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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/16/15 in tutte le aree
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Mi sembra giusto comunicare questa notizia, la famiglia Crippa non lo farebbe mai, troppo riservati per farlo e questa è una iniziativa personale, spero non mi sgridino però .... :blum:, ma ieri sul Corriere della Sera c'era una pagina intera ma la trovate anche on -line sul premio vinto da Carlo Crippa a New Orleans da parte dell'Associazione mondiale dei numismatici. Il " Book Prize " è un po' un Oscar per la miglior pubblicazione dell'anno numismatica, direi anche un premio alla carriera. Una vita per la numismatica e per la zecca di Milano, risultato un'opera completa della zecca della città, un amore e un connubio inscindibile quello dei Crippa e Milano, Milano e la sua storia, Milano e la sua zecca e le sue monete, un regalo per la città di Milano. Chi colleziona Milano, ma anche altro conosce la signorilità e la passione dell'uomo e del numismatico, oggi credo sia giusto celebrare un numismatico che ha reso famosa e importante coi suoi libri sulle sue monete la città di Milano anche coll'aiuto importante della figlia Silvana e del figlio Paolo oggi al timone della Ditta Numismatica. Riporto dalla sua intervista al Corriere della Sera questa frase che per me e' semplicemente strepitosa e dice tutto : " Con la numismatica sfioro la storia " Complimenti vivissimi da parte mia... ma credo di poterlo fare anche a nome di tutto il forum Lamoneta, cordialmente, Mario Limido6 punti
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Ciao. Sappiamo come funzionano le cose in Italia e come la delinquenza goda di un trattamento che non la scoraggia.. Detto questo, sorprende il fatto che questi furti ai danni di commercianti numismatici, che si consumano durante o subito dopo la conclusione di Convegni, si caratterizzino sempre per le stesse modalità: destrezza dell'autore e distrazione del derubato. Non siamo quindi (e per fortuna) ancora arrivati al punto in cui ci viene spianata un'arma in faccia o veniamo malmenati e costretti a consegnare "il bottino" (intendiamoci...qualche volta purtroppo è successo anche questo) ma finora questi furti hanno un denominatore comune e ricorrente: le fasi di "debolezza" della vittima, che è intenta a vendere (se il furto avviene durante il Convegno) o un suo momento di stanchezza e rilassamento, che può coincidere con la fase immediatamente successiva alla chiusura del Convegno e quindi alle operazioni che preludono alla partenza e alla via del ritorno a casa In attesa che cambino la Costituzione o mettano le guardie armate ai Convegni, non si potrebbe cominciare con il prestare maggiore l'attenzione durante queste fasi di debolezza? Poi magari il furto lo commettono ugualmente.....però mi ricordo che l'anno scorso la macchina venne aperta in una pizzola dell'autostrada mentre le vittime facevano pipi...e nessuno si occors di nulla Adesso sembra che abbiano aperto il cofano mentre il derubato era appena risalito in macchina e si accingeva a partire.....chi fa un lavoro del genere potrebbe magari farsi installare un dispositivo che consenta l'apertura del cofano solo dall'interno dell'auto? Poi ti mandano in frantumi il lunotto e ti rubano ugualmente il contenuto del cofano....ma quella intanto diventa una rapina (che è punita più severamente del furto con destrezza..) e richiede un'azione più "elaborata". Purtroppo oggi bisogna lavorare quasi esclusivamente sulla prevenzione "fai da Te"....in quanto sperare che la repressione dello Stato funzioni e che, sopratutto, operi come deterrente per i criminali....è un'illusione. Comunque il momento della carico della macchina e della partenza dal Convegno si rivela pericolosissimo. Bisogna affrontarlo con adeguate contromisure. E bisogna essere almeno in due. Saluti. M.5 punti
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Taglio :1 Euro Nazione :Andorra Anno :2014 Tiratura :511.843 Condizione QFDC Citta': Arezzo quartiere pescaiola Note :news Ogni tanto scappa fuori qualche piccola perla.4 punti
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Il 90% delle monete presenti nell'elenco delle rubate non è d'oro, il che, secondo il tuo ragionamento, porterebbe a escludere gli zingari. Ne sono contento per loro, però mi piacerebbe sapere su quali dati statistici (seri e documentati, non chiacchiere da bar) ti basi per affermare che, invece, in caso di furto di materiale aurifero, al 90% sono loro i responsabili. Ricordo a tutti: 4. Rispetto e codice etico del forum (e' vietato) 4.1 Postare pubblicamente o privatamente messaggi a contenuto e/o linguaggio osceno, volgare, offensivo a livello personale, razzista o inneggiante all'odio razziale o comunque in contrasto con le leggi vigenti (come l'apologia di nazismo o fascismo) e postare messaggi falsi o diffamatori. petronius4 punti
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Padronissimi di rinchiuderai nel proprio mondo anche se io credo che la sofferenza e il disagio esternati in questa storia e grazie al Forum comunicati alla platea composita di collezionisti, operatori, ma anche periti e perche' no giudici, non sia stata vana ma possa servire da monito a non prendere certe decisioni ( di perseguimento giudiziario) alla leggera visto il peso che poi hanno certe conseguenze soprattutto poi alla luce del valore irrisorio dei beni conseguenza du un'applicazione troppo severa e rigida delle norme. Non e' vero che portare allo scoperto queste storie non serva. Serve invece eccome proprio per toccare con mano lo sproposito dell'applicazione di certe normative e il disagio causato in chi ha probabilmente agito solo in perfetta buona fede facendo cio' che in nessun altro paese al mondo sarebbe stato neppure contestabile.4 punti
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Si grazie, ma i 10.000 euretti spesi? Non direi che dovrebbe finire così.......................qualcuno li rimborsa? Senza calcolare i patimenti psicologici patiti (e magari con baruffe in famiglia ecc.ecc.) per una cosa che si è rivelata infondata. Maurizio4 punti
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"A me sembra che l'abolizione o assorbimento della sezione "Approfondimenti" in realtà sia un falso problema. Gli approfondimenti si possono tranquillamente trattare anche senza una sezione specifica, basta aprire una discussione con un titolo adeguato, e utilizzare il Topic Tags specificando "Regno d'Italia-Approfondimenti". Così facendo si crea automaticamente una sottosezione, il che vuol dire che cliccando su un qualsiasi tag "Regno d'Italia-Approfondimenti" si hanno a disposizione tutte le discussioni relative senza rischio che vadano disperse. L'importante. quindi, è che gli utenti utilizzino correttamente ed al meglio le potenzialità del Forum e abbiano la voglia, e mi sembra che non manchi, di sviluppare la materia al di là della sterile graduazione e valutazione economica." Non so se sia un falso problema. Intanto quelle discussioni di approfondimento sono finite, senza essere taggate, da qualche parte nel mare magnum delle disussioni generaliste del Regno e non è così facile trovarle e segnalarle al Curatore perchè le riporti in evidenza o comunque nel file degli aggiornamenti. Poi credo che dipemda anche dall'abitudine degli Utenti, che si interessavano a quelle discussioni, di trovarle e trattarle in una sezione dedicata, che permetteva di non perderle di vista dopo qualche ora, sorpassate da altri discussioni "mordi e fuggi". Sta di fatto che, al di là dei nostri punti di vista, la ristrutturazione non produce quel tipo di discussioni e ha allontanato molti Utenti che a quelle discussioni avevano contribuito fattivamente. E questa non è una mia valutazione ma una constatazione che, come ha scritto Lay11, è sotto gli occhi di tutti e che anche il Curatore si è sentito di dover proporre come riflessione in questa discussione. Più in generale,non capisco che fastidio desse la sezione Approfondimenti. E, per dirla tutta, non capisco neanche perchè si siano accorpate sezioni monotematiche ormai divenute un punto di riferimento e che negli anni si erano guadagnate i favori di un gran numero di affezionati Lettori (Savoia e Regno di Napoli/Regno due Sicilie, per citare le due che seguivo con più interesse) e che adesso, con quei tags cromatici e confusionari inframmezzati tra loro, sono diventate, almeno per me, molto meno stimolanti da seguire. Francamente continuo a non comprendere lo scopo di questi accorpamenti che, fra l'altro, non mi pare stia portando alcun vantaggio alla fruibilità del Forum. Dopodichè, le mie sono solo le considerazioni che scaturiscono dalla frequentazione ultradecennale di questo spazio virtuale................ Saluti. M.3 punti
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Roberto purtroppo non riuscirò a passare per Torino. In questi giorni sarò tra Firenze e Roma per impegni di lavoro prima di partire per la missione fuori area. Spero di essere al prossimo convegno di Torino in quanto dovrei essere già rientrato. Caro Maurizio il danno per me è stato devastante non tanto per i soldi spesi quanto per il fatto di essere stato accusato in primo luogo per i reati di ricettazione, alienazione di beni archeologici, impossessamento illecito...poi inchiesta durante sono stati ipotizzati un'altra serie di reati (dei quali sono venuto a conoscenza ad inchiesta conclusa quando il PM mi ha autorizzato al ritiro degli atti che ho chiesto dopo averli visionati): contrabbando (le famose monetine provenienti dall'Afghanistan), delitto contro la fede pubblica, abuso di ufficio e diffamazione a mezzo forum la moneta.it delle istituzioni (forze dell'ordine e magistratura) oltre a reiterazione del reato. Il tutto poi archiviato in quanto il fatto non costituisce reato. Oltre ad aver ricevuto la notifica di una sanzione amministrativa di oltre 5000 euro (alla quale mi sono opposto con ricorso al Giudice di Pace che ha accolto pienamente la mia istanza) Tutta questa situazione si è svolta mentre servivo il mio Paese nell'ambito della missione UNIFIL in Libano dove ho operato per due anni continuativi. Mettetevi tutti nei miei panni: come vi sareste sentiti? male anzi malissimo e mi chiedo tutti i giorni quando mi passerà. Il discorso risarcitorio non è possibile in quanto di fatto non è accaduto nulla considerato che l'accusa ha chiesto l'archiviazione sulla base di quanto aveva relazionato l'A.G. al termine delle attività investigative. Questo punto tengo a sottolinearlo, dovendo correggere quanto scritto dal Dr Catalli in riferimento al 1° grado di giudizio. Bene, la Magistratura ha valutato di non imputarmi alcun reato pertanto non c'è stato alcun processo e alcuna sentenza. Di fatto l'estratto del brano del giudice non è parte di sentenza ma parte di decreto. La consistenza della parcella è stata determinata dal carico del procedimento e dagli interessi in gioco. Un'eventuale imputazione avrebbe bloccato i miei avanzamenti di grado (immaginate le preoccupazioni: come avere una spada di Damocle sopra la testa) Sinceramente sono molto felice che la parte coinvolta sia intervenuta in quanto abbiamo aperto un dialogo e avuto l'opportunità di chiarire determinate considerazioni sia da una parte che dall'altra. Mi piacerebbe approfondire tutto il discorso partendo dalla denuncia che ha provocato tutto questo e pertanto allegare atti integrali omettendo comandi e Ufficiali di PG, ma non so ancora se si può fare ed eventualmente chi può autorizzare,magari in questo ambito prettamente legale, ma attendiamo un eventuale parere di Bizerba. Il tutto non finalizzato a puntare il dito contro qualcuno ma semplicemente teso a capire determinate dinamiche. Tale comprensione non può che prevenire il compimento di superficialità che poi come provato determinano tante sofferenze. Ovviamente preciso che le superficialità sono riferite al giovane collezionista. Saluti Buona giornata Antonio Bernardo3 punti
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La mia piena solidarietà all'amico per il furto subito. La lista è lunga e l'importo è importante. Più controllo e solidarietà tra colleghi potrebbe essere un'arma per dissuadere queste persone. Non credo al furto occasionale. A mio parere sono pianificati. Un controllo all'interno della fiera per vedere chi ha monete interessanti e poi l'appostamento. Cosa rischiano i ladri? Quasi nulla. Se li prendono , vengono schedati o meglio rischedati, qualche ora in cella e rimessi in libertà. Non escluderei neanche il furto su commissione. La lista presente belle monete. Sono molto ammareggiato, la delinquenza in Italia dilaga perchè non ci sono pene severe che possano inibire questi fatti. Chi delinque, a volte, è più protetto di chi ha subito il danno. Mi auguro che commettano un passo falso e si possa recuperare, se non tutto, almeno in parte quello rubato. Un abbraccio, per quel che può servire.3 punti
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Ciao, non è del tutto ben chiaro come venissero pagate le truppe. Nel senso che si consocono i vari salari e che verosimilmente avevano cadenza quadrimestrale se non erro. Vale a dire 225 annui denari per un legionario e 75 per un ausiliario in epoca augustea. Ma giro la domanda: come venivano valutate le proprietà personali, le ville, i patrimoni familiari? In sesterzi. Questo non vuol dire però che per un acquisto di migliaia di sesterzi (uno schiavo variava tra i 1200 e i 2500 sesterzi) il proprietario arrivava con la carriola. Semplicemente pagava in denari. O al caso in aurei. E i nobili li avevano, infatti a Pompei alcuni patrizi che cercavano di mettersi in salvo con parte del patrimonio avevano con sè il borsello pieno di aurei. Il sesterzio era in pratica la moneta di collegamento tra due sistemi: l'oro/argento e oricalco/rame. E probabilmente non era nemmeno comunissimo in epoca augustea/tiberiana: se pensate non è che vi siano tanti sesterzi del periodo in circolazione soprattutto considerando gli anni di regno. Non dico raro ma non comunissimo sì: svolgeva la sua funzione di cerniera tra i due sistemi ma il popolino utilizzava soprattutto bronzi. Controllando i depositi da Pompei il grosso dei ritrovamenti sono quadrans, semis, assi. Perchè questo era quello che manipolava il popolino. Tra l'altro l'inflazione faceva aumentare i prezzi e se da un lato stimolò riforme monetali (Nerone) gli aumenti di prezzo rendevano più spendibile il sesterzio. Torniamo al principio però. La paga legionaria e in genere militare era calcolata in denari. Ma non è assolutamente detto che fosse pagata solamente in argento. Anzi. Alcuni studiosi hanno proposto che lo Stato pagasse in argento e bronzo/rame. E quando impossibilitato o in difficoltà negli approvigionamenti probabilmente pagava anche in bronzo. Gli assi Minerva di Claudio I prodotti nelle zecche ausiliarie ispaniche probabilmente servivano a questo. E sempre restando a Claudio e la Britannia pongo un quesito: come mai i denari a suo nome o antecedenti sono così rari in terra britannica e invece i bronzi sono comuni? Perchè i primi hoard dopo l'invasione sono in bronzi/oricalco e solo in seguito iniziano i depositi con denari (quasi esclusivamente?). Verosimilmente di denari ne giungevano pochi. Ma bisognava pur pagare l'esercito per evitare rivolte e ammutinamenti. E quindi fu pagato con enormi quantità di bronzi (anche più leggeri dello standard) prodotti dalle zecche ausiliarie suddette e da denari. Questi erano spendibili. Ma il legionario uscito dal suo campo dove sarebbe andato? Alla taberna, a giocare a dadi e bere vino, da quella signora che vendeva le sua virtù, dall'artigiano... per comperarsi un nuovo borsello - "Mannaggia quello vecchio c'ha un buco che c'ho perso il sesterzio di Nerone!" ;) - o magari, se c'era, ai bagni. E qui servivano gli "small changes" ovvero gli spiccioli, utili nelle piccole spese quotidiane. Un quadrans per i bagni pubblici, assi per il vino o il pane... Le casse delle legioni (sì perchè avevano una sorta di "cassa di mutuo soccorso") di stanza sul Reno erano piene di... quadrans! Quindi i denari servivano generalmente per l'accantonamento. Ogni tanto ne pescava uno e lo cambiava per le piccole spese in monete di bronzo. Spero di esser stato chiaro. Ciao Illyricum :)3 punti
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Ma, intanto, erano "forse rumeni". Ecco che si dimostra quello che intendevo. Scusate, ma preferisco rispondere messaggio per messaggio, per fare capire perchè queste discussioni portano a certe distorsioni, pur volendo esprimere tutta la mia solidarietà a chi è stato vittima di un reato (e questa è l'unica cosa certa).3 punti
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Grazie Dottor Catalli per essere intervenuto in questa discussione. Come per la mia considerazione relativa ai soldi spesi dai contribuenti e me ne scuso sulla base della sua risposta. Volevo precisare che le 15 monetine provenienti esclusivamente dall'Afghanistan e non dall'Iraq (non ci sono mai stato e ci sto andando) sono state acquistate presso il mercatino che aveva luogo all'interno della Base militare. Tale Mercatino era costantemente monitorato dai Carabinieri. In Afghanistan ci sono stato ben 4 volte. La procedura relativa al trasporto dei prodotti acquistati e regolamentati dalla dichiarazione del passeggero (non c'è alcun contratto) prevede una franchigia di 350 dollari altrimenti non va fatta alcuna dichiarazione. Le monetine le ho pagate un dollaro l'una e le ho dichiarate alle Autorità competenti che considerato il valore e l'entità del materiale hanno deciso di non produrre documentazione. Per tale questione sono stato denunciato durante l'inchiesta nata per altri motivi per attività di contrabbando (dai due ai cinque anni di reclusione) e delitto contro la fede pubblica. Il Pubblico Ministero (l'accusa) ha chiesto l'archiviazione al GIP che l'ha accolta motivandola. Le 104 monetine le ho acquistate su ebay e nelle sedi opportune ne ho dimostrato la provenienza. Le chiedo pubblicamente scusa se ritiene che la discussione possa averLa offesa e non era assolutamente mia intenzione farlo. Lo scopo era quello di capire certe incongruenze. E' chiaro che le 8 pagine della perizia non avevano nulla da eccepire sulle Sue considerazioni. Sul forum è stata messa la parte di maggior interesse al fine di comprenderne i contenuti. Concludo che ho molto sofferto in questi ultimi tre anni anche se la vicenda giudiziaria si è chiusa il 3 febbraio del 2014 e spero che i miei interventi spontanei siano almeno serviti ad aprire uno spioncino per avere un dialogo trasparente e semplice con le istituzioni che si occupano di questo settore. Credo che non ci sia nulla di male nell'esprimere liberamente e civilmente la propria opinione. Grazie Dr. Catalli saluti e buona serata a tutti Antonio Bernardo3 punti
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Cari amici, non ho chiesto io la chiusura di questa discussione ma ho chiesto io la riapertura per darmi la possibilità di chiarire le "frottole", essendo io il perito, come avevate ben compreso! Mi scuso anzitutto per il ritardo del mio intervento ma ho dovuto anzitutto riflettere e poi chiedere le necessarie autorizzazioni per citare atti di questo procedimento. Infatti, se la sentenza del Giudice è un atto pubblico, come precisa Piras, non lo sono gli atti singoli del fascicolo, compreso il mio esame tecnico, che rimangono atti riservati. Ma immagino che il Sig. Bernardo abbia chiesto e ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. Io non sono infallibile ma, se in questo caso ho sbagliato, sappiate che almeno non avete speso soldi inutilmente, come ha suggerito il Sig. Bernardo, perché per i miei esami tecnici, oltre un centinaio finora effettuati non ho mai preso un centesimo di euro, avendo collaborato con l'A.G. nella mia qualifica di funzionario archeologo con specializzazione in numismatica, come prevede l'arti 348 comma 4 del C.P.P. Mi dispiace, inoltre, che il Sig. Bernardo abbia pubblicato solo 14 righe dai miei esami tecnici che assommano ad un totale di otto pagine. Sinceramente quando ho letto quella parte pubblicata dal Sig. Bernardo, avulsa completamente da tutto il resto, ho pensato: "ma chi è quel matto che ha scritto queste cose? ". Poi è stato sufficiente rileggere quanto avevo scritto nelle pagine precedenti per capire che l'estrapolazione non ha giovato alla comprensione. E per questo motivo comprendo e giustifico tutti coloro che hanno espresso dubbi sulla serietà del mio lavoro. Va detto che il Sig. Bernardo è un ufficiale dell'Esercito Italiano impegnato in missioni di pace in Afghanistan e in Iraq e per questo Suo impegno per primo esprimo la mia completa ammirazione! Mi risulta (ma prego chi è più informato di me di confermare o smentire quello che sto per dire) che le persone impegnate in queste missioni firmano un contratto per cui non possono riportare con sé oggetti artistici di qualunque genere dal paese ospitante senza la preventiva autorizzazione. Io sono certo che il Magg. Bernardo ha chiesto ed ottenuto l'autorizzazione come sono certo che, al suo rientro in Italia, abbia presentato la dichiarazione di avvenuta importazione degli stessi oggetti presso l'Ufficio Esportazione competente per territorio. Questa norma, non sembri strano, serve anzitutto a tutelare il proprietario del bene che importa l'oggetto, regolarmente acquistato all'estero, da qualunque contestazione. Non lo dio io ma lo prevedono le leggi italiane di tutela che giustamente non si limitano a tutelare il patrimonio italiano ma anche quello delle altre nazioni. Faccio un esempio (che non ha nulla a che vedere con questo caso!): se dalla Grecia vengono importate illegalmente in Italia un gruppo di monete, è dovere dell'A.G. italiana confiscare le monete e restituirle al paese legittimo proprietario. Le monete provenienti dalla regione afghana e da quella irachena, oggetto dei miei esami tecnici, sono più di 15, non come ha scritto il Giudice perché evidentemente non mi sono espresso chiaramente! Mi permetto inoltre di non condividere il parere del Giudice che considera le 15 monete come souvenirs (vedi il brano della sentenza allegata dal Magg. Bernardo): non sono cartoline ma si tratta comunque di oggetti del patrimonio storico e artistico delle rispettive nazioni. Ma rispetto comunque la decisione del Giudice. Per fortuna una sentenza di primo grado non fa giurisprudenza e, a volte, nemmeno una di Cassazione! Il perito poi, si limita a fare il perito e a rispondere ai quesiti posti dal PM, dal Giudice o dall'A.G. senza prevalicare nessuno e senza fare né l'accusatore né il difensore. Al perito si chiede di rispondere se la moneta A è uguale alla moneta B. Se poi la moneta doveva essere uguale alla moneta B, e non lo è, questo è oggetto di indagini dell'A.G., non del perito. Ritornando alle frottole voglio sottolineare, con la massima forza, che in 36 anni di questa carriera non ho mai subito pressioni da nessuno, né P.M., né Giudice, né A.G. nella redazione dei miei esami tecnici! Nessuno mi hai lontanamente chiesto di scrivere una cosa piuttosto che un'altra o di sottolineare nelle mie relazioni maggiormente un aspetto piuttosto di un altro! Ho sempre risposto a dei precisi quesiti che mi venivano posti all'inizio del lavoro, riguardanti principalmente l'autenticità dei reperti, la loro collocazione temporale, il loro interesse storico e numismatico indipendentemente dal loro stato di conservazione , e il loro eventuale valore commerciale. L'acquisto, la vendita e il collezionismo di monete in Italia sono perfettamente legali. L'ho detto più volte in aule di tribunale e l'ho scritto più volte nelle mie relazioni. Ovviamente dobbiamo considerare solo i soggetti che hanno la relativa licenza per l'acquisto e la vendita e che le monete oggetto dello scambio siano di lecita provenienza. Avendo diretto scavi archeologici conosco bene le condizioni in cui vengono alla luce monete dagli scavi, le stesse condizioni che ho ritrovato in molti nuclei sequestrati dall'A.G. assieme all'immancabile metaldetector . Non è questo il caso, per carità, ma un nucleo di 104 monete (il famigerato reperto 4) del Magg. Bernardo, composto da monete imperiali presentano le stesse incrostazioni terrose, inequivocabile testimonianza di una loro provenienza dal sottosuolo. Un collezionista attento evita di acquisire per la propria collezione monete di tal genere come un corretto commerciante evita di acquistare monete di cui non sia certa la provenienza. Le incomprensibili 14 righe estrapolate sono le considerazioni finali del nucleo di 104 monete sporche di terra: da quali aree geografiche provengono? Sono state sicuramente recuperate seguendo il bip bip di un metaldetector, con una buca più o meno profonda a sconvolgere la stratigrafia archeologica. Sono tutte le monete recuperate in quella zona o altre sono già state selezionate perché in migliore stato di conservazione e disperse altrimenti? Per queste residue un intervento di restauro potrebbe far uscire fuori qualche variante inedita rispetto a quanto noto finora? Io credo di si! Chi ha lavorato con me al Monetiere di Firenze per il riordino della collezione mediceo lorenese sa quante scoperte interessanti sono state fatte rovistando(il termine è esatto!) nei mucchi di monete brutte ma ancora utili alla ricerca numismatica. Mi dispiace aver rubato tutto questo spazio al Forum. Buona serata a tutti! Fiorenzo Catalli3 punti
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Buona Giornata Ieri mi tornò in mente Gio, persona eccezionale che è stata molto attiva nel Forum e in diverse organizzazioni e che ho conosciuto personalmente nel primo convegno numismatico partenopeo e che ultimamente, forse dal 1 aprile 2015, non si collega più al Forum, spero solo per scelta e non a causa di qualche problema personale o familiare. Qualcuno che la conosce direttamente può contattarLa e magari invogliarLa a ripartecipare al Forum. Per come la conobbi, se c'è stato un malinteso spiegandosi e chiarendosi sicuramente sarà disponibile a partecipare nuovamente al Forum, Magari sarà attiva per il 24 giugno e potremo porgerLe gli auguri di Buon Onomastico (San Giovanni va anche per le Giovanne). Chiedo scusa anticipatamente se tale messaggio può creare fastidi, ma è fatto in buona fede angel2 punti
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ormai mi sono perso negli antichi stati. mi ha colpito il modulo, al rov. la perlinatura presente su tutta la circonferenza.2 punti
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Buonasera, invito a lasciare i rancori da parte in quanto non serve a nulla e seguiamo la scia di un dialogo che fortemente ho intenzione di avviare su questo forum. Adesso che è tutto chiuso posso permettermi questa iniziativa? intanto cosa ne pensate? prego pareri costruttivi. Pertanto mi piacerebbe pubblicare la Comunicazione della Notizia di reato che chiaramente chiama subito in ballo la consulenza tecnica che il Pubblico Ministero mi ha rilasciato su mia richiesta. Posso pubblicare questi documenti omettendo nomi, intestazioni, enti, uffici? non lo so...ripeto l'oggetto di interesse non è chi ha fatto l'atto, ma il contenuto. Sarei curioso di capire dov'è l'ipotesi di reato già dalla denuncia visto che ancora oggi non l'ho capito. La prova del reato come saprete tutti, se in passato mi avete seguito, non sono le oltre 15 monetine afghane o il famigerato reperto n.4 relativo a104 monete romane, ma le oltre 29 monete romane poste sul sito di compravendita di subito.it. Chiaramente poi il sequestro delle oltre 630 monete ha determinato il resto. Adesso in base a quello che abbiamo gradirei esprimere la mia opinione tecnica su quanto espresso dal Dr. Catalli che ha coerentemente confermato quanto aveva già espresso nell'ambito della consulenza tecnica sulla collezione. A questo punto indossando le vesti di perito numismatico della Camera di Commercio di Udine, qualifica conferitami dal Sig. Paoletti al cospetto di una regolare commissione della Camera di Commercio, consentitemi di esprimere la mia opinione sulle monete afghane e sulle 104 monete romane del reperto n.4: le monete afghane antiche non superano le 10 unità. Tra queste ci sono due dracme e un obolo del periodo sassanide del IV sec. D.C. in buone condizioni, una monetina in bronzo partica e altri tre bronzi del periodo sassanide oltre ad una monetina di emissione Kushan in discrete condizioni. Tali monete non presentano la caratteristica della rarità e del pregio in quanto comuni e battute in grandi quantità. Tali monete sono presenti nel mercato numismatico internazionale in particolare nel canale britannico. Tali monete non sono sottoposte ad alcun vincolo legislativo afgano. Le restanti monete afghane quantificabili in una ventina non sono antiche ma cufiche del XVIII sec anch'esse emissioni molto comuni e presenti sul mercato numismatico. Tutte le monete in esame hanno un interesse storico numismatico, ma considerata la bassa conservazione le monete in questione hanno scarso valore commerciale. Per quanto riguarda le 104 monete di epoca romana, premesso che una moneta non è tale in quanto sassolino a forma di moneta, le restanti 103 monete sono autentiche e di epoca romana tardo imperiale inquadrabili in un periodo che oscilla dal IV al V secolo d.C. Tali monete sono in scarsa conservazione e presentano evidenti corrosioni e traccia di terriccio. Le monete sono dei bronzetti tardo imperiali riconducibili ai seguenti imperatori: in massima parte del tipo Costanzo II con al rovescio il cavaliere romano che con lancia trafigge il barbaro e legenda del tipo Felix temporum reparatio, poi seguono Costantino I e II (del tipo gloria romanorum), Graziano, Theodosio e Onorio. La pessima conservazione non consente una facile classificazione ma la tipologia è chiara. La media ponderale è chiaramente sottopeso rispetto alla media ponderale della stessa tipologia di monete emesse da zecche ufficiali. Pertanto si ipotizza che le monete potessero esse battute presso zecche itineranti e non ufficiali. La maggiorparte quantificabile in un 70% presenta la sigla SIS all'esergo del rovescio che configura la provenienza delle monete dalla Siscia. Questo elemento importante riconduce la probabile provenienza delle monete dall'Europa Orientale ipoteticamente configurabile nell'area del limes in prossimità del fiume Danubio ai confini dell'impero romano d'occidente. Le suddette ipotesi mi portano alla conclusione che molto probabilmente tali monete non provengono dal sottosuolo italiano, ma non è totalmente da escludere in quanto le monete romane circolavano in buona parte del mondo antico conosciuto. Le monete non presentano la caratteristica del pregio e della rarità in quanto battute in notevoli quantità mantenendo comunque sempre l'interesse storico e numismatico. Considerata la bassissima conservazione che le inquadra come monete da studio, il valore commerciale è praticamente nullo. Con questo non ho assolutamente intenzione di correggere la perizia di un autorevole numismatico per professione con pluriennale esperienza e in partenza vi dico che ho torto e prendete per buona la parte di perizia oggetto della discussione e in particolare le precisazioni che il Dr. Catalli ha chiaramente rappresentato. Ma avendo conseguito la qualifica di perito almeno consentitemi una specie di perizia di parte dove vi assicuro ho cercato di essere il più tecnico possibile e dove soprattutto esprimo la mia libera e personale opinione. Per stasera mi fermo qui, in attesa di critiche e repliche serene. Cordiali saluti e buona serata Antonio Bernardo2 punti
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Come spesso accade "si esce dal seminato". Proporre metodi più o meno violenti di difesa serve a poco, conosco tanti numismatici che non immaginerei mai trasformati in pistoleri. Il discorso secondo me si fonda su due pilastri fondamentali: 1) prevenzione attraverso sistemi di vigilanza adeguata e una maggior prudenza nei momenti critici; 2)immediatezza e certezza della pena (teorizzato da Cesare Beccaria esattamente 250 anni fa!) Tutto il resto lascia il tempo che trova!2 punti
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Circa 3 anni fa, ho deciso di mettere insieme una piccola collezione di monete di rame tipo Congo belga. Il set è composto da 1, 2, 5, e 10 centesimi monete, tutte dotate di design "forato". Dopo 18 mesi di ricerche, ho completato il set in alto condizione e presento qui sotto per il vostro piacere. Questi sono molto belle monete di rame, ma da un momento storico molto disperazione e trattamento orribile e condizioni del popolo congolese. ==================== About 3 years ago, I decided to put together a small type collection of the copper coinage of Belgian Congo. The set consists of the 1, 2, 5, and 10 centimes coins, all of which feature the "holed" design. After 18 months of searching, I completed the set in high condition, and present it below for your pleasure. These are very beautiful copper coins, but from an historical time of much despair and horrible treatment and conditions of the Congolese people. Saluti, Brandon 1 Centime 2 Centimes 5 Centimes 10 Centimes Illustrazione di dimensioni2 punti
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E io ti ribadisco... conosci tutti per dire che solo un'infima parte non concordi con te? E cosa mai proporrai? La pena di morte, i campi di concentramento, la schedatura razziale, la tortura, la dittatura di qualche nuovo profeta? In questo caso mi sa che saremmo più di due a non essere d'accordo con te. In altri casi, è da vedere2 punti
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Si è già parlato innumerevoli volte di come si potrebbero organizzare meglio i convegni, ma per fare questo gli organizzatori dovrebbero spendere soldi e così non lo fanno. Vi porto solo un esempio di come sono organizzati i convegni prendendo ad esempio quello più importante e cioè Verona: quest'anno per la prima volta, causa impegni vari, siamo andati via il sabato pomeriggio. Verso le 17.45, cioè 15 minuti prima della chiusura, vado a prendere la macchina nel parcheggiare per portarla vicina ad una porta per caricare. Dovendo accedere al parcheggio riservato (quello posto attaccato all'uscita) pensavo di dover esibire qualche pass o altro. Bene: NON c'era più nessuno, non solo, ma quando ci siamo recati verso l'uscita anche quella era lasciata completamente sguarnita da qualsiasi controllo sia in entrata che in uscita. Secondo voi che sicurezza c'era? Oltretutto è già capitato che avvenissero furti all'interno del parcheggio della fiera. E parliamo del convegno più importante d'Italia dove si pagano bei soldi per stand e tavoli. Soluzioni? Non saprei, purtroppo ognuno pensa a se stesso e non si riesce mai a fare un'azione comune. Anche perché, purtroppo duole dirlo, il pensiero comune e che tanto a me non capita mai.......fino a prova contraria.2 punti
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______________ 1931 Iraq Faisal I° (1885-1933) 50 Fils - Argento .5002 punti
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E se fossero uomini dello Stato di origine romena .... M.2 punti
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La situazione porta chiaramente alla riflessione. Certe reazioni, è giusto precisare, sono determinate da certe sensazioni che si vivono in determinati momenti quando da sempre cerchi di consolidare e trasmettere determinati valori: educazione, lealtà e correttezza. Il 23 marzo 2012 quando sono stato perquisito davanti a 300 colleghi di corso, ufficiali dell'Esercito, sono morto dentro. Dal giorno stesso ho documentato la mia triste esperienza mettendoci la faccia e anche qualcos'altro convinto della mia estraneità come poi sostenuto dalla A.G. due giorni fa alla recita di mio figlio ho pianto dalla commozione. Non sono riuscito a controllare le mie emozioni. Nonostante tutto in qualcosa sono riuscito e solo chi mi conosce bene può capire. A tutti Voi auguro di non vivere le sensazioni che ho vissuto in prima persona.2 punti
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@@fcat Il termine "illazioni"usato anche dal giudice non significa "frottole". Nessun giudice userebbe il termine in questo senso. Il termine significa "congettura" (abduzione) che con la deduzione e l'induzione é uno dei tre strumenti di cui disponiamo per ragionare. Mi spiego: controllo la posizione di Giove tutte le sere, per mesi, e mi accorgo che il corpo non segue una circonferenza, allora congetturo, vuoi vedere che l'orbita è ellittica. È un'ipotesi di lavoro. A volte ci si prende, a volte no. Sia il perito che il giudice fanno il proprio "mestiere" Un "mestiere" che risponde a criteri diversi. Appunto perché i"mestieri"sono diversi, le conclusioni possono essere diverse. E se le conclusioni sono diverse non significa che abbia sbagliato il perito o il giudice. Nessun giudice si sognerebbe di utilizzare strumenti "storici" per condannare o assolvere un imputato. Nessuno storico si sognerebbe di usare strumenti "giudiziari"per ricostruire un periodo. I problemi iniziano quando il primo debba ricorrere al secondo o viceversa. Nessuno storico fonderebbe le proprie opinioni su una sentenza, nessun giudice le fonderebbe su un testo di storia. Ognuno rivaluta il referente offerto dall'altro con i propri strumenti. La cosa buona è che si è ricominciato a parlare con garbo, e con il garbo e la pazienza si risolve tutto o, quantomeno si governa il problema. Polemarco2 punti
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Ciao. "Continuo però a ritenere un po' ingiusto (pensiero che a quanto pare condividono molti utenti di questa sezione) dire che in questa sezione, appunto, si chiedano solo pareri su conservazione e prezzi, che il livello sia infimo etc etc. Rimando in merito all'esempio che ho citato nel mio messaggio #42, e potrei farne tanti altri, di esempi." Beh, scusa, ma su dieci discussioni che si aprono in questa sezione, quante si riferiscono alla conservazione e al prezzo di una moneta? Vogliamo dire nove e mezza? Dove le vedi le discussioni "di approfondimento numismatico"? La sezione soppressa conteneva un numero consistente di discussioni che approfondivano aspetti della numismatica del Regno. Sono state discussioni per preparare le quali si è fatto spesso ricorso alla consultazione di testi anche reperiti in biblioteche sacrificando il tempo libero; si sono scansionati documenti a corredo dell'esposizione testuale, in modo da offrire ai Lettori un supporto documentale e preciso. Sono state discussioni spesso interdisciplinari (storia italiana/periodo coloniale/attività di polizia giudiziaria in zecca/legislazione/ecc.) che hanno coinvolto nel dibattito che ne scaturiva un numero anche considerevole di Utenti, che a loro volta erano stimolati a fornire contributi altrettanto documentati. Preparare queste discussioni, dalle quali in alcuni casi sono nati articoli poi pubblicati sulla stampa specializzata (C.N. e G.d.N) o approfondimenti che hanno trovato spazio in libri successivamente pubblicati, è costato fatica, tempo studio, impegno. Per alcuni (non dico per tutti...) questo genere di discussioni meritavano uno spazio a se stante e infatti venne intelligentemente allestita un'apposita sezione. Ora, per motivi che francamente mi sfuggono e che non mi pare siamo stati preventivamente esposti agli Utenti, quella sezione non esiste più e rintracciare le relative discussione è un'impresa...specialmente per chi non le ha mai lette. Quel lavoro, se non è andato perduto, è tuttavia pressoché disperso. Il curatore di questa sezione, nel post di apertura della discussione, ha lamentato al primo punto: "1) la numismatica non si esaurisce nel mero prezzo delle monete, nè sul loro stato di conservazione: sarebbe bello, approfondire anche altri temi, come accade nelle altre sezioni, dove questi problemi non ci sono. Sono tutte considerazioni che sottoscrivo ma che, visto l'andamento della sezione, non sembrano interessare quasi a nessuno in questa sezione. Sia ben chiaro che non si vuole impedire a chicchessia di utilizzare questa sezione come "sportello" per fornire prezzi e gradi di conservazione. Se questo è ciò che vuole la maggioranza degli Utenti che frequentano la sezione, è giusto che si continuino a farlo....ma, mi chiedo....perché impedire a chi è interessato allo studio della numismatica come disciplina (e non come commercio), a chi è interessato a coltivare quegli stessi approfondimenti che erano visibili fino a qualche tempo fa in una sezione autonoma e che adesso invece si stenta persino a ritrovare, di poter continuare a fare lo stesso? "Se poi dobbiamo sentirci dei caproni di serie C solo perchè continuiamo a frequentare la sezione, mentre i Migliori sono andati via da tempo (eppure ne vedo a bizzeffe di utenti validissimi, a mio parere, che non si sono ritirati sull'Olimpo e che intervengono qui spesso e volentieri - mmhà, sarò pazzo io, a questo punto), che dire, da parte mia, inizierò a farci su un ragionamento serio." Non è questione di essere dei caproni o di essere i Migliori. Il discorso è un altro. Così come è diritto degli Utenti utilizzare questa sezione per sapere se hanno fatto un affare, se la loro moneta è BB+ o SPL---, se vale 10 o 13 euro, dovrebbe parimenti essere consentito (come lo è stato in passato) a chi invece preferisce dedicarsi all'approfondimento numismatico, di coltivarlo con quelle stesse modalità già ampiamente sperimentate in anni lontani, nei quali molti degli Utenti che scrivono oggi su questo Forum non ne conoscevano neppure l'esistenza. Una cosa è certa: per il tipo di "dinamica" che caratterizza i posts di questa sezione, è impensabile che possano coesistere discussioni di approfondimento (quali quelle che si svolgevano nella sezione soppressa) e le discussione sulle conservazioni e sui prezzi. C'è un'incompatibilità "ontologica" fra le due tipologie di argomenti, che almeno a me sembra insuperabile. Saluti. Michele2 punti
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Buona serata mi raccomando col controllo ... fammi cortesemente sapere se hai l'opportunità di effettuarlo. Se fosse veramente un leone in moleca, dovrei fare ammenda anche circa quello che ho scritto nel mio lavoro sul leone di Venezia. In quello ho fatto coincidere l'uso del leone in moleca con il conio del tornesello da parte di Andrea Dandolo; se quello sulla bandierina del grosso del Soranzo dovesse essere quello che mi sembra, dovrei anticiparne l'uso al suo dogato .... 30 anni prima. saluti luciano1 punto
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esatto. purtroppo (ma era solo questione di tempo) i delinquenti si sono accorti che in questo mondo girano tanti soldi e non è poi così difficile arrivarci vicino...occorre ADEGUARSI. i commercianti devono ESIGERE un certo tipo di sicurezza.....se non la chiedono loro la sicurezza abbiamo già finito il discorso. marco1 punto
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Concettualmente è "curatore" della sezione Regno insieme a @@rickkk ma "moderatore" di eventuali battibecchi e problematiche in tutte le sezioni del forum. Poi invece tecnicamente il software del forum è impostato in modo che il "moderatore" ha maggiori possibilità di editare, accorpare,modificare, etc le varie discussioni e testi in tutte le sezioni del forum (noi curatori possiamo intervenire di meno.) Saluti Simone1 punto
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Oggi ho fatto una prova con i miei e ho notato che quando non si ripongono con una certa delicatezza questi vanno a sbattere contro le monete, sicuramente d'avanti avranno la plastica ma.. apri oggi e chiudi domani e con quel poco di gioco che hanno le monete all'interno sono convinto che dopo 20 anni qualcosa di brutto alle monete succederà.1 punto
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@@nikita_ne è uscita un'altra fuori cmq messa male... Un'altra domanda cosa sono le banconote senza fibrille e come si possono riconoscere in una determinata serie tipo in quella delle 500 lire?? Grazie mille :hi: :hi:1 punto
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@@RobertoRomano bellissimo esemplare, andò invenduta da InAsta nel 2010 (asta 37 lotto 1345). " R/3, SPL+ - Ottima conservazione per questa tipologia di per sé estremamente rara" Sperando di fare cosa gradita con questa segnalazione, complimenti ancora, Antonio1 punto
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Intanto mi ha appena scritto la Giove, curatrice del medagliere di Napoli. E' rimasta trasecolata che un pezzo del medagliere di Napoli possa essere stato venduto come doppione: non si usava. Farà le ricerche, ma intanto mi ha chiesto ufficiale conferma che il pezzo sia stato descritto come appartenente alla famosa collezione di Charles Gillet, anche perchè non possiede una copia del catalogo Leu & MuM del 1974 (le ho mandato solo la scansione della relativa pagina). Mi ha anche chiesto se esiste un catalogo completo della collezione Gillet. Ho indagato e sinceramente non lo sapevo, ma ho appena scoperto che il noto commerciante USA Harlan Berk aveva compilato nel 2012 un catalogo generale della coll. Gillet (l'asta Leu & MuM vendette solo una parte, la prima scelta di quella collezione): http://www.hjbltd.com/common/details.asp?item=bk11275&inventorygroup=bk&pos=5&qis=0&format=&search=Ancient+Greek&cn=&metal=&gradingserviced=&orderby=&dateadded=&sm=FixedLink&page=18 Se qualcuno possiede questo interessante catalogo (che costa più di 100 dollari), potrebbe scansionare la pagina relativa a questo nomos di Metaponto, tanto per essere certi.1 punto
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Se fosse genuino altro che variante con due P ..... sarebbe un bel "inedito" ma non per le lettere. :crazy:1 punto
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Segnalo questa iniziativa davvero interessante: http://www.temporainaquileia.eu/1 punto
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In Italia è da stupidi non delinquere. Chi delinque è protetto dalle leggi, dagli avvocati, dall'ipocrisia imperante che confonde il garantismo con la giustizia. Chi subisce oltre al danno le beffe.1 punto
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Oggi rovistando tra le mie cose, ho trovato questa 2 Lire che tra l'altro è calamitabile. Dalla foto non si nota il lustro presente sulla tutta la moneta e difatti ho dovuto sottoesporre la foto (notate le zone d'ombra) Pur presentando leggerissimi graffietti e qualche piccolissimo segno di contatto sul bordo al rovescio, credo che lo SPL+ se lo meriti. E' stata una piacevole "scoperta" che sostituirà la gemella che era in collezione :blum:1 punto
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gli ultimi 5 post fanno parte di una realtà parallela ....quasi surreale :D , signori suvvia .....stiamo scherzando :)1 punto
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@@luke_idk senza dubbio ...ma non da solo . I progetti si portano a compimento con i numeri , ed io da solo non sono disposto a metterci mano .1 punto
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Riconoscimento dovuto a un numismatico che ha dato maggior vita alla straordinaria nostra Milano, e contribuito alla formazione di generazioni che in quegli anni credevano in ideali e sogni irripetibili... Milano ha ancora bisogno di contribuiti e uomini come questi...1 punto
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ciao tutti, come sempre sono a chiedere il vostro aiuto per l'identificazione di questa monetina. Ogni tanto mi diverto (prevalentemente per imparare) a catalogare monete simili. Questa era in vendita sul noto sitio di aste come "moneta non identificata". Ha raggiunto una cifra considerevole (almeno secondo me), ma non sono proprio riuscita a capire di cosa si tratta. Spero qualcuno riesca a darmi info a puro titolo di curiosità. peso 0,30 (almeno quello dichiarato dal venditore) posto le foto. un saluto a quelli che diranno la loro.1 punto
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personalmente , ed è da tempo che lo penso , avrei voluto creare pagine , anche in pdf o direttamente nel forum , dove allegare per ogni tipologia moneta i punti da vedere e cosa considerare .1 punto
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@@Pendragon67 bravo bella soluzione! Ottime anche le foto.1 punto
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scusate...fa forse ho capito male...oppure mi sfugge qualcosa.....e' stato detto che e' da 20 anni ..dentro una bustina di plastica ...sigillata???? e non ne teniamo conto.....sapendo poi come erano le bustine 20 anni fa....non certo come quelle (alcune..) di oggi...e spessissimo le monete diventano moooolto piu' opache...oppure verdi...e non di raro con macchie se la plastica e' a stretto contatto della moneta o di alcune sue parti... a mio parere per giudicare una moneta bisogna ESCLUSIVAMENTE AVERLA IN MANO.....tutto il resto non conta...1 punto
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Bisogna incoraggiare sempre tutti, io ho visto gente brava, giovani... azzoppata ai primissimi post...è sbagliatissimo....lasciateli esprimere e poi eventualmente conduceteli per mano... Non fate come quello che mi disse ai primi post, su un argomento complesso, ritorna tra un paio d'anni con un argomento simile quando ti sarai accreditato.....io sono ritornato due anni dopo con lo stesso argomento :blum:....però sul forum, e il bello è questo, siamo tutti uguali, pari dignità, certamente chi sa deve con sapienza accompagnare nel percorso....così si dovrebbe fare....e qualche mi piace dateli ogni tanto a chi merita....incoraggiano e aiutano....ma anche un bravo, vai avanti....1 punto
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Già nel 2007, nel Quaderno degli Studi vol. II, edito da Antonio Morello, scrissi una monografia aggiornata su Phistelia (o Fistelia) e in particolare: Ho sempre sostenuto che erano monete sannitiche e che i tipi soni stati semplicemente ispirati da Cuma (probabilmente per contatti anche commerciali e culturali).1 punto
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Cacciatori di taglie …E sì, a Genova fu una professione disciplinata e produttiva, molto prima che nel Far West, in particolare nella val Bisagno, i cui sentieri costituivano la via più rapida per uscire dal territorio della Repubblica e raggiungere i feudi imperiali (in particolare il Marchesato di Torriglia) sottraendosi alla giurisdizione della Repubblica. Ci furono nuclei familiari che si arricchirono con questa attività dal tardo ‘500 alla fine del ‘700. Inseguivano e catturavano un gran numero di militari disertori e di “banditi”, sia quelli prodotti dalla miseria e dalle faide familiari ma anche dalle rivalità aristocratiche, che, volta per volta a seconda dei vincitori, producevano fuoriusciti di origine anche nobiliare, per incassare il relativo premio (premium occidentis rebellum) o per “riabilitarsi” in quanto Genova aveva legalizzato la vendetta privata sulla base del principio: “i banditi che ammaeseranno banditi sieno liberi”, ovviamente i delitti dovevano essere della stessa gravità , consegnando un assassino si poteva riabilitare un altro assassino (reato di prima classe), un ladro di polli riabilitava un altro ladro di polli (reato di terza classe). La maggior parte dei banditi erano individui colpiti da pene comminate per comportamenti criminosi assai diversi, ma in gran parte connesse agli scontri e alle lotte di potere fra le diverse parentele. Ne derivava che il bandito ligure non era, di norma, un emarginato, ma continuava ad essere considerato parte integrante della struttura sociale delle comunità locali e le “vendette/delazioni” erano prevalentemente fra banditi di faide avversarie. Circa i disertori catturati doveva essere loro comminata la pena di morte, ma la pressante necessità di riempire i ranghi induceva le autorità militari ad essere clementi, limitando le condanne ad alcuni anni di servizio ai remi delle galee, di solito poi condonati dopo poco tempo se non sorgevano problemi di natura disciplinare. Sono documentati alcuni episodi negli “Atti criminali” del Magistrato di Guerra, nei quali ogni cattura veniva accuratamente registrata in un dettagliato fascicolo. Mediamente le taglie si aggiravano intorno alle 40 lire di allora (reati di terza classe: semplici disertori o accusati di reati comuni), cifra comunque tutt’altro che disprezzabile, se consideriamo che era lo stipendio mensile di un sottotenente, un lavorante guadagnava 1 lira per giornata di lavoro e un capomastro ne guadagnava 1,20, ma, come potete vedere nella seconda immagine allegata, c’erano anche premi notevolmente più sostanziosi per banditi particolarmente pericolosi. Nella prima fotografia allegata ci sono lo scudo con l’immagine della Vergine, che nel 1537 (958 millesimi e 38 gr) valeva 4 lire ma nel 1672 il suo valore commerciale era aumentato a circa 8 lire, e il nuovo scudo di S. Giovanni che valeva 4 lire (924 millesimi e 21,287 gr), emesso l'anno prima per riportare lo “scudo” al giusto valore dell’intrinseco. Alcuni casi? Eccoli: Alcuni disertori, venduta l’uniforme per acquistare abiti civili, si fermavano nelle osterie per farsi passare da comuni viaggiatori, e qui i Bounty killer riuscivano a stanarli e portarli al posto di guardia più vicino. Altri, più prudenti, cercavano riparo presso chiese e cappelle entro le quali, godendo queste allora dell’immunità, potevano riposare al sicuro: ma molti avevano un brutto risveglio, come il soldato catturato da Giacomo Poggi nel gennaio 1742, mentre usciva dalla Chiesa di San Michele di Montesignano per i propri bisogni fisiologici. Un altro episodio curioso, sempre in zona Montesignano, a febbraio del 1741 quando Giacomo Ansaldo vide dalla finestra un soldato in uniforme che gli parve un ufficiale, chiamati alcuni familiari, si mise ad inseguirlo e una volta raggiunto il soldato reagì con la pistola ne seguì una sparatoria ma alla fine, sotto la minaccia dei fucili, il soldato si arrese consegnò spada, pistola e una bisaccia piena che portava in spalla. Legatolo e condotto a Porta Pila (che era circa a metà dell’attuale Via XX Settembre), si scoprì che era un soldato semplice della Compagnia corsa del capitano Rossi, di nome Gio. Pietro Casanova, che aveva rubato l’uniforme al suo sergente. I bounty killer rimasero molto delusi perché il soldato semplice valeva molto meno di un ufficiale. L’ultima cattura segnalata risale al 1768 poi con la Rivoluzione Francese e l’avvento della Repubblica Napoleonica il fenomeno si esaurì …non il banditismo, ma questa è un’altra storia.1 punto
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