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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/20/15 in tutte le aree
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Caro @@jagd, i due denari che hai postato sono molto interessanti non tanto per la tipologia, che corrisponde a tipi già noti (miei gruppi Ia e Ic del catalogo online), ma perché assomigliano ai denari di quel periodo che sto studiando in un bellissimo tesoro ritrovato in Sardegna, soprattutto il denaro più antico che appare così "leggero" (0,61g) perché consunto e tosato probabilmente perchè rimasto in circolazione fino alla metà circa del Duecento. Così mi hai offerto il destro per dire qualcosina in più di questo tesoro, che ormai ho quasi finito di studiare, grazie anche al sostegno dell'Università di Sassari e del Circolo Numismatico ligure "Astengo" che qui ringrazio sentitamente e pubblicamente, anche se ci saranno i modi, i tempi e le sedi opportune. Si tratta del noto tesoro rinvenuto nell'area della chiesa di Santu Miali (San Michele) di Padru che consta di 3671 monete tra grossi, denari e mezzi denari di Genova. Lo trovate già citato nel mio articolo del 2009 dedicato alle monete piccole di Genova, in appendice a p. 358 con questa breve nota, che corrisponde a quanto ne sapevo allora: Santu Miali, Padru (Sassari), dep. ante 1330? Scavo archeologico, chiesa, rinvenuto sotto l’altare, nel 2002. Composizione: 3.500 monete genovesi (soltanto denari?), databili 1139-1330 circa. «La Nuova Sardegna», 3 ottobre 2002; www.comune.padru.ss.it/pages/C_Miali. Per mia fortuna la composizione del ripostiglio è più articolata. Come direbbe jagd è vero un piacere per gli occhi, oltre che per la mente: avere l'opportunità di studiare un ripostiglio così ampio mi ha dato modo di affinare ancora di più le mie conoscenze di questi nominali :) e di poter ricostruire meglio alcune successioni di certi tipi e di alcuni conii. Vi sono inoltre due tipi di denari ancora inediti ed alcune interessanti ribattiture. Di più per il momento non posso dire, ma spero di avervi incuriosito abbastanza :P . Comunque, visto il sostegno avuto dal circolo Astengo lo studio completo del tesoro sarà presentato in anteprima presso la loro sede, in data ancora da stabilire, mentre il complesso monetale sarà esposto prossimamente in una mostra nel nord della Sardegna e poi in modo permanente al nuovo Museo della Civiltà Giudicale che è in fase di "costruzione". Presto quindi vi potrete lustrare gli occhi anche voi ! Un caro saluto e a presto MB7 punti
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Ecco qua anche le uniche due immagini già pubblicate sul web del ripostiglio che vi posso postare al momento (altre, visto che il ripostiglio è ancora inedito, non posso senza avere il permesso della Soprintendenza). Di nuovo un saluto MB4 punti
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... e poi questa chicca!!!!!!! Taglio: 10 cent Nazione: Monaco Anno: 2003 Tiratura: 100.800 Condizioni: SPL Città: Montecarlo 4 punti
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Ciao a tutti, apro questo thread per rendervi partecipi di un piccolo traguardo per me comunque significativo... oggi ho raggiunto, nella mia modestissima collezione di monete mondiali, quota 10.000 pezzi! Certo, quantità e qualità sono misure diverse e, per un buon 80%, la mia collezione è composta da monete circolate di valore praticamente nullo... però il "viaggio numismatico attorno al mondo" è ciò che ho scelto di collezionare, ciò che mi appassiona, e la soglia raggiunta oggi non è un obiettivo da poco. Grazie a tutti per l'attenzione, nel mio profilo, per i curiosi, trovate il link alla collezione. :)3 punti
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:) buongiorno a tutti.....certi ancora in ferie,altri stano partendo,e altri riprendeno lavoro,tutto quello per auguri di buon estate a tutti!... il griffo sempre in volo....sempre con queste intrigante monete...favolose! :closedeyes: ecco dui esemplari ,chi sa ,quello che le a viste per ultima volta,cosa avra passato ne quelli posti ritirati e lontani,ancora oggi sempri duri d'accesso!! per 0.84,e 0.61 grammi da sinistra a destra,e 17 ,16 mm di diametro...ma piu e,la mano anonime del gravore di cognio!!che ne fa una varieta di quelle le piu diversse!!..buona giornata a tutti! ^_^3 punti
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Aggiungo qui per ricordarlo l'immagine che Topgun ha inviato al forum per la vittoria nell'Oscar Euro 20123 punti
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Ciao a tutti. Volevo condividere con Voi questa moneta che a me piace moltissimo. Si tratta di un Five Dollars Indian Head coniato dalla zecca di Denver (simbolo di zecca D in incuso) con millesimo 1909. Pesa grammi 8,38 con un diametro di mm. 21,6. Assi alla francese e contorno rigato. Dal mio "U.S. Coins Digest" del 2005 ho notato trattarsi di un esemplare appartenente al contingente più numeroso (3.423.560 pezzi) fra quelli coniati nel periodo di emissione di questa moneta, che va dal 1908 al 1929. Insomma, si dovrebbe trattare di un esemplare fra i più comuni di questa tipologia. Piuttosto, avrei una domanda (probabilmente banale) per villa66 o per chi ha dimestichezza con questa monetazione: nel linguaggio comune dell'epoca, questa moneta veniva anch'essa indicata genericamente e senza distinzione come "half eagle" oppure aveva una denominazione sua propria? Grazie e scusate per la domanda non particolarmente......culturale..... :pardon: Saluti. :hi: Michele2 punti
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mi spiace per la sua prematura dipartita, ancor più dopo aver appreso che aveva solo 43 anni.... Non ho avuto la fortuna di conoscerlo in questa vita, posso solo dirgli "arrivederci" nella prossima2 punti
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Io non farei periziare niente, lo scudo del 75 lo hai pagato, se ci aggiungi il costo delle perizia e del lavaggio...andiamo su come spesa anche perché gradevole si, ma oltre BB-SPL non va' per me. Ci sono in vendita liquidi appositi per le monete d''argento che danno ottimi risultati, prova quelli se vuoi. Saluti2 punti
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...eh la miseria! :) ha un lustro che fa male agli occhi... In più mettici la plastica,...il riverbero della sabbia....delle onde....e delle creme solari....... (ps che invidia..)2 punti
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Questo file non entrava insieme al Post sulla descrizione delle seconde Terme romane : le Terme di Nerone . La grande pianta archeologica della zona dove sorgevano le Terme di Nerone e di Alessandro Severo , come si vede erano proprio a ridosso del Circo di Domiziano , Piazza Navona , e del suo Odeon , sulla sinistra delle Terme , mentre piu' in basso sulla destra il Pantheon . In questo luogo dove erano le Terme oggi si trova , tra altri edifici , Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica .2 punti
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Attenzione a rimanere con discorsi e commenti nei limiti archeologici e di umanita' come sta giustamente avvenendo , perché gia' 3 post sono stati recentemente aperti sull' argomento ISIS , di cui due sono stati bloccati da VICE ADMIN e MODERATORE in quanto avevano preso una brutta piega .2 punti
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Una domanda molto interessante. Il tipo di moneta è semplicemente il "Indian Head 5-dollar" o il "Indian Head half-eagle," anche se io l'ho anche visto "Pratt’s Indian Head..." Come per come si chiama la 5-dollaro moneta stessa ed eventuali soprannomi che ha raccolto, ho davvero sentito solo chiamato un "half-eagle" (che hanno guadagnato un appiglio nella lingua a causa della legge di zecca 1792), o "5 dollar piece" (che è diventato attuale alla metà del 1830). Quello ultimo è interessante perché "pezzo" era stata applicata in precedenza per le monete più piccole in inglese americano, ma ha fissato a monete più grandi troppo col passare degli anni. Immagino che anche ci sono le variazioni su quanto sopra, soprattutto ora—poiché l'oro in circolazione quotidiana è una cosa del passato—diciamo anche "5-dollaro pezzo moneta d'oro," "5-dollaro moneta d'oro", o "l'oro di 5 dollari," o "5-dollaro dell'oro." E anche "l'oro half-eagle," che significa il significato intrinseco di "eagle" (nel suo senso di moneta) viene eroso—non da ultimo perché la gente alla zecca degli Stati Uniti hanno venduto "eagle" per quasi tre decenni che sono pezzi di 1-dollaro d'argento invece i pezzi d'oro 10-dollari creati tramite l'atto di zecca 1792. La cosa divertente è—e la realizzazione di ordinate tua domanda causa—è un pezzo di buon senso. Studenti dell'monete americana (molti di loro qui sul nostro Forum) parlare spesso della American predilezione per dollari di carta più metallo dollari. E poiché i soprannomi sono la lingua di tutti i giorni, per quanto riguarda le denominazioni più grandi, è soldi di carta americani—non monete—che sembra essere l'oggetto di più "ingegno verbale." Ma un'ultima nota. Monete d'oro sono stati fuori circolazione negli Stati Uniti per più di otto anni, e le loro vite circolanti sono qualcosa che quasi tutti noi hanno solo letto. Sicuramente nell'uso quotidiano c'erano alcuni soprannomi per l'oro di 5 dollari che comunemente non vediamo ora. Così se qualcuno trova alcuni, spero che avrai li condivida. Domanda interessante. ;) v. ----------------------------------------------------------- A very interesting question. The coin type is simply the “Indian Head 5-dollar” or the “Indian Head half-eagle,” although I have also seen it “Pratt’s Indian Head…” As for how the 5-dollar coin itself is called, and any nicknames it has picked up, I have really only heard it called a “half-eagle” (which gained a foothold in the language because of the 1792 Mint Act), or a “5-dollar piece” (which became current by the mid-1830s). That last is interesting because “piece” had previously been applied to smaller coins in American English, but got fastened to larger coins too as the years went by. I guess also there are the variations on the above, especially now—since gold in everyday circulation is a thing of the past—we also say “5-dollar gold piece,” “5-dollar gold coin,” or the “5-dollar gold,” or “gold 5-dollar.” And even “gold half-eagle,” which means the intrinsic meaning of “eagle” (in its coin sense) is being eroded—not least because the folks at the U.S. Mint have been selling “eagles” for nearly three decades that are silver 1-dollar pieces instead of the gold 10-dollar pieces created via the 1792 Mint Act. Funny thing is—and the neat realization your question causes—is a piece of common sense. Students of American coinage (several of them here on our Forum) talk often of the American predilection for paper dollars over metal dollars. And since nicknames are the language of the everyday, where the larger denominations are concerned, it is American paper money—not coins—that seems to be the object of the most “verbal ingenuity.” But one final note. Gold coins have been out of circulation In the U.S. for more than eight decades, and their circulating lives are something that almost all of us have only read about. Surely in everyday use there were some nicknames for the 5-dollar gold that we don’t commonly see now. So if anyone finds some, I sure hope they’ll share them. Interesting question. ;) v.2 punti
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Fermo restando che il gettone così sta benissimo, suggerisco un semplice metodo per patinare l’argento. Si usa come ‘laboratorio’ una scatola di cartone con coperchio come quelle delle calzature, non necessariamente grande come quelle delle nostre scarpe ma ad es. di 17 x 12 cm e alta 7 cm. Nella scatola si mette il pezzo d’argento (es. un 500 Lire Caravelle) su un supporto che lo tenga in posizione verticale al centro, con le facce parallele alle pareti più piccole delle scatola. Si prende un uovo sodo, lo si sguscia e lo si taglia in due, deponendo ciascuna metà sul fondo della scatola con il tuorlo rivolto verso l’alto accanto a ciascuna faccia della moneta. Si mette il coperchio e si attende per una decina di minuti, tempo che dovrebbe essere sufficiente affinchè il pezzo prenda un po’ di colore. Naturalmente si può prolungare il tempo di esposizione sullo stesso pezzo rimettendolo nella scatola. Sarebbe ideale disporre di un contenitore di materiale trasparente come il Plexiglass perché così si può seguire in tempo reale il processo di ‘abbronzatura’ dell'oggetto. Questo è il risultato di una 'patina uovo in scatola' su un ‘caravelle’ il cui colore prima del trattamento era quello solito dell’argento. Notare che il processo è reversibile, in quanto è possibile far riacquistare alla moneta la lucentezza naturale dell’argento con uno dei trattamenti con un acido organico che avevo suggerito, o anche immergendo la moneta in un blando bagno per argento costituito dal 5% di tiourea e dall’1% di detergente non ionico in acqua distillata. Una soluzione al 15% di tiosolfato d’ammonio in acqua distillata con l’1% di agente bagnante non ionico è più forte del bagno per argento di cui sopra ed efficace nel rimuovere sia l’imbrunimento sia il cloruro d’argento. Credo che il ‘liquido misterioso’ di Michele sia a base di tiosolfato d’ammonio come la seconda soluzione citata. apollonia2 punti
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Bella moneta :good: Non mi risulta che fosse indicata con qualche nomignolo particolare, anche perché al suo apparire fu rifiutata sia dal pubblico che dai collezionisti. La particolare lavorazione (nota come "Egyptian relief") con i disegni e le legende in incuso o incise in modo uniformemente piatto sulla moneta, senza alcun rilievo o bordo protettivo, suscitò molte critiche e, soprattutto, l'infondato timore che una moneta siffatta potesse essere un ricettacolo di germi. Oltre che per la inusuale realizzazione, questa moneta (e la sua consorella da 2,50 dollari, quarter eagle) si segnala per essere stata la prima a portare il ritratto di un vero indiano. Secondo alcuni, Pratt scelse come modello il capo Hollow Horn Bear dei Lakota Brulé (Sioux) il cui volto comparirà nel 1922 anche su un francobollo da 14 centesimi Altre fonti, invece, indicano come modello Chief Thundercloud, dei Blackfoot, ritratto anche da famosi pittori come Remington e Sargent e per anni modello presso la Art Students League petronius oo)2 punti
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Parlando di patine artificiale (AT=Artificial Toning)...la leggenda narra che le migliori sono quelle causate dai tovaglioli di carta della famosa catena di fast food mexicano "Taco Bell". Una piccola curiositá per gli amanti delle monete americane con patina. MM2 punti
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Ogni Paese e' sovrano a casa propria , mi sembra l'abbiamo detto piu' volte proprio anche qui sul Forum Il 'tresor' e' stato pubblicato come si doveva e il dato scientifico e ' la cosa di gran lunga piu' importante, tanto piu' se si tratta di monete ripetitive Infine viene venduto in blocco - e non parzialmente- il che - almeno per ora - potrebbe aiutare a preservarne l'integrita' ( non pero' se verra' acquistato da commercianti Magari da noi si potesse procedere ad una pubblicazione scientifica dei rinvenimenti cosi celere e a mettere a disposizione le monete - non importanti - per un uso commerciale. Se scorrete le pagine 'greche' vedrete molti esemi di piccpli ritrovamenti depositati in Soprintendenze e musei addirittura neanche inventariati per i quali il dato piu' importante - quello scientifico - si e' perso.2 punti
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Buona Giornata, ieri girando per i mercatini di oggettistica mi ha incuriosito questa medaglia e ho chiesto di fotografarla Mi sembra che sia la Medaglia di Umberto II visita in Romagna 1888 variante stemma di Lugo. Cosa ne pensate? Di seguito le notizie che ho trovato: Tali notizie li ho tratte dalla Rivista italiana di numismatica 1889 Medaglie italiane del 1888 — II - Wikisource https://it.wikisource.org/wiki/Medaglie_italiane_del_1888_—_II Per la inaugurazione della Esposizione Emiliana in Bologna, una grande e bella medaglia era stata [p. 221 modifica]preparata, di iniziativa propria, dall’incisore milanese signor Luigi Broggi, che la propose come medaglia commemorativa della visita del re, al Comitato dell’Esposizione. Ma non avendo, questo, preventivata una tale forma di onoranza e di festeggiamento, la medaglia, dal Broggi eseguita, non fu presentata. Senonche, nell’agosto-settembre recandosi Sua Maestà a visitare le provincie della Romagna, in occasione delle grandi manovre svolgentisi in quella regione, la medaglia fu accolta favorevolmente dalle Provincie e dai Comuni di Romagna, a ricordo di una visita che da lungo tempo il re desiderava di poter fare e che, in una forte e generosa regione, ingiustamente circondata da sospetti deplorevoli e da infondate diffidenze, diede luogo a calorose, schiette, popolari manifestazioni, degne del cuore buono del re e dello spirito liberale, equanime dei romagnoli. La medaglia che il Broggi aveva eseguito per la visita del Re alla Esposizione di Bologna, era la seguente: Diam. mm. 75. D/ — In cerchio di perle, busto di prospetto in grande uniforme militare, con decorazioni, ordini cavallereschi, collare della SS. Annunziata, testa nuda di tre quarti a sinistra, in alto rilievo. In giro ai lati: UMBERTO I — RE D’ITALIA. Sotto al busto: LUIGI BROGGI FECE. (Tav. IV, N. 2). R/ — In cerchio di perle, nel campo, in undici linee: A S. M. — UMBERTO I ― NELLA FAUSTA OCCASIONE — IN CUI — COLLA SUA AUGUSTA PRESENZA — INAUGURAVA — LA FESTA DELL’ARTE ― E DELL’INDUSTRIA ― IN BOLOGNA. — VI MAGGIO MDCCCLXXXVIII. [p. 222 modifica]Come abbiamo detto, la presentazione di questa medaglia non ebbe luogo; e, nel settembre, devolutone il diritto per la medaglia destinata a ricordare la visita di re Umberto alla Romagna, il Broggi dovette eseguire un nuovo rovescio, che qui si descrive: R/ — Cerchio di perle, dentro il quale, corona di alloro e di quercia, fatta di due rami aperti in alto, incrociati e annodati in basso; e sovrapposti ai rami, in basso i due stemmi, affiancati, della provincia di Ravenna a destra, e della provincia di Forlì a sinistra, raccolti sotto un’unica corona murale; in giro, a sinistra, procedendo dal basso all’alto, gli stemmi delle città di Rimini, Cesena, e Forlì; a destra, quelli delle città, di Lugo, Faenza e Ravenna; e in alto, nello spazio aperto fra i due rami di alloro e di quercia, lo stemma della città d’Imola (che fa parte della Romagna, ma il cui circondario appartiene alla provincia di Bologna). Nel campo, in sette linee: PERCHÈ — DI SUA VENUTA. IN ROMAGNA ― RESTI — DURABIL MEMORIA — PROVINCIE E COMUNI — DECRETARONO — SETTEMBRE MDCCCLXXXVIII (Tav. IV, N. 3). Del rovescio dì questa medaglia vi è una variante, della quale non esistono, oltre a quello presentato in oro a Sua Maestà, che pochissimi esemplari in bronzo, e la variante si ha nello stemma di Lugo, che dall’incisore venne eseguito in forma di due scudi, il rosso, con croce e colomba, sovrapposto ad uno scudo azzurro, mentre lo stemma di Lugo è fatto di un solo scudo, e non di scudo sovrapposto a scudo. Del rovescio portante questa variante, che fu il primo eseguito, si [p. 223 modifica]ruppe il conio appena dopo coniati l’esemplare in oro pel Re e pochi esemplari in bronzo, e però nel nuovo conio, prontamente eseguito, fu provveduto alla correzione dell’errore araldico accaduto, nel primo, per lo stemma di Lugo (Tav. IV, N. 3). L’esemplare in oro per Sua Maestà fu coniato subito senza eseguire prima la correzione, perchè credevasi che la presentazione dovesse avvenire in Ravenna il l° settembre; ma siccome alla medaglia fu voluta aggiungere una pergamena–indirizzo portante tutte le firme dei sindaci di Romagna — e raccogliere queste fu affare lungo — così la presentazione della medaglia fu differita, ed ebbe luogo in Roma due mesi più tardi. Di tale medaglia, oltre a quello in oro per Sua Maestà, non ne furono coniati dallo stesso incisore Broggi, nel proprio bilanciere, che appena duecento esemplari in bronzo. Anche il secondo conio del rovescio fu rotto, cosicché la riproduzione della medaglia non è ulteriormente possibile.1 punto
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In merito al tesoro di 498 solidi di Sovana faccio presente che ancora aspettiamo l'uscita della pubblicazione del Dr. Arslan ma nel frattempo posso assicurare che i 498 solidi sono stati tutti fotografati e decifrati in Soprintendenza a Firenze e pertanto tutelati. Ho fatto un ipotesi sul seppellimento del ripostiglio che ritengo interessante ed è la seguente: Un’ipotesi sull’occultamento del tesoro. Arles Milano Ravenna Roma Costantinopoli Tessalonica Onorio 2 28 1 Valentiniano III 3 35 25 2 Petronio Massimo 1 Maggioriano 1 1 Libio Severo 11 2 10 Antemio 29 9 43 Glicerio 1 Giulio Nepote 5 7 6 Romolo Augusto 4 1 2 5 Teodosio II 1 51 1 Pulcheria 1 Marciano 33 1 Eudoxia 1 Leone I 131 9 Maggioriano per Leone 1 Libio Severo per Leone 4 3 Ricimero per Leone 2 Antemio per Leone 2 2 Leone I e Leone II 1 Leone II e Zeno 6 Zeno 2 Ariadne 1 Basilisco 6 Giulio Nepote per Basilisco 1 2 Basilisco e Marco 2 9 64 85 91 238 11 Dall’analisi della composizione del tesoro, che copre i primi tre quarti del V secolo d.C., si nota che circa la metà delle emissioni appartengono alla zecca di Costantinopoli. Molto probabilmente questo flusso di monete poteva giungere a Ravenna sede dell’Impero d’Occidente. Si può notare inoltre che le emissioni a noi più vicine non vanno oltre il 476 d.C. data della caduta dell’Impero d’Occidente. Sappiamo che nel settembre del 476, Odoacre detronizzò Romolo Augusto e lo mandò in esilio a Napoli. Ora se analizziamo il percorso della corte imperiale di Romolo Augusto per arrivare a Napoli, vediamo che la via più logica e breve sarebbe la seguente: Ravenna, Cesena, Sansepolcro, Arezzo, Torrita di Siena, Chiusi, San Casciano dei Bagni, SOVANA, Porto Ercole e da quest’ultima località l’imbarco per Napoli. Va anche ricordato che Sovana nel V secolo d.C. era un crocevia importante per il commercio, in quanto era in prossimità della via Cassia che da Roma portava a Firenze e come abbiamo visto dal mar Tirreno all’Adriatico. Vista la rilevanza del tesoro viene da pensare che potrebbe essere appartenuto ad un personaggio di rango della corte imperiale e che una volta giunti a Sovana, cause di forza maggiore l’hanno consigliato a occultarlo, nella speranza poi di rientrarne in possesso, cosa che evidentemente non è avvenuta o per la morte dello stesso o più probabilmente per l’impossibilità a tornare a Sovana, territorio sotto il dominio barbarico. Mi piace la seconda ipotesi in quanto la leggenda di un tesoro di San Mamiliano è rimasta viva in Maremma per quindici secoli, tanto che Alessandro Dumas la fece propria e la inserì nel suo romanzo “Il conte di Montecristo”. San Mamiliano morì il 19 ottobre del 460 d.C. a Montecristo dove si era ritirato e fu adottato come patrono dalla diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello ed il suo culto si propagò in tutta la bassa Maremma e nell’arcipelago toscano. Pertanto la leggenda che parlava di un tesoro di San Mamiliano sepolto sotto l’altare del santo aveva una parte di verità, ma i luoghi erano tanti dove cercare, fino a quel fatidico giorno del 2004 nel quale gli archeologi della Soprintendenza della Toscana l’hanno riportato alla luce.1 punto
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Ciao ragazzi, ci è stato comunicato che è venuto a mancare l'utente topgun2372 . Un utente serio , che aveva dato il suo contributo al forum ,difatti è nella hall of fame degli euro oscar di qualche anno fa . E' sembrato giusto comunicarlo , è venuto a mancare un membro di questa sezione, e anche se quasi tutti non ci conosciamo di persona tra di noi , dà sempre tristezza ricevere alcune notizie riguardo questo grppo di amici virtuale .1 punto
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Salve a tutti i foristi, ispirato da una recente discussione in merito( e aiutato da un amico) ho acquistato il mio primo Pod duang, per l'esattezza 1 Fuang (1/8 di bath) con contromarca conchiglia. Per chi non lo sapesse si tratta di una moneta in uso in Thailandia durante il periodo Sukhotai (1238-1438). Peso 1,65 g. E' molto piccola quindi è difficile fotografarla (almeno per me), questa è la foto migliore che ho. Oltre a volerla condividere (è una tipologia che si vede assai di rado), chiedo il vostro aiuto in quanto ho enormi difficoltà a definirne il grado di rarità, qualcuno sa dove reperire questa notizia? Grazie a tutti1 punto
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Ciao. Posto le scansioni del mio secondo (e temo, ultimo) acquisto numismatico estivo. Si tratta di un bell'esemplare della moneta in argento da 10 Maloti del Lesotho, che commemora il decimo anniversario dell'indipendenza dello Stato africano, ottenuta nel 1966. Come è noto, il Lesotho si trova all'interno della Repubblica del Sudafrica (è dunque un'enclave all'interno del territorio sudafricano). La finitura della moneta è in fondo specchio. Chiedo a Voi qualche informazione circa la zecca di coniazione, che suppongo di area sudafricana o inglese e sulla tiratura. Sul web non ho trovato nulla sulla prima e notizie discordanti sulla seconda. Date anche un'occhiata alla patina....niente male, non è vero? Dritto: Rovescio: Saluti. :hi: M.1 punto
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:rofl: Ecco quale era il terzo dettaglio che mancava: la parte "alcolica"!!....ahah... Accidenti alle foto....Bisognerebbe parlarne, la qualità delle foto è un argomento.."scottante", come il sole che abbiam preso (io in bici..)1 punto
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direi che come condizioni siamo attorno allo spl...la doratura è sparita in parte ma i rilievi son ancora molto belli.1 punto
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Medaglia devozionale giubilare, tonda, bronzo/ottone, della prima metà del XVIII sec.(probabilmente emessa per gli Anni Santi 1725 o 1750) di produzione romana.- D/ S. Pietro , nimbato, volto a dx, scritta: SANTVS- PETRVS. AP. O.P.N.- R/ La Scala Santa, sulla quale stanno salendo due pellegrini in ginocchio, anepigrafe,di solito ai lati ci sono due statue che rappresentano S. Pietro e S. Paolo apostoli, però nella medaglia non mi pare di vederli. Ciao Borgho.1 punto
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Ciao, se interpreto correttamente il RIC abbiamo tale schema: dalla quale abbiamo evidenza che il RIC 311 di Caracalla, se ci riferiamo al denario, è sempre e solo il b . Quindi RIC 311 b. Giustamente riporti che riporta che l'Imperatore regge una Victory (=Vittoriola). Il confine tra Vittoria e Palladio è molto labile... spesso sono confusi assieme per il significato simile anche se in fondo tale non è. La Vittoria porta il trionfo militare stesso, Pallade l'indole guerriera (che dovrebbe portare alla vittoria e in genere alla sconfitta del nemico). Derimente potrebbe essere la presenza delle ali, tipiche della Vittoria alata (non si aprono i link di riferimento di cui sopra). Al di là della personificazione, sia essa la Vittoria alata o il Palladio, il riferimento alla vittoria militare è evidente in entrambi i casi, ricollegati alla Venere Vincitrice cara tra i vari a Giulio Cesare e ripresa in seguito da altri imperatori. Si tratta comunque di un riferimento di Caracalla dopo l'ascesa al trono (solo). Ciao Illyricum :)1 punto
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Adriano RIC 741f HADRIANVS AVG COS III P P Adriano testa nuda a destra ADVENTVS AVG Adriano con Roma stante a sinistra Moneta simile ma con Adriano busto paludato a destra (RIC 741f): http://www.acsearch.info/search.html?id=1020810 Auction 3 355 (« | ») 31. May 2011 Estimate 320 EUR. Result 650 EUR. Description The Roman Empire Hadrianus (117-138), Rome, AD 134, Sestertius , AE, gr. 21,2, mm 29,19. HADRIANVS AVG COS III P P, bare-headed, draped bust right . Rv. ADVENTVS AVGVSTI , Hadrian standing right clasping hands with Roma standing opposite and holding spear; SC in ex.. RIC II, 741f; RSC 82. Exspressive portrait. Green patina.. Good very fine.1 punto
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..no, non mi sbilancio mai a dar delle cifre....In queste conservazioni medio-basse, non saranno sicuramente considerevoli.. Rispetto il valore storico, che c'è sicuramente. Tra l'altro, dimenticavo che anche il 75 -Roma rientra nei "non comuni"....Di scudi ce n'è una sfilza talmente lunga che mi scordo sempre le rarità!... ....Riguardo al lavaggio, penso che a un professionista numismatico capiti più spesso di lavare monete, rispetto ad un semplice orefice...1 punto
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La Torre, che è uno degli attributi di questa Santa, assieme alle piume di pavone: https://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Barbara1 punto
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...uhm.....massimo rispetto per gli orefici, ma...io, personalmente, dal momento che non sono oggetti qualunque ma monete antiche.....mi sentirei più sicuro andando da un perito numismatico....Cerca sul sito della Nip quale potrebbe essere quello più vicino a te. Così fai tutto in una volta sola, lavaggio e perizie..!... Poi, magari, ci sa fare benissimo anche l'orefice, ma..per non sbagliare..... (AH: stai attento perchè se digiti NIP su google, ti vien fuori per prima la Nazionale Italiana Pizzaioli: così,dopo la perizia e il lavaggio, puoi anche andare a mangiare!) :)1 punto
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Sono al mare e la troppa luce sullo schermo mi fa perdere alcuni dettagli, in alta conservazione sicuramente ma non mi sembra FDC1 punto
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Una patina sana, non creata ad hoc, e aggiungerei una considerazione personale non pesante, dona alla moneta un appeal gratificante. In questo caso una moneta con una conservazione non eccelsa la rende all'occhio gradevole. Personalmente per delle conservazioni più alte, vuoi per inesperienza, vuoi per una migliore visione della moneta da una foto le preferisco (aimè) lavate....1 punto
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buongiorno, qualcuno sa aiutarmi a identificare correttamente questa piccola monetina dei savoia? grazie1 punto
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Ciao Bella e rara moneta di Emanuele Filiberto conte di Asti !!! Si tratta di un quarto di grosso del terzo tipo.. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EFCA/5 In buona conservazione e tutta leggibile! Mi piace moltissimo, non facile da reperire! Complimenti1 punto
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Bellissimi denari, in particolare la i uncinata del primo, che è schiacciata dalla D e dalla R e ha preso una forma particolare, e il cerchio perlinato di globetti uniti del denaro a destra. Saluti1 punto
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Concordo sul dettaglio che Maria Teresa sembra un uomo! ahah tornando seri, oggi son tornato a casa, e.... - pesa 19 grammi sui 28 dell'originale - è terribilmente magnetica, lontanissima dall'originale Ag835 in conclusione, non solo si tratta di un falso, è pure orrendo. grazie mille a tutti :) adoro questa moneta (l'originale ovviamente aha), e raffinerò le mie ricerche per acquistarne una come si deve!1 punto
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Ciao Maurizio, questa medaglia non mi ha mai convinto, a parer mio è una riproduzione del XX secolo, se non erro accennai qualcosa anche in un mio vecchio articolo; il primo è che la parola HINC al dritto non è scritta in caratteri bodoniani come nella medaglia "ufficiale"; secondo: l'invenzione del rovescio senza il soggetto; in ultimo poi: hai notato i rilievi impasticciati della delineazione degli infissi della reggia e delle case al dritto? Un artista del '700 non avrebbe mai creato un lavoro simile. Si tratta di una medaglia concepita da un artista e scultore di nome Tommaso Solari che volle fare un omaggio ai sovrani nella reggia di Caserta, è una medaglia borbonica a tutti gli effetti anche se non prodotta nell'officina monetaria napoletana ma nonostante ciò per essere una vera opera deve seguire alcuni canoni stilistici settecenteschi di un artista altrimenti i dubbi sono più numerosi delle certezze. Basta guardare anche il volto della figura per rendersi conto delle stranezze della medaglia.1 punto
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Bravi entrambi. Tra l'altro il sito di Incuso che è un nostro grande forumista, è una vera manna per i nuovi collezionisti. Io stesso, e non mi vergogno a dirlo ho attinto a man bassa ai documenti pubblicati.1 punto
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@@Sam Probabilmente un bottone da cardigan o giacca femminile. E' possibile che, spatinandolo, se è di ottone risulti luccicante, dorato. Volendo si può anche provare, credo che il rischio sia irrilevante, visto l'oggetto e il suo stato. Come autorevolmente ha scritto Apollonia in un'altra discussione, se lo tieni immerso in un piccolo contenitore con succo di limone e abbondante sale fino (e ogni 12 ore lo controlli), dovrebbe venire "pulito". Risultati analoghi li ho ottenuti con aceto di vino al posto del limone, una cura a cui non sottoporrei mai un oggetto patinato dal tempo (una moneta, una medaglia antica), ma il tuo bottone sicuramente sì, se fosse mio.1 punto
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ciao RLuciano.... dico la mia. Mi sembra un riconio, e precisamente quello della ditta BART di Palermo. Sotto la testa di Carlo VI (III re di Sicilia) è stata abrasa la scritta BART. IMHO1 punto
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Ciao, questo è il cofanetto Austria con una medaglia al posto dell'oro anno 19361 punto
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Nessuna nuova notizia. Segnalo però l'utile lavoro della Cantilena sulla monetazione della zona sorrentina e sul vecchio problema se Hyria (didrammi di fine V secolo a.C.) e Irnthi (bronzetti dell'ultimo quarto del IV secolo a.C.) potessero riferirsi a un unico centro del sorrentino, forse la stessa Surrientum (Sorrento). Cantilena 2007 circolazione moneta di Sorrento.pdf E' un lavoro che mostra come ancora manchino certezze sui nomi toponomastici e sull'ubicazione delle zecche. In ogni caso appare interessante un brano del suddetto articolo: da cui si evince che Irnthi ha coniato nella seconda metà del IV secolo a.C. e che cessò definitivamente con la vittoria romana del 309-307 a.C., che aveva espugnato la vicina Nucera. Circa la compresenza con un bronzetto o siciliano o nordafricano, interessante è un altro brano dell'articolo della Cantilena: dove si comprende che nella zona furno trovate monetine che possono essere ascritte all'attività di mercenari reduci che avevano servito il tiranno Agatocle contro i Cartaginesi, arrivando a combattere anche in terra africana. La cronologia ci starebbe e si avrebbe anche la giustificazione di una monetina punica nordafricana....1 punto
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Mi fa piacere ricevere consigli e opinioni anche sulle mie prime foto qui sul forum. ( d' altronde ho chiesto parecchi consigli in giro.... ). Sul testone è senz'altro vero che l' abbondante emissione di questi nominali durante i pontificati precedenti non richiese nuove monete sotto papa Pamphili. Furono abbondanti le sue piastre e nemmeno quelle per il Giubileo ( con la consueta porta santa al R/ e il busto papale con triregno al D/ ) ma quella con al R/ Gesù che da le chiavi a san Pietro.1 punto
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Anche se non conosco personalmente l'utente topgun2372, mi unisco al coro delle Sentite Condoglianze per la famiglia e chiediamo al Signore di accoglierlo nel Suo Regno affinché la Sua Anima venga rischiarata dalla Luce Eterna e la Sua Anima possa vegliare sui familiari e su quanti lo conobbero sia personalmente che virtualmente.1 punto
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