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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/18/15 in tutte le aree
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"Non ci si deve limitare a chiedere quanto vale una moneta, quanto si può pagare un determinato esemplare sul mercato, insomma ci troviamo sempre di fronte al bivio di chi intende la numismatica e il collezionare, dissociato dal valore economico dei singoli pezzi che andiamo ad aggiungere alle nostre raccolte e quelli nobili d'animo che intendono la numismatica con la N maiuscola, che si limitano allo studio e inorridiscono quando sentono parlare di valore economico di un determinato pezzo." Ciao. Non porrei la questione in termini così radicali: da una parte coloro che prestano attenzione alle dinamiche di mercato e dall'altra i "nobili d'animo", che si limitano a studiare le monete ed inorridiscono quando sentono parlare di prezzi. Anche allo studioso più puro le vicende di mercato delle monete di cui si occupa possono ben interessare e ciò è testimoniato dalla presenza di listini che accompagnano le opere anche più tecniche. Il problema mi sembra un altro e cioè quando il dibattito numismatico che si sviluppa su un Forum è esclusivamente incentrato su due argomenti: 1. grado di conservazione; 2 prezzo delle monete. Questa tendenza mi sembra molto marcata negli ultimi tempi ed è anche più evidente a causa della correlativa diminuzione (se non totale mancanza...) di discussioni di approfondimento Quindi nessuno scandalo a discorrere di prezzi e di conservazioni, ma se la Sezione deve diventare esclusivamente una "bacheca" dove postare foto (spesso anche inguardabili...) per porre le solite due domande....allora forse sarebbe il caso di cambiarle anche nome e denominarla sezione del "quanto vale"? Per quanto riguarda l'andamento dei prezzi, oggi questa ricerca può essere condotta anche e soprattutto fuori dal Forum ed è grandemente facilitata dal mezzo informatico; basta qualche click per raggiungere i risultati delle aste, quelli di eBay, i prezzi dei listini online dei commercianti....tanto che i prezzi riportati dai manuali cartacei, la cui attendibilità è stata sempre abbastanza criticata, oggi più che mai vanno presi per quello che valgono....e cioè più come indicazioni di prezzo auspicate dagli stessi compilatori dei predetti Manuali che non come probabili riferimenti di mercato. "Sapere che di una determinata moneta ci sono accumuli pronti a finire sul mercato, è utile a chi sta per comprare un esemplare della moneta interessata da questo fenomeno che, purtroppo o per fortuna si verifica e che fa crollare il mercato". Caro Renato, se dovessimo dare credito a certe "voci" che si sentono ai Convegni su accumuli e scorte recentemente venute alla luce, sarebbe opportuno non solo non acquistare agli attuali prezzi molte delle più importanti monete del Regno (in particolare di V.E. III) ma probabilmente sarebbe il momento di vendere tutto e cambiare periodo collezionistico prima che sia troppo tardi. Quando si sente che di certe monete ci sarebbero già in mano a commercianti centinaia e centinaia di esemplari, che non vengono proposti simultaneamente solo per non far precipitare l'attuale prezzo di mercato.....qualche riflessione verrebbe da farla. Personalmente però non vedo le monete e la Numismatica come "assets" di borsa e preferisco dedicarmi a studiare gli aspetti storici delle monete piuttosto che quelli puramente "borsistici". Se poi nel medio/lungo termine la ricerca e lo studio numismatico attuali produrranno anche dei risultati economici sarà una piacevole sorpresa....ma diventare schiavo della conservazione o del prezzo di una moneta mi rovinerebbe tutto il piacere di coltivare questa disciplina. Tanto varrebbe, a quel punto, tentare le speculazioni di borsa sui titoli di Stato greci o su altri prodotti finanziari.... Saluti. :hi: Michele4 punti
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Ciao Eliodoro. Riguardo al noto bel sesterzio di A. Pio con l'Italia seduta su un globo con sottostante la scritta ITALIA è interessante dire chi rappresenta e perché... Il nome Italia designava dapprima l’estremità meridionale della Calabria; più tardi si estese fino a Metaponto; poi, nel 3° sec. a.C. alla Campania e poco dopo a tutta la penisola a sud dei fiumi Arno ed Esino e infine alla catena alpina. La sanzione ufficiale del nome si ebbe con Ottaviano Augusto nel 42 a.C. La donna che la rappresenta sul sesterzio di Antonino Pio è Cibele, la Magna Mater di tutti gli Dei, è una delle prime personificazioni dell'Italia. Con riferimento alle origini troiane (ossia frigie) dei fondatori di Roma, i patrizi (che si vantavano loro discendenti) la onorarono come divinità della loro stirpe e la opposero alla plebea Cerere. Presto si diffusero anche i misteri ellenistici di Cibele, che in epoca imperiale presero forma di religione autonoma. Ancor oggi la donna con le torri in testa (l'immagine di Cibele) rappresenta l'Italia. Durante la seconda guerra punica, mentre Annibale imperversava per l'Italia, i sacerdoti romani predissero che Roma sarebbe stata salva solo se vi fosse giunta l'immagine della dea dell'Ida, il monte di Troia, ossia Cibele. L'immagine, una pietra nera, era conservata a Pessinunte. Da allora divenne una delle divinità di Roma, la Magna Mater, anche se il suo culto fu osteggiato poiché contenente riti orgiastici. L'associazione di Cibele con l'Italia divenne molto forte quando Virgilio scrisse l'Eneide, narrando come il viaggio di Enea fosse stato protetto anche dalla dea. La figura di Cibele andò a rappresentare, grazie anche agli eventi della Guerra sociale, l'idea di un'Italia pacificata e unita sotto Roma, così come Enea aveva pacificato i popoli latini, nonché lo spazio sacro del pomerium, ormai allargato a tutta la penisola. Durante l'Impero le donne della famiglia imperiale presero a vestire come Cibele, ossia con una corona turrita. Quest'immagine divenne quindi sempre più simbolo dell'Italia nelle province, specialmente in quelle anatoliche e greco-orientali. Il sesterzio che sotto Antonino Pio venne coniato e rappresentante l'Italia come una donna turrita, che siede su un globo e tiene in una mano una cornucopia mentre nell'altra il bastone del comando, diverrà poi l'immagine classica dell'allegoria del Bel Paese. Dopo il Medioevo, il primo a riprendere la classica figura dell'Italia è Cesare Ripa, che nella sua Iconologia la descrive come nel sesterzio di Antonio Pio, associandole anche una stella che le brilla sopra la testa, in riferimento al fatto che nell'antica Grecia l'Italia fosse associata alla Stella di Venere poiché posta ad occidente e quindi fosse chiamata Esperia. La Stella d'Italia è quindi un antico simbolo identitario della terra italiana.3 punti
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Sono d'accordo con molti degli interventi precedenti: irrazionalitá, desiderio di possedere qualcosa si originale e bello, curiosità, investimento, studio (anche se di solito arriva in una fase successiva), ecc. Io aggiungo anche che collezionare, cioè andare a caccia di monete, studiarle, classificarle, fotografarle, compararle con altre della stessa tipologia, tenerle in mano, e via discorrendo mi rilassa. Talvolta, quando tutti dormono e in casa regna la quiete, mi rinchiudo nello studio e mi occupo dei miei tondelli.. lo trovo in hobby rilassante. Non parliamo poi dell'emozione che provo quando mi aggiudico qualcosa alle aste, magari dopo una battaglia con qualche altro collezionista.. :-)3 punti
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sono tornato e sono felicissimo. mi siete mancati. mi e' mancato il forum, mi e' mancato condividere con voi la mia passione, sono felice e non vedo l'ora di interagire e comunicare con tutti voi. un abbraccio sincero a tutti, davvero, grazie per essermi stato vicino. per ora i problemi di saluti li metto da parte. max3 punti
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Purtroppo il motore di ricerca è in panne, altrimenti di darei la coordinate per rileggere la discussione che riguarda i soldi veneziani. :pardon: Per riconoscere i 3 "Mocenighi" A. Mocenigo II = Legenda ALOY * MOC e la banderuola ha due punte senza fiocchi A. Mocenigo III = Legenda ALOYS * MOC e la banderuola ha due punte con fiocchi A. Mocenigo IV = hanno in cima all'asta della banderuola una croce più grande di quella dei predecessori Punti ai lati di 12, o stelline, o rosette, sono tutte varianti che si possono trovare, ma non determinano un valore aggiunto. saluti luciano2 punti
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In realtà la prima apparizione della dizione ITALIA su monete imperiali romane sarebbe su un raro sesterzio di Nerva con rovescio TVTELA ITALIAE. Eccolo nell'unica rappresentazione che ci è giunta: L'esistenza di tale sesterzio sarebbe giustificata da un passaggio di Aurelio Vittore nel De Caesaribus mentre parla di Nerva (il quale è stato il primo imperatore a creare l'istituzione degli Alimenta): "Puellas puerosque natos parentibus egestosis sumtu publico per Italiae oppida ali jussit." Tale sesterzio è stato presentato la prima volta nel lavoro di Jean Tristan nel 1644 intitolato "Commentaires historiques contenans l'histoire générale des Empereurs" che lo presenta per conoscenza diretta di un esemplare a lui conosciuto e descrivendolo nella sua opera. In seguito tale esemplare è sempre stato considerato autentico ma se ne sono perse le tracce nei secoli successivi. Cio' nonostante è stato inserito sia nel Cohen (Cohen 142) che nel RIC (RIC II 92). Si è in seguito molto discusso sulla esistenza o meno di questo fantomatico sesterzio e sulla sua possibile autenticità. Riguardo alla tematica della rappresentazione dell'Italia sulle monete imperiali segnalo l'interessante articolo di Nicole Methy apparso sulla RN francese del 1995 e disponibile anche online: http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_1995_num_6_150_2043 Inoltre anche qui sul forum ci eravamo in passato occupati dell'argomento in altre interessanti discussioni (iniziate da Gianfranco e Daniloantonia) che segnalo qui: http://www.lamoneta.it/topic/83523-italia-italia/ http://www.lamoneta.it/topic/78488-i-t-a-l-ia/2 punti
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Ciao a tutti, questa domanda mi ha messo un pò in crisi...soprattutto perchè non so cosa rispondere...per me, il collezionare monete è una cosa del tutto nomale e che ha accompagnato tutta la mia vita, dalle prime monete straniere regalatemi dai parenti ed amici che tornavano da viaggi, con il i loro bagaglio di ricordi, al regno....dai primi euro agli acquisti consapevoli e studiati dei primi sesterzi, dupondi, assi e denari, fino alla complicatissima monetazione medievale del sud... acquisti, oramai accompagnati, se non anticipati, da libri di numismatica e di storia che hanno assunto una importanza sempre più rilevante al mio collezionare monete...invidio, per esempio, la biblioteca di @@piergi00 :D :D La mia risposta, quindi, è banale...perchè colleziono? perchè, per me, è una cosa normale, ordinaria e quotidiana, come il nutrirsi, avere amici e fidanzate, lavorare, portare a spasso il cane...ci sono motivi particolari per fare queste cose? o è il semplice, puro piacere di vivere? Saluti Eliodoro2 punti
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Mi quoto per specificare meglio quello che intendevo dire, risultando difficile con il telefonino, impostare un lungo discorso . Quindi dicevo, Per lo studio, intendo tutto quello che concerne la storia, la composizione, e la tipologia di una moneta, che porta inesorabilmente alla domanda che fa progredire gli umani , il perché che probabilmente porterà allo studio del periodo storico in cui quella moneta è vissuta, a quali persone possa essere passata di mano, e per quale motivo , per quanto tempo, e ancora, e ancora.. Insomma lo studio è tutto questo è sicuramente c'è altro a cui non ho pensato, sono fortunate le persone ad apprezzare la numismatica solo in questa ottica, probabilmente apprezzano al massimo questo forma di collezionismo. I´Investimento. Qui nel forum si sono spesi fiumi di lettere su questo argomento, se sia giusto, come meglio impostare questa forma di investimento, dove comprare meglio, a quanto, insomma non vorrei riaprire adesso una discussione su ciò quello che comunque penso sia inevitabile ammettere, che esistono persone che collezionano con l'intento di ricavare su una moneta acquistata. Anche questa forma di collezionismo non è certamente facile da portare avanti. Ricordarsi le mille sfaccettature che può portare un acquisto, oppure una vendita, da top a flop, passa da una via talmente stretta, che ci vogliono anni di esperienza per sapersi districarsi in questo mare di informazioni. è anche questa una forma di studio, ma non fine a se stesso. La voglia di possedere, con questo intendo le persone che collezionano per il piacere che hanno nel possedere un pezzo di storia, vuoi perché gli ricorda le proprie origini, vuoi perché gli ricorda un periodo, un personaggio, oppure un luogo a lui caro, sperando di acquistare in modo tale, da non pentirsi, ma che in fondo sa che questo pentimento non verrà mai. Queste forme di collezionismo si possono immischiare, e probabilmente ve ne sono altre a cuinon ho pensato. Ovviamente non ho la velleità di dire che ciò che ho scritto sia il dogma del collezionista numismatico, ma questo è il mio pensiero sul perché lo si possa essere. Ciao a presto2 punti
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Ritratto volto a sinistra con corona radiata, tipo Scudo d'oro del sole, ma senza sole2 punti
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L'unica risposta per una domanda tanto elaborata è DIPENDE. Oggi il mercato numismatico è stato totalmente stravolto da internet, con il suo bacino globale di venditori e compratori. Io sono cresciuto a pane e mercatini, girando per anni da bambino i mercatini domenicali del nord Italia insieme con i miei genitori conniventi... poi, per le occasioni speciali (il compleanno, a giugno) c'era l'Asta. Lì si andava per trovare le monete di qualità, e soprattutto per vedere pezzi meravigliosi che altrimenti non potevo che sognare o guardare sulle fotografie in bianco e nero dei libri e dei cataloghi. Dunque la suddivisione era netta, anche per la fascia di acquisti. Oggi è tutto più elaborato: io tengo sorvegliata la rete per le monete di mio interesse, ma giro ancora - molto più di rado, anche per gli impegni di lavoro - per convegni e mercatini. Devo dire purtroppo che ai convegni i prezzi tendono essere molto alti, per cui internet è diventato il mio canale prioritario d'acquisto... potremmo dire anzi quasi esclusivo. Però trovare un pezzo raro in un mercatino della valle e portarlo a casa facendo un affare che su internet non sarebbe mai stato possibile... beh, son soddisfazioni.2 punti
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Si tratta di un tipo di moneta che mi ha sempre colpito, sarà per la personificazione di Roma ripresa dai sigilli, sarà per il suggestivo leone che domina il campo del diritto...Ne esistono diversi tipi: con simboli, stemmi, sigle e anche anonimi. Ed è proprio un grosso anonimo quello che finalmente sono riuscito a mettere in collezione. La conservazione non è il massimo, ma comunque la moneta è perfettamente leggibile. Particolare a mio avviso la leggenda del diritto, che inizia leggermente spostata a sinistra rispetto all'asse verticale. Visto il metallo nobile, il buon modulo e la conservazione spicca decisamente tra le mie altre monete senatoriali (leggi: provisini e denari piccioli). Volevo innanzitutto condividere con voi la mia gioia e sentire i vostri pareri, poi magari potremmo vedere qualche altro grosso e commentarlo insieme: ho messo un titolo abbastanza generico proprio per questo :blum: . Mi permetto inoltre di allegare il link di un ottimo articolo sugli argenti senatoriali ad opera del nostro guru @@adolfos (me l'hai proprio attaccata la malattia per le monete del Senato <_< ) https://www.academia.edu/7609776/La_zecca_senatoriale_di_Roma_e_il_grosso_dargento Aggiungo i dati: diametro medio 24 mm, peso 2,95 gr. (da una media di 10 pesate). Buona serata a tutti voi, Antonio1 punto
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Recentemente mi sono posto una domanda : abbiamo parlato nel tempo tanto dei denari ottoniani di Lucca, di Pavia, ma di Milano poco... eppure ci sarebbe molto da dire e molto è stato detto e forse altro si dirà ancora.... Mancava un po' di bibliografia specifica sull'argomento, ora è arrivata e le scuse allora sono poche....il MIR Milano di Toffanin, il BDN Materiali 12 ( che trovate anche on line ) di Gianazza, il recente Crippa sull'epoca medievale....e allora dico esercitiamoci anche un po' e vediamo se abbiamo capito e cosa ci potrebbe essere ancora da dire ....da dire c'è sempre.... E allora i libri ci sono....mancano le monete....una mi è capitata ed è il meglio per la leggibilità e conoscenza che si può avere per queste monete. E' un Ottone III di Sassonia, nella monetazione milanese non è semplice riconoscere un Ottone II da un III, non abbiamo il TERCIVS della pavese, le leggende sono uguali, bisogna andare su altri particolari.... Parto dalle leggende : D/ + IMPERATOR, OTTO disposto a croce R/ AVG + MED IOLA NIV a tutto campo su quattro righe Peso gr. 1,18 - diametro 18 mm., AG Gli ottoniani milanesi in generale hanno delle loro caratteristiche comuni, vediamone alcune : 1) scodellatura ( o a bordo rialzato per Travaini) 2) Immobilizzazione tipo per OTTO al diritto disposto a croce 3) nome città sempre più evidente Accenno solo qualche motivo ( e ce ne possono essere tanti altri ...) per catalogare questo come Ottone III e non II 1) i pesi diminuiscono ( circa da 1, 25 gr. a 0, 80 ) 2) i diametri diminuiscono circa 18 mm. contro per Ottone II circa 20 - 21 mm. ( anche il diametro interno è più piccolo ) 3) La R è chiusa e non aperta come in Ottone II ( con la stanghetta e non senza per essere più chiaro ) 4) lettere più piccole e ad alto rilievo 5) frequenti schiacciature di conio al diritto che non permettono la totale leggibilità della leggenda ( in questo caso siamo un po' nell'eccezione ) 6) cerchi perlinati di solito irregolari o incerti 7) cambiamenti nelle lettere, nei cunei, globetti, nella crocetta o nelle crocette e per questo lascio a voi.... 8) le O di OTTO disposte orizzontalmente Vi lascio un pò divertirvi , la leggibilità è totale, direi che è un pezzo per tutti, da divulgazione, per conoscere le lettere e altro, occhio alla crocetta, alla G inclinata col cuneo, al NIV, alla M e a come è la P....basta ho forse detto troppo.... :blum:1 punto
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Buongiorno, questa moneta è classificata come denaro di Enrico V per Lucca. Ho notato che non ci siamo con il peso, e il diametro è leggermente superiore, Dovrebbe essere in argento (bassa percentuale). È possibile. Mi pare di scorgere delle piccolissime aree chiare. Che ne pensate del trattino interrotto tra le due T? Grazie per l'attenzione. PizzaMargherita diametro 15,5 / 15,8 mm peso: 0,75 g1 punto
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Ciao a tutti, per una questione di studi, cercavo delle discussioni relativamente alla presenza della legenda Italia sulla monetazione imperiale e non l'ho trovata ( forse per un mio errore di ricerca)...pertanot, ne approfitto per introdurla, sperando che susciti l'interesse e la partecipazione dei foristi... Per brevità, diciamo che la legenda Italia, in osco Viteliu, appare, per la prima volta, con lo scoppio del Bellum sociale... Dal Garrucci : "Per Italia intendevasi, allora, quella parte della penisola che dai Bruzii della Enotria, erasi propagata fino al Rubicone e comprendeva, quella popoli che dimandavano di esser incorporati alla romana cittadinanza". la Lega degli Italici nasceva in funzione antiromana, come peraltro dimostrato dagli animali: Il toro per gli italici, la lupa per i romani... Ecco alcuni denari delle popolazioni italiche: Al D: Testa laureata di Italia a sinistra, con collana, orecchino ed un pendente, con dietro in osco Viteliu; al rovescio Guerriero stante, con la testa elmata volta a destra della lancia, conm punta rivolta al suolo, con la mano sinitra che stringe l'elsa del la spada. Il pide sinitrro poggia sul cadavere disteso della lupa (romana ?). A destra toro accasciato di front.e. Campana n. 146 Denarius, Corfinium circa 90, AR 3.88 g. Helmeted head of Italy r.; below chin, X. Rev. The Dioscuri galloping r.; in exergue, viteliú retrograde in Oscan characters. Sydenham 625. Campana 1e (this coin). Historia Numorum Italy 422 Denario Corfinium:1 punto
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per rientrare nel tema, dopo i coronati, altro mezzo scudo1 punto
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Ciao, non ho mai acquistato altro che su foto online. E aggiungo che quando mi sono rigirato le monete tra le mani in convegni, banchetti e negozi...mi sono sentito a disagio! Sarà questione di abitudine...ma personalmente mi piace scegliere la moneta freddamente, guardandola più volte a distanza di giorni, non in 5 minuti per di più influenzato dall'eloquio del venditore, disturbato da voci etc. e soprattutto senza un adeguato ingrandimento. Sono al contempo consapevole che come scelgo le monete io, cioè tramite foto, è un metodo viziato da esposizione, taratura di colore, ombre, mancanza di tridimensionalità e tutto quanto può trasmettere una moneta "a pelle". Per le monete importanti occorrerebbe, secondo me, fare entrambe le cose, una accurata, tranquilla e ripetuta visione su foto e un contatto a vista.1 punto
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1938 TERRITORY OF NEW GUINEA 1 scellino arg. 925/ moneta comune1 punto
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Il miglior ricercatore del mese di Giugno è... ... Arciduca !! ;) :hi: :hi: :hi: @Arciduca Ecco a voi il file aggiornato. Euro-game vers. 18.xls Scusate il ritardo ma è estate e sto in vacanza pure io ;) Ricordo che qui vengono accettati solo i ritrovamenti validi dell'osservatorio, pertanto quelli accompagnati da foto non firmate sono da considerarsi nulli e non sono stati calcolati durante la compilazione del file. P.S. Ricordo a tutti gli utenti che il gioco è aperto a tutti e che per iscriversi basta scrivere in questa discussione un messaggio indicando il proprio nick all'interno. Buon divertimento! oo)1 punto
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Gettone valore 20 Liter Bon (di Vino ! ) zecca di Gianduja probabilmente emesso durante il Carnevale Torinese1 punto
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La Repubblica Cecoslovacca. 5 HALERU. 10 HALERU. 20 HALERU. 1 KORUNA. 5 Korun československé.1 punto
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Buona giornata Anche questi sono Soldi e non Bezzi. Quelli a nome di Giovanni Corner I hanno il nome abbreviato in IO; quelli di Giovanni Corner II in IOAN. Se non vedo male le tue sono da attribuire a Giovanni Corner I. Sulle dimensioni ... a trovarne due uguali :pleasantry: Perché non metti il TAG "Venezia" alle discussioni che riguardano la sua monetazione? E' più facile poi ritrovarle. saluti luciano1 punto
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2,1 grammi è piuttosto sottopeso anche se ne manca un pezzetto, sembrerebbe anche a me Antonino Pio.1 punto
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Nella sezione citata sono già preseti altre due (di cui ne ho chiusa una) discussioni in merito, il problema c'è e verrà risolto. Questa la chiudo. Attendete pazienti e verrà risolto :)1 punto
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Io trovo bello intanto che dei collezionisti rispondano, non e' per niente scontato, la domanda e' un po' la domanda con la D maiuscola , primo perché dimostra che ci sono, che non sono tutti silenziosi come ultimamente risembrava...,.le motivazioni possono essere veramente tante e svariate, mi auguro rispondiate in tanti.....anche questo vuol dire ci siamo anche noi....1 punto
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Certamente no. Ma forse credi che io conosca bene la monetazione di Firenze? No, non la conosco per niente. Ho la mezza piastra "Fils Zachariae" ...diciamo per ...affezione, e qualche fiorino d'oro per confrontarlo con i genovini e ascoltare le loro infinite discussioni su chi ...è nato prima. Sulla tua piastra ho fatto una rapida ricerca in rete e effettivamente l'ho trovato un po' ingrassato ...vuol dire che se la passava bene ...beato lui ... Cari saluti e buone ferie ...io purtroppo sono a dieta per evitare di diventare come lui ....mannaggia!1 punto
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Ho chiuso l'altra discussione in merito allo stesso problema: Il problema tecnico c'è, pazientate e vedrete che verrà risolto :)1 punto
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Un forum è comunque anche EVOLUZIONE, un forum che vive da 11 anni circa deve trovare al suo interno le energie, le idee, le forze per soddisfare le attese e le richieste, in un certo qual senso invidio chi è utente della prima ora ed è qui con noi, un forum logora se preso attivamente, onore a chi ha saputo gestirsi e trovare sempre spunti per la loro presenza. Ho visto personalmente modificarsi il forum negli anni, negli utenti, molti degli inizi non li ritrovo o li trovo saltuariamente, alcuni fanno altro, o semplicemente è finito un ciclo, altri invece bravi scrivono libri, articoli, hanno trovato altre collocazioni ma alcuni sono proprio partiti da qui e loro lo sanno... Cambiano anche le tendenze, gli interessi, il tipo e gli argomenti di partecipazione...cambia la vita, cambia anche il modo di seguire un forum, cambia il modo di essere per molti su un forum, ci sono quelli super specialistici che seguono solo il periodo o la zecca di loro competenza, ci sono alcuni anche abbastanza generalisti, ci sono alcuni che spaziano, non molti però....certamente le caratteristiche di ogni utente sono diverse l'uno dall'altro e diverso è l'approccio al forum di ogni utente. Certamente ormai molti argomenti si ripetono come non potrebbe esserlo ? ma anche molti utenti sono cambiati, sta a quelli rimasti di fare cerniera, riprendere i temi, magari sviluppandoli in modo diverso, lavoro che dopo 11 anni diventa inevitabile se non vuoi fermarti all'identificazione e alla stima e conservazione, certamente poi ci vogliono IDEE, e le idee se buone e applicate, sono tutto in un forum ma anche dovunque....IL CREATIVO figura necessaria per avere sempre nuovi spunti per rigenerare e rigenerarsi, per creare stimoli ed entusiasmo....1 punto
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sarà l'effetto della plastica ma la valutazione mi sembra troppo..benevola.1 punto
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Iniziano a piacermi tanto le decorazioni per Bnemerenti. Questa proviene dall'ultima In Asta ed è di PIO XI nell'anno del Giubileo 19251 punto
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Chiedo scusa anticipatamente per la battutaccia, ma più che un Gallen a me sembra un'Anatren... :P1 punto
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Il mezzo ducato napoletano di Filippo II è una moneta di circa 15 grammi, dunque mi sembra di capire più pesante del mezzo scudo, ma è quella che per analogia è più simile ad esso. Fondamentalmente il regno di Filippo II si divide in due periodi: quello che va dal 1554 al 1556 col titolo di Principe di Spagna e quello assai più lungo di Re di Spagna (1556-1598). I mezzi ducati possono dividersi in maniera semplicistica in quattro macro-gruppi: i primi due tipi (con testa nuda e con testa coronata) del primo periodo e analogamente altri due per il secondo. C'è anche chi li distingue a seconda della presenza della data o meno. Quello presentato da @@dabbene è del secondo periodo e con data. In particolare rispetto all'esemplare milanese si nota, come già accennato, una espressione austera, una certa plasticità nella rappresentazione della capigliatura e una certa attenzione ai dettagli del busto corazzato. I mezzi ducati per Napoli sono monete tipologicamente comuni, ma non sono esenti da difetti di conio. L'esemplare mostrato è di già tutto rispetto. Se si guarda al rovescio, ovvero allo stemma, mille varianti esistono di questa moneta sia a livello degli ornamenti che delle forme dello stesso stemma.1 punto
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Io già da piccolo, abitando in campagna, raccoglievo rocce e conchiglie a tutto andare..facevo precipitare minerali dalle soluzioni con il Piccolo chimico..finché mi sono iscritto a geologia all'università! Allo stesso modo, da piccolo appena vedevo una moneta diversa dal solito la mettevo in una scatola sotto al letto, una sorta di tesoretto..ed ora ho iniziato a dedicarmi alla numismatica con più costanza e attenzione.. Per cui secondo me, è una commistione di "passione innata" (magari legata a qualche evento dell'infanzia che nemmeno ricordiamo) e golosità nel possedere qualcosa che gli altri non hanno (vedi R2,3,4,5).. Poi da questo per molti si trasforma in una spinta allo studio! Ovviamente io la vedo così ma ognuno ha le sue ragioni.. :)1 punto
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@@cristianaprilia : come avevo già risposto a un altro amico del forum, non è necessario che sia il diretto interessato a telefonare, basterebbe un amico/conoscente che parli spagnolo o francese. In ogni caso, se adesso ti ha risposto probabilmente ti rimborserà. Io comunque sarei andato ad Andorra in autostop, a costo di giocarmi le ferie, anche solo per vedere come gli cambiava il colore della faccia dopo essermi parato fronte a lui. Non è il caso di finire in galera per un tipo del genere, ma almeno la soddisfazione di fargli cambiare un paio di pannoloni me la sarei levata. In bocca al lupo ! ;)1 punto
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Monete e studio e' un binomio perfetto......ma aggiungerei anche per capire e riflettere sulla nostra identità , sulle nostri radici , e se inizi, non finisci più......1 punto
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Buongiorno, non sono riuscita ad arrivare ad una conclusione nella mia ricerca di identificazione della moneta. Gli elementi per classificarla come pisana ci sono tutti. La croce è pisana, pure la P con l'armetta alla sinistra della lettera. Periodo? Regnante? Legenda? Grazie. PizzaMargherita peso: 0,75g diametro: 15,9 /17 mm1 punto
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Non è un rovescio imperiale, ma repubblicano, perciò fuori "concorso". Però permettetemi di menzionare nella galleria dei rovesci più suggestivi la galoppata solitaria di Luna in biga sotto un cielo con enormi stelle. Emozionante! :)1 punto
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Ed ecco uno dei momenti più attesi ... la lista dei commercianti che parteciperanno al convegno di Napoli: NUMISMATICA NEGRINI. MILANO NUMISMATICA VARESI. PAVIA NOMISMA SPA. REPUBBLICA DI SAN MARINO CASA D'ASTE SINCONA AG. ZURIGO (SVIZZERA) ROMANPHIL. ROMA-NAPOLI MORUZZI NUMISMATICA. ROMA ABAFIL. MILANO RE MIDA DI PALLADINO GIUSEPPE. CAMPOBASSO TINIA NUMISMATICA. FOLLONICA (GR) HATRIA NUMISMATICA. GIULIANOVA (TE) NUMISMATICA PICENA. SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) MONTENEGRO EUPREMIO. TORINO NUMISMATICA TESTA. PULSANO (TA) PALMA STEFANO. SCORZE' (VE) GIACOMO VALENTE. VARESE NUMISMATICA MAZZARINO. VILLA D'AGRI DI MARSICOVETERE (PZ) NUMISMATICA CAVALIERE. SEREGNO (MB) NUMISMATICA PRATESI. PISTOIA NUMISMATICA RENNELLA. AVERSA (CE) SCUOTTO GAETANO. POMIGLIANO D'ARCO (NA) NEACOINS NUMISMATICA. NAPOLI NUMISMATICA IL MONETAIO DI GIUSEPPE FAMILIARI. TRIESTE NUMISMATICA FELSINEA. BOLOGNA NUMISMATICA LUCIO RAPONI. MAIOLATI SPONTINI (AN) NUMISMATICA EUGENIO DE ANGELIS. ROMA NUMISMATICA LORIS ZANIRATO. TORINO NUMISMATICA KATANE. CATANIA1 punto
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Caspita complimenti !! Bellissimo .. Sono curioso di vedere ora l'interno dei cassetti1 punto
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Ecco il monetiere verniciato e con i pomelli! Mancano ancora le "griglie" e il velluto...1 punto
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Gentile @@pizzamargherita, si tratta di un quattrino della cosiddetta Seconda Repubblica di Pisa, emesso dalla zecca cittadina tra il 1495 e il 1509, al momento della recuperata libertà prima della seconda e definitiva conquista fiorentina. Il lato croce andrebbe ruotato di circa 45° in senso orario, e rifatta la fotografia con luce più radente per vedere se vi si legge un'armetta o segno di zecchiere sotto la croce (come mi parrebbe di intravedere da un segno vicino al bordo), oppure no. I riferimenti bibliografici attuali di confronto - oltre al CNI - sono: A. Montagano , MIR, Toscana zecche minori, s.d., p. 195, n. 440 (forse var.) F.M. Vanni, Pisa Gloriosia. Le monete della zecca di Pisa, 2010, pp. 292-293. Io sto aspettando da tempo di pubblicare il mio studio sulle monete di Pisa di questo periodo con nuove proposte di seriazione (l'arco cronologico generale per queste emissioni però rimane lo stesso), ma per varie traversie dell'editore l'opera sarà in stampa solo nel mese di settembre prossimo. Un saluto cordiale MB1 punto
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Ecco un grosso romano con legenda CAP' MVNDI, databile secondo Grierson (se ho capito bene) dal 1258 al 1270. Devo dire che ho liberato la Signora ed il gatto dall'odiosa scatoletta che li teneva prigionieri. Peso: 3,34 grammi; diametro: 22 mm. Nota curiosa proviene dalla collezione Clain-Steffanelli.1 punto
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Ciao a tutti, ho avuto la fortuna di comprare il catalogo della Collezione Cantoni - Santamaria molto particolare. Il catalogo e'appartenuto a Spink o ad un collezionista rappresentato da Spink durante l'asta. Sul catalogo ci sono tutti i prezzi realizzati scritti a mano ma soprattutto i nomi degli acquirenti. Ne riporto solo alcuni: Ratto Bonazzi Signorelli Conte Magnaguti Spink Busi Santamaria Hirsch ect...... Credo che sia stata una vera e propria battaglia per poter prendere un lotto!!! Ma la cosa che piu' mi ha colpito sono le diciture su due lotti: "withdraw"e "false". Chissa' che fine hanno fatto queste due monete.......Anche all'epoca, come ovvio che sia, c'erano i falsi......il cruccio di ogni epoca per un collezionista. In teoria, ci si puo' anche non lamentare, solo due falsi su una collezione così grossa........1 punto
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