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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/17/15 in tutte le aree
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complimenti per la monetina,ancora gradevole nei rilievi e con una discreta lucentezza del metallo. con la valutazione mi trovo d'accordo con Rex sul bb+....il dritto soffre un po in questa moneta e i campi del rovescio,che son sempre molto protetti dall'usura,non posson esser presi come metro di giudizio primario. ogni valutazione è soggettiva e ognuno valuta a proprio modo ma Rex tiene una sua linea precisa ...ti posto a confronto la mia,postata l'anno scorso e che lui giudico spl/spl+ ..il dritto è tutt'altra cosa già a primo impatto. marco4 punti
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buonasera, come giudicate questo 20 centesimi? trovato stamattina al mercatino del paese....conservazione?3 punti
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Mah... per me l'ennesima cag...a politically correct e nient'altro. Sulle banconote americane, così come per le monete, si sono scelti sempre e solo presidenti e/o padri fondatori. Che questi poi siano stati tutti maschi "bianchi" (specificazione tanto inutile quanto razzista) non è di certo colpa loro. Il momento storico in cui la fondazione degli Stati Uniti è avvenuta ha previsto la partecipazione di quei uomini con quel colore di pelle (visto che vogliamo sottolinearlo). E tutti questi uomini oggi presenti sulle banconote e le monete, per quanto grandi siano stati (e lo sono stati, detrattori a parte), ovviamente erano figli del loro tempo con tutti i pregi e i difetti annessi e connessi (ed è questo che non si capisce quando si giudica qualcuno o qualcosa storicamente). Questo voler cambiare per forza tanto per dare il contentino alle tante associazioni pseudo femministe che pullulano gli Stati Uniti è di un'ipocrisia abominevole. Come se la parità di genere la si raggiunge con queste "genialate"... Ma tant'è...3 punti
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Effettivamente la debolezza lungo il bordo del D/ non è usura, ma è un tipico difetto di conio come spiegato bene dall'utente. A parte questo, basterebbe semplicemente tenere presente che l'usura non si concentra sul bordo in misura più intensa, ma partendo dal centro della moneta via via intacca verso l'esterno... Il metallo sembra essere ancora gradevolmente brillante, orientativamente concordo con la gradazione espressa da genny3 punti
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Sull'asse verticale della croce sono impresse tre impronte del rovescio mentre su quello orizzontale due diritti. Visto che sono impronte su una lamina d'oro ci dicono come era realmente il conio (come un timbro).3 punti
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Io do il grado di conservazione all'entusiasmo di Lay11,quando parla del cinquantenario....senza dubbio FDC.2 punti
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Probabilmente seguirò le tue orme, prendendo un pezzo per ogni valore, limitando il tutto alla tipologia, solo quando capitano pezzi di qualità ...assurda!!2 punti
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purtroppo oramai possiamo dire che si tratta di abrasione da saggio. Peccato perchè per il resto si trattava di moneta estremamente affascinante, ricchissima di storia, ma il destino ha deciso che non dovesse restare nella mia collezione. Un grazie a tutti voi che avete partecipato a questa discussione, sia qui che con i messaggi privati, siete veramente cari, preziosi, gentili e competenti! vostro amico Fabio.2 punti
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Caro @@dabbene, ben felice di raccogliere un sassolino sperando possa portare un contributo, seppur piccolo. Come da Lei ben accennato, la monetazione Napoletana è un po monotona per le raffigurazioni dei rovesci, cosa ben diversa con Milano, zecca che mi piace comunque seguire. I ritratti, come per Milano, esprimono vigorosa autorità, quasi da voler trasmettere tutta la potenza di quell'impero, "su cui non tramontava mai il sole", disponeva. L'accostamento ai modelli classici, cui @@dabbene accennava sono evidenti anche qui, e forse, resi ancora più chiari dalla legenda al dritto: CΛROLVS· V· ROMΛ· IMP Al R/ troviamo il particolareggiato stemma coronato, caricato su aquila bicipite, con corona. Allego due esemplari, con stili diversi per i ritratti, impreziositi da una intensa patina: più scura l'una, e decisamente più ricca di iridescenze l'altra. Di più nìn zò2 punti
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Proveniente dalla nota collezione ... il mio burigozzo con nastro al vento.2 punti
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Hai detto bene Mario, questa è l' unica moneta di Carlo V che rappresenta, passatemi il termine, la milanesità. Al dritto un superbo busto corazzato e laureato di Carlo V e al rovescio il simbolo di Milano, S. Ambrogio. Moneta sognata e rincorsa per anni, esattamente 20, un fascino e una bellezza per me incredibile, come tutte le monete milanesi del periodo di Carlo V ma questa moneta di piu. Ringraziamo @@giancarlone per l' estratto del Burigozzo sulle coniazioni di Carlo V. Di questa moneta si conoscono le varianti con differente tipo di corona con e senza nastri e con variante di legenda SANCTVS AMBROSIVS AR. Se non ricordo male la variante, unicum, senza lo staffile nella mano destra di S. Ambrogio. Ultima cosa per il momento, chi mi conosce sa che non sono una persona che si mette in mostra, però sia per orgoglio sia per ringraziare l' amico @@dabbene sempre prodigo nel trovare argomenti e stimolare gli amici milanesi e non...................... prima ho scritto che l' attesa è durata venti anni, bene il mio Burigozzo lo trovate fotografato al numero 282 MIR Milano. Mi scuso in anticipo se qualcuno mi può trovare vanesio.2 punti
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E' con vero piacere che annuncio l'uscita del nuovo libro di Filippo Fornari (il nostro @@Naevius). Dopo l'avvincente libro "La Signora degli Inferi", Filippo è pronto a coinvolgerci nuovamente con il suo nuovo Thriller Numismatico. Gli amanti del genere thriller e avventura sono certo che sapranno apprezzare " L'oro dei Demoni". Per ulteriori dettagli consiglio di andare sul sito dell'editore dove il libro può essere anche acquistato al prezzo di 12€: http://www.parallelo45edizioni.it/prodotto/loro-dei-demoni/. Dal sito dell'editore: "Manoscritti misteriosi, riti demoniaci del presente e del passato, antiche monete rese indecifrabili dalla patina del tempo che tuttavia ancora diffondono il loro messaggio di morte. L’intricata inchiesta sulla morte di un antiquario, in odore di satanismo e coinvolto in un traffico di opere d’arte negli ambienti dell’aristocrazia romana, sarà per Marco un’occasione per confrontarsi con i rimorsi non placati e i dubbi irrisolti di un caso mai chiuso. "1 punto
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Una Rupia Argento - 916,66/1000 - gr 11.66 - diametro mm 30 - Contorno rigato Riferimenti: Montenegro 444 - Gigante 5 - Pagani 962 Per Titolo di argento contenuto, il suo valore è di Lire 1.68 in moneta corrente del Regno d'Italia Esemplare di grande qualità. L'insolita freschezza e luminosità fa intendere che sia stata tesaurizzata appena battuta e conservata in modo impeccabile da un vero appassionato. Renato1 punto
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Cari amici medievalisti, Consultando una raccolta di documenti relativi ai "Diarii dei Camerari di Trieste", edita nel 2000 ("I quaderni dei Camerari di Trieste", a cura di F. Arcon, Fonti e studi per la storia della Venezia Giulia, vol. IV), ho trovato delle notizie intriganti e forse sconosciute ai più, che anni fa avevo sottoposto ad @@Andreas. Tra i documenti archivistici che il redattore aveva trascritto e catalogato, ve ne erano alcuni che mi avevano molto incuriosito, in quanto redatti almeno dieci anni dopo l'ultima emissione riconosciuta della zecca tergestina (chiusasi, come è noto, con il vescovo Rodolfo de' Pedrazzani ben prima del 1320 anno della sua morte. Oltretutto le monete di questo ultimo vescovo sono estremamente rare e quindi verosimilmente attribuibili ai primissimi anni del '300). In queste carte si parla esplicitamente di conii prodotti (o progettati) diversi decenni dopo, di cui non esistono prove numismatiche (forse quindi mai realizzati), ma che essendo citati nei documenti ufficiali dei camerarii probabilmente sarebbero potuti essere concretizzati in "denari" verosimilmente simili a quelli dei vescovi triestini precedenti. Per vostra curiosità, vi copio i passaggi secondo me più interessanti. Anno domini 1330 Exitus secundi mensis octubris (...) c. 19 r. 218. Item, vigintinovem soldos parvorum pro ferro causa aptandi septem conia communis. 219. Item, vigintiunum soldos parvorum Tomasino fabro pro factura dictorum coniorum. c. 19 v. (si indica Fosculo fabro oppure magistro Petro fabro): 259. Item, duodecim soldos parvorum pro ferro causa faciendi duos conios novos de ferro. 260. Item, quatuor denarios a viginti pro factura dictorum coniorum. Avete qualche idea a riguardo? Io propenderei per delle monete progettate ma mai emesse. Purtroppo non sono esperto della zecca della mia città, ma mi piace immaginare che, anche dopo la morte del Pedrazzani, ci fossero seri progetti per mantenere la zecca attiva. O meglio, per riaprirla?1 punto
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Dopo averla sognata per anni, finalmente entra nella mia collezione; magari, come mi confermerete, la conservazione non è altissima, ma ho focalizzato la mia attenzione sulla patina. Il venditore quasi (forse senza quasi) con orgoglio mi ha detto "questo è un esempio di moneta che non è mai stata toccata", e così è, né puliture, né spazzolature, nessuna mancanza di rispetto nei suoi 104 anni di vita. Secondo me, nel podio delle più belle monete del Regno d'Italia, e direi, non solo. Capolavoro assoluto del Liberty, si può dire esempio di come anche il nostro Paese abbia dato il suo prezioso contributo a questa corrente artistica. Un pezzo che mi rende veramente orgoglioso della mia passione.1 punto
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Per molto tempo snobbati, ora sempre più di frequente presenti nelle maggiori aste. Cosa ne pensate? possono entrare a far parte di una collezione? O restano delle semplici curiosità? Colgo l'occasione per fare i complimenti ad Andrea per l'ottimo lavoro svolto! Renato1 punto
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Si, concordo, mini segni da contatto con altre monete, briglia di conio leggermente debole. Patina originale, impressionante freschezza di metallo.1 punto
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@@nando12 la domanda è un'altra : se non conosci le monete , perché spendi 500 euro ? .....1 punto
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@@lele300 ahahhahah forza e coraggio sempre,e poi,non possiamo che migliorare :pleasantry:1 punto
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Gradevole moneta, purtroppo così diamo sempre un giudizio a metà con queste foto..... migliore questa dell'altra di sicuro....bordi ben definiti, bava di conio in gran parte presente al D/....1 punto
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@@nando12 Strappo la perizia e il periziatore se mi dici che è inferiore a quella del 14 ahhahahahhhaa1 punto
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che dire, prezzo incredibile per un pezzo simile, @@claudioc47!1 punto
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@@regaluigi non comprare Napoletane con buchi, colpi e molto usurate.........non sono un buon investimento se, quando dopo lo studio, decidessi di disfartene......fai delle scelte oculate....qui troverai delle persone che possono darti dei consigli. La monetazione Napoletana ti darà moltissime soddisfazioni, vedrai, mai stai attento a cosa e come comprare....gli Euro anche se pochi, poi sommati, ti sembreranno abbastanza. Meglio una moneta in BB+ oppure qSpl che 10 in MB.1 punto
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@@Rex Neap scusa Pietro, ma se nella definizione di Spl è prevista la presenza di leggere tracce di circolazione e di colpetti sul bordo, e presenza di tracce di lustro, perchè dici che non potrebbe essere un qSpl? Anzi nelle monete napoletane me lo avete insegnato voi che escono dal conio un pò martoriate, dovrebbero essere valutate con pù indulgenza, o sbaglio?1 punto
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Buongiorno, ogni tanto ricevo mail dove mi si chiede che senso ha togliere le monete dalla perizia, ecco un esempio che dovrebbe chiarire il mio pensiero e quello di tanti altri che la pensano come me. Qui sotto vedete due monete in condizioni simili una con patina e l'altra con patina praticamente assente. Quale secondo voi ha più fascino? Saluti e buona Domenica Silver1 punto
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grazie come sempre amico @@nando12; è veramente minima, per quello inizialmente trae in inganno! quello di cui mi sono convinto, è che il saggio sia stato fatto (perchè, poi? è una moneta che rientra pienamente nei parametri come diametro, spessore e peso, nonché evidentemente autentica) da persona che tutto sommato si è curata di non rovinare eccessivamente la moneta, facendo di proposito un'abrasione meno invasiva possibile, ma che purtroppo c'è. attendo altri pareri, grazie!1 punto
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So che farà rabbrividire ma io le 500 lire caravelle in passato le ho usate come cavie prima di cimentarmi su pezzi più pregiati.. Mi sento di consigliarle il metodo dell'alluminio e bicarbonato, per ambo le facce, seguito da un lavaggio, sono sicuro che si stupirà del risultato.. :good:1 punto
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Medaglia del periodo risorgimentale (1866 circa?) l'Italia che invita Garibaldi a prendere le armi per liberare Roma. Il materiale pare peltro o piombo pessime le condizioni e proprio in base a questo il suo valore è insignificante se non nullo.1 punto
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Salve a tutti sapreste dirmi se è una moneta una medaglia o una riproduzione? Il peso è fuori norma per essere un penny perchè è di 18,8 grammi per un diametro di 3,1 cm, il contorno è liscio. Ecco le foto: Grazie anticipatamente Alessio1 punto
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Mi è stato segnalato questo interessante articolo di Simonluca Perfetto presente su academia.edu dal titolo " Il Vicariato di Alfonso d'Aragona e il Porto di San Vito ( 1420 - 1423 ) ", lo stesso è stato presentato in una recente Mostra tenutasi a Lanciano, buona lettura, https://www.academia.edu/12408452/Il_vicariato_di_Alfonso_dAragona_e_il_porto_di_San_Vito_1420-1423_Pescara_Lanciano_28_aprile_20151 punto
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E' un originale Penny, è stata coniata sino al 1860 con queste misure, nello stesso anno viene prodotta quella che peserà la metà sino al 1970.1 punto
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Credo di tratti di due monete diverse. Il lotto era composto di quattro monete, tutte con testa a destra al dritto, ed al rovescio grifone (2 esemplari), cavaliere, globo tra scettro (SIC) e timone. Si sono limitati ad illustrare due rovesci.1 punto
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Ma ad un costo terribile. :D Ecco cosa dice Breen nel suo 1988 Enciclopedia parlando della 1913 Liberty Head che ha etichettato esempio #5: "... La moneta che ho visto è EF, intaccate, graffiato, pulito...riferito utilizzato... per le scommesse da bar. " Ma i meriti/demeriti di braccio di ferro tra "antisettico slab/naturalment nessuna slab" (o innegabilmente divertente vassoi/come-fare-io-spiega-questo armadietto-attrito :D ) da un lato, fatemelo dire che gran parte del divertimento di possedere una moneta d'oro circolata è tenendolo. Il sorprendente pesantezza d'oro è davvero... divertimento! :D v. ------------------------------------------------- But at a terrible cost. :D Here’s what Breen says in his 1988 Encyclopedia, talking of the 1913 Liberty Head that he labeled example #5: “…The coin I saw is EF, nicked, scratched, cleaned…reportedly used…for barroom betting.” But the merits/demerits of the tug-of-war between “antiseptic slab/natural no slab” (or undeniably fun velvet trays/how-do-I-explain-this cabinet friction :D ) to one side, please let me say that a large part of the fun of owning a circulated gold coin is holding it. The surprising heaviness of gold is really…fun! :D v.1 punto
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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (16.54 g, 1h). Perga mint. Dated CY 27 (195/4 BC). Head of Herakles right, wearing lion skin; c/m TRAL and bowcase in circular incuse / Zeus Aëtophoros seated left; date in left field. Price 2941; Colin Em. 27 (dies 1/3); for countermark: Bauslaugh, "Cistophoric Countermarks and the Monetary System of Eumenes II," NC 1990, p. 42. VF, toned, die shift on reverse. The TRAL countermark was applied in Tralles, Lydia. Other bow and bowcase countermark on Alexander-type tetradrachms have been attributed to Pergamon, Ephesos, Sardes, Tralles, Laodikeia, and Apameia. Price has linked these counterstamps to the introduction of the cistophoric coinage circa 180 BC. The application of these countermark permitted the circulation of Attic weight coins in the years following the reform. Si è avuto modo di presentare vari bronzi del Grande di tipo gorytos con contromarca. Questo è un caso di gorytos che fa da contromarca a un tetradramma. Non solo, ma ci informa che la contromarca gorytos si trova su altri tetradrammi di Alessandro emessi da zecche importanti come Pergamo, Efeso, Sardi, ecc., come pure che il Price ha collegato queste contromarche (che permettevano la circolazione di monete di peso attico negli anni successivi alla riforma) all’introduzione della monetazione cistoforica nel 180 a. C. circa. apollonia1 punto
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Grazie @@Illyricum65 , qui ci stiamo accorgendo di ciò che AbbiAmo combinAto . Le favole rendono il calcio uno sport bellissimo . Orgoglioso di questa società , sperando che il calcio che conta rilanci un pò la provincia . Detto ciò , da domani sarò più lucido e partirà il countdown per la finale di Coppa Italia di mercoledì ..1 punto
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Non si può inserire: della Slovenia gli 1-2-5 centesimi vanno sempre inseriti tranne quelli 2007. Alla fine rimangono solo gli 1 e 2 del 2009, perché il resto è solo in divisionale.1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Germania Anno: 2006 Zecca: F Tiratura: 90.000 solo in divisionale Condizioni: Spl Città: Roma Ritrovamento:26/04/2015 Non chiedetemi cosa ci fa in circolazione ma è la terza moneta tedesca che dovrebbe essere solo nelle divisionali e che invece trovo in circolazione. Sarà solo :moon: ?1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 4.969.000 Condizioni: qSpl Città: Napoli Note: News??1 punto
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Buongiorno a voi, no @@palpi62, riguardo alla sua moneta non si tratta affatto di un piacentino antico. Dalle caratteristiche formali e dal peso direi che si tratta piuttosto di una emissione della seconda metà del XII secolo, forse della fine se non addirittura dell’inizio di quello successivo. La cosa più eclatante è la bassa mistura di cui sembra essere costituito il tondello del suo pezzo, molto più alta nei piacentini antichi. Inoltre, una delle caratteristiche più evidenti tra le prime emissioni di piacentini pre 1162 e quelle post 1167 è la lettera “G”, molto caratteristica. La vede bene nell’esemplare dell’asta Varesi che ha postato. A proposito di quest’ultima moneta, tuttavia, ci sono alcune considerazioni da fare: se alcune caratteristiche come la forma della “G”, della “L” e della “V” di secundi sono effettivamente “arcaiche” ( e giustamente il riferimento bibliografico dato nel catalogo è Crocicchio, Fusconi 10 - ma sarebbe stato meglio indicare 10/D -) altre non sembrano esserlo. Gli apici delle lettere non sono così pronunciati come invece lo sono nei piacentini più antichi e nel complesso scorgo una certa “pulizia formale” anch’essa mancante nelle emissioni più antiche. Dal colore, poi, sembra una moneta in mistura che ha subito un’imbianchitura. In questo caso, però, bisognerebbe veder la moneta dal vivo perché i colori e la brillantezza in foto potrebbero essere falsati. In buona sostanza, benché la moneta dell’asta sembri essere effettivamente un piacentino antico, probabilmente non fa parte delle emissioni più vecchie. Si tenga infatti presente che Piacenza cominciò ad emettere la sua moneta tra il 1140 ed il 1141 continuando fino al tardo 1162. Le ultime emissioni prima della brusca interruzione voluta dal Barbarossa potrebbero quindi essere state di intrinseco leggermente più basso rispetto alle prime. Buona giornata, Teo1 punto
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Una curiosità: la medaglia riprende un'aureo di Traiano (98-117 d.C.) nella legenda e si ispira allo stesso nella rappresentazione rielaborata al verso. Infatti nell'aureo che si vede nel link di seguito è rappresentata la figura allegorica della salute con il piede sul globo, mentre qui la Religione è seduta sul globo! http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=774176&AucID=1442&Lot=619&Val=c25273824888afd18ea5ce0972913b841 punto
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@@fero.fers dalla scheda che puoi vedere in catalogo al seguente link: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D335/8 trovi (ed è una raccolta di informazioni proveniente dalla bibliografia di riferimento - Patrignani - e dalle aste nazionali ed internazionali dell'ultimo lustro) che la medaglia in oggetto è stata realizzata in Bronzo, in Argento, in Bronzo Argentato e in Stagno (o metallo bianco come diceva Renzo1940). Con il suono può rimanere il dubbio. Per definire il materiale con certezza è possibile provarlo ...(so che avrò molte critiche) ....sul bordo basta un punto: l'acido di prova è un mezzo poco invasivo e abbastanza sicuro, si trova da qualsiasi orefice, compra-oro o anche in rete. Si potrebbe tentare di definirne il metallo anche dalla foto che hai postato, considerando le deformazioni ai bordi, le carenze all'interno del bordo al verso e il tipo di patina; ma le impressioni sono impressioni ed è meglio avere certezze!1 punto
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Ciao a tutti, vi mostro questo mio nuovo esagono del 1919 Mi è piaciuta subito la particolarità della ribattitura centrale perfetta del valore 20 su 20 e della relativa perlinatura sul rovescio... A voi pareri sulla conservazione (che dal vivo ho valutato alta considerando i particolari e anche i bordi taglienti) e su ogni altro aspetto che vi viene in mente. Saluti Simone1 punto
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In questa discussione e' giusto dire tutto.....non ho mai pensato quando compravo e compro a una ipotetica vendita, e' una passione che costa, io ho questa altri ne hanno altre ......e' una passione culturale che oltretutto mi permette una volta a casa di non continuare a parlare di lavoro, ma di monete, storie con anche la benedizione di mia moglie che mi vede sereno e contento... Detto questo, fino a un po' di tempo fa non pensavo minimamente al collezionismo come a un eventuale investimento nel tempo e forse anche per generazioni future.....ora anche se non e' un mio pensiero il vendere, ritengo visto il crollo degli investimenti immobiliari, anche di seconde case, a volte anche non vendibili, visto quanto può rendere un investimento finanziario che se sei alla pari puoi ritenerti fortunato..., nel contempo vedo monete acquistate anni fa con valori comunque oggi in un'asta decisamente da plusvalenza, a volte credo anche rilevante o comunque sempre dei potenziali valori da giocarsi eventualmente.... Quindi.....se poi aggiungi che ti diverti, ti gratifica, ti fa volare la testa nella storia e nello studio, oggi come oggi.....oltre a prenderti un pezzo di storia ti porti a casa comunque anche un valore....1 punto
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