciite irachene, iraniane e libanesi: è specialmente in funzione anti-Iran, il più forte paese sciita esistente con la sua crescente sfera d'influenza in Iraq, che l'ISIS viene considerato da molti un'utilissima pedina sullo scacchiere. Più avanti, a situazione stabilizzata, la Turchia potrà lavorare per sostituirsi allo stato islamico con la pura forza militare o la decapitazione del vertice ISIS, un po' come già da tempo ha in progetto di fare nel nord della Siria, creando un vasto protettorato sotto il suo controllo. Perchè, diciamocelo chiaramente, nessuno pensa sul serio che l'ISIS verrà fatto fuori, almeno a breve-medio termine, o se non altro che sarà annullata la sua eredità in termini di equilibri geopolitici nell'area: almeno per ora nessuno nella "comunità internazionale" ha voglia di andarsi a ficcare con unità terrestri in un casino del genere sapendo che una parte non indifferente del mondo islamico sunnita concepisce l'ISIS come un'occasione, e qualcuno addirittura lo appoggia comprando il petrolio depredato, fornendogli armi o anche semplicemente non intervenendo durante le fasi cruciali delle battaglie contro di esso, come la Turchia con l'assedio di Kobane. Ovviamente la valuta di quelli - se di vera valuta si può parlare - non è ufficalmente riconoscita nè scambiata da nessuno, ma almeno nel secondo caso potrebbe esserlo in seguito visto che qualunque valore o scritta riportino le monete d'argento e d'oro possono comunque assumere la funzione di lingotti.1 punto
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manca l'ultima foto, Acraf.... In compenso le escrescenze che citi continuo a non vederle, vedo il risultato dell'utilizzo di un conio vecchio usurato danneggiato e corroso( direi rugginoso se mi si passa il paragone con gli analoghi greci) che ha lasciato le sue tracce su tutte le monete indicate e in progressione, compreso il Nummus et Ars di cui sono più che convinto della coniatura.1 punto
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La petizione " For preserving the right..." e' stata estesa al 21 ottobre Fonora sono state raccolte 20.000 firme Il che ha spinto le istituzioni in Germania a spostare almeno a meta' settembre la presentazione e votazione del nuovo testo di legge , inizialmente prevista per il 26 agosto. Un bel risultato finora , non c 'e' che dire..1 punto
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Cowrie shells I primi “oggetti” a circolare con valore monetale (ma non come moneta in senso stretto) furono le “cowrie shells” ovvero i gusci di un gasteropode marino. Le cowrie shells, denominate bei (), cominciarono a circolare intorno al 2000 a.C. e vennero utilizzate per centinaia di anni durante i regni delle dinastie Shang e Zhou. Le conchiglie rappresentarono un’ottima soluzione come riserva di valore per le piccole transazioni quotidiane in quanto soltanto i sovrani potevano permettersi di raccoglierle nei mari all’estremo sud del territorio cinese per poi metterle in circolazione. Inoltre una conchiglia naturale era impossibile da contraffarre. Tuttavia esistono imitazioni di cowrie shells, di periodi più tardi, in vari materiali, tra cui osso, pietra, ceramica, giada, argilla, ma anche argento, bronzo e bronzo dorato. Non è però possibile stabilire con certezza se anche queste imitazioni ebbero un uso monetale come le conchiglie naturali: è possibile ritenere però che le imitazioni in metallo (bronzo e argento) abbiano svolto questo ruolo, mentre le altre imitazioni abbiano avuto perlopiù un ruolo di oggetto votivo utilizzato nelle cerimonie funebri. Inoltre le cowrie shells, naturali e non, presentano talvolta uno o più fori probabilmente per essere inserite in corde per facilitarne il trasporto. 1700 a.C. – 771 a.C. circa Cowrie shell, guscio naturale. Imitazioni in osso e in argilla1 punto
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