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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/03/15 in tutte le aree

  1. Cari amici, sperando sia di vostro gradimento ricevere un nuovo lavoro storico-numismatico, abbiamo scritto "LA SERBIA MEDIEVALE (DALLE ORIGINI AL 1458)". http://www.roth37.it/COINS/Serbia/index.html Augurandovi una buona lettura, gli Autori Vi inviano cordiali saluti Sergio Rossi e Daniele Ricci Dear friends, we think you agree to receive a new historical-numismatic work. Therefore we wrote "LA SERBIA MEDIEVALE (DALLE ORIGINI AL 1458)". http://www.roth37.it/COINS/Serbia/index.html Best regards Sergio Rossi e Daniele Ricci Chers amis, Nous'éspèrons qu'il vous plaira de recevoir un nouveau travail portant sur l'histoire et la numismatique. Nous avons donc écrit "LA SERBIA MEDIEVALE (DALLE ORIGINI AL 1458)". http://www.roth37.it/COINS/Serbia/index.html Cordialement Sergio Rossi e Daniele Ricci
    8 punti
  2. Carissimi, vi propongo un nuovo esemplare del denaro di Ottone II con il cuneo nel campo fra le due T. Il diametro varia tra 16 e 17 mm, il peso è 0.96 g, lo sfasamento tra gli assi 0°. Un caro saluto, Valerio
    4 punti
  3. io invece direi che prima di acquistare una tal moneta serve innanzitutto saper distinguere prima la conservazione REALE (in pratica, diffidare delle conservazioni attribuite dal venditore ma imparare a giudicare la moneta da SE) seconda cosa dipende da QUANTO e bello questo qfdc (sempre premesso che qfdc sia) ha difetti, se si quali ed in che entità è lavato, si, no, eventuali colpi al bordo... lo stesso vale quindi anche per il rame, anzi li è importante anche saper valutare l'entità e la tonalità del rosso, che incide anche sul prezzo. in campana quindi, sarebbe preferibile e consigliabile vedere prima una foto per farsi un'idea per lo meno generale
    4 punti
  4. Salve a tutti , torno finalmente a postare una nuova moneta in questa magnifica sezione: un grosso IQDP coniato a Genova La datazione di questa moneta è ancora incerta e a tal proposito desidero citare l'articolo sulla monetazione grossa genovese dei membri @@monbalda e @fracrasellame dove nell'ultimo paragrafo viene proprio esaminato questo nominale e vengono proposti due possibili archi temporali in cui collocare tale emissione. La prima possibile datazione va dal 1320 al 1339 negli anni precedenti alla fase dogale , mentre la seconda e inedita datazione proposta va dal 1350 al 1353 ponendo quindi tale coniazione praticamente contemporanea con quella dei minuti IQDP ( sui quali mi piacerebbe molto sentire il pareri degli esperti riguardo alle nette differenze stilistiche dei tue tipi ) la moneta in particolare proviene dalla recente asta Bolaffi , ex collezione G.B. Rinaldo . Si tratta di una moneta non particolarmente rara ma, comunque difficile da trovare in ottima conservazione ( sono molto soddisfatto per la conservazione del mio esemplare ) il peso è di 3,03 g. , abbastanza alto per la tipologia penso sia dovuto proprio alla mancanza di usura. ogni parere e ovviamente ben accetto :)
    3 punti
  5. Deutsches Reich 1 Reichsmark 1936 zecca E (non comune)
    3 punti
  6. Qui ci sono due altre gettone della guerra civile negli stati uniti (anno 1863):
    2 punti
  7. Come consuetudine ormai da un po', va di moda il binomio 1° messaggio/tondello al contrario. Mi spiace molto per il nuovo utente, ma a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!
    2 punti
  8. Complimenti a Francesco e agli organizzatori, vedo un bel mix tra commerciale, culturale, visita e conoscenza di luoghi di alto interesse, in fondo è un po' quello che gli utenti chiedevano e volevano nel nostro Questionario/Sondaggio fatto qui sul forum , quindi bene ottime scelte ! Mario
    2 punti
  9. "E si caro Bizerba peccato che tutto questo lo avessi gia' detto ere fa , ma naturalmente per te parano solo le carte.. " Non sarei così drastico. Intanto l'ipotesi del furto non è stata fatta solo da Te....non sto a citarTi gli interveenti di Altri ma, se hai voglia di rileggerlo, nel mio primo intervento in questa discussione (post. n. 41), riprendendo l'affermazione di un Utente che aveva scritto: "qui si tratta di monete comprate lecitamente...", rispondevo: "Come facciamo a saperlo con certezza? A dire il vero dovremo presumere esattamente il contrario." Come puoi notare dalla mia prima risposta, non è che fossi orientato a sposare senza riserva la tesi di una vendita regolare di doppioni museali......anzi, semmai propendevo per la tesi opposta. Ammetto che qualche dubbio mi era venuto nel progresso della discussione, considerando i seguenti elementi: 1. la disinvoltura (o se vuoi...la nonchalance...che fa più figo...) con cui, nel 1974, le monete passarono in asta pubblica come "doppioni" del Museo di Napoli, apertamente e "candidamente" dichiarati tali da una prestigiosa Casa d'aste; 2. la risposta che l'allora Curatrice del Medagliere napoletano diede al padre di art74, in ordine al fatto che quelle monete non potevano essere state oggetto di furto; 3. una conversazione telefonica avuta qualche giorno fa con un autorevole Utente del Forum, che prende parte a questa discussione, che mi raccontava come era a Sua conoscenza diretta, per avere Egli visionato carteggi, che negli anni '30 e '40 vi erano state effettivamente delle cessioni e/o permute assolutamente regolari, di reperti e doppioni già musealizzati, avvenute ai sensi dell'art. 24 della L. 1089/1939; tutti questi elementi mi avevano indotto alla cautela....e non già perchè se non c'è la carta che canta non ci si può sbilanciare con una propria opinione, ma perchè effettivamente il quadro della situazione che era a nostra disposizione, fino alla risposta scritta della dott.ssa Giove, non era per nulla univoco.....dammi almeno atto di questo. Dopodichè, continuo a preferire le carte ed i riscontri oggettivi alle chiacchiere ed alle ipotesi.....quando evidentemente le carte ed i riscontri esistono e si ritrovano. Sopratutto poi, quando le conseguenze di un'indagine come quella che stiamo conducendo, pur nel nostro piccolo, possono portare a battezzare come refurtiva appartenente allo Stato alcune monete in possesso di (più o meno) ignari Collezionisti privati Non so come la pensiate Voi.....ma l'idea di avere in collezione una moneta rubata (e rubata ad un Museo pubblico) non mi farebbe affatto piacere....anche se sono passati 80 anni e anche se posso non aver avuto la consapevolezza di aver acquistato a suo tempo una moneta rubata da un Museo statale. Inoltre, se è vero che possono esserci obbiettive difficoltà al recupero giudiziario di queste monete, mi chiedo se una diffusione mediatica capillare della notizia della loro provenienza furtiva, comprovabile documentalmente (vedi lettera della Dott.ssa Giove..), possa, almeno in qualche misura, "bruciare" queste monete sul mercato. Non so, ma credo che anche considerare per un momento l'aspetto legato al "collezionismo etico", di cui tanto ci si riempie la bocca e sul quale Mr. Weiss, non di sua iniziativa ma compulsato da un Giudice penale americano, ha scritto una guida, potrebbe creare a queste monete e ad altri materiali di analoga illegale provenienza, qualche problemino di futura commerciabilità. O no? Non sarebbe male se ciò che non si riesce ad ottenere per via giudiziaria, causa la complessità delle procedure e delle norme giuridiche, si possa conseguire indirettamente e de facto mediante i canali mediatici. Certo che senza la collaborazione egli addetti ai lavori (collezionisti e mercanti) ciò non sarà mai possibile. Saluti. :hi: M.
    2 punti
  10. Io non credo potra'mai essere la zecca italiana.Come non credo nella maniera piu' assoluta che uscira' il 2 euro cc. Come non credo che usciranno le Proof,come non credo che usciranno le serie 2015. Insomma io non credo piu' a un tubo. Una volte mi hanno illuso. D'ora in poi credo quando vedo. La decantata moneta da 2Euro il "genio" ministro Cinca disse a dicembre che sarebbe uscita a Marzo. Voi l'avete vista?? Io no. Quindi ora appena esce ci credero',prima no. A dire che hanno la Ferrari son capaci tutti. Ma chiedete loro di mostrarvela vai.. Poi vediamo se davvero ce l'hanno. Perdonate il cinismo ma adesso le ho le scatole piene fino all'orlo di questi "buffoni" dello "staterello".
    2 punti
  11. La costruzione dello Stabilimento di San Martino ebbe inizio nell’aprile del 1939 in un’area compresa tra Pomigliano d’Arco e Acerra. Nello stesso anno, con l'insediamento Alfa Romeo, si costituì anche un'azienda agricola per la produzione di legumi, verdura, frutta sufficiente per alimentare gli stabilimenti di Pomigliano e di Milano. Il complesso costituito da sale prova motori, un capannone per l'attrezzeria, un grande magazzino generale, un grande laboratorio metallurgico, capannoni e uffici, disponeva di asilo nido, infermeria e mensa. Il gettone era un buono pasto per questa mensa. Molto bello e interessante. apollonia
    2 punti
  12. ______________ 1936 British West Africa _ Edoardo VIII° (1894-1972) Nome completo: Edward Albert Christian George Andrew Patrick David Windsor Re dal 20 gennaio 1936 fino all'11 dicembre 1936; abdica a favore del fratello Alberto, conosciuto come re Giorgio VI° (padre dell'attuale Regina Elisabetta II°) Half Penny - Rame/Nickel
    2 punti
  13. Buonasera intervengo in merito alle due monete, l'antoniniano di Severina non presenta alcuna problematicita', mentre il denario di Settimio Severo e' un falso, probabilmente di produzione bulgara, le tracce di fusione sono evidenti, lo stile non e' corretto e le lettere sono asolutamente piatte. Uno sbaglio da principianti, lo devo ammettere, in futuro cercheremo di controllare piu' oculatamente anche monete comuni che spesso crediamo essere originali a prescindere (presunzione che oggi non puo' piu' essere ammessa) Ringraziamo sempre il forum per le segnalazioni e le indicazioni ricevute. Rimaniamo a disposizione per ogni altro chiarimento. Cordialmente Alessandra Brunetti LAC Ltd
    2 punti
  14. Risolto il “mistero dei tre Dubletten ex Napoli” ! Con encomiabile tempestività, il Museo di Napoli mi ha or ora inviato una nota (n. prot.297 del 02.07.2015), in cui mi comunicava l’esito delle sue ricerche nel proprio archivio per ricostruire la vicenda. Ecco le due pagine della risposta. Prot297-02-07-2015.pdf Per una migliore lettura, riporto sotto il testo completo. Oggetto: richiesta informazioni monete comparse nell'asta Leu & M. u. M. del 28/5/1974. In riferimento alla precorsa corrispondenza, si comunica che, a seguito delle Sue utili segnalazioni, sono state condotte una serie di ricerche negli atti d'archivio di questo Museo al fine di fare chiarezza su questo argomento. Si precisa, pertanto, che il prof. Franco Panvini Rosati segnalò alla prof.sa Enrica Pozzi Paolini, Responsabile del Medagliere, che nel catalogo della vendita all'asta Leu & M. u. M. avvenuta in Svizzera il 28 maggio 1974 erano comparse tre monete (un tetradrammo di Naxos, un tetradrammo di Selinunte e uno statere di Metaponto) definite "doppioni del Museo di Napoli". L'allora Soprintendente prof. Alfonso De Franciscis, a seguito della ricognizione del materiale effettuata dalla prof. Pozzi che ne constatò la sostituzione con esemplari non autentici, segnalò l'accaduto alla Questura di Napoli e al Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti - Ministero P.L con nota prot. n. 4/bis del 18/11/1974. Si precisa altresì che la prof.sa Pozzi, procedendo al controllo degli atti di archivio e allo stralcio di ulteriori elementi utili a determinare le circostanze delle manomissioni denunciate, sentito anche il dott. Herbert A. Cahn, uno dei curatori della vendita all'asta, era riuscita a ricostruire che le sostituzioni erano avvenute, con molta probabilità, negli anni tra il 1931 e il 1939, così come si evinceva dal verbale redatto nell’ottobre del 1939 dall’ispettore e dall’assistente del Medagliere e dalla successiva denuncia inviata con prot. n. 19 del 19.11.1939 al Questore di Napoli dal Soprintendente prof. Amedeo Maiuri. Si precisa, inoltre, che lo stesso rarissimo statere di Metaponto è comparso anche nella vendita all’asta di monete antiche della collezione di Nelson Bunker Hunt - Sotheby, New York del 19 giugno 1990; anche in questo caso il Soprintendente dott. Stefano De Caro provvide con nota prot. 19969 del 14.6. I990 a segnalare l'accaduto, per i provvedimenti del caso, sia al Direttore Generale del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali che al Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Artistico dello Stato di Roma. Anche questa Direzione, avendo avuto l'opportunità di riesaminare questa delicata situazione grazie alle Sue segnalazioni, ha avvisato il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli che provvederà ad immettere di nuovo nella banca-dati di Roma la documentazione fotografica dei pezzi; pertanto, qualsiasi ulteriore informazione che la S.V. riterrà opportuno segnalarci sarà estremamente utile nella speranza di poter recuperare questo prezioso patrimonio trafugato negli anni precedenti l' ultimo conflitto. ll Funzionario Responsabile (dott.ssa Valeria Sampaolo) Il Responsabile del Procedimento Dott.ssa Teresa Giove Come sospettavamo, le tre monete erano state rubate dal Museo, quasi certamente su commissione, nel periodo 1931-1939, quindi nel decennio precedente alla guerra mondiale. Sapevo da varie voci che in quel periodo erano state avvenute diverse sottrazioni, con sostituzione con esemplari falsi fusi, per non dare subito nell'occhio. Interessanti i riferimenti alle varie pratiche protocollate e al fatto che è stata appena inoltrata nuova denuncia ai Carabinieri TPA per rinnovo dell'archivio del materiale da tenere sotto osservazione. Resta il fatto che sembra che il medagliere di Napoli si era già mossa in occasione della vendita Sotheby del 1990, ma evidentemente senza risultato. Ho già ringrazionto la dr.ssa Giove per la sua collaborazione e le ho appena chiesto se sarà possibile avere le foto del secondo esemplare che dovrebbe essere sopravvissuto al furto e anche dell'esemplare falso usato per la sostituzione. Il dettaglio non è affatto peregrino in quanto mi piacerebbe verificare se il falso è stato fatto partendo da calchi del pezzo poi sottratto. A quanto mi risulta, non esistono in giro vecchi falsi di questa emissione di Metaponto. Già che ci stavo, le ho chiesto le foto anche dei due falsi presumibilmente usati per sostituire il Naxos e il Selinunte. Un'altra novità è emersa dalla summenzionata nota. Il pezzo di Metaponto era poi passato alla famosa collezione Hunt, poi dispersa nell'asta Sotheby del 1990 (lotto n. 94). Purtroppo di questo catalogo ho solo una versione fotocopiata e gradrei se qualcuno può scansionare la relativa pagina dall'originale. Anche nel catalogo Sotheby è ribadito che era un doppione di Napoli (che roba....). Nella collezione Hunt non ho però trovato gli altri due esemplari sottratti da Napoli (tetradrammi di Naxos e di Selinunte). Bisogna però rilevare che appartengono a due emissioni con un maggiore numero di esemplari noti e più facili da essere mimetizzati. Sarebbe molto bello se tutti insieme provassimo a cercare queste due monete nei vari cataloghi asta, ovviamente dopo il 1974 er quindi negli ultimi 40 anni... Quando avremo un pò di foto proveremo a compilare sorta di schede a futura memoria dei tre esemplari sottratti dal medagliere di Napoli (e quindi dalla nostra stessa comunità).
    2 punti
  15. Volevo condividere con gli appassionati della Zecca milanese e non, questa moneta ai più sconosciuta e molto, molto rara. Catalogata dal Crippa al 53 con grado di rarità R/5, dal MIR Milano al 337 con lo stesso grado di rarità. Il denaro emesso sotto Filippo II ha molti punti controversi, il primo è proprio l' attribuzione del nominale che non si addice in riferimento al peso della moneta. Gli ultimi denari coniati dalla Zecca milanese furono sotto Carlo V (1535-1556), denominato Denaro o Imperiale con un peso da g. 0,37 a 0,50. Consultando Argelati e Cipolla non sono presenti riferimenti di coniazione di denari sotto Filippo II. Passiamo alla moneta: D/ MEDI OL.D Stemma inquartato con le armi di Castilla y Leon R/ REGIA VIRTVS La Fede seduta regge con mano dx calice con ostia e con la sx croce peso g. 0,72 diametro mm. 15,87
    1 punto
  16. Salve a tutti i foristi, oggi vi propongo il mio ultimo acquisto (e unico in questo periodo privo di possibilità finanziarie), 8 denari 1796 di Genova. Monetina comune (una delle tipologie più comuni) ma importante in quanto porta ancora l'effige della Madonna (a protezione della città come vollero i genovesi), poco prima dell'arrivo del periodo napoleonico, della repubblica ligure e annessione definitiva al regno savoiardo. Le foto sono in formato pizza ma la monetina ha diametro di nemmeno 15mm. Mi è piaciuta la patina, inoltre ha un'usura non troppo evidente che la lascia comunque piacevole. A voi tutti i graditi commenti :)
    1 punto
  17. Ciao Palpi : se la Torre Garisenda avesse davvero quella pendenza, sarebbe crollata da tempo : singolare per comparire proprio su una medaglia di un Congresso di Ingegneri, anche se ferroviari ! A parte questo, bella medaglia, grazie per averla mostrata.
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  18. Se devo dirla tutta a me piace di più la raffigurazione più antica, sebbene sia più "stilizzata" (passami il termine) la trovo più espressiva e carica di significato. Ad ogni modo, come tu stesso dici, è bello vederne le trasformazioni nello stile. In queste ultime rappresentazioni è come se avesse meno potenza, quasi simbolo dell'imminente (ma in verità già presente) cambiamento in atto verso qualcosa di nuovo, che sarebbe arrivato di lì a poco. Parere personale chiaramente :)
    1 punto
  19. Indubbiamente i conii ufficiali dovevano essere distrutti, quindi questo è forse tra i motivi principali di maggior sopravvivenza di quelli realizzati dai falsari. Mi pare di ricordare che esistano conii ufficiali superstiti o comunque parti di presunti tali. Se riesco a recuperare vecchie discussioni in cui se ne era parlato, metto il link.
    1 punto
  20. E per questa della Bolivia __________ 1936 10 Centavos - Rame/nickel
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  21. DE GREGE EPICURI Per quanto ricordo, non sono stati ritrovati conii autentici di monete imperiali (o forse alcune rare unità, non sono certissimo), mentre sono stati rinvenuti numerosi conii di falsari e di monete imitative, specie in area extra-italiana. Per quanto riguarda i ritratti dei "nuovi" imperatori, pare che venissero inviati dei modelli (non ti so dire però se monete già coniate, o modelli in terracotta, o piccole sculture, o disegni). Quando il tempo premeva, in qualche caso i ritratti imitavano l'imperatore precedente (come nel passaggio Aureliano/ Claudio 2°) oppure erano totalmente inventati, come ho descritto in "Otone, ritratto inventato" in Romane Provinciali.
    1 punto
  22. Ciao , bella monetina... con ottimi rilievi. non importa se comune , importante è possederla , poterla toccare e rigirarsela in mano : questo non ha prezzo.
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  23. Su forumancientcoins con la sigla "MPR II" fanno riferimento alla collezione Winsemann Falghera [MARTINI R. 1992, Monetazione provinciale romana II: Collezione Winsemann Falghera, Milano (Glaux 8)]
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  24. 1 punto
  25. @@ARES III@@Cinna74 Il riferimento a Pilato riassume in poche parole e con esattezza quello che sta accadendo ... E non dimentichiamo che in quel triste frangente "votarono" per Barabba ...
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  26. Due parole ancora visto che non ne vedo tutti i giorni di monete simili e visto che di ottoniani stiamo parlando sul forum anche per Milano, volevo specificare la tipologia che è Ottone II e III Imperatori, Var. C, lo trovate nell'articolo anche su Internet. @@anto R guarda la P tipo D di cui stiamo parlando per Milano, lì ci riferiamo a Ottone III , poi una annotazione forse questa serie è più ampia di quanto si pensasse anni fa, forse semplicemente con l'occhio allenato escono diversi esemplari....tutto qui... Nell'articolo si delineavano le connessioni per segni identificativi con la serie pavese e che questa limitata tipologia potesse essere forse di transizione nei confronti della successiva di Enrico II , rarissima, ma con due cunei nel monogramma. Che ne pensate di questo esemplare @@adolfos e @@monbalda ?
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  27. Ciao @@ARES III , la tua moneta dovrebbe essere il RIC 212 , zecca di Lione , vista in foto anche per me sembra buona , considera che un suo prezzo di vendita nel 2001 e' stato di 120 dollari , quindi 90 euro di oggi mi sembrano convenienti , sempre se autentica , meglio attendere altri pareri .
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  28. Altro nominale da 5 centesimi, Cosa ne pensate? Quale conservazione attribuireste? Grazie Renato
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  29. Anche per me SOLI INVICTO di Costantino I, però direi zecca di Roma Quarta officina, esergo RQ, RIC VII 57
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  30. Personalmente ritengo che la consultazione popolare in questo frangente e nelle modalità proposte non sia un vero referendum. Il governo greco avrebbe dovuto (con le dovute precauzioni) indire, prima delle trattative con la Troika, delle consultazioni per chiedere al popolo se fosse d'accordo con determinate linee guida. Poi in base alle scelte dei Greci, il governo avrebbe dovuto instaurare le trattative con i creditori. E solo successivamente, in caso di fallimento di queste, si sarebbe dovuti ritornare al referendum se accettare il piano dei creditori o no. Quindi ritengo questo referendum una sorta di lavarsi le mani dai problemi.
    1 punto
  31. Sì, tutte le altre monete sono state rifuse, anche le 9 sequestrate negli anni '40/'50. Aggiungo, alle notizie già fornite, che il ricorso del Governo si compone di sole 15 pagine (più una copertina). petronius :)
    1 punto
  32. Il cartellino e di Mario Raviola,grande numismatico torinese. Blaise
    1 punto
  33. Ciao, molto difficile, comunque a me sembra: 1-dritto con volto femminile a destra e tipica capigliatura di epoca severiana. Anche il naso aquilino lo conferma (tipico siriano). 2-Rovescio con figura seduta a sinistra. Si nota il braccio sinistro a occhiello indietro che sembra reggere un bastone. Quello destro sembra proteso in avanti anch'esso a reggere qualcosa. Che sia questa.... o qualcosa di simile.... Julia Domna, AE Sestertius. IVLIA DOMNA AVG, draped bust right / [V]EST[A S]-C, Vesta seated left, holding palladium and sceptre. RIC 843; Sear 6633.
    1 punto
  34. Bronzo di Costantino con il sole invitto al R/. D/ IMPCOSTANTINVSPFAVG , testa rivolta a dx. R/SOLINV I CTOCOMITI , figura del sole invitto posizionata verso sinistra, con una mano fa il saluto romano e con l'altra regge un globo. La zecca è sicuramente Aquileia, maè irriconoscibile l'officina. Posto un'esempio
    1 punto
  35. secondo me dovrebbe essere una moneta di questo tipo la O che si vede molto probabilmente è la Q di Aquileia, la moneta in foto è catalogata così: Aquileia RIC VII 4Constantine I, Aquilea, 317 AD. AE follis. IMP CONSTANTINVS PF AVG, Laureate, draped, cuirassed bust right / SOLI INV-I-CTO COMITI, Sol standing left, , holding globe and raising right hand, chlamys across left shoulder, flying under left arm. AQP in ex. RIC VII Aquileia 4. attendi però conferma da altri utenti, in ogni modo anche se la tua moneta non ha un grande valore veniale è una bellissima testimonianza del periodo storico che rappresenta saluti
    1 punto
  36. Ci mostri la foto che ha a disposizione, proviamo insieme a stabilire se ne vale la pena per il prezzo richiesto. in ogni caso parliamo di monete comunissime sul mercato, per cui se ci sono anche solo piccoli dubbi, io preferirei acquistarle di persona in qualche convegno, con tutte le sicurezze e garanzie della circostanza
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  37. Questi accordi possono essere almeno abbozzati solo quando si tratta di reperti ormai musealizzati. Ossia è, almeno in teoria, più facile cercare di avere indietro una moneta rubata che è depositata in qualche collezione museale straniera. Diventano accordi extragiudiziali fra stati.... Ma quando una moneta è ancora in mano privata, non c'è praticamente nulla da fare (quali margini extragiudiziali ci sono?), a meno che non transiti sul nostro territorio (allora in questo caso si potrebbe esercitare un sequestro in base alle nostre leggi). Non credo che, a parte il valore commerciale ormai spropositato, ci sia un collezionista italiano disposto ad avere uno di questi tre pezzi....
    1 punto
  38. escludo sia un piedfort e sono profondamente convinto che la sua coniazione sia legata al rapporto del regno di sicilia con l'epiro. Su tutto il resto (valore, zona di circolazione e persino effettiva circolazione) possiamo formulare delle ipotesi. concordo pienamente che lo stile riporti alle monete coniate in puglia dagli ultimi svevi.
    1 punto
  39. la moneta decondo me non puó essere considerata un piedfort sic et simpliciter, per il semplice fatto che non esiste un'analoga denaro di peso normale. La moneta è stata coniata volutamente con queste caratteristiche ponderali molto probabilmente per celebrare il dominio su parte della grecia a seguito del matrimonio con elena d'Epiro, figlio del despota d'epiro Non a caso la moneta presenta in legenda la dicitura "dominus Romanie" , asserendo in questo modo il dominio su parte della grecia. che poi sia una moneta puramente celebrativa o sia stata coniata per la circolazione è difficile da dire. inoltre, altra cosa da dire le caratteristiche ponderali si innestano perfettamente nella circolazione monetaria greca, dove circolano "trachy di rame" di peso variabile (il che spiegherebbe la variabilitá si peso degli esemplari noti)
    1 punto
  40. Taglio: 2€ 2005 sede vacante Nazione: vaticano Anno: 2005 Tiratura: ? Condizioni: bb+ Città: cassolnovo 2 euro sede vacante 2005!!! :crazy: :crazy: :crazy: p.s. scusate la qualità della foto ma è fatta col cellulare di corsa!
    1 punto
  41. Bene Alberto, bravissimo: adesso ci sono dei dati solidi su cui ragionare. Dal punto di vista legale per il recupero, così ad occhio, vedo problemi seri: siamo infatti in periodo anteriore al 1942 del nuovo Codice Civile, che poteva dare una qualche chance. Prima addirittura del 1939, quindi della legge Bottai, mi sembra ancora più in salita... Invero la legge del 1909 parlava di inalienabilità ( art.2), salvo permesso, ed inesportabilità ( art. 8 ) salvo permesso, ma temo che ad un acquisizione " a non domino", come sarebbe questa, trovi facilmente applicazione sentenze tipo quella Francia - Pilone. Poi, credo proprio che difficilmente vi sia qualche Convenzione con cui poter reclamare alcunché, e forse questo è stato un motivo che non ha portato a niente, a suo tempo... E comunque...dove sono i pezzi? Purtroppo senza una precisa locazione diventa veramente impossibile anche solo ipotizzare un recupero... Cordialmente, Enrico P.S. E' inutile che lo dica anch'io, ma rimane di un'urgenza estrema la catalogazione anche fotografica di tutto il patrimonio italiano, non oso immaginare lo scempio che ne è già stato fatto... altro che inseguire i compratori su internet di fetecchie e ciofeche innominabili !
    1 punto
  42. 500 lire 1965 con segmento della virola spezzata spostato verticalmente
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  43. 100 lire senza data. L'errore deriva da una rottura marginale del conio inferiore in prossimità della data. La minore pressione esercitata dal conio inferiore "rotto" ha determinato un'evanescenza nella zona diametralmente opposta (vedi freccia). Chiaro indice di genuinità dell'errore.
    1 punto
  44. A me questa immagine ha richiamato il "putto autopoietico" ....che si auto-crea ....forse è un concetto moderno ma chissà se ha radici mitologiche antiche (un dio che si "forma" da essere umano per scendere sulla terra?). Gli strumenti mi sembrano chirurgici.
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  45. ______________ 1936 Polonia 10 Zloty - Argento .750
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  46. Ricordiamo a tutti gli interessati di prenotarsi per la visita guidata a Napoli, il costo del biglietto è di 7,00 euro e il percorso prevede la visita guidata (con personale museale) al Museo del Tesoro di San Gennaro, Cappella Reale e Duomo di Napoli, appuntamento venerdì 4 settembre, ore 17,45 (tassativo) davanti al Duomo di Napoli (via Duomo), il percorso completo ha una durata di circa 90 minuti. In allegato alcune locandine inerenti il museo in oggetto. Per quanto concerne l'orario di apertura al pubblico del convegno commerciale faccio presente che è stato appena inserito in locandina: Venerdì 4 settembre ore 10,30-18,00 Sabato 5 settembre ore 9,30-18,00 Domenica 6 settembre ore 9,30-13,00 Per la conferenza scientifica; sabato 5 settembre, ore 15,30, sala conferenze: Dott. Giovanni Vigna: Monetazione ed errori di zecca a Bologna nel periodo napoleonico Dott. Michele Chimienti: La zecca di Bologna nella fase di transizione tra la caduta di Napoleone e la Restaurazione Pontificia" Dott. Stefano Bertuzzi: medaglie papali nella fase di transizione tra il crollo di Napoleone e la Restaurazione Pontificia. " L'attività del convegno prevede altro ancora: Il numero di settembre di Panorama Numismatico sarà uno speciale sulla monetazione e medaglistica del Sud Italia, numerosi gli autori (anche giovani di questo forum) che pubblicheranno in esso un loro scritto. Pubblicazione e distribuzione del nostro secondo Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo (II - 2015) di circa 255 pagine interamente a colori (a breve aprirò una discussione con qualche anticipazione), entro la terza settimana di agosto andrà anche in stampa. L'evento è patrocinato dall'Accademia Italiana di Studi Numismatici e dal Circolo Numismatico Pugliese.
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  47. Durante la guerra civile nello Stati Uniti (tra il 1861 e il 1865), c'è stata una carenza di piccole monete per le imprese di tutti i giorni. Per rimediare a questo problema, molte aziende, delle persone, e anche reggimenti militari privati rilasciato la propria "moneta gettone privato". Questo è un esempio di un token dimensioni di un centesimo emesso nel 1863. Ci sono migliaia di varietà di questi token, e sono ampiamente raccolti negli Stati Uniti. Io posto un po 'di più in questa discussione nei prossimi giorni. (Google Translate) =========================== During the Civil War in the United States (between 1861 and 1865), there was a shortage of small coinage for everyday business. To remedy this problem, many private businesses, persons, and even military regiments issued their own "private token coinage". This is an example of a one cent size token issued in 1863. There are thousands of varieties of these tokens, and they are widely collected in the United States. I will post a few more in this thread in the coming days.
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  48. Nel passare in rassegna monete con il motivo dello scudo macedone sul diritto ho trovato questo bronzo di Alessandro con il gorytos sul rovescio che non è pubblicato dal Price ma dalla Liampi. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. Æ 13mm (3.59 g). Uncertain mint in Asia Minor. Struck after 323 BC. Macedonian shield / Bow in bow-case and club; [K?] above, grain ear below. Price -; Liampi 160-2. VF, dark green patina, a little rough. Rare type. apollonia
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  49. 1795 Middlesex, halfpenny token (DH-1018a)
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  50. la numismatica non è soltanto spendere soldi ma anche - anzi soprattutto - passione e studio!
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