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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/15/15 in tutte le aree
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Ciao. "Continuo però a ritenere un po' ingiusto (pensiero che a quanto pare condividono molti utenti di questa sezione) dire che in questa sezione, appunto, si chiedano solo pareri su conservazione e prezzi, che il livello sia infimo etc etc. Rimando in merito all'esempio che ho citato nel mio messaggio #42, e potrei farne tanti altri, di esempi." Beh, scusa, ma su dieci discussioni che si aprono in questa sezione, quante si riferiscono alla conservazione e al prezzo di una moneta? Vogliamo dire nove e mezza? Dove le vedi le discussioni "di approfondimento numismatico"? La sezione soppressa conteneva un numero consistente di discussioni che approfondivano aspetti della numismatica del Regno. Sono state discussioni per preparare le quali si è fatto spesso ricorso alla consultazione di testi anche reperiti in biblioteche sacrificando il tempo libero; si sono scansionati documenti a corredo dell'esposizione testuale, in modo da offrire ai Lettori un supporto documentale e preciso. Sono state discussioni spesso interdisciplinari (storia italiana/periodo coloniale/attività di polizia giudiziaria in zecca/legislazione/ecc.) che hanno coinvolto nel dibattito che ne scaturiva un numero anche considerevole di Utenti, che a loro volta erano stimolati a fornire contributi altrettanto documentati. Preparare queste discussioni, dalle quali in alcuni casi sono nati articoli poi pubblicati sulla stampa specializzata (C.N. e G.d.N) o approfondimenti che hanno trovato spazio in libri successivamente pubblicati, è costato fatica, tempo studio, impegno. Per alcuni (non dico per tutti...) questo genere di discussioni meritavano uno spazio a se stante e infatti venne intelligentemente allestita un'apposita sezione. Ora, per motivi che francamente mi sfuggono e che non mi pare siamo stati preventivamente esposti agli Utenti, quella sezione non esiste più e rintracciare le relative discussione è un'impresa...specialmente per chi non le ha mai lette. Quel lavoro, se non è andato perduto, è tuttavia pressoché disperso. Il curatore di questa sezione, nel post di apertura della discussione, ha lamentato al primo punto: "1) la numismatica non si esaurisce nel mero prezzo delle monete, nè sul loro stato di conservazione: sarebbe bello, approfondire anche altri temi, come accade nelle altre sezioni, dove questi problemi non ci sono. Sono tutte considerazioni che sottoscrivo ma che, visto l'andamento della sezione, non sembrano interessare quasi a nessuno in questa sezione. Sia ben chiaro che non si vuole impedire a chicchessia di utilizzare questa sezione come "sportello" per fornire prezzi e gradi di conservazione. Se questo è ciò che vuole la maggioranza degli Utenti che frequentano la sezione, è giusto che si continuino a farlo....ma, mi chiedo....perché impedire a chi è interessato allo studio della numismatica come disciplina (e non come commercio), a chi è interessato a coltivare quegli stessi approfondimenti che erano visibili fino a qualche tempo fa in una sezione autonoma e che adesso invece si stenta persino a ritrovare, di poter continuare a fare lo stesso? "Se poi dobbiamo sentirci dei caproni di serie C solo perchè continuiamo a frequentare la sezione, mentre i Migliori sono andati via da tempo (eppure ne vedo a bizzeffe di utenti validissimi, a mio parere, che non si sono ritirati sull'Olimpo e che intervengono qui spesso e volentieri - mmhà, sarò pazzo io, a questo punto), che dire, da parte mia, inizierò a farci su un ragionamento serio." Non è questione di essere dei caproni o di essere i Migliori. Il discorso è un altro. Così come è diritto degli Utenti utilizzare questa sezione per sapere se hanno fatto un affare, se la loro moneta è BB+ o SPL---, se vale 10 o 13 euro, dovrebbe parimenti essere consentito (come lo è stato in passato) a chi invece preferisce dedicarsi all'approfondimento numismatico, di coltivarlo con quelle stesse modalità già ampiamente sperimentate in anni lontani, nei quali molti degli Utenti che scrivono oggi su questo Forum non ne conoscevano neppure l'esistenza. Una cosa è certa: per il tipo di "dinamica" che caratterizza i posts di questa sezione, è impensabile che possano coesistere discussioni di approfondimento (quali quelle che si svolgevano nella sezione soppressa) e le discussione sulle conservazioni e sui prezzi. C'è un'incompatibilità "ontologica" fra le due tipologie di argomenti, che almeno a me sembra insuperabile. Saluti. Michele6 punti
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personalmente , ed è da tempo che lo penso , avrei voluto creare pagine , anche in pdf o direttamente nel forum , dove allegare per ogni tipologia moneta i punti da vedere e cosa considerare .6 punti
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Ho letto attentamente tutti gli interventi e devo dire che ognuno ha il suo carico di verità. Si è vero: la qualità degli interventi è calata... Non ci sono tanti utenti di una volta... La gente si accapiglia per una conservazione o un giudizio... Etc etc. Affermare però che da questa sezione non si impara più nulla è ingeneroso e non realistico: basta utilizzare il sacro tasto "cerca" e vengono fuori dieci anni di forum da cui attingere roba che in passato per conoscerla ci volevano dieci vite... ... A parte gli screzi personali e del mondo reale che hanno portato questo o quell'utente a non intervenire più secondo me anche il mancato utilizzo della funzione di cui sopra ha un suo ruolo determinante. Nel senso: non tutti hanno lo spirito del divulgatore e sono propensi a ripetere le cose 1000 volte sia a persone realmente interessate che a gente che spesso pretende la pappa bella e pronta tipo quiz: a domanda rispondimi che c'ho fretta. Un esempio pratico: ormai capitano sovente utenti che mostrano talleri di maria teresa e a parte la conservazione chiedono magari la zecca di provenienza e come distinguerla e qualche altra notiziola. Bello, una domanda di approfondimento si direbbe. Ora l'utente un o pò più esperto, forumista da anni secondo i più dovrebbe esporre con buona volontà e entusiasmo ogni volta e mille volte la questione delle piume e questo e quello... Bene io non lo faccio, il più delle volte non rispondo. Mi scazza terribilmente questa pigrizia nel non sforzarsi da soli nel darsi le risposte. Basta cercare nel forum e ormai l'argomento è stato affrontato in tutte le salse, che altro bisogna aggiungere??? C' è anche un saggio pubblicato nel forum... Quale altro approfondimento è necessario??? Io stesso quando mi viene qualche dubbio non è che apro subito una discussione: cerco se se ne è parlato nel forum (e quasi sempre al 90% si) e avoja a leggere... Idem la questione conservazioni: ad es. tasto cerca "punti spiga conservazione" e avoja quanti spunti di riflessione, in dieci anni di forum se ne è parlato fino alla nausea. Se poi l'obiettivo che si legge tra le righe di chi posta una moneta invece è avere un servizio grading accurato e preciso sempre disponibile H24 con tanto di quotazioni in tempo reale aggiornate allora è un altro paio di maniche e ritengo normale e capibile che in quel caso l'utente navigato si scazza di nuovo e non interviene. Per quanto riguarda la presenza di commercianti/operatori commerciali sul forum a mio parere personale quando gli stessi mantengono un atteggiamento coerente e non mirato alla protezione dei propri interessi personali ma anzi offrono un punto di vista altro e appunto da "addetti ai lavori" se non vere e proprie "dritte" agli altri utenti su quello che è il mondo numismatico o su determinati tipologie monetarie allora sono solo che favorevole. Utenti come come @@Monetaio o @@Alberto Varesi o @R-R (i primi che mi vengono in mente ma ce ne sono vari altri) sono solo da ringraziare per il loro apporto di questi anni. Tutti gli altri che sono intervenuti sul forum solo quando si toccavano le "loro" monete o che hanno cercato di usare il forum per fare intrallazzi o farsi pubblicità, o far passare certi messaggi interessati possono stare dove stanno che tanto nel 90% dei casi non ce n'è bisogno. A quel punto meglio quelli che coerentemente non sono MAI e poi MAI intervenuti sul forum. Un saluto Simone6 punti
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Come da richiesta allo staff del diretto interessato, riapro la discussione per dare modo alla controparte di scrivere la sua versione. Pregherei quindi tutti, prima di scrivere ulteriori commenti o pensieri, di attendere il messaggio che arriverà comunque nel pomeriggio. Per cortesia, rivolgendomi a tutti quelli che vorranno intervenire, usate la massima correttezza cercando di mantenere i toni i più pacati possibili, grazie!5 punti
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Vediamo se riusciamo a parlare di un'altra moneta interessante e anche un po' emblematica di Milano....siamo ai Visconti, a Filippo Maria Visconti, Filippo ha una abbondante e varia tipologia monetale, in particolare c'è una serie di grossi, questo mi ha colpito subito per gli evidenti tre soli raggianti presenti al diritto, due ai lati dello stemma, uno in alto. Ma guardando meglio anche il rovescio, guarda un po'....altri soli raggianti, due ai lati e uno sul petto, tre e tre .....di cui due ai lati e uno in alto sia al diritto e al rovescio.... Un modo per differenziarsi dagli altri grossi ? Ricordo che il grosso da 2 soldi presenta in alto un bisante pieno o una stelletta o nulla, altri presentano la corona con rami di palma e di olivo o il classico biscione coronato.... Interessante anche vedere le piccole stellette all'interno del nimbo posto sulla testa del Santo, io ne vedo 7 evidenti...forse anche 8... Credo si possa dire altro....per esempio mi sembra la variante riportata dal Crippa con MEDIOLAI al rovescio, c'è una piccola mancanza ma non mi pare di intravedere la N. Interpunzoni in leggenda al diritto differenziati rispetto al tipo Crippa e MIR. GROSSO DA 3 SOLDI, FILIPPO MARIA VISCONTI, MILANO, 1412 - 1447 Argento, peso gr. 3, 54, diametro 24 mm., Rarità R/2 sia per Crippa che per MIR MILANO RIFER. : Crippa 2, MIR 151, CNI 44 -57, GN. 8/12 D/ + FILIPV MARIA DVX MEDIOLANI 3C, stemma quadripartito con biscia viscontea e aquila imperiale, due soli ai lati dello stemma e uno sopra R/ S ABROSIVS MEDIOLAI, Sant'Ambrogio seduto con staffile e pastorale, due soli ai lati del Santo e uno in petto Graditi ovviamente commenti ed osservazioni .....4 punti
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Mi sembra giusto comunicare questa notizia, la famiglia Crippa non lo farebbe mai, troppo riservati per farlo e questa è una iniziativa personale, spero non mi sgridino però .... :blum:, ma ieri sul Corriere della Sera c'era una pagina intera ma la trovate anche on -line sul premio vinto da Carlo Crippa a New Orleans da parte dell'Associazione mondiale dei numismatici. Il " Book Prize " è un po' un Oscar per la miglior pubblicazione dell'anno numismatica, direi anche un premio alla carriera. Una vita per la numismatica e per la zecca di Milano, risultato un'opera completa della zecca della città, un amore e un connubio inscindibile quello dei Crippa e Milano, Milano e la sua storia, Milano e la sua zecca e le sue monete, un regalo per la città di Milano. Chi colleziona Milano, ma anche altro conosce la signorilità e la passione dell'uomo e del numismatico, oggi credo sia giusto celebrare un numismatico che ha reso famosa e importante coi suoi libri sulle sue monete la città di Milano anche coll'aiuto importante della figlia Silvana e del figlio Paolo oggi al timone della Ditta Numismatica. Riporto dalla sua intervista al Corriere della Sera questa frase che per me e' semplicemente strepitosa e dice tutto : " Con la numismatica sfioro la storia " Complimenti vivissimi da parte mia... ma credo di poterlo fare anche a nome di tutto il forum Lamoneta, cordialmente, Mario Limido4 punti
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Circa 3 anni fa, ho deciso di mettere insieme una piccola collezione di monete di rame tipo Congo belga. Il set è composto da 1, 2, 5, e 10 centesimi monete, tutte dotate di design "forato". Dopo 18 mesi di ricerche, ho completato il set in alto condizione e presento qui sotto per il vostro piacere. Questi sono molto belle monete di rame, ma da un momento storico molto disperazione e trattamento orribile e condizioni del popolo congolese. ==================== About 3 years ago, I decided to put together a small type collection of the copper coinage of Belgian Congo. The set consists of the 1, 2, 5, and 10 centimes coins, all of which feature the "holed" design. After 18 months of searching, I completed the set in high condition, and present it below for your pleasure. These are very beautiful copper coins, but from an historical time of much despair and horrible treatment and conditions of the Congolese people. Saluti, Brandon 1 Centime 2 Centimes 5 Centimes 10 Centimes Illustrazione di dimensioni4 punti
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Ma, intanto, erano "forse rumeni". Ecco che si dimostra quello che intendevo. Scusate, ma preferisco rispondere messaggio per messaggio, per fare capire perchè queste discussioni portano a certe distorsioni, pur volendo esprimere tutta la mia solidarietà a chi è stato vittima di un reato (e questa è l'unica cosa certa).4 punti
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Mi astengo da qualsiasi giudizio inerente la questione che esula completamente dalle mie competenze . Da esterno posso tuttavia osservare che un valore aggiunto Puo' essere rappresentato proprio dal portare parti tra le quali in precedenza non era possibile istituire un dialogo a comunicare finalmente. Nel bene e nel male, pur con contrapposizione di ideali e di idee, la comunicazione è' sempre da preferire alla NON comunicazione È il Forum e' il demiurgo che forse può' rendere questo 'difficile' dialogo una possibilità' ...3 punti
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Cari amici, non ho chiesto io la chiusura di questa discussione ma ho chiesto io la riapertura per darmi la possibilità di chiarire le "frottole", essendo io il perito, come avevate ben compreso! Mi scuso anzitutto per il ritardo del mio intervento ma ho dovuto anzitutto riflettere e poi chiedere le necessarie autorizzazioni per citare atti di questo procedimento. Infatti, se la sentenza del Giudice è un atto pubblico, come precisa Piras, non lo sono gli atti singoli del fascicolo, compreso il mio esame tecnico, che rimangono atti riservati. Ma immagino che il Sig. Bernardo abbia chiesto e ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. Io non sono infallibile ma, se in questo caso ho sbagliato, sappiate che almeno non avete speso soldi inutilmente, come ha suggerito il Sig. Bernardo, perché per i miei esami tecnici, oltre un centinaio finora effettuati non ho mai preso un centesimo di euro, avendo collaborato con l'A.G. nella mia qualifica di funzionario archeologo con specializzazione in numismatica, come prevede l'arti 348 comma 4 del C.P.P. Mi dispiace, inoltre, che il Sig. Bernardo abbia pubblicato solo 14 righe dai miei esami tecnici che assommano ad un totale di otto pagine. Sinceramente quando ho letto quella parte pubblicata dal Sig. Bernardo, avulsa completamente da tutto il resto, ho pensato: "ma chi è quel matto che ha scritto queste cose? ". Poi è stato sufficiente rileggere quanto avevo scritto nelle pagine precedenti per capire che l'estrapolazione non ha giovato alla comprensione. E per questo motivo comprendo e giustifico tutti coloro che hanno espresso dubbi sulla serietà del mio lavoro. Va detto che il Sig. Bernardo è un ufficiale dell'Esercito Italiano impegnato in missioni di pace in Afghanistan e in Iraq e per questo Suo impegno per primo esprimo la mia completa ammirazione! Mi risulta (ma prego chi è più informato di me di confermare o smentire quello che sto per dire) che le persone impegnate in queste missioni firmano un contratto per cui non possono riportare con sé oggetti artistici di qualunque genere dal paese ospitante senza la preventiva autorizzazione. Io sono certo che il Magg. Bernardo ha chiesto ed ottenuto l'autorizzazione come sono certo che, al suo rientro in Italia, abbia presentato la dichiarazione di avvenuta importazione degli stessi oggetti presso l'Ufficio Esportazione competente per territorio. Questa norma, non sembri strano, serve anzitutto a tutelare il proprietario del bene che importa l'oggetto, regolarmente acquistato all'estero, da qualunque contestazione. Non lo dio io ma lo prevedono le leggi italiane di tutela che giustamente non si limitano a tutelare il patrimonio italiano ma anche quello delle altre nazioni. Faccio un esempio (che non ha nulla a che vedere con questo caso!): se dalla Grecia vengono importate illegalmente in Italia un gruppo di monete, è dovere dell'A.G. italiana confiscare le monete e restituirle al paese legittimo proprietario. Le monete provenienti dalla regione afghana e da quella irachena, oggetto dei miei esami tecnici, sono più di 15, non come ha scritto il Giudice perché evidentemente non mi sono espresso chiaramente! Mi permetto inoltre di non condividere il parere del Giudice che considera le 15 monete come souvenirs (vedi il brano della sentenza allegata dal Magg. Bernardo): non sono cartoline ma si tratta comunque di oggetti del patrimonio storico e artistico delle rispettive nazioni. Ma rispetto comunque la decisione del Giudice. Per fortuna una sentenza di primo grado non fa giurisprudenza e, a volte, nemmeno una di Cassazione! Il perito poi, si limita a fare il perito e a rispondere ai quesiti posti dal PM, dal Giudice o dall'A.G. senza prevalicare nessuno e senza fare né l'accusatore né il difensore. Al perito si chiede di rispondere se la moneta A è uguale alla moneta B. Se poi la moneta doveva essere uguale alla moneta B, e non lo è, questo è oggetto di indagini dell'A.G., non del perito. Ritornando alle frottole voglio sottolineare, con la massima forza, che in 36 anni di questa carriera non ho mai subito pressioni da nessuno, né P.M., né Giudice, né A.G. nella redazione dei miei esami tecnici! Nessuno mi hai lontanamente chiesto di scrivere una cosa piuttosto che un'altra o di sottolineare nelle mie relazioni maggiormente un aspetto piuttosto di un altro! Ho sempre risposto a dei precisi quesiti che mi venivano posti all'inizio del lavoro, riguardanti principalmente l'autenticità dei reperti, la loro collocazione temporale, il loro interesse storico e numismatico indipendentemente dal loro stato di conservazione , e il loro eventuale valore commerciale. L'acquisto, la vendita e il collezionismo di monete in Italia sono perfettamente legali. L'ho detto più volte in aule di tribunale e l'ho scritto più volte nelle mie relazioni. Ovviamente dobbiamo considerare solo i soggetti che hanno la relativa licenza per l'acquisto e la vendita e che le monete oggetto dello scambio siano di lecita provenienza. Avendo diretto scavi archeologici conosco bene le condizioni in cui vengono alla luce monete dagli scavi, le stesse condizioni che ho ritrovato in molti nuclei sequestrati dall'A.G. assieme all'immancabile metaldetector . Non è questo il caso, per carità, ma un nucleo di 104 monete (il famigerato reperto 4) del Magg. Bernardo, composto da monete imperiali presentano le stesse incrostazioni terrose, inequivocabile testimonianza di una loro provenienza dal sottosuolo. Un collezionista attento evita di acquisire per la propria collezione monete di tal genere come un corretto commerciante evita di acquistare monete di cui non sia certa la provenienza. Le incomprensibili 14 righe estrapolate sono le considerazioni finali del nucleo di 104 monete sporche di terra: da quali aree geografiche provengono? Sono state sicuramente recuperate seguendo il bip bip di un metaldetector, con una buca più o meno profonda a sconvolgere la stratigrafia archeologica. Sono tutte le monete recuperate in quella zona o altre sono già state selezionate perché in migliore stato di conservazione e disperse altrimenti? Per queste residue un intervento di restauro potrebbe far uscire fuori qualche variante inedita rispetto a quanto noto finora? Io credo di si! Chi ha lavorato con me al Monetiere di Firenze per il riordino della collezione mediceo lorenese sa quante scoperte interessanti sono state fatte rovistando(il termine è esatto!) nei mucchi di monete brutte ma ancora utili alla ricerca numismatica. Mi dispiace aver rubato tutto questo spazio al Forum. Buona serata a tutti! Fiorenzo Catalli3 punti
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Come al solito qui si finisce per divagare. I soggetti (molto) interessati erano malviventi in formazione 2+2 all'interno...e tre all'esterno. Chi c'era ed è stato abbastanza bravo da vedere, sa quello che ha visto. Gli altri parleranno sempre e solo per sentito dire...o per interessi personali. Posto questo, una volta ritirati i lotti, usciti fuori si è soli ed allo stesso tempo bersagli facili (per non dire carichi)3 punti
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Ragazzi, ma ve ne state buoni 2-3 orette e attendete l'intervento del diretto interessato, siete tremendi :acute:. Dopo scatenate pure l'inferno :blum: , ma stoppate le polemiche per 2-3 ore, suvvia. Sono molto interessato al parere della controparte, mi dispiacerebbe che la discussione venisse richiusa per litigi e incomprensioni prima che questa possa intervenire. Quindi se avete la tentazione di scrivere qualcosa o di rispondere a qualcuno che ha detto qualcosa che non condividete.... attendete queste fatidiche 2-3 orette :drinks: .3 punti
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10 e lode! Si può attuare come ovvio comportamento da avere e mantenere regolarmente? SI, basta VOLERLO e ORGANIZZARSI per attuarlo Il conflitto di interessi non deve esserci, perchè uccide la qualità3 punti
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In realta si trattava di forze dell'ordine in incognito che registravano le vendite di alcuni lotti , notizia riferita da fonte certa3 punti
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Buona Giornata Ieri mi tornò in mente Gio, persona eccezionale che è stata molto attiva nel Forum e in diverse organizzazioni e che ho conosciuto personalmente nel primo convegno numismatico partenopeo e che ultimamente, forse dal 1 aprile 2015, non si collega più al Forum, spero solo per scelta e non a causa di qualche problema personale o familiare. Qualcuno che la conosce direttamente può contattarLa e magari invogliarLa a ripartecipare al Forum. Per come la conobbi, se c'è stato un malinteso spiegandosi e chiarendosi sicuramente sarà disponibile a partecipare nuovamente al Forum, Magari sarà attiva per il 24 giugno e potremo porgerLe gli auguri di Buon Onomastico (San Giovanni va anche per le Giovanne). Chiedo scusa anticipatamente se tale messaggio può creare fastidi, ma è fatto in buona fede angel2 punti
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Questo è il mio messaggio n. 5000, si tratta solo di un numero ma credo sia anche l’occasione per fare alcune riflessioni. Poco più di sette anni fa approdai a questo sito così per caso, come spesso accade navigando in internet. Mi accorsi subito però che era un forum diverso dagli altri: più ampio, più articolato e con numerose possibilità di interagire. Tante cose sono cambiate in questi anni, tanti vecchi utenti sono spariti nell’oblio ma tanti altri nuovi sono entrati e ancora oggi costituiscono la colonna portante del forum e con alcuni si è anche instaurato un rapporto di amicizia. Vorrei infatti sottolineare che la vera forza di questa realtà è appunto la molteplicità di competenze, di interessi e di vedute, non esenti, spesso, anche di qualche polemica, ma da considerarsi a mio avviso come il “sale” degli scambi di opinione, purché ovviamente non si esca dal confine della correttezza e del rispetto reciproco. Qui ho imparato tante cose, ho visionato le foto di migliaia di monete che di certo hanno accresciuto la mia esperienza, così come spero di essere stato utile a qualcuno. Quindi colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta Reficul per questo forum e voi tutti per il vostro apporto.2 punti
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ok, ho capito, quindi il pm stesso ha chiesto l'archiviazione... Meglio ancora allora...2 punti
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Ciao, non è del tutto ben chiaro come venissero pagate le truppe. Nel senso che si consocono i vari salari e che verosimilmente avevano cadenza quadrimestrale se non erro. Vale a dire 225 annui denari per un legionario e 75 per un ausiliario in epoca augustea. Ma giro la domanda: come venivano valutate le proprietà personali, le ville, i patrimoni familiari? In sesterzi. Questo non vuol dire però che per un acquisto di migliaia di sesterzi (uno schiavo variava tra i 1200 e i 2500 sesterzi) il proprietario arrivava con la carriola. Semplicemente pagava in denari. O al caso in aurei. E i nobili li avevano, infatti a Pompei alcuni patrizi che cercavano di mettersi in salvo con parte del patrimonio avevano con sè il borsello pieno di aurei. Il sesterzio era in pratica la moneta di collegamento tra due sistemi: l'oro/argento e oricalco/rame. E probabilmente non era nemmeno comunissimo in epoca augustea/tiberiana: se pensate non è che vi siano tanti sesterzi del periodo in circolazione soprattutto considerando gli anni di regno. Non dico raro ma non comunissimo sì: svolgeva la sua funzione di cerniera tra i due sistemi ma il popolino utilizzava soprattutto bronzi. Controllando i depositi da Pompei il grosso dei ritrovamenti sono quadrans, semis, assi. Perchè questo era quello che manipolava il popolino. Tra l'altro l'inflazione faceva aumentare i prezzi e se da un lato stimolò riforme monetali (Nerone) gli aumenti di prezzo rendevano più spendibile il sesterzio. Torniamo al principio però. La paga legionaria e in genere militare era calcolata in denari. Ma non è assolutamente detto che fosse pagata solamente in argento. Anzi. Alcuni studiosi hanno proposto che lo Stato pagasse in argento e bronzo/rame. E quando impossibilitato o in difficoltà negli approvigionamenti probabilmente pagava anche in bronzo. Gli assi Minerva di Claudio I prodotti nelle zecche ausiliarie ispaniche probabilmente servivano a questo. E sempre restando a Claudio e la Britannia pongo un quesito: come mai i denari a suo nome o antecedenti sono così rari in terra britannica e invece i bronzi sono comuni? Perchè i primi hoard dopo l'invasione sono in bronzi/oricalco e solo in seguito iniziano i depositi con denari (quasi esclusivamente?). Verosimilmente di denari ne giungevano pochi. Ma bisognava pur pagare l'esercito per evitare rivolte e ammutinamenti. E quindi fu pagato con enormi quantità di bronzi (anche più leggeri dello standard) prodotti dalle zecche ausiliarie suddette e da denari. Questi erano spendibili. Ma il legionario uscito dal suo campo dove sarebbe andato? Alla taberna, a giocare a dadi e bere vino, da quella signora che vendeva le sua virtù, dall'artigiano... per comperarsi un nuovo borsello - "Mannaggia quello vecchio c'ha un buco che c'ho perso il sesterzio di Nerone!" ;) - o magari, se c'era, ai bagni. E qui servivano gli "small changes" ovvero gli spiccioli, utili nelle piccole spese quotidiane. Un quadrans per i bagni pubblici, assi per il vino o il pane... Le casse delle legioni (sì perchè avevano una sorta di "cassa di mutuo soccorso") di stanza sul Reno erano piene di... quadrans! Quindi i denari servivano generalmente per l'accantonamento. Ogni tanto ne pescava uno e lo cambiava per le piccole spese in monete di bronzo. Spero di esser stato chiaro. Ciao Illyricum :)2 punti
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La situazione porta chiaramente alla riflessione. Certe reazioni, è giusto precisare, sono determinate da certe sensazioni che si vivono in determinati momenti quando da sempre cerchi di consolidare e trasmettere determinati valori: educazione, lealtà e correttezza. Il 23 marzo 2012 quando sono stato perquisito davanti a 300 colleghi di corso, ufficiali dell'Esercito, sono morto dentro. Dal giorno stesso ho documentato la mia triste esperienza mettendoci la faccia e anche qualcos'altro convinto della mia estraneità come poi sostenuto dalla A.G. due giorni fa alla recita di mio figlio ho pianto dalla commozione. Non sono riuscito a controllare le mie emozioni. Nonostante tutto in qualcosa sono riuscito e solo chi mi conosce bene può capire. A tutti Voi auguro di non vivere le sensazioni che ho vissuto in prima persona.2 punti
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Salve a tutti, vorrei cortesemente un vostro contributo in merito alla conservazione di questa Rupia del 1915, grazie.2 punti
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@@claudioc47 domanda sbagliata : chi mi da una mano ? ho una vita e ci vuole tempo per fare un lavoro come si deve .2 punti
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Grazie Dottor Catalli per essere intervenuto in questa discussione. Come per la mia considerazione relativa ai soldi spesi dai contribuenti e me ne scuso sulla base della sua risposta. Volevo precisare che le 15 monetine provenienti esclusivamente dall'Afghanistan e non dall'Iraq (non ci sono mai stato e ci sto andando) sono state acquistate presso il mercatino che aveva luogo all'interno della Base militare. Tale Mercatino era costantemente monitorato dai Carabinieri. In Afghanistan ci sono stato ben 4 volte. La procedura relativa al trasporto dei prodotti acquistati e regolamentati dalla dichiarazione del passeggero (non c'è alcun contratto) prevede una franchigia di 350 dollari altrimenti non va fatta alcuna dichiarazione. Le monetine le ho pagate un dollaro l'una e le ho dichiarate alle Autorità competenti che considerato il valore e l'entità del materiale hanno deciso di non produrre documentazione. Per tale questione sono stato denunciato durante l'inchiesta nata per altri motivi per attività di contrabbando (dai due ai cinque anni di reclusione) e delitto contro la fede pubblica. Il Pubblico Ministero (l'accusa) ha chiesto l'archiviazione al GIP che l'ha accolta motivandola. Le 104 monetine le ho acquistate su ebay e nelle sedi opportune ne ho dimostrato la provenienza. Le chiedo pubblicamente scusa se ritiene che la discussione possa averLa offesa e non era assolutamente mia intenzione farlo. Lo scopo era quello di capire certe incongruenze. E' chiaro che le 8 pagine della perizia non avevano nulla da eccepire sulle Sue considerazioni. Sul forum è stata messa la parte di maggior interesse al fine di comprenderne i contenuti. Concludo che ho molto sofferto in questi ultimi tre anni anche se la vicenda giudiziaria si è chiusa il 3 febbraio del 2014 e spero che i miei interventi spontanei siano almeno serviti ad aprire uno spioncino per avere un dialogo trasparente e semplice con le istituzioni che si occupano di questo settore. Credo che non ci sia nulla di male nell'esprimere liberamente e civilmente la propria opinione. Grazie Dr. Catalli saluti e buona serata a tutti Antonio Bernardo2 punti
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Segnalo un paio di esemplari da ripostiglio. L'uno dei due é un peso massimo: mm 67x40x105, g 1435 mm52x32x69, g 478 Sono parte del ripostiglio di Gracac, in Croazia, uno dei numerosi ripostigli Yugoslavi del cosiddetto "tipo Mazin" caratterizzati dalla presenza di bronzo non monetato accanto alla massiccia presenza di emissioni africane, e talvolta, di pezzi iberici, di bronzo coniato repubblicano, di aes grave romano o italico e di monete magnogreche. Nel caso specifico il ripostiglio era cosi composto: 221 pezzi di aes signatum (ramo secco), aes rude e lingotti più o meno frazionati 3 assi repubblicani coniati 137 monete puniche 222 monete numide (tutte di Micipsa) 9 bronzi tolemaici 3 monete di Castulo una ventina di frammenti vari di bronzo (tra cui 6 archi di fibula tardo lateniana) Quanto alla data di interramento normalmente per questo tipo di ripostigli si situa a cavallo tra la fine del II sec. a.C. e l'inizio del I sec. a.C.2 punti
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Faccio notare che anche il rovescio, in cufico, in questo esemplare inedito è riposto in due righe, anzichè in tre come nel quarto di tercenario. Comparando le scritte sembrebbe che manchi la prima parola presente nel quarto di tercenario. Sebbene non legga il cufico, mi sembra comunque ragionevole che via scritto Tancredi re, riportando in lingua araba quanto scritto nel dritto. In altre parole, se la mia interpretazione è corretta, sia al dritto che al rovescio, è stata eliminata la parola sicilia. Concordo con voi col riconoscere in questo esemplare un ottavo di tercenario, sia per il peso che per la somiglianza con quarto, probabilmente ricercata per mettere in evidenza che ne rappresenta una frazione.2 punti
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Si si il tuo discorso non fa una piega purtroppo.Capisco anche l'arrabbiAtura piu' che altro perche' uno si sente preso in giro. Chiaro che 150 mila euro al governo non servono a niente ma al singolo che hai nominato fanno comodo eccome. Ritorna quindi il discorso che facevo anch'io. Forse piu' che con il governo(che comunque ha le sue innegabili colpe)bisognerebbe riprendersela con i singoli rivenditori. Insomma,il governo non ha controllato e' vero. Pero' le serie dal governo sono uscite ad un prezzo accettabilissimo. Poi sono gli altri che si son divertiti a farlo lievitare. Concordo pienamente anche con l'amico @@cig come quasi sempre accade. Chiaro,oguno spende a spende come cavolo gli pare. I finti moralisti non li ho mai sopportati. E' inutile fare il populista ragazzi. Il vero collezionista VUOLE LE MONETE. inutile stare a disquisire. Appena escono ti prende quella bramosia di averle che solo che davvero e' appassionato puo' capire. Spesso tale fretta frega. Ma non ci si puo' fare niente. E' come il richiamo di una bella ragazza. Difficile resistere...2 punti
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Non conosco personalmente nessuna delle 2 persone oggetto della presente discussione, ma con una ho un rapporto di amicizia qui sul forum :good: . Essendo di parte mi asterrò da qualsiasi commento. Detto questo, trovo giusto riaprire questa discussione con l'intervento del perito "richiamato" per capire meglio certi meccanismi e sentire le Sue ragioni. Poi la mia coscienza mi dirà se valide o meno. Ai posteri il giudizio. Buona giornata2 punti
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Sì il tondello è sottilissimo, ed il diametro di soli 10mm. Comunque la legenda è diversa dal quarto di tercenario, dove c'è TACD / REX SI / CIL su tre righe, mentre su questa c'è solo TACD / REX. Posto una foto della trilogia completa :) purtroppo proprio del quarto di tercenario, che è il più comune, non ho un esemplare decente2 punti
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Quindi per te, professionisti e traffichini a nero senza licenza e mascherati da un nick, se non peggio magari con cariche da forum, sono sullo stesso livello ? Io ho sempre pensato che la presenza di professionisti potesse arricchire le discussioni invece. Pensa un po'. Il problema invece é che molti professionisti da questo forum ci stanno lontano come alla peste. E non sempre per "paura" del confronto, come piace pensare a qualcuno.2 punti
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Car.mi, e' opportuno ricordare che le attuali rarità o comuni...tà (mmm, non credo sia il termine giusto); comunanza? (neppure, temo).... vabbé frequenza, diffusione ecc. non sono affatto indicativi della situazione originale di una serie monetale, soprattutto se si tratta di monete di alto valore (quindi soggette o meno a fenomeni di tesaurizzazione e rifusione). Sono troppi i fattori di disturbo che potrebbero alterare completamente la consistenza di una determinata emissione; può essere ad esempio che una moneta sia stata prodotta in milioni di esemplari, ma che sia completamente stata cancellata da diffusi fenomeni di rifusione perché il metallo con cui era realizzata subì una forte rivalutazione subito dopo la sua emissione; al contrario può essere che tutti i mille esemplari di una emissione limitatissima siano sopravvissuti perché l'unica cassetta in cui erano raccolti venne nascosta e poi non più recuperata, per essere riscoperta ai giorni nostri (quindi risultando comunissima ai nostri occhi). Questo è ancora più vero se raccogliamo dati principalmente nei cataloghi d'asta, nelle collezioni private o in rete (dove in genere i ripostigli non compaiono come tali, per ovvi motivi di convenienza economica e.... di opportunità legale). Così può capitare che vi si trovino solo esemplari bucati o contromarcati, cosa che potrebbe dare l'impressione che tutta quella serie sia stata soggetta a tali fenomeni, quando invece è solo la conseguenza del fatto che tutto il mercato in un certo periodo è stato rifornito da un nucleo di monete bucate. Temo proprio questo sia il caso del grosso di Antonio Venier. Ad esempio in un altro ripostiglio di c. 700 grossi da Giovanni Soranzo ad Antonio Venier, pubblicato sul Numismatic Chronicle del 2002, soltanto l'1% delle c. 200 monete di Venier con doge barbuto risulta invece bucata; lo stesso dicasi di un ulteriore ripostiglio pubblicato da Stahl sulla RIN del 1984, nel quale una sola delle 27 monete di Venier con testa barbuta appare bucata. Riguardo all'origine del buco, si tratta sicuramente di un fenomeno di montatura a gioiello di tipo arabo, visto che in un esemplare del ripostiglio del Chronicle, successivamente acquisito dal Fitzwilliam Museum di Cambridge e quindi illustrato nel futuro MEC 12, è sopravvissuta anche la catenella che si agganciava al buco. L'origine orientale (meglio, egiziana) del gruzzolo, poi, è dimostrata dal fatto che lo stesso ripostiglio conteneva anche un centinaio di monete mammalucche. A chi è interessato alle monete del Venier, come il nostro @@417sonia, suggerisco la lettura del lavoro sul Chronicle del 2002 (pp. 265-291), perché ricco di spunti e di suggerimenti per la classificazione, con anche bei disegnini. Buona notte, Andreas2 punti
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Buon lunedì sera cari amici è con viva emozione che condivido con Voi questa relativamente recente acquisizione. I maestri zecchieri di quegli anni turbolenti a Torino non si erano sprecati e molto spesso queste doppie erano deboli di conio. In questo caso si nota particolarmente sullo stemma al R. Proprio per i tempi che hanno visto loro venire alla luce però è una delle monetazioni sabaude più affascinanti che conosca. Ora mi manca solo il 1799 a completare il poker. Il 1797 e il 1798 sono FDC assoluto (il '97 eccezionale), mentre il 1800 è in questa qualità, che vi lascio giudicare. Io non ho trovato di meglio in anni di ricerche. La data inoltre non è proprio di immediata reperibilità. Un saluto cordiale a tutti!1 punto
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Ciao, non è una dama, ma Geta. Ref Geta Denarius, RIC 13a, RSC 90, BMC 223Geta as Caesar Denarius. P SEPT GETA CAES PONT, draped bust right / NOBILITAS, Nobilitas standing right holding sceptre and palladium. RSC 90.1 punto
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Non prendertela, ma mi permetto di dubitare che su centinaia di persone ce ne siano soltanto due che la pensino in maniera diversa da tutti gli altri, al di là di quello che intendi che non ci è chiaro1 punto
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Ciao e benvenuto. Allora le prime due in realta'sono euro prova. Hanno un valore davvero limitato. Io personalmente non ci butterei mezzo Euro. Sono ,tra l'altro,monete senza corso legale. L'ultima invece e' una serie Proof dell'Italia del 2007. Quest'ultime sono monete a corso legale e possono avere un valore. Per la quotazione non so dirti perche' non ricordo. Niente di eclatante ma perlomeno sono monete "reali".1 punto
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Dovrebbe essere Dattari n. 330 La legenda al dritto mi pare differente da quella che hai scritto, il Dattari riporta: AYToK MAPK oTWNoS SEB Rovescio PW a dx e MH a sx.1 punto
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@@cliff ripeto, a giudicare dalla foto non vedo elementi dubbi. Bisogna vederla dal vivo con lente (e per alcune monete non basta). Come mai questo interesse per queste monete? Se ti interessano posso girarti il mappazzone in pdf di una mia conferenza sui persiani achemenidi e loro satrapi.1 punto
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ecco a voi un'altra meraviglia di @@nando12! collezione da mille e una notte, per me! un salutone.1 punto
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Carissimi, condivido con voi il nuovo acquisto, un pierreale del terzo tipo di Federico il semplice (1355-1377) Il pierreale del terzo tipo si differenzia dalle precedenti tipologie per i caratteri della legenda, in questa emissione pienamente gotici, al contrario delle emissioni precedenti. Il periodo in cui si conia questa moneta è un periodo di enorme debolezza del potere centrale in Sicilia. I feudatari, in particolare le famiglie dei Ventimiglia, Palizzi, Peralta, Alagona, Chiaramonte assumono sempre maggiore potere. Il re è costretto a causa a lasciare Palermo per rifugiarsi nel castello di Paternò (Catania) a causa dei chiaramonte di Palermo, Messina si ribella al re per un certo periodo passando dalla parte angioina (siamo ancora durante la guerra del vespro). Nonostante tutte le tipologie di pierreali siano assegnati a Messina, per quanto brevemente riassunto, è quantomeno ragionevole supporre che molte di queste monete siano state coniati più o meno abusivamente sia a Palermo che Catania, anche se non è ancora perfettamente chiaro quali vadano assegnati ad una piuttosto che ad un altra zecca. E' assodato che anche il Peralta di Sciacca battè denari per conto di Federico. A complicare la faccenda, anche il fatto che molto probabilmente anche dopo la morte del re, nel periodo del vicariato, in cui le tre famiglie più importanti divisero in tre la sicilia, la coniazione abusiva continuò. La moneta in questione è a mio avviso con qualche dubbio attribuibile alla città di Catania, in quanto i caratteri gotici si riscontrano anche nella moneta da un denaro con l'elefante, attribuita con certezza a Catania. attendo con piacere i vostri contributi, buon fine settimana1 punto
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@@lele300 ci mancherebbe, parliamo tra amici con il sorriso sulle labbra! Ho giudicato così la moneta anche dopo essere andato a guardare la mia, periziata q.spl e sinceramente meglio di quella fotografata!!1 punto
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Grazie ad entrambi! Gentilissimi come sempre! Ora valuto se ne vale la pena o se mi conviene tenerle.. :) Colgo l'occasione per scusarmi se intervengo sempre in questa sezione solo per chiedere il mero valore di quello che ho, non prendo tutta la "numismatica" (in senso lato in questo caso) come unicamente vincolata al valore economico..lo faccio per la cartamoneta perché non rientra tra i miei interessa primari.. Ad ogni modo vi ringrazio ancora per la disponibilità che dimostrate ogni volta, vado a dare un'occhiata alla storia della sterlina in Australia! Federico1 punto
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daccordissimo con voi, inoltre aggiungo che più di tutti ci hanno guadagnato i 3 rivenditori ufficiali, in particolar modo EDITATO DA MOD. dove dapprima vendeva a 24 euro la serie (prezzo consigliato dal Servei, dunque loro le hanno pagate di meno penso sui 20 euro al governo) e poi il prezzo è salito inspiegabilmente a 50 euro (spedizione compresa da 10 euro, cioè sono saliti a 40 euro.... vogliamo fare un conto di quanto ha guadagnato questo signore? 70'000 serie di cui danno per sparite 30000 serie, dunque i 3 rivenditori avevano almeno 10'000 serie a testa, 10000 serie per un giadagno netto di circa 15 euro a serie (mi tengo in difetto)= 150'000 euro netti senza aver fatto nulla..... GRAZIE alla politica caotica del servej d'emission..... vi rendete conto? questi 3 signori grazie all'euro di andorra hanno 150'000 euro MINIMO (penso molti di più) in banca, senza fare nulla!!!!!!!!!!!!!!!!! più ci penso e più ODIO gli euro di andorra e sto tizio che non sa scrivere ne in francese, ne in spagnolo ne in inglese della EDITATO DA MOD. ........ che aggiungo , secondo me lui di serie ne ha ancora m olte e le vende EDITATO DA MOD. a cifre molto più alte e si fa scudo del caos che c'è al servej....1 punto
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Personalmente preferisco di gran lunga Avito a Maggioriano: entrambi erano coscienti che era fondamentale recuperare la Provincia d'Africa, senza la quale la sopravvivenza dell'Impero diventava critica. Ma il primo era anche cosciente della debolezza di Roma e voleva costruire una vera e prorpia federazione romano-visigota. Il secondo era arrogante e, prima ancora di iniziare la campagna contro Genserico, pensò bene di scontrarsi con i visigoti disperdendo le sue forze. Alla fine furono uccisi entrambi di Recimero, anche se Maggioriano fu complice nell'uccisione di Avito. Quindi il fatto che Avito modificasse il disegno di quel solido è coerente con la sua politica che, ovviamnete, non poteva che mettere ariani e cattolici sullo stesso piano e quindi legiferare in funzione della libertà religiosa. Da notare che nelle emissioni di Arles, Avito è barbuto (Ric 2401): Invece in quelle di MIlano (Ric 2104) e di Roma (Ric 2408) è senza barba: probabilmente per affermare la sua romanità e mitigare l'immagine di gallo-romano.1 punto
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Purtroppo ultimamente l'attitudine a spaccare il capello in quattro di noi accademici ha fatto si che sia difficile capire cosa è e cosa non è un ritratto medievale, senza aver seguito almeno un paio di master post-dottorato in 'psicologia della percezione' e/o 'mentalità medievale'. Col risultato che leggiamo cose diversissime tra loro, dove ognuno dice ciò che gli pare, sulla base essenzialmente delle proprie impressioni. Siccome io sono pervicacemente affezionato all'idea che una sorta di oggettività possa esistere anche nelle discipline umanistiche, ritengo invece che possano e debbano esserci elementi riconoscibili, per poter parlare di ritratto. Ed essenzialmente questi elementi a mio avviso dovrebbero essere 'tratti fisionomici che normalmente non compaiono nella rappresentazione ideale di un soggetto e sono propri di un personaggio reale', ad esempio un doppio mento, un naso adunco, gli occhi sporgenti, una particolare pettinatura etc. Venendo al piccolo ritratto' del doge nella moneta qui postata (cosi raffinata da far pensare al 'prototipo' di tutta l'emissione con il doge barbuto), vediamo che lo zigomo molto pronunciato e assolutamente orizzontale, staccato dalla parte mandibolare, è un tratto del tutto nuovo, così come lo sono la barba appuntita e quei distanziati segni verticali sulla mandibola, che rappresentano la barba in modo tale da suggerire una notevole magrezza delle guance. Ora, guardando i ritratti noti di Antonio Venier, qui sotto, appare evidente l'assoluta vicinanza fra le due rappresentazioni. E' anche possibile che all'incisore fosse stato chiesto di realizzare un' immagine più vicina al generico look dei dogi di quel tempo (infatti lo stesso punzone è usato anche con monete di MIchele Steno), non un ritratto vero e proprio, ma essendo attivo sotto Antonio Venier, chi volete che abbia preso a modello della sua raffigurazione, un doge precedente, tanto per farsi benvolere dal suo capo? Un doge ancora da eleggere, perché si dilettava di predizioni?. Per questo secondo me si tratta di un ritratto assolutamente attendibile di Antonio Venier, sono d'accordo con Stahl. Se poi guardiamo alla raffiguazione di San Marco, sulla stessa moneta, è vero che questa è realizzata con notevole attenzione anatomica, però è anche vero che i singoli elementi (zigomi, barba, naso, occhi) pur essendo rappresentati in forme un po' diverse rispetto all'immagine del redentore al rovescio (occhi più aperti, fronte più piatta, barba più sottile) rispondono assolutamente al medesimo schema compositivo e seguono le stesse proporzioni, il che ci fa capire che non può trattarsi in alcun modo di un ritratto (immagino di un modello, non credo si volesse intendere proprio di San Marco), al massimo di riproduzione di una raffigurazione generica del Santo presa chissà da dove. Saluti, Andreas1 punto
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Questa serie presenta importanti novità: compare per la prima volta l’intitolazione di Ottaviano “figlio del Divo” (la divinizzazione era stata dichiarata a dicembre del 42) nonché il sidus Iulium (apparso nel luglio del 44, durante i ludi victoriae Caesaris). Su questa base Amela Valverde (La emisiòn DIVOS IVLIOS) ritiene che il ritratto sull’aureo sia di Ottaviano, non Cesare, come su Cr. 535/2; l’associazione, segno di deificazione, varrebbe a rimarcare l’affiliazione del giovane triumviro al “divino” padre; attesta l’uso di “IMP” come praenomen, che egli proseguì sino al 29, quando ritornò a posporlo al cognomen. L’uso di imperator come praenomen era stato adottato prima di lui da Bruto (Cr. 504/1); si discute se possa averlo fatto Cesare (sul alcune sue momnete non si capisce dove inizi la legenda, scritta attraverso il bordo); sarà generalizzato da Nerone; dimostra l’importanza raggiunta da Agrippa nella gerarchia romana, descrivendolo come consul designatus. Nel 37 infatti, a soli 26 anni, diverrà infatti console, pur non provenendo da una famiglia di rango senatoriale, e pur non avendo completato, se non in piccola parte, il classico “cursus honorum” repubblicano. L’amicizia e la stretta collaborazione con Ottaviano avevano favorito la sua scalata. Nello steso anno sposa Cecilia Attica: dal matrimonio nascerà Vipsania Agrippina, futura moglie di Tiberio Viene datata al 38 sulla base della dicitura “COS DESIG” e della constatazione che Agrippa ricoprì la magistratura nel 37, ma potrebbe risalire alla primavera del 39 quando, a Miseno, Sesto Pompeo, Ottaviano e Antonio decisero le magistrature dei successivi 8 anni. Per la zecca si propone la Gallia (da parte di Agrippa) o l’Italia (ad opera di Ottaviano stesso)1 punto
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