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  1. fra crasellame

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/10/15 in tutte le aree

  1. Il 13 Marzo del 1920 il governo decide di introdurre l’ora legale in Italia. La decisione non è ben accolta dal movimento operaio. I commissari di reparto delle Industrie meccaniche della Fiat chiedono che l’orario di lavoro continui secondo l’ora solare e il 22 Marzo spostano le lancette dell’orologio della fabbrica. La Fiat si oppone e licenzia tre operai appartenenti alla Commissione interna. L’ episodio fa esplodere una serie di conflitti pregressi fra la dirigenza della Fiat e le Commissioni interne di fabbrica. Il conflitto si sposta allora sul riconoscimento dell’esistenza delle Commissioni interne. Il 22 Marzo viene proclamato lo sciopero che si estende anche ad altre fabbriche. Gli industriali reagiscono il 25 Marzo con l’occupazione militare delle fabbriche. Il 27 Marzo gli operai iniziano uno “sciopero bianco”. La situazione si esaspera con incidenti e scontri e il 13 Aprile viene proclamato lo sciopero generale, che il 14 Aprile si estende a tutta la regione coinvolgendo quasi 500.000 lavoratori fra operai e contadini. Il Partito Socialista Italiano (Psi) e la Confederazione generale dei lavoratori (Cgl) prendono le distanze dalla mobilitazione per paura che sia controllata dagli anarchici. Inizia una trattativa separata con gli imprenditori in seguito alla quale il 24 Aprile la Federazione Italiana Operai Metalmeccanici (Fiom) firma un accordo con gli industriali che sconfessa le Commissioni interne, ponendo fine allo sciopero. Bibliografia Maione, Giuseppe, Il biennio rosso. Autonomia e spontaneità operaia nel 1919-1920, Il Mulino, Bologna 1975 , pp. 91-177 Castronovo, Valerio, Fiat, 1899-1999: un secolo di storia italiana, Rizzoli, Milano 1999 , pp. 196-200
    3 punti
  2. provo a dire la mia.... benché l'oro non sia il mio territorio, il V secolo lo è di certo, faccio quindi delle domande che nascono da qualche lavoro che ho svolto sulle silique imitative di Onorio....e che trasporto a questo caso specifico: 1 - provenienza barbarica... ma cosa diavolo vuole dire??? parlando con nomi attuali...Francia sud est?, o sud ovest?, o nord?, Germania?, Spagna? Portogallo? altro? cioè, sfatiamo il mito che "barbarico" sia un termine indefinito e indefinibile che raggruppa chissà quale popolazione.... benché possa essere arduo e a volte anche aleatorio, se si identifica una moneta come "barbarica" o "imitativa" è sempre saggio indicarne, almeno in modo ipotetico l'area di provenienza, o almeno l'area che noi che la valutiamo riteniamo sia quella di provenienza in base allo stile (magari facendo qualche riferimento a cose già viste...tesoretti etc) 2 - la foto non permette alcun giudizio, A perché molto brutta e B perché un solido di questo tipo è valutabile bene solo in mano, proprio per le caratteristiche della monetazione aurea 3 - prendiamo delle caratteristiche specifiche della moneta - le singole lettere della legenda, l'occhio, l'orecchio, i dettagli del busto (parlando solo del dritto) e facciamo delle comparative serie con cose pubblicate (dal RIC in poi....) per capire affinità e differenze... la frase "per me è barbarica...oppure...per me è della zecca X" sanno di tifoseria da stadio se non supportate da alcuna spiegazione o raffronto stilistico - e non dico sia facile....basta vedere le discrepanze sui solidi del V sec tra Lacaam e Kent ad esempio..... ma dire "per me è della zecca X" senza dare nessuna spiegazione approfondita, per me vale come dire "per me è bella".... infine mi pongo un quesito... ma perché mai una persona dovrebbe acquistare una cosa che non conosce, soprattutto se costosa? cioè, se non sei un appassionato di quel periodo che sa prendersi il rischio delle proprie convinzioni, maturate con uno studio approfondito fatto di passione, possiamo considerarlo investimento? dubito. Io mi aspetto che un acquisto così lo faccia chi crede di aver trovato una cosa che sta cercando, non chi acquista e poi si chiede senza avere una risposta di alcun tipo, cosa abbia in mano. non è una critica, ma una domanda... ho visto tappeti persiani venduti a 15000 euro...ma io non ci investirei mai nemmeno 1 euro, perché non so distinguerli da quelli dell'IKEA...colpa mia.... mi orienterei su altro, e partirei da altro...vabbè ma qua siamo sulle opinioni personali... bye
    3 punti
  3. Comunichiamo a tutti, come già accennato nel nostro programma, che anche quest'anno pubblicheremo e distribuiremo il nostro (secondo) bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo. La prossima settimana andremo in stampa, sarà composto da 320 pagine a colori in formato cm. 24 x 17 (di cui 16 pagine di coda a colori riguardanti gli sponsor). In allegato la copertina (che sarà sempre su carta rigata di color giallo chiaro) e l'indice. Nella speranza di farvi cosa gradita segnaliamo, per chiunque fosse interessato, che tale pubblicazione non verrà commercializzata ma assegnata in esclusiva ai soci iscritti alla nostra associazione e distribuita inizialmente in occasione del convegno numismatico partenopeo nei giorni 4, 5 e 6 settembre 2015, data l'elevata richiesta della prima edizione abbiamo pensato di stamparne di più. Nell'ambito dell'evento allestiremo un tavolo presieduto da quattro hostess (le nostre mogli e fidanzate), oltre a due nostri soci fondatori, che saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno iscriversi o ricevere informazioni sulla nostra attività e i prossimi eventi in programma, per coloro che già risultano iscritti verrà consegnato il bollino adesivo per il rinnovo tessera e il bollettino, chi non potrà venire a Napoli riceverà il tutto con raccomandata anzichè posta ordinaria. Ringraziamo i numismatici professionisti che hanno contribuito alla realizzazione del bollettino e in particolare il dott. Antonio Morello di Cassino per la sua gentile preziosa collaborazione. Da ottobre il bollettino in oggetto verrà poi distribuito nelle varie biblioteche italiane e svizzere che hanno già ricevuto il primo. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci all'indirizzo e-mail circolopartenopeo(chiocciola)libero.it INDICE PAGINA PRESENTAZIONE ---------------- ------------------------ 3 DARIO AVAGLIANO E JONATHAN GRIMALDI -------- 5 Un diobolo inedito di Elea-Velia MARCO CARMINE ESPOSITO ------------------------- 13 Le riforme monetarie di Roma - la monetazione repubblicana EDUARDO FERNANDES -------------------------------- 37 Le emissioni di Giulia Domna: strumento per radicare una dinastia e di esaltazione dell'augusta. ALBERTO D'ANDREA ----------------------------------- 55 La monetazione bizantina a Napoli AMEDEO FIGLIOLIA ----------------------------------- 85 Roberto II di Capua - Un principe dimenticato ACHILLE GIULIANI -------------------------------------- 95 Il privilegio di zecca del conte di Montorio Luigi Camponeschi, un caso singolare di feudalità monetaria nell'Aquila aragonese. El privilegi de seca del comte de Montoro, Luigi Camponeschi. Un cas singula de feudalitat monetària a L'Aquila aragonesa - traducciò a cura de Miquel de Crusafont. FRANCESCO PUNZI ----------------------------------- 129 I mezzi carlini del Regno di Napoli e del Regno di Sicilia nella II metà del 400 (1458-1506). 50 anni di irrequieta convivenza di tipologie disomogenee ed elevata rarità RAFFAELE IULA --------------------------------------- 147 Luigi XII a Napoli. Testimonianze numismatiche di un maldestro tentativo di conquista territoriale FABRIZIO ARPAIA ------------------------------------- 173 La storia politica delle coniazioni della Repubblica Napoletana PIERLUIGI BAISI --------------------------------------- 183 Un pesetto siciliano in terra straniera MICHELANGELO BONI' E DAVIDE MARIA GABRIELE ---- 189 La famiglia d'Angiò, il culto delle scienze e la munificenza dei Borbone nelle medaglie della Reale Accademia degli Studi di Palermo PIETRO MAGLIOCCA E FRANCESCO DI RAUSO ---- 207 Le medaglie premio della Napoli borbonica e napoleonica (1790-1855). Conferimenti e rarità. Storia delle accademie, istituti ed esposizioni a Napoli. Arti, scienze, manifatture e industrie. INDICE ------------------------------------------------------ 303
    2 punti
  4. Se spendi meno di 6-7 per tutte e due si. tieni conto che il privato vendendole su ebay, potrebbe al massimo guadagnare 5 euro. 6-7 euro sarebbero un buon compromesso. Stai attento perchè vedendoti tanto affascinato potrebbero fare il furbacchione. Parti però dal presupposto che sono praticamente soldi buttati, in quanto molto difficilmente un giorno, quando le rivenderai (perchè le rivendirai) qualcuno le prenderà facilmente. So bene che molto utenti non sono d'accordo, ma secondo me vale la pena fare esperienza all'inizio anche con tante monete anche di scarsa qualità come queste. io ho finito tipologicamente l'argento e il rame di V.E II in questo modo, per poi, una volta maturata la giusta esperienza,vendere quasi tutto e acquisire i pezzi definitivi della collezione. Secondo me all'inizio bisogna immergersi nel fascino insito nelle monete, indipendentemente dalla conservazione, inoltre se si cominciano ad acquistare pezzi in alta conservazione fin dall'inizio si perde un pò del fascino iniziale per questo mondo, che nell'apprezzare la moneta vissuta e l'aspetto più legato alla storia. Inoltre acquistare monete in alta conservazione, per chi non ha esperienza, è tutt'altro che banale e si rischia di buttare via molti più soldi. Molto meglio fare esperienza con monete di questo tipo.
    2 punti
  5. Se può essere utile. Per la monetazione francese chi meglio di te? A un'analisi dei punzoni ci avevo pensato anche io ma bisogna saper riconoscere i propri limiti e i miei li conosco molto bene. Si potrebbe tentare una pubblicazione a quattro o più mani ma la vedo dura, anche in considerazione dello scarso interesse che l'argomento suscita.
    2 punti
  6. Penso che l'attributo regale non possa stare lontano dal nome di Carlo, infatti sui grossi e mezzi grossi rinforzati sono insieme. Per quanto riguarda la problematica delle datazioni sulla base della sequenza K -> C - stando alle cronologie proposte - intercorrono circa 8 anni tra le prime emissioni con KAROLVS e questa tipologia con VICARIVS. Teniamo conto che nel 1278 Carlo aveva lanciato la sua grande riforma monetaria nel Regno riaprendo la zecca di Napoli e chiamando là manovalanza. Forse lo stesso Formica (intrigante l'ipotesi che la F nel campo di alcuni rinforzati sia proprio l'iniziale del banchiere fiorentino consigliere finanziario di Carlo) era a Roma e poi si stabilì a Napoli per organizzare la nuova zecca. Teniamo conto anche di un altro dato di fatto e cioè che i carlini hanno la K (KAROL'). I rinforzati come peso si richiamano ai grossi tornesi introdotti nel 1266 da Luigi IX, fratello di Carlo. Quindi, sparo la mia senza controllare le liste Columbia e Pegolotti (anche se ahimé sono assai insidiose da interpretare): e se i primi grossi di Carlo a Roma fossero quelli rinforzati con CAROLUS REX ? Vero è che in documento del 1274 si cita un romaninus argenteus da 21 provisini, ma quanto prima di quell'anno possiamo pensare alla sua introduzione? È quel documento la prima testimonianza di questa moneta ? Il romaninus vetus del raffronto è davvero il grosso con KAROLUS e lo scudo di Angiò nel campo?
    2 punti
  7. Buonasera, Oggi ho sostituito la precedente mezza piastra che era un pò concava e in complesso purtroppo anche se il rovescio era molto bello non raggiungeva il qspl ma al max il BB/SPL. La caratteristica di quel pezzo era come aveva notato bene l'amico @@cippiri76 la Z di Zaccaria in legenda rovesciata. bhè oggi ho preso questo bel pezzetto che anche se presenta un leggero strappo di conio da senso di completezza e di freschezza alla moneta che mostra in tutta la sua integrità i capelli del Granduca Cosimo III, cosa parecchio rara nella mezza piastra del 1676. moneta che ho fotografato col cellulare anche a luce del sole come se fosse una scansione, ha la guancia, occhio e naso intatti. qui credo siamo sullo SPl vero, cosa che non si denota troppo dalle foto, cangia, ha una leggera iridescenza sui particolari e sui rilievi e legenda, (rende l'idea la foto al sole) il peso è di 15,51 e vi è tutto. @@dizzeta ti piace di più? @@dabbene ?
    2 punti
  8. Con questa foto non ho dubbi. Si tratta proprio dei segni lasciati dalla macchina impacchettatrice di rotolini
    2 punti
  9. Se la situazione era cosi' tanto compromessa allora c'era ben poco da fare. Tieni la moneta in osservazione per qualche mese ora perchè se la situazione era quella che descrivi è molto probabile qualche piccola nuova fioritura di cancro. Ti conviene anzi sigillarla con qualche cera microcristallina.
    2 punti
  10. @@anto R @@fra crasellame Posto che non credo che la R stia per REX :hi: Cari amici, siete stratosferici! Ottime ipotesi argomentate, che metterò sicuramente in evidenza nei miei appunti. Personalmente ho un dubbio: siamo sicuri che la titolatura VICARIVS sia realmente destinata a Carlo? Per ora grazie e cari saluti
    2 punti
  11. Personalmente sono convinto che il primo principio di una collezione sia la soddisfazione per gli esemplari raccolti; il secondo, che si matura dopo un po' di tempo, l'attenzione a pagare le monete il miglior prezzo di mercato, tenuto conto della conservazione, della rarità e della difficoltà di repeimemento (che può cambiare al salire della conservazione). Da una foto è sempre rischioso fornire un giudizio sulla conservazione: luci e visione bidimensionale possono ingannare; dalla sola foto considero quest'ultimo esemplare intorno allo spl (forse spl+ al dritto e q.spl al rovescio: la Libèrtas è più esposta all'usura). Oggi si tende a bistrattare le monete sotto lo spl, ne consegue la tendenza alla sopravvalutazione (delle conservazioni). Personalmente non vedo nulla di male in una moneta BB: le poche mie sono quasi tutte BB (reali) e dintorni. La sua gradevole 40 lire la considero pressappoco BB, forse un q.BB sul lato della Libertà: purtroppo l'usura c'è; quelli che chiama residui di lustro sono probabilmente quanto resta della naturale brillantezza del metallo, come indicato dal preparato @@Il*Numismatico. La mia edizione del Gigante (2012) la stima 1000 euro in BB: pressappoco l'ha pagata intorno a quella cifra; certo, un po' meno sarebbe stato meglio, ma la prossima volta probabilmente terrà conto della maggiore esperienza maturata. Se già non lo conoscesse le consiglio di cercare ogni moneta di suo interesse su http://www.acsearch.info/prima dell'acquisto: avrà facilmente un'idea dei prezzi di mercato al variare delle conservazioni. http://www.acsearch.info/search.html?term=40+lire+1848&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&order=3&company=
    2 punti
  12. Certamente laMoneta è TRASVERSALE, ci sono utenti di tutti i tipi: il novizio che desidera sapere cosa sono alcune monete trovate in casa, il professore universitario, l'autore di pubblicazioni, l'appassionato di storia, il commerciante...è poi sicuramente RIFLESSIONE nel momento in cui si va a rileggere una discussione caduta nel dimenticatoio e nella quale magari era stato lasciato ancora qualche interrogativo in sospeso. Ed è proprio rileggendo le grandi discussioni che magari ci si accorge che qualche particolare di una determinata moneta è più o meno differente, la SCOPERTA di inediti o variantine sul Forum non è poi così rara.... Bella discussione come sempre @@dabbene complimenti per lo spunto! Antonio
    2 punti
  13. . Placchetta del periodo (foto trovata in rete)
    2 punti
  14. L’area fu occupata dai romani a partire dal 70 d.C. per avanzare la frontiera romana verso nord (prima attestata a Lindum) ufficialmente per difendere la tribù dei Coritani dalle scorrerie dei bellicosi “vicini” settentrionali, i Briganti, con la creazione di vari forti ausiliari lungo la strada (tra i quali Danum e lo stesso Burgwallis I). Ma veniamo ora al nocciolo della questione. Lo Skellow Hoard è un deposito monetale abbastanza piccolo (256 denari) conservato al Doncaster Museum. Dove avevo fotografato la teca ma non avevo trovato indicazioni più dettagliate. Ma ci può dare un’idea di quanto circolasse a livello di argento in una provincia romana durante l’età flavia avanzata. Su 256 monete ben 54 repubblicane e 22 denari legionari di Marco Antonio, chiudendo con un'emissione di Domiziano del 81 d.C.! Qualche considerazione (attendendo le Vostre): La più moneta antica è del monetiere C. Reni datata al 138 a.C. per cui dopo 200 anni circolava ancora e considerando il contesto militare del sito si può ben supporre che fosse stata consegnata direttamente al destinatario dall’erario imperiale! Mi si conferma che Claudio, di cui si hanno in Britannia pochissimi denari, è presente con un esemplare (laddove Galba Othone e Vitellius fanno 4, 3, 7!), facendomi supporre che la scarsità di denari claudiani sia dovuta ad una effettiva ridotta produzione di denari a suo titolo. Sono presenti 5 “plated copies” ovvero suberati. L’hoard era deposto in un vaso fittile del quale è stata recuperata solo la base, essendo stato danneggiato da lavori agricoli. Per dettagli vi rimando al testo di Crawley e Meadows, “Skellow, South Yorkshire” su https://www.academia.edu/995063/Skellow_South_Yorkshire Ciao Illyricum :)
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  15. Visto il caldo torrido che ci colpisce qua al nord,mi consolo guardando le mie monetine. Questa in particolare ,non l'avevo ancora postata. è stato l'ultimo acquisto di Verona proprio in extremis....ora per completar le tipologie manca un bel primo tipo(mica roba facile insomma). ritengo la data come la più comune della tipologia anche se le mezze piastre son sempre un taglio difficile da trovare bello. come vi sembra questo esemplare? gradirei i pareri dei partenopei e dei collezionisti di borboniche.... :) un saluto a tutti marco
    1 punto
  16. Per gli amanti di Roma antica e .......del buon cibo genuino , una caratteristica e particolare Mostra all' Ara Pacis di Augusto http://www.romanotizie.it/l-impero-romano-e-il-cibo-un-mondo-globalizzato-mostra-all-ara-pacis.html
    1 punto
  17. Allora, forse per una volta le pratiche ci vengono in aiuto. E' un ragionamento che fatto per i provisini che sto studiando ora ma che ci potrebbe aiutare anche nella discussione in atto. "provigiani nuovi di Roma fatti nel 1270, a once tre denari nove e mezzo" è un tipo registrato dal Pegolotti. Ora, la datazione precisa, se non sbaglio è eventualità rara nelle liste. Una data così precisa, a mio parere, annuncia cambiamenti monetari importanti. Probabilmente in questo caso il titolo è aumentato in base a criteri e aggiustamenti con il nuovo nominale infortiatus da 21 Può aiutare in qualche modo?
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  18. Non arrivano al MB comunque le garantisco che sono facilissime da trovare bb sia nei mercatini che su ebay
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  19. Sono MB/B al massimo e per valore quasi il peso dell'argento o poco più.Monete in questo stato si acquistano solo se di anni rarissimi o se si vuol studiare il conio e la sua usura nel tempo o nella circolazione o per altre prove e studio.
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  20. Guarda sono monete da non prendere mai....hanno perso quasi tutti i dettagli e sono largamente compromesse... Lascia stare...di occasioni arriveranno....
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  21. Io vi leggo e leggerei volentieri anche un vostro futuro scritto- Non partecipo per ...sopravvivenza ! (anche se qualche idea che poi posso comunicarvi personalmente ce l'avrei, soprattutto a partire dalle pratiche :)) Un caro saluto e complimenti a tutti per la discussione, MB
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  22. @@anto R sorry, i grossi normali (e scudo d'Angiò) hanno KAROLVS con la K, mentre i rinforzati hanno CAROLVS con la C. I due VICARIVS hanno KAROLUS ed il leone con testa di fronte ma abbassata. I rinforzati sono di rottura con le emissioni precedenti e seguenti. Quindi? Boh?! Ma bisogna anche capire ed inquadrare il motivo per cui si conia una moneta del genere con quel peso e quel fino. In quale periodo può essere plausibile una scelta del genere?
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  23. Imparassero da trasmissioni simili americane (visibili anche sul d.t.) più pratiche, rapide, dense di contenuti e curiosità. Così è insipida.
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  24. Tsipras e' un dilettante che si e' improvvisato primo ministro pochi mesi fa. Tutto qua. http://www.internazionale.it/notizie/2015/07/10/alexis-tsipras-piano-creditori Mi chiedo se il parlamento greco votera' sta roba stasera. Il popolo greco l'ha bocciata.
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  25. Se sono vere le notizie che circolano, sembra che Tsipras proponga un piano di austerità ben più corposo di quello da 8 miliardi di euro bocciato dal Referendum. A questo punto mi chiedo che senso abbia avuto esaltare il "NO" scaturito dal Referendum (che, fra l'altro, è costato 40 milioni di euro...), tirare in ballo la vittoria della dignità e dell'orgoglio del Popolo greco....e poi, a distanza di una settimana dall'esito della consultazione "calarsi le brache" e proporre una soluzione ancor più austera di quella bocciata dai "NO" Tsipras ha detto di non avere il mandato popolare per condurre la Grecia fuori dall'euro. Ma perchè? Ha forse il mandato popolare per proporre misure di austerità più gravose di quelle bocciate dal Referendum? Io, francamente, non potrei mai fare il politico. Queste "logiche" mi spiazzano completamente. M.
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  26. Ciao , credo che il punto non sia di chiudere determinati luoghi , il Comune di Roma oltre tutto soffrirebbe economicamente chiudendo parti del complesso archeologico , pensa infatti solo l' interesse suscitato specialmente nei turisti stranieri , meglio informati di noi sulle antichita' romane , se aprissero al pubblico il Lapis Niger , il problema reale e' la mancanza di personale specializzato e responsabilizzato , nonché di seri e attrezzati controlli di sorveglianza
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  27. Prova a cercare in area siciliana, periodo aragonese...
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  28. @@Cinna74 mi hai anticipato di poco. Stavo appunto graduando con il mio sistema e viene Bb il D/ e Bb/Spl il R/ (che come ben sappiamo vuol dire tra Bb+ e qSpl, per la precisione), complessivamente Bb+.
    1 punto
  29. Quoto sia il giudizio che il pensiero di @@claudioc47
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  30. Non potevo fare meno di aggiungere pure io un esemplare in collezione
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  31. @@lele300 il fatto che periti noti scrivano "bel BB+" non vuol dire che che sia un livello di gradazione, altrimenti ci possiamo inventare tutta una scala nuova!. Anche io ho visto un noto perito che ha scritto "Bb++" e sinceramente non l'ho apprezzato molto, dovrebbero essere proprio loro a stabilire una nomenclatura di grading "ufficiale" ed invece a me sembra che si tende a creare ancora più confusione (questo è un claudiopensiero).
    1 punto
  32. 1 punto
  33. Che io sappia, l'area non è aperta al pubblico.
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  34. Capisco i tuoi dubbi @@adolfos visto che pare che in realtà ci fu una serie di vicari nei primi anni '80 del 200. Però sulla moneta c'è scritto Carlo. Vero anche che Martino IV scrive ad uno di questi vicari, Filippo Lavena, intimandogli di stoppare la coniazione di monete perché non aveva avuto il permesso. Quindi Carlo pur essendo a capo del Senato, nel 1282, si permette di coniare moneta, ma la situazione è diversa dal suo precedente senatoriato. Ed è capo del Senato solo in qualità di Vicario del Papa. Quindi non aveva il potere di decidere l'emissione di moneta. Questa è un altra dimostrazione che la zecca era alla fine sotto il controllo papale. Questo è quanto capisco della vicenda.
    1 punto
  35. @@adolfos il dubbio è più che lecito...se fosse riferito a Carlo io l'avrei messo al diritto: KAROLVS (nominativo, quindi soggetto) VICARIVS (aggettivo maschile in caso nominativo, per concordare con il soggetto)...ovviamente si ragiona per ipotesi
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  36. no, facsimile sembra inciso dopo, forse volevano evitare che venissero riutilizzati?
    1 punto
  37. Ho già quasi cambiato idea :lol: In effetti leggendo la nota 44 di pag. 57, con la trascrizione, pubblicata da Theiner, della lettera di Martino IV a Carlo nella quale: commiserunt regimen senatus urbis eiusque territorii et districtus toto tempore vite sue... Quindi forse la legenda si può sciogliere così: (in, a) ROMA REGIMEN (del senato, e) VICARIVS (di Martino IV). Lascio la parola a voi, il mio neurone è stremato... :lol:
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  38. Buongiorno, da ieri è calato un silenzio "vicariale"... come mai ? @@adolfos mi pare di capire che questo esemplare con vicarius in legenda ti ponga dei problemi. Che ti ha fatto di male ? Non sei d'accordo con la datazione e la relativa motivazione che propone Grierson ? Peso e diametro: 3,18 gr., 22 mm. D/ KAROLVS SPQR, intorno incominciando in alto. Leone passante a sinistra, la testa abbassata; entro doppio cordone circolare interno ed esterno. R/ ROMA R VICARIVS, intorno incominciando in alto. Roma seduta su trono di faccia con manto senatorio e corona, le braccia protese ai lati, tiene il globo nella destra, una palma nella sinistra; entro doppio cordone circolare interno ed esterno. Rif: Serafini v. 1, p. 36, n. 69. Fonte: BAV
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  39. Bene, belle davvero naturalmente Filippo II. Sulla classificazione credo di essere abbastanza certo
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  40. Dalle sue (buone) foto direi che il qSpl non ci sta proprio, io mi terrei sulla scala del BB. Usura marcata, anche i campi mi sembrano un po troppo "vissuti" per il qSpl. eh si, sarebbe stato MOLTO meglio aspettare, decisamente a mio parere
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  41. Grazie anche a te @@Cinna74 intanto di essere intervenuto e poi per il parere molto interessante. Il tema della solitudine numismatica era ed è di grandissima attualità, il mondo del collezionismo è riservato, chiuso, difficilmente si espone, Lamoneta ha avuto e ha il merito di avere dato l'occasione ad alcuni di loro di esprimersi, di divulgare, sono i più aperti, i più disponibili, ma certamente hanno insegnato e insegnano ancora molto e dobbiamo dire grazie sempre a tutti questi. E' un mondo di nicchia la numismatica, un po' particolare, diciamo riservato, che tende a dividersi nelle sue componenti, che porta per forza di cose a seguire determinate monetazioni o periodi storici e anche questo non aiuta a formare il GRUPPO, certamente il forum ha questo merito di averci provato, e in parte essere riuscito, a unire e a condividere. La condivisione in numismatica è una MISSION difficile, mancano gli aggregatori e non tutti si fanno aggregare, il forum ci prova sia qui che nel reale, nei Convegni, negli eventi, ma so che non è facile. Far partecipare non è semplice, e questa discussione dove si parla del forum, di cosa rappresenti, di cosa è per voi, di cosa potrebbe essere è un po' un esempio emblematico, non è la discussione sui denari ottoniani milanesi con tre partecipanti indubbiamente complessa, questo è l'ARGOMENTO PER TUTTI, si parla del forum, della vostra presenza qui, di voi, discussione aperta, semplice, per tutti e chi ritiene anche tra gli utenti storici, di vecchia data, di avere avuto qualcosa negli anni dal forum o di essere legato al forum potrebbe raccontarci qualcosa..... ma a volte purtroppo si preferisce stare nel proprio orticello, nella propria zecca ......per vari motivi....e di questo bisogna anche prenderne atto....anche questa è una scelta che bisogna rispettare e capire.....ma chi tenta di aggregare ogni tanto lo deve anche però dire....
    1 punto
  42. Anche da parte mia i complimenti a Francesco e a tutti i collaboratori, spero che queste iniziative portino molti giovani (e non) ad avvicinarsi alla numismatica
    1 punto
  43. Ecco un grosso romano con legenda CAP' MVNDI, databile secondo Grierson (se ho capito bene) dal 1258 al 1270. Devo dire che ho liberato la Signora ed il gatto dall'odiosa scatoletta che li teneva prigionieri. Peso: 3,34 grammi; diametro: 22 mm. Nota curiosa proviene dalla collezione Clain-Steffanelli.
    1 punto
  44. A mio avviso le perizie servono per garantire la trattativa commerciale, una volta comprata la moneta non ha senso tenerle.
    1 punto
  45. nella prima parte ci sono le serie ordinarie, una moneta per taglio di ogni paese (tutte monete emesse per la circolazione) completa un cartoncino con delle piccole note
    1 punto
  46. Salve a tutti , torno finalmente a postare una nuova moneta in questa magnifica sezione: un grosso IQDP coniato a Genova La datazione di questa moneta è ancora incerta e a tal proposito desidero citare l'articolo sulla monetazione grossa genovese dei membri @@monbalda e @fracrasellame dove nell'ultimo paragrafo viene proprio esaminato questo nominale e vengono proposti due possibili archi temporali in cui collocare tale emissione. La prima possibile datazione va dal 1320 al 1339 negli anni precedenti alla fase dogale , mentre la seconda e inedita datazione proposta va dal 1350 al 1353 ponendo quindi tale coniazione praticamente contemporanea con quella dei minuti IQDP ( sui quali mi piacerebbe molto sentire il pareri degli esperti riguardo alle nette differenze stilistiche dei tue tipi ) la moneta in particolare proviene dalla recente asta Bolaffi , ex collezione G.B. Rinaldo . Si tratta di una moneta non particolarmente rara ma, comunque difficile da trovare in ottima conservazione ( sono molto soddisfatto per la conservazione del mio esemplare ) il peso è di 3,03 g. , abbastanza alto per la tipologia penso sia dovuto proprio alla mancanza di usura. ogni parere e ovviamente ben accetto :)
    1 punto
  47. argomento comunque molto curioso ed interessante. Ti giro un pezzo trovato: Stefano Struffolino Krüger, in La curiosa interpretazione iconografica di un denario di Pertinace (in "Rivista Italiana di Numismatica e scienze affini", Vol. CIV, 2003, pagg. 561-564) ricorda che, secondo lo storico Erodiano, verso la fine del principato di Commodo (il predecessore di Pertinace) «per lunghi periodi furono visibili le stelle in pieno giorno, alcune aveano forma allungata e sembravano sospese a mezz'aria.» Pertinace dunque potrebbe aver rappresentato con questa sua emissione un evento astrale così raro e spettacoloso come il pasaggio di una cometa. Il caso non sarebbe isolato, ricordiamo i denari di Augusto coniati in commemorazione della morte di Giulio Cesare recanti appunto la cometa che avrebbe solcato i cieli di Roma nell'anno 44 a.C. Ma, avverte Struffolino, «le apparizioni di stelle e di fenomeni celesti, visti anche come prodigi ammonitori, erano nell'antichità tradizionalmente messi in relazione con eventi storici di particolare importanza; per questo motivo è difficile stabilire quando si tratti di mitizzazione letteraria a posteriori oppure di fenomeni realmente accaduti» e termina scrivendo che «il Dictionary of Roman Coins specifica che, nel caso particolare della monetazione di Pertinace, la Provvidenza sembra accettare il globo che può occasionalmente essere adornato di raggi, mentre scende dall'alto come se fosse un dono divino. Si potrebbe infine pensare a un simbolo di glorificazione dell'imperatore stesso, che viene inviato sulla terra per la salvezza dell'umanità (coelo demissus).» Cosa dire, ci vorrebbe una DeLorean per potersi fare un giretto nel passato...ehehehheeh :pleasantry: ...magari!
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  48. @@antares68, questa è proprio una bomba, bellissima.
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