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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/28/15 in tutte le aree
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Nel secolo scorso alcuni grandi studiosi e numismatici del Circolo Numismatico Napoletano hanno indagato ed approfondito alcune medaglie borboniche inerenti la storia di Caserta, oggi sono in questa sede in veste di umile collezionista e studioso per riprendere un po' il filo lasciato decenni fa e coinvolgere tutti voi nella ricerca invitandovi a postare e a parlarci delle medaglie della vostra raccolta e della loro storia ma attenzione: non solo per il territorio della città di Caserta ma di tutta la provincia di Terra di Lavoro, Caserta compresa. Non tutti sanno che tale provincia fu per estensione (negli ultimi tempi) la più grande d'Italia e che nel 1927 venne suddivisa dal duce per motivi politici. Leggendo qui la storia https://it.wikipedia.org/wiki/Terra_di_Lavoro ci si rende conto della sua importanza territoriale e del ruolo di rilievo che ebbe per la secolare storia ed economia dell'Italia meridionale e per il Regno delle Due Sicilie. Da questo post sono escluse ovviamente le medaglie inerenti Napoli, sono comprese tutte quelle sulla storia e la cultura del territorio comprese devozionali e religiose in generale a partire dal Basso Lazio fino al territorio del Nolano. Riporto di seguito a titolo illustrativo una cartografia della Terra di Lavoro e inizio con la prima medaglia: una tipologia di grandissima rarità. Si tratta di una medaglia fusa a Caserta nel 1775 per la nascita del figlio del re Ferdinando IV e Maria Carolina, il suo nome era Carlo Tito, un principino sottratto all'affetto dei familiari a pochi anni di distanza dalla nascita. Riporto di seguito una ricerca d'archivio di Agnese Catemario del 1968 pubblicata nel Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano (BCNN 1968) dove in poche righe la studiosa colloca con esattezza la medaglia in una corretta attribuzione e paternità, la medaglia venne classificata da Eduardo Ricciardi nel 1930 come medaglia per la costruzione della reggia di Caserta (1752) ..."dove Carlo di Borbone è paragonato all'imperatore Tito per la costruzione del colosseo...", il buon Ricciardi in effetti non trovò una documentazione necessaria per l'attribuzione della medaglia e si affidò al suo fiuto, ecco perchè commise tale errore (perdonabile vista l'epoca in cui pubblicò la sua opera). La medaglia, di una certa semplicità, riporta al dritto l'avverbio HINC (qui) riferito alla reggia di Caserta, luogo in cui nacque il principe, e l'epigrafe CAROLVS / TITVS / PRID. NON. IAN / CASERTAE (Carolus Titus nonas ianuarias Casertae) -- ossia: Carlo Tito (nato) il giorno prima delle none di gennaio in Caserta --- nel 1775 le none di gennaio coincidevano con il giorno 5, quindi il giorno prima era il 4; dove? Qui (hinc), nella reggia di Caserta. Lo studio della Catemario ci riporta indietro nei secoli e ci fa rivivere quei fausti momenti in cui alla corte dei Borbone a Caserta nacque il buon principino. Nell'esergo al dritto troviamo anche il nome dell'artista che creò la medaglia, lo scultore Tommaso Solari, un artista che in quegli anni lavorò instancabilmente nel colossale cantiere della reggia per la creazione di statue per l'abbellimento del parco, nei documenti dell'epoca presenti attualmente nell'Archivio Storico della Reggia di Caserta c'è tutta una corrispondenza privata dell'architetto della reggia Luigi Vanvitelli e la documentazione inerente le ricevute di pagamento per le spese giornaliere della manovalanza e l'acquisizione delle materie prime necessarie per il cantiere. Qui il Solari lo troviamo nominato più volte e la paternità della medaglia è indiscutibilmente attribuibile a lui, anche il luogo di produzione è Caserta, vista infatti anche la fattura trovo alquanto improbabile attribuire la medaglia alla zecca di Napoli o alle sue maestranze. Il Solari fu un valido scultore e nel suo ambito non mancò certamente la possibilità di creare un simile bronzo da donare alla corte di Caserta. La medaglia qui riportata è in bronzo ed ha un diametro di mm. 82,2, guardando l'esemplare presente nella collezione venduta nell'asta Christie's di Roma dell'aprile del 1992 si nota in pratica la stessa impronta ma con due misteriose iniziali al dritto differenti. L'esemplare è differente da quello proposto nell'asta NAC 47 del giugno del 2008, in quest'ultimo manca il nome del principe e lo stile dei caratteri non è assolutamente bodoniano e ciò ci fa dedurre che sia di epoca successiva.5 punti
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Alterniamo esemplari più antichi con qualcuno più recente, ecco ad esempio due medaglie religiose del casertano: la prima di forma ellittica misura cm. 35x32 ed è per Maria SS di Gerusalemme (rara devozione per l'Italia) e venerata da secoli in una piccola chiesa del territorio di Bellona (come scritto in esergo), una piccola cittadina a 12 km da Caserta e 5 km da Capua. E' la prima che vedo in tanti anni, a parer mio è una medaglia devozionale rarissima e molto enigmatica, non sono in grado di interpretare alcuni simbolismi al dritto e al rovescio, un vero rebus (ci sono riferimenti a due salmi se non erro). Per l'interpretazione chiederei aiuto a @@borghobaffo se possibile, confido nella sua memorabile competenza in materia di devozionali. La medaglia dovrebbe essere del 1850-1860 circa perchè si distacca leggermente stilisticamente e tecnicamente da quelle del 1870-1880.3 punti
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Due parole su OMNI per chi non la conoscesse, è una Rivista Internazionale semestrale giunta ormai al nono numero totalmente gratuita e distribuita in forma digitale, quindi accessibile e leggibile da parte di tutti. Oggi i contributi on line si stanno diffondendo sempre più, riducono i costi, permettono la totale e immediata divulgazione, di contro manca il prodotto cartaceo tanto caro a molti, però nulla esclude che uno possa stamparsi una copia per uso personale. I contributi in questo numero sono 27, di cui due italiani ; i contributi della monetazione classica formano il blocco prioritario e sono tutti scritti in altra lingua, di solito inglese. Nel mio caso il problema di una buona traduzione in inglese è stato risolto brillantemente da Riccardo Marzi che vive da anni in Inghilterra. Bisogna ovviamente leggerli, il livello generale mi sembra buono ; sono stati sottoposti a uno screening di quelli ricevuti prima della pubblicazione. Nel comitato editoriale con una maggioranza franco - spagnola c'è anche il nostro Ermanno Arslan, buona lettura per il momento.....3 punti
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E' uscito il nuovo numero della rivista internazionale OMNI, con il volume n. 9; tra gli altri articoli, ho letto con piacere quello degli amici Mario e Riccardo. Posto il link alla rivista che è interamente consultabile sul web, buona lettura :D . https://www.academia.edu/14390732/Revue_Numismatique_OMNI_9_Revista_Numismatica_n_9_-_07_20152 punti
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Ci poteva stare anche in " Progetto : una moneta, una storia ", la metto qui perchè forse ha più visibilità dell'altra discussione, letta ma poco partecipata. Siamo a Ferrara con Alfonso II d'Este ( 1559 -1597 ), la moneta ha il nome di diamante e parte da lontano con Ercole I d'Este ( 1471 - 1505 ). Este e Sforza di Milano hanno molti collegamenti nella storia, anche nelle monete alcuni, uno potrebbe essere questo....nel momento in cui gli Sforza utilizzano sulle loro monete le imprese, anche a Ferrara i d'Este ne utilizzano una quella del diamante che ha una bellezza iconografica indiscussa. Cosa rappresenta ? Rappresenta il simbolo di una confraternita di costruttori che aveva sede nel Palazzo di Ferrara. Appare come un anello con incastonato un diamante di forma piramidale il tutto avvolto in un cartiglio di fogliame, al centro un fiore. Diventa un po' un simbolo per la città, lo troviamo come elemento decorativo del Palazzo di Ferrara, con differenze anche al Palazzo dei Diamanti, ma anche in parti architettoniche delle vallate adiacenti. Al rovescio compare una immagine religiosa, il Santo, San Maurelio con pastorale benedicente. Ce ne sono tipologie con le date e quella senza data, qui propongo quello senza data, il Bellesia ritiene che sia stato coniato negli anni tra il 1578 e il 1581 il senza data. Moneta rappresentativa, intrigante e di chiaro fascino. FERRARA, ALFONSO II d'ESTE ( 1559 - 1597 ), diamante, senza data D/ DEXTERA DNI EXALTAVIT ME, l'impresa del diamante R/ S MAVRELIVS FERR PONTE, San Maurelio con pastorale Ag., peso gr. 1,99 Rif. MIR 319/6, CNI 96/111 Prov.Cronos 9, lotto 141 Allego anche una immagine di come è stata rappresentata l'impresa del diamante su un architrave in località Aravecchia2 punti
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Ciao a tutti.... In quel della Calcidica mi e' arrivata la tanto agognata risposta.... Mi ha risposto la Professoressa Liampi alla quale avevo inviato le tre foto acr,romanumismatics e pegasi... Parafrasando 1-Bisogna guardare il peso:(aggiungo io) 2,2 g, mentre di solito siamo sui 3... 2-i due scudi macedoni non la convivono, per numero di kreissegmente(che lei sappia non esistono. Ma ogni tanto spuntano fuori nuovi tipi) e per via dello strovilos centrale troppo stilizzato 3-La combinazione prora botteaton più ninfa non è attestata, ma solo makedonon 4-i ricci sulle guance della ninfa sono strani Conclude dicendo che non si sente comfortable con questi pezzi, ma si dovrebbe vederli dal vivo. Primo sono onorato che una tale autorità mi abbia risposto, anche se un po' in ritardo... Tanto la moneta non l'ho presa? Secondo a differenza della difficoltà di tanti di fare affermazioni nette penso, esprimo un mio parere, ci troviamo di fronte a 3 pezzi falsi... Più un quarto di metà luglio e non mi sorprenderei se, come suggerito dal vate Vitellio, altri pezzi analoghi spuntassero fuori. Grazie a tutti, Davide2 punti
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Discussione completamente priva di senso. In pratica il 90 percento degli interventi è un mero litigio senza scopo e privo di interesse per qualunque utente. Chiudo, come anche richesto dal creatore della discussione stessa. Peccato, perchè monete di questa tipologia non compaiono tutti i giorni sul forum.2 punti
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@@luigi78 beni culturali 2500€, beni culturali archeologici a partire da 100€: le monete non rientrano nei secondi? Avevo capito così...2 punti
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3 Pence 1940 Georgius VI Gran Bretagna2 punti
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Taglio: 50 cent Nazione: Malta Anno: 2013 Tiratura: ??? Condizioni: qSPL Citta: Milano2 punti
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2/10 di Tallero - Una lira per la Colonia Eritrea Argento 835/1000 Peso gr. 5 - Diametro 23 mm Esemplare emesso in 598702 pezzi, la tiratura più bassa dei tre anni, eppure quello con il valore di catalogo più basso...ci sarà un perché a qualcuno noto? Patina autentica di monetiere :blum: Per la conservazione lascio a voi il giudizio. Renato1 punto
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Medaglia devozionale Teatina, ovale,bronzo/ottone,del XVIII sec. dopo il 1712.- D/ Come già detto è rappresentato S. Gaetano da Thiene. Al R/ S. Andrea Avellino,teatino, canonizzato il 22/ maggio/ 1712 da papa Clemente XI.- Ciao Borgho.1 punto
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A mio parere i cataloghi di oggi hanno un po' lievitato le rarità soprattutto del Regno d'Italia, un catalogo del 1927, a cura di Enrico Dotti, in effetti classifica questa moneta solo R. Allego pagina. Saluti Marfir1 punto
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Confermo, moneta di poco superiore al BB, malamente slavazzata o per meglio dire acidificata. Il colore del rame rosso è ben diverso da questo.1 punto
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Regno d'Ungheria. 2 FILLER (KM# 518.1). 2 FILLER (KM# 518.2).1 punto
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Nella prima immagine è rappresentato San Gaetano da Thiene. Il santo, originario di questa località del vicentino, fondò la congregazione dei chierici regolari teatini. Morì nel 1547 e venne proclamato santo nel 1671....ovviamente la medaglietta è quindi posteriore a questa data. Della seconda immagine no riesco a leggere la legenda ma potrebbe/dovrebbe rappresentare San Francesco in preghiere. ciao Mario1 punto
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Sito a Stresa , epoca 1920 http://www.chequers.com/magazine/ben/cpjb08.html1 punto
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Ovviamente esistono dei falsi fatti molto bene...le foto non rendono molto, l'impressione generale mi desta qualche sospetto di autenticità, ma sarebbe da verificare... Provenienza?1 punto
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Due diverse medaglie per l'incoronazione della Madonna della Civita nell'omonimo santuario ad Itri (attualmente in provincia di Latina, 10 km da Gaeta) ma un tempo in Terra di Lavoro. Il santuario e la Madonna della Civita sono stati al centro dell'attenzione di Sua Santità Pio IX durante l'esilio del 1849 e nel 1877 vi fu, a distanza di 100 anni, una seconda incoronazione commemorata dalla medaglia in oggetto. http://www.santuariodellacivita.it/madonna_della_civita_itri.htm Ho notato a tal proposito due diverse medaglie sul mercato e ben tre conii diversi. Le tre medaglie in bronzo in allegato vennero coniate a Napoli nell'officina di De Gregorio (vedi firma) e rientrano tra l'altro nelle medaglie papali per via della presenza del nome papa al rovescio (non al dritto..... la Madonna va sempre considerata al dritto) che celebrò il 20 luglio del 1877 l'incoronazione. Autorizzo @@fabio22 ad aggiungere le foto di queste tre medaglie al catalogo on line. Le prime due medaglie hanno un diametro di mm. 31,5 ed appartengono a due differenti conii, da notare alcune piccole differenze nella leggenda e nei dettagli della figura mariana, la terza medaglia è di forma ellittica e misura mm.24,5x21,5.1 punto
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Le foto non sono chiarissime, tuttavia potremmo essere intorno allo SPL come grado di conservazione, noto in particolare una buona conservazione dei capelli di JFK al diritto e delle piume delle ali dell'aquila al rovescio...per il valore direi un euro in più del peso dell'argento contenuto nella moneta...queste monete comandano sempre un piccolo premio..1 punto
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A 2-3 km da Bellona (CE) troviamo la cittadina di Camigliano dove ancora oggi è venerato come patrono san Simeone "il Vecchio" http://www.santiebeati.it/dettaglio/73600, questa è la chiesa dove lo si festeggia. http://www.parrocchiasansimeonecamigliano.it/ Nel 1901 ricorreva il XIX centenario , la medaglia in oggetto è anch'essa l'unica che mi sia mai capitata in anni di collezionismo ed ha un diametro di mm. 32,5.1 punto
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Ciao. A distanza di oltre due anni dall'ultimo intervento di Andrea (heineken79) in questa discussione, Vi informo sulle ultime notizie circa i risvolti giudiziari legati alla "famigerata" prescrizione anticipata della lira. Contrariamente a quello che si può pensare, le novità non arrivano da Strasburgo da dove - secondo le notizie diffuse a suo tempo - la Corte di Giustizia sembrava orientata a respingere il ricorso di un'Associazioni di Consumatori. Di quella decisione, anticipata come negativa dagli stessi legali che avevano presentato il ricorso, ancora nulla si sa. Le novità, manco a dirlo, provengono dal nostro Paese, che ancora una volta si conferma come il luogo dove potenzialmente "tutto può succedere" nonché come la terra che deve per forza aver dato i natali ad una certa "Alice" (quella, per intenderci non della ADSL ma del "Paese delle Meraviglie") . I fatti nuovi, in estrema sintesi, sono i seguenti. Dinanzi al Tribunale di Milano pende dal 2013 un giudizio civile promosso da alcuni signori che si erano recati in Banca d'Italia per cambiare in euro una cinquantina di milioni di vecchie lire. Costoro si erano presentati agli sportelli dell'Istituto dopo la fatidica data fissata dal Decreto "Salva-Italia", partorito dal Governo tecnico del Prof. Monti, ma prima del 28.2.2012, data ultima che come sappiamo era stata inizialmente fissata dalla legge del 2002 per effettuare il cambio lira/euro. Ricevuto il rifiuto della Banca d'Italia al cambio delle lire, sul presupposto che il termine non era più il 28.2.2012 ma era stato anticipato al 6.12.2011, i predetti signori hanno citato in giudizio l'Istituto che, a sua volta, ha chiamato in causa il MEF, argomentando (e direi giustamente) che il mancato cambio delle lire dopo il 6.12 non dipendeva da una libera scelta della Banca d'Italia ma discendeva da una norma contenuta in un Decreto-Legge dello Stato. Il 28 aprile 2014 al giudice della causa, la censura di incostituzionalità rivolta alla norma che ha disposto la prescrizione anticipata della lira, censura sollevata dalla difesa dei signori, è apparsa "non manifestamente infondata" (è un modo di dire tecnico rispetto alle questioni di costituzionalità) per una serie di ragioni che poi, se avete voglia, potete leggerVi al link sottostante, e quindi ha emanato un'ordinanza con la quale ha sospeso il processo in corso, disponendo la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale, affinché l'Alta Corte valuti se la norma del Decreto Monti sulla prescrizione anticipata della lira sia o meno incostituzionale. L'ordinanza del Giudice di Milano è stata pubblicata sulla G.U. 1^ Serie speciale Corte Costituzionale n. 9 del 4.3.2015, secondo quanto è previsto dalla legge. E questo è il link dove trovate tutto, motivazioni dell'ordinanza del giudice di Milano comprese: http://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-03-04&atto.codiceRedazionale=15C00037 Ora, gli scenari possibili sono due: 1. La Corte Costituzionale rigetta la questione, ritenendola infondata e "salvando" in questo modo l'Erario da un esborso tanto imprevisto quanto gravoso; stando a quello che si dice in giro considerando, in particolare, la cartamoneta in lire ancora "dispersa", tale esborso potrebbe ammontare a diversi miliardi di euro; 2. La Corte accoglie la questione, ritenendola fondata e cancella la norma sulla prescrizione anticipata. In questo caso, poiché il termine del 28.2.2012 è già spirato, la soluzione dovrebbe essere quella di disporre la riapertura dei termini per un periodo pari a quello non goduto a causa della prescrizione anticipata (e, a questo punto, incostituzionale), dei termini per il cambio lira/euro. Trattandosi di una decisione della Corte Costituzionale che incide sull'esistenza di una norma, ad avvantaggiarsene non sarebbero solo i protagonisti della causa milanese, ma tutti indistintamente i cittadini. Personalmente continuo a pensare che la Corte dovrà decidere tenendo conto più della "ragion di Stato" che non del diritto e quindi non nutro molte speranze. Tuttavia, se a qualcuno piace l'azzardo....non sarebbe male acquistare le ultime banconote in lire, quelle che non vuole più nessuno, anche in bassa o bassissima conservazione, ad un 10-15% del facciale, per poi andarle a cambiarle in Banca d'Italia in euro ed alla pari, se la decisione della Corte comportasse una riapertura dei termini per il cambio. Che dite? Vi ho dato un'idea?... :pleasantry:..personalmente non lo farò in quanto mi attendo una decisione contraria. Però, se invece le cose andassero diversamente, chi avesse fatto "razzia" di banconote in lire comprate a basso prezzo, potrebbe ricavarne un ottimo profitto. Nel Paese di "Alice" tutto è possibile....questo ed altro... La decisione della Corte Costituzionale potrebbe arrivare anche entro il corrente anno. (Spero che questo intervento non inneschi adesso un improvviso rialzo delle quotazioni delle sdrucite e bistrattate banconote in lire....sarebbe esilarante..... :rofl:) Saluti. M.1 punto
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Ringrazio infinitamente tutti per le risposte, le monete in questione le lascerò stare aspettando qualcosa di meglio :good: Alla prossima1 punto
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La cosa che mi ha fatto in parte diffidare dal fatto che il gettone sia in effetti d'argento è anche il titolo: i 900/1000 sono propri dell'oro, per l'argento, di norma, si hanno i marchi da 800 e 925.... poi si arriva fino al 999. Questo però ora; si dovrebbe infatti fare una ricerca "storica" per verificare a quale data siano stati normati i titoli e i relativi punzoni (attualmente il punzone dell'argento è di forma ovale, mentre quello dell'oro è un rombo). Basti pensare che una medaglia che ho in collezione riporta il titolo 1000, oggi non più consentito dato che esisterà sempre una minima percentuale di impurezza, e così sono nati i vari 999 - 999,9 - 999,99 eccetera! Per il colore che vedo, potrebbe benissimo anche essere stato lasciato da un altro oggetto in acciaio o ferro posto a contatto col gettone in questione: non è un caso che questi gadget, come anche parecchie monete, si ritrovino in fondo a cassetti mischiati ad altre cose!1 punto
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False sono risultate tutte a parte lo zecchino e il 20 lire.. Non mi ha detto essere un imitazione quindi non so.. mi ha solo detto che è buono ma brutto.... alla fine comunque, per comodità non sono andato a Padova ma a Castelfranco..1 punto
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Mi sono sempre chiesto se la tecnica della “barra” sia esistita veramente o fosse invece una definizione moderna per spiegare la forma quasi quadrata di gran parte dei Sesterzi della fine della prima meta’ del III secolo ; inoltre quale era il motivo pratico per cui venne adottata , se esistita , questa presunta tecnica ? di una maggior quantita’ di emissioni ? di facilita’ di conio ? venne adottata solo per i Sesterzi ? e in questo caso per quale motivo ? Molte legende di questi Sesterzi sia al dritto che al rovescio sono poco leggibili , un po’ per l’ usura del tempo , ma principalmente perche’ il bordo “dritto” probabilmente andava a cadere troppo vicino alle legende seminascondendole , gli Imperatori di questo periodo potevano tollerarlo ? Altra domanda perche' ad esempio le Dracme di Siracusa invece di avere bordi dritti avevano delle protuberanze laterali ? eppure anche queste monete si potevano forse definire di “barra” in quanto il metallo fuso prima di essere coniato veniva colato in contenitori forse definibili a “barre”1 punto
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bella idea questo post.....oltretutto la descrizione rende piu' interessante la storia della moneta1 punto
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Ed ecco qui una medaglia in argento in astuccio originale per la lavanda dell'anno IV, per la pasqua celebrata da Sua Santità Pio IX nella reggia di Caserta nell'aprile del 1850 (due giorni prima della partenza per Roma dopo il lungo soggiorno nelle Due Sicilie). Di seguito un interessante studio a firma Giancarlo Altieri pubblicato anni fa su Cronaca Numismatica http://ilportaledelsud.org/lavanda.htm .1 punto
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http://ilportaledelsud.org/bcnn1971_3.pdf Un altro studio datato 1971. e in allegato l'esemplare presente nell'asta Chirstie's dell'aprile del 1992. Ed uno più recente. http://www.panorama-numismatico.com/la-nascita-dei-principi-carlo-tito-e-francesco-di-borbone-nelle-medaglie/1 punto
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Beh conservazioni ottime con 20 euro non direi, forse dei bb scarsi senza colpi. Ciao1 punto
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Effettivamente la domanda è quella che poneva prima Michele, ma a voi piace questa legge ? La vorreste anche in Italia ? Se devo essere sincero dalla discussione non l'ho capito bene come la pensate, né effettivamente vedo molto interesse come se la cosa non ci riguardasse in prima battuta, mentre tutte le case d'aste internazionali di ogni paese mandano inviti a firmare... in continuazione.... Diamo un parere allora, per me è stata fatta in Germania non per risolvere il problema delle importazioni e delle vendite illegali ma per spostare il problema e il fenomeno in altri paesi. Continueranno trafficanti, mercanti da altre parti.... Ma la legge proposta non parla solo di questo che poi avrà un effetto lo spostamento, ma parla del collezionismo in senso lato, non solo monete che vengono incluse, ma di tutto. E quindi bene o male ci riguarda o potrebbe essere estesa vista l'influenza tedesca anche in Italia.... Io credo che con il cerino in mano rimanga invece il collezionismo diffuso tedesco e chi compra e commercia con questo paese, è chiaro che poi le ripercussioni sul sistema globale collezionistico comunque ci saranno.... E quindi i mercanti continueranno, le case tedesche magari prenderanno sedi legali in altre paesi per continuare e il collezionista l'anello finale come sempre avrà un problemino anche quello di scegliere se continuare a giocare se le regole sono queste. Qui si parla di formare due scaloni di collezionisti virtuosi entrambi con la lecita provenienza, quelli con più di 20 anni non avranno problemi, anzi magari il bene potrebbe avere un apprezzamento, chi ha comprato sotto i 20 anni o magari ieri aspetterà i 20 anni per rivendere o entrerà nel secondo scalone di un mercato con deprezzamento e difficoltà nel rivenderlo. Poi c'è la questione della inversione dell'onere della prova che noi conosciamo bene, che a noi mi sembrava non piacesse, che arrivi anche in Germania formerà un blocco di legittimazione di questa imposizione e comunque non credo sia un bene....si imporrà questa linea.... Personalmente vista dalla parte del collezionismo privato diffuso non mi piace proprio, illiberale e costrittiva, credo che se fosse in Italia non porterebbe alcun giovamento, anzi la retroattività prevista peggiorerebbe la situazione già precaria....mi sono espresso ben sapendo che le posizioni saranno variegate e differenziate nel nostro uso e le dichiarazioni saranno poche....è così...come sempre...1 punto
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Ciao. Se non metti il peso, il diametro, almeno una foto del FERT al contorno (ma anche delle foto migliori della moneta...) come pensi che si possano seriamente esprimere giudizi di autenticità su una moneta tra le più falsificate? E' già difficile giudicare da una foto ben fatta....e le Tue non sono neanche ben fatte...ma se non si offrono neppure gli elementi essenziali per poter formulare un giudizio, come pensi che si possa esprimere seriamente una valutazione? Mah. M.1 punto
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ed ecco la news di giornata!!! :yahoo: :yahoo: Taglio: 20 cent Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 9.969.000 Condizioni: BB+ Citta: Milano Note: NEWS!!!! :yahoo: :yahoo:1 punto
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e per finire... :yahoo: :yahoo: :yahoo: Taglio: 10 cent Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: SOLO IN DIVISIONALE Condizioni: BB Citta: Milano1 punto
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Esposizione nazionale svizzera del 1939 a Zurigo. La mostra si è tenuta a Zurigo dal 6 maggio al 29 Ottobre 1939. EINLÖSBAR BIS 30 NOV. 1939 = rimborsabili prima del 30 novembre 1939 (probabilmente :) ). La Banca nazionale svizzera di emettere "monete" da fare.1 punto
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1939 Canada 1 dollaro arg. 800/ moneta comune Commemorativo della visita reale di Giorgio VI. Siamo alla vigilia del secondo conflitto mondiale.1 punto
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Una moneta può anche essere comunissima, ma se tutte quelle che sono sopravvissute sono pesantemente circolate, ecco che mi pare abbastanza ovvio che parleremo di moneta comune in bassa conservazione e rarissima in alta... le monete nascono per circolare, pertanto non è così scontato che dopo un secolo siano facili da trovare in FDC... non per niente, parlando di regno, mentre le monete di Vittorio III più recenti sono quasi tutte semplici da reperire in FDC, quelle di inizio secolo presentano maggiori difficoltà... idem per quelle dei Re precedenti, spesso di difficile reperibilità in FDC. A seconda della storia della singola tipologia, avremo una diversa difficoltà nel reperire quella moneta in alta conservazione... il 5 lire del 1901 ad esempio è molto più semplice da reperire in FDC che in SPL, visto che non è stato emesso.1 punto
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"Rarità: questione di tiratura o di conservazione?" Non so se ho capito la domanda. La rarità di una moneta è legata alla sua reperibilità. La tiratura c'entra ma fino ad un certo punto. Ci sono monete coniate in oltre 270 mila esemplari che sono R2 (vedi il 5 lire del 1914) e monete coniate in qualche migliaio di pezzi che sono solo R o anche NC. La conservazione incide sicuramente sul grado di rarità. Una moneta in FDC può essere R2 mentre la stessa moneta in MB può essere NC o persino C. Saluti. M.1 punto
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@@vathek1984 Nella prima parte dell'epoca Ming non furono emesse monete perché per gli scambi era usata solo la cartamoneta. Quindi le banconote furono molto importanti durante quella dinastia. Ma le prime emissioni di cartamoneta cinese non risalgono a quell'epoca, infatti sono molto precedenti: la banconota più antica al mondo di cui si abbia notizia fu emessa in Cina durante il regno dell'imperatore Gao Zong della dinastia Tang tra il 650 e il 655 d.C., ovvero nell'era di governo Yonghui. La banconota aveva un valore nominale di dieci kwan. Per approfondire la storia della cartamoneta in Cina rimando al mio libro Appunti di numismatica cinese e in particolare al capitolo "La cartamoneta cinese dai Tang agli Yuan": http://www.amazon.it/Appunti-numismatica-cinese-Quaderni-laMoneta/dp/1506183875/1 punto
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Buona giornata ho letto il tuo articolo questa mattina. Non seguo questa monetazione, ma hai fatto bene a divulgare la scoperta della nuova variante; senza dubbio è interessante per chi colleziona questa tipologia ed in generale le monete di questa area monetale. Quello che non ho letto è dove e come è stata rinvenuta la moneta; se ne sei entrato in possesso tu, magari per un acquisto fortuito in qualche lotto d'asta, o mercatino; oppure se questa moneta l'hai identificata come variante, vedendola in qualche sito. In ogni caso, complimenti. saluti luciano1 punto
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@@ResiF1992 Offerte di scambi come in questo caso oppure annunci di compravendita sono possibili solo nelle sezioni dedicate, ti allego il link della sottosezione scambi Euro........... http://www.lamoneta.it/forum/23-scambi-euro/ Qui chiudo1 punto
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@@tonycamp1978 credo che con il prezzo siamo al limite, però la curiosità era troppo forte!1 punto
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@@Alex-Vee, Concordo con i pareri sopra espressi. Se le hai ereditate conviene conservarle come ricordo. ;)1 punto
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Renato una ventina di euro possono andar bene per gli anni comuni, forse anche qualcosa in meno, ma sono sicuro che in quella paginetta non vi era il 1898 o il 1885! Anche se, in questa conservazione, tanto rara non è, penso che nessuno sia disposto a cederle al prezzo di quelle comuni, non credi!1 punto
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Discussioni su questa emissione: http://www.lamoneta.it/topic/14404-lelefante-di-cesare/ http://www.lamoneta.it/topic/39071-cesare-e-lelefante/ http://www.lamoneta.it/topic/59114-denario-giulio-cesare/ https://www.lamoneta.it/topic/189389-introduzione-alliconografia-del-denario-repubblicano/ Esame di esemplari: http://www.lamoneta.it/topic/108986-denario-di-cesare-decentrato-sfregiato-grafitato/ http://www.lamoneta.it/topic/126201-denario-giulio-cesare/ http://www.lamoneta.it/topic/138441-originalit%C3%A0-denario-cesare/1 punto
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