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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/15 in tutte le aree

  1. Pistola84 hai "sparato" troppo presto :) è carlo ruzzini, e comunque hai ragione, sono due trairi e un dieci soldi.
    4 punti
  2. Un 1937 1-fen coniato per lo stato fantoccio giapponese in Cina, conosciuto come il "governo di anti-Comintern Hopei orientale." Colpito a Osaka, in Giappone, lo scopo di questo piccolo pezzo di equipaggiamento militare doveva contribuire a indebolire potere del governo cinese sul suo territorio. Oltre a questo pezzo di 1937 1-fen, c'erano quattro altre denominazioni "Hopei orientale". La serie di cinque membri è stata colpita nel 1936 e nel 1937, ma tutto ha trasportato una data 1937. Insieme la serie ha avuto una tiratura totale di alcuni pezzi di 24.000.000, ma una ripartizione per ogni denominazione individuale non è apparentemente disponibile. Le due monete della serie di rame—5-li e questo 1-fen—sono spesso descritti come essendo di una composizione di rame e naturalmente ture che, per quanto va. Ma è più preciso di chiamarli bronzo, come essi sono stati colpiti della stessa lega (rame .950, .40 latta, .10 zinco) come i pezzi di 1-sen giapponese contemporanei poi essere coniato in nome dell'imperatore Hirohito. Naturalmente la data 1937 di questo 1-fen è fondamentale. Giappone hanno invaso la Cina in un modo più aperto e brutale nel 1937, e molte persone considerano l'evento come l'inizio della seconda guerra mondiale. Questo pezzo 1-fen—e gli altri membri della serie Hopei orientale—era stato un po' travestito nel loro scopo, ma dopo il 1937 non c'era niente affatto clandestino o periferico sulle ambizioni giapponesi in Cina. Questi pezzi di "East Hopei" presto sono stati ritirati, ed la 1941 era stati sostituiti dalle monete i "Federal Reserve Bank of China," fondata nel 1938 nella capitale cinese. v. --------------------------------------------------------------- A 1937 1-fen coined for the Japanese puppet state in China known as the “East Hopei Anti-Comintern Government.” Struck in Osaka, Japan, the whole purpose of this small piece of military equipment was to help weaken the Chinese government’s hold on its territory. In addition to this 1937 1-fen piece, there were four other “East Hopei” denominations. The five-member series was struck in 1936 and 1937, but all carried a 1937 date. Together the series had a total mintage of some 24,000,000 pieces, but a breakdown for each individual denomination is apparently unavailable. The two copper coins in the series—the 5-li and this 1-fen—are often described as being of a copper composition, and of course that’s true as far as it goes. But it’s more precise to call them bronze, as they were struck of the same alloy (.950 copper, .40 tin, .10 zinc) as the contemporary Japanese 1-sen pieces then being coined in the name of Emperor Hirohito. Of course the 1937 date of this 1-fen is pivotal. Japan invaded China in a most open and brutal way in 1937, and many folks regard the event as the real beginning of the Second World War. This 1-fen piece—and the other members of the East Hopei series—had been somewhat disguised in their purpose, but after 1937 there was nothing at all clandestine or peripheral about Japanese ambitions in China. These “East Hopei” pieces were soon retired, and by 1941 they had been replaced by the coins of the “Federal Reserve Bank of China,” founded in 1938 in the Chinese capital. v.
    4 punti
  3. Mi hai fatto ridere :D Mi sono immaginato la scena in cui la testa di cavolo va a vendere tutto soddisfatto il maltolto e il ricettatore gli fa' : "non te do' niente, sei un coj@ne, so' tutte false" :D Saluti Simone
    3 punti
  4. Io ho un piccolo monetiere, ma ci tengo la mia collezione di falsi.
    3 punti
  5. No ad Andorra va ancora di moda il baratto!
    3 punti
  6. "Cinna74 e la ricerca del lustro su una moneta in BB".... Prossimamente al cinema...anche in 3D!
    3 punti
  7. volevo tranquillizzarvi, non ho intenzione di costruirmi un monetiere, anche perchè scomodo da mettere in cassetta e lasciarlo in casa mi sembra troppo vulnerabile. ci sono altri collezionisti che non lo vogliono?
    2 punti
  8. Il segreto è... NON conservarci le monete! :crazy:
    2 punti
  9. Bentrovati! secondo voi questi provisini di prima emissione, in quale spazio temporale si possono collocare? Entrambe hanno la S e le 2 mezze lune verso il basso (quindi presumo 1184), ma hanno un peso e un diametro ridotto rispetto ad altri provisini di prima emissione che ho visto. Grazie! il primo misura 15mm e pesa 0,78 il secondo 15mm 0,60 gr
    2 punti
  10. Salute a tutti Ho letto del progresso della discussione al mio ritorno da Riccione, dove abbiamo conquistato il titolo italiano di campioni di bridge a squadre open Over 60. Dato che si giocava al Palazzo del Turismo adiacente al Palazzo dei Congressi sede della manifestazione numismatica di fine agosto, devo convenire che la vicenda delle dramme di Mileto ha portato fortuna a me e alla mia squadra. Anch’io ho pensato di rivolgere qualche domanda alla CNG, ma a differenza di odisseo non ho ignorato l’antefatto del tetradramma di Lisimaco ‘Thompson 48’ con l’engraver’s error della CNG 99 del 13 maggio https://www.cngcoins...?CoinID=282001# (post # 2041). Infatti voglio chiedere in primo luogo perché non si parla di un errore simile a proposito della dramma di Mileto ‘Price 2090’ proposta nel loro Coin Shop in https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=288400 dove è ben evidente dalla foto che le due A di Alessandro sono in effetti due landa (v. post # 2391). E questo nonostante il collezionista si fosse mostrato molto sensibile a questo genere di errore, come dimostra l’aggiudicazione del tetradramma di Lisimaco al prezzo doppio di quello di stima. A proposito di questo tetradramma c’è da far presente che due esemplari con lo stesso errore e simili in tutto a quello della CNG comparsi nella Pecunem del 7 giugno scorso ( v. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1990&category=40809&lot=1729067 ) sono stati ritirati prima della conclusione dell’asta (vedi post # 2389) in quanto dichiaratamente falsi di probabile provenienza turca, con tanto di pubblicazione su forgerynetwork (item 3755). Alla luce di questo fatto, vorrei sapere dalla CNG come giudica la moneta dell’engraver’s error che è stata aggiudicata nella sua Auction 99 del 13 maggio. Ma tornando alla dramma di Mileto ‘Price 2090’ proposta nel Coin Shop, ho visto che ci troviamo di fronte non a un esemplare ma ad una serie di ben cinque esemplari (più un sesto già acquistato e poi rivenduto da un commerciante americano) del tutto simili tra loro (stesso errore, stesse caratteristiche fisiche, stessi assi di conio, ecc.) (v. post # 2391). L’accostamento di questo sestetto di dramme del Grande con il terzetto di tetradrammi di Lisimaco viene spontaneo, e con esso la domanda: “Where are they from?”. Sicuramente la CNG ricorda la vicenda del gruppo di quattro stateri del Grande prima che potessero essere proposti come autentici alla Triton V del 16 gennaio 2002 come si legge in https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=16032. Nel 1993 l’International Bureau for the Suppression of Counterfeit Coins (IBSCC) li aveva pubblicati come falsi moderni principalmente sulla base del notevole lustro di conio praticamente intatto. Dopo anni dalla pubblicazione, un commerciante tedesco si rivolge alla CNG per delle ricerche al fine di confermare se essi fossero effettivamente antichi o moderni. Sulla base dei risultati di una serie di indagini con la microscopia ottica ed elettronica, l’analisi metallurgica con un metodo di attivazione neutronica e del confronto con altri esemplari museali autentici a diverso grado di conservazione, l’IBSCC ha poi riconosciuto l’autenticità degli stateri rendendo loro giustizia. Ora, io penso che nel clima attuale di proliferazione delle aste concomitante a quella di monete che possono destare dubbi sulla loro autenticità e provenienza, quando una casa d’aste propone un certo numero di esemplari le cui caratteristiche possono dare l’idea di una produzione in serie (in contrasto che la riconosciuta caratteristica delle monete antiche di essere una diversa dall’altra essendo state coniate a mano), sia opportuno fornire su basi scientifiche la prova della loro autenticità e provenienza. La sola documentazione fotografica non è a mio avviso sufficiente a dissipare i dubbi che possono legittimamente sorgere nel collezionista e a tranquillizzarlo qualora intenda acquistare uno di questi esemplari. Se e quando la CNG vorrà soddisfare la mia curiosità, ne darò notizia da qui. apollonia
    2 punti
  11. Io personalmente lo vorrei eccome uno di quei bei monetieri vittoriani in mogano ... ma purtroppo proprio per la paura di un furto in casa fino a quando non avrò una stanza blindata rimarrà un sogno ..... Dovete ammettere che le monete in un bel monetiere fanno tutt'altra figura
    2 punti
  12. Semplice Matteo: Tsipras per primo non voleva il referendum, lo ha usato come "minaccia suprema" nelle trattive sugli aiuti, bluffando come a poker: se non ci aiutate come vogliamo noi, facciamo saltare l'Europa! E gli hanno risposto: provaci, e lui è rimasto col cerino in mano, pregando che la gente - a torto o a ragione, lo seguisse. Usando le sue doti da capopopolo, è riuscito a vincere il referendum (pur essendo il primo a dire di non voler uscire nè dall'euro, nè dalla UE..), con la speranza di potersi ripresentare più forte al tavolo delle trattative. Il punto però è che la Grecia è già fallita da illo tempore, i capitali sono stati spostati o consumati da anni, e la UE, con suo sistema parausuraio, sa benissimo che il paese dipende dagli aiuti...e da bravo usuraio li concede e alle condizioni che vuole e Tsipras lo sa bene e si affretta ad obbedire, perchè sa che se no i duri e puri del suo partito lo faranno fuori. La vittoria al referendum è stata inutile, nella prospettiva in buona fede di chi ha votato no, perchè in quest'ottica ogni trattativa è già una sconfitta: si perde al tavolo quel che si è vinto nelle urne. La Grecia e i greci devono capire che nel medio periodo li aspetta in ogni caso un futuro amaro e di povertà; hanno due scelte: restare sotto il gioco UE e legarsi ancora di più ad un debito usuraio che non potranno mai ripagare e per cui dovranno cedere i pochi capitali rimasti e la sovranità nazionale, oppure uscier dalla UE, affrontando il dramma del default, e ricostruire, in tempi assai lunghi, ma liberi politicamente e dai debiti...se sono saggi diventando un bel paradiso fiscale per i russi...
    2 punti
  13. Ciao Claudio...è ironico Vitellio... del resto Valentiniano III, seppur di nobile stirpe, è stato un Imperatore mediocre...
    2 punti
  14. Internet point e pendrive sino al 1946 :lol: _________________ 1938 Messico Presidente dal 1934 al 1940 _____ Lazaro Cardenas del Río (1895-1970) 1 Peso - Argento .720
    2 punti
  15. Numismatica Ranieri UNA COLLEZIONE DI MONETE MODENESI “ALESSANDRO E.” Modena (Mutina), città dell'Italia settentrionale fondata dagli Etruschi: fu importante colonia dei Romani. Riedificata al tempo dell'Imperatore Costantino, nel medioevo fu saccheggiata dai Goti e dai Longobardi; rifiorì sotto il dominio di Carlomagno. Prese parte, nel dicembre 1167, alla Lega Lombarda, e sottoscrisse con le altre città alleate la pace di Costanza, 25 Giugno 1183, che riconobbe la libertà dei Comuni. In seguito ottenne dall'Imperatore Federico II (1226) la conferma di tutti i diritti e privilegi acquisiti precedentemente, compreso quello della Zecca, del quale però non fece uso che sedici anni più tardi, cioè nel 1242. Donatasi spontaneamente la città (1288) agli Estensi Marchesi di Ferrara, Azzo VIII d'Este, successo ad Obizzo II nel dominio di Modena, fu il primo del suo casato che coniò moneta con il proprio nome in questa città. Stanchi però i cittadini del cattivo governo degli Estensi, nel 1306, li scacciarono, dichiarandoli decaduti della Signoria della loro città e si governarono da soli in forma repubblicana. Ma dopo sei anni dovettero subire (1312) la tirannia di Rinaldo Bonacolsi. Gli Estensi ritornarono in Modena col Marchese Obizzo III nel maggio 1336. Fu Ercole I, salito al potere nell'agosto 1471, che riaprì la Zecca; a lui successe Alfonso I, nel gennaio 1505. Papa Giulio II, prima alleato, poi nemico di Alfonso, mandò ad occupare la città, che, priva di presidio ed impotente a difendersi, aprì le porte alle armi Pontifice; Giulio II la cedette poi all'Imperatore Massimiliano I, gennaio 1513, che a sua volta la rivendette al papa Leone X, il quale mise a governarla, Francesco Lippi, sostituito nel giugno 1516, dal celebre storico Francesco Guicciardini. A Leone X successe nel 1522 Adriano VI, indi Clemente VII nel 1523, che, a causa della presa di Roma, settembre 1526, e della prigionia in Castel Sant'Angelo, abbandonò Modena, nel giugno 1527, ed offrì l'opportunità al Duca Alfonso di recuperare il suo dominio. A ques'ultimo successe il figlio Ercole II, nel 1534; a questi, Alfonso II, il quale morto senza discendenti legittimi aveva con suo testamento nominato erede il cugino Cesare. Oppostasi la Curia romana a questa successione, Cesare nel gennaio 1598, cedette Ferrara al papa Clemente VII e si ritirò il 30 dello stesso mese in Modena. A Cesare successe Alfonso III (1628)che nel luglio 1629, rinunziò allo Stato in favore del suo primogenito Francesco I; a costui successe il figlio Alfonso IV, (1658) il quale, morto in giovane età, con suo testamento lasciò la tutela dell'unico suo figlio Francesco, ancor bambino, alla madre Laura Martinozzi, sposata tre anni prima (1655). Costei dunque resse il governo dello Stato, finchè il figlio uscito di minorità, (1674) prese direttamente le redini del governo col titolo di Francesco II. Morto questo Duca senza figli (1694) gli successe, per sua disposizione testamentaria, lo zio paterno il Cardinale Rinaldo, che perciò depose la porpora. Dopo poco più di sette anni questo Duca dovette abbandonare Modena, perché la città fu occupata, nell'agosto 1702, da truppe francesi in nome di re Luigi XIV. Ma, ristabilita nel 1706 la fortuna delle armi imperiali, per il valore del principe Eugenio di Savoia, sgombrata Modena dai francesi (1707) il Duca ritornò nella sua città e ne ripristinò il governo. Al Duca Rinaldo successe l'unico suo figlio maschio Francesco III, (1737). Nella guerra di successione questo Duca abbandonò il suo Stato (1742) e riparò a Venezia. Ottenuto nel 1753 per il trattato coll'Imperatore Giuseppe II il grado di Governatore generale della Lombardia, visse lungo tempo a Milano e morì a Varese, nell'aprile 1780. Gli successe l'unico suo figlio maschio Ercole III. Quando la Francia valicò le Alpi e sconfisse gli eserciti alleati, nell'aprile 1796, il Duca si ritirò a Venezia, ed i francesi occuparono Modena. Divenuto imperatore e re Napoleone I, con decreto 28 giugno 1805, soppresse in Italia quasi tutte le zecche, e fra queste anche quella di Modena. Caduto con l'Impero Francese il primo regno italico, il ducato di Modena passò alla linea Austro-Estense derivante da Maria Beatrice Ricciarda, unica eredi di Ercole III, che aveva sposato l'Arciduca Ferdinando, fratello dell'Imperatore Francesco I d'Austria. Da questo matrimonio nacque Francesco IV, ch'ebbe il dominio di Modena; a lui successe, nel gennaio 1846, Francesco V. Né Francesco IV né Francesco V si valsero della zecca di Modena, e Vittorio Emanuele proclamato Re d'Italia, con decreto 24 Agosto 1862 abolì per sempre il corso legale della moneta estense, e chiuse definitivamente la zecca. Comune, 1226-1293. Grosso. Ar gr. 1,33 INPERATOR Nel campo F D C. Rv. DE MVTINA Grande M. CNI 5; Zocca 3; MIR 615. Non Comune. BB Collezione Alessandro E.
    2 punti
  16. La solita trafila-standard di luoghi comuni e opinioni personali spacciate come fossero realtà, che tenta di dipingere l'avversario come l'ingenuo fanatico europeista senza sè e senza ma, che avrebbe trasformato in una specie di religione la creazione di un non meglio definito "Superstato europeo" (rimaniamo sul più vago e slogan possibile, come al solito...). Il tutto condito con la classica trafila dove non meglio precisati "organismi sovranazionali" ed "enti" non eletti da nessuno impongono questo e quell'altro, che denota una conoscenza scarsa o nulla della base elementare del funzionamento dell'UE (o forse questa ignoranza è voluta?) Non ho tempo da perdere con questo grammofono incantato che fra l'altro è OT... faccio solo presente che i principali avversari del concetto di unificazione europea sono proprio i movimenti estremisti, sia neofascisti che turbocomunisti: con questo non voglio certo dire che essere antieuropeisti è un reato o che tutti gli antieuropeisti siano estremisti politici, ma invito a riflettere a quali soggetti ci si allinea con questo grammofono continuo... per poi magari accusare velatamente gli altri di essere poco o per nulla democratici e volere la formazione di "superstati europei" o altre scemenze simili.
    2 punti
  17. Che Orban sia un nazionalista è tutt'altro discorso, qui si parla degli sporchi metodi usati per accumulare potere sfruttando l'esasperazione della gente per crisi e povertà. Quanto all'unificazione europea (quella seria, di stampo federale e democratico che viene ostacolata dai molti "Orban" in giro per l'Europa) vi si oppone in genere chi pensa che "tutto va ben così, madama la marchesa" e ritiene che tutto possa tranquillamente rimanere com'è sempre stato fino ad ora: Europa divisa, quando va male autodistrutta periodicamente, e schiava della superpotenza di turno. E' un'opinione legittima, ma dovete ficcarvi in testa che non tutti la pensano come voi sulla strada che dovrebbe prendere il proprio futuro.
    2 punti
  18. Salve, per dare delle "opinioni" servono delle foto decenti, fare le foto fuori dalle bustine fare le foto ogni singola moneta fare le foto perpendicolarmente indicare pesi e misure il tutto aggiungendo un grazie fatto quanto sopra ne riparliamo TIBERIVS
    2 punti
  19. Buonasera, presento il nuovo arrivo: FIRENZE Cosimo I de’Medici, 1537-1574. I Periodo, Duca della Repubblica Fiorentina 1537-1557. Scudo d’oro. Au gr. 3,30 Stemma a cuore ornato di fogliame sormontato da corona. Rv. Croce gigliata. CNI 10 var.; Galeotti 5-2/3; Fried. 286 Raro. Il titolo di “duca della Repubblica Fiorentina” venne conferito a Cosimo da Carlo V dopo che il Senato di Firenze lo aveva nominato “capo primario della città di Firenze e suo dominio”. questo è il primo scudo di Cosimo che riporta la corona sopra lo stemma, simbolo del passaggio di potere. la moneta a differenza di molte altre ha meno ribattiture e fratture di tondello, è quasi perfetta, le foto sono fatte purtroppo dal cellulare, ma se riesco le aggiungo con la macchina fotografica. presenta i gigli sulla sfera, ha quasi tutto il bordo perlinato a orologio e la moneta è ben centrata per il tipo. presenta una leggera ribattitura o schiacciatura da conio sul diritto alla lettera X e al rovescio sulla I moneta che di solito non ha leggibile la legenda.. molto fresca in mano, direì eccezionale per la tipologia. chiedo parere anche all'amico @@dizzeta @@dabbene @@rorey36 @@min_ver e a chi vuole..
    1 punto
  20. Buondì, vi posto questa moneta di cui non so nulla, da una parte c'è il volto di Vittorio Emanuele III a destra, dall'altra l'aquila asburgica che si trova sugli Heller; qualcuno sa quealcosa?
    1 punto
  21. Buonpomeriggio a tutti. Oggi mi sono regalato questo scudo e volevo condividerlo con voi. Che ne pensate ?
    1 punto
  22. Caro @@adolfos, ringrazio io te per aver sollevato la questione. Non era affatto scontato che io intervenissi in un argomento abbastanza lontano dai miei studi. Tuttavia ciò che può aprire punti di vista nuovi, soprattutto in riguardo di questioni molto significative sotto il profilo storico e giuridico, mi interessa moltissimo, e così capita che metta bocca, forse anche dove non dovrei, per impreparazione Saluti, Andrea.
    1 punto
  23. @@Fufluns Non si legge bene ma a prima vista il secondo esemplare sembra Carlo I A me sembra di vedere tre punti a trifoglio a sn. della S Famme sapè che in caso archivio l'immagine. saluti
    1 punto
  24. Anche questa filippo I per Damascus ae 29, al rovescio trattasi della trasformazione di Ambrosia. Dalla tragedia, Ambrosia era una ninfa figlia di Atlante e Epleione, era detta ninfea didonia e come tale era una delle allevatrici di Dionisio, per sfuggire a Licurgo, si trasforma in una pianta di vite. Anche in questa avrei trovato un Rosemberger 49 e in un libro online British Museum 1980 1-10 2380; anche di questi due riferimenti non capisco cosa sono, visto che non l'ho trovata nel BMC. Roberto
    1 punto
  25. Scrivi alla polizia di Andorra, in lingua francese, ti assicuro che se fornisci tutta la documentazione corretta fanno in modo (nel giro di circa tre mesi) a riavere indietro i soldi Io col papero, a parte la comunicazione scadente, non ebbi problemi. Un bel giorno mi spedì' la mia divisionale Ebbi un problema con un altro residente. Ho contattato la polizia andorrana. Il tizio e' stato chiamato e gli hanno intimato di fare ciò' che doveva fare EDITATO DA MODERATORE Se vuoi l'indirizzo @mail della polizia andorrana e vuoi seguire il percorso che ho seguito io, contattarmi tramite MP
    1 punto
  26. Tu, mi pare evidente, che abbia avuto un attacco di culite tra i più forti degli ultimi tempi! :rofl:
    1 punto
  27. @r-29 Ciao , intanto posso dirti che Cristian è un ragazzo molto tranquillo, gli ho messo mi piace , perchè è stata una risposta simpatica, mi ha strappato un sorriso . Te la giro in un altro modo , se vuoi avere info su monete , non girare il web , I MEJO siamo noi :good: :good: :good: . Scherzi a parte , tutto ciò che trovi qui corrisponde a realtà : emissioni, ritrovamenti , tirature , errori di conio ,falsi . Cristian intendeva dire che con un minimo di pazienza sarebbe stato semplice capire su cosa verte questa discussione , am ti sei lasciato fuorviare da Wikipedia, non è successo niente, figurati ;-) Ciccio 86
    1 punto
  28. Ciao @@deas , a me pare ci sia un po' di confusione nell' articolo , primo perché l' Oricalco non e' di colore rossastro bensi' piu' vicino al colore dell' Oro , da cui il nome latino Oricalco , nome che dal greco significa invece "Rame dalla montagna" . E' un metallo , per quello che conosciamo , non naturale , cioe' artificiale in quanto lega di Rame e Zinco ed e' conosciuto come lega da quasi tre millenni in quanto piu' duro e resistente del Bronzo antico composto da Rame e Stagno . Quello che riporta Platone come esistente ad Atlantide come minerale naturale potrebbe essere stata della semplice Calcopirite o Pirite , che all' aria tendono ad imbrunire , anche se il colore fresco di questi due minerali e' piu' simile all' Oricalco che al Rame , quindi non rossastri ; mentre un minerale naturale rosso e' il Cinabro , principale minerale del Mercurio , minerale ben conosciuto dai Greci e ritenuto di natura divina perché lavorato "divorava" l' Oro . Insomma azzarderei una fantasia o una imprecisione mineralogica di Platone affermare che l' Oricalco veniva estratto nelle montagne di Atlantide come metallo naturale . Un articolo completo sul tema citato da deas : http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCwQFjABahUKEwj0pu_Ms9jGAhVEZ3IKHRNzAG4&url=http%3A%2F%2Fepochtimes.it%2Fn2%2Fnews%2Foricalco-il-leggendario-metallo-di-atlantide-trovato-in-un-relitto-di-2600-anni-453.html&ei=n9ajVbRbxM7JA5PmgfAG&usg=AFQjCNEs439AApgcq_91z8YlCRIxRGj4lA&bvm=bv.97653015,d.bGQ Lingotti in Oricalco trovati in mare davanti a Gela , Sicilia
    1 punto
  29. A me sembra veramente un'esagerazione in perfetto stile italo-burocratico. Non passerebbe molto più inosservato un anonimo pacchetto consegnato dal portalettere con posta assicurata rispetto ad un blindato con guardie armate? Alla vista di una consegna di questo tipo uno potrebbe pensare che siano stati consegnati chissà quali valori mentre magari si tratta di un misero blister da 2 euro. E poi, ripeto, spedendo con assicurata, se qualcosa andasse storto o il pacco venisse rubato, interviene tranquillamente l'assicurazione senza problemi per nessuno. Basterebbe che riservassero questo mezzo (ammesso che non esistano alternative) solo per consegne eccedenti i 3000 euro (massimale per la posta assicurata).
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  30. Ahaha se la trovo metto 800 mila foto;)Non si Sa mai.. Ahaha,comunque,come hanno scritto di numismatica visual, e' davvero l'ago nel pagliaio.. Una cosa pero' e' certa:non ne possono avere coniata una sola. Quindi...a buon intenditor poche parole..;)
    1 punto
  31. credo dipenda dal fatto che potrebbe essere una data indicata come m.v. (more veneto): a Venezia l'anno cominciava il 25 marzo, per cui verosimilmente le monete del Pisani con 1734 sono state coniate tra il 17 gennaio 1735 e il 24 marzo 1735.
    1 punto
  32. Aggiungo alla discussione le immagini di questo provisino di Bonifacio IX, la moneta era in una discussione aperta da @@globsa nella sezione identificazioni...
    1 punto
  33. @@Cinna74 ti allego una foto di una medaglia in oro per farti vedere che risultati si ottengono con la luce artificiale (Faretto LED 10 watt luce fredda con diffusore opalino, inclinato a 45° con vetro riflettore dalla parte opposta). A parte il lustro della medaglia, come vedi si ottiene una illuminazione uniforme su tutto il piano che mette in evidenza tutti i particolari. Dovresti fare la stessa cosa.
    1 punto
  34. Sono due opere che più' diverse non potrebbero essere Il primo è' una delle principali opere di riferimento per l'impianto della monetazione greca classica È' un testo complesso è articolato - ancora validissimo - che considera in un volume tutta la monetazione greca Classica Mil secondo è' un libro essenzialmente di fotografie - bellissime - delle più' belle monete greche presenti in collezioni pubbliche e private M direi se posso che uno ( le foto) può' essere visto come il complemento dell'altro - con un po' di approssimazione
    1 punto
  35. OM con o senza punti per Strasburgo, nessun segno di zecca per Parigi!
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  36. Io vedo una bella ciglia!! spl/q.fdc Poi vedo anche un bordo tanto carente e strano a ore 5 del D del 1871 che mi fa pensare male...
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  37. Scusate l'intrusione in lidi per me sconosciuti, ma questo argomento mi interessa moltissimo, e lo seguo con molta attenzione. Personalmente mi sembra abbastanza interessante l'ipotesi di @@dux-sab. E' vero che l'immenso Grierson non sbagliava praticamente mai, però qualche volta è successo, immagino più per 'entropia' che per altro. Effettivamente Carlo dalla primavera del 1268 alla primavera del 1278 ebbe il titolo di Vicario imperiale di Toscana, dapprima usurpandolo e poi facendoselo riconoscere dal papa, che con ardita costruzione costituzionale si sostituì all'imperatore nel nominarlo. In effetti l'ipotesi che quel titolo si riferisse ad 'un' ruolo di Carlo come vicario era già stata adombrata dal Capobianchi, ma senza essere posta in relazione con il vicariato di Toscana, se ricordo bene. Tuttavia c'è un ma: non sono sicurisssimo che che la R. possa intendere 'romanus' perché all'epoca romanus vicarius non è proprio attestato, almeno a giudicare dai MGH, né si può immaginare che possa essere l'abbreviazione di qualcosa che sarebbe risultata del tutto incomprensibile ai più (più o meno come scrivere s. Antonius, sperando che il lettore comprenda stabularius Antonius, cioè Antonio lo stalliere ). Perché in effetti c'era qualcosa che tutti avrebbero inteso all'istante, leggendo R. Vicarius, cioè R(egius) Vicarius, che era il termine più usuale che tutti i re e gli imperatori (compresi i precedenti re di Sicilia, gli Svevi) assegnavano ai propri sostituti in qualsivoglia territorio teoricamente loro soggetto. Tale termine indubbiamente poteva comprendere il vicariato di Toscana ( la legenda dovrebbe essere tradotta il re Carlo, il Senato ed il Popolo Romano e, a Roma [Carlo] come vicario regio [di Toscana])....però il re di Sicilia era diventato proprio Carlo, non aveva poco senso chiamarsi e poi farsi nominare vicario di un re... che era lui?. A meno che... e sarebbe idea assai sofisticata, anche se tautologica... il re Carlo si sia dato e poi fatto riconoscere dal papa il titolo di 'vicario del re' (lui, appunto), per attestare che il re di Sicilia, come successore degli Svevi, aveva ereditato anche i loro diritti imperiali sul Regno d'Italia. Mah, forse troppo sofisticata, però. Allora c'è un altra spiegazione, un po' più semplice, Carlo, come gli Svevi prima di lui, dal 1266 aveva un vicario nel'urbe, definito proprio regius vicarius. Quindi può essere che tutta la legenda sia da tradurre: il re Carlo, il Senato ed il Popolo di Roma e il vicario del re a Roma. Onestamente questa soluzione a me sembra più probabile. Sotto il profilo numismatico non so se la cosa possa reggere, ma se sì ci darebbe un' importantissima indicazione cronologica: infatti Carlo aveva perso ogni diritto sulla moneta romana dal 1266, quando si era dovuto dimettere da senatore dopo la conquista del Regno di Sicilia, in base alle disposizioni del papa. In teoria avrebbe ripreso questo diritto solo nel settembre 1267, quando era divenuto nuovamente senatore (per 10 anni). Tuttavia può essere che qualche tempo prima, tra aprile e maggio dello stesso anno, grazie alla nomina come Vicario di Tuscia da parte del papa abbia ritenuto di vantare nuovamente diritti sulla moneta di Roma, anche per le necessità militari di questa nuova carica, e quindi tramite il suo vicario abbia fatto produrre le monete con R.VICARIVS. Carlo era evidentemente nella situazione di usurpare titoli e poi di farseli riconoscere, ed infatti dopo quattro mesi ottenne nuovamente il titolo di Senatore, che gli garantiva formalmente proprio ciò di cui si era appropriato (ed infatti compaiono le monete con Senator). Quindi i pezzi con Vicarius sarebbero stati coniati solo per quattro mesi: in effetti sono rarissimi! Va be', probabilmente sono elucubrazioni azzardate, vista la mia scarsa dimestichezza con l'argomento, però quando comincia a frullarmi un'idea per la testa non so stare zitto. Spero anche di non averla letta da qualche parte e poi essermi dimenticato la fonte. In questo caso mi scuso, ma la cosa purtroppo è possibile, ahimè, vista l'età. Saluti, Andreas
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  38. Che giudizio vuoi che ti si dia? è una moneta proof in confezione di zecca, non c'è da opinare sulla conservazione. Vero è che, dalla foto, potrebbe essere anche stata presa a martellate, e non si capirebbe :lol: ma si suppone di no. Emessa nel 1992, anche in versione FDC, per commemorare il V° centenario della morte di Lorenzo il Magnifico: questo c'è scritto sulla moneta, la storia di Lorenzo la trovi ovunque nel web ;) Quanto al valore, su ebay sono offerte tra i 25 e i 30 euro. petronius :)
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  39. E infatti nessuno ha mai parlato di dittatura oggi ma di obiettivo di arrivarci gradualmente in futuro, muovendosi in modo circospetto senza misure troppo eclatanti in una volta sola e anche per mezzo di mosse "propagandistiche", tornando tatticamente indietro solo quando sollevano molte proteste. Ad esempio classico cercare di tappare la bocca ai media, ma non controllandoli o chiudendoli di sana pianta come nel metodo classico dittatoriale bensì introducendo tasse da aumentare gradualmente in seguito, tagliando i fondi pubblici o come nel caso della Russia - la "democrazia illiberale" allo stadio più avanzato - anche colpendo i giornalisti a morte. "Guerra di logoramento", la chiamavano un secolo fa. Il tutto con buona pace della corruzione dilagante tipica dei sistemi poco o per nulla democratici, che sappiamo bene cosa comporta a medio e lungo termine anche in campo economico, e il pretesto che le "democrazie illiberali" crescono più di quelle vere dato che le seconde sono generalmente composte da paesi già sviluppati, che non possono certo avere tassi di crescita così alti come le prime in via di sviluppo. Sfruttare la povertà, rinunciare gradualmente alla libertà come fosse una condizione indispensabile della lotta alla povertà, è proprio questa la strategia.
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  40. Battuta azzeccata per quanto tale rimanga, invece. Il sig. Orban è un aperto e dichiarato sostenitore di quella che lui stesso definisce "democrazia illiberale": tradotto, l'arrivo graduale a una dittatura dove i media sono imbavagliati o chiusi (cosa che il sig. Orban già cerca di fare), la costituzione è modificata in modo da favorire "il regime" (già fatto) e gli oppositori vengono incarcerati o ammazzati. Un po' com'è oggi nella Russia del suo ammirato Putin, e come qualcuno vorrebbe rendere anche il resto d'Europa.
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  41. Oltre al convegno di Catania (non so dirti la prossima data) ti segnalo un evento su scala un po' più ampia http://numismatica.unime.it/
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  42. Ecco lo schizzo a cui mi sto ispirando. In realtà ho dovuto fare qualche modifica rispetto all'idea originale perché il negozio di modellismo (di cui trovate il n. di telefono nel foglio n.2...) non aveva tutti i listelli, li avrebbe ordinati a settembre (!!). Mancando i listelli 8x8mm farò tutta la "cassa" col compensato da 4mm incollando poi dei listelli ai bordi. Mi auguro che regga i cassetti senza problemi.
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  43. Seconda Repubblica spagnola. 5 CENTIMOS. 50 CENTIMOS (KM# 754.1). 50 CENTIMOS (KM# 754.2). 1 PESETA. Stato della Spagna. 25 CENTIMOS. To be continued... :)
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  44. Ciao! posto un altro rame a parer mio molto bello! Moneta comune, bello il modulo di grandi dimensioni, ben 31 mm 1/12 shilling del 1964 Jersey saluti
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  45. Questo è quello che ho nel mio taccuino sulla fine della monetazione Palestina... P.S. ...mette le date demonetizzazione come: Israele—15 settembre 1948, Jordan—9 giugno 1951, e la striscia di Gaza (Egitto)—30 giugno 1951. ;) v. ------------------------------------------------------ This is what I have in my notebook about the end of the Palestine coinage…. P.S. ...puts the demonetization dates as: Israel—15 September 1948, Jordan—9 June 1951, and the Gaza Strip (of Egypt)—30 June 1951. ;) v.
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  46. ASTE MEDAGLIE PAPALI GIUGNO 2015 Nelle aste del giugno 2015 si manifestano (o si accentuano) nel mercato italiano delle medaglie papali segnali di debolezza della richiesta rispetto alla offerta. Le vendite principali sono state gestite da FELSINEA ed AES RUDE (nuova gestione): vendite corpose, ma prevalentemente con materiale abbastanza comune e ricorrente. FELSINEA ha organizzato un'asta per corrispondenza con oltre 400 lotti. Ne sono stati aggiudicati solo 90 e il prezzo raramente supera la base. Ricordo che questa Casa di aste, nel suo primo incanto del mese di gennaio 2015, aveva messo in vendita, computando l'asta battuta e quella per corrispondenza, circa 500 medaglie papali. Ne furono aggiudicate circa 250. A distanza di pochi mesi FELSINEA ha riproposto l'invenduto con un piccolo ribasso delle basi di asta (10%) e ha aggiunto altro materiale consimile, con molte duplicazioni e quotazioni non sempre allineate al meglio tra vecchio e nuovo materiale. In massima parte l'asta era perciò costituita da medaglie annuali post 1800, in misura preponderante in bronzo, e, come detto, con molti doppioni soprattutto per la medaglistica di Pio IX e Leone XIII. L'asta, pertanto, da un punto di vista organizzativo e anche psicologico non mi è sembrata efficace per la valorizzazione del materiale. Ma nella sostanza va osservato che alla fine ci sono circa 300 lotti di medaglie papali invendute e che l'invenduto riguarda anche quel settore delle annuali da Pio VII a Gregorio XVI, che è sempre stato un punto di forza della richiesta del collezionismo per bellezza degli esemplari e anche per non facilissimo reperimento ( va detto che la collezione delle medaglie annuali dal 1800 al moderno, fino a qualche anno fa, intrigava tanti numismatici, anche se come collezione accessoria). AES RUDE è sempre stata una casa di aste apprezzata dai medaglisti papali, riservando ad essi in ogni catalogo gradite sorprese. La nuova gestione ha proposto circa 80 lotti, che presumibilmente costituivano un avanzo del pregresso: alcune medaglie antiche (anche riconi), qualche medaglia di sede vacante del 1600-1700 con prevalenza per il bronzo, un residuo di collezione di medaglie annuali della lavanda di Pio IX, qualche pezzo in oro, alcune medaglie moderne. Considerando i prezzi a base di asta, che mi sono sembrati un po' più elevati rispetto alle consuetudini della vecchia gestione, le aggiudicazioni in misura superiore al 40% costituiscono un risultato mediocre, ma non negativo. Le medaglie d'oro sono state in genere aggiudicate; per le sedi vacanti 1600-1770 in bronzo noto aggiudicazioni intorno a € 300+diritti; per le lavande di Pio IX in bronzo c'è stata richiesta con un prezzo medio di € 50+diritti. Rilevo qualche richiesta, come è consuetudine, per Pio XII in argento (annuale anno VII € 140+ diritti; anno XIX e 135+diritti) e anche sorprendentemente per Paolo VI in argento (€ 100+diritti per l'anno I; € 90+diritti per gli anni II,X,XVI) e per Benedetto XVI (€ 90/120+diritti). Prezzi superiori alla norma sono registrati anche per le sedi vacanti in argento 1978 (€ 80+diritti) e per le sedi vacanti in argento 2005/2013 (€ 120-130+diritti). Andamento normale per l'asta di Artemide, che proponeva circa 15 lotti e ha avuto aggiudicazioni in misura del 40%. Cito per i prezzi un medaglia straordinaria di emissione tedesca per Innocenzo XII - in argento - q.SPL aggiudicata per € 400+diritti, le medaglie in argento di Gregorio XVI per il museo gregoriano e per il museo egiziano acquistate per € 500+diritti e per € 350+diritti, la sede vacante Maresciallo Chigi in argento 1914 venduta per € 240+diritti. BOLAFFI aveva solo due medaglie papali, in argento, emissioni 1600-1700, rare, vendute a prezzi normali, considerando la conservazione media. Nelle aste estere del mese ho visto pochissime medaglie papali. Solo Leipziger aveva circa 30 lotti, venduti quasi integralmente e a prezzi abbastanza sostenuti. Voglio ricordare una bella scatola esagonale con le 11 medaglie annuali di Pio X in argento e le due sedi vacanti 1914, acquistata per € 1500+diritti (l'acquirente, a mio giudizio, ha fatto un buon affare poichè la medaglia del camerlengo di sede vacante 1914 non è per niente comune). KUENKER proponeva solo una medaglia satirica in argento relativa al pontefice Innocenzo XI, q.SPL., aggiudicata per € 1.100+diritti. ART COINS ha debuttato nel mercato spagnolo; in questa asta proponeva solo una bella medaglia papale in argento del pontificato di Clemente XI ( premio San Luca), aggiudicata per € 570+diritti. NUMIS - Noto la vendita della medaglia annuale in argento Pio X - anno V per € 250+diritti.
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  47. Gentili lettori di lamoneta.it, sono contento di annunciarvi che un piccolo passo nella battaglia legale contro l'IPZS è andato in porto. A seguito di atto di citazione davanti al giudice di pace, l'IPZS, attraverso il loro ufficio legale ha contattato il mio avvocato ed ha offerto una transazione. UDITE UDITE... restituzione dei 4.500€ previo riconsegna del cofanetto.... (si trattava della Storia della Lira - serie completa in argento). Questo risultato è stato possibile grazie ad una perizia del PERITO NUMISMATICO dott. Umberto MORUZZI di Roma e di una attestato da parte del proprietario della casa d'aste ACR Auction Dot. Giuseppe BERTOLAMI e colgo l'occasione per ringraziarli pubblicamente per la loro professionalità e disponibilità. Per chi dovesse aver bisogno, a breve il mio avvocato metterà a disposizione un indirizzo di posta elettronica dedicata per chi volesse ottenere la restituzione come ho fatto io.
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  48. Salve potreste dirmi che tipo di banconota , stato di conservazione e valore ha questa banconota?
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  49. @@contemax67, chiamala sottile :nono: ;) :D
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