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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/05/15 in tutte le aree
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Nonostate fosse già in collezione in ottima conservazione mi sono fatto tentare e ho fatto una offerta per il 20 lire 1828 Torino dell'ultima asta di Jean Elsen. Arrivata ieri, conservazione anche migliore di come sperassi Qui, inutile dirlo, il dettaglio con maggior rilievo è il lobo dell'orecchio e i capelli al D/, che si trovano schiacciati anche in esemplari FDC Al di là della valutazione del catalogo d'asta, secondo voi in che conservazione è?4 punti
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Si tratta di un tipo di moneta che mi ha sempre colpito, sarà per la personificazione di Roma ripresa dai sigilli, sarà per il suggestivo leone che domina il campo del diritto...Ne esistono diversi tipi: con simboli, stemmi, sigle e anche anonimi. Ed è proprio un grosso anonimo quello che finalmente sono riuscito a mettere in collezione. La conservazione non è il massimo, ma comunque la moneta è perfettamente leggibile. Particolare a mio avviso la leggenda del diritto, che inizia leggermente spostata a sinistra rispetto all'asse verticale. Visto il metallo nobile, il buon modulo e la conservazione spicca decisamente tra le mie altre monete senatoriali (leggi: provisini e denari piccioli). Volevo innanzitutto condividere con voi la mia gioia e sentire i vostri pareri, poi magari potremmo vedere qualche altro grosso e commentarlo insieme: ho messo un titolo abbastanza generico proprio per questo :blum: . Mi permetto inoltre di allegare il link di un ottimo articolo sugli argenti senatoriali ad opera del nostro guru @@adolfos (me l'hai proprio attaccata la malattia per le monete del Senato <_< ) https://www.academia.edu/7609776/La_zecca_senatoriale_di_Roma_e_il_grosso_dargento Aggiungo i dati: diametro medio 24 mm, peso 2,95 gr. (da una media di 10 pesate). Buona serata a tutti voi, Antonio3 punti
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Eh, vabbè ! Che pignolo ! Ha detto che usciva a Marzo, ma non ha mica detto di quale anno... :D3 punti
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Volevo condividere con gli appassionati della Zecca milanese e non, questa moneta ai più sconosciuta e molto, molto rara. Catalogata dal Crippa al 53 con grado di rarità R/5, dal MIR Milano al 337 con lo stesso grado di rarità. Il denaro emesso sotto Filippo II ha molti punti controversi, il primo è proprio l' attribuzione del nominale che non si addice in riferimento al peso della moneta. Gli ultimi denari coniati dalla Zecca milanese furono sotto Carlo V (1535-1556), denominato Denaro o Imperiale con un peso da g. 0,37 a 0,50. Consultando Argelati e Cipolla non sono presenti riferimenti di coniazione di denari sotto Filippo II. Passiamo alla moneta: D/ MEDI OL.D Stemma inquartato con le armi di Castilla y Leon R/ REGIA VIRTVS La Fede seduta regge con mano dx calice con ostia e con la sx croce peso g. 0,72 diametro mm. 15,872 punti
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A me insospettiscono invece questi nuovi utenti che pubblicano foto di monete messe all'asta sulla baia...........2 punti
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Un 1936 1-escudo per la colonia portoghese del Mozambico, uno dei 2.000.000 ha colpito alla Lisbona in rame-nichel, con un diametro di 26,8mm e un peso di 8,00g. Art Deco! Portogallo aveva introdotto una completa carta moneta e valuta frazionaria per l'escudo Mozambico nel 1914, ma il conio utilizzato all'interno della Colonia era nazionale portoghese. E così rimase fino al 1935-36. I pezzi di 1936 come questa sono state le prime monete 1-escudo porta il nome del Mozambico e forse può essere meglio compreso contro una priorità bassa di sforzo del governo di Salazar allora nuova per reel sue colonie torna in e per renderli proprietà prevalentemente pubbliche una volta di più. (Concessioni privato detenute dalle società chartered stavano declinando—ma ancora forte—le forze all'interno del Mozambico quando è stato coniato questo 1936 1-escudo.) La maggior parte chi ha inseguito una di queste monete (‘36 50-centavo troppo) per una raccolta sa che vengono spesso "rosolati." Che cosa avrebbe potuto essere la causa, non posso dire. Lega? Clima? Qualunque cosa fosse, le sue vittime sono facili da trovare. E una nota finale su queste monete: hanno un piccolo filo di storia tedesca che li attraversa. Il triangolo di Kionga, un piccolo pezzo di (c.1,000² kilometri) di ex-Africa orientale tedesca, fu preso (ripetuto?) dal Portogallo a seguito di WWI e aggiunto al Mozambico. In quella una zona minuscola, comunque, questi 1936 Mozambico 1-escudos erano ripercorrere i passi del vecchio conio DOA. :) v. ------------------------------------------------------------------- A 1936 1-escudo for the Portuguese colony of Mozambique, one of 2,000,000 struck at Lisbon in copper-nickel, with a diameter of 26.8mm and a weight of 8.00g. Art Deco! Portugal had introduced a comprehensive paper money and fractional currency for the Mozambique escudo in 1914, but the coinage used within the colony was domestic Portuguese. And so it stayed until 1935-36. The 1936 pieces like this one were the first 1-escudo coins bearing Mozambique’s name, and can perhaps be best understood against a background of the then-new Salazar government’s effort to reel its colonies back in, and to make them predominantly public properties once more. (Private concessions held by chartered companies were declining—but still strong—forces within Mozambique when this 1936 1-escudo was coined.) Most anyone who has chased one of these coins (the ’36 50-centavo too) for a collection knows that they often come “browned.” What might have been the cause, I can’t say. Alloy? Climate? Whatever it was, its victims are easy to find. And a final note about these coins: they have a tiny thread of German history running through them. The Kionga Triangle, a very small (c.400-square mile) piece of the former German East Africa, was taken (retaken?) by Portugal as a result of WWI and added to Mozambique. In that one tiny area, anyway, these 1936 Mozambique 1-escudos were retracing the steps of the old DOA coinage. :) v.2 punti
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ma perché non si trovano argenti di vittorio Emanuele III di questa qualità a 8 euro almeno accontenterei volentieri chi dice: prendere SOLO alte conservazioni, tutto il resto è bidone :lol:2 punti
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Mi sembra che quello di seguito, non sia presente in questa discussione. Misura 23 mm circa per un peso di 3.45 grammi. Il metallo è ottone. Su un lato del gettone al centro su tre righe, la scritta "50 Pane Vino", sul bordo "ALFA ROMEO - MENSA S.MARTINO". Sull'altro lato, stemma della casa in alto, pittore con scritta OND in scudetto, ai lati nodi sabaudi e ai bordi corona d'alloro (almeno credo).2 punti
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Quale conservazione attribuireste a questo esemplare? Grazie Renato1 punto
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Ciao, leggendo alcune interessantissime discussioni incentrate sullo studio di importanti e rare emissioni greche o della Magna Grecia, capisco e (condivido) che l'approccio obiettivo - direi scientifico- sia basato sullo studio della letteratura e delle sequenze e varianti di conio note, oltre che degli esemplari di provenienza certa. La comparazione attenta dei più piccoli dettagli poi è alla base della verifica degli esemplari oggetto di analisi. Questo sempre premettendo un'analisi visiva dei tipici difetti delle tecniche di falsificazione note. In sintesi, lo studioso ha due strumenti di difesa: - comparazione con esemplari certi provenienti da medesimo conio - attenzione ai dettagli che possono denotare una falsificazione, per conoscenza delle tecniche produttive. Tutto ciò è poi unito al l'istinto ed all'esperienza, che tuttavia possono essere tratti in inganno, e che comunque non possono essere trasmessi, meno che meno in un forum online. Vengo al dunque: alcune emissioni molto abbondanti, e penso ad esempio al tetradramma classico di Atene, sembrerebbero non avere studi dei conii noti. Penso proprio per la vastità dei conii preparati. Queste emissioni, che possono raggiungere discrete valutazioni sul mercato, non possono pertanto essere verificate con conii noti di esemplari certi. Pensate che ciò possa favorire o possa aver favorito la diffusione di falsi di buona qualità? Grazie ES1 punto
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Esempi dell interno ... esistono pure doppi o per la coppiata sovereign e half sovereign Al link invece un esempio di un altro tipo di sovereign case ... A mio modesto parere molto più raro http://www.leopardantiques.com/object/stock/detail/6411 punto
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Caspita non lo avevo ancora visto così completo, è bellissimo. L'unica cosa se mi permetti di farti una critica ( costruttiva), > il colore dei chiodi.< nei paraspigoli. :dirol:1 punto
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L'esito del referendum sta assumendo toni da vero e proprio harakiri... Vorrei chiedere a chi ne sa più di me, ma c'è una qualche forma di controllo su questo referendum da parte europea, oppure è lasciato alla completa autogestione greca ? Non per far polemiche o per essere malpensante, ma il risultato è quanto meno scioccante, se confermato, e non lo vedo credibile... Non era ancora nemmeno iniziato lo spoglio delle schede e già nella sede del partito Syriza si urlava vittoria... Sento un gran puzzo di maneggio... Ripeto che non voglio pensar male, ma da chi ha falsificato i bilanci per entrare nell'Euro personalmente mi aspetterei questo ed altro...1 punto
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Caro Odisseo e buonasera a tutti voi, Non dubito affatto delle tue parole, ma agli occhi miei, povero novizio, le foto non mi entusiasmano affatto. La tetradramma che invece mi affascinava ha chiuso alla mera cifra di €675,00 mhe, non ero l'unico affascinato a quanto pare...... Mi rimarrá il sogno fugace in cui, per un brevissimo istante, pensai che sarebbe stata mia puntando 100€. ☺️1 punto
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Ciao a tutti, come promesso :D Filippo III è una figura molto controversa e misteriosa. Di lui si sa molto poco e le fonti non sono molto "gentili verso di lui". Nasce da Filippo II e Filinna, cortigiana o più probabilmente nobildonna tessala. Il suo vero nome è Arrideo. Sembra che a causa di una malattia giovanile non fosse del tutto sano di mente e per questo non ebbe mai incarichi amministrativi o militari. :silly: E' a Babilonia alla morte di Alessandro nel 323, dove si occupava di sacrifici e cerimoniale di stato. Nei tumulti che scoppiano alla morte del fratellastro viene nominato re col nome d'incoronazione di Filippo III da parte della fanteria macedone contro il volere dei capi della cavalleria. Dopo alterne vicende e scontri si giunge al compromesso che Filippo III sia re, ma se il figlio, non ancora nato di Alessandro e Rossane, fosse stato maschio, avrebbe spartito il trono con lui. Cosa che in effetti poi accadde con Alessandro IV. Negli anni seguenti viene usato come pedina politica da vari personaggi che via via ne prendono la tutela: Perdicca, Antipatro, la sua stessa moglie Euridice, Poliperconte e Cassandro. Una marionetta insomma.... Muore ammazzato per volere di Olimpiade (madre di Alessandro Magno) nel 317. Dopo questa breve introduzione, passerei alla parte numismatica. Philip III Arrhidaeus (323-317 BC). AR tetradrachm (27mm, 16.86 gm, 3h). 'Babylon', ca. 323-318/7 BC. Head of Heracles right, wearing lion's skin headdress / BAΣIΛEΩΣ ΦIΛIΠΠOY, Zeus seated left, holding eagle and scepter; in left field, wheel above monogram; below throne, monogram. Price P189. Light porosity. Extremely Fine. Mi è sembrato giusto iniziare là dove tutto ha avuto inizio. A Babilonia.1 punto
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Chiuso il discorso sulle monete col tempietto direi rimane però aperto, anzi direi apertissimo quello sul bordo rialzato di queste monete. Qualche ipotesi l'ho prima elencata ne riporto un'altra autorevole tratta da " Numismatica e tecnologia " di Angelo Finetti, meglio riportarla in integrale : "Con quella forma i Bizantini vollero distinguere i nuovi solidi di titolo inferiore ( i primi tetarteron ) dai vecchi bisanti piani di miglior intrinseco e, probabilmente, fu lo stesso intento a spingere le zecche dell'Italia Settentrionale a scodellare i loro denari ed oboli quando cominciò il processo di svilimento della moneta".1 punto
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Per il 1936 ne ho inserite più di quante ne avrei dovuto inserire (avevo scritto massimo 2 pezzi), ma questa prima settimana di luglio sono rimasto a casa... Da domani si passa al '37, quando riesco ad essere online solo 2 come prima. Faccio in tempo a postare una monetina in alluminio/bronzo da 10 Centesimos del 1936 dell'Uruguay. E questa da 1/4 di Anna dell'India britannica1 punto
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More new additions to my collection here: Cr.350A/3a Vergilia, Gargilia and Ogulnia as with a tiny central Italian Hercules eagle small bronze stamped on top. Very unusual. Is this a counterstamp or an overstrike? https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/17190861829/in/album-72157650725641730/ Cr.390/2 Lucius Lucertius Trio denarius, as-struck with a detailed and charming boy dolphin rider. This coin from NFA27 which was Roberto Russo’s collection https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18390647093/in/album-72157651108966152/ Cr.398/1 Quintus Pomponius Rufus, centered and perfectly struck on a very broad flan, and from a tiny eight-die issue this being reverse III with prawn https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18825109679/in/album-72157651108966152/ Cr.388/1 Satrieunus, possibly the second best wolf in the Republican series https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/19005858892/in/album-72157651108966152/ Cr.20/1 didrachm, the best wolf in the Republican series, and probably the first coin type struck in the city of Rome itself, best displayed beside Satrienus https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18740337194/ Cr.235/1c Sextus Pompeius Fostulus. Just another wolf (and twins) but with shepherd, fig tree and birds. I searched many years for a coin with a complete SEX.POM.FOSTVLVS reverse legend https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18740553948/ Cr.405/2 Plaetoria denarius with Sors, the young boy who is a god of luck determined by drawing lots. Note the kid’s face is fully defined, which you don’t often get. https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/12196985236/in/album-72157651053895556/ Cr.405/5 Plaetoria denarius with Mercury, another from the same beautifully engraved series, this one pretty minty https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/11288958244/in/album-72157651053895556/ Cr.410/7 Terpsichore with tortoise. I added several lovely Muses in the last year or two including Erato (the less-rare variety), Euterpe and Polhymnia, but I especially like the centering and strike on this https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18393414403/in/album-72157651053895556/ 437/2 Coelius Caldus denarius, a type that always comes with a beautiful obverse but on this the many details of the reverse altar type are unusually clear too https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/11291453444/in/album-72157651053895556/ 440/1 Sicinia denarius on a large flan and perfectly centered, so that the reverse details are all clear, very unusual for this type https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/11291758494/in/album-72157643690852433/ 447/1a Pompey the Great and Varro, struck on a huge flan and provenance to an early 1960s de Falco sale. Of beautiful style. Note that many of this supposed type being currently offered by sale across the internet are, at best Dacian imitations in poor style and many actually look cast. This is the real thing and rarely found as nice. https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/19019592871/in/album-72157643690852433/ 448/2 Hostilia denarius supposedly showing Vercingetorix. Perfect portrait, beautiful reverse, a little flatness but not anywhere important, I was delighted to get this for a relatively modest outlay https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18990258086/in/album-72157643690852433/ Cr.455/2 and 455/4, a denarius and a sestertius from Caius Antius Restio. The denarius is the sole Banti plate coin for this variety where the trophy splits the legend. The sestertius with bucranium is a famously popular but difficult to get type. https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18828770640/in/album-72157643690852433/ https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/17123743008/in/album-72157643690852433/ 462/1b Cato denarius, another on a huge flan (you’ll guess by now that’s something I like) and unusually complete for a type that comes terribly offstruck as standard https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18834597810/in/album-72157643690852433/ 464/1 and 464/2 Carisia denarii. For me the rounded item with wreath is a dioscurus cap and not an upper die as it would be infernally tough to hit the rounded surface straight one. Or perhaps that explains the paradox that the only coin type displaying a minting scene always comes terribly struck, as do all Carisia denarii. This pair are really exceptionally well-made https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18835148978/in/album-72157643690264934/ https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18835097860/in/album-72157643690264934/ 468/1 and 468/2 a pair of Caesarian issues from Spain. The first usually comes in a much cruder style, these two are untypically nice examples of a usually ugly series https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/19017288172/in/album-72157643690264934/ https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18836586089/in/album-72157643690264934/ 472/2 Papia denarius with Triumphus. Very unusually with a complete reverse that includes the wing of the eagle straddling the border dots, and with the rare obverse type and legend TRIVMPVS. https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/18401618883/in/album-72157643690264934/ This is Part B, the final part showing my recent acquisitions in the Imperatorial era, will follow shortly Andrew1 punto
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Il Montenegro 2015 la riporta comune. Non ci sono difficoltà a reperirla,neanche in alta conservazione.1 punto
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Ciao, è un 2 lire del '41 XIX, il Gigante lo da per per NC; solo un consiglio la foto andava fatta fuori dall'oblò ( e possibilmente a fuoco) al D/ quelle rigacce sono sulla plastica? saluti TIBERIVS1 punto
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capperi! certo che una pettinata se la poteva pure dare, prima della foto per la moneta! ah ah ah! chi mi dice che all'epoca non c'erano foto vince un milione di dollari1 punto
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Vediamo se riusciamo a parlare di un'altra moneta interessante e anche un po' emblematica di Milano....siamo ai Visconti, a Filippo Maria Visconti, Filippo ha una abbondante e varia tipologia monetale, in particolare c'è una serie di grossi, questo mi ha colpito subito per gli evidenti tre soli raggianti presenti al diritto, due ai lati dello stemma, uno in alto. Ma guardando meglio anche il rovescio, guarda un po'....altri soli raggianti, due ai lati e uno sul petto, tre e tre .....di cui due ai lati e uno in alto sia al diritto e al rovescio.... Un modo per differenziarsi dagli altri grossi ? Ricordo che il grosso da 2 soldi presenta in alto un bisante pieno o una stelletta o nulla, altri presentano la corona con rami di palma e di olivo o il classico biscione coronato.... Interessante anche vedere le piccole stellette all'interno del nimbo posto sulla testa del Santo, io ne vedo 7 evidenti...forse anche 8... Credo si possa dire altro....per esempio mi sembra la variante riportata dal Crippa con MEDIOLAI al rovescio, c'è una piccola mancanza ma non mi pare di intravedere la N. Interpunzoni in leggenda al diritto differenziati rispetto al tipo Crippa e MIR. GROSSO DA 3 SOLDI, FILIPPO MARIA VISCONTI, MILANO, 1412 - 1447 Argento, peso gr. 3, 54, diametro 24 mm., Rarità R/2 sia per Crippa che per MIR MILANO RIFER. : Crippa 2, MIR 151, CNI 44 -57, GN. 8/12 D/ + FILIPV MARIA DVX MEDIOLANI 3C, stemma quadripartito con biscia viscontea e aquila imperiale, due soli ai lati dello stemma e uno sopra R/ S ABROSIVS MEDIOLAI, Sant'Ambrogio seduto con staffile e pastorale, due soli ai lati del Santo e uno in petto Graditi ovviamente commenti ed osservazioni .....1 punto
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Interessante discussione, bravi tutti, porto il mio contributo: Già tutto è stato detto, questo esemplare al R/ ABROSIVS e MEDIOLANI e non ci sono i tre pallini.1 punto
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@@marco91, I miei complimenti per la nuova arrivata, un rovescio da FDC mentre per il dritto siamo intorno allo SPL-SPL+, ...che dire per 8 euro era da prendere subito.1 punto
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Nella 1° foto la zona maggiormente debole. Nella 2°foto il conio ha lavorato bene.1 punto
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Leggo certe cose e resto allibito. Ma davvero pensate che i "prestiti" siano serviti per pagare i "babipensionati" greci? O piuttosto per salvare le grandi banche europee -soprattutto francesi e tedesche- esposte in Grecia (maggiori i rischi, maggiori i profitti)? Grazie @@rorey36 per questo schemino, che riassume eccellentemente la situazione. PS Non ho titoli da elencare. Posso solo dire che in una di queste grandi banche (non la più esposta) ci lavoro. PS2 Aggiungo un link ad un articolo del 2010 di un giornale, le Figaro, che non può dirsi di "sinistra radicale", che credo possa dare qualche elemento in più per capire. Di quanto conosco direttamente (sulla trattativa tra le banche francesi e lo stato francese, intermediario per conto della troika, al fine di "minimizzare i danni") per ovvie ragioni non posso parlare. Ma basterà la lettura dell'articolo (o al limite l'osservazione del grafico che vi é contenuto per chi non legge il francese) per comprendere che senza l'intervento di FMI, BCE e UE 2 delle 3 principali banche francesi (Crédit Agricole e Société Générale) sarebbero probabilmente fallite (e qualche rischio l'avrebbero passato anche le banche popolari e le casse di risparmio). Sono ancora tutte lì. Ed il conto lo pagano i greci. http://www.lefigaro.fr/societes/2010/05/06/04015-20100506ARTFIG00561-l-exposition-des-banques-francaises-a-la-dette-grecque.php1 punto
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Parliamoci chiaro. Senza finire a parlare di politica (che sarebbe oltre tutto vietato dal regolamento), credo che a nessuno converrebbe che la Grecia uscisse dall'Euro. Il braccio di ferro è generato da chi ha promesso ciò non era promettibile alla popolazione per arrivare a capo del Governo, perché è evidente che adesso non può più "calare le brache" facendo la figura del cioccolataio. La soluzione più naturale e "indolore" ? Faccio un referendum e lascio la patata bollente alla popolazione ! Volete salvare Gesù o Barabba ? Comunque vada io me ne lavo le mani, la responsabilità adesso è vostra (e intanto ne esco comunque pulito, o per lo meno un po' meno sporco...).1 punto
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Questi sono tre esempi di damnatio memoriae presi dalla rete,chi volesse integrare la discussione con altre monete lo ringrazio anticipatamente...in ordine Caligola,Domiziano e Nerone con Poppea....Milone,potresti postare il tuo Geta?grazie1 punto
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Ciao Joker. ..babelone è uno di quelli di prima fascia ed è sempre disponibile ad aiutare gli altri foristi ..1 punto
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Ciao, dal momento che nei link indicati in precedenza (ho memoria di un'altra discussione ma non la ritrovo! :( ) si accenna ai "moulds" con la presente ne propongo uno: Pair of molds for a Julia Domna/PIETAS AVGG coin. (The coin details on molds themselves are far clearer than this seller's image of them.) 46 mm and 47 mm. Said to have been found in 1975 60 km from Saragossa in a landfill of a former Roman estate. eBay. Nov. 2014. (http://esty.ancients.info/pur/WWEcoins.html) Ciao Illyricum :)1 punto
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Ciao, purtroppo proprio questa moneta per poter valere qualcosa in più dell'argento deve essere in condizioni supereccellenti. Una cosa a cui io non tengo molto, a me piace così per come di trova, con qualche segnetto ecc. (sui lustri non ne capisco), magari sul suo stato di conservazione ti saprà dire qualcun' altro. Riguardo la variante non sei stato fortunato :D Pochi pezzi coniati e quindi prezzi alle stelle: http://www.ebay.com/itm/1966-1-Dollar-Canada-LB-and-SB-set-/131533716744?pt=LH_DefaultDomain_2&hash=item1ea0053d08 Aprendo il link puoi vederne anche la differenza. Una bella moneta, hai fatto bene a non pulirla :good:1 punto
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Eugenio di Savoia, noto come Principe Eugenio (Parigi, 18 ottobre 1663 – Vienna, 21 aprile 1736), è stato un generale italiano naturalizzato austriaco, al servizio dell'Esercito del Sacro Romano Impero. Sebbene fosse un rampollo della famiglia dei Savoia-Soissons, militò giovanissimo al servizio degli Asburgo ed intraprese la carriera militare divenendo ben presto comandante dell'esercito imperiale. È da molti considerato l'ultimo dei capitani di ventura; fu anche un abile riformatore dell'esercito austriaco, vero precursore della guerra moderna. Conosciuto anche come il "Gran Capitano", combatté la sua ultima battaglia a 72 anni. Fu uno dei migliori strateghi del suo tempo e con le sue vittorie e la sua opera di politico assicurò agli Asburgo e all'Austria la possibilità di imporsi in Italia e nell'Europa centrale e orientale. Per le sue imprese, soprattutto per la Battaglia di Belgrado, gli venne dedicata la Prinz Eugen Marsch. (tratto da wikipedia)1 punto
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Fatto! Taglio: 2€ 2005 sede vacante Nazione: vaticano Anno: 2005 Tiratura: ? Condizioni: bb+ Città: cassolnovo1 punto
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Risolto il “mistero dei tre Dubletten ex Napoli” ! Con encomiabile tempestività, il Museo di Napoli mi ha or ora inviato una nota (n. prot.297 del 02.07.2015), in cui mi comunicava l’esito delle sue ricerche nel proprio archivio per ricostruire la vicenda. Ecco le due pagine della risposta. Prot297-02-07-2015.pdf Per una migliore lettura, riporto sotto il testo completo. Oggetto: richiesta informazioni monete comparse nell'asta Leu & M. u. M. del 28/5/1974. In riferimento alla precorsa corrispondenza, si comunica che, a seguito delle Sue utili segnalazioni, sono state condotte una serie di ricerche negli atti d'archivio di questo Museo al fine di fare chiarezza su questo argomento. Si precisa, pertanto, che il prof. Franco Panvini Rosati segnalò alla prof.sa Enrica Pozzi Paolini, Responsabile del Medagliere, che nel catalogo della vendita all'asta Leu & M. u. M. avvenuta in Svizzera il 28 maggio 1974 erano comparse tre monete (un tetradrammo di Naxos, un tetradrammo di Selinunte e uno statere di Metaponto) definite "doppioni del Museo di Napoli". L'allora Soprintendente prof. Alfonso De Franciscis, a seguito della ricognizione del materiale effettuata dalla prof. Pozzi che ne constatò la sostituzione con esemplari non autentici, segnalò l'accaduto alla Questura di Napoli e al Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti - Ministero P.L con nota prot. n. 4/bis del 18/11/1974. Si precisa altresì che la prof.sa Pozzi, procedendo al controllo degli atti di archivio e allo stralcio di ulteriori elementi utili a determinare le circostanze delle manomissioni denunciate, sentito anche il dott. Herbert A. Cahn, uno dei curatori della vendita all'asta, era riuscita a ricostruire che le sostituzioni erano avvenute, con molta probabilità, negli anni tra il 1931 e il 1939, così come si evinceva dal verbale redatto nell’ottobre del 1939 dall’ispettore e dall’assistente del Medagliere e dalla successiva denuncia inviata con prot. n. 19 del 19.11.1939 al Questore di Napoli dal Soprintendente prof. Amedeo Maiuri. Si precisa, inoltre, che lo stesso rarissimo statere di Metaponto è comparso anche nella vendita all’asta di monete antiche della collezione di Nelson Bunker Hunt - Sotheby, New York del 19 giugno 1990; anche in questo caso il Soprintendente dott. Stefano De Caro provvide con nota prot. 19969 del 14.6. I990 a segnalare l'accaduto, per i provvedimenti del caso, sia al Direttore Generale del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali che al Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Artistico dello Stato di Roma. Anche questa Direzione, avendo avuto l'opportunità di riesaminare questa delicata situazione grazie alle Sue segnalazioni, ha avvisato il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli che provvederà ad immettere di nuovo nella banca-dati di Roma la documentazione fotografica dei pezzi; pertanto, qualsiasi ulteriore informazione che la S.V. riterrà opportuno segnalarci sarà estremamente utile nella speranza di poter recuperare questo prezioso patrimonio trafugato negli anni precedenti l' ultimo conflitto. ll Funzionario Responsabile (dott.ssa Valeria Sampaolo) Il Responsabile del Procedimento Dott.ssa Teresa Giove Come sospettavamo, le tre monete erano state rubate dal Museo, quasi certamente su commissione, nel periodo 1931-1939, quindi nel decennio precedente alla guerra mondiale. Sapevo da varie voci che in quel periodo erano state avvenute diverse sottrazioni, con sostituzione con esemplari falsi fusi, per non dare subito nell'occhio. Interessanti i riferimenti alle varie pratiche protocollate e al fatto che è stata appena inoltrata nuova denuncia ai Carabinieri TPA per rinnovo dell'archivio del materiale da tenere sotto osservazione. Resta il fatto che sembra che il medagliere di Napoli si era già mossa in occasione della vendita Sotheby del 1990, ma evidentemente senza risultato. Ho già ringrazionto la dr.ssa Giove per la sua collaborazione e le ho appena chiesto se sarà possibile avere le foto del secondo esemplare che dovrebbe essere sopravvissuto al furto e anche dell'esemplare falso usato per la sostituzione. Il dettaglio non è affatto peregrino in quanto mi piacerebbe verificare se il falso è stato fatto partendo da calchi del pezzo poi sottratto. A quanto mi risulta, non esistono in giro vecchi falsi di questa emissione di Metaponto. Già che ci stavo, le ho chiesto le foto anche dei due falsi presumibilmente usati per sostituire il Naxos e il Selinunte. Un'altra novità è emersa dalla summenzionata nota. Il pezzo di Metaponto era poi passato alla famosa collezione Hunt, poi dispersa nell'asta Sotheby del 1990 (lotto n. 94). Purtroppo di questo catalogo ho solo una versione fotocopiata e gradrei se qualcuno può scansionare la relativa pagina dall'originale. Anche nel catalogo Sotheby è ribadito che era un doppione di Napoli (che roba....). Nella collezione Hunt non ho però trovato gli altri due esemplari sottratti da Napoli (tetradrammi di Naxos e di Selinunte). Bisogna però rilevare che appartengono a due emissioni con un maggiore numero di esemplari noti e più facili da essere mimetizzati. Sarebbe molto bello se tutti insieme provassimo a cercare queste due monete nei vari cataloghi asta, ovviamente dopo il 1974 er quindi negli ultimi 40 anni... Quando avremo un pò di foto proveremo a compilare sorta di schede a futura memoria dei tre esemplari sottratti dal medagliere di Napoli (e quindi dalla nostra stessa comunità).1 punto
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Grazie @@niko @@Eolo e @@DOGE82!!! Sono onorato per i Vostri apprezzamenti!!!1 punto
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Ciao, volevo porgere il mio ringraziamento a quanti hanno approfondito il topic che avevo proposto per i neofiti della Sezione Monete Imperiali e che in seguito ha avuto approfondimenti tali da rendere immeritata la parte del titolo "discussione per i neofiti". Alla luce di tutto ciò trovo del tutto corretto lo spostamento dello stesso in questa Sezione, cui certamente compete maggiormente, ringraziando per aver lasciato l'evidenza nella prima Sezione, al fine di consentirne la visione a chi ne fosse interessato. Personalmente sono sempre molto lieto quando una discussione coinvolge anche utenti qualificati di altre Sezioni, aumentando lo scambio culturale e lo scambio di conoscenze. Ciao Illyricum :)1 punto
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Bravo @@anto R ottima idea il raffronto. Mario posso chiederti se, sulla tua moneta, l'aquila nel terzo quarto è coronata o meno? Mi ricordo che quando ho inserito questa moneta nel catalogo ho perso la vista su alcune foto in rete per capire se le due stelle/soli raggiante fossero un ornamento alle colonnine dello scranno o fossero elementi decorativi indipendenti, e dunque dare una descrizione corrispondente al vero... dai vostri magnifici esemplari mi sembra avere conferma per la prima ipotesi. In particolare si vede come le colonnine che congiungono soli e braccioli si "pieghino" per unire i due elementi. Continuo sottolineando come sia il rovescio ad attrarre la mia attenzione in questa moneta: la preponderanza della figura del Santo, la profondità delle pieghe della veste che rendono un'idea di irrequietezza e di movimento...mi ricorda la statua di un papa che decora la navata destra della basilica di San Pietro, di cui non ricordo il nome (ma credo di non averlo mai saputo), che immortala un pontefice barbuto nell'atto di alzarsi violentemente dallo scranno.1 punto
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Complimenti Mario! Trovare grossi di Filippo Maria in buono stato non mi sembra così semplice, poi in questo caso partiamo già da una moneta molto rara... Hai già giustamente evidenziato la variante MEDIOLAI (anche secondo me la mancanza non ha portato via la N, assente già in partenza) ma abbiamo anche variante il nome del santo, ABROSIVS anziché ABROSIV, variante comunque riportata sul sacro testo del Crippa. Di stellette ne vedo 8, la prima in alto a destra nascosta per buona parte dietro la testa di S. Ambrogio... L'ipotesi dei soli raggianti impiegati come segno distintivo dalle emissioni di grossi di minor valore mi sembra più che plausibile!1 punto
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Qui c'è un bel CRONOS 6, 2012,lotto 354, qui abbiamo un bel ritratto di Filippo IV ben evidente nei particolari che denota la sua maturità, baffi e capelli lunghi,1 punto
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Ciao Rob (....) L'ipotesi del mezzo grosso non mi convince. I veneziani provarono un paio di volte a crearlo sotto forma del mezzanino, e non fu mai un successo. D'altronde il grosso circolava in Grecia valutato a mezzo soldo di tornesi, è vero che un mezzo grosso sarebbe stato pari a tre tornesi, ma non si trova traccia di una tale moneta in alcun documento dell'epoca. Non credo assolutamente a questa ipotesi; l'unico 1/2 Grosso "effettivo" è quello emesso sotto il dogato di Francesco Foscari, pari a 2 Soldi e del peso di ca. gr. 0,77. Rispetto al "suo" Grosso (Grossetto) pari a 4 Soldi e del peso di ca. gr. 1,40 ci sta a tutti gli effetti. Credo che la tua ipotesi di falsi del XV sec. sia una delle ipotesi da percorrere. Se non ho inteso male: chi aveva tesaurizzato i primi Grossi, del peso di circa gr. 2,18, emessi p.es. a nome di G. Gradenigo (1355) a distanza di circa 68 anni, sotto il dogato di F. Foscari (1423) si trovava con dei pezzi in mano che, rispetto ai Grossi correnti, pesavano ca. gr. 0,78 in più; da qui la pratica di tosarli per ragguagliarli. (L'ho fatta un po' breve...anche se l'operazione poteva essere graduale) E' vero, ciò avveniva ma non tanto a Venezia....credo, ma nei domini lontani e nell'est dove c'era minor controllo ed il Grosso aveva un corso ormai consolidato. Con questa scusa un truffatore poteva giustificare l'enorme tosatura del pezzo con il ragguaglio obbligatorio per portare un "vecchio" Grosso al peso del "Grossetto" e vederselo accettato. Più che plausibile. ;) Saluti Luciano1 punto
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Ciao rick non può essere questo il caso; è vero che i grossi emessi successivamente alla guerra di Chioggia (1379), calarono sia di peso che di contenuto di fino (da qui il termine di "grossetti"), ma cambiò anche l'iconografia; in questi il doge non appariva più, di fianco a San Marco, in posizione difronte, ieratica e statica, ma viene presentato di profilo. Quelli di aratro imitano invece l'iconografia del I° tipo, quello "arcaico". Saluti Luciano1 punto
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Buona serata Mhhhh, quesito difficile da esaurire in poche battute.... Dubito - innanzitutto - che si tratti di grossi emessi dalla zecca di Venezia. Troppo difformi da quelli "ufficiali" del periodo. Partiamo quindi dalla contestualizzazione di quello che sembrerebbe emesso sotto un doge Tiepolo (Jacopo 1229 o Lorenzo 1268) e scartiamo anche l'ipotesi di un 1/2 grosso perchè non esistente e poi nemmeno il peso lo giustificherebbe. Il grosso era in produzione già dal tempo di Enrico Dandolo (1192) ed all'epoca di Jacopo Tiepolo si era già affermato in buona parte dell'oriente, tant'è che già dal 1246 compaiono i primi tipi di imitazione bulgari. Stando al Gamberini, queste emissioni, delle quali si ha avuto riscontro, hanno un peso medio di ca. gr. 1,50 e sono anome di DVX PAVL - MLADEN lungo l'asta BAN oppure DVX PAVL SECVNDVS lungo l'asta BAN e poi MLAD oppure ancora MIh ASENV lungo l'asta IP oppure MIhO€L ASOR II IV lungo l'asta IPT Quindi non ci siamo con le lettere che riesci a leggere... Spostiamoci dalla Bulgaria alla Serbia. Intorno al medesimo periodo fanno "capolino" i grossi di Rascia (Serbia) che, stando a quanto dice Stahl nel suo libro "La Zecca di Venezia nell'età medioevale" - Il Veltro Editrice - avevano peso pressocché pari a quello veneziano, sebbene variabile, tant'è che venivano tranquillamente scambiati in zecca a parità di peso. La zecca di Venezia creò apposta l'Ufficio dei grossi di Rassia" per questa gestione. Quelli che hai in mano, non sono di questo tipo. Sucessivamente, da Stefano Urosio cominciano ad essere notati grossi serbi di peso fortemente calante: anche di gr. 1,05 e quindi anche il suddetto Ufficio, a distanza di circa 25 anni, non ha più ragione d'essere e viene chiuso, come vengono banditi dalla circolazione simili tondelli. Sia i grossi bulgari sia quelli serbi hanno una iconografia ben riconoscibile e le dimensioni non così ridotte come i tuoi (che comunque sono ben tosati). Vedi in proposito l'ottimo lavoro di Lorenzo Bellesia pubblicato nel numero di luglio scorso di Panorama Numismatico - "IL RIPOSTIGLIO DI ROSOLA" avrai l'opportunità di vedere in un bell'insieme tanti Grossi veneziani di imitazione provenienti dalla "Rascia"; molto diversi dai tuoi e non solo per le dimensioni. Scartati questi due, restano quelli di imitazione fatti da piccoli e grandi potentati italiani e anch'essi elencati dal Gamberini ( quelli emessi dai Paleologo, dai del Carretto, dagli Acaia, dai Marchesi) e poi quelli emessi da Mantova, Milano, Scio, Torino,Costantinopoli, fin dall'Ungheria e dall'India.....tutti molto differenti dai tuoi. Di primo acchito, quindi, penso a contraffazione e ritengo anche in aree sufficientemente lontane dalle tradizionali rotte mercantili veneziane, insomma, dove di grossi originali ne circolavano meno e meno potevano essere confrontati con pezzi falsi che sono circa la metà e che potevano circolare anche se fortemente tosati. Sarebbe bello poter fare analisi sul contenuto d'argento, ad ogni buon conto non voglio tediarti più di tanto e mi riservo di leggere qualche cosa al riguardo che non ho sottomano e poi risentirci. Per intanto, saluti Luciano1 punto
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