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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/30/15 in tutte le aree
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Monaco Anno: 2007 Tiratura: 20.000 (???) Conservazione: ??? Città: Nettuno (RM)5 punti
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Giornata "storica" per gli appassionati di Euro, per la prima volta la moneta più sognata da ogni collezionista è stata trovata in circolazione, il 2 Euro commemorativo "Grace Kelly", emesso dal Principato di Monaco nel 2007 è stato trovato dall'amico @@DanPao in quel di Nettuno (Roma), inserisco qui il link di "osservatorio rarità" dove ha voluto condividerlo con noi...........http://www.lamoneta.it/topic/35865-osservatorio-rarit%C3%A0/page-927 Per chi non segue l'Euro come collezione il link del nostro catalogo..............http://catalogo-euro.lamoneta.it/moneta/E-A2/16 E anche qui aggiungo i miei complimenti............ :clapping:4 punti
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E bravo @@chievolan! ci hai dato un ottimo indizio per una possibile soluzione dell'enigma (cioè enigma.... sempre di falsi spropositati si tratta, diciamo di una parte dell'enigma, quella relativa alla cronologia della patacca :8):). Ora, è vero che il disegno di Schweizer rappresenta teoricamente l'esemplare di Parma (grazie ad un disegno inviato dal Lopetz), ma sorge un dubbio: il pezzo di Parma è il primo di Michiel conosciuto e studiato, possibile che fosse già falso e che le monete originali siano invece comparse sul mercato solo successivamente? Io penso proprio di no, ed in effetti la risposta ce la dà il primo volume (1893) del Papadopoli, dove è effettivamente riprodotto l'esemplare di Parma, in modo decisamente diverso da quello dello Schweitzer (scodellato, con triangolini tra le braccia della croce e legenda diversa) . Tanto per convincere gli scettici, è anche esplicitamente affermato, nella bibliografia della sezione, che nel disegno dello Schweizer la moneta non è disegnata bene e l'iscrizione non è fedele; poiché questa affermazione è sicuramente stata suggerita dall'autore della tavole del Papadopoli, che è Kunz, il migliore disegnatore numismatico attivo in Italia e forse non solo, all'epoca, penso che ci possiamo credere. Detto questo, però, sorge l'arcano, come è possibile che il disegno infedele del Lopetz / Schweitzer sia indubitabilmente simile alla patacca :8): Redjack1969 ? Quale diabolica interconnessione spazio-temporale ha consentito questa trasmissione di forme? Nessun mistero, con tutta probabilità il falsario non trasse il suo conio dall'esemplare reale, che probabilmente non aveva mai visto, ma dal disegno 'sbagliato' del volume di Schweitzer, come sembra abbastanza ovvio, visto che proprio tale somiglianza rendeva credibile la moneta agli occhi di chi non conosceva l'originale. Tale processo comunque è documentabile in varie occasioni, anche per il Tardani, mi sembra, come è stato suggerito in un altra discussione. Qui però viene il bello, se è così, la pubblicazione del I volume dello Schweitzer (1848) ci dà il termine post quem per la realizzazione del falso, mentre la comparsa del disegno corretto il suo termine ante quem. Per quest'ultimo credo che si possa indicare il 1873, visto che tale disegno, secondo il Pap. I, p. 68, divenne il logo del biglietto da visita di Carlo Kunz quando abitava a Venezia (dealer assai conosciuto, prima di diventare conservatore a Padova e poi dal 1873 trasferirsi a Trieste ...e assurgere a rinomato Fakebuster). Dunque 1848-1873: date un'occhiata alla ....ehm ottima... anche se molto smilza biografia del Cigoi al sito https://www.academia.edu/1223028/Voce_Cigoi. Che ne dite della sincronicità? Forse un certo interesse possiamo riconoscerlo, alla patacca :angel: . Andreas4 punti
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______________ E' solo una cosetta curiosa che volevo condividere. Il termine "testa o croce" ha origini antiche ed è comune in molte culture, in buona sostanza deriva dalle rappresentazioni utilizzate sulle facce delle monete. Il nostro dovrebbe avere origini medievali. E sino a qui lo sapevo pure io... Il resto invece non lo sapevo, in varie parti del mondo si usa tutt'altro! :D Per chi conosce le estere (antiche e moderne) sarà facile associarle a delle monete esistenti. (ho trovato solo queste nel web) Nell'antica Roma: navis aut caput = nave o testa ? In Inghilterra: head and tail = testa o coda ? In Germania: Kopf oder Zahl = testa o numero ? In Irlanda: heads or harps = teste o arpe ? In Brasile: cara ou coroa = faccia o corona ? In Messico: aguila o sol = aquila o sole ? In Russia: orel ili reska = aquila o simbolo ? Ad Hong Kong: 公定字 = testa o parola ?3 punti
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In attesa che scovo qualche altra monetina di rame, posto questa che io chiamo la "prora in argento". Ditemi cosa ne pensate.3 punti
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Beh... ''sognata da ogni collezionista'' mi sembra un po' eccessivo. :D Arka3 punti
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conservazione nella media dello spl/fdc o qfdc. occhio ai pixel sparsi, lo scontorno così nun se po guardà2 punti
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Ok , non postarla . Ma lo sapete che vi dico ? CHe questa permalosità non porta a nulla . La sezione sta diventando il Sahara . Non è la prima volta che rispondi piccato se qualcuno ha una sua opinione . Qui facciamo come il marito che pe dispetto alla moglie si taglia l'organo . Come i bambini . Allora non posto più , non sei il primo, non sarai l'ultimo . Chi vuole postare condivide con tutti come ha fatto @@DanPao , che è un grande ! Però un pò ti capisco, siamo in Italia , vige la regola del sospetto e del doppio senso . A me l'idea della ricettazione tua o di DanPao non era passata manco per l'anticamera del cervello , anche perchè nessuno sarebbe così stupido da postare una moneta rubata e comunque non è un esemplare unico o R5 , prove non ce ne sono . Ma se tu hai queste paure, questi sospetti, non postare le monete rare . Il danno lo fai al Forum , che dovrebbe essere un minimo importante per ognuno di noi ... Ciccio 862 punti
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@@fofo ...Ciao Rodolfo, sulla moneta ...beh che dire ...iconograficamente per me è molto emozionante, non sono ne un fervido credente ne un amante delle scene "di chiesa", ma ci sono alcune immagini che emozionano anche un "ateo" come me. La qualità per me è ottima......e non sto a disquisire su spl...qfdc...eccezziunale veramente con colpetti...o...r4.. r5...r9800....ma semplicemente per l'impatto che ha (storico e iconografico ). Punti di forza :1) tondello ampio , assenze di tosature e limature ( come sappiamo tutti molto comuni in queste monete). 2)Assenza di difetti di coniatura come quelle antiestetiche screpolature (da te gia rammentate) o coniature "evanescenti" che non fanno apprezzare in pieno la potenza espressiva della piastra. 3)ritratto del granduca, non so per voi, ma a me sembra molto ben impresso ed espressivo. 4)scena del battesimo....fantastica... stessi pregi del ritratto !!!! Ecco Rodolfo per me sono questi i punti di forza di questa moneta, che ne fanno veramente una moneta da contemplare. Complimenti !!!2 punti
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Ecco un'altra moneta estera: Stati Uniti - 20 Dollari oro Saint Gaudens 1924; D = 34 mm P = 33,43 g tiratura (?); la foto del diritto è quella originaria del venditore (il rovescio non riesco a caricarlo in quanto D e R assieme pesano troppo). Una riflessione ... questi splendidi oggetti hanno attraversato il tempo per giungere fino a noi e darci l'illusione di appartenerci, ma è solo un breve sogno e ... di nuovo ce ne dobbiamo separare perché proseguano il loro cammino.2 punti
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Ecco la mia moneta estera: Mexico - 50 Pesos oro 1924; D = 37 mm P = 41,66 g tiratura 439.000 pezzi; le foto sono quelle originarie del venditore. Una riflessione ... questi splendidi oggetti hanno attraversato il tempo per giungere fino a noi e darci l'illusione di appartenerci, ma è solo un breve sogno e ... di nuovo ce ne dobbiamo separare perché proseguano il loro cammino.2 punti
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... visto che non l'ha postata Beard1961 ... URSS, 15 copechi, 1924 - KM 87 Argento 500 / 1000 E' il primo anno di coniazione di questa moneta, che è stata prodotta fino al 19312 punti
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Ma non è vero............Essù................. Non diamo informazioni errate.2 punti
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Ho editato o oscurato alcuni messaggi che violavano palesemente il regolamento 4. Rispetto e codice etico del forum (e' vietato) 4.1 Postare pubblicamente o privatamente messaggi a contenuto e/o linguaggio osceno, volgare, offensivo a livello personale, razzista o inneggiante all'odio razziale o comunque in contrasto con le leggi vigenti così come altri che, pur nelle rispetto del regolamento, a essi facevano riferimento. Messaggi simili, qui o altrove, non saranno ulteriormente tollerati, e lo staff prenderà tutti i provvedimenti opportuni nei confronti degli autori. petronius2 punti
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è un Resello a IIII Maravedis di Filippo IV di Spagna - 1659 http://www.maravedis.org/felipe4resello1658iiiipag.html tipo questo2 punti
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Il 1924 Camerun 2-franc, alto valore della serie di tre monete (50-centime, 1- e 2-franc) colpito dalla Francia per il suo territorio di mandato Lega delle Nazioni all'interno dell'ex colonia tedesca del Kamerun. Coniata a Parigi del alluminio-bronzo, questo 2-franc ha un diametro di 27mm e pesa 10g. (Ho visto anche il peso riportato come 9,80 grami; questo esempio colpita la bilancia a 9.93g.) Kamerun—insieme con la colonia tedesca del Togo, verso ovest lungo la costa africana—era stato occupato dai britannici e francesi all'inizio del WWI e sono stati formalmente divvied up tra loro a Ginevra nel luglio 1922. Questo dritto appare sul Camerun francese e Togo moneta serie del 1924-26, e fatta eccezione per il posto di nomi, sia l'inverte sono le stesse. Vita per questo pezzo di 2-franc 1924 è stata dura all'inizio e basta non ha ottenuto meglio. La popolazione indigena aveva gradito e attendibili i marchi argento tedesco di pre-prima guerra mondiale, e anche se per una volta argento francese ammorbidito la perdita, i franchi del dopoguerra degradati causato guai. Seconda guerra mondiale e ulteriori incertezze per quanto riguarda la monetazione francese finiscono il lavoro. Gente temevano che sarebbe impigliarsi in una sorta di commutazione e loro monete non sarebbero più buoni. Nel suo libro Disobbedienza Fiscale: Un'antropologia della Regolamentazione Economica in Africa Centrale, Janet Lee Roitman scrive le difficoltà di esecuzione prolungata monetazione evidente a Camerun francese dal 1937, e che questo "è stata ribadita nel 1951...’ l'amministratore capo della regione di Margui-Wandala si lamenta che le cantine degli uffici a Mokolo e Mora sono saturo di soldi metallo...i nativi non volere di piu '... non non c'è nessun uso di ricircolo e.'" :) v. ............................................................... The 1924 Cameroun 2-franc, high-value in the three-coin series (50-centime, 1- and 2-franc) struck by France for its League of Nations mandate territory within the former German colony of Kamerun. Minted in Paris of aluminum-bronze, this 2-franc has a diameter of 27mm and weighs 10g. (I have also seen the weight reported as 9.80 grams; this example hit the scales at 9.93g.) Kamerun—together with the German colony of Togo, westward along the African coast—had been occupied by the British and French early in WWI and were formally divvied up between them at Geneva in July 1922. This obverse appears on both the French Cameroun and Togo coin series of 1924-26, and except for the place names, the reverses are also the same. Life for this 1924 2-franc piece was tough in the beginning and it just didn’t get better. The indigenous population had liked and trusted the German silver marks of pre-WWI Kameroun, and though for a time French silver softened the loss, the debased postwar francs caused real trouble. WWII and further uncertainties regarding French coinage finished the job. Folks feared they would be caught in some sort of change-over and their coins would no longer be good. In her book Fiscal Disobedience: An Anthropology of Economic Regulation in Central Africa, Janet Lee Roitman writes of the long-running coinage difficulties evident in French Cameroun by 1937, and that this “was reiterated in 1951…‘The Chief Administrator of the Region of Margui-Wandala complains that the cellars of the offices at Mokolo and Mora are glutted with metal money…the natives not wanting it anymore…there is no use recirculating it.’” :) v.2 punti
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Ciao @@vickydog, bellissimo argomento, io sono affascinato dal mito della fondazione di Roma, per evidenti motivi :D :D Quindi...un'opera d'arte, anche erotica, Marte e Rea Silvia, madre dei gemelli: denario repubblicano: il pastore Faustolo che scopre i gemelli poi, Roma, la lupa con i gemelli, il Tevere: Lupa con i gemelli, molto frequente, anche tra le provinciali: Il Tevere: Quello che mi ha sempre colpito è che, con l'avvento dell'Impero, la figura mitica di Romolo viene sempre più raramente rappresentata fino a scomparire. Saluti Eliodoro2 punti
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E' certamente un modo per farlo tornare a nuova vita! Un pelino meno umile ora... Ma sicuramente e' tornato alla sua funzione originale...2 punti
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Rileggendo " Il Giornale della Numismatica " e vecchi articoli e vecchie news mi ha colpito profondamento quanto fatto a dicembre 2014 dal Circolo Filatelico Numismatico Mantovano con una Mostra allestita al Museo Diocesano " Francesco Gonzaga " di Mantova. Il titolo della mostra era Trofeo " San Giorgio " in memoria di Gianni Baracchi. Furono esposte sette prestigiose collezioni di sette importanti collezionisti e qui volendo potremmo tornare al vecchio, caro tema del ruolo del collezionismo privato che sa coerentemente raccogliere e costituire collezioni pregevoli e importanti, sa conservarle, valorizzarle e cosa più importante divulgarle tramite sempre virtuosi e bravi organizzatori, in questo caso un Circolo. Ma quello che mi ha colpito di più è altro ancora....la vedova di Gianni Baracchi ( fuori concorso ) ha esposto una selezione di monete e cimeli del compianto marito. Cosa fece Gianni Baracchi in vita ? Viene definito nell'articolo un onesto signore, imprenditore, umile ma tenace, leale e con la passione del collezionismo. Baracchi abitava e lavorava a San Giorgio di Mantova, si appassionò subito alla figura del santo Patrono della Cavalleria. L'idea, la passione divenne presto un motivo di vita, un obiettivo, un progetto da raggiungere e che riuscì a realizzare.... Raccolse di tutto su San Giorgio, monete, medaglie, immagini, francobolli, libri....alla fine la grande ulteriore idea di raccogliere in una Associazione tutti i comuni sangiorgesi d'Italia....cosa non semplice ma che riuscì a realizzare anch'essa. Il 21 settembre 2002 si tenne il primo incontro nazionale dei sangiorgesi a Porto San Giorgio nelle Marche con la ormai costituita Associazione " San Giorgio e i suoi Comuni". E' giusto ricordare le storie di questi grandi personaggi, grandi collezionisti, grandi idealisti, ma anche uomini pratici, con degli obiettivi e soprattutto tenaci....tenace certo lo fu il Baracchi....aveva un obiettivo, una grande idea, forse l'idea della vita nel cassetto, l'Idea con la I maiuscola....la realizzò....che sia di esempio e di monito per tutti noi ..... Gianni Baracchi altro ennesimo grande esempio del nostro collezionismo privato.....1 punto
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Buonasera, credo che su aste pubbliche non sia mai passata e non si sia mai vista di questa tipologia e in questa conservazione e definizione inoltre di difficile apparizione sul mercato (moneta priva di screpolature di metallo e con bei rilievi, non tosata) : Piastra Ferdinando dei Medici R3 secondo il Di Giulio Piastra col Redentore Genuflesso d=43 mm Piastra 1601. AR 31,93 g Al diritto: Busto a destra corazzato e paludato. Al rovescio: Battesimo: il Redentore , genuflesso , poggia col ginocchio su una zolla erbosa ed ha le braccia conserte. Nel campo non figurano le onde del Giordano, ed alle spalle del Cristo manca la roccia. Data in esergo. ex provenienza artemide aste invenduta : http://www.deamoneta.com/auctions/view/21/474 l'epoca d'oro del periodo del regno dei Medici avvenne sotto Ferdinando 1 dei Medici : Biografia[modifica | modifica wikitesto] La giovinezza[modifica | modifica wikitesto] Ferdinando era il quinto figlio maschio del granduca Cosimo I de' Medici e di Eleonora di Toledo, figlia di Don Pedro Álvarez de Toledo, viceré spagnolo di Napoli. Fu fatto cardinale nel 1562 all'età di soli 14 anni, subito dopo la morte del fratello cardinale Giovanni. A Pisa la malaria uccise sia la madre Eleonora sia i piccoli Giovanni e Garzia, fratelli di Ferdinando I, e lui rimase l'unico a sopravvivere. Negli anni successivi soffrì di tubercolosi. Gli anni di regno[modifica | modifica wikitesto] Ferdinando I succedette sul trono del Granducato di Toscana a suo fratello Francesco I de' Medici nel 1587, a 38 anni. A Roma, come cardinale, Ferdinando aveva già dato prova di essere un abile amministratore. Fondò Villa Mediciacquistando molte opere d'arte che poi riportò a Firenze quando ascese al trono granducale. Mantenne l'ufficio di cardinale anche dopo essere diventato granduca fin quando, per ragioni dinastiche, dovette abbandonare la porpora per sposare Cristina di Lorena nel 1589. Il matrimonio venne celebrato anche da alcuni dei più grandi artisti dell'epoca con uno spettacolo, attualmente conosciuto con il nome di Intermedi della Pellegrina. Busto e targa commemorativa di Ferdinando I de Medici a Pisa Alla sua morte, nel 1609, aveva quattro figli, dei quali il primogenito Cosimo II de' Medici, che ereditò la corona granducale all'età di 19 anni. Claudia (1604-1648), l'altra figlia di Ferdinando, sposò Federico Ubaldo Della Rovere, duca d'Urbino, ed in seconde nozze Leopoldo V d'Austria. Statua equestre di Ferdinando I inPiazza della SS Annunziata. Per molti aspetti Ferdinando I fu l'esatto opposto del suo fratello e predecessore Francesco. Ristabilì il sistema giudiziario, riorganizzò le corporazioni, i dazi e soprattutto l'apparato burocratico e promosse una riforma fiscale. Fu sinceramente interessato al benessere dei propri sudditi. Incoraggiò il commercio e guadagnò molta della sua ricchezza attraverso l'istituzione, in tutte le più importanti città europee, di banche controllate dai Medici.[senza fonte] Un suo editto di tolleranza verso gli ebrei e gli eretici (la cosiddetta Costituzione Livornina) fece di Livorno un porto franco per numerosi ebrei spagnoli che erano stati espulsi dalla Spagna nel 1492 e per altri stranieri. Fece deviare parte del flusso dell'Arno in un naviglio che migliorò sensibilmente gli spostamenti commerciali tra Firenze e Pisa. Grazie ad un progetto d'irrigazione, da lui promosso, fu possibile rendere coltivabili molti terreni, da Pisa a Fucecchio, dalla Val di Chiana, fino alla Val di Nievole. Politica estera[modifica | modifica wikitesto] In politica estera Ferdinando I cercò di rendere indipendente la Toscana dall'influenza asburgica (per il rientro in toscana e la conquista dello stato di Siena i Medici si erano dovuti affidare agli eserciti imperiali). Dopo l'assassinio diEnrico III di Francia nel 1589, si alleò con Enrico IV di Francia, che stava lottando contro la Lega Cattolica. Ferdinando garantì il suo appoggio finanziario ad Enrico e lo incoraggiò a convertirsi al cattolicesimo. Quando il re francese si convertì, Ferdinando usò tutta la propria influenza per fare in modo che il papa accettasse tale conversione. Enrico non mostrò grandi apprezzamenti per questi favori e Ferdinando lasciò raffreddare la loro relazione, mantenendo la sua amata posizione d'indipendenza. Si riavvicinò agli Asburgo dopo la perdita del saluzzese e combinò il matrimonio fra suo figlio Cosimo II e l'arciduchessa Maria Maddalena d'Austria, sorella dell'imperatore. Militarmente, spalleggiò sia Filippo III di Spagna nella campagna d'Algeria, che il Sacro Romano Impero contro i turchi. A causa di queste imprese dovette aumentare le tasse dei suoi sudditi, ma sembra che anche questi servigi non riuscirono a liberarlo del tutto dalla subordinazione agli Asburgo; infatti, nel suo testamento del 10 ottobre 1606 si legge che il suo successore « ...non manchi... di essere verso S.M. cattolica et la corona di Spagna obsequente et divoto, conforme all'obbligatione che seco si tiene, maxime per lo Stato di Siena... » Promosse la formazione di un'efficiente marina da guerra e sconfisse più volte le flotte dei pirati (Costa Berbera 1607) e turche (Famagosta 1608, Bona 1609). Gli affreschi delle sue imprese militari, eseguiti da Bernardino Poccetti, si possono vedere ancora oggi nella Sala Bona di Palazzo Pitti. Il mecenatismo[modifica | modifica wikitesto] In campo artistico Ferdinando I non mancò di tener fede alla grande tradizione di mecenatismo dei Medici: commissionò il Forte Belvedere al Buontalenti; fece eseguire la statua di suo padre Cosimo I, che ancora oggi campeggia in Piazza della Signoria, dal Giambologna. Completò il sistema delle ville medicee, facendo costruire le ville di Artimino e dell'Ambrogiana. Inoltre fece edificare il Forte di San Giorgio e le Cappelle Medicee nella chiesa di San Lorenzo. Protesse ed incoraggiò l'attività della Camerata de' Bardi che avrebbe posto le basi per la grande stagione delmelodramma e, in seguito, dell'opera lirica italiana. Nominò capo incisore della zecca fiorentina Gasparo Mola. Gli succedette il figlio primogenito Cosimo II de' Medici. Tentativo coloniale[modifica | modifica wikitesto] Ferdinando I fece anche l'unico tentativo italiano di creare una colonia nelle Americhe.[1] organizzando una spedizione nel Brasile settentrionale e nelle Guiane che partì nel 1608 dal nuovo porto ingrandito di Livorno.[2] La spedizione comandata dal capitano inglese Thornton, al ritorno a Livorno nel 1609 dal suo viaggio esplorativo in Amazzonia, trovò deceduto da pochi mesi Ferdinando I ed il suo progetto coloniale venne annullato dal successore Cosimo II (il galeone "Santa Lucia" usato dal capitano Thornton tornò a Livorno con molta informazione e materiale da studio -da aborigeni a pappagalli tropicali[3]- dopo avere fatto scalo a Trinidad, ed era pronto ad imbarcare coloni originari di Livorno e Luccaper portarli in Sudamerica nell'area dove oggi esiste la Guyana francese). « Nei primi anni del Seicento Ferdinando I di Toscana accarezza il sogno di un piccolo impero africano; poi valuta la possibilità di una colonia brasiliana. Il 30 agosto 1608 l'ingegnere fiorentino Baccio da Filicaia, sul quale torneremo, gli invia una lettera da Lisbona. In essa ricostruisce la conquista del Brasile e spiega le ragioni del declino della colonia lusitana. Neanche un mese più tardi Ferdinando fa armare una caravella e una tartana nel porto di Livorno e le affida al capitano Thornton. Il viaggio è in realtà preparato da tempo – la lettera di Baccio ha soltanto accelerato un programma già stabilito - e il granduca ha persino chiesto a Robert Dudley una pianta dell'Amazzonia, da quest'ultimo esplorata nel 1595. Dudley consiglia a Thornton di cercare l'oro sulle rive del Rio delle Amazzoni e dell'Orinoco. Ferdinando ordina più prosaicamente di caricare balle di merci e di fondare, se possibile, un avamposto commerciale. Thornton naviga per quasi un anno: approda in Guyana e in Brasile, esplora il Rio delle Amazzoni e l'Orinoco, rientra facendo tappa alla Caienna e a Trinidad. Il 12 luglio 1609 è di nuovo a Livorno, ma non trova nessuno cui riferire la propria impresa. Il 7 febbraio di quell'anno il granduca è morto e a Firenze non si pensa più alla possibilità di fondare una colonia o un comptoir commerciale oltreoceano.[2] »1 punto
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Salve a tutti, siccome non sono esperto qualcuno potrebbe aiutarmi ad identificare questa moneta??? Grazie1 punto
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Al telegiornale la notizia ritrovate le fondamenta intatte del secondo arco di Tito al circo massimo. era formato da tre archi dicono era conosciuto anche perchè riprodotto su monete. avete qualche foto di questa moneta ? ora cercano un milione di euro per ricostruirlo. EDITATO DA MODERATORE1 punto
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Io la immagino così : Bambino : "mamma, mi compri le figu ?" Mamma : "No, basta ! abbiamo già speso un capitale in quelle porcherie e alla fine, ogni anno, ti mancano una manciata di figurine per finire l'album, e non si trovano mai. Hai una montagna di doppioni in camera tua. Non voglio neppure contarli per non sapere quanti soldi abbiamo buttato in quelle schifezze !!!" Bambino : (rimuginando tra sé e sé) "Quella megera di mia madre non capisce lo spirito di noi collezionisti ! Per fortuna ho preso da mio padre che mi capisce... A proposito, chissà cos'ha di interessante nella sua collezione di 2 Euro commemorativi... Ah ! Guarda, guarda... Tutte belle ordinate e luccicanti, tranne una, chiusa in una scatoletta, isolata dalla altre... Chissà come si sente sola, lì dentro ! E poi guarda che bella signora che c'è disegnata sopra... Poverina... Quasi quasi la libero e la faccio evadere da questa prigione. Tanto mio padre non se ne accorgerebbe neppure... E' da otto anni che quella scatolina manco la apre, figuriamoci quanto gli può importare di questa moneta di "serie B", lasciata fuori dalla collezione, come se non fosse importante tanto quanto le altre... Come se a Zappacosta non lo incollassi nell'album solo perché ha un nome che non mi piace... Mah ! Come si fa ? Ti insegnano a non discriminare nella vita, e poi sono i primi a fare distinzioni ! Gli darò la libertà che merita ! Anzi, la spenderò per comprarmi personalmente le figurine che mamma non vuole più comprare. Così finirò la mia collezione e allo stesso tempo farò un favore rendendo la libertà alla bella signora disegnata su quel due Euro di... Monco ? Ah ! No ! Monaco ! Boh, sarà dove gioca il Bayern !. E mio padre non se ne accorgerà neppure, visto che la scatoletta in cui è rinchiusa non la apre mai..." Il giorno dopo, all'edicola del bar (quella stessa dove qualcuno ha ricevuto il resto incriminato...) Bambino : "Buongiorno, vorrei comprare delle figu ! Per due Euro per favore !" Barista : "Guarda, per 2,10 Euro ne vengono 3 pacchetti" Bambino . "Ma io ho solo 2 Euro" Barista :"Vabbè, oggi sono buono, te ne darò tre pacchetti per 2 Euro, sei contento ?" Bambino "Evviva, grazie !" Il bambino esce dal bar e apre le bustine :"Celo, celo, celo, celo... Porca miseria ! Di nuove tutte doppie... Mamma aveva ragione... Quanto sono sfortunato in questo periodo..." Poco dopo una signorina va a prendere il caffè e riceve due Euro di resto, li guarda e chiama un certo @@DanPao... Nel frattempo, a casa del bambino... Papà : "Cara, ma che fine ha fatto il mio Grace Kelly ? Nel cofanetto non c'è più, eppure sono certo che era qui, insieme a tutte le altre..." Mamma : "Chissà dove l'hai messa ! Te l'ho detto mille volte che devi essere più ordinato con le tue cose. Poi non lamentarti se non trovi quello che cerchi !" Bambino "Celo, celo, celo, celo, celo, celo, celo, celo, celo..... Porcaccia la miseriaccia zozza, quanta sfortuna !!!"1 punto
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@@nando12 non credo che sia solo quello, perchè le monete che ho messo fuori dal monetiere hanno appena un velo di patina e sono due mesi, mentre questi argenti diventano così in un tempo breve. Credo che dipenda dalla qualità dell'argento.1 punto
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Andiamo o.t. ma credo che molti che leggono non sappiano a cosa ci si riferisce quando si parla di "stelle rotanti", per chiarirlo brevemente: è un particolare difetto di conio nel quale le stelline al diritto anzichè essere allineate con una punta verso l'altro e due in basso appaiono ruotate con varie angolazioni, si tratta di monete molto ricercate e che possono raggiungere, soprattutto se in buona conservazione cifre interessanti nell'ordine di qualche centinaio di euro per gli appassionati disposti a spendere. Vedo poi se riesco a trovare qualche link di riferimento con delle immagini per chiarirlo meglio.........1 punto
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Qui qualche indicazione (sempre in inglese) sulle relazioni fra Darzalas e Serapide: https://books.google.it/books?id=ZSX-az2BLHsC&pg=PA110&lpg=PA110&dq=Darzalas&source=bl&ots=-CK497HWGD&sig=YPT2Jwvy574eJFegv04ppbR-27E&hl=it&sa=X&ei=avlpVeK0K4mmsAGc1IGgCw&ved=0CFwQ6AEwCDgK#v=onepage&q=Darzalas&f=false1 punto
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Ecco un'altra moneta della mia collezione: 5 Francs en argent Charles X 1828 A; D = 37 mm P = 25 g tiratura 8.802.520 pezzi; il costo pagato è stato 75,00 eur. Foto originali del venditore. Gradisco valutazioni e commenti. Grazie. Una riflessione ... questi splendidi oggetti hanno attraversato il tempo per giungere fino a noi e darci l'illusione di appartenerci, ma è solo un breve sogno e ... di nuovo ce ne dobbiamo separare per lasciarli proseguire nel loro cammino.1 punto
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Ciao, esatto. Condivido assolutamente. E' stato inserito un post offensivo (e che non condivido personalmente) ritengo per eccesso di leggerezza seguiti da alcuni altri ancora più triviali. Sono stati rimossi e la discussione ha ripreso un decorso adeguato al Forum e alla Sezione. Sia ben chiaro, non prendo le difese di questo o quello pur avendo le mie idee in merito. Cerchiamo di metterci un... macigno sopra e di proseguire su normali binari comunicativi. Anche perchè altrimenti sarà un continuo ricorso al taglia/cuci da parte di @@petronius arbiter o chi per lui e non ne veniamo fuori se non cancellando la discussione (e sarebbe un peccato) o segnalndo qualche utente (e sarebbe altrettanto un peccato). Grazie Illyricum ;)1 punto
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Africa Orientale Britannica, 1 shilling 1924 - KM 21 Un modestissimo argento 250/1000, in cui il rame della lega emerge prepotentemente1 punto
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arrivati a questo punto.....o qualcuno trova un altro GK in circolazione o bisogna trovare qualche euro d'oro per spodestare @@DanPao dall'indiscusso gradino piu alto del podio 'osservatiorio rarità' :blum:1 punto
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@@DanPao Ma si, era solo una battuta, davvero :D comunque complimenti, gran ritrovamento e grande fortuna :)1 punto
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Sono perfettamente d'accordo con te sulla rarità...sulla data di inizio coniazione mi cogli impreparato, domani mi documento un po' :P1 punto
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La moneta disegnata da Federico Schweitzer nel suo "Serie delle Monete e Medaglie d'Aquileja e di Venezia" è molto simile a quella del Papadopoli, e a quella di redjak1969. Questa la descrizione: 91. Denaro minore (?). Nell'avverso in un doppio circolo dentellato la solita croce colle quattro palle negli angoli, cui d'intorno dopo una crocette V.MICH.DVX contornato d'un altro circolo. Nel rovescio in un doppio cerchio il busto di S.Marco col capo nimbato e d'intorno la leggenda S.MARCVS VNE, chiusa con una crocetta; pesa grani 8 RRRR. Questa rarissima monetuccia esiste nel regio Medagliere di Parma, e me ne fu comunicato il disegno per gentilezza dell'esimio Signor cavaliere Michele Lopetz.". Il disegno fa vedere che NE sono in nesso, e c'è una curiosità, ... si vedono bene tre piccoli puntini dopo la V segnati dopo la stampa dell'incisione, da qualcuno che aveva capito che nella moneta c'erano anche VE in nesso, così che la lettura sarebbe S.MARCVS.VE NE. Pensavo che quei tre segnetti fossero stati fatti da un possessore del catalogo, .... ma io ho due esemplari di quel catalogo ed in entrambi c'è quella correzione, che quindi è stata fatta "all'origine". Purtroppo non sono capace di copia-incollare quella pagina, se qualcuno più abile di me può farlo, credo possa essere di interesse vedere quel disegno. Sembra proprio la moneta descritta nel Brunetti. Sarebbe bello saper se l'originale del Medagliere di Parma è moneta vera o falsa. Chievolan.1 punto
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Un esemplare sicuramente falso e neppure fatto bene..... Segnalo che il mio studio su Stiela è scaricabile da Academia.edu: https://www.academia.edu/5454238/Sicilia_Stiela_440_430_e_413_405_a.C._1 punto
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@@ART Ne circolavano molti, soprattutto quelli che avevano lo stesso formato delle monete da 50 e 100 lire ma non nei negozi, almeno nella città dove abito . Qualcuno cominciò anche a produrre semplici rondelle dello stesso formato delle monete che venivano usate nelle sale giochi o per le macchine automatiche che distribuivano bevande, in seguito le Case produttrici modificarono le gettoniere e produssero gettoni scanalati. Un paio di quei tondelli li ho conservati.1 punto
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Bene, ora posso cavarmi gli occhi perchè l'ho viste veramente tutte! :mega_shok:1 punto
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Penso che sia imprescindibile conoscere la storia per capire bene le monete e che tutto sia collegato, ogni zecca ha avuto più o meno rapporti con le altre..... i punti di contatto, i legami sono tanti e per capire bene i fenomeni monetari bisogna vedere sempre il quadro d'insieme dell'epoca di riferimento .....ottimo post e ottima moneta per spiegare quanto sopra.......lo stellino e' un' altra storia che era giusto conoscere .....,1 punto
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Se non mi mandavano loro la mail e chi lo sapeva. Evidentemente più di qualcuno comincia a stufarsi di cacciare 50 sacchi per le divisionali! Anzi ieri mi hanno spedito un catalogo per posta con altre "offerte".1 punto
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Ciao. Ci sono argomenti numismatici, come quello che stiamo discutendo, che sembrano più simili ad un dossier di spionaggio che non ad un tema puramente storico. Faccio mia la perplessità espressa da elledi sull'opportunità di mantenere un assoluto riserbo sul nome dei signori della numismatica che sarebbero a conoscenza dei fatti.....non si tratta di svelare il contenuto di un articolo che peraltro sembra destinato ad essere pubblicato 'alle calende greche", ma al più di fornire alcuni spunti concreti che alimentino il dibattito e che sembrano essere già in possesso dell'Utente che ci ha annunciato la notizia. Vabbe'.......attendiamo che i signori della numismatica ci facciano sapere qualcosa... M.1 punto
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Cari signori..il primo a parlare di riconi fu un certo D'Incerti....lo scrisse, ma il suo articolo venne ignorato dai numismatici e dal mercato....Emilio Tevere poi espresse il suo autorevole parere ma anche in questo caso nessuno ha recepito il messaggio... Ognuno è naturalmente liberissimo di pensarla come vuole e trarre le sue conclusioni, ma una cosa è certa: tra il 1920 e il 1929 in zecca vennero fatti i primi "magheggi" che poi costarono il posto a qualcuno che ben conosciamo....nel 1957 poi accaddero altre situazioni che ho scritto sul mio libro e che naturalmente possono essere oggetto di smentita...documentazione alla mano ovviamente..... Comprendo la posizione di chi ha acquistato o compravende monete che potrebbero essere dei riconi "autentici" in quanto coniati in zecca, ma purtroppo la realtà è questa. Inutile ad esempio che facciamo castelli in aria: le lire 20 del 1908 sono stati battuti ufficialmente in tre esemplari con una determinata ghiera...gli altri sono riconii del 1926 segnalati doverosamente e con una ghiera diversa....Nel 1926 poi qualcuno "perse la testa" e forte della sua posizione compì alcune operazioni spregiudicate, con evidenti scopi di lucro...e una volta scoperto...gli costarono il posto.... Nel 1957 poi...ma questa è un'altra storia...aspettiamo di vedere l'articolo "nella prossima primavera" e poi illustreremo qualche altro aneddoto con tanto di documentazione.1 punto
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:yahoo: La mia prima CC di questo paese !!! :yahoo: Taglio: 2 Euro CC Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.229.000 Conservazione: BB Città: Trieste1 punto
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@@pietromoney Grazie,e ottima analisi,perché comunque io ho la moneta in mano e non mi pare di vedere pulizia energica sul tondello,anzi ha una bella patina lieve1 punto
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Dai che è un buon lavoro...non l'ho ancora visto, ma conosco la precisione dell'autore :blum:1 punto
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