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  1. francesco77

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/01/15 in tutte le aree

  1. Ricordiamo a tutti gli interessati di prenotarsi per la visita guidata a Napoli, il costo del biglietto è di 7,00 euro e il percorso prevede la visita guidata (con personale museale) al Museo del Tesoro di San Gennaro, Cappella Reale e Duomo di Napoli, appuntamento venerdì 4 settembre, ore 17,45 (tassativo) davanti al Duomo di Napoli (via Duomo), il percorso completo ha una durata di circa 90 minuti. In allegato alcune locandine inerenti il museo in oggetto. Per quanto concerne l'orario di apertura al pubblico del convegno commerciale faccio presente che è stato appena inserito in locandina: Venerdì 4 settembre ore 10,30-18,00 Sabato 5 settembre ore 9,30-18,00 Domenica 6 settembre ore 9,30-13,00 Per la conferenza scientifica; sabato 5 settembre, ore 15,30, sala conferenze: Dott. Giovanni Vigna: Monetazione ed errori di zecca a Bologna nel periodo napoleonico Dott. Michele Chimienti: La zecca di Bologna nella fase di transizione tra la caduta di Napoleone e la Restaurazione Pontificia" Dott. Stefano Bertuzzi: medaglie papali nella fase di transizione tra il crollo di Napoleone e la Restaurazione Pontificia. " L'attività del convegno prevede altro ancora: Il numero di settembre di Panorama Numismatico sarà uno speciale sulla monetazione e medaglistica del Sud Italia, numerosi gli autori (anche giovani di questo forum) che pubblicheranno in esso un loro scritto. Pubblicazione e distribuzione del nostro secondo Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo (II - 2015) di circa 255 pagine interamente a colori (a breve aprirò una discussione con qualche anticipazione), entro la terza settimana di agosto andrà anche in stampa. L'evento è patrocinato dall'Accademia Italiana di Studi Numismatici e dal Circolo Numismatico Pugliese.
    9 punti
  2. Buonasera a tutti, ho reperito questo doppio denaro di Manfredi del peso di 2,20 grammi e ho deciso di condividerlo con voi, purtroppo le foto sono quelle che sono ma dal vivo la monetina è più gradevole, spero di aver accontentati gli amanti delle medievali del sud Italia...
    3 punti
  3. Un due tornesi (12 Cavalli) preso al volo per la data da non dimenticare mai. ;) Come vi sembra? Chi riesce a indovinare il prezzo pagato vince due "Mi piace" :D
    3 punti
  4. Condivido in pieno le ultime osservazioni. Purtroppo con l'avvento della tecnologia è venuto a mancare il contatto umano. Vi ricordate quando la TV si vedeva solo dalle 17,00 alle 17,30 per la TV dei ragazzi, e poi fuori a giocare. Frotte di ragazzini e ragazzine che giocavano a nascondino oppure all'uomo nero o con le figurine della Panini, Quanti bei ricordi. A Verona è come tornare a quei tempi, ci si ritrova, si parla, si scherza. Ci si conosce per nick name , ma è come se ci si conoscesse da una vita. Bellissimo. E' un appuntamento, che nel limite del possibile, vedrò di non mancare.
    3 punti
  5. Caro Luciano .... il desiderio era reciproco ... Non ho mai aperto questa discussione fino ad ora perché sapevo che ne avrei sofferto. Mi è dispiaciuto non venire e vedere te ed altri amici. Sono andato tanti anni a Verona come "solitario cercatore ed acquirente", avevo poi smesso di andarci vedendo che mi era sempre più difficile trovare qualcosa da acquistare. Ma le ultime volte che sono venuto è stato per il pranzo comunitario. Contavo di venire questa volta , .. ero pronto per venire, ma ho avuto una chiamata proprio all'ultimo momento e ho dovuto rinunciare. Sarebbe stato un piacere vedervi, perché anche se il tempo è limitato, se più di tanto non si può parlare, ... resta la precisa cognizione che ci si trova tra amici, tra persone che solo per la lontananza e per gli impegni della quotidianità non si possono frequentare, .... ma che potrebbero essere amici. Venire al pranzo comunitario è anche assistere e ammirare ad iniziative come quelle del Cardusio, ... belle, importanti, seme per il futuro. Mi spiace non esser stato tra di voi .... con un interesse culturale ed una passione condivisa. La prossima volta ci vengo! Sicuro.
    3 punti
  6. Ma che fine ha fatto @@ilcollezionista90 ?
    2 punti
  7. Ok @@Ianva, grazie mille per la precisazione, però visto che si tratta di un argomento di pubblica utilità chiederei di lasciare i dati del legale indicati da Alessandro, anche perchè non sono dati personali ma di uno studio. Secondo me la cosa potrebbe aiutare tanti ignari acquirenti. Grazie mille. :good:
    2 punti
  8. Ai tempi a Roma c’era una vera e propria concorrenza tra farmacie private ‘laiche’ e farmacie fratesche o monastiche per la produzione della teriaca, come dimostra il passo tratto dal libro di Urbano Tosetti ‘Riflessioni di un Portoghese sopra il memoriale presentato da' PP. Gesuiti alla Santità di PP. Clemente XIII felicemente regnante’ che riguarda appunto le riflessioni esposte in una Lettera scritta a un Amico di Roma in Lisbona 1758 - Con licenza de’ Superiori –. Questo è il testo della lettera: Il Papa, e il P. Generale non possono ignorare il commercio che fa la Spezieria del Collegio Romano nonostante la proibizione fatta più volte alle spezierie de’ Regolari, e ultimamente da Benedetto XIV con suo editto del 13 luglio 1756, dove sono espressi nominalmente i Gesuiti, e dove è vietato il vendere qualsivoglia sorta di medicamento, o semplice, o composto, o preparato, o non preparato ecc. E’ pure stato calcolato che la Spezieria del Collegio fra l’altre cose vende ogni anno circa tremila libbre di triaca a un prezzo quasi doppio degli altri speziali. Non vi meravigliate, ch’io sappia tutte queste cose, essendo dimorato a Roma parecchi anni, ma vi stupirete, se vi dirò, e credetemelo di certo, che tutto questo è venuto alle orecchie, si può dire, di tutta Lisbona, ed anche di S. M. F. La libbra romana equivaleva a 327,168 g e quindi siamo sui 981,5 kg all’anno, quasi una tonnellata: alla faccia della proibizione di papa Benedetto XIV. Se poi si considera che il prezzo era quasi il doppio di quello di mercato, non si può dire che i Gesuiti non sapessero vendere bene la loro merce, e specialmente il loro marchio (IHS sormontato da una croce). Una teriaca… griffata in nome di Nostro Signore. Vi immaginate poi se ci fosse stato un Papa come il nostro attuale! apollonia
    2 punti
  9. Caro @@dabbene, non sempre è facile intervenire, soprattutto in una discussione complessa come questa. Per scusarmi Vi posto un esemplare: Gr. 1,04; mm 18; h 2. Arka
    2 punti
  10. Visto che hai fatto 30, fai 31. Invece che inserite in questo modo quasi anonimo, fai un bel cartellino con tutti i dati della moneta, sopra, e sotto ci metti la moneta. Avrai in fila i cartellini e sotto una fila di monete. Avrai il doppio delle tasche, ma la visione sarà più bella. Comunque bella collezione, semplice ma bella.
    2 punti
  11. alcune mie idee... di qualche tempo fa.. :-) qui: http://www.friziodesign.it/coins21.html :-)
    2 punti
  12. 1936 United States, 5 Cents ("Buffalo Nickel") 1936-H East Africa, 10 Cents (Heaton Mint, Edward VIII) 1936 Fiji, Penny (Edward VIII) 1936 Vatican, 2 Lire (XV)
    2 punti
  13. Il 1936 è stato un anno molto prolifico per le commemorative americane, ne posto una per tutte, meriterebbero una discussione a parte che prima o poi farò :) USA 1936 "Gettysburg" Half Dollar
    2 punti
  14. 121.607 visite :good: Questa moneta,che appartiene a collezione privata,è poco presa in considerazione dai collezionisti,i più cercano di accaparrarsi i Cavalli di Federico III d'Aragona,chi può le monete auree ed i Carlini coniati per questo regnante.Belle monete,non c'è che dire. ;) Doppio Sestino:FEDERICO III d'Aragona(1496-1501) Zecca di Napoli mistura D/+FEDERICVS°DEI°G°R°SI:HI;stemma a nove centine coronato ed inquartato R/*VICTORIE:FRVCTVS;due cornucopie affrontate colme di frutti unite all'estremità inferiore Riferimenti:Cagiati n°1;Pannuti e Riccio n°9;MIR n°108;D'Angrea-Andreani n°9 --Salutoni -odjob
    2 punti
  15. Ciao a tutti, da un pò di tempo mi sono appassionato alla monetazione tardo imperiale del V° - VI d.c.. Tra i miei preferiti c'è Maggioriano, di cui difficilmente possiederò qualcosa :D :D , la cui Victoria, al rovescio, ha influenzato anche la monetazione vandala, se ben ricordo dalla mia lettura delle "Riflessioni sulla monetazione vandala". Lo ritengo, però, un nummetto molto pericoloso, per la mancanza, sovente, al diritto della legenda. Eccone uno in asta: 1,5 g x 14 mm E' lui, Maggioriano?
    1 punto
  16. Buona sera. Mi sto divertendo a cercare di identificare un mucchietto di monetine molto consunte. Purtroppo conosco meglio le straniere che le italiane. Questa però credo di essere abbastanza vicino al vero dicendo che si tratta di un tornese di una colonia genovese. Chio mi sembra. Misura circa 20 mm per 4 grammi esatti. Chiedo cortesemente conferma e precisazioni. Grazie. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
    1 punto
  17. Pienamente d'accordo con te. Blaise
    1 punto
  18. Fantastica moneta. La domanda però è se veramente si tratta di un doppio denaro, oppure di un denaro piedfort. Puoi postare le foto a confronto con un altro denaro dello stesso tipo? Io credo sia solo il tondello più grande e spesso, non il conio più grande. Quindi a mio parere, così come per i doppi denari di Carlo d'Angiò che postai tempo fa, si tratta di denari piedfort. Ovvero battuti col conio del denaro su tondelli più grandi e pesanti. Non di veri e propri doppi denari.
    1 punto
  19. Ma si .. non è difficile sconfinare nella polemica in una discussione sulla storia. Non ho visto nessuna offesa. Le discussioni storiografiche si trascinano per secoli e molte sono state molto più offensive di questa nella forma e nella sostanza. Inoltre, se si argomenta la propria opinione riguardo una crisi economica dove cercare risposte o previsioni se non nella storia stessa. Non si può dire che siamo finiti out topic. Io dico ben venga un po' di pepe nelle argomentazioni se da esse traiamo insegnamento e se si resta nei limiti della buona educazione. È insita in ogni dialettica la ricerca di prevalere e spesso proprio da questi "duelli" escono fuori le idee migliori. Io, almeno, ho l'intera discussione con interesse.
    1 punto
  20. A giorni sarà battuto in un’asta tedesca un bronzo con il motivo ricorrente sotto il regno di Perseo dello scudo macedone a sei crescent disposti a raggiera nel centro e altrettanti doppi crescent lungo il bordo. KINGS OF MACEDON. Perseus (179-168 BC). Ae. Pella. Obv: Macedonian shield with whirl on boss. Rev: BA ΠΕΡ. Harpa to left; below, three monograms. SNG Alpha Bank -; AMNG III -; Liampi M 37. Condition: Extremely fine. Weight: 3.00 g. Diameter: 15 mm. apollonia
    1 punto
  21. Non mi aspettavo dei ringraziamenti per quello che ti ho detto, come l' ho fatto per te lo avrei fatto per chiunque ma visto il tuo comportamento sono pentito ma nonostante questo, visto che ci sei, ti consiglio di restituire anche l' altra.
    1 punto
  22. Inoltre distinguerei attentamente tra rarita' di emittente e rarita' di nominale. Un sovrano puo' aver emesso molte monete ma magari un 'emissione solo e' rara mentre per altri sovrani sono tutte rare ( es. Ferdinando II d'aragona a causa del suo breve regno ) Per una stessa emissione - generalmente assai comune - vi puo' essere una variante tipologica molto rara . Es il coronato di Ferdinando I emesso dopo la congiura dei baroni con la variante del drago dal volto umana. L'emissione di base e' normalmente molto comune mentre questo particolare tipo e' forse un R4 Idem - anche se meno rilevanti - i coronati con sigle particolari di cui alcune sono molto rare. Insomma la rarita' non e' un concetto univoco o assoluto ma va sempre calato in uno specifico contesto..
    1 punto
  23. Anch'io (un po' in ritardo!) volevo esprimere la mia gratitudine a Matteo perchè la sua discussione è stata stimolante per chi come me ha a cuore la monetazione macedone, a proposito della quale vorrei fare una breve puntualizzazione. Le monete antiche della Macedonia si distinguono in tre grandi gruppi: a) le monete delle tribù indigene e delle città di fondazione ellenica; b) le serie regali dei dinasti che si succedettero sul trono macedone da Alessandro I sino all'arrivo dei Romani; c) le monete che datano dall'arrivo dei Romani e dalla costituzione della provincia. Questa discussione riguarda le monete del gruppo b), precisamente da Alessandro I fino a Perdicca III dato che le monete di Filippo II e di Alessandro Magno sono descritte nelle rispettive discussioni separate. Però non è mancata l’occasione di presentare qualche moneta del gruppo a) come l’ottodramma dei Bisalti (post # 63), lo statere degli Orresci (post # 76), un tetradramma di tribù incerta (post # 84), l’ottodramma degli Edoni (post # 128), un obolo di tribù incerta, coniato presumibilmente a Ege (post # 129). Più in dettaglio, fanno parte del gruppo a) le serie attribuite agli abitanti le regioni del Pangeo, gli Orresci, gli Zaelî, di sede incerta e dalla storia oscura; sono serie in maggior misura anepigrafi; poi le emissioni di Neapolis e di Eion; quindi quelle dei centri di Lete, Ege, Icne, dei Tintenî della regione Emazia; poi ancora le serie degli Edoni e dei Bisalti; quelle delle città della penisola calcidica, molte delle quali notevolissime, di Acanto, di Terone, di Olinto, di Mende, di Potidea, e infine della Lega calcidica (sec. IV). Per ultimo le serie della regione dello Strimone e dei Bottiei con le città di Anfipoli e di Daton-Filippi, che saranno poi le principali zecche della monarchia macedone. Sia che queste serie fossero coniate dalle rudi tribù, la cui principale occupazione era lo sfruttamento delle miniere di oro e di argento, sia che uscissero dalle zecche delle colonie fondate da Andros, da Calcide, Eretria, Corinto o Atene, sono tutte di particolare interesse per le peculiari caratteristiche tipologiche, di tecnica e di stile. apollonia
    1 punto
  24. @@ARES III Sono laureato in Economia e Commercio quindi qualcosa di economia capisco. La mia tesi di laurea fu sul sistema bancario e finanziario delle Repubbliche Popolari negli anni 1945-1990. La storia delle Repubbliche Popolari mi è ben nota (esame di Storia Contemporanea alla facoltà di Storia con tesina sull'Urss e satelliti). Attendo ora i Tuoi titoli... Arka
    1 punto
  25. "Ma io non ho capito se uno pesa male una moneta la moneta diventa falsa?" Stiamo giudicando la moneta da una foto....ho scritto che se il peso fosse quello riportato, la moneta sarebbe indiscutibilmente falsa, perchè si tratta di un peso incompatibile con quello legale e con le condizioni (apparenti) della moneta. Se poi invece il peso fosse congruo, ma indicato erroneamente dal venditore, la moneta potrebbe ancora essere falsa...nel senso che alcuni particolari già evidenziati da altri potrebbero deporre per la non genuinità. Bisogna vederla in mano per esaminarla bene (ad esempio...mi piacerebbe vedere come sono realizzati i FERT al contorno). Tu ci metti la mano sul fuorco che la moneta sia autentica? Io no. Poi.... è ovvio che una moneta autentica non diventa falsa perchè è pesata male.... Saluti. Michele
    1 punto
  26. Ci sono già diverse discussioni su questa "moneta", che ricorre periodicamente. Te ne segnalo una, lì c'è un link per un'altra, ecc. :D http://www.lamoneta.it/topic/9397-identificata-riproduzione-ducato-austria-1752/#entry104503 petronius :)
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  27. Diamo però anche a Ottorino Murari il giusto merito di avere per primo dato una classificazione di queste monete con anche molte riflessioni importanti. Murari circoscrive al MURARI 1 le monete di Ottone I al MURARI 2, 3 , 4 quelle molto rare di Ottone I e Ottone II e conclude col MURARI 5 dove inserisce tutte quelle di Ottone II e Ottone III certamente è sintetico però dal Murari bisogna poi sempre partire.... Una osservazione ancora con gli ottoniani.... diventa importante ed evidente il fenomeno della svalutazione di cui bisogna tener conto. Si parte da monete con un certo peso, un certo diametro, un certo titolo, nel tempo nella fase finale di Ottone III queste caratteristiche diminuiscono. Il Murari dice e mi sembra opportuno riportarlo : " la decadenza dell'autorità centrale e l'affermazione delle autonomie locali, si riflette in primo luogo sul valore delle monete, sulla loro svalutazione, cosicché le monete si differenziano ormai da zecca a zecca " Diciamo un po' in sintesi che la moneta imperiale passa in modo graduale a comunale, un processo che diventerà nel tempo sempre più evidente.
    1 punto
  28. Certamente. Se consideri poi che tutto è concentrato su un tondello di 9 mm di diametro che pesa 0,89 g, la tripla R assegnata dalla Tkalec ci sta tutta. apollonia
    1 punto
  29. The Trade Coinage of Aegina ISLANDS off ATTICA, Aegina. Circa 550-530/25 BC. AR STater (20mm, 12.31 g). Sea turtle, head in profile, with thick collar and row of dots down its back / Deep incuse square of proto-“Union Jack” pattern with eight incuse segments. Meadows, Aegina, Group Ib; Milbank Period I; HGC 6, 425; SNG Copenhagen –; Dewing 1654; Gillet –; Jameson 1198; Pozzi 1618. Near EF, lightly toned, insignificant die break in field on obverse. Well centered and struck on a broad flan. Exceptional for issue. From the JP Collection, purchased from Platt, January 1986. The island of Aegina, situated off the coast of Athens, has a rocky terrain, and the lack of good agricultural land compelled the early Aeginetans to seek their living from the sea. They became exceptional maritime merchants, and it is appropriate that the record for the most profitable voyage was held by an Aegenitan (Herodotus. IV. 152). In the early sixth century BC, Aegina was the central staging depot for Black Sea grain on its way to the Peloponnesos, and by the mid-sixth century, Aegina had obtained important grain concessions at Naucratis in Egypt. During the course of their travels, Aeginetan merchants were exposed to the coinage of Asia Minor, naturally leading to its introduction at Aegina. The first coins produced on the island of Aegina were struck sometime in the mid-sixth century, depicting a turtle (emblematic of the marine interests of the Aeginetans) on the obverse, while bearing on the reverse the imprint of the punch used to force metal into the obverse die. Silver from the island of Siphnos is the most likely source for Aegina’s early coinage, and the fact that these coins have been found in hoards buried as long as two centuries later is testament to the mint’s prolific output. The Aeginetan chelones(turtles) had a Mediterranean-wide circulation in the mid-sixth century making them Europe’s first and most important trade coins until they were finally displaced by the owls from neighboring Athens during the 5th century. The reverse punch originally consisted of an eight-pronged design that produced eight triangles on the reverse. With use the prongs broke and clogged, producing filled and absent incuses. This lead to the adoption first of a “mill sail” pattern around, followed by the development of a “skew” pattern. The obverse design was also modified by the addition of a row of dots added at the collar from the earlier collared turtle design with a single row of dots down its shell, hence the name “T-back.” The production of turtles decreased over the next twenty years as silver from the island of Siphnos was no longer available and Mediterranean trade was now dominated by Athens, the new mistress of the Aegean. The two neighbors were constant rivals and the Athenians even referred to Aegina as “the eyesore of the Piraeus.” In 457 BC, Athens conquered Aegina and stripped her of her maritime powers. The loss of Aegina’s sea power probably occasioned the replacement of the maritime turtle with the terrestrial tortoise as the emblem of the city and it was also at this time that she formed the reverse “skew” pattern in a more rectangular incuse punch. Subsequently in 431 BC, the Aeginetans were expelled from their homeland by the Athenians, only returning after the conclusion of the Peloponnesian war. CNG Shop SOLD $5750
    1 punto
  30. La prossima settimana pubblicheremo la lista dei commercianti, nel frattempo vi posto il nostro banner pubblicato nel numero di luglio 2015 di Panorama Numismatico. ....... ma ci saranno altre novità oltre a quelle segnalate, come ad esempio la presentazione di due volumi di numismatica. Consiglio a tutti gli interessati di contattarci via e-mail per prenotare la visita al Museo del Tesoro di San Gennaro.
    1 punto
  31. È una bella moneta e, a prescindere da quanto l'hai pagata, se VI siete scelti potrebbe essere il segno che questa e la tua monetazione. Ora cerca un libro che la descriva e valuta se e quanto ti emozionano le sue compagne. Capirai se questa è la tua strada, se ad esempio vorrai rimanere sulle monete di quel paese o magari cercarle di altri paesi ma d'argento. Insomma con calma studia il piano d'azione e programma cosa cercare su cataloghi o manuali. Poi può sempre essere che una moneta sconosciuta ti affascini e cederai in tentazione fuori da ogni schema, ci sta. Ma le monete sono infinite ci vuole un piano. Ciao. Gran bella moneta comunque.
    1 punto
  32. In realtà esistono alcune immagini sul volume "Morgantina Studies. II", che descrive nel dettaglio tutte le monete rinvenute durante gli scavi di Morgantina, anche se non tutti gli esemplari sono stati illustrati. I vari esemplari di una stessa emissione sono stati raggruppati insieme in uno stesso numero di catalogo. Per le serie in questione abbiamo: n. 337 : Serie ufficiale, con testa di Persefone a sinistra. 14 esemplari, con pesi da 4,45 a 11,40 g (media 7,12 g) e diametro 19-25 mm n. 338 : Serie ufficiale, con testa di Persefone a destra. 2 esemplari, con pesi di 8,30 - 8,75 g e diametro 19-22 mm n. 339 : Serie di imitazione di 337. 6 esemplari, con pesi da 4,30 a 7,25 g (media 5,25 g) e diametro 15 mm La serie di imitazione è caratterizzata innanzi tutto dal ridotto diametro, 15 mm contro circa 20 mm e oltre, e da un peso un pò ridotto...
    1 punto
  33. Dici bene ...... Rilevavo solo il fatto che ci vuole la conoscenza profonda di una zecca e la curiosità e l'immaginazione e la pazienza per individuare varianti inedite. E questo avviene per tutte le zecche, piccole o grandi che siano state. Varianti inedite ne appaiono spesso .... ma le vede solo chi ha profonda conoscenza e curiosità e immaginazione e pazienza.
    1 punto
  34. l'ho scelta perché mi sembrava una bella moneta...poi abito in un paese e quindi la reperibilità di monete è scarsa e poi mi è sembrato un bel pezzo d'argento che ha un valore che difficilmente potrà crollare al contrario di altre monete con materiali scarsi
    1 punto
  35. Ed una vecchiotta da 2 Liard. Stati Uniti del Belgio - Territorio dei Paesi Bassi del sud, ebbe solamente 11 mesi di vita.
    1 punto
  36. Ora che l'asta è chiusa.....l'altra sera, sul noto sito, è passato questo Carlino di Filippo II di Spagna..... per me inedito, .... perchè ? Quesiti per l'estate. :blum:
    1 punto
  37. Non pensare troppo....sarà la moneta che sceglierà te.
    1 punto
  38. la moneta vorrebbe essere un Desiderio per Lucca. Il caldo fa brutti scherzi!
    1 punto
  39. Assolutamente non so ! Ma non ho mai visto neppure molti bambini pescare...... Sarà Borghobaffo, competentissimo in materia, a svelarci l'arcano !
    1 punto
  40. Da queste foto faccio veramente fatica a giudicare il grado di conservazione della moneta, sono fatte con lo scanner? Diciamo che l'hai pagata un po' troppo, ci sono in ballo 10 euro di argento, ma diciamo che io (perché faccio veramente fatica a trovare monete al peso dell'argento) al dettaglio la valuterei 15 (anche considerando l'FDC). Sui 20 euro trovi già i 50 franchi.
    1 punto
  41. ................ ma attenzione, ed ecco la novità numismatica: il Citrella usò anche un misto di queste sigle e precisamente la IFc in monogramma, come era la consuetudine dei tempi (identificativa sicuramente di Giovanni Francesco). E su quale monete la possiamo osservare ? .... sulle 3 cinquine battute per ultime. ;) Praticamente l'articolo lo sto scrivendo in questa discussione.
    1 punto
  42. Guardate i dettagli del rovescio, tra legenda e bordo, notare la spalmatura anomala della cuprite che, sottoposta a pressatura, si è espanza verso il bordo.
    1 punto
  43. 1 punto
  44. Il problema alla base è che nel nostro paese non c'è punizione per chi delinque. Anzi l'esempio lo dà chi sta al potere.
    1 punto
  45. Quest'oggi pubblico in questa discussione una moneta di indubbio interesse numismatico: Cavallo:FEDERICO III(1496-1501) Zecca di Napoli rame gr.1,81 D/FERDINANDVS°°°REX;testa coronata di Ferdinando volta a sinistra R/EQVITAS°REGNI°;cavallo al passo a sinistra;in esergo L fra due stellette Riferimenti:PANNUTI E RICCIO 21;MIR 110/13 Di non facile apparizione sul mercato numismatico,questa moneta è stata venduta dalla casa d'aste Aureo & Calicò nell'asta del 24 aprile 2014"Ramon Muntaner" al lotto n°638 realizzando € 220+ diritti Noto una ribattitura della moneta forse su Cavallo di Carlo VIII? La moneta è un R4 come rarità Da notare il ritratto di Ferdinando III che assomiglia più a quello di Ferdinando I Presumo che la moneta sia autentica
    1 punto
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