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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/06/15 in tutte le aree
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Dipende da tanti fattori come sempre e anche da che monete collezioni, io credo che un medioevalista vede la moneta con occhi diversi da per esempio uno del Regno, prospettive entrambe legittime ma diverse, chi per esempio colleziona denari di Lucca, ma potrei dire di Pavia, Genova ecc. non guarda alla conservazione, la parola conservazione nella sezione medievale torna poco o pochissimo, incomincia a venire considerata nella sezione moderne, cosa cerca e cosa trova il medievalista ? Si trova ad avere di fronte monete diverse, ognuna è diversa dalle altre e il cercare le differenze, le variantine, i punzoni usati, i conii è poi il divertimento, a volte certe monete proprio non le trovi e se trovi un catorcio unico o variante ha comunque un valore numismatico e storico inestimabile.... In questi casi si colleziona certamente non per la plusvalenza, per investimento, magari riesci anche a farlo poi..., ma per cosa sicuramente rappresenta il documento storico che è la moneta, per lo studio della stessa che bisogna capire, comprendere intanto e a volte anche questo non è così semplice.....poi ovviamente tutto ci può e ci deve stare nella numismatica..... Credo che la discussione sui denari di Lucca, credo discussione leader del forum per interventi e monete postate rappresenti tutto questo, una moneta il denaro di Lucca che non so quanti apprezzerebbero....eppure ha avuto il suo grande successo...i suoi estimatori e questi certo non parlavano quasi mai di conservazioni....4 punti
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Cari amici del forum, Torno a chiedere gentilmente un vostro parere su questo spicciolo che ho avuto modo di esaminare e fotografare domenica Grazie3 punti
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Secondo una leggenda, il patto di amicizia tra delfini e umani era stato suggellato dall'unione di Poseidone, signore del mare, con Melanto, figlia di Deucalione, alla quale il dio si era presentato con le sembianze di un delfino. Per questo motivo il figlio fu chiamato Delfo, da cui prese nome la città di Delfi - dove si trovava l'oracolo di Apollo - di cui era il re quando Apollo giunse a prenderne possesso. L'origine di Delfi è legata anche ad Icadio, figlio di Apollo, in onore del quale l'eroe fondò la città di Patara e l'oracolo dedicato al dio. Durante un viaggio per mare la sua nave naufragò, ma un delfino lo trasse in salvo e lo trasportò fino ai piedi del monte Parnaso. Qui Icadio fondò la città che chiamò Delfi, in onore del delfino che l'aveva salvato. apollonia3 punti
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Io penso che un oggetto antico (sia una moneta, un libro, una stampa, una suppellettile) sia un bene che ci racconta il passato e quindi tanto meglio si è conservato negli anni quanto meglio ci fa apprezzare il ricordo che ci tramanda. Direi che potendo scegliere, a parità di prezzo, non avrei nessun dubbio ad affermare che preferirei l’oggetto che meglio si presenta e che meglio si è conservato negli anni; penso inoltre che tutti, a parità di prezzo, preferirebbero il bene in alta conservazione. E’ chiaro che poi a livello economico le cose cambiano e di parecchio e quindi, come hanno già detto altri utenti, ci tocca fare (come sempre) i conti con il portafoglio e cercare il compromesso migliore tra prezzo e conservazione. Quando sento dire che si preferiscono monete in bassa conservazione in luogo di quelle in alta conservazione, mi viene in mente la favola della volpe e dell’uva... Vorrei sapere chi al mondo, a parità di prezzo, preferirebbe una moneta BB anziche un FDC “solo perchè la prima ha vissuto”.... Se la motivazione invece è prettamente economica, allora cambia tutta la prospettiva della questione e tutti hanno ragione e nessuno ha torto. Io personalmente prediligo,dove posso permettermelo, monete in alta conservazione anche perchè ho notato che nel tempo una bella moneta è sempre facilmente rivendibile a prezzi non troppo penalizzanti anzi a volte addirittura a prezzi più alti. Qualcuno potrà obbiettare che quest'ultimo non è un ragionamento da "vero" collezionista e questo lo so, ma siccome "nella vita non si sa mai" preferisco avere un piccola collezione, con pochi pezzi, facilmente "liquidabile" a prezzi interessanti piuttosto che molte monete da vendere poi a Kg. Ma questa è ovviamente una visione del tutto personale e come tale ampiamente non condivisibile.3 punti
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Ungheria. Franz Josef (1830 — 1916). 10 FILLER. 1 KORONA. La Germania. 5 PFENNIG. 10 PFENNIG. Il Granducato di Sassonia. Wilhelm Ernst (1876 — 1923). 3 MARK. 100 ° anniversario del Granducato. Danimarca. Christian X (1870-1947) 1 KRONE. Principato Del Liechtenstein. Johann II (1840—1929) 2 KRONEN. Granducato di Finlandia nell'Impero russo. 1 MARKKA3 punti
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Salve amici del forum! Oggi volevo mostrarvi questa monetina... per conoscere le vostre impressioni... Secondo voi é autentica? Se si che grado di conservazione le attribuite? E naturalmente il valore economico.... Pesa 15,08 gr. Saluti2 punti
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@@dabbene Credo che al momento le risposte riguardo al collocazione geografica di un convegno siano misleading. è possibile che quelli che vorrebbero un convegno numismatico importante al sud, come me ad esempio, abbiano votato per il convegno itinerante, proprio perchè consapevoli della difficoltà di spostarsi dal nord al sud dell'italia e viceversa; e a fronte della difficoltà di imporre un convegno al sud, che metterebbe in difficoltà i collezionisti del nord, (come quelli del sud lo sono attualmente), hanno votato per un convegno itinerante, che faccia contenti un pò tutti. Se non ci fosse stata quell'opzione, credo che molti di quei voti sarebbero andati al sud. Insomma credo che i voti andati al convegno itinerante e quelli andati del sud non vadano prese come come richieste distinte, ma esprimano la medesima esigenza di un convegno meno polarizzato geograficamente. Per un utente che spende 500-600 euro ad un convegno e che vive in Sicilia (come me) è di fatto impensabile andare ad un convegno a Verona o comunque al nord, quanto sa che solo di viaggio vitto e alloggio spenderà 200 euro, ossia quasi mezzo budget destinato alle monete.2 punti
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se si vuole valutare lo scudo , un ottimo parametro per la qualità , è la freschezza dei rami sopratutto nella nitidezza dello stelo mediano della foglia . La profondità nei capelli e nei baffi , è altrettanto un sinonimo di qualità , di conseguenza , questa moneta non può essere semplicemente splendida :)2 punti
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@@Rex Neap @@francesco77 Che però ci sia continuità istituzionale - a prescindere dai cambi di denominazione (e di dinastia regnante) - è fuor di dubbio, tanto è vero che appunto nel 1906 fu celebrato il centenario, non solo con la medaglia ma anche con pubblicazioni apposite. Probabilmente la "data di nascita operativa" va considerata il 9 luglio del 1806, quando la Regal Società tenne la prima riunione sotto la presidenza del Ministro dell'Interno (Miot) e i soci fondatori fissarono il programma della nuova istituzione. Questo il verbale di quella riunione: Oggi nove luglio mille ottocento, e sei Noi sottoscritti su invitazione fattaci dal Sig. Colonnello Ricci d'odine di Sua Eccellenza il Sig.r Ministro dell'Interno ci siamo riuniti presso dell'Eccellenza sua all'oggetto di deliberare su differenti oggetti riguardanti lo stabilimento della Società d'incoraggiamento, e d'Istoria Naturale, che Sua Maestà il Re nostro Signore si è degnata autorizzare, prendendola eziandio sotto la sua Real protezione, e promettendole degl'Incoragimenti come costa dal dispaccio di Sua Eccellenza il Sig.r Ministro dell'Interno in data dei due del corrente Mese diretto al Sig.r Colonnello Ricci organizzatore della medesima. E dopo varie discussioni si è determinato quanto segue. 1° Il numero de' Membri componenti la Società è provisoriamente portato a quindici, e sono li signori Andria, Bonnet, Capecelatro Arcivescovo di Taranto, Carelli, Cottrau, Cotugno, Daniele, Delfico, Galanti, Paroisse Medico di S.M., Ramondini, Ricci, Petagna e Sementini Antonio. 2° Il Il Sig.r Cotugno farà provisoriamente le funzioni di Presidente, ed il Sig.r Colonnello Ricci quelle di Segretario. 3° La Società si occuperà unicamente di quelli oggetti, che hanno un rapporto diretto colla felicità pubblica, e questi sono, l'Economia pubblica, l'Agricoltura, il Commercio, le arti utili, le Manifatture, la Medicina pratica, l'Istruzione pubblica, i stabilimenti destinati al solievo dell'umanità, ed altri Monumenti relativi a questa SOcietà, e tutte le scienze, che vanno strettamente unite colla Storia Naturale. 4° Si è fissato provisoriamente il Convento di S. Francesco di Paola per tenervi le sessioni. Il presente processo verbale fu letto ad alta voce dal Segretario interino in presenza dei Membri sottoscritti, i quali avendone adottata la redazione apposero le loro firme. Antonio Sementini Niccola Andria Vincenzo Remondini Vincenzo Petagna A. Ricci Francesco Carelli Domenico Cotugno Ho messo le firme così come appaiono sul documento di cui ho un fac-simile:2 punti
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Aggiungerei, per completezza, che fu coniata a Milano nello stabilimento Johnson @@francesco77 @@Rex Neap2 punti
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È la foto, e la moneta. :D Il lato di aquila visualizzato non è un'immagine di un pezzo di 25-centavos 1950-3 (su cui dovrebbe essere "ESTADOS UNIDOS MEXICANOS" in lettere senza serif). Credo che una foto è stata commutata accidentalmente. ;) v. ------------------------------------------------- It’s the photo, and the coin. :D The eagle side displayed is not an image of a 1950-3 25-centavo piece (on which “ESTADOS UNIDOS MEXICANOS” should be in letters without serifs). I guess a photo was switched accidentally. ;) v.2 punti
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Invece un centro costituito da oricalco e il bordo da rame (o bronzo) si rinviene in questo particolare dupondio di Claudio (trasformato in medaglione): Claudius Bimetallic Dupondius. Rome, AD 41-50. TI CLAVDIVS CAESAR AVG P M TR P IMP, bare head left / CERES AVGVSTA, Ceres, veiled and draped, seated left on ornamental throne, holding corn ears and long torch, SC in exergue. RIC 94. 20.31g, 23mm, 7h.2 punti
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Penso che al di là delle varie sigle e cioè Mb, Spl, Fdc e chi più ne ha più ne metta, di una moneta si debba semplicemente dire: "mi piace" o "non mi piace".....2 punti
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@@TONDELLO Non è questione di volpe e uva: non sono certo ricco ma diciamo che le monete della repubblica in FDC me le potrei permettere. Eppure non mi interessa spendere 5 euro per avere in FDC una moneta che posso avere a 1 euro in BB. E quando mi ritrovo con da parte un gruzzolo magari anche consistenti da spendere in monete non considero nemmeno monete in alta conservazione, semplicemente perché non mi interessano. So che può essere difficile comprendere o accettare modi di vedere diversi dal proprio, eppure non è che sempre se uno la pensa diversamente è "perché rosica ma non lo vuol dire"...1 punto
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Anche l'ala dell'ape, arriva quasi a livello del bordo. Negli esemplari buoni l'ala è più bassa del bordo, sembra sparisca sotto il bordo, qua invece tende quasi a fondersi col bordo.1 punto
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Certamente si, l'opzione itinerante che penso sia stata un po' trasversale e che ho votato anch'io, e' la scelta della divulgazione, portare la numismatica in ogni ambito non può che creare nuove passioni, nuovo interesse, però i voti sono in chiaro e non segreti e ognuno li può vedere ....qualche utente del sud io non lo vedo .....poi ci sta tutto non aver visto la discussione, non voler partecipare ai sondaggi....io credo, non perché abbia iniziato il tema, che una volta che sei sul forum, partecipare sia sempre positivo, e' la vostra voce....un peccato non esprimersi anche visto il tempo impiegato per farlo....credo che tra l'altro questi dati siano stati visti e considerati da molti addetti.....insomma io consiglio di votare....1 punto
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....e vabbè...............lasciamo sul forum un pò di notizie: A lungo l’Istituto non ebbe una sede stabile e idonea allo svolgimento delle sue funzioni.....le sue sedi furono: la biblioteca del Gesù Nuovo dal gennaio 1807, poi la casa del presidente Vincenzo Cuoco a Materdei da novembre a maggio 1811; ancora al Gesù Nuovo, poi al Gesù Vecchio presso il complesso del Salvatore; nel convento di S. Pietro a Majella dal 1819 dove era stato il Collegio di Marina; nel convento di Monteoliveto dal 1826 al 1845; nel palazzo dei Carafa d’Andria (ora sede dell’Istituto Elena di Savoia) dal 1845 al 1851. Dopo la solenne Mostra industriale quinquennale tenuta nel Mercato di commestibili di Tarsia, del cui allestimento era stato incaricato Francesco Del Giudice dal re Ferdinando II, l’edificio fu assegnato nel 1856 all’Istituto d’Incoraggiamento. ;)1 punto
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Nella Lanz 151 del giugno 2011 è stato battuto questo argento di Aminta III classificato come tetrobolo che pesa solo circa mezzo grammo in più del diobolo ed è caratterizzato dall’aquila che guarda in avanti e non indietro come in tutti gli altri argenti del genere. Tetrobol. Kopf des bartlosen jugendlichen Herakles im Löwenskalp nach rechts. Rs: AMYNTA. Adler im Fadenquadrat nach rechts stehend. SNG Alpha Bank Coll. 202 (Vs. stempelgleich, Rs. Variante Adler nach links); SNG ANS 95(var., Adler nach links). 2,00g. Selten. Vorzüglich. apollonia1 punto
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@@Il*Numismatico ma perché sei l'unico ad averci preso ? ... Un saluto Fabry :)1 punto
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Da quanto appena detto posso evincere che a breve sarà tua ?Merita sicuramente foto migliori. Un saluto Alex1 punto
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Credo che qui ci sia un piccolo errore di "denominazione" ..... nel 1806 venne fondata la Reale Società d'Incoraggiamento (Dispaccio del Ministero degli Interni del 22 giugno 1806) con lo scopo di soddisfare diverse esigenze: da un lato raccogliere l’eredità della oramai estinta Reale Accademia delle scienze e belle lettere, dall’altro finalizzare gli studi teorici all’intervento pratico nella società organizzata o incoraggiata dallo Stato; ebbe come primo presidente il celebre medico Domenico Cotugno e primo segretario il colonnello Augusto Ricci. Subì vari cambi di denominazione: con decreto del 20 maggio del 1808, in Società Reale, in seguito Società Reale Borbonica (decreto del 2 aprile 1817) e successivamente in Istituto Reale d’Incoraggiamento e più precisamente Real Istituto d’Incoraggiamento alle scienze naturali di Napoli. @@francesco77 .... gran bella Medaglia, complimenti. :hi:1 punto
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Per la prima volta dissento dal commento di @@elledi. Magari i soggetti sono ripetitivi però dobbiamo considerare la monetazione per la Sardegna, del governo provvisorio, del "Re Eletto" e finalmente del Regno D'Italia, con le ultime monete per Zecche importanti (Bologna, Napoli, Firenze ecc....) e finalmente quella benedetta R di Roma. Non dimentichiamoci anche di quei pezzi da 90 per rarità e il prestigio.1 punto
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Ad oggi non le ho viste circolare all'interno della fiera ma solo in blister per collezionisti. Ciao1 punto
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Giusto. Spero lo pensino e ne siano convinti anche i giocatori. Perchè c'è la "sindrome da Champions" ... Ciao Illyricum :)1 punto
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______________ 1915 Oaxaca (Rivoluzione messicana) Sulla moneta è raffigurato l'Eroe Nazionale Benito Pablo Juarez García (1806-1872) Presidente del Messico dal 1861 al 1872. 10 Centavos - Rame1 punto
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______________________ 1915 Serbia Pietro I° (1844-1921) 50 Para - Argento .8351 punto
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Amici, aggiorno anche io la mia vicenda con il venditore "di Paperopoli": pagato il 22 Febbraio e... attesa lunghissima senza nessuna comunicazione. Dopo mesi di solleciti, solo ieri notte una risposta allegata, più circostanziata delle vostre, nella quale stranamente non si fa riferimento a nessun attacco informatico: Cher Client: Dans l´impossibilité de fournir les commandes de livrets Euros d´Andorra,nous sommes obligés de vous retourner les cheques et paiements reçus.Le service des Emission d´Andorre,ne nous livre plus les fournitures nécessaires,s´excusant d´avoir terminé avec l´emission programée.Ils ne nous informent pas sur les nouvelles émissions Proff,ni sur la piéce de 2 euros speciale. Nous avons attendu quelques semaines mais il paraitrait que la distribution à été élargie avec d´autres personnes(Non professionnelles de la numismatique),que nous méconnaissons soit phisiquement soit sur leur domicili.(?????)Pas d´etabliment connu.??? Ce qui nous à limité de plus d´un 50% pour pouvoir contener nos clients en attente.Nous regrettons cette information laquelle nous avons également communiqué aux autorités andorranes. Veuilles nous communiquer votre IBAN-BIC , afin de pouvoir régulariser votre compte. In sintesi, e se non sbaglio, non hanno più monete e quindi rimborseranno a mezzo di bonifico chi ha pagato. Sostengono di aver pure loro reclamato con il Servei di Andorra, e che si dicono dispiaciuti di questa politica di distribuzione! il fatto è che un amico del Forum che ha pagato il 25, quindi dopo di me, le monete le ha ben ricevute!!! (Non me ne voglia, ci mancherebbe, la colpa non è di certo sua!) Simili avvenimenti a me fanno venir voglia di mandare a quel paese il collezionismo di moneta contemporanea e, prima di tutto, chi commette simili errori; non è giusto attendere per più di due mesi con solleciti continui e ricevere questo trattamento! Secondo me hanno voluto prendere più ordini di quante monete avessero a disposizione. Non è un comportamento serio e tantomeno professionale! il tanto criticato Principato di Monaco l'anno scorso si è comportato meglio, con una Divisionale di soli 8.000 esemplari! Cosa farò ora? Dopo aver inviato le coordinate bancarie per il rimborso (per gli amici che devono farlo pure loro, ricordo, comprensive di BIC) non penso di acquistarla da altri commercianti, il costo è troppo elevato per una Serie che uscirà ancora e con le stesse facce di monete. Sicuramente avrà un prezzo maggiore delle annate successive, ma questa emissione secondo me non andrà troppo alle stelle. Forse acquisterò la tanto criticata serie non ufficiale senza i pezzi da 1 e 2 Centesimi, giusto per avere qualcosa del primo anno di emissione... a me importa anche una moneta per faccia. Formeremo un gruppo de "Gli indignati da Andorra" :P , che comprenderà chi, come me, non ha ricevuto la Divisionale... penso che anche chi ha ricevuto il messaggio dell'attacco informatico riceverà il rimborso, a questo punto! Ovviamente ci terremo informati!1 punto
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Molto interessante! Grazie per il tuo intervento @@Illyricum65, come sempre molto esaustivo. Ho trovato altri esempi: Commodus. AD 177-192. Æ and Orichalcum Medallion (41mm, 60.04 g, 12h). Rome mint. Struck AD 189-190. M COMMODVS ANTONINV-S PIVS FELIX AVG BRIT, laureate, draped, and cuirassed bust left / VOTIS FELICIBVS, Commodus standing left, sacrificing over tripod placed at entrance of a harbor;to left, five vessels advancing right; pharos to right; slain bull below. Gnecchi 174; MIR 18, 1139-1/38; cf. Banti 522; Grueber 136; Froehner p. 125; Tocci -; Dressel -. Good VF, ricer patina, minor roughness. Exceptional scenery. Very rare. Ex Leo Benz Collection (Lanz 94, 22 November 1999), lot 674 Gordian III. AD 238-244. Bimetallic Medallion (37mm, 65.96 g, 12h). Rome mint. Struck AD 243-244. GORDIANVS PIVS FELIX AVG, laureate and cuirassed bust left, wearing balteus, holding spear over shoulder in left hand, in right a shield decorated with emperor on horseback to left, spearing enemy, being trailed by a soldier / PA X AETERNA, Gordian, in military attire, standing left, being crowned by Victory, holding signum in left hand and sacrificing over altar from patera held in right; to left, signum and reclining figures of the Tigris and Euphrates; above and in background, Sol, raising right hand in salutation and holding signum in left, standing facing, head left, in spread quadriga. Gnecchi II, p. 89, 24, pl. 104, 7-8 (same obv. die); Banti 57 (same obv. die); Cohen 172. Good VF, green patina, peripheral roughness. Very rare. Ex Münzen und Medaillen Washington (7 December 1997), lot 361. CNGTRITONXVII, 773 This impressive medallion was struck during the campaigns against the Sasanians led by Timesitheus, praetorian prefect and father-in-law of Gordian III. More specifically, it very likely commemorates the victory of the Romans at the Battle of Rhesaena in AD 243, when the Sasanians were driven back over the Euphrates. Neither Timesitheus nor Gordian III returned from the campaigns, both having died in the east under mysterious circumstances, possibly at the hands of Philip the Arab, although Sasanian sources tell us Gordian III died in battle. The patinas on bimetallic medallions typically mask the impressive contrast of color that they would have possessed when first struck. Originally, the red, copper rims would have attractively framed the types found on the golden–hued, orichalcum center. Commodus. Æ Bimetallic Medallion. Rome, AD 189. M COMMODVS ANTONINVS PIVS FELIX AVG BRIT, laureate draped and cuirassed bust right / MINER VICT P M TR P XIIII IMP VIII, Minerva, helmeted, wearing chiton and himation, standing left, holding spear in left hand and Victory on right; oval shield at feet to left, trophy of arms with shields at base to right; COS V P P in exergue. Gnecchi II, p. 57, 48; MIR p. 18, 1132 (issue 59/60). 70.01g, 41mm, 6h. Very Fine. Extremely Rare. Ex Numismatik Lanz 145, 5 January 2009, lot 127; Ex Egger XXXIX, 15 January 1912, lot 1057; Deaccessioned from the collection of Emperor Franz Josef I of Austria. Medallions were struck relatively often during this period, produced by the mint of Rome toward the end of the year, their purpose being not for financial circulation but for distribution as commemorative gifts to foreign dignitaries or other persons of merit. Their bimetallic composition was for primarily aesthetic reasons, and a means by which Rome (and the mint workers) could show off a technical accomplishment. Commodus is often credited by the ancient sources with the near destruction of the Roman Empire, through a combination of disinterest in the governance of Rome and an all-consuming belief that he was of god-like status. With his accession, says the contemporary historian Cassius Dio, 'our history now descends from a kingdom of gold to one of iron and rust, as affairs did for the Romans of that day' (LXXII.36.4). By the latter years of his reign when this medallion was struck, Commodus believed Hercules was his divine patron, and he worshipped him so intensely that eventually he came to believe himself an incarnation of the mythological hero, reinforcing the image he was cultivating of himself as a demigod who, as the son of Jupiter, was the representative of the supreme god of the Roman pantheon. The growing megalomania of the emperor permeated all areas of Roman life, as is witnessed in the material record by the innumerable statues erected around the empire that had been set up portraying him in the guise of Hercules, and his coinage. Philipp I. Arabs, 244 - 249 n. Chr. AE Bimetallisches Medaillon (73,08g). 244 n. Chr. Mzst. Rom. Vs.: IMP CAES M IVL PHILIPPVS AVG, drapierte Panzerbüste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: P M TR P COS P P, Kaiser in Militärtracht mit Zepter, links Soldat mit Standarte, rechts Soldat mit Aquila u. ein weiterer mit Schild u. Lanze. C. 115; Gnecchi II S. 94 Nr. 4 mit Taf. 107,3 (stgl.). RR! Dunkelbraune Patina, ss Ex Slg. Benz; ex Lanz 100, 2000, 262. Septimius Severus. (193-211), Bimetallic Medallion, Rome, AD 207-211; AE (g 67,20; mm 41; h 1); L SEPT SEVERVS PIVS - AVG IMP XII PART MAX, laureate, draped and cuirassed bust r., Rv. [CONCORDIAE ?], Geta and Caracalla (?) clasping hands, surrounded by other figures; in ex. AVGG. C -; Gnecchi - (but see the stylistic affinities with the Caracalla bimetallic medallion, Gnecchi III, pl. 95, 3). Apparently unique and unpublished. Two old holes drilled 180° from each other in edge, good very fine / very fine. Severus Alexander. AD 222-235. Medallion (Bimetallic, copper and orichalcum, 37mm, 40 g 12), Rome, 224. IMP CAES M AVREL SEV ALEXANDER AVG Laureate and draped bust of Severus Alexander to right. Rev. PONTIF MAX TR P III COS P P The Amphitheatrum Flavianum (”The Colosseum”). It is shown from the front, with four stories: the first with arches, the second with arches containing statues, the third with flat-topped pedimented niches containing statues, and the fourth with square windows and circular clupea; in a bird’s eye view the circular interior can also be seen with two tiers of spectators. Outside, to left, Severus Alexander stands right sacrificing over a low altar; behind him is the Meta Sudans and a large statue of Sol. To right, a two-storied distyle building with two pediments and a male statue (Jupiter?) before. Apparently unpublished, but see Gnecchi II, p. 80, 9 (obverse) and Gnecchi III, p. 42 = Toynbee pl. 29, 7 (the reverse). See also BMC 156-157 and Cohen 468 for sestertii with the same types (but dating to 223). Unique and of great importance. With a fine and attractive green patina and a portrait in high relief. Some minor deposits, otherwise, extremely fine. From a Swiss private collection, ex Nummorum Auctiones 8, 4 December 1997, 313. The Flavian Amphitheater was begun in AD 72 by Vespasian and finished in 80 by Titus; it was apparently financed from the booty gained from the Jewish War. It is, of course, one of the best known buildings in the world, and was originally used for spectacles of all kinds, including gladiatorial contests, and animal hunts. The name Colosseum comes from a huge statue of Nero (a Colossus) that stood nearby (Nero’s head was removed and repeatedly replaced by the head of a reigning emperor in the guise of Sol): this statue was only pulled down and melted at some point between the 8th century and the year 1000 (it appears on the left on this coin). The building on the right is possibly the Temple of Jupiter Victor, which Severus Alexander dedicated in 224. The coin itself commemorates the rededication of the Amphtheater after repair of much of the damage caused by a severe fire in the wooden stands that was started by a lightening bolt in 217 (complete repairs only finished in 240).1 punto
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Salve, mi dispiace per la tragica storia, concordo pienamente con il tuo suggerimento che ho già da tempo messo in pratica. Questo strumento informativo, se corredato anche da aneddoti e commenti personali, può anche essere un buon ricordo che ci aiuterà a rivivere nella mente dei nostir eredi (soprattutto di quelli che non ci conosceranno)1 punto
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Belgio Alberto (1909-1934) 20 Franchi 1914 ( leggende fiamminghe) Zecca: Bruxelles Tiratura: 125.0001 punto
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@@alessandro1970, Per me è buona anche questa, Numero Krause KM# 824 Paese Svezia Periodo Re Gustavo VI Adolf (1950-1973) Tipo di moneta Monete circolanti Valore 25 ore Anno 1957 Composizione Argento 0.400 Tipo di bordo Liscio Forma Rotonda Allineamento Medaglia (0°) Peso (gr) 2.32 Diametro (mm) 171 punto
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Ciao, ne avevo sentito parlare ma non avevo mai visto (o quantomeno non ricordo) un esemplare con questa evidenza visiva! Sembra un 2€! Per la cronaca il peso è maggiore dello standard dei sesterzi ma non è riportato il diametro: Bi-metallic medallion 218 or 222, Æ 31.11 g. Veiled and draped bust r. Rev. Julia, veiled, holding sceptre, seated on peacock flying r. C 25. RIC Caracalla 609 and S. Severus 71b. Very rare. A wonderful portrait of fine style, brown tone and very fine Ex Ars Classica sale XVII, 1934, Evans, 1561. Si tratto in genere di una tecnica utilizzata per i sesterzi e (maggiormente) i medaglioni. Non si sa se fossero monete immesse nel flusso monetale o semplice "gettoni" emessi a scopo onorifico. Di un sesterzio di Traiano si parla nel testo di cui al link: http://zenon.dainst.org/Record/000458924/HierarchyTree?hierarchy=000598301&recordID=000458924 Eccone uno: Caracalla (198-217), Sesterzio bimetallico, Roma, 214 d.C.; AE (g 32,71; mm 32; h 1); M AVR ANTONINVS PIVS FELIX AVG, busto laureato e corazzato a d., Rv. P M TR P XVII IMP III COS IIII P P, l’imperatore, seguito da due attendenti, stante su di un podio verso d. nell’atto di arringare le truppe; sullo sfondo, degli stendardi; in ex. S C. RIC 525c var (busto drappeggiato); C -; Cayòn -; Banti 59. Molto raro, ritratto vigoroso e rovescio molto dettagliato; patina marrone, q.spl - spl. http://acr-auctions.bidinside.com/it/lot/861/caracalla-198-217-sesterzio-bimetallico-roma-/ Buona conservazione, evidenza molto più sfumata. Per i medaglioni, qui ne trovi uno di Alessandro Severo http://www.lamoneta.it/topic/98379-medaglioni-per-tutti/ O qui (rovescio) http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Medaglione_bimetallico_di_faustina_madre,_141_dc,_verso_con_cibele_sul_carro_trainato_da_leoni.JPG Ciao Illyricum ;)1 punto
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@@Alex-Vee, mi associo anch'io al parere che ha dato @@ilcollezionista90, :clapping: aggiungo che... quando uno fa questi tipi di acquisti (tra questi anch'io) vuol dire che ha una malattia, :lol: è la malattia della passione per la numismatica, e che purtroppo difficilmente andrà più via. :P1 punto
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ll puntino tra la V e la E di EMANVELE e' presente solo nei falsi. Saluti Marfir1 punto
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"direi di no" Strano. Effettuano un sequestro "mirato", ma non sono alla ricerca di qualcosa in particolare. Boh. M.1 punto
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Per quanto non mi sia mai "cimentato" nel collezionare bolle papali, anche io darei per buona la prima, se fosse falsa direi che è fin troppo "invecchiata", al contrario della riproduzione fior di conio... Ciao, RCAMIL.1 punto
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Mi sono dimenticato di aggiungere che son contento per la Juve ma in generale per le societá italiane e ringrazio Andrea per avermelo rammentato col suo post. In realtá avevo scritto "per il calcio italiano" ma a leggere le formazioni di "italiano" non ce n'è tanto. Ma questo è il calcio moderno... Ció non toglie che il Napoli doveva inviare un rappresentante ufficiale... sia per visibilitá che per i tifosi. Comunque, auguri! Anch'io faró il tifo per il ciuccio e per gli "odiati" viola :D da sportivo italiano. Ciao Illyricum :)1 punto
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Facciamo un po' di ordine ;) Come per gli altri indici segnalate pure le discussioni che si sono contraddistinte e che volete che compaiano in questo spazio. CODICE DEI BENI CULTURALI - di Giango60 Codice dei Beni Culturali - Parte 1 Codice dei Beni Culturali - Parte 2 Codice dei Beni Culturali - Parte 3 Codice dei Beni Culturali - Parte 4 Codice dei Beni Culturali - Parte 5 Codice dei Beni Culturali - Parte 6 Codice dei Beni Culturali (+ Allegato A) - Parte 7 DISCUSSIONI INERENTI I RITROVAMENTI FORTUITI Lamoneta.it e Metaldetector - di centurioneamico Uso del metaldetector - di Dega.81 Recente Circolare del MIBAC - di bizerba62 Definizione di "moneta archeologica" - di bizerba62 Definizione di moneta "di interesse storico" - di bizerba62 DISCUSSIONI INERENTI IL POSSESSO E LA VENDITA DI MONETE ANTICHE FAQ - Collezionare Monete Antiche - grigioviola Compravendita monete - di brozzi Comunicato della Soprintendenza - di romanus Documento programmatico - di bizerba62 Monete di "Legale Provenienza" - di mcsearch Scambio di monete tra privati - di dux-sab Vendita tra privati: metodi di pagamento - di libeccio Vendita tra privati: lecita provenienza - di providentiaoptimiprincipis Ereditare monete antiche - di chiodo92 Intervista con dr. FERRI - di acraf Adempimenti legali per acquisti in Spagna - di grigioviola ALTRE DISCUSSIONI Cambio nome sezione - di incuso1 punto
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Colgo l'occasione per far vedere un'altra moneta della medesima asta; anche questa interessante per me, anche se meno attraente. Il pretesto è quello di chiedere sempre un consiglio, ma vorrei soffermarmi un secondo su una particolarità: mentre nella prima moneta la tartaruga è ben in rilievo rispetto al piano della moneta, in questo statere la tartaruga "emerge" da una depressione della moneta. Potrebbe essere un effetto di questa foto scadente oppure è un particolare difetto del processo di coniazione? Spero di non annoiare con monete poco seguite e domande poco stimolanti. Matteo :)1 punto
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ho trovato su internet un passaggio interessante riguardo i soldini veneziani che regolarmente vengono trovati in Uk con il metal detector traduco dal circa 1350 e fino al 1560 piccole monete d argento conosciute come "Galley Halfpennies" circolarono diffusamente ma illegalmente in Inghilterra (inghilterra e non Uk in questo periodo) , principalmente battuti dalla citta` stato di venezia sotto l autorita` del doge regnante. Erano portati in Inghilterra da "galley man" o marinai di galera che commerciavano vino e altri prodotti. Il loro nome potrebbe derivare da Galley Quey a Thames Street a Londra che pare fosse il centro della loro distribuzione La monetazione inglese di questo periodo era sottovalutata rispetto alla moneta straniera, e conseguentemente veniva esportata in continente per essere fusa (tra l altro la stessa cosa che succedeva con le monete veneziane). Questi flussi risultarono in una conseguente scarsita` di monetazione e in particolare di moneta spiccia che creo` una richiesta di monete che venne soddisfatta da questi soldini. Nel 1402 i commons (camera dei comuni) petizionarono il re chiedendogli di provvedere a mezzi penny e farthings (1/4 penny) per la popolazione povera , ma poco fu fatto per alleviare la situazione Allo stesso tempo c`era preoccupazione delle autorita` per la circolazione di questi galley halfpence tanto e` vero che per 5 volte nel 1400-1500 vennero emesse decreti che ne proibivano la circolazione , l ultimo di questi decreti risale al 1519 - 20. ci sono indicazioni che queste monete abbian continuato a circolare almeno fino al 1530 ed e` possibile che in questo periodo il loro valore sia stato ridotto a quello di un farthing1 punto
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Buona serata dalla lettura di un testo della Utet “Ambasciatori veneti in Inghilterra” 1978, posso riferire alcune informazioni che ritengo interessanti. Premetto che di soldini in queste relazioni non si parla, ma ci raccontano altre particolarità... Il primo ambasciatore residente in Inghilterra fu un certo Luca Valeresso, senza dubbio un mercante che fungeva da console dei mercanti sulla piazza di Londra. Siamo nel 1370 e di questa sua funzione ci resta solamente una lettera di Edoardo III al doge Andrea Contarini. Successivamente si hanno parecchie “commissioni” o “istruzioni preliminari” che la Serenissima consegnava ai suoi agenti rappresentanti, sempre, comunque, commercianti residenti nella capitale inglese. La prima missione diplomatica vera e propria, viene ricondotta alla missione di Pietro Contarini nel 1496 e del suo segretario Luca Valaresso; pur essendo anch'essi commercianti, gli venne riconosciuto il titolo di “suboratores” ed in quelle vesti, gestirono anche l'alleanza – pur platonica – di Enrico VII alla Lega Santa antifrancese. Il primo ambasciatore vero e proprio, nobile e non commerciante e munito di credenziali che lo designano a questa mansione ufficiale, sembra sia stato Andrea Trevisan, nel 1496. Dopo questa premessa, c'è da aggiungere che la diplomazia Veneziana e gli incaricati che, di volta in volta, percorrevano le vie del mondo per risolvere problemi specifici e contingenti, oppure solo per gestire pratiche commerciali o per mero complimento verso questo o quel sovrano, aveva la più importante considerazione e preminenza nel governo. Lo stato doveva raccogliere tutte le informazioni che potevano essergli necessarie nella gestione del potere politico e commerciale; nessun'altra nazione, dal 500 in poi, poteva vantare una diplomazia tanto efficiente e scrupolosa, quanto quella veneziana; l'unica che poteva avvicinarsi a questo elevatissimo standard era la Spagna ed in minor misura lo Stato della Chiesa. Ma cosa ci dicevano questi ambasciatori in Inghilterra? Venezia commerciava “alla grande” con l'Inghilterra; soprattutto panni, spezie, metalli preziosi e vino (ecco l'accenno nel post suggerito da rick2, circa i mercanti di vino). In Inghilterra c'era una sorprendente richiesta di vino; vini di malvasia, vini di Cipro e Creta che venivano pagati profumatamente. Riguardo all'uso del vino, Andrea Trevisan, ci fa sapere che gli Inglesi lo bevono con parsimonia quando a tavola ci sono invitati e quindi il consumo è a loro spese ;) e non ritengono sconveniente che di un medesimo bicchiere si servano tre o quattro convitati. Pochi sono quelli che tengono vino in casa, ma lo comperano la maggior parte alla taverna, non solo gli uomini, ma anche le donne (e non solo quelle di malaffare). Al vino sopperisce spesso la birra (ala) che viene bevuta copiosamente e non viene offerta agli italiani, salvo che la chiedano espressamente! :o :lol: Curioso apprendere che quasi tutti i gentiluomini con i quali l'Andrea Trevisan deve rapportarsi, parlano italiano e, se non lo sanno, comunque lo intendono. Vari furono gli ambasciatori che si susseguirono nel tempo fino alla ambasceria di Carlo Cappello, ultimo residente prima dello scisma; da questo fatto insanabile, Venezia giudicò prudente non designare altri ambasciatori e per ca. 16 anni, cioè fino alla morte di Enrico VIII, i rapporti diplomatici furono affidati a segretari residenti. Cesso di tediarvi, altrimenti scrivo un libro io stesso, ma se lo ritenete interessante ed avete qualche curiosità, non fate che chiedermelo. :D Saluti Luciano1 punto
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