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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/15/15 in tutte le aree
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Il mezzo scudo di Filippo II in genere è una moneta che affascina, se è quella con la corona ancor di più....tra l'altro questa volta possiamo dirlo moneta difficile da trovare in buona conservazione. Proviene da una nota casa d'asta italiana e secondo Crippa i conii furono eseguiti da Leone Leoni, un valore aggiunto.... A parte la descrizione e la visione della moneta che può creare qualche commento, mi sono posto nel vedere queste monete senza data specifica, il perché della corona sulla testa di Filippo II rispetto allo scudo e anche il mezzo scudo non coronato. La corona la troviamo nella doppia d'oro, altra grande moneta e poi qui e in una serie dei quarti.... Potrebbe essere che sia un segno distintivo di una serie coniata pare dal 1567 per differenziarla dalle precedenti, ma anche dalle successive con date 1577,1579, 1582, 1588 senza corona ? O per evidenziare anche un valore superiore sempre rispetto alle precedenti come sembra ? Si nota anche una variabilità degli stemmi tra il tipo 20, 21, 22 Crippa.....ci può essere altro per corona o senza corona ? Ma veniamo comunque alla moneta .... MEZZO SCUDO D'ARGENTO, FILIPPO II, ( 1556 - 1598 ), ZECCA MILANO AG., peso gr. 17,73, diametro 43 mm. D/ testina PHILIPPVS REX HISPANIARVM, busto corazzato e coronato con colletto increspato a destra R/ DVX MEDIOLANI, stemma di Spagna coronato Prov. ASTA VARESI 66 Rif. Crippa 21, MIR 311/2, CNI 304/3145 punti
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Ed ecco uno dei momenti più attesi ... la lista dei commercianti che parteciperanno al convegno di Napoli: NUMISMATICA NEGRINI. MILANO NUMISMATICA VARESI. PAVIA NOMISMA SPA. REPUBBLICA DI SAN MARINO CASA D'ASTE SINCONA AG. ZURIGO (SVIZZERA) ROMANPHIL. ROMA-NAPOLI MORUZZI NUMISMATICA. ROMA ABAFIL. MILANO RE MIDA DI PALLADINO GIUSEPPE. CAMPOBASSO TINIA NUMISMATICA. FOLLONICA (GR) HATRIA NUMISMATICA. GIULIANOVA (TE) NUMISMATICA PICENA. SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) MONTENEGRO EUPREMIO. TORINO NUMISMATICA TESTA. PULSANO (TA) PALMA STEFANO. SCORZE' (VE) GIACOMO VALENTE. VARESE NUMISMATICA MAZZARINO. VILLA D'AGRI DI MARSICOVETERE (PZ) NUMISMATICA CAVALIERE. SEREGNO (MB) NUMISMATICA PRATESI. PISTOIA NUMISMATICA RENNELLA. AVERSA (CE) SCUOTTO GAETANO. POMIGLIANO D'ARCO (NA) NEACOINS NUMISMATICA. NAPOLI NUMISMATICA IL MONETAIO DI GIUSEPPE FAMILIARI. TRIESTE NUMISMATICA FELSINEA. BOLOGNA NUMISMATICA LUCIO RAPONI. MAIOLATI SPONTINI (AN) NUMISMATICA EUGENIO DE ANGELIS. ROMA NUMISMATICA LORIS ZANIRATO. TORINO NUMISMATICA KATANE. CATANIA5 punti
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In questo Post ci occupiamo solo delle Pietre dure incise in epoca greco romana , tralasciando quelle risalenti all’epoca babilonese , assira ed egiziana che ci porterebbero troppo lontano nel tempo appesantendo anche il discorso . La civilta’ romana fu estremamente completa , variegata e funzionale in tutte nelle sue manifestazioni , lasciando a noi posteri infinite opere , dalle grandi costruzioni ai piccoli oggetti , meravigliosamente e diversamente belli , di cui oggi non ammiriamo che dei pochissimi e miseri avanzi della loro primitiva magnificenza , ad esempio : costruzioni che ancora suscitano meraviglia , il diritto , sul quale si basano le leggi moderne ; il primo e duraturo esempio di unita’ europea , unita’ mai piu’ realizzata successivamente , se non per brevissimi periodi ; ma oltre che averci lasciato queste grandiosita’ materiali ed istituzionali , non vanno dimenticate quelle che vengono definite , arti minori , tra le quali , la numismatica per quello che riguarda le monete e le pietre incise per la glittica , veri capolavori in miniatura . Vorrei soffermarmi proprio sulle pietre incise , pietre che erano incastonate generalmente su anelli per uomo , ma anche per le donne , specialmente in collane , bracciali ed orecchini ; quelle montate su anelli da uomo , in particolare negli uomini di alto rango : nobili , uomini di Stato ed anche Imperatori , di cui un tipico esempio fu il famoso anello d’oro di Augusto con pietra in nero Onice o in rossa Corniola , incisa con un Capricorno , simbolo del potere e dell’ affermazione in campo sociale , indossato prima da Agrippa quale erede designato da Augusto all’ Impero , poi morto Agrippa , fu ripreso da Augusto che voleva consegnarlo al secondo erede Marco Claudio Marcello , ma che dopo la morte di questo secondo erede fu infine consegnato a Tiberio suo successore ufficiale ; questi anelli con pietre incise venivano spesso usati anche come sigilli per garantire e certificare l’ autenticita’ di un documento ufficiale premendo il castone dell’ anello , dalla parte della pietra , su della cera fusa colata e in parte rassodata , sul bordo finale del documento , insomma la gemma incisa incastonata in anello era per molti personaggi come l’attuale “carta di identita” che faceva riconoscere l’ autore del documento da parte del ricevente . Naturalmente con l’ Impero , aumentata la ricchezza generale , molti potevano permettersi un anello con pietra anche senza essere come minimo Cavalieri , cioe' dell' ordine Equestre , come avveniva per legge , durante la Repubblica ; chi poteva permetterlo si adornava di questi anelli in oro o in argento con pietre incise oppure lavorate a Cammeo , cioe’ con figure in rilievo , oppure grezze solo lucidate , per risparmiare sul lavoro di incisione ; i meno abbienti ricorrevano invece ad anelli in bronzo , semplice o dorato con il castone sempre in bronzo solamente inciso , senza pietre . Le pietre incise venivano lavorate da abili incisori , spesso Greci o Orientali , le cui incisioni , cioe’ i temi delle figure , venivano scelte dai clienti o lasciate alla sensibilita' dell' incisore insieme alla qualita’ piu’ o meno alta di incisione ; le migliori opere dei migliori incisori portavano da un lato la firma dell’ autore , aumentandone di molto il prezzo e il valore generale dell’ opera finita . Questa arte manuale secondaria , ma dalla quale nascevano veri e propri capolavori in miniatura , non era inferiore alle arti maggiori , anche per il motivo che l’ artefice lavorava su materiali durissimi da incidere , tipo : Corindoni , Berilli , Quarzi , Calcedoni , Diaspri e altri minerali per glittica simili , con superficie disponibile ridottissima dovuta all’ utilizzo in anello , al massimo di 2/3 centimetri ma generalmente inferiore , questa arte minore si chiamava : Glittica Uno degli incisori piu’ famosi di pietre dure dell’ antichita’ fu il Greco Pirgotele che firmo’ le sue opere , incise tra altre la pietra da suggello di Alessandro Magno , altro fu Satireio dell'epoca di Tolomeo I , Dioscuride , originario dell'Asia Minore , contemporaneo di Augusto al quale forse consegno' il primo anello imperiale , poi Aspasio , celebre per avere riprodotto in una gemma famosa , ora nel Museo Nazionale Romano , il busto della statua fidiaca di Atena Parthenos . Passato l’ Impero Romano , l’ arte della glittica quasi scomparve , fino a riprendere grande impulso nel Rinascimento quando si risveglio’ l’ interesse verso il mondo classico dell’ antica Roma ; da questa data in poi fiorirono i “falsi” di pietre dure incise , “falsi” solo nel termine che queste opere rinascimentali venivano a volte fatte passare per originali dell’epoca romana , ma nulla toglievano all'arte e alla grandissima qualita’ di incisione ; anche oggi esiste un fiorente mercato semi nascosto di queste pietre , spesso opera di incisori orientali cinesi e giapponesi , ma anche di incisori del medio oriente come in antico , i quali pero' a volte usano spesso al posto delle vere pietre dure , del semplice vetro fuso colorato e con figure incise stampate a caldo , ma questa non e' piu' arte , un occhio esperto non si farebbe pero' ingannare . La tecnica usata dagli antichi incisori consisteva nel lavorare le pietre grezze prima dandogli la forma voluta ' in genere ovale , da inserire alla fine del lavoro nel castone dell’anello o di altre montature , quindi si lucidava la pietra con polveri abrasive provenienti da pietre di uguale o maggiore durezza , dopo chi si procedeva al lavoro di incisione con un trapano ad archetto con punte di ferro duro che , per vincere la durezza della pietra , erano intrise di polvere o di piccoli diamanti provenienti in antichita’ dalla sola India con la quale l' Impero romano aveva costanti contatti economici , oppure con smeriglio proveniente dalla Grecia intriso di olio per ridurre l' attrito . Il motivo per cui si sono trovate migliaia di antiche pietre incise , quasi sempre senza anello , nel corso degli scavi secolari , e' perché in massima parte venivano tolte e gettate via , senza valore , da chi cercava solo oro e argento , come dai Barbari nei tempi delle invasioni , solo in minima parte dipendeva invece da distacco naturale dal castone . Botteghe di incisori e venditori di pietre dure finite , abitavano anche il Foro Romano4 punti
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cari amici, molto spesso gli amanti dei nummetti, come me, si arrovellano su strane emissioni vandale, ostrogote, e chi più ne ha più ne metta, con il gusto di chi si confronta con qualcosa di semi "ignoto"...e in fondo il gusto è tutto nella scoperta...... se pensiamo ai nummi di Leone I invece tutto ci sembra chiaro.. :) ... allora, facciamo due conti...... quelli con il monogramma (vari), quello con il leone (altrettanto vari), quello con la figura stante, quello con Verina....e poi... ah si, quello un po' più raro con le due figure nimbate al retro....mi sembra sia tutto....no, no c'è quello con la vittoria romana....e penso sia tutto.... E invece no.... perché proprio Leone I ci riserva delle sorprese inaspettate.....volete qualche esempio da leccarsi i baffi?: 1 - RIC 2509 - l'unica crocetta nota a nome di Zenone, nota in 1 esemplare...Ordona hoard di cui esiste un post ad hoc su lamoneta 2 - RIC 2508 - una vittoria, che non è quella RIC 2528 romana, ma che è nota in un solo esemplare...che io non trovo da nessuna parte...... 3 - il "mitico" monogramma RIC 694, di cui si è discusso e si discute se sia Leone o l'usurpatore Leonzio....bella grana...si veda sempre lamoneta 4 - un mule di Marciano al dritto (indiscutibilmente chiaro) apparso in un'asta di qualche tempo fa...con al retro un bel leoncino.....altra bella grana 5 - alcuni rari nummi con busto al dritto e busto al retro...forse, ma forse attribuibili a Leone.... postati sempre da me su lamoneta 6 - il RIC 665, che vi propongo in foto. Un mule che definire "misterioso" come dice Kent, è quantomeno un eufemismo..... apparentemente, la foto non è il massimo, ma Kent ci rassicura, il dritto è DN LEO PERPET AVG...e il retro....udite udite VT XXX V .....quello di Teodosio II ....morto da un bel po'.....direttamente da Munz Zentrum sale 65 - 9 nov 1988...dove si spera ci sia una foto migliore, ma io non lo trovo.... più guardo ai nummi di Leone I, più trovo piccoli "misteri" e nuove storie che aspettano di essere raccontate....svelate ...forse...2 punti
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Qualche annetto fa me lo sono fatto..... però è vuoto e le monete sono custodite in altro luogo....... saluti TIBERIVS2 punti
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Quante novità dai grossi di Giovanni Soranzo: Soranzo venne eletto il 13 luglio 1312 senza, a quanto sembra, incontrare grosse difficoltà. Dopo la guerra esterne e la congiura di Bajamonte Tiepolo (1310) il clima per Venezia s’era un po’ rasserenato e nel 1313 la città otteneva il perdono del papa e la revoca della scomunica inflittale in seguito a contrasti dovuti al possesso della città di Ferrara grazie ai buoni uffizi di Francesco Dandolo, successore del Soranzo nella massima carica. Curiosamente, nonostante il Soranzo fosse un uomo di guerra, durante il suo dogato si visse pressoché in completa pace: i commerci fiorivano, i cittadini s’arricchivano, i trattati commerciali stipulati con i potentati esteri aumentavano anno dopo anno. Indubbiamente, dietro questo quadro quasi idilliaco, si nascondevano tensioni con Genova e le altre potenze ma, durante quegli anni, non accadde nulla di davvero rilevante. Nel1321, a pochi mesi dalla morte, Dante Alighieri visitò la città lagunare ed il noto Arsenale. Nulla più accadde in uno dei dogati più tranquilli e sereni della storia veneziana; Giovanni Soranzo, ammalatosi durante l’estate 1328 e sempre più vecchio, spirò infine il 31 dicembre di quell’anno dopo una lunga vita piena di soddisfazioni ed onori. E' incredibile che da un doge militare da cui ci si aspetterebbe una condotta conservatrice, sia evidenziate una libertà insospettabile proprio in un aspetto primario. Abbiamo il leone nello stemma (a proposito nella figura n.4 da me postata il grosso ha la croce rovesciata ed il leone in stemma) e tutta una serie, non usuale di segni "segreti" ad indicare ? chi ? cosa?. Certo che se i pallini difformi dalla normale croce potrebbero far pensare a piccole libertà, l'utilizzo della y, della x, della croce rovesciata devono essere ricondotti a vere e proprie indicazioni da utilizzare in abbinamento ai normali segni del massaro. Infatti se pensiamo che alla sua morte prescrisse alla propria moglie la veste vedovile (da Da Mosto I Dogi di Venezia)" che doveva essere confezionata con stoffa di color nero e blu scuro, dal valore di trenta grossi al braccio ( :D magari troviamo un segno omega) ed essere composta di una tunica, di due guarnacche, una foderata di vaio e l'altra di volpe, e di un mantello foderato di zendado. Non credo che un simile doge o il Maggior Consiglio non abbia autorizzato PRODUZIONI DI GROSSI con segni che risaltano in maniera molto palese. Chissà.... sarebbe interessante vedere una bolla per confrontare sia lo stemma sia gli altri segni. In attesa di novità auguro un buon caldo africano a tutti.2 punti
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Direi buona e originale anche il verde che contorna il volto dell'Imperatore. L'esemplare è interessante soprattutto per la contromarca NCAPR che, fino a qualche anno fa, era di incerta datazione: ora, grazie allo studio delle stratigrafie delle pendici N/E del Palatino, può essere datata verosimilmente al 57, anno del congiarium neroniano, confermando così l'ipotesi del Kraay.2 punti
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Colgo l'occasione per una riflessione... dopo quattro anni passati sul forum, quattro anni in cui il forum ha preso un posto importante nel mio vivere quotidiano...sì, è anche vero che non intervengo spesso, ma seguo molto.... E così, come qualcuno ha già in parte accennato, per me il forum è un faro, una luce....La realtà d'ogni giorno ci mette di fronte a sfide, imprevisti, fatti angoscianti etc., ma il forum, nonostante tutto, è sempre qui, è sempre disponibile per tutti... e allora grazie, grazie a chi scrive discussioni, grazie a chi organizza e mette in pratica iniziative, grazie a chi gestisce, grazie a chi divulga, ma grazie anche solo a chi partecipa.....2 punti
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Ciao, si legge L ET MAR.... tipo questo nummo di Basilisco e suo figlio Marco del 475-476 di Costantinopoli o Nicomedia... il marchio di zecca non si legge: quindi RIC X 1032 o 1033 quella di Nicomedia è più rara... R4 vs R32 punti
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Molti sanno dell'importanza del famoso Medagliere Vaticano, ma anche delle varie difficoltà di poter accedere e visionare il ricco materiale ivi custodito (più di 300.000 monete e medaglie). Da poco è diventata curatrice del medagliere una giovanissima ragazza, di soli 31 anni, Eleonora Giampiccolo. Miracolo dell'intelligente politica di apertura del papa Francesco I ?! Questa ragazza è nata a Piazza Armerina, Sicilia, e dopo la laurea ha visto che non c'erano prospettive nella sua amata Sicilia e con le ben note difficoltà di accedere alle locali collezioni pubbliche. Lei ama dire che "a Enna, per esempio, c'è una bella raccolta numismatica. Ma se le monete non sono catalogate è rischioso fare entrare estranei". Quindi ha fatto uno stage all'ANS e ai corsi dell'Eric P. Newman Graduate Seminar in Numismatics. Prima studentessa italiana, dall'avvio dei master nel 1952, ad essere ammessa e a ricevere una borsa di studio, generalmente riservata a studenti americani. Tornata in Italia è stata assunta dal Gabinetto numismatico del Vaticano e da poco coordina anche la pubblicazione dell'autorevole rivista "Historia Mundi", che esce ogni anno a novembre. Praticamente appena assunta ha assistito Alteri nella pubblicazione del volume sulla zecca di Gela, alcuni mesi fa. Si sente che finalmente appartiene alla giovane generazione e si spera che farà di tutto per svecchiare il vetusto ambiente, praticamente da sempre mummificato. Ho provato a contattarla, anche per verificare alcune voci che mi erano arrivate. Mi ha confermato testualmente che "è in preparazione il catalogo delle monete della Sicilia greca, cui seguirà il completamento della catalogazione in formato digitale e cartaceo dell'intero settore greco e la catalogazione delle monete romano-repubblicane. Se tutto andrà bene, il primo catalogo potrebbe uscire alla fine del prossimo anno". Una bellissima notizia e volete vedere che una volta il Vaticano correrà più veloce di moltìi medaglieri italiani verso una adeguata emersione del suo importante patrimonio numismatico e meno male che la curatrice è particolarmente sensibile verso le monete greche della Sicilia e Magna Grecia e le romane-repubblicane. Aspetteremo le novità e intanto vedrò anche come si sta modificando l'ambiente e se sarà più facile accedere alle immagini digitali di monete antiche.....2 punti
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Che belle notizie, grazie acraf, ogni tanto fa bene sentirne qualcuna :) Facciamo tutti il tifo per la Dr.ssa Giampiccolo. Saluti :) Nico2 punti
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2014 B Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Busto Arsizio Note: News?2 punti
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Attirandomi le ire dei compilatori di cataloghi e dei loro sostenitori ti consiglierei di rivolgerti direttamente al Mercato. Al di la' dei cataloghi e' il Mercato che fa i prezzi 'veri', ovvero quelli di scambio. Se consulterai le vendite all'asta , che si susseguono ormai frequentissime, potrai trovare a quanto vengono scambiate le monete di tuo interesse. Ogni moneta fa poi storia a ae' in dipendenza non solo di elementi oggettivi, conservazione, patina, freschezza etc che influiscono sul prezzo, ma anche soggettivi se, ad esempio, per una vendita vi sono fue o piu' collezionisti agguerriti che se la contendono o magari in un'altra vi e' disinteresse e si trova l'occasione. Il mercato delle monete - da un punto di vista di analisi economica - e' altamente imperfetto, per questo e' divertente e ci puo' scappare l' occasione...2 punti
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Salve Nell’ambito delle monete antiche con la raffigurazione della triscele tra cui quelle riportate nella discussione dell’amico roth37 http://www.lamoneta.it/topic/137973-dopo-la-lidia-la-licia/ , i dodecagrammi delle tribù tracio-macedoni dei Derroni sono sicuramente quelle di maggior peso e dimensioni. THRACO-MACEDONIAN TRIBES, Derrones. Circa 480-465 BC. AR Dodekadrachm (36mm, 39.22 g). Driver, holding goad in right hand, reins in left, driving ox cart right; above, crested Corinthian helmet right; solar disc or wheel below / Clockwise triskeles with central O. Peykov 1420 var. (legend on obv., floral ornaments on rev.); otherwise unpublished. Good VF, attractively toned, minor double strike. Unpublished variety. Lot comes with a Greek export certificate. The dodekadrachms of the Derrones typically feature either the helmet or solar wheel in the field above the scene, sometimes with a secondary symbol below. On this piece, both primary symbols are present, which is unknown on other coins of the Derrones. The context and meaning of the types of the Derrones' dodekadrachms are still being debated. Little is known of this tribe other than what can be gleaned from their surviving coinage. Hoard find-spots suggest that they inhabited inland Paeonia, and the absence of their coins from the Asyut hoard suggests that the coinage postdates the burial of that hoard. The obverse type depicts a male figure who is most likely the tribal king and hereditary high priest while the helmet suggests a military reference. apollonia1 punto
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"Je sui de laton ben sai" è quello che leggo nella legenda di questo curioso gettone, appena arrivato in un piccolo lotto acquistato in Inghilterra. Non lo ho ancora identificato con precisione, ma mi sembra interessante ed anche spiritoso. Sul verso, se leggo correttamente V I T A. Cordialità. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@1 punto
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Marca di consumazione da 20 centesimi Caffe' Liquorista Vaio. Qualcuno conosce la citta' di questo locale ? Grazie1 punto
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Dovrebbe essere questo il peso ridotto potrebbe attribuirsi oltre al grado di usura anche al fatto che potrebbe essere suberato. Cmq aspettiamo il parere dei più esperti1 punto
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Plinio, nel suo capolavoro Naturalis Historia , ci spiega che le pietre preziose erano state create dalla natura per essere incise e non per soli scopi decorativi e frivoli . L’incisione di un soggetto , scelto dal committente , sulla pietra , crea un processo di simbiosi tale che la personalizza e la rende tutt'uno con il possessore che la indossa , trasferendogli le virtu' o i difetti che le gemma possiede . E’ noto ad esempio che nella Roma dei tempi di Nerone o di altri Imperatori a lui simili , i potenti di governo che cadevano in disgrazia avevano ben poche speranze di sfuggire alla morte o al suicidio , un atto obbligato in qusto caso era quello della rottura dei loro sigilli .1 punto
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Dato per scontato che il rovescio sia datato 1722, cosa che non vediamo, come ti avevo anticipato non ho riscontro su questa data della legenda ETRVR, oltre dove hai guardato te, sul Pucci e sul CNI che ti allego. Devo controllare sul Galeotti. Un saluti Marfir1 punto
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l'intervento è estremamente interessante e apre un portone, in quanto indipendentemente dall'amore che abbiamo per la storia e il fascino di una tale moneta, quando vogliamo acquisirla dobbiamo sempre e comunque aprire il portafogli. pagare il giusto per un dato tondello è qualcosa che è tutt'altro che banale. Sapere se un dato tondello è piú o meno sottovalutato in quel momento è qualcosa che va ben oltre le capacitá della maggior parte dei collezionisti (me compreso). una cosa che mi sarebbe tanto piaciuto contribuire a fare era la costruzione di un catalogo realistico, pensato dai collezionisti per i collezionisti, magari online, su questo stesso sito. Voi cosa ne pensate?1 punto
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Buongiorno, moneta di non facile reperibilità. Questo è quanto è quanto è stato scritto. Nessun altro elemento aggiunto per l'identificazione. È possibile che questa moneta sia stata postata tempo fa da mio padre, anche se non credo perché gli amici lamonetiani l'avrebbero identificata al meglio, particolarmente se si tratta di una moneta rara. Grazie. PizzaMargherita peso: 0,38 g diametro: 13,2 / 13,6 mm1 punto
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Gettone valore 20 centesimi Caffe' del sole - Prato Carlo Provenienza ? Grazie1 punto
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Caro Eros, intanto un abbraccio, spero di rivederti presto.... si, lo devo ammettere è un vero peccato....pensando in particolare a quanti potrebbero intervenire su una tematica come questa e mi riferisco in particolare a chi ha vissuto il forum anche più di me e da questo ha tratto giovamento....ma così è ....almeno sembra....di più non si può fare, sarebbe accanimento insistere e questo non va bene.... Tu hai però detto un'altra parolina magica .....CUORE.....ma io aggiungerei insieme a questa UOMINI e DONNE, il forum è scambio di informazioni di scienza numismatica, storia, analisi di monete, ma dietro alle monete, alla storia, ci sono e ci sono stati sempre uomini, non dimentichiamolo mai, che hanno fatto la storia nel bene e nel male, che hanno ideato le monete, le loro iconografie, i loro messaggi, le hanno anche coniate, le hanno utilizzate, spese, ora noi le collezioniamo, le studiamo, ma dietro a tutto questo c'è sempre l 'UOMO col suo IO, col suo essere, le sue idee, i suoi comportamenti, lo stesso forum è fatto non da nick ma da uomini e ad essi comunque in primis dobbiamo sempre rivolgerci, parte tutto sempre dall'uomo.... Tu dicevi CUORE, è importante, in tutto, nella vita, in ogni ambito e in ogni azione, so che oggi siamo nel materialismo totale, nel consumismo, prevale l'individualismo, ma se non c'è cuore è tutto più triste e arido, anche in un forum ci può stare e ci deve stare il cuore, in certi interventi, anche se strettamente scientifici, lo si avverte lo stesso, mettiamocelo quando capitano le occasioni....anche il cuore è una componente di un network, forse pensandoci, in fondo, in fondo....la più importante....e mi scuso se probabilmente ho annoiato alcuni, la prossima volta cercherò di fare un post divertente, almeno ci proverò.... :blum:1 punto
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Ciao, ti rispondo in estrema sintesi: - sí, talvolta nelle officine di zecca "i romani sbagliavano" accoppiando dritti a rovesci inconsueti. Nel caso di Augusto non avrebbero controllato il monetiere... ma non allontanavano/distruggevano i conii vecchi? - la foto è quella che è come definizione. Ma quelle due monete di Calgarycoins ti paiono autentiche? ;) Ciao Illyricum :)1 punto
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@@Caio153 Alcune mie monete di Filippo III Arrideo e altre non mie le ho postate nella discussione su Alessandro Magno secondo il criterio del Price che le tratta assieme nella sua opera fondamentale. Vuol dire che ne metterò qualcuna di interesse anche in questa discussione. apollonia1 punto
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Cari amici, oggi è stata una giornata molto stressante, avendo partecipato, pure in videoconferenza, a una riunione internazionale per un importante progetto di ricerca su un nuovo farmaco attivo contro le gravi ulcere diabetiche. Quando sono un pò rincoglionito, al ritorno a casa tendo a riflettere bene su un mistero numismatico, un'attività che mi rinfranca non poco. Ho chiesto anche un pò in giro e ho raccolto alcune informazioni, giungendo alla soluzione del "mistero della moneta da 16 litre di Siracusa". Innazi tutto debbo precisare che non è possibile avere stesse fratture, nemmeno su monete fuse con cera persa, mentre qui si tratta in ogni caso di una moneta coniata. In realtà è sempre la stessa moneta, quella apparsa su Lanz. Per dimostrare basta osservare le foglie di alloro, come pure alcune ciocche di capelli. Da una attenta osservazione si evidenzia che la moneta Lanz, che era stata oggetto di animate disciussioni fra gli addetti ai lavori (che l'avevano condannata), dopo che era rimasta invenduta, è stata corretta con una ottima "burattata", ossia utilizzando un attrezzo chiamato "buratto", che è usato da argentieri ed orefici per attenuare le sbavature di fusioni di anelli, orecchini, bomboniere d'argento. Il tutto al fine di far sparire appunto eventuali sbavature (soprattutto di fusione). Nel caso della moneta, essa è stata micromartellata fino ad avere un effetto come se avesse circolato. Perde un punto della scala, da SPL a BB, ma con un apparente migliore effetto ottico, che vuole essere più rassicurante. Noterete sulle foto grandi con i rettangolini sul dritto su barba e capelli. Su Lanz i particolari si vedono più evidenti, mentre sull'altra si vedono gli stessi come se la moneta fosse più circolata. Noterete che l'arula dell'occhio è stata accentrata. Il falsario aveva capito dove stavano gli errori e di conseguenza l'ha migliorata. Le piccole variazioni che giustamente altri forumisti avevano indicato sono semplicemente il risultato di questa attività di micromartellamento o burattata. Così alcune fratture sono state attenuate. Quindi la moneta, dopo il ritiro da Lanz, avrà fatto un piccolo viaggio "riparatore", finendo in un astuccio a guisa di garanzia.... In Germania purtroppo succede di tutto.1 punto
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Godrò come un tapiro se mai la Danimarca dovesse avere problemi informatici che inficiano o bloccano del tutto i pagamenti. E no, abolire il contante non serve ad eliminare l'evasione fiscale. E cosa più importante: la libertà individuale. "l'abolizione del contante violerebbe la sovranità del consumatore" P.S: parlo da cittadino e consumatore. Frega poco il collezionismo1 punto
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Crocifisso da rosario, fusione, bronzo/ottone, del XVIII sec.- D/ IL Cristo crocifisso con il capo raggiato,in alto il cartiglio,sotto i piedi il teschio.- R/ L'Immacolata Concezione con le mani congiunte al petto, in piedi stante su crescente lunare.Ciao Borgho.1 punto
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come indicato da @@vaio4ever è fondamentale indicare esattamente la tipologia di moneta commemorativa (cc, TDR, EMU, TYE) e la lettera (A o B) indicante se prima o seconda emissione per facilitare il nostro compito di compilazione del file ritrovamenti... naturalmente qualcuna può scappare ma non tutte... :good: nel file in prima pagina ci sono le indicazioni esatte, se ci sono dei dubbi prima di postare una moneta potete tranquillamente chiedere grazie1 punto
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E' un peccato che una discussione come questa non sia seguita a dovere, ci sarebbe da raccontare un'infinità di storie, episodi, aneddoti, sensazioni, progetti, insomma anni vissuti intensamente insieme a tanti amici.... Mi fa specie che il cuore del forum sia scomparso, questo mi dispiace molto, anche perchè personalmente ho vissuto momenti intensi e indelebili, come del resto la maggior parte degli utenti storici, e questo sarebbe stato lo spunto giusto per poter far rivivere emozioni, dando l'opportunità ai nuovi iscritti di poter interagire, continuando a sognare insieme... Eros1 punto
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Due Gettoni valore 2 e 1/2 della societa' operaia di M.S. Avigliana (Torino)1 punto
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Gettone da 50 centesimi deposito ditta Gaggero Antonio quartiere Borgo Dora Torino1 punto
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Gettone da una corsa per omnibus impresa di Garassino Bartolomeo quartiere di San Salvario Torino http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/85/files/assets/seo/page94.html1 punto
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Ancora Waterloo..... http://www.repubblica.it/economia/2015/06/11/news/euro_waterloo_belgio_francia-116618685/?ref=HREC1-171 punto
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Nonostate fosse già in collezione in ottima conservazione mi sono fatto tentare e ho fatto una offerta per il 20 lire 1828 Torino dell'ultima asta di Jean Elsen. Arrivata ieri, conservazione anche migliore di come sperassi Qui, inutile dirlo, il dettaglio con maggior rilievo è il lobo dell'orecchio e i capelli al D/, che si trovano schiacciati anche in esemplari FDC Al di là della valutazione del catalogo d'asta, secondo voi in che conservazione è?1 punto
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E poi ci sono loro i PROTAGONISTI del forum, i lettori intanto, molti, moltissimi, l'Amministrazione, i moderatori, i curatori, ma soprattutto gli ATTORI, in pratica quelli che scrivono, intervengono, divulgano, propongono, aiutano gli altri, il merito è indubbiamente loro.... tanti protagonisti, alcuni amici, grandi personaggi, quasi dei totem sono passati, alcuni ritornano, alcuni hanno rallentato, alcuni hanno fatto altre scelte, qualcuno ha finito il suo ciclo, ma ne sono arrivati altri, altri ne arriveranno....il forum è poi come la vita, ha il suo ciclo e la sua ruota che gira per tutti, ma sicuramente, almeno per me, alcuni erano, sono stati e rimarranno sempre dei totem del forum.... P.S. Credo di avere esaurito la discussione....@@Reficul e Staff, io a occhio questa discussione, me la terrei via :blum: da conservare, alla fine è una rappresentazione di quello che è stato ed è il forum, leggendola....anche un ignaro può capire meglio cosa sia e cosa sia stato Lamoneta, il suo essere e il significato di questo network di numismatica e storia....1 punto
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Taglio: 2 Euro Nazione: Olanda Anno: 2010 Tiratura: 100.000 Condizioni: B Città: Roma Note: NEWS!!!1 punto
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Taglio: 20 Cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 160.000 Condizioni: BB Città: Trieste @@vaio4ever1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Grecia Anno: 2013 Tiratura: 742.000 Condizioni: BB Città: Trieste @@vaio4ever1 punto
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Buona Domenica Hai proprio ragione ... soprattutto notate (spesso le condizioni della moneta non consentono di notare il dettaglio), ma relativamente a queste variabili, anche censite. Bisogna prendere atto che spesso, noi poveri dilettanti (che si dilettano) della numismatica, autodidatti di questa materia per passione, ci rivolgiamo e ci fidiamo dei testi che riusciamo a reperire; spesso ci è anche difficile andare oltre. Libri che sappiamo esistere solo da note bibliografiche sono introvabili o accessibili difficilmente; di altri non ne conosciamo neppure l'ombra ma, come ho scritto sopra, dilettanti siamo. Ci creiamo una cultura numismatica a chiaro e scuro e quanto sta emergendo da alcune discussioni sui grossi è emblematica, perché mette in luce le nostre lacune (mie senza dubbio). Devo confessare, per quel che mi riguarda, che non ho mai letto nulla riguardo; anche nel Papadopoli, relativamente al Soranzo, ci si limita a citare le varianti per i segni dei massari o per le differenti interpunzioni. E anch'io mi sono fermato li, mai mi sono posto il problema che ci potessero essere varianti anche nella iconografia dello stendardo. Devo controllare che si dice per tutti gli altri dogi, perché abbiamo visto che la cosa non riguarda solo il Soranzo. Penso che, certamente, nelle schede dei grossi presenti nei musei questo dettaglio compaia. Avete avuto modo di appurarlo? saluti luciano1 punto
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Impegnati ancora un po' e facci godere anche con il R/ no ? Portatemi i sali intanto, sto svenendo....1 punto
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Ho ripreso questa discussione perché credo di aver trovato qualcosa di particolare per lo stemma del Camerlengo Pacca. Più volte mi è stato giustamente fatto notare di non essere un bravo fotografo e per l'occasione mi sono impegnato più del solito.... posto la migliore delle decine di foto scattate sperando di trasmettere l'incredibile stato zecca della moneta. Attendo curioso i commenti degli amatori della conservazione1 punto
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