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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/15 in tutte le aree
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Il 1936 è stato un anno molto prolifico per le commemorative americane, ne posto una per tutte, meriterebbero una discussione a parte che prima o poi farò :) USA 1936 "Gettysburg" Half Dollar5 punti
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___________________________ 1936 Fiji Giorgio V° (1845-1936) 1 Shilling - Argento .5004 punti
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______________ 1936 Brithis West Africa Giorgio V° (1845-1936) 1/10 Penny - Rame/nickel3 punti
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U.S.A. : 1936 buffalo nickel, zecca F3 punti
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Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2014A Tiratura: 1.482.000 Condizioni: BB Città: Milano3 punti
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Buonasera a tutti, dopo i meravigliosi lavori di @@ferdinandoII e @@Maverick ho deciso di cimentarmi anch'io in un po' di bricolage. L'idea si è sviluppata l'anno scorso da quando Maverick ha aperto la sua discussione, e fino a 10 giorni fa l'idea era di farne uno per 10 vassoi. Il problema per me era uno solo, dove lo metto? Guardando poi in camera la mia vecchia scrivania e le monete sparse un po' dappertutto, ho avuto l'illuminazione. Perché non fare una scrivania monetiere :rofl:? Dopo circa 10/12 ore di lavoro diviso in 4 giorni ed una spesa complessiva di circa 230 euro il risultato è questo. ero partito per comprare tutto legno grezzo da tagliare e poi verniciare, ma una volta nel grande magazzino di origi francesi mi sono reso conto che i pannelli belli e fatti costavano molto meno, circa 60 euro, esclusa pittura cartavetrata e soprattutto manodopera, la mia!!!!!2 punti
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Sesino di Bologna. verso: BONONIA DOCET, scudo araldico della città dritto: ..................., ritratto del papa rivolto a destra. Questa tipologia di moneta è stata emessa a partire da papa Giulio III (1550 - 1555) fino a Clemete VIII (1592 - 1605). Purtroppo del tuo esemplare non riesco leggere nemmeno una lettera della legenda del dritto. ciao Mario2 punti
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Salve ragazzi,stamattina siccome volevo farmi un regaletto son andato a veder se trovavo un bel denario,guardo ma sinceramente non c'era niente che mi ispirava,ad un certo punto il signore mi fa,se vuoi ti faccio vedere questo asse di Caligola,siccome dai libri che avevo letto era uno abbastanza "cattivo" mi son detto devo averlo.....e l'ho comprato(mi ha fatto un buon prezzo) Ora collezionando denari ormai mi son fatto l'occhio per veder se son buoni,ma per il bronzo non ho esperienza quindi mi affido a voi,intanto come catalogazione dovrebbe essere un ric 38 il peso è di 11,09 g per 28 mm. Quindi tornado alla domanda secondo voi è buona?grazie2 punti
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Qualche altra immagine e informazione. La parte sinistra l'ho impostata per 15 vassoi, ma se volessi ne entrerebbero 30, le dimensioni sono 150 cm di lunghezza per 60 di profondità, alto 140 cm. Finalmente avrò tutto a portata di mano senza correre da una parte all'altra. Mancano alcune rifiniture, tipo sui tagli degli sportelli e le 2 serrature, ma al 95% è finito.2 punti
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Nell'attesa di qualche altro intervento posto il più largo ma più leggero gr. 1,09 Notavo che la base della T di OTTO è fatta con due punzoni diversi. Curosità, acquistata listino TICINUM nel 19862 punti
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La numismatica è una brutta bestia. Entra in punta di piedi, cammina sul soffice senza far rumore. E' come si dice con tante altre cose: "Smetto quando voglio". Invece no. Ti prende tra le sue braccia e ti coccola. Credi di essere tra le braccia dell Bellucci, invece ti ritrovi con Aretusa. E' costosa? Si è vero, i libri, gli spostamenti, le ore spese per studiare e poi l'acquisto delle monete. E'un salasso, Ma vuoi mettere il bagaglio di cultura che ti porti appresso? Vuoi mettere la storia, anche nascosta, che impari? I soldi vanno e vengono, ma quello che incameri dentro non te lo porta via nessuno, neanche equitalia.2 punti
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1936...George V, Edward VIII o George VI? :D v.2 punti
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@@Pistola84... monete come quella in tue mani, cioe' contraffazioni d'epoca, non sono poi cosi' rare da trovarsi. Sono tuttavia oggetti interessanti che hanno fatto parte della storia di quel periodo. Se non l'hai pagata eccessivamente, io la terrei. Chissà la storia che racchiude anch'essa . Ti posto una analoga moneta ........ a dimostrazione che ha il "suo" mercato anche se falsa... http://www.numismaticamemoli.it/negozio/product.php?id_product=37702 punti
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@@antares68, I miei complimenti, hai dei pezzi da sogno! :clapping:2 punti
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Nella mostra organizzata in occasione della giornata di presentazione del programma Renaissance Herbals - Plantarum Aetatis Novae Tabulae, Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, 3 ottobre 2005, tra i manoscritti e le edizioni a stampa della Farmacia del Collegio Romano (che fu istituito da Sant’Ignazio di Loyola dopo aver fondato la Compagnia del Gesù nel 1534) c’era il Ricettario della triaca, di alcuni tipi di trocisci e del mitridato della spezieria della Compagnia di Gesù al Collegio Romano nell'anno 1646, ms. sec. XVII (Ges.1382). Collegato alla Farmacia era sicuramente il Giardino dei Semplici, di cui la biblioteca possiede uno splendido manoscritto, Catalogus plantarum quibus consitus est Romae hortus aromatoriae R.R.P.P. e Societate Jesu a L.S. confectus anno MDCCLIII. Questo per dire che i Gesuiti potevano reperire la maggior parte delle materie prime per la composizione della teriaca e delle altre preparazioni farmaceutiche di cui andavano famosi nel ‘giardino di casa’, come testimonia anche la regina Cristina di Svezia (Stoccolma 1626, Roma 1689) che era al centro di una notevole attività culturale a Roma dove si era definitivamente stabilita, in occasione della sua prima visita al Collegio Romano nel gennaio del 1656. La regina disse tra l’altro di essere rimasta particolarmente colpita nell’assistere, nella bottega della farmacia, alla preparazione degli ingredienti di erbe, piante, metalli, gemme e altre cose rare per comporre la teriaca. In via del Caravita a Roma aveva sede la spezieria dei Gesuiti dove il celebre medicamento veniva prodotto con un solenne cerimoniale alla presenza delle autorità mediche e religiose dell'Urbe e venduto al consumatore in contenitori chiusi da coperchi di piombo con il trigramma IHS sormontato da una croce che Ignazio di Loyola scelse come proprio sigillo nel 1541 e successivamente la Compagnia di Gesù adottò come proprio emblema. Il trigramma seguito da ‘THERIACA’ è posto tra una croce e un volto d’angelo alato con le iniziali C e R sopra le ali. Un volto d’angelo alato simile a questo è raffigurato anche sui vasi da farmacia dei Gesuiti (e su altri contenitori come ampolle, bricchi, caraffe, bocce, fiasche, ecc.) e rappresenta una sorta di marchio di fabbrica di questo ordine religioso. apollonia2 punti
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Infatti quello da me postato secondo Crippa non è di OTTONE II, avendo una sola crocetta nel diritto prima di IMPERATOR. Mentre per LUCA GIANAZZA (BdN online) OTTONE II simile al n.117. Aggiungo altri scodellati, il primo con il diametro della perlinatura del rovescio di diametro più larga mm. 12,5, nel secondo diametro mm. 11,5 Peso del primo gr. 1,30, il secondo gr. 1,152 punti
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1934 France, 20 Francs, 35mm, 20g, 68% argento2 punti
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Ciao, apro questa discussione perchè sull'onda del piacere datomi dal possedere medaglie Borboniche ho voluto prendere l'altro giorno a Verona un paio di medaglie Papali. Spero che siano le prime di una lunga serie , tanto che ho già prenotato un monetiere. :P La prima è di PIO IX in Argento anno XII in ricordo dell' innaugurazione del tratto della ferrovia Roma -Frascati La seconda è di PIO XI in Argento Anno IX in ricordo delI' Anniversario della costituzione della Città del Vaticano Come sempre sono graditissimi commenti ed aneddoti e purtroppo le immagini son tratte dallo scanner perchè le foto sono pietose. Gianluca1 punto
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Giornata "storica" per gli appassionati di Euro, per la prima volta la moneta più sognata da ogni collezionista è stata trovata in circolazione, il 2 Euro commemorativo "Grace Kelly", emesso dal Principato di Monaco nel 2007 è stato trovato dall'amico @@DanPao in quel di Nettuno (Roma), inserisco qui il link di "osservatorio rarità" dove ha voluto condividerlo con noi...........http://www.lamoneta.it/topic/35865-osservatorio-rarit%C3%A0/page-927 Per chi non segue l'Euro come collezione il link del nostro catalogo..............http://catalogo-euro.lamoneta.it/moneta/E-A2/16 E anche qui aggiungo i miei complimenti............ :clapping:1 punto
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Essendo neofita in questo campo, chiedo ai più esperti, se è attribuibile a qualche incisore, questa devozionale di grandi dimensioni (cm.3,9x4,5), probabilmente del secondo quarto del XVII Secolo,1 punto
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Recentemente un amico francese ha portato alla mia attenzione le immagini di un interessante restauro applicato a un sesterzio di Traiano Decio. Il sesterzio faceva parte di un gruppo di monete con strani sedimenti rossastri di tipo terroso esitati in aprile da Roma Numismatics nella E-sale 17. Anche nelle due E-sale precedenti Roma Numismatics ha esitato un cospicuo numero di sesterzi con questi sedimenti terrosi rossastri. Nella sezione aste si era discusso se questi sedimenti terrosi fossero originali o invece artificiali e aggiunti per sporcare le monete e dare un impressione di monete "appena scavate" e parzialmente pulite. Questa la moneta in oggetto come si presentava in vendita nell'asta Roma: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1903&category=39648&lot=1659508 La stessa moneta è poi ricomparsa in maggio, un mese dopo, in un negozio di Vcoins, dopo essere stata restaurata e migliorata, ad un prezzo (ovviamente) molto maggiorato. Ecco il risultato finale: E con altra esposizione...: Come potete vedere è esattamente la stessa moneta..... : Che ne pensate? E' stato un restauro rispettoso e puramente conservativo, mirato a recuperare le superfici e i dettagli originali, e la patina risultante è solamente la patina che era già presente "sotto" i sedimenti rossastri? Oppure già che c'erano si è cercato di migliorare il piu' possibile conservazione ed estetica del manufatto, andando ad aggiungere dettagli con tooling moderato, eliminando difetti di battitura e ricreando una patina omogenea e di maggior appeal estetico? Devo ammettere in ogni caso (quali che siano le risposte alle domande sopra espresse) che il restauratore in questo occasione ha dimostrato di sapere il fatto suo, a differenza di molti casi visti recentemente in asta in cui molti bronzi sono stati a dir poco "violentati" da mani inesperte.1 punto
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Ragazzi ...... così vuol dire farsi del male ... bisognerebbe creare delle discussioni organiche per doge e per varianti ... da mal di testa. :blum: Segni dei massari, stendardi con croce o altro, stendardi frangiati o non, numero dei laccetti del mantello, promissione dogale verticale oppure obbliqua, piedi del doge paralleli o divaricati, ritratto del Venier .... Non dico che non si potrebbe fare, ma abbiamo già alcune ricerche in campo ... e mettere troppa carne al fuoco, si rischia di bruciarla. :pardon: saluti luciano1 punto
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A parte che al momento non è vera la tua affermazione, se mai accadesse suppongo che nell'immediato ci sarebbe un rialzo dei prezzi.1 punto
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La moneta in questione a mio parere è un falso, sia l'interno che l'anello esterno, una moneta falsa in tutto e per tutto e non una combinazione di moneta vera e moneta falsa, infatti tutto l'insieme risulta molto poco leggibile e grossolano, ricordiamoci che il falsario non ha l'obbiettivo di ricreare una moneta da spacciare come rarità numismatica, ma solo di ingannare una persona media che riceve la moneta come resto, quindi è inutile mettere troppa perizia nel creare tali monete, basta una somiglianza anche grossolana che inganni l'utilizzatore finale.1 punto
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Ecco il mio suberato di Filippo proveniente dalla Pecunem del 7 giugno scorso. KINGS OF MACEDON. Philip II (359-336 BC). Fouree Tetradrachm. Amphipolis. Obv: Laureate head of Zeus right. Rev: ΦΙΛΙΠΠΟΥ. Youth on horseback right, holding palm. Controls: dolphin below horse, Π below raised foreleg. Le Rider, pl. 46, 19; SNG Berry 120. Condition: Very fine. Weight: 10.10 g. Diameter: 23 mm. Il peso (10,13 g) è praticamente quello dichiarato, mentre il diametro è 23,3-23,9 mm. La densità di 7,6 g/cm3 ottenuta pesando la moneta in aria e sospesa in acqua corrisponde a quella del bronzo con ca l’8% di stagno. Il tetradramma è stato coniato ad Anfipoli sotto Cassandro (circa 316-314 a. C. o 323-315 a. C.) e presenta come simboli sul rovescio un delfino in nuoto verso il basso sotto la pancia del cavallo e un Π (P greco maiuscolo) con un punto al suo interno sotto la zampa anteriore Questo è un esemplare d’argento. KINGS of MACEDON. Kassander. As regent, 317-305 BC. AR Tetradrachm (23mm, 14.32 g, 6h). In the name and types of Philip II. Amphipolis mint. Struck circa 316-311 BC. Laureate head of Zeus right / Youth, holding palm frond, on horseback right; dolphin below, pellet-in-Π below raised foreleg. Le Rider pl. 46, 19; Troxell, Studies, group 9, 331-2; SNG ANS 749–56. EF, lightly toned. apollonia1 punto
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preso oggi direttamente dall'editore, rinnovo i miei complimenti a lui e agli autori Achille e Davide, a mio parere le immagini sono buone1 punto
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Sulla prima di Giancarlo io vedo la P uguale alla prima R che ha un piccolo cuneo sul cerchio interno, la seconda R invece è del tipo aperto senza stanghetta. Nel secondo vedo R e P come nel primo la P e la prima R.1 punto
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Ormai ho invaso anche questo campo in quanto trovo utile e interessante affiancare all' esemplare autentico anche l' eventuale falsificazione1 punto
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diciamo che per me possono disprezzare un po' ciò che gli pare, non mi fa né caldo né freddo; se a me una cosa piace, di certo non mi cruccio che non piaccia a qualcun altro. ciao.1 punto
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Come SANCTA ET B AV CVX c'è al CNI 32 ....direi che è' la più probabile a questo punto....1 punto
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Dunque ragazzi, È la terza discussione di seguito che devo moderare in quanto tutte sfociano, alla fine, in qualche attacco o insulto... La chiudo direttamente, non vedo spazio tra voi per ulteriori spunti di interesse. Ricordo, inoltre, che questo è un forum di numismatica e che la sezione agorà non è stata creata per discutere di argomenti extra numismatici in modo sistematico, bensì per fornire una zona di colloquialità più generica. Non vedo tuttavia alcuna colloquialità in questa discussione.1 punto
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______________ 1935 Venezuela 5 Bolivares - Argento .9001 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Slovacchia Anno: 2014 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: SPL Città: Bibione (Ve)1 punto
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Purtroppo la Storia Augusta che in origine trattava anche della Vita di questo Imperatore , ci e’ giunta con una lunga e gravissima lacuna che riguarda le Vite degli Imperatori del terzo secolo , oltre che dei primi due Imperatori del I e II secolo Nerva e Traiano , a cominciare da Filippo L’Arabo fino a Volusiano compreso , perdita che comprende anche gran parte della Vita di Valeriano , cioe’ in pratica dal 244 fino all’anno 259/260 ; in pratica si tratta di una perdita temporale di 16 anni , anni cruciali e travagliati per l’ Impero Romano che gli storici hanno definito come l’ inizio della grande crisi del III secolo . Per fortuna alcuni brevi cenni che sopperiscono in parte alla grave perdita della Storia Augusta ci giungono da Zosimo nella sua opera : Storia Nuova , di cui abbiamo parlato recentemente a proposito di Costantino e da Giordane , un altro storico bizantino , di lingua latina , del VI secolo ma di origine barbara , molto probabilmente Goto o forse Alano , che scrisse l’ opera : De origine actibusque Getarum ; di entrambi gli storici riporto sotto alcuni passi relativi agli ultimi momenti della Vita di Traiano Decio . Traiano Decio il cui vero nome era Gaio Messio Quinto Decio , appellato in seguito dal Senato : Traiano , a ricordo del grande Traiano , per il suo buon governo , anche se breve , dello Stato e per le sue vittoriose campagne iniziali sotto Filippo , contro i Goti ; nacque a Budalia in Pannonia ma da madre di sicura origine italica , probabilmente discendente dagli antichi Decii , famiglia consolare plebea repubblicana ed imperiale di cui un loro ramo e’ storicamente accertato prese in seguito il nome di Quintii , mentre il padre potrebbe essere appartenuto alla Gens dei Messii , di ignota origine , forse essa stessa italica . Per le sue vittorie nell’ Illirico nel 249 , fu dall’ esercito acclamato Imperatore , anche se contro la sua volonta’ per non essere indotto a tradire il suo Imperatore in carica , Filippo l’Arabo , contro il quale infine fu costretto a combattere e vincere nella battaglia di Verona , divenendo cosi Imperatore . Ora senza ripercorrere la vita , le opere e la morte di Traiano Decio da Imperatore , ben disponibile per approfondimenti su libri ed in rete , torniamo all’ argomento del post , il Genio ; che cosa rappresentava in generale la raffigurazione simbolica del Genio nella religione e nella numismatica romana e in particolare nelle monete emesse sotto Traiano Decio ? presso gli antichi la credenza era che il Genio nasceva e moriva con ogni uomo o secondo un’altra corrente postuma gli sopravviveva nell’ aldila’ come un anima immortale ; il Genio consigliava e guidava l’ uomo generalmente verso il bene ma alcune volte anche verso il male se non veniva ascoltato o capito nelle sue manifestazioni , nel corso del proprio percorso terreno ; era una figura spirituale che puo’ essere comparata con il successivo Angelo custode dei Cristiani . Esistevano nella religione romana diverse simbologie del Genio , tra queste vi erano : Il Genius loci e Genius familiaris in aspetto di serpente Il Genius familiaris, rappresentato per lo più come togato accanto ai Lari , viene sostituito da un grande serpente posto tra i Lari . Il Genius del pater familias può apparire anche in figura di serpente. Il Genius familiaris ; Augusti ; loci , in figura umana con la toga Il Genius Augusti ha origine dal culto del Genius familiare e si presenta come un giovinetto con mantello o in toga e i suoi attributi sono la cornucopia , la cassetta d'incenso o il ramo nella sinistra e la patera nella destra , anche il Genius loci viene rappresentato in casi eccezionali come togato e con una patera nella mano destra . Il Genius exserciti e’ rappresentato togato e sul capo cinto da una corona murale Il Genius Populi Romani , questo risulta già esistente alla line del III sec. a. C. da una notizia in Tito Livio (Libro XXI , 62, 9). Possiede anche un santuario, confermato sicuramente da Dione Cassio (Libro XLVII , 2, 3 e l 8, 2), al Foro Romano in vicinanza del tempio della Concordia, almeno sin dal periodo tardo repubblicano Il Genius del Senato viene rappresentato , senza eccezioni , anziano e barbuto Nelle emissioni di Traiano Decio che ci interessano vediamo due rappresentazioni del Genio nei rovesci , una con la legenda GENIVS EXERC ILLYRICIANI S-C , e l’altra con la legenda semplificata GEN ILLVRICI S-C , in entambi i casi con giovinetto seminudo che tiene nella mano destra una patera e nella sinistra una cornucopia , con la testa turrita . La prima moneta faceva riferimento al Genio dell’ esercito Illirico che lo guidava nelle sue vittorie contro i Goti , la seconda al Genio dell’ Illirico come parte territoriale e importante che proteggeva l’ Impero Romano sul confine nord orientale . Sebbene questi aiuti avuti dal Genio dell’ esercito a Traiano Decio , questi non pote’ nulla o non ascolto’ i consigli del Genio contro il tradimento ? (notizia riportata dal solo Zosimo) di Treboniano Gallo e mori insieme al figlio Herennio Etrusco nella battaglia di Abritto nel 251 Giordane : De origine actibusque Getarum , XVIII , 2 “ E subito il figlio di Decio cadde mortalmente trafitto da una freccia. Alla notizia il padre, sicuramente per rianimare i soldati, avrebbe detto "Nessuno sia triste, la perdita di un solo uomo non deve intaccare le forze della Repubblica". Ma poco dopo, non resistendo al dolore di padre, si lanciò contro il nemico cercandovi o la morte o la vendetta per il figlio ……. Perse pertanto impero e vita. “ Secondo invece la versione di Zosimo, la fine di Decio fu causata dal tradimento di Treboniano Gallo Zosimo , Storia nuova , Libro I , 23.2-3 “….. Gallo , deciso a ribellarsi [a Decio], inviò dei messaggeri presso i barbari, invitandoli a partecipare al complotto contro Decio. Accolta in modo favorevole la proposta, mentre Gallo rimaneva a guardia, i barbari si divisero in tre armate: disposero la prima in una località davanti alla quale si estendeva una palude. Dopo che Decio ebbe ucciso molti di loro, subentrò la seconda armata, e quando anche questa fu messo in fuga, apparvero solo pochi soldati presso la palude del terzo contingente. Gallo consigliò allora a Decio di attraversare la paude e inseguire i barbari. L'Imperatore, che non conosceva quei luoghi, mosse all'attacco senza alcuna precauzione. Bloccato, però dal fango con tutto l'esercito e colpito da ogni parte dagli arcieri dei barbari, fu ucciso insieme alla sua armata, non potendo più fuggire. Questa fu la fine di Decio, che aveva regnato in modo eccellente” Sotto : busto di Traiano Decio , Sarcofago Ludovisi dell'epoca di Traiano Decio nel quale si pensa di vedere Decio in battaglia contro i Goti , pianta dei combattimenti di Decio fino ad Abritto , sesterzi con il Genio1 punto
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______________ 1935 Nuova Guinea Giorgio V° (1845-1936) 1 Shilling - Argento .9251 punto
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Un pezzo di 50-centavos 1935 messicano coniate in argento ,420, 27mm di diametro, con un peso di 7,97g. La stessa punta in argento prezzi che ha portato alla rinascita di 1935 il grande 10- e 20-centavos di monete di rame (notgeld messicano!) ha causato l'argento in questo 50-centavos 1935 per essere ridotto a una finezza anemico di ,420 (si noti la scomparsa della solita "0.720" alla testa dell'Aquila). Queste monete—un tipo di un anno—recare il marchio di zecca di città del Messico, e molti sono stati infatti colpiti lì (c.10,799,150), ma grandi numeri sono stati coniati anche presso le zecche americane a Philadelphia (25.000.000), Denver (17.000.850) e San Francisco (18.000.000). L'monete americana 1935 per il Messico è una vera stranezza. Messico ha raramente bisogno molto aiuto soddisfare i propri requisiti di monete, e quale aiuto è necessario solitamente è stato più confortevole sempre da fonti europee. Infatti, solo precedente istanza di aiuto coniatura americano era nel 1906-07 come ottenere nasce il nuovo conio "ESTADOS UNIDOS". (Compreso l'unica monete di New Orleans per un altro paese). Non fino al 1949 una zecca americana ancora colpirebbe monete messicane—e quelli sono stati intesi per il nazionalista cinese. Ma torno questi pezzi 50-centavo e 1935. L'invenzione americana riflette la relazione di Messico e Stati Uniti molto migliorato del tempo, e suggerisce anche che il Messico bisogno un sacco di 50-centavos molto rapidamente. La denominazione non fosse stata prodotta dal 1925—modo alimentazione era probabile stretto comunque—e l'economia del paese migliorando stava mettendo pressione su moneta forniture al momento molto alta dei prezzi d'argento sono stati ulteriormente riducendo la loro disponibilità. Ma l'emergenza fu di breve durata e lunga tradizione buone monete d'argento del Messico si è riaffermata rapidamente. Molto rapidamente si è riaffermata—ho letto che questi pezzi di 50-centavo 1935 furono demonetizzati il 28 agosto 1936. (Questo particolare esempio supporta certamente quella data). :) v. ------------------------------------------------------------------- A Mexican 1935 50-centavos piece struck in .420 silver, 27mm in diameter, with a weight of 7.97g. The same spike in silver prices that led to 1935’s revival of the big copper 10- and 20-centavo coins (Mexican notgeld!) caused the silver in this 1935 50-centavos to be reduced to an anemic fineness of .420 (note the disappearance of the usual “0.720” at the eagle’s head). These coins—a one-year type—bear Mexico City’s mintmark, and many were indeed struck there (c.10,799,150), but large numbers were also coined at the American mints in Philadelphia (25,000,000), Denver (17,000,850), and San Francisco (18,000,000). The 1935 American coinage for Mexico is a real oddity. Mexico has rarely needed much help meeting its own coinage requirements, and what help it has needed it has usually been more comfortable getting from European sources. In fact, the only previous instance of American coining help was in 1906-07 as the new “ESTADOS UNIDOS” coinage was getting established. (Including the only New Orleans coinage for another country.) Not until 1949 would an American mint again strike Mexican coins—and those were intended for the Nationalist Chinese. But back to 1935 and these 50-centavo pieces. The American coinage reflects the much-improved Mexican-U.S. relationship of the time, and suggests too that Mexico needed a lot of 50-centavo coins very quickly. The denomination hadn’t been produced since 1925—so supply was likely tight anyway—and the country’s improving economy was putting pressure on coin supplies at the very moment high silver prices were further reducing their availability. But the emergency was short-lived, and Mexico’s long tradition of good silver coins quickly reasserted itself. Very quickly reasserted itself—I have read that these 1935 50-centavo pieces were demonetized on 28 August 1936. (This particular example certainly supports that date.) :) v.1 punto
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Il collezionismo e' una opportunità .....puoi coglierla o non coglierla ......sta a te.....di poter fare insieme alle monete un viaggio nella tua storia, nelle identità, nelle civiltà.....un arricchimento culturale personale ma anche sociale, poi il viaggio sarai tu a dirigerlo in che modo, dove, quando , sarà sicuramente comunque un unicum , il tuo.....1 punto
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Questa bellissima medaglia devozionale gesuita,ottagonale in ottone è attribuita al grade incisore Ermenegildo Hamerani, rappresenta S. Ignazio di Loyola e S. Francesco Saverio, sul libro aperto che tiene S.Ignazio in basso ci dovrebbe essere il marchio della lupa, secondo il Ruitz è stata prodotta nel I° quarto del XVIII sec.(pubblicata sul libro di Mario De Ruitz "PIETATIS CAUSA" pag. 118 N°43, rara. Ciao Borgho.1 punto
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Secondo me bisognerebbe distinguere il collezionismo dalla numismatica; possono coesistere ma non sono imprescindibili uno dall'altro. Una persona può essere tranquillamente un numismatico e collezionista di monete ma anche essere solo un collezionista o solo un numismatico... Ci sono molti numismatici che non posseggono monete ma sanno "vita morte e miracoli" di tantissime monete come ci sono tantissimi collezionisti che hanno importanti collezioni di monete ma che sanno poco o niente della loro storia e dei popoli che le usavano...1 punto
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