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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/05/15 in tutte le aree

  1. Esatto! Mi cito dalla discussione delle contromarche: "Contromarca che da una faccia ricorda Vincenzo Vendramin che nel 1688 scortò la cassa militare in Morea dove i Veneziani stringevano Negroponte d'inutile assedio, l'altra Paolo o Polo Nani che nello stesso anno era tesoriere delle truppe della Repubblica."
    2 punti
  2. Taglio: 2 euro CC Paese: Italia Tiratura: 3500000 Anno: 2015 A Conservazione: Spl/qFDC Luogo ritrovamento: Bernalda (MT) Note: News (?)
    2 punti
  3. Perfetto, ci aggiungi altri 65 centesimi e prendi un altro caffè! Scusa tanto, puoi mettere anche una sola di queste presunte monete con errore, affiancata a 10 centesimi, e magari fare la foto perpendicolare, non di taglio e magari con meno sfondo, in modo da utilizzare al meglio tutto lo spazio per postare le foto? Lo so rompo però sarebbe la corretta procedura da seguire per la tua richiesta.
    2 punti
  4. Buonasera a tutti, altra medaglia di Gaeta, terra del lavoro. Per la lavanda dei piedi "In Coena Domini" D/ Nel giro: PIUS. IX.PONT. MAX. AN. III. Nel campo: busto del papa a sinistra con mozzetta e stola; in basso: L. ARNAUD F. R/ Nel giro: CAIETAE IN COENA DOMINI AN.MDCCCXLIX Nel campo: Cristo in ginocchio che lava il piede sinistro a s. Pietro; sul piano, tra le due figure, un catino e, dietro, una lampada astile. In esergo, su due righe: EGO DOMINUS ET / MAGISTER: sotto, ad arco: T. ARNAUD INV. L. ARDAUD F. DIAMETRO: 32 mm - bronzo Questa medaglia fu coniata anche in argento per ricordare la lavanda dei piedi celebrata da Sua Santita' Pio IX nella Cattedrale di Gaeta, il giovedì Santo 5 aprile 1849. PS: mi scuso per le foto con luce artificiale, ma ho pochissimo tempo!!! :blum: :blum: :blum: :blum: :blum:
    2 punti
  5. Ciao, monetina interessante quella che hai appena acquistato da Lanz. Non ho partecipato all'asta perché possiedo già alcuni esemplari con la S coricata in legenda. La variante è già conosciuta e se ne è parlato tempo fa anche qui sul forum (mi sembra di ricordare che ne avesse presentata una @@scacchi) che poi dovrebbe aver inserito anche in Catalogo. Per quanto mi risulta, se ne trovano con la S coricata nelle tipologie più tarde ma ancora con buona lega d'argento, quelle che CNI cataloga come CNI 74-76 e Biaggi 42. Nella scheda che hai segnalato, da me compilata, puoi trovarne un paio di esemplari. Il tuo esemplare, più che la particolarità della S coricata ne ha un'altra: un piccolo cuneo nella parte esterna del cerchio proprio all'altezza della S. Una cosa voluta? fortuita? Ne prendo nota qualora se ne presentassero altri esemplari. Comunque, complimenti.
    2 punti
  6. Ho deciso di aprire questa discussione in quanto partecipando alla 1a asta Felsinea per il lotto 3912 “Contraffazione di soldino Veneziano” e bisognoso di maggiori informazioni avevo iniziato a cercare informazioni su Internet. Con mia grande sorpresa digitando contraffazione soldino veneziano si aprono ai primi 2 posti, 2 discussioni del nostro forum: http://www.lamoneta.it/topic/20066-contraffazioni-depoca-di-soldini-veneziani/ aperta da @@rob nel 2007 http://www.lamoneta.it/topic/83883-aiuto-identificazione-moneta-veneziana/ aperta da @@altrove2000 nel 2011. Digitando invece imitazioni soldino veneziano al 3° posto abbiamo la discussione: http://www.lamoneta.it/topic/70223-soldino-di-venezia/ aperta da @@profausto nel 2010 Questi 3 topic insieme alla discussione: http://www.lamoneta.it/topic/89455-la-circolazione-di-soldini-veneziani-in-uk/ aperta da @@rick2 nel 2012 mi hanno fornito le uniche immagini disponibili, nel variegato mondo di internet, sull'oggetto della mia ricerca. Ecco quindi che tutte le nostre discussioni sono non più semplici scambi di informazioni o di opinioni, ma “testimonianza documentale” per tutti coloro che per studio o ricerca necessitano di approfondimenti numismatici. Chapeau. :hi:
    1 punto
  7. Abbiamo visto i piccoli, grandi sogni dei giovani numismatici, ma ci sono anche altri sogni, tipo quelli di una comunità, in questo caso di Borgotaro. Su concessione del dott. Antonio Morello che ringrazio anche qui, posso pubblicare da Monete Antiche di gennaio - febbraio 2015, dalla rubrica " .....dalla redazione " " Il sogno di Borgotaro ", mi sembrava giusto divulgarlo anche sul forum perché la notizia era uscita sul forum nella sezione aste, spero di essere riuscito a comunicare per iscritto l'emozione che ho provato nel sapere questa storia reale di altri tempi, se fossi stato Pupi Avati avrei fatto un film e lo avrebbero meritato, non lo sono :blum: e ho scritto, certamente qui abbiamo dei valori, alti e virtuosi, speriamo ci siano in Italia tante altre Borgotaro.... P.S. Il file è quello che mi ha passato Morello, per rendere la lettura più agevole dovreste copiarlo e poi stamparlo....spero in buona lettura....
    1 punto
  8. Piastra col busto cardinalizio Al diritto FERDINANDO in abito cardinalizio Al rovescio Croce di S.Stefano coronata, circondata dalle palle medicee e sormontata da cappello cardinalizio. La data del 1587 é il primo anno di questa tipologia che riporta solo due date 1587/88. La moneta é in alta conservazione indice la leggera peluria della barba al diritto e i tre gigli in rilievo al rovescio sulla palla più alta. Il diritto impresso in maniera più definita e con conio più fresco é tra le massime definizioni. Il rovescio con conio più stanco e debole non ha laa definizione del diritto ma non per usura ma per conioo. (La moneta é concava, forse anche per questo motivo meno impressa al rovescio) La fustella é tagliente e intatta. Mancava all appello la serie. @@dabbene che ne pensi del ritratto? @@tommydedo ti piacciono le Fiorentine ? se avete delle informazioni o volete aggiungere un pò di storia.. @@dizzeta sempre in ferie?
    1 punto
  9. salve a tutti, sono Francesco b. da sempre appassionato di cartamoneta.mi scuso anticipatamente se commetterò errori nell'inserire nuove discussioni o nel non rispettare le varie sezioni ma il tutto sarà dovuto ,casomai, alla mia inesperienza.Intervengo in questo forum per chiedere aiuto a tutti voi e alla vostra cultura numismatica per constatare la autenticità di alcune monete di cui andrò a postare scannerizzazioni e ad indicare i dati necessari.ecco la prima 5 lire Tallero Colonia Eritrea peso 28 gr. diametro 40 mm,spessore 3,5 mm,contorno rigato in modo ben marcato.spero di non aver dimenticato nessun dato e vi ringrazio se vorrete darmi una mano.
    1 punto
  10. Medaglia devozionale e di protezione, ovale, bronzo/ottone (esiste anche in argento),della fine del XVIII inizio XIX sec.- D/ Busto della Madonna del Conforto di fronte, che si venera nel duomo di Arezzo.- R/ Busti raffrontati di S.Donato Vescovo e Beato Gregorio X Papa, aureolati, le reliquie di quest'ultimo riposano nel duomo di Arezzo, sopra di loro la colomba raggiata(Spirito Santo), medaglia non comune,la scritta del D/ allude alla protezione contro i terremoti e le calamità naturali. Ciao Borgho.
    1 punto
  11. Si tratta di monete a cui è stato artificialmente modificato il colore, ve ne sono in giro dai primissimi tempi dell'Euro, per quanto riguarda il valore siamo sui 5 cent a moneta, il facciale in pratica............. :lol:
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  12. Buonasera, Se vuoi dei giudizi mostracele una alla volta.
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  13. Foto di qualità pessima, intravedo però Sant'Evasio al rovescio e un'aquila al dritto, quindi direi un cavallotto di Casale, tipo questo: http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-MNO/8 Data e regnante con queste foto sono impossibili da dirsi.
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  14. 1 punto
  15. 1 punto
  16. Ti dirò che abbiamo avuto fin troppi casi del genere , sicuramente non sarà il tuo . In tal caso me ne scuso a nome di tutti . PErò onestamente non mi sembrano monete che abbiano qualcosa di così particolare , ed anche ad altri utenti idem . Curiosità, quella cifra, da chi ti è stata consigliata ? O dove l'hai trovata ? Giusto per completezza d'informazioni e caprci qualcosa in più :good:
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  17. molto interessante è la storia della morte del precedente esponente della casata Medici a Firenze, il fratello Francesco che dopo la morte di sua moglie Giovanna d'Austria, si innamorò di Bianca Capello di Venezia di famiglia Patrizia. al fratello Ferdinando non piacque mai questa cosa, non accetto mai che il fratello Francesco si sposasse con Bianca Capello nel 1579. così viene descritto a una cena con la moglie e il fratello Ferdinando dove al giorno seguente i due coniugi accusarono forti dolori e di li a poche ore anche la morte. ( non vi è certezza piena di tale accuse, certe sono prima state date per attendibili, poi smentite) fatto sta che vi erano forti interessi per il potere sulla città da parte del fratello e del Granducato di Toscana. e Ferdinando non verrà certo ricordato per la sua benevolenza ma per la sua fama di schiavista negrero. LA MORTE COINCIDE CON L ANNO DELLA DATA DELLA PRIMA PIASTRA SOTTO FERDINANDO DEI MEDICI DA ME PUBBLICATA. 17 ottobre 1587, Poggio a Caiano Francesco I de' Medici, Data di morte La morte controversa[modifica | modifica wikitesto] La sera dell'8 ottobre 1587, dopo una giornata trascorsa in battuta di caccia insieme al fratello Ferdinando, Francesco I e Bianca cenarono presso la Villa di Poggio a Caiano, ma, prima Francesco e poi Bianca, si sentirono male e si misero presto a letto accusando febbre elevata e intermittente con episodi di vomito: undici giorni dopo erano morti entrambi, senza che l'uno sapesse dell'altro. Quattro docenti dell'Università di Firenze (i tossicologi Francesco Mari, Elisabetta Bertol, Aldo Polettini e la storica della medicina Donatella Lippi) hanno analizzato frammenti di fegato di Bianca e di Francesco: questi resti sono stati ritrovati pochi anni fa nellachiesa di San Francesco a Bonistallo, in seguito al ritrovamento di un documento che testimoniava come le viscere dei due sposi vi fossero stati interrati dopo l'autopsia. Esilissime tracce di un fegato femminile e di uno maschile sono state sufficienti a provare tracce di arsenico, in quantità letale ma non fulminante (per questo la lunga agonia); a questo punto restava solo da chiarire la paternità dei tessuti organici. Se per Bianca Cappello Ferdinando negò le esequie di stato (quindi si ignora la sepoltura), Francesco I venne interrato nelle Cappelle Medicee accanto alla sua prima moglie Giovanna d'Austria. Proprio dalla tomba di Francesco, oggetto di un recente sopralluogo nel 2004 all'interno di un ampio progetto di studio sulla casata medicea, sono state trovati resti organici il cui DNA è risultato compatibile con quello del fegato maschile, quindi permettere un'attribuzione certa. Gli studi scientifici e le questioni aperte[modifica | modifica wikitesto] Nella cassetta di zinco di Francesco I, riesumato dalle Cappelle Medicee nel 2004, non c'era traccia di materiali organici, ma solo resti di tessuti che avvolgevano le ossa, peraltro ampiamente manipolate dagli antropologi degli anni cinquanta. Quindi il DNAtrovato e confrontato con quello di Bonistallo non è DNA originale, ma è dovuto a inquinamento. Inoltre, l'ossario di Bonistallo non è stato scavato con tecniche archeologiche. Era consuetudine comune, dopo l'autopsia, trattare i visceri asportati con composti arsenicali per conservarli. Francesco I presentava febbre elevata e intermittente, mentre l'avvelenamento da arsenico è caratterizzato da vomito senza febbre. Quindi l'avvelenamento resta soltanto una semplice ipotesi, almeno per alcuni studiosi. Francesco I de' Medici bambino ritratto da Agnolo Bronzino, 1551. La tesi formulata nel 2006 dal gruppo di studiosi delle Università di Firenze e Pavia si basa su evidenze ricavate da un'attenta analisi dei documenti storici e su accurate indagini di laboratorio. Oltre alla sintomatologia presentata da Francesco I, i riscontri dell'autopsia ed i risultati delle indagini chimico-tossicologiche espletate sui resti rinvenuti a Bonistalloconcorrono nel definire un quadro compatibile con l'intossicazione letale da arsenico. Sono numerose le pubblicazioni scientifiche ed i testi di tossicologia (uno fra tutti: Curtis D. Klassen Casarett and Doull's Toxicology - The basic science of poisons) che riportano la febbre tra i sintomi dell'intossicazione arsenicale, accompagnata da episodi di vomito violento, che perdura durante tutto il decorso patologico. È inoltre documentata, nei casi di avvelenamento, l'emissione di feci fortemente maleodoranti, difficoltà respiratorie e blocco renale presenti negli ultimi giorni di vita del Granduca. Il quadro clinico, descritto nei documenti relativi al decorso della malattia del Francesco I, mette in luce la presenza di dolori acuti, contraddistinti dall'emissione di urli e gemiti talmente forti da essere uditi in tutte le stanze della villa. Questi riscontri sono compatibili con il bruciore gastrico lacerante e l'agitazione violenta e delirante che caratterizzano anch'essi l'avvelenamento da arsenico. Le evidenze ricavabili dall'autopsia di Francesco I danno anch'esse ragione dell'ipotesi di intossicazione. La notevolissima infiammazione gastrica, il fegato bruno, ingrossato e molto duro al taglio oltre che i polmoni iperemici ed edematosi sono più che suggestivi. La milza nella norma e l'assenza di ipertrofia (splenomegalia) escludono invece che il decesso sia avvenuto per un attacco di malaria. Per confermare l'identità dei resti nei quali è stata rinvenuta una concentrazione di arsenico compatibile con uno stato di intossicazione acuta, il DNA rinvenuto nei reperti prelevati a Bonistallo è stato confrontato con i resti rinvenuti nel 2004 nelle Cappelle Medicee ed attribuiti con certezza a Francesco I. In particolare, durante la riesumazione del 2004 vennero rinvenuti, oltre alle ossa del Granduca, un frammento di cute con annessi dei peli. Questa matrice è stata utilizzata come termine di paragone per le indagini genetiche. I risultati dei ricercatori fiorentini si scontrano con il dato oggettivo che gli antropologi degli anni cinquanta, e in particolare il prof. Giuseppe Genna, effettuarono il calco in gesso del cranio di Francesco I, il che comportò necessariamente la totale asportazione degli eventuali tessuti molli residui. Perciò la presenza stessa del frammento di cute, su cui si basa tutta la ricerca, è da ritenere impossibile. Inoltre i procedimenti di estrazione e di amplificazione del DNA non risultano sufficientemente documentati nel loro articolo (L. Ottini). Infine, appare molto verosimile che il risultato molecolare, ottenuto in un laboratorio non dedicato allo studio del DNA antico, sia dovuto ad inquinamento da DNA moderno. Un dibattito di rilevanza scientifico-accademica sull'argomento non può di certo prescindere dalla pubblicazione di risultati e argomentazioni su riviste riconosciute a livello internazionale e proprio per questo motivo i riscontri del team fiorentino sono stati pubblicati su una rivista di chiara fama. Ogni obiezione alla loro tesi anima comunque un dibattito di alto livello, in nome della scienza e della verità, che non può che essere positivo. Tuttavia, l'analisi, nel 2009, effettuata con un moderno metodo immunologico da parte di ricercatori delle Università di Pisa e di Torino, e la scoperta della presenza di proteine del Plasmodium falciparum (l'agente della malaria perniciosa) nel tessuto osseo di Francesco I, conferma le fonti secondo cui il Granduca e la moglie morirono di febbre malarica e fa respingere nuovamente la già controversa ipotesi dell'avvelenamento da arsenico. La presenza di arsenico si spiega con la consuetudine dei medici del tempo di trattare i visceri asportati nell'autopsia con composti arsenicali allo scopo di favorirne la conservazione.
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  18. Oooohhh adesso si, grazie mille! Confermo tutto quello detto in precedenza, aggiungi tranquillamente altri 65 centesimi e ci esce un buon caffè! Solo un'ultima domanda, la quotazione di 4500 euro è farina del tuo sacco o di chi altro?
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  19. Moneta indubbiamente di fascino, col busto grande cardinalizio molto bello e di effetto anche al rovescio la croce di S. Stefano che entra in leggenda , insomma si prendono entrambe tutta la scena della moneta e anche qualcosa in più , decisamente bella......
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  20. E' un 5 agorot di Israele, coniato negli anni '60-'70.
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  21. Io continuo a vederci 5 centesimi normali, puoi fare una foto perpendicolare alla moneta e magari affianchi 10 centesimi normali? grazie.
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  22. Assolutamente no. Il 1839 R4 è quello con al dritto il volto imberbe del re (rif. Gigante 189), mentre questo è il tipo successivo con effigie barbuta (rif. Gigante 190).
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  23. Buon pomeriggio, la tua moneta ha corso legale nel territorio della Polinesia Francese; si tratta di due franchi CFP (Cambio Franco Pacifico). Nei territori d'oltremare francesi, non si usa l'euro, ma questa valuta. Troverai maggiori informazioni qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_della_Polinesia_Francese saluti
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  24. Penso che tu sia un'ottimo osservatore e capisci al volo i "punti chiave". Quelli da te citati sono i più importanti, poi come sempre l'integrità del bordo e la freschezza del metallo.
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  25. Ho in collezione anche questi gettoni
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  26. Effettivamente le screpolature sono evidenti....il tuo è un gran pezzo come è un gran prezzo quello della Nomisma che però per tradizione ha questa strategia sulle stime.....
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  27. @@dabbene @@tommydedo che ne pensate di questa su nomisma in asta a Ottobre ? http://nomisma.bidinside.com/it/lot/53698/firenze-ferdinando-i-de-medici-1587-1609-/ visto che prezzo??? a me sembra bellissima, come la mia, (ci corre veramente poco) forse le mie foto non rendono perfettamente comè in mano la moneta, ma basta guardare i dettagli per fare un confronto.. ad esempio quella su nomisma ha delle leggere screpolature di conio che la mia non ha, ma presenta fondi ancora più brillanti, anche se dalle mie foto non si percepisce ma sono molto accesi anche i miei pur non arrivando a quella lucentezza. sicuramente superiore di un briciolo quella di questa asta, ma non di molto. insomma non vuole essere un confronto questo mio messaggio, vuole solo sottolineare la rarità e bellezza di questa moneta in tutta la sua maestosità!
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  28. C'è sempre una speranza quasi per tutto......giriamo forse la seconda parte del film.....la moneta riappare e anche presto dalla Nac 2014 ora e' in Nomisma di ottobre, catalogo uscito ieri.... Ha una base di 25.000 euro più diritti, seconda possibilità.....forza Borgotaro , questa volta, se siete sempre interessati , bisognerà giocare bene la partita, il tempo c'è' ......
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  29. 1 punto
  30. Buona sera al forum ed a te endofall, al di là di tutto il bailamme che si è scatenato e venendo al concreto perchè non provi a tuffare una monetina in una soluzione di AEDTA (Acido etieldiammino tetracetico) la parola è lunga e difficile, ma il prodotto non è tossico, non corrode e forse potrebbe esserti d'aiuto; scusate l'introduzione è che nonno cesare ogni tanto si ricorda d'essere un mezzo chimico; buona serata a tutti
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  31. La tua moneta a mio parere è un quattrino senza ombra di dubbio! Ciao Borgho.
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  32. Buona sera al Forum ed a tutti gli: “ansiosi” Se ho ben capito gli eventi che più producono effetti d’ansietà sono: La morte Il timore che la collezione ci venga sottratta (Stato o visitatori indesiderati) La dispersione delle monete raccolte. Dove sta il problema? Per quanto riguarda la dipartita, preferisco chiamarla così giacchè il termine: morte m’intristisce…vivrò coll’anima nell’Aldilà, in un altro mondo…la dipartita, dicevo, dal momento che siamo nati è l’unica certezza, un bel giorno il viaggio finirà e dovremo uscire di scena, così come ci siamo entrati e si badi bene, entrambe gli eventi: la nascita e la dipartita sono estranei alla nostra volontà. La nascita è legata ad un atto d’amore dei nostri genitori e fors’anche solo per questo dobbiamo: ringraziare, rispettare ed onorare. La dipartita proprio non è problema nostro, quando Lui chiama hai voglia di dire: non vengo, picchiami; ma lasciami qui…si deve andare…punto…”vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole” Il suicidio? E’ una condizione patologica, un atto di disperazione e di rinuncia a cui, in un attimo di debolezza, si può essere spinti, per lo più da spiriti perversi: demoni in forma antropomorfa che ci fanno uscire di senno. Per quanto riguarda il timore dell’acquisizione forzata è la storia stessa che ci ricorda come…Riporto il pensiero di Heinz Siegert; giornalista e saggista nato a Vienna nel 1924 i cui interessi storici si sono per lo più rivolti all’area Balcanica. “…Presso tutti i popoli, guerra e rapina, agli albori della storia, furono attività altrettanto normali, come la caccia, né c’erano eccezioni di sorta giacchè la differenza tra rapina legittima e rapina illegittima venne compresa dall’uomo solo in seguito quando chiamò rapina legittima: la guerra, il tributo, la decima, infine le imposte; rapina illegittima è invece quella operata da persone a ciò non deputate.” La dispersione! Chi non conserva tra le proprie monete quel reperto…ex collezione “Pinco pallino” dispersa dalla casa d’aste “Vattelappesca” nel lontano “Tempo che fu” ? Una collezione dunque che smenbrandosi si fa seme per altri insiemi, si spera più significativi rispetto alla collezione dispersa. Non vi torna alla mente la figura del pellicano che col becco si dilania le carni per nutrire i suoi piccoli? Per concludere il lungo sermone ringraziamo chi ci consente di vivere, godiamo della Sua benevolenza e del piacere che questi nostri tanto amati dischetti ci offrono: Lampi di storia e se domani dovessimo rinunciare ad ammirarli e studiarli , ringraziamo ancora per il tempo che ci è stato concesso di essere stati in loro compagnia ed auguriamoci che quando saranno uscite dall’uscio ( noi o le monetine ha poca importanza) vadano comunque a rallegrare altri che come noi condividono questa passione, che siano anzi da stimolo per nuove più salienti raccolte. Grazie per l’opportunità di espressione concessa ed a voi tutta una buona serata da nonno cesare
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  33. Appena acquistata sul noto sito: Denarino di Ancona (il venditore dichiara 15mm, 0,5 grammi) La particolarità è nella leggenda del rovescio dove la esse di PP S QVI RIA risulta rovesciata e dalla forma molto simile a quella di un sei. Avete informazioni su questa variante? Io non ho trovato nulla
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  34. Il Belgio. Léopold III ° (1901 – 1983). La Seconda Guerra Mondiale. L'occupazione tedesca. 5 CENTIEMEN/CENTIMES. Leggenda fiammingo-francese. 5 CENTIMES/CENTIEMEN. Leggenda francese-fiammingo. 1 FRANC/FRANK. Leggenda francese-fiammingo. 5 FRANCS/FRANK. Leggenda francese-fiammingo. 5 FRANK/FRANCS. Leggenda fiammingo-francese.
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  35. 1 punto
  36. ______________ 1941 Boemia e Moravia Protettorato tedesco (Una delle poche monete al mondo ad avere la data in entrambe le facce) 1 Korona - Zinco
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  37. "Barra" é un termine generico, che si adatta a forme, certamente allungate, ma con caratteristiche potenzialmente differenti. Basandoci sul ritrovamento del 1890 citato da Gnecchi e da Panvini Rosati possiamo individuare due tipi di "barre". Un primo tipo, a sezione rettangolare, che in termini moderni definiremmo "piattina". Un secondo tipo, a sezione più o meno circolare, che oggi definiremmo "tondino". Lo sfruttamento dei due tipi di "barra" per la produzione di tondelli atti alla coniatura era probabilmente molto diversa. In ogni caso é da escludere l'affettamento a mo' di salame di barre cilindriche del diametro di un sesterzio. Ho fatto qualche schemino per essere più chiaro, e rappresentare (per come le ho intese io, ma ovviamente mi posso sbagliare) le fasi caratteristiche dei due procedimenti, così come emergono dai predetti articoli. Spero che le immagini "parlino". 1. Produzione di tondelli da piattina Non escludo (ma é un'idea del tutto personale) che per la rimozione degli "spigoli" potesse essere usato anche lo scalpello, in via preliminare alla martellatura sul bordo. Le tracce di tale martellatura sono normalmente ben visibili sulle monete, nonostante la successiva coniatura, dato che di solito lo spessore del tondello in corrispondenza degli "angoli" é più importante. 2. Produzione di tondelli da tondino Perché procedere in questo modo per produrre tondelli? Non é tutto tanto complicato, con tutte quelle fasi successive? Non era meglio fondere direttamente i tondelli in una matrice? Certo che era meglio. E più semplice. A patto di disporre di una fonderia annessa alla zecca. E forse non era il caso. O forse la capacità produttiva non era adeguata ai bisogni. Con I due procedimenti descritti, per quanto possano apparire complicati, per produrre tondelli non é necessaria alcuna fonderia: basta una forgia, un'incudine, qualche martello e qualche scalpello. Il procedimento é totalmente meccanico. Potremmo senza troppe difficoltà arrivare allo stesso risultato nel nostro garage, se qualcuno ci rifornisse di piattine e tondini di bronzo. Dovessimo mettere in piedi una fonderia... beh, almeno per quanto mi riguarda, la vedo più dura.
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  38. Benvenuto, piuttosto che prendere i folder potresti comprare le seriette sfuse, così risparmieresti un po' di soldi anche perché dovresti rompere i folder e questo non ha nessun senso. Le commemorative le trovi tutte in fdc senza folder, tranne monaco 2007 che è in cofanetto ed è un caso a parte. Ti vedo un po' confuso e con molti dubbi, magari prima di aprire discussioni su cose già discusse ti consiglio di armarti di un po' di pazienza e leggere un po' di tutto in questa sezione, vedrai che troverai tante informazioni utili.
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  39. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 132.000 Conservazione: qSPL Città: Milano
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  40. Ovviamente sarei curioso di vedere le facce degli storici quando, tra qualche secolo, si troveranno davanti una "Rara-medaglia-di-un-antipapa-sconosciuto-alla-Storia"...
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  41. Io ce l'ho!! Ma... è una medaglia! dovrei raccontare molte cose della sua genesi... Forse basta dire che con un gruppo molto affiatato di amici in gamba abbiamo messo su nel 1993 un "Gruppo Del Papa" (GDP) e il Papa ero ovviamente io; presi il nome di Martino VI; poi, quando ho lasciato per un servizio nella Comunità di Nomadelfia, a me è subentrato Celestino VI... Quanto appunto nel 2010 "abdicai" (ben prima di Papa Benedetto...) coniai una medaglia in argento per la "fine del pontificato" in 13 esemplari, uno per me e uno per le 12 famiglie/persone che lo componevano. Poiché il Gruppo è essenzialmente "goliardico" tutte le indicazioni vanno in questa direzione. La "G", un po' sproporzionata sta per Genova, OVVIAMENTE :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
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  42. Un piccolo "grazie" sarebbe sufficiente, giusto per far capire a chi ha identificato le monete che non ha perso tempo per niente. Così, per dire... visto che sembrava urgente... http://www.lamoneta.it/topic/140054-identificare-moneta-forse-romana/ http://www.lamoneta.it/topic/140049-identificare-moneta-forse-romana/ http://www.lamoneta.it/topic/140039-identificazione-asse-romano/ http://www.lamoneta.it/topic/140046-identificare-moneta-forse-greca/ http://www.lamoneta.it/topic/140045-identificare-moneta-forse-romana/ http://www.lamoneta.it/topic/140042-identificare-moneta-forse-denario-romano/ http://www.lamoneta.it/topic/140041-identificare-moneta-forse-denario-romano/ http://www.lamoneta.it/topic/140040-identificare-moneta-romana/
    1 punto
  43. In effetti io un mio verso lo avevo già studiato ed emesso qualche tempo fa (grandissimo modulo in materia nobilissima....la cioccolataaaaa!) ma se lo sono sbafato gli ospiti del ducal desco (@@incuso, @@libeccio, @@Paolino67 e soci) ciao Mario
    1 punto
  44. posto il mio piccolo contributo. Stefano
    1 punto
  45. Non accetto. Vi spiace spiegarne i motivi??? Che senso ha buttarla lì e poi tacere?
    1 punto
  46. 1 punto
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