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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/23/15 in tutte le aree
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sono di parte, perdonate.... per me ogni intervento che ecceda una corretta pulizia / salvaguardia dell'esemplare, è sbagliato. premesso che del valore commerciale non mi frega un gran ché, l'intervento mi pare invasivo e vedere queste cose mi fa sempre male al cuore..... se qualcuno dicesse: "le pieghe della veste della venere di Milo... aggiustiamole un po' che sembrano rovinate"...voi cosa direte? il valore commerciale aumenta? il valore storico archeologico? boh... ovviamente siamo nel soggettivismo più assoluto, quindi accetto l'opinione di tutti e la rispetto4 punti
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Potevi anche direttamente non aprire invece che chiudere.Sappiamo che a te piacciono queste "monete" colorate. Alla stra grande maggioranza di forummisti non piacciono invece. Quindi e' inutile ripartire con la solita polemica. Ti do' la soluzione:a noi fanno schifo e non le compreremo,a te piacciono e le comprerai. Problema risolto. Non e' molto complicata come cosa credo. Continuare a punzecchiare non credo sia utile ne' per te ne' per noi ne',tantomeno,per il forum.3 punti
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Appena arrivata direttamente dall'Inghilterra !! ora mi manca più solamente quella del 1989 per completare la serie della regina Elisabetta ... si tratta pure della prima moneta proof proviene dalla recente asta St James's Auction n32 " The Park House Collection " tiratura: 7500 ex.2 punti
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Premesso che rispetto ogni pensiero esposto in questa discussione, vorrei esprimere qualche considerazione. Non penso che la religione abbia il diritto di decidere a chi attribuire dei diritti: gli omosessuali non chiedono di sposarsi in chiesa, ma di assistere il partner malato sul letto di un ospedale e di aver diritto a ricevere la pensione una volta scomparso il compagno/la compagna di una vita (semplificando di molto la questione; sono i primi due esempi che mi vengono in mente). Non vedo che problemi possano arrecare questi diritti ad una persona eterosessuale e cristiana. Credo che i cristiani abbiano diritto di protestare contro un'eventuale legge che riconosca agli omosessuali questi diritti: non perchè cristiani, ma perchè sono cittadini italiani con diritto di esprimere la propria opinione. Non credo però che possano essere imposti i dogmi della religione cristiana a tutta l'Italia: perchè l'Italia è uno stato laico e perchè in Italia esiste il diritto di professare anche altre religioni. Agli omosessuali consiglierei, però, di limitare manifestazioni tipo "Gay Pride", per non peggiorare l'immagine che il cittadino medio ha di loro. Lo stesso dicasi per le "effusioni" amorose: sia chiaro, non perchè non ne abbiano diritto; semplicemente perchè in Italia non siamo pronti. Sinceramente, però, mi disgustano certe effusioni eterosessuali, piuttosto che certi casti baci omosessuali. Da un punto di vista più scientifico credo che l'omosessualità sia un "fatto" del tutto naturale in gran parte delle specie animali, umani compresi. Come si colleghi l'omofobia all'omosessualità non saprei: non escludo che la teoria dell'antropologia culturale sia corretta, ma credo che l'omofobia dipenda molto anche dal contesto culturale in cui si cresce. Riconosco di non essere in grado di esprimere un parere personale sui transessuali, nascite in provetta, madri surrogate...E' un mio limite. Le adozioni da parte di coppie omosessuali sono un argomento delicatissimo. Io mi ero posto una domanda: se un giorno io e mia moglie dovessimo morire, preferirei che i nostri figli fossero affidati a persone omosessuali che possano amarli o ad un istituto? La mia risposta è stata semplice :) Non credo che un bambino cresciuto da omosessuali possa avere particolari problemi, se educato in modo adeguato: la paura è che diventi omosessuale? Gli omosessuali sono figli di eterosessuali quindi non vedo un problema per questo aspetto :) Pensieri in libertà, nel rispetto di tutti i partecipanti :) Ma mi rendo conto di essere tornato off-topic e me ne scuso.2 punti
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a capotavola mi sembra di vedere il ministro delle finanze Greco. brutto segno, sarà venuto a vendere la collezione.2 punti
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Non riesco a capire bene il filo logico della discussione: 1- si è partiti da un'identità sessuale 2- si passati ai diritti inviolabili di ciascun individuo 3- si è poi andati a negare i diritti di altri 4- tutto attraverso condimenti religiosi, filosofici, medici.... Vi ci vuole uno specialista veramente bravo....... In primis tutti possono fare OGGI ciò che più gli aggrada. Se poi si ricevono delle critiche si deve avere pazienza perché nella vita tutti siamo stati o saremo criticati per qualche scelta. Se ci da fastidio una critica vuole dire che non siamo convinti della scelta, e non bisogna incolpare sempre gli altri. Se veramente sono convinto di qualcosa non mi interessano le opinioni demolitrici degli altri consociati. In secondo luogo i diritti e le libertà di un soggetto finiscono dove iniziano quelle di un altro. Questo non è solo diritto ma una questione di buon senso. Quindi se uno è credente non deve essere criticato per questo fatto, così come l'omosessuale non vuole essere criticato per le sue scelte. Oggi si sta vivendo un fanatismo laico, attenzione che poi questo è un boomerang e ritornerà indietro. In terzis si deve aprire un discorso molto complesso: i bambini sono soggetti o sono oggetti di diritto? La risposta sarebbe ovvia: sono titolari di diritti, che vengono però gestiti dai genitori (o da coloro che ne hanno la tutela) nei loro interessi. Però ho notato che si parla dei diritti delle coppie omo ad adottare i minori. Scusate ma quali diritti? Le adozioni sono un diritto delle coppie (etero ed omo) , ma quando mai? Dove c'è scritta una corbelleria del genere? C'E' SOLO IL DIRITTO AD ESSERE ADOTTATI, CIOE' IL DIRITTO DEL MINORE AD AVERE UNA FAMIGLIA E NON DELLE COPPIE O DI SINGOLI INDIVIDUI. L'adozione è un gesto di solidarietà e non di egoismo: non posso avere figli allora ne prendo uno. I bambini non sono cani o altre bestioline che si vanno a comperare in un negozio o a prendere in un canile. Quindi se il diritto è del minore, logica vorrebbe che questi ricevesse la più completa biologicamente delle opzioni per una più sana crescita. E quale potrà essere la scelta più completa?2 punti
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Io sarei stato su una via di mezzo. Avrei rimosso le concrezioni terrose, originali? Da valutare, lavata e tenuta così. La patinatura e ricostruzione di lettere della leggenda, come la C di vict, sono interventi che non mi piacciono. Di sicuro ripagherà economicamente, la preferivo con o suoi " difetti". Ovviamente ragiono da collezionista abbastanza tradizionalista. Se fossi un commerciante...2 punti
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Ciao eccola Silvio EGYPT. Alexandria. Hadrian, A.D. 117-138. Thinites Nome. Year 11 (A.D. 126/7). Laureate head of Hadrian right. Rv. ΘINI, Elpis walking left, holding flow and raising hem of skirt; in right field, date (L IA). 2.00 grams. Giessen -. Dattari 6398. Kampmann & Ganschow N51.3. Fine. (200-250) From the collection of Lawrence Feinberg.2 punti
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Nella manifestazione ufficialmente di sostegno della famiglia "regolare e normale" ma di fatto contro l'apertura alla "legalizzazione" delle coppie omosessuali, tra gli oratori ufficiali a difesa della famiglia ci stava anche questo predicatore secondo il quale "il femminicidio colpa delle mogli che non amano più il marito": http://www.huffingtonpost.it/2015/06/23/kiko-arguello-femminicidio_n_7643056.html?ref=fbpr E' un caso estremo, certamente, aggiungerei che patologico. Ma è la conseguenza estrema che ha il suo inizio in un ragionamento che nega alla donna uguaglianza con l'uomo, anche nell'esprimere la sua sessualità (che ha il diritto di vivere promiscuamente, se così le aggrada), e, soprattutto, che nega che possa esistere un concetto "diverso e alternativo" di famiglia. Ho cercato quanto più possibile di mantenere questa discussione in termini laici, aconfessionali, ma purtroppo spesso coloro che si sono mostrati contrari all'accettazione della coppia omosessuale con diritti paritetici a quella eterosessuale, lo hanno sempre fatto da un punto di vista confessionale. Non hanno mai manifestato un loro intimo pensiero al proposito, ma hanno fatto riferimento all'insegnamento della chiesa e alla sua dottrina. Questa incapacità di porsi davvero da un punto di vista laico, che non significa né anticlericale né ateo, è ciò che rende così difficile il dialogo con chi, invece, ha nella dottrina di una fede (qualunque sia questa fede) una premessa indiscutibile.2 punti
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Ciao sembrerebbe un dichalkon con la Spes L IA zecca di Alessandria forse di Adriano ma no riesco a vedere bene. Silvio2 punti
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Naturalmente qui sconfiniamo nel problema dell'esatto inquadramento metrologico e cronologico del quadrigato, che attende ancora una esaustiva sistemazione e soluzione. La scuola inglese, avviata dal danese Thomsen e sviluppata da Crawford, sostiene che il quadrigrato deve essere nato associato all'asse librate ridotto di 240 scrupoli. Dal momento che il quadrigato pesa intorno a 6,75 g, appare evidente che era una moneta da 6 scrupoli (scrp). Visto che la parità AR:AE era quasi costantemente nel III secolo a.C. di 1:120, già esistente nelle emissioni romano-campane, applicando la formula di proporzione: AR (6 scrp) : AE (240 scrp) x 3 = 1: 120 appare evidente che per soddisfare le due parti dell'equazione il quadrigato di 6 scrupoli valeva esattamente 3 assi di 240 scrupoli. Più esattamente era un didramma di 6 scrupoli. Il mezzo quadrigato era quindi un dramma di 3 scrupoli e valeva 1,5 assi di 240 scrupoli. Il terzo nominale, con il singolo cavallo, cosa era? Non sembra corretto pensare, come verrebbe spontaneo, all'unità dello scrupolo (1,137 grammi), che varrebbe quindi 0,5 assi (ossia un semisse) di 240 scrupoli. In effetti il peso appare un pò basso (anche se poi in genere in antichità i frazionali in argento hanno un peso meno accurato e deficitario rispetto ai nominali maggiori) e poi esiste la famosa testimonianza di Varrone (LL, v, 174), secondo cui nummi denarii (unanimemente considerato un errore per indicare invece i quadrigati) decuma libella ... et erat ex argento parva, ossia che esisteva una moneta pesante 1/10 del quadrigato. Se ammettiamo una moneta pesante 1/10 del quadrigato avremmo però una moneta del peso teorico intorno a 0,675 grammi, troppo basso rispetto al peso reale degli esemplari pervenuti, che indicano un peso medio intorno a 1 grammo. Il termine litra è nato dal fatto che il didramma in Sicilia era una moneta del valore di 10 litre, per cui un decimo del didramma (come appunto anche nel sistema della libella) era appunto una litra e Roma aveva stretti rapporti con Siracusa, governata dal suo fedele alleato Ierone II. Sinceramente non so come si possa spiegare meglio sul piano metrologico questo raro frazionale, che sembra comunque fuori luogo.... E poi la vera litra siciliana pesava meno di 1 grammo, al massimo intorno a 0,7-0,8 grammi. Però c'è da osservare che a Siracusa veniva coniata una monetina, con Artemide/Civetta, del peso intorno a 1,10 grammi, generalmente considerata una moneta da 1,25 litre (ma che invece potrebbe anche essere una moneta allineata verso lo scrupolo romano). Non vedo evidenti ragioni per parlare di una libelli da 1/10 del quadrigato. Vedo molto come una moneta da 1 scrupolo (una unità indicata anche dal singolo cavallo) e si avrebbe un sistema armonico di tre nominali nella scala di 6 - 3 - 1 scrupoli, ancora allineato alla mentalità duodecimale). E' da osservare che durante la produzione dei tre nominali in argento basati sul quadrigato (RRC 28/3-5) furono coniati, per un breve tempo, anche due nominali in oro (RRC 28/1-2), con la famosa scena del giuramento), rispettivamente di 6 e 3 scrupoli (in oro). Il vero problema però è che non esiste un unanime consenso su quale asse romano era basato il quadrigato di 6 scrupoli. Ad esempio il Giesecke, poi seguito da Pedroni, preferiva considerare il quadrigato come una moneta del valore di 5 assi semilibrali di 144 scrupoli: AR (6 scrp) : AE (144 scrp) x 5 = 1: 120 avviando per la prima volta la strada verso un sistema decimale e non più duodecimale. Appare evidente che secondo questo sistema, il nominali in argento avrebbero invece rispettivamente il valore di 5 - 2,5, mentre il frazionale col cavallo, se è di 1 scrupolo, varrebbe 0,833 assi di 144 scrupoli. Se è del sistema della libella di 1/10 del quadrigato, varrebbe invece 0,5 assi semilibrali (il che ha ancora poco senso). In ogni caso un bel casino.... Se si accetta l'ipotesi che il quadrigato sia comunque una moneta emessa dopo la fine della prima guerra punica, siamo di fronte a una situazione economica duramente provata dagli eventi bellici. Per questa ragione, secondo quest'ultima ipotesi, Roma ridusse l'asse da librale a semilibrale. Nel contempo, per non assestare un colpo troppo duro alle esauste finanze dei cittadini, il valore del didramma romano fu innalzato da 3 a 5 assi, mantenendo la parità AR:AE di 1:120. Insieme al quadrigato nacque anche un nuovo sistema di computo, basato sulla libella, equivalente a 1/10 del quadrigato. E qui ci sarebbe da discutere. Il sistema basato sul quadrigato in ogni caso fu messo a dura prova dalle notevoli spese dei primi anni delle seconda guerra punica e si sgretolò definitivamente nel 216 a.C., all'indomani della disfatti di Canne. Fu approntata la nuova moneta, più augurante, del vittoriato, una dracma di 3 scrupoli, per l'area di influenza greca, subito seguito, intorno al 215-214 a.C. (piuttosto che 212-211 a.C. di Crawford) dalla nuova moneta del denario di 4 scrupoli, del valore di 10 assi sestantali, inizialmente destinato alle aree di diretta influenza romana. Grazie alle grandi vittorie romane il denario diverrà la moneta cardine dell'economia romana. P.S.: credo che la sede più appropriata di questa discussione sia nella sezione repubblicana.2 punti
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Non per fare il solito rompiscatole, disfattista e criticone, ma ad una prima occhiata mi sembra una pessima copia dell'esemplare di Ilanz. Spero proprio di sbagliarmi perchè queste cose mi mettono una tristezza infinita. Guardate la moneta di Ilanz: questo è un piacere per gli occhi!2 punti
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Al D/ debolezze di conio sui capelli della tempia e sulla punta dei baffi. Al R/ sulle piume basse dell'ala e dell'artiglio a sinistra. I segni sul bordo del R/ credo che siano dovuti ai FERT o alle rosette o ai nodi Savoia in incuso. Notevole freschezza del metallo, direi Fdc, a essere pignoli qFdc/Fdc.2 punti
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Volevo condividere questo pezzo con voi. Secondo me è un'ottima moneta, la foto al dritto mostra qualche segnetto che con la lente non si notano.1 punto
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Questo oscurantismo è proprio di chiunque parta da una posizione dogmatica, ovvero da una "verità rivelata" che non può essere messa in discussione. Ho sentito più volte persone spaare a zero cono Darwin che farebbe discendere l'uomo dalla scimmia le quali, alla domanda se avevano letto qualche opera di Darwin, rispondevano che no e che non le avrebbero lette mai perché contrarie alla Sacra Scrittura. Come si può criticare un libro che non si ha letto? E' terribile vedere l'enorme ritardo della scuola nel far conoscere ai giovani gli enormi progressi avvenuti negli ultimi vent'anni grazie alla tracciatura del DNA umano e allo studio del Mta mitocondriale che ha cambiato radicalmente la nostra conoscenza dell'essere umano. Per esempio, quante persone sanno se davvero sia esistita o meno una Eva, cioè una donna dalla quale geneticamente deriviamo tutti? O dire quando questa donna è vissuta? C'è ancora chi crede che l'uomo di Neanderthal avesse un aspetto scimmiesco! Al margine: se coloro che sono credenti e hanno nella Bibbia un testo rivelato e, soprattutto, la leggessero davvero con attenzione, si accorgerebbero che la prima donna creata da Dio non è Eva!1 punto
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@@claudioc47 questa moneta non è stata pulita e non è spl+ . Alza il tiro , perché i fondi urlano1 punto
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Tre monete e qualche considerazione , sperando di non apparire troppo ermetico . La prima moneta : didrammo arcaico di Kalymna(?) , estremamente raro noto in 4 soli esemplari ,rinvenuto col Taranto Hoard del 1911 , non pervenuto al nostro pubblico demanio , sua legale destinazione , perché immediatamente disperso nel mercato numismatico europeo . La seconda moneta : nomos di Metaponto all'origine di questa discussione ,anch'esso estremamente raro e noto in soli 4 esemplari ,forse transitato in incognito nel nostro pubblico demanio , forse (fuor)uscitone non si sa come e quando . Entrambe le monete ricomparse nella famosa vendita Kunstfreundes , con le relative provenienze pubblicamente dichiarate ed assurte a nobile pedigree . Dal post 81 , potremmo immaginare che queste due monete se si fossero trattenute nel pubblico demanio , con grande probabilità non censite , non pubblicate , non catalogate , riposerebbero in un cassetto museale al più identificabili come 2 oggetti monetiformi in argento , forse del peso totale di gr. 16,67 . Dal post 53 , che ancor più articola quanto sopra , potremmo anche intuire che , ad onta della nostra pubblica , numismatica ignavia ma per buona sorte della scienza numismatica , il passaggio in collezione privata e la comparsa in asta , ha sottratto quei capolavori ad un probabile oblio ridandoli al loro meritato prestigio , sia pure per ora solo fotografico . La terza moneta : Pescata a caso a titolo puramente esemplificativo , tra le immagini nel forum , il diritto di un celeberrimo tetradrammo di Siracusa , privatamente fotografato da Franke-Hirmer per il loro libro , ormai mezzo secolo fa , nel museo dove allora si trovava e certamente tuttora si trova . Se non per tutto , almeno per questo ed altri esemplari di simile levatura , a quando una documentazione almeno fotografica , più recente e pubblica , a maggior tutela di tali beni culturali , anche nella malaugurata evenienza che una improvvisa , forte corrente d'aria possa ......1 punto
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Beh ... @@tognon io sono della tua filosofia ma penso che sia una questione altamente soggettiva... Ti rigiro la domanda.. perchè prendere una moneta in alta conservazione quando con gli stessi soldi posso prenderne 4 ? (Conosco la risposta :) ) Ci sono molti collezionisti peró che ritengono piú affascinanti le monete circolate e credono che questa ricerca continua della perfezione sia solo una perditá di tempo... credo che molto dipenda anche dal tipo di collezionista , ci sono ad esempio collezionisti che traggono soddisfazione quasi escusivamente dallo studio , e la moneta é soltanto la prova fisica che ne attesta quel preciso momento storico... Altri (come il sottoscritto ) che traggono piú piacere dal lato artistico per cui una moneta bb non mi fará mai aprrezzare a pieno ció che l'incisore voleva esprimere... Non credo quindi che un modo sia piú corretto dell'altro.. Quello che credo invece sia fondamentale è che uno sappia a che categoria appartiene e che non comperi una cosa per un altra...1 punto
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L'articolo della dott. Polani è disponibile al link https://unive.academia.edu/MariaPiaPedani1 punto
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Ha ragione ARES III: il filo logico è stato costantemente sconvolto dagli interventi che in qualche modo si rifanno a un magisterio della chiesa. La discussione l'ho aperta su due enunciati ben precisi: quanto dice l'antropologia culturale e quanti dice l'antropologia fisica / medicina in merito all'omosessualità e su questi due enunciati ho invitato i foristi a dare un parere. Parere che, ovviamente, può essere di condivisione o di non condivisione. Purtroppo gl'interventi scantonarono subito sugli aspetti fideistici, che rispetto totalmente, ma che sono del tutto fuori luogo in questa discussione proprio perché è iniziata sulla base di due enunciati che non possono essere discussi in termini fideistici. Per cui la discussione è costantemente scantonata, tanto che Ares giustamente dice che non se ne capisce più il filo logico. Non ho assolutamente nulla contro la religione: al contrario, è un tema che m'interessa moltissimo, e infatti partecipo nel forum Cattolici Apostolici Romani, conservatore e di stretta osservanza papale, in un forum ortodosso, e soprattutto in forum ebraico gestito da rabbini: soprattutto quest'ultimo in quanto, al non possedere la religione giudaica nessuna teologia, consente una grande libertà di discussione che, invece, manca al cristianesimo in quanto si basa su dogmi che non possono essere messi in discussione. Il fatto è che per me, laico, è possibile dialogare in un forum fideistico perché evidentemente riesco a comprendere una logica fideistica e in qualche modo ad "entrarci" culturalmente. Invece chi parte da una posizione fideistica non riesce assolutamente a discutere un tema di carattere etico e sociale senza esporre un punto di vista che non è il suo in quanto tale, ma è l'insegnamento della chiesa che ha fatto proprio. Allora provo a riproporre il tema iniziale nei suoi due enunciati: L'antropologia culturale afferma che spesso gli omofobi sono persone con una marcata pulsazione omosessuale che temono in se stessi e che respingono adottando atteggiamenti omofobici anche molto intolleranti. L'antropologia fisica, così come la medicina, affermano che la frontiera tra i due sessi dal punto di vista cerebrale è imprecisa poiché nessuno ha un cervello totalmente maschile o femminile. Siete d'accordo o in disaccordo con quanto sostiene l'antropologia?1 punto
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Il catalogo di riferimento per la classificazione delle monete imperiali romane è il Roman Imperial Coinage abbreviato RIC.. Opera monumentale in 10 volumi in inglese,reperirlo è molto costoso ma lo trovi anche su internet..per la classificazione "a vista",cioè saper riconoscere imperatore e rovescio invece ci vuole esperienza,cultura numismatica e anche,perché no,cataloghi e listini d'asta1 punto
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BB+ il 1906 e mb-bb il 1907. (Questo per me e' un test per capire a che punto sono con le aquile). Correggetemi tranquillamente. Ciao1 punto
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la penso come @@Poemenius. Non sono in grado di dire se la prima condizione fosse posticcia oppure se quei sedimenti rossicci fossero originari... noto però che qualche traccia è rimasta anche nella versione finale, almeno così mi pare (es. interno della "P" di "IMP" della legenda al dritto) il che mi fa supporre che forse, tanto posticci non erano altrimenti, perché non levare tutto visto che si sta "ripatinando" daccapo? A ogni modo, preferivo la versione precedente, trovo la carica di verde troppo innaturale... per carità, esisteranno anche patine similari, ma la vedo troppo accentuata. Chiedo venia se ho detto castronerie... ma generalmente preferisco tenermi lontano dal mondo dei sesterzi e delle patine... terreno estremamente minato!1 punto
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Do il mio parere da totale inesperto, così magari potete vedere anche quello che guarda chi non se ne intende.. :) Guardando la perlinatura a ore 19-20 del rovescio, prima del restauro mi sembra che la parte inferiore (prima di sparire) abbia un aspetto più aperto che non coinciderebbe molto con la curva che ci si aspetta per arrivare al contatto con la parte superiore..mentre dopo il restauro mi sembra che l'apertura del cerchio inferiore sia stata ridotta per renderla più congrua con la parte superiore.. Poi la C di SC. La parte superiore della C mi sembra più consumata di quella inferiore, e tutta la C mi pare più bassa come rilievo rispetto alla S relativa.. Dopo invece, hanno la stessa altezza di rilievo pressapoco! Per cui o la C è stata inspessita, o il tutto è stato ribassato e quindi la patina originale è saltata.. Anche la cintura della gonna mi sembra abbia dei dettagli che prima non c'erano, o comunque erano molto sepolti e quindi è stato ribassato il tutto forse.. Per cui propenderei per la seconda opzione proposta, anche se come dicevi si tratta forse di cose minime, non hanno stravolto per niente la moneta! Magari ho detto eresie e se fosse scusatemi, mi sembrava giusto provarci essendo una discussione per confrontarsi..così se ho sbagliato so dove! :)1 punto
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......... dimenticavo, ambedue hanno la stessa croce al rovescio, cioè del tipo del dritto.1 punto
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Sempre del museo di Boston, vi segnalo anche il sito web:http://www.mfa.org/search?search_api_views_fulltext= Digitando le parole chiave nello spazio in alto a destra, potrete visionare un gran numero di monete (probabilmente la maggior parte delle monete custodite nel museo).1 punto
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2 € Commemorativo italiano 2006 “XX Giochi olimpici invernali – Torino 2006” TAGLIO : 2 euro STATO : Repubblica Italiana ANNO : 2006 DATA DI EMISSIONE : 10 febbraio 2006 (giorno di inaugurazione dei Giochi olimpici invernali) TEMA : XX Giochi olimpici invernali svoltisi a Torino dal 10 al 26 febbraio del 2006 AUTORE : Maria Carmela Colaneri, indicata con le inziali “M C C” Maria Carmela Colaneri è nata a Roma il 10 Febbraio del 1963. Diplomatasi al Liceo Artistico, ha frequentato la "Scuola dell’Arte della Medaglia (SAM) – Giuseppe Romagnoli" dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in Via Principe Umberto 4 a Roma. La sua ammissione alla SAM fu fortuita: lei ed una sua amica, venute a conoscenza del bando di concorso quando era pressoché in scadenza, presentarono ciascuna il proprio saggio per l’ammissione all’ultimo istante, con poche speranze sull’esito, tuttavia Maria Carmela Colaneri venne ammessa. Dal 1984 è incisore della Zecca di Stato ed ha realizzato per la Repubblica italiana, per la Città del Vaticano e per la Repubblica di San Marino decine di monete per la circolazione e commemorative, oltre a numerose medaglie e placchette. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali ed ha vinto premi nazionali internazionali, l’ultimo dei quali le è stato consegnato il 31 gennaio 2015, nella Room Paris: Maria Carmela Colaneri ha ricevuto il “Lifetime Achievement Award in Coin Design” (Premio alla Carriera) nella cerimonia che si è tenuta durante la 44° edizione della World Money Fair, svoltasi a Berlino, presso il Centro Congressi Estrel, dal 30 gennaio al 1 febbraio 2015. Le monete di Maria Carmela Colaneri sono cariche di raffigurazioni integrate con elementi geometrici, quali, linee, poligoni, curve, che conferiscono unità e armonia al soggetto: a lei piace mettere nella moneta il maggior numero possibile di elementi, anche se talvolta sembra esagerare. MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%); cerchio interno: tre strati, dal più esterno all’interno: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone DIAMETRO : 25,75 mm SPESSORE : 2,20 mm PESO : 8,5 g. CONTORNO : Finemente zigrinato in verticale rispetto allo spessore con inciso una successione che si ripete 6 volte di stelle a cinque punte alternate al numero 2 che rispetto alla stella frapposta si trova una nel verso giusto e poi capovolto: tiratura : 40000000 Nella faccia nazionale commemorativa, nel cerchio interno in primo piano è raffigurato uno sciatore impegnato in una gara agonistica con dietro, una composizione di elementi grafici stilizzati; a sinistra in alto il monogramma della Repubblica italiana costituto dalle lettere “RI”, con la “I” di dimensioni maggiori e sovrapposta sulla parte centrale della “R”; al di sotto vi è il segno di zecca “R” ad indicare la Zecca di Roma; ancora più a sinistra vi è la raffigurazione della Mole Antonelliana, la cui antenna si spinge nella corona esterna; dalla guglia della Mole parte una curva che si spinge nella corona esterna, mentre alla base della Mole vi è un segmento che si allunga nella corona esterna e al di sotto la scritta “TORINO” in caratteri maiuscoli, che poggia su quattro semicerchi leggermente schiacciati sul loro lato desto, poggianti su una linea appresentante l’orizzonte che si allunga nella parte destra della corona esterna; la “O”, ultima lettera di Torino è tagliata al bordo dal bastoncino dello sciatore. Al di sopra dello sciatore la scritta “GIOCHI INVERNALI” in caratteri maiuscoli e ciascun termine su una riga, per cui la scritta è su due righe; al fianco sinistro dell’atleta e al di sotto del braccio, in posizione di spinta, è disposto, verticalmente, il millesimo “2006”. Al disotto della linea dell’orizzonte, sempre alla sinistra dello sciatore e precisamente all’altezza della metà coscia, le iniziali “M.C.C.” dell’autrice Maria Carmela Colaneri. Nella corona esterna, in cui giungono alcune terminazioni degli elementi citati, sono presenti 12 stelle a cinque punte, rappresentanti l'Unione Europea. I XX Giochi olimpici invernali (manifestazione sportiva che riunisce in un solo evento agonistico le discipline che si praticano sulla neve e sul ghiaccio, con cadenza quadriennale in alternanza con le edizioni estive dei Giochi olimpici, la cui prima edizione si tenne nel 1924 a Chamonix, in Francia; da allora tutte le edizioni si sono svolte con cadenza regolare, tranne che nel 1940 e nel 1944, per motivi bellici. Le gare si svolgono di consuetudine nel mese di febbraio e dall'edizione del 1994 si alternano negli anni pari con quelle estive) si sono tenuti dal 10 al 26 febbraio 2006 a Torino e in altre otto località del Piemonte (Bardonecchia, Cesana, Claviere, Pragelato, Pinerolo, San Sicario, Sauze d'Oulx, Sestriere). Ad essi hanno preso parte 80 nazioni, per un totale di 2.508 atleti, 1.584 maschi e 960 femmine, che si sono sfidati in 84 competizioni, di cui trentacinque prove maschili, trentasette femminili e due miste, per quindici discipline e sette sport differenti, presiedute da 650 giudici e arbitri e immortalate da 9408 organi di stampa, di cui 2608 per quella scritta, e riprese da 6720 emittenti collegate, con una copertura televisiva dal vivo comprendente diciotto paesi. Le discipline in cui gli atleti hanno gareggiato in queste olimpiadi invernali sono stati il Biathlon, che combina sci di fondo a tecnica libera e tiro con la carabina di piccolo calibro, il Bob (a due e a quattro), la Combinata nordica, che combina sci di fondo e salto, il Curling (gioco a squadre che consiste nel far scivolare sul ghiaccio blocchi di pietra in modo che si arrestino sul bersaglio disegnato), il Freestyle, discesa rapida di sci (più corti del normale) su pista in cui si compiono evoluzioni acrobatiche, quali gobbe e salti, l’Hockey su ghiaccio, il Pattinaggio di figura, il Pattinaggio di velocità, il Salto, lo Sci alpino, lo Sci di fondo, lo Short track, gara di velocità che si disputa su una pista grande quanto un campo da hockey, caratterizzata dall'andatura con l'’inclinazione del corpo di 30°, con la mano che tocca a terra, lo Skeleton, simile al bob e allo slittino, ma l’atleta sta prono con la faccia verso valle, lo Slittino e lo Snowboard. Per la prima volta hanno partecipato l’Albania, il Madagascar e l’Etiopia. Lo sponsor ufficiale è stato l’Iveco; le mascotte ufficiali sono Neve e Gliz, ideate dal designer portoghese Pedro Albuquerque; lo slogan dei Giochi "Passion lives here" è stato scritto dalla calligrafa italiana Francesca Biasetton. Alla cerimonia di apertura della XX edizione dei Giochi olimpici invernali, tenutasi il 10 febbraio 2006 alle ore 20:00 dell’Orario dell'Europa Centrale, presso lo Stadio Olimpico di Torino, durata circa due ore, e condotta da Piero Chiambretti, la bandiera olimpica, per la prima volta nella storia, è stata portata solo da donne (Sophia Loren, Isabel Allende, Susan Sarandon, Nawal El Moutawakel, Wangari Maathai, Manuela Di Centa, Maria Mutola e Somaly Mam) e anche l’ultimo tedoforo è stata una donna, la fondista italiana vincitrice più di medaglie olimpiche (10), Stefania Belmondo (sia la torcia che il braciere olimpico, sono stati disegnati da Pininfarina) A tale Cerimonia ha partecipato anche il maestro Luciano Pavarotti, sua ultima esibizione. Altro primato è l’altezza del braciere, alto 57 metri.1 punto
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Christie's Importante vendita di : monete romane , medaglie rinascimentali e successive , prove e progetti italiani e rara monetazione normale . Roma 1-2 Febbraio 19771 punto
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Quanto poco mi piacciono queste operazioni ''pro domo sua''... :nea: Arka1 punto
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Lei si è concentrato esclusivamente sul rilievo, sorvolando a piè pari la freschezza del metallo. Ciò dimostra, come questo progetto, seppur meritevole, è parzialmente errato come concetto, visto che i rilievi sono si importanti, ma non fondamentali (o, potremmo dire, non sono l'unico dettaglio da guardare per stabilire la conservazione)1 punto
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Riposta corretta, sia per la localizzazione della debolezza, che per la conservazione. Come vedete, se ci è riuscito Claudio che colleziona queste monete da poco, e senza avere un manuale dei punti di usura, vuol dire che la "lettura della conservazione" non è dovuta solo dall'entità dei rilievi, ma anche da altri fattori, sopra citati. A buon intenditor... Per il quesito esposto di seguito, Ci sono varie "scuole" di pensiero. C'è chi fa una summa complessiva di tutto (certo, non la conta al segnetto) esprimendo una conservazione unica al netto di tutto, c'è chi invece valuta la conservazione, evidenziando nella nota i vari colpetti o quant'altro. Personalmente, reputo il secondo tipo giudizio più completo. Colpi, puliture ritocchi e via dicendo io li evidenzierei sempre, evidenziando poi la conservazione. Chiaramente, facciamo un esempio, se la conservazione è "Spl/Fdc, - colpetto al ciglio", il valore economico sarà diminuito di qualcosa. L'esperienza, l'occhio, e l'appeal finale della moneta, comunque, rimangono sempre soggettivi, così come quello che ciascuno spenderebbe per ogni singolo pezzo, con o senza difetti. Per questo, alla fin della fiera, quello che è importante, rimane sempre e solo l'occhio e l'esperienza, oltre che una discreta conoscenza del mercato (per non prendere Fregature, con la F)1 punto
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@@Cinna74 tieni conto che a volte la presenza di segni non sempre è dovuta a circolazione, ma a una cosa di fabbrica. Quando le monete venivano coniate non è che venivano acchiappate al volo una per una e appoggiate sul velluto :)1 punto
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Purtroppo non c'é nulla di particolarmente raro. La 29 (a legenda Pirakos) é la meno comune, peccato sia piuttosto consunta e probabilmente suberata. La legenda é comunque ben leggibile. Una curiosità: cosa diavolo é successo alla 18? Tento una classificazione, a gruppi, nell'ordine in cui le trovo seguendo i lotti (pertanto né in ordine cronologico né geografico), secondo le tipologie del Pautasso e dell'Arslan (che non sono purtroppo caratterizzate da una corrispondenza 1:1) e riportando le attribuzioni dei due autori. Primo gruppo: lotti 18, 25, 28 Rientrano nel mare magnum del Tipo VII dell'Arslan e del Tipo 3 del Pautasso, per quanto (a mio modesto avviso) rappresentino un sottogruppo a sé stante. L'Arslan attribuisce l'insieme del suo Tipo VII ai Boii-Cenomani, il Pautasso il suo Tipo 3 alla regione liguro-piemontese ed alla lombardia sudoccidentale. Sono datate al III sec. a.C. (nel caso di queste tre direi alla fine). Secondo gruppo: lotti 19, 20, 23, 24 Gruppo di emissioni più antico del precedente. Il leone mostra segni di "scorpionizzazione" nel muso, ma ancora tiene duro sulla criniera e la legenda é corretta. La datazione é dalla metà del IV sec. a.C all'inizio del II. Pautasso le racchiude in tre tipi (P.Massa beta e P.1 e P.2) ed Arslan in due (A.V e A.VI). La 19 può essere attribuita ai tipi P.Massa beta o P.II (oggettivamente la suddivisione dei due tipi da parte del Pautasso lascia in questo caso parecchio a desiderare) od al tipo A.V. La 20 e la 23 ai tipi P.1 e A.VI (il dritto non é consunto, ma prodotto con un conio estremamente stanco o addirittura obliterato). La 24 ai tipi P.2 e A.V. (per quanto su questa abbia un grosso dubbio, andrebbe vista direttamente, la conservazione non aiuta). Per Pautasso sono state prodotte nella regione ligure piemontese e nell'estremità occidentale della pianura lombarda, per l'Arslan sono insubri. Terzo gruppo: lotti 21 e 29. Si tratta di emissioni a leone "naturalistico" con legenda in caratteri nord-etruschi (o leponzi). Per quanto sul 21 la legenda non sia visibile, tipologicamente é da riferire alle emissioni a legenda TOUTIOPOUOS, nel 29 si vede invece chiaramente la legenda PIRAKOS. Pautasso suddivide le dracme a legenda TOUTIOPOUOS in tre sottotipi (P.9A, P.9B e P.9C) sulla base delle caratteristiche della legenda (ahimé) e dello stile della raffigurazione. Arslan di tipi ne ha due (A.XI e A.XII), differenziati su basi stilistiche del dritto (ahimé). Consultando la mia sfera di cristallo direi che si tratti con buona probabilità di un A.XI e, se la legenda invisibile é su una sola riga e non due (in tal caso se ne dovrebbe vedere qualche carattere tra la parte superiore della criniera e la groppa inarcata del leone) di un P.9A. Dovremmo essere alla metà del II sec. Di poco posteriore il tipo caratterizzato dalla legenda PIRAKOS (il n.29) la cui classificazione é decisamente più semplice: P.10 e A.XIII. Pautasso situa l'emissione dei tipi genericamente nell'area lombarda, per Arslan sono Insubri, emessi probabilmente a Mediolanum. Quarto gruppo: lotto 22 Moneta interessante, per la mostruosità del ritratto al dritto (che non mi era mai capitato di vedere spinta fino a questo punto) e per i tratti paralleli che caratterizzano la parte inferiore della criniera al rovescio (presente talvolta, ma in questo caso estremamente accentuati). Si tratta di un P.7B, A.XVI. localizzato da Pautasso nella pianura lombarda ed estremità orientale piemontese e dall'Arslan in area lombardo-piemontese, con un'attribuzione ipotetica ai Libui o ai Salluvii. Siamo nel II sec. a.C. Nel caso specifico direi nella seconda metà. Quinto gruppo: lotti 26 e 27 Anche i due pezzi di questo gruppo (tipo P.6 o A.IX) sono del II sec. a.C. Pautasso localizza l'emissione nella pianura lombarda tra Adda e Mincio. Arslan lo attribuisce ai Cenomani.1 punto
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Slovenia 2008 Tiratura 2.000 Zecca Olandese - Utrecht Nella serie divisionale del 2008 non è presente la precedente moneta da 2 euro commemorativa del 500° anniversario della nascita di Primoz Trubar. Pur non essendoci nella confezione la serie è comunque dedicata l'illustre personaggio sloveno, è pur sempre presente la moneta da un euro appartenente alla serie ordinaria.1 punto
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Per qualcuno non è caduta dal cielo, ma ispirato dallo stesso. Non è propriamente la stessa cosa, ma ha il suo peso. Se poi la metti su questo piano, in certi animali c'è pure il cannibalismo, allora, e pure in certe popolazioni primitive. Quindi contro natura cosa? Depravazione cosa? E' il tuo ragionamento, eh, funziona in entrambe le direzioni! ;-) A questo punto mi sorge una domanda (col trucco): Noto che molti sostenitori della propaganda omosessuale coincidono spesso con i sostenitori delle più larghe politiche di accoglienza degli stranieri. Ora, visto che molti di questi stranieri professano una certa fede che su basi scritturali ordina la morte per gli omosessuali, sono solo io a vedere come quantomeno contraddittorio/ riduttivo la loro preoccupazione su cosa pensano i cattolici dell'omosessualità? Io mi preoccuperei d'altro...1 punto
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Nazione: Slovenia Taglio: 2 Euro Tiratura: 1.000.000 - di cui 40.000 FS - 10.000 Coincard Autori : Miljenco Licul e Maja Licul Tema : 500° Anniversario della nascita di Primoz Trubar La precedente moneta da un euro sloveno illustra già sinteticamente chi è Primoz Trubar, sarà quindi aggiunta solo qualche immagine in più ed una citazione sulla nascita giusto perchè questa moneta ne commemora il cinquecentenario (1508-2008). Trubar era nato a Rasica a sud di Lubiana (Carniola), territorio confinante con il Friuli. La madre di Trubar non conosceva l'anno di nascita, diceva sempre che era nato nell’anno in cui i veneziani presero Trieste; di fatto, Venezia, nel 1508 conquistò Gorizia, Trieste e Fiume. La casa natale fu restaurata nel 1950 in occasione del 400° anniversario dei primi libri stampati in sloveno a cura del Trubar. Libro dell'epoca che riporta in copertina la figura del religioso/scrittore: Libri originali dell'epoca (1550-1586) A tutt'oggi la casa natale è adibita a Museo alla memoria. Esterni: Interni: Settore Museo (interno)1 punto
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Salve, È un interessante dibattito, grazie mille per approfondirlo. Secondo me un esemplare è come si presenta, non servono aggettivi, codici o sigle per rendere l'idea di una situazione visibile. Riconosco tuttavia che "per comodità", standardizzazione di linguaggio, per racchiudere tanti piccoli elementi in una semplice parola, usare una definizione (stato di conservazione) è sicuramente più comodo. Preferisco comunque descrizioni più dettagliate ed apprezzo le case d'asta che producono cataloghi con commenti sullo stato delle monete. L'ovvio non cambia, che si reputi una moneta MB o FdC ha importanza solo se il soggetto non è in grado di vederla e farsi un'opinione personale (cosa praticamente improponibile ad un numismatico), l'esemplare resta quello che è, punto e basta. L'etá è anche importante, secondo un coefficente di tolleranza direttamente proporzionale: quanto più antica è la moneta tanto più tolleranti si è verso imperfezioni o "difetti". La mia domanda su questo esemplare (che ho comunque comprato pur consapevole che fosse sovrapprezzato) è nata da un giudizio della casa d'aste nettamente alto su una moneta con chiari segni di "sofferenza" e cercavo di capire, confrontandomi con voi, se fosse stata una politica di vendita (peraltro assurda di fronte all'evidenza dei fatti) oppure se la nitidezza dei dettagli fosse tale da adombrare i segni deturpanti. In veritá è un pezzo che mi piace molto, è carico di storia, magari violenta, vissuto nei suoi solchi e nelle sue ammaccature, per questo non mi pento dell'acquisto. Grazie mille1 punto
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La Storia si ripete costantemente: è straordinario come tanti aspetti propri del XXI secolo appaiono una ripetizione del V: a) il confronto con una massiccia migrazione di popoli dovuta all'inaridimento di gran parte dell'Asia centrale (V secolo) e all'Africa sub-sahariana (XXI secolo); b) l'incapacità di distinguere tra l'immigrazione di individui e la migrazione di popolazioni intere (V e XXI secolo); c) la corruzione dilagante nella gestione del denaro pubblico che vanifica gli interventi a favore dello sviluppo (V e XXI secolo); d) il costante incremento della tassazione sino al punto di demotivare le attività produttive (V e XXI secolo); e) la crescente destinazione del bilancio dello Stato alle spese militari (V e XXI secolo); f) le crescenti esenzioni fiscali nei confronti della Chiesa a scapito delle classi popolari alle quali ricade una maggiore tassazione (V e XXI secolo); g) la crescente sperequazione sociale data dai sempre maggiori privilegi della casta dominante (V e XXI secolo); h) l'edonismo afrenato e l'assenza di valori morali, divenuti ormai solo valori di facciata (V e XXI secolo); i) l'interruzione della trasmissione patrimoniale della cultura, ovvero la rottura generazionale (V e XXI secolo); l) la diffusione delle droghe oppiacee (V e XXI secolo). Devo proseguire? Historia magistra vitae: è vero, ma noi siamo scolari davvero molto ottusi e non riusciamo a imparare proprio nulla :(1 punto
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Buona giornata Sesini, soldi da 12 bagattini, bezzi e bagattini ce n'è una infinità; i primi due riportano il leone alato e questo consente di identificare facilmente la provenienza veneziana; per i sesini - soprattutto quelli a nome di Marino Grimani - la difficoltà sta nell'identificare la variante e ce n'è un sacco. :pardon: Tra forma della croce, numero dei bisanti e la loro posizione, c'è da perderci la testa; il più delle volte è molto complicato "leggerle", stante le precarie condizioni nelle quali si trovano. Arrivi tardi? Non importa ... puoi sempre stupirci con l'indicazione esatta della variante :blum: saluti luciano1 punto
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Condivido quanto scrive silver. Il collezionista di medaglie papali, progressivamente, può cercare per la collezione medaglie antiche e può risalire - se riesce a trovarne - fino al 1400. Le fondamenta della collezione, che diviene una ricostruzione di storia e di evoluzione dell'arte, dovrebbero essere individuate in queste radici: ma le collezioni possono essere bene articolate anche senza regole specifiche, senza protocolli (senza fondamenta),secondo un orientamento soggettivo. L'astuccio appare, per quanto ne so, nel 1800 e all'epoca non era particolarmente conservato. Le collezioni finivano negli antichi monetieri. Certo un vecchio astuccio ha ora il sapore dell'oggetto di antiquariato ed è gradevole. .Ma il collezionista deve guardare prevalentemente al contenuto (e meno al contenitore). Quando ha raccolto diversi esemplari ricercherà quasi sempre una visione di insieme.1 punto
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Eccola qui, niente a che vedere col GK di DanPao però................... :D :D :D :D Taglio: 2 Euro Nazione: Vaticano Anno: 2010 Tiratura: 109.000 Condizioni: MB Città: Comacchio (c/o Bagno MEDUSA, Lido degli Scacchi).......... :D :D :D1 punto
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Cari amici, non ho chiesto io la chiusura di questa discussione ma ho chiesto io la riapertura per darmi la possibilità di chiarire le "frottole", essendo io il perito, come avevate ben compreso! Mi scuso anzitutto per il ritardo del mio intervento ma ho dovuto anzitutto riflettere e poi chiedere le necessarie autorizzazioni per citare atti di questo procedimento. Infatti, se la sentenza del Giudice è un atto pubblico, come precisa Piras, non lo sono gli atti singoli del fascicolo, compreso il mio esame tecnico, che rimangono atti riservati. Ma immagino che il Sig. Bernardo abbia chiesto e ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. Io non sono infallibile ma, se in questo caso ho sbagliato, sappiate che almeno non avete speso soldi inutilmente, come ha suggerito il Sig. Bernardo, perché per i miei esami tecnici, oltre un centinaio finora effettuati non ho mai preso un centesimo di euro, avendo collaborato con l'A.G. nella mia qualifica di funzionario archeologo con specializzazione in numismatica, come prevede l'arti 348 comma 4 del C.P.P. Mi dispiace, inoltre, che il Sig. Bernardo abbia pubblicato solo 14 righe dai miei esami tecnici che assommano ad un totale di otto pagine. Sinceramente quando ho letto quella parte pubblicata dal Sig. Bernardo, avulsa completamente da tutto il resto, ho pensato: "ma chi è quel matto che ha scritto queste cose? ". Poi è stato sufficiente rileggere quanto avevo scritto nelle pagine precedenti per capire che l'estrapolazione non ha giovato alla comprensione. E per questo motivo comprendo e giustifico tutti coloro che hanno espresso dubbi sulla serietà del mio lavoro. Va detto che il Sig. Bernardo è un ufficiale dell'Esercito Italiano impegnato in missioni di pace in Afghanistan e in Iraq e per questo Suo impegno per primo esprimo la mia completa ammirazione! Mi risulta (ma prego chi è più informato di me di confermare o smentire quello che sto per dire) che le persone impegnate in queste missioni firmano un contratto per cui non possono riportare con sé oggetti artistici di qualunque genere dal paese ospitante senza la preventiva autorizzazione. Io sono certo che il Magg. Bernardo ha chiesto ed ottenuto l'autorizzazione come sono certo che, al suo rientro in Italia, abbia presentato la dichiarazione di avvenuta importazione degli stessi oggetti presso l'Ufficio Esportazione competente per territorio. Questa norma, non sembri strano, serve anzitutto a tutelare il proprietario del bene che importa l'oggetto, regolarmente acquistato all'estero, da qualunque contestazione. Non lo dio io ma lo prevedono le leggi italiane di tutela che giustamente non si limitano a tutelare il patrimonio italiano ma anche quello delle altre nazioni. Faccio un esempio (che non ha nulla a che vedere con questo caso!): se dalla Grecia vengono importate illegalmente in Italia un gruppo di monete, è dovere dell'A.G. italiana confiscare le monete e restituirle al paese legittimo proprietario. Le monete provenienti dalla regione afghana e da quella irachena, oggetto dei miei esami tecnici, sono più di 15, non come ha scritto il Giudice perché evidentemente non mi sono espresso chiaramente! Mi permetto inoltre di non condividere il parere del Giudice che considera le 15 monete come souvenirs (vedi il brano della sentenza allegata dal Magg. Bernardo): non sono cartoline ma si tratta comunque di oggetti del patrimonio storico e artistico delle rispettive nazioni. Ma rispetto comunque la decisione del Giudice. Per fortuna una sentenza di primo grado non fa giurisprudenza e, a volte, nemmeno una di Cassazione! Il perito poi, si limita a fare il perito e a rispondere ai quesiti posti dal PM, dal Giudice o dall'A.G. senza prevalicare nessuno e senza fare né l'accusatore né il difensore. Al perito si chiede di rispondere se la moneta A è uguale alla moneta B. Se poi la moneta doveva essere uguale alla moneta B, e non lo è, questo è oggetto di indagini dell'A.G., non del perito. Ritornando alle frottole voglio sottolineare, con la massima forza, che in 36 anni di questa carriera non ho mai subito pressioni da nessuno, né P.M., né Giudice, né A.G. nella redazione dei miei esami tecnici! Nessuno mi hai lontanamente chiesto di scrivere una cosa piuttosto che un'altra o di sottolineare nelle mie relazioni maggiormente un aspetto piuttosto di un altro! Ho sempre risposto a dei precisi quesiti che mi venivano posti all'inizio del lavoro, riguardanti principalmente l'autenticità dei reperti, la loro collocazione temporale, il loro interesse storico e numismatico indipendentemente dal loro stato di conservazione , e il loro eventuale valore commerciale. L'acquisto, la vendita e il collezionismo di monete in Italia sono perfettamente legali. L'ho detto più volte in aule di tribunale e l'ho scritto più volte nelle mie relazioni. Ovviamente dobbiamo considerare solo i soggetti che hanno la relativa licenza per l'acquisto e la vendita e che le monete oggetto dello scambio siano di lecita provenienza. Avendo diretto scavi archeologici conosco bene le condizioni in cui vengono alla luce monete dagli scavi, le stesse condizioni che ho ritrovato in molti nuclei sequestrati dall'A.G. assieme all'immancabile metaldetector . Non è questo il caso, per carità, ma un nucleo di 104 monete (il famigerato reperto 4) del Magg. Bernardo, composto da monete imperiali presentano le stesse incrostazioni terrose, inequivocabile testimonianza di una loro provenienza dal sottosuolo. Un collezionista attento evita di acquisire per la propria collezione monete di tal genere come un corretto commerciante evita di acquistare monete di cui non sia certa la provenienza. Le incomprensibili 14 righe estrapolate sono le considerazioni finali del nucleo di 104 monete sporche di terra: da quali aree geografiche provengono? Sono state sicuramente recuperate seguendo il bip bip di un metaldetector, con una buca più o meno profonda a sconvolgere la stratigrafia archeologica. Sono tutte le monete recuperate in quella zona o altre sono già state selezionate perché in migliore stato di conservazione e disperse altrimenti? Per queste residue un intervento di restauro potrebbe far uscire fuori qualche variante inedita rispetto a quanto noto finora? Io credo di si! Chi ha lavorato con me al Monetiere di Firenze per il riordino della collezione mediceo lorenese sa quante scoperte interessanti sono state fatte rovistando(il termine è esatto!) nei mucchi di monete brutte ma ancora utili alla ricerca numismatica. Mi dispiace aver rubato tutto questo spazio al Forum. Buona serata a tutti! Fiorenzo Catalli1 punto
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non me ne vogliano gli altri, ma quando i clienti mi danno una moneta che sembra appena uscita dalla stampa, che riflette luce in tutti gli angoli e io già gongolo all'idea di una bella commemorativa nuova e poi invece la giro e trovo la solita aquila tedesca, beh li altro che odio che mi viene. Ogni giorno me ne arrivano a centinaia, non riesco nemmeno più a guardarle :pardon:1 punto
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Riguardo l'origine dell'iconografia biga di muli / lepre sulle monete dello stretto, credo valga la pena approfondire l'argomento con alcune riflessioni. Traduco un mio post dal fac di qualche settimana fa. L'iconografia della lepre sulla monetazione di Rhegion e Messana (Zancle), le due città dello Stretto di Messina, è strettamente legata alla figura storica del tiranno Anaxilas (circa 500-476 aC). Egli fu artefice del periodo di maggiore potere politico e militare dell'antica colonia di Calcide, Rhegion. Anaxilas fu responsabile della creazione di una sorta di "Stato dello Stretto", unendo politicamente le polis di Reggio e Messina. Questo Stato, che solo per un breve tempo riuscì a controllare il traffico marittimo, è storicamente il primo tentativo di portare unità politica ai due lati dello Stretto. Il tiranno morì nel 476 aC, dopo 18 anni di potere incontrastato, passando alla storia come il primo uomo ad aver unito lo Stretto di Messina sotto un'unica autorità politica. Anaxilas prese il controllo di Rhegion nel 494 e successivamente nel 488, conquistò Zancle, che rinominò Messana, dopo il trasferimento di un grosso contingente di rifugiati messenici dal Peloponneso. Subito dopo la conquista, Messana adottò gli stessi standard ponderali di Rhegion (euboico-calcidese: uno statere-tridramma = circa 17,2 g = tre dramme 6,70 g). Otto anni dopo, probabilmente per dare il suo impero un potere economico più internazionale, nel 480 aC, Anaxilas decise di adottare per le emissioni delle due città lo standard Attico (uno statere-tetradramma = circa 17,4 g = quattro dramme 4,36 g), e introdusse i nuovi tipi di Biga di muli / lepre. Quale significato dare alle immagini scelte per i tipi delle nuove emissioni? Biga di muli: Aristotele (Arist. Rhet. 3, 2, 1405b 23) scrive che Anaxilas vinse la corsa su biga di muli nei Giochi Olimpici, probabilmente nel 484 o 480 aC La vittoria olimpica viene celebrata dal tipo dell'auriga mostrato sul dritto di queste monete, che probabilmente rappresenta il tiranno stesso nel corso della gara. LEPRE: Aristotele ci dice anche che Anaxilas "introdusse la lepre in Sicilia" (Arist. fr. 578 R ap. Poll. V, 15). Per molto tempo gli studiosi si sono chiesti se questo passaggio di Aristotele dovesse essere interpretato in modo letterale, nel senso che il tiranno introdusse una nuova varietà di lepre da cacciare in Sicilia. Forse la questione è un po 'più complessa, e "l'introduzione della lepre" deve essere interpretata in senso metaforico, cioè l'introduzione di un culto legato all'animale. La soluzione all'enigma viene da un altro tipo, un Tetradramma rarissimo, coniato nella stessa città di Messana, alcuni decenni dopo la morte di Anaxilas (foto per gentile concessione Staatliche Museen di Berlino). Qui si capisce chiaramente che la lepre è un simbolo religioso, legato al culto del dio Pan. ... e qual'è il legame tra Pan e Anaxilas?. Anaxilas era uno statista accorto e intelligente. Sapeva che i Messeni da lui deportati a Zancle dopo l'espulsione dei Sami, avrebbero dovuto adattarsi al nuovo territorio, al fine di essere sudditi affidabili del suo dominio. Per gli uomini e le donne dell'antica Grecia probabilmente il legame emotivo più stretto con le loro radici culturali era rappresentato dai culti e dai miti popolari nella loro patria. Sappiamo da poeti arcaici, come Pindaro, che il culto di Pan era ampiamente diffuso nelle regioni confinanti di Arcadia e Messenia, proprio le terre di origine dei nuovi cittadini di Zancle-Messana! Quindi, a mio parere, la lepre sulle monete di Messana ha un significato politico-culturale. Mi scuso in anticipo per eventuali imprecisioni in questo mio post. Qualsiasi precisazione o approfondimento da parte di altri utenti sarà da me accolta con interesse e gratitudine. Ciao a tutti. Taras1 punto
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Non riesco a capire se quest'oggetto è una tessera o una moneta, la mia prima impressione è che si tratti di una tessera, magari per avere diritto al pane... al pane infatti mi fa pensare quel simbolo a forma di cornetto... voi cosa ne dite?1 punto
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