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  1. alessandro1970

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/15 in tutte le aree

  1. Ciao ragazzi, oggi festeggio ... ho appena inserito il pezzo numero 5.000 nella mia collezione. Una buona metà sono monetine €
    6 punti
  2. In passato ho sviscerato in diverse discussioni con i molti esperti di monetazione milanese del forum i vari aspetti dei simboli della monetazione di Milano e l'evoluzione degli stessi nel corso del tempo. Abbiamo parlato di cavalieri, cimieri, draghi ed ovviamente di biscioni. Nei nostri commenti spesso si girava intorno anche alla corona ducale tanto ambita da Gian Galeazzo Visconti, presente in una maniera costante solo nelle sue emissioni con l'elmo. Oggi vorrei presentarvi l'ultimo arrivo nella mia collezione, cogliendo l'occasione anche per parlare un po' di storia come del resto è avvenuto nelle discussioni precedenti sopracitate. Giovanni Maria Visconti, II Duca di Milano (1402 - 1412) Grosso da un soldo e mezzo (pegione) 2,29 gr. Crippa 2/C Si tratta di una moneta comune (anche se questo esemplare è in condizioni già migliori del solito, almeno secondo il mio umile parere) ma di grande valore storico. Infatti è la prima moneta in cui la biscia appare coronata, in segno del nuovo status di Ducato di Milano. L'esplicitazione del potere ducale non è solo iconografica, infatti al diritto troviamo, subito dopo il nome del Visconti, DVX MEDIOLANI 3C. Da questo momento la biscia sarà raffigurata sempre coronata anche sulle emissioni delle successive dominazioni straniere, pensiamo ad esempio a Ludovico XII d'Orleans ed al suo grosso da 3 soldi, detto anche bissona, (@@dabbene mi permetto di fare un collegamente alla tua discussione in merito) http://www.lamoneta.it/topic/136574-la-bissona-di-milano/ A voi la parola, Antonio
    4 punti
  3. Ciao ragazzi, oggi festeggio ... ho appena inserito il pezzo numero 5.000 nella mia collezione
    3 punti
  4. Per gli amanti del genere, tra i quali io stesso, è ripresa la serie de “Il trono di spade”, che promette sfracelli con i tre draghi dell’affascinante Daenerys. In antichità, quando c’era spazio nella vita quotidiana anche per il mito, spesso sulle monete venivano raffigurati mostri, demoni e altre creature misteriose che altro non erano che la personificazione delle paure dei nostri antenati. Qualche tempo fa, ho fatto una ricerca per un romanzo giallo a sfondo numismatico che stavo scrivendo. Non si ha idea dell'ampiezza del bestiario magico che si può trovare rappresentato sulle monete, peraltro bellissime, del periodo classico: grifoni, sfingi, gorgone, arpie, draghi, mostri marini, centauri, chimere ecc… È una consuetudine questa che nelle epoche successive si è persa… oppure no? È un invito che rivolgo a chi ama i miti e le leggende del passato, e anche a chi è appassionato dell’odierno genere fantasy: postate qui le vostre creature del terrore preferite. Comincio io: Tetradramma di Akragas, circa 410 A.C. Il mostro Scilla (busto e testa di donna, corpo di cane a due teste, coda di mostro marino) Denario di L. Papius, 89 A.C. - Grifone rampante sopra testa di drago Statere di elettro di Ciziko, circa 500-450 A.C. - Sfinge alata, due corpi e una sola testa Buona caccia Filippo
    3 punti
  5. Intanto la moneta è decisamente bella, quindi complimenti, il momento chiave è il 1395, anno in cui Gian Galeazzo Visconti ottiene la legittimazione imperiale da parte di Venceslao, grazie anche al pagamento di 100.000 fiorini. Gian Galeazzo è già legittimato ma aspetta a mettere il DUX e la corona, i motivi e le ipotesi un po' li abbiamo visti in altre discussioni, diciamo per opportunità varie.... La situazione e il quadro cambieranno con Giovanni Maria qualche anno dopo nel 1402 e qui Giovanni Maria utilizzerà sia il DVX che la corona....ora poteva mostrare anche sulla moneta quanto legittimamente avevano ottenuto i Visconti....
    3 punti
  6. Interessante confronto, anch'io l'avevo notato giorni fa ma poi ho dimenticato di segnalarlo, complimenti, ottimo fiuto, penso che siano molto simili ma che tecnicamente non siano frutto dello stesso punzone, anche in virtù della differenza d'epoca. L'ordine dello sperone venne istituito nel 1260 quindi anche in questo caso i saluti d'oro possono rientrare nel discorso che si sta portando avanti, essendo stati coniati dopo il 1266. E' inutile ricordare a tutti che sulle monete troviamo spesso iconografie riferite ad ordini cavallereschi istituiti dall'autorità emittente; ermellino, drago, diademi, toson d'oro, eccetera ............... a proposito, faccio una breve parentesi off topic, avete mai notato il rovescio dei ducati d'oro di Federico d'Aragona? Sapevate che re Federico faceva parte di un ordine cavalleresco? Avete capito quale? poi se volete possiamo aprire una nuova discussione sull'argomento. http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/dracula-napoli/notizie/739083.shtml
    3 punti
  7. E' importante tener presente questo ragionamenti di Poemenius. I sistemi monetari del basso impero ci paiono spesso poco comprensibili, complicati, privi di riferimenti chiari e oggettivi. Ma non è così perché così non può essere. Invece sono sistemi semplici, di facile comprensione anche per l'uomo semplice della Società romana. Se l'anziana liberta andava a comprare delle aringhe, anche se analfabeta, comprendeva benissimo quanto costavano, se quanto le chiedevano era un buon prezzo o era caro, se stava pagabndo il giusto e se le davano il giusto resto. La notazione decimale è stata un'enorme conquista che dobbiamo al pensiero arabo. Ormai nella nostra logica è un fatto acquisto per cui tutto ciò che fuorisce da un sistema riconducibile a quello decimale, ai nostri occhi diventa molto complicato, scomodo, ambiguo. Ma la Società romana non conosceva il sistema decimale né la sua logica: basta pensare nella numerazione stessa, Condizionati dalla logica decimale, a noi pare ovvio che un sistema monetario per funzionare deve avere delle monete il cui valore tra loro stia in termini di frazioni semplici: 1:2:4. Pochi numerari inferiori combinati tra loro ai nostri occhi devono sempre dare il numerario maggiore. Ma questo è ai nostri occhi, non a quelli del mondo Mediterraneo di 15 secoli or sono. Se oserviamo l'oro, vediamo che tremisse, semisse e solido non hanno tra loro delle proporzioni immediate. E tanto meno le hanno le monete di bronzo. Per riuscire a racappezzarci, dobbiamo uscire da una logica decimale e non pensare assolutamente alla "nostra" notazione numerica. Se non riusciremo a pensare trasversalmente, non troveremo mai il bandolo della matassa. Ma se ci riusciremo, molto probabilmente poi diremo: "ma che sistema semplice! Come non ce ne siamo resi conto di quale fosse la sua logica!".
    3 punti
  8. La moneta é falsa. Perchè ? Perchè é diversa da quella originale.
    2 punti
  9. Prima di passare al 1910 volevo inserire pure questa :) ______________ 1909 Cina http://en.numista.com/catalogue/pieces17772.html Provincia di Guangdong ____(Kwangtung) L'ultimo Imperatore Pu Yi (1906.1967) 1 Mace and 4.4 Candareens - Argento .800
    2 punti
  10. Milano....,Visconti....come non potevo :blum:, Filippo Maria Visconti (1412 - 1447), fiorino o ducato, al dritto la corazza è ornata da una biscia e la gualdrappa da due bisce, al rovescio scudetto con la biscia viscontea sormontato da elmo coronato e cimiero ornato da drago piumato con fanciullo nelle fauci. La raffigurazione del drago trarrebbe origine da una leggenda secondo la quale Uberto Visconti, Signore di Angera e presunto capostipite dei Visconti avrebbe abbattuto nei pressi di Milano un drago che uccideva gli abitanti con aliti di fuoco. Leggende, imprese, stemmi, simboli, monete....che poi diventano anche rappresentazione delle identità.....
    2 punti
  11. @@orocash, Se vuoi puoi seguire anche questa discussione. :) http://www.lamoneta.it/topic/101226-1-eurocent-con-mole-antonelliana/?hl=%20errore%20%20centesimo%20%20euro
    2 punti
  12. @@claudioc47, concordo in pieno, ho evidenziato solo altri particolari. :)
    2 punti
  13. Buongiorno a voi, innanzitutto ringrazio Mario per aver dato risalto a questo post. Dal momento che @@Young ha chiesto un po’ di informazioni riguardo alla sua bella e interessante moneta, riporto qui di seguito una parte del testo tratto dal Bollettino di Numismatica on-line, Materiali, 16, Roma, Museo Nazionale Romano, La collezione di Vittorio Emanuele III, La zecca di Milano, Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. Se vuole lo può scaricare e leggere in forma integrale al seguente link http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=187 da p. 16 dell'introduzione: Denari imperiali “nuovi” (cat. nn. 336-342) Gli ultimi denari imperiali emessi poco prima della venuta in Italia di Enrico VII erano ancora a nome di Fredericus imperator. Il suo arrivo e la volontà di riformare le zecche del Regnum portò all’introduzione del nome del nuovo sovrano anche su queste monete. Nel campo del dritto, al po­ sto delle lettere iprt disposte intorno a una rosetta, fu messa una croce patente o potenziata con la leggenda Henricvs rex. Il rovescio è ancora occupato dal nome della città su più righe, come nelle precedenti emissioni, ma al posto delle rosette vi sono due trifogli accantonati da globetti, come nei più vecchi denari imperiali. Gli esemplari presenti in Collezione sono sette i cui pesi variano da g 0,67 a 0,4, con un peso medio di ca. g 0,6 (cat. nn. 336-342). Il Corpus riporta per queste monete alcune varianti presenti in esemplari della Bibliothèque Nationale de France e delle Civiche Rac­ colte Numismatiche di Milano, delle quali, anche in questo caso, sarebbe opportuna una verifica. L’esemplare cat. n. 337 possiede realmente la leggenda i (me) / diola / m(?)vn, indicata sul CNI V, p. 63, n. 27, ma a differenza di quanto segnalato nella scheda del Corpus, nell’ultima riga è presente il trifoglio accantonato dai due globetti. Il titolo indicato dagli Gnecchi per il denaro milanese a nome di Henricus rex è di ca. 228 ‰124. Cercando di riportarlo a quello di fine Duecento125, Enrico VII tentava forse di attuare una rivaluta­ zione del denaro imperiale per farne la base della sua riforma monetaria? L’inizio delle emissioni d’imperiali a nome di re Enrico è incerto. L’editto del 7 novembre 1311 indica che a quella data erano già coniati, ma è dubbio se la battitura sia iniziata subito dopo l’arrivo del re a Milano o in seguito. Credo comunque che la loro produzione non sia cessata con la morte di Enrico nell’agosto del 1313. Queste monete sono oggi relativamente di facile reperi­ bilità e ciò potrebbe essere indice di emissioni abbondanti, protrattesi per un periodo più ampio dei pochi mesi intercorsi tra l’incoronazione del gennaio 1311 e quella imperiale del giugno 1312. Inoltre sembra impossibile pensare che Milano per quasi quindici anni non abbia coniato il no­ minale più importante per il commercio cittadino al dettaglio126. Infine, la somiglianza tra questi e le prime emissioni di denari imperiali a nome di Ludovico il Bavaro (cfr. cat. n. 364) fa pensare a una vicinanza temporale tra le due monetazioni. Bisogna dunque attribuire alle signorie di Matteo Visconti (1311-1322) e Galeazzo I Visconti (1322-1328) parte delle emissioni di denari imperiali nome di Enrico VII127. Buona lettura, Teofrasto
    2 punti
  14. Mi è venuta sfocata.... (fatta con il cellulare, quando avrò tempo farò una foto dignitosa).
    2 punti
  15. Letto anche l'articolo sull'inflazione che colpi l'Ungheria dopo la fine della seconda guerra mondiale, con banconote dove il numero degli zeri se stampato credo avrebbe coperto tutto, molto bello anche l'articolo sulla moneta più piccola, il Panama Pill, ho notato però che come scritto dall'autore nella descrizione della moneta a pag. 27 segnala lo stemma della Repubblica Panamense con nove stelle sopra l'aquila, ma nello stemma normale questo è vero, se riferita a questa minuscola monetina invece le stelle rappresentate sono 7, non so se magari si sono aggiunte due provincie col tempo dopo il 1904 o se è stato solo un problema di spazio, comunque veramente un bell'articolo.
    2 punti
  16. @@Littore78 non sono un esperto come dice @@visroboris, che ringrazio, ma sono uno che quando si interessa di una materia cerca di sviscerarla il più possibile, e voglio esprimere un "claudio pensiero", un ragionamento ad alta voce, circa il discorso della rarità di una moneta. In numismatica si dovrebbero esprimere due livelli di rarità, uno quello relativo al numero dei pezzi coniati, ed uno relativo all'effettivo reperimento di una moneta in un certo stato di conservazione. In realtà questo già avviene, se hai notato le quotazioni di catalogo della tua moneta nei primi tre stati di conservazione hanno una progressione matematica, ad ogni passaggio quasi si raddoppia (280>400>950) mentre il passaggio al Fdc porta ad una progressione geometrica, da 950 sale a 2600, circa il triplo. E così avviene per tutte le monete Quindi la tua moneta o è Mb o è Fdc sempre R2 rimane ma solo perché ne sono stati coniati circa 535000 pezzi.. Detto questo reputo che le espressioni "moneta comune in Bb ma molto rara in Fdc" o similari, inopportune e devianti, come è successo a te. Pongo una domanda a chi è vicino al mondo dell'editoria (@@francesco77): non sarebbe utile inserire nel catalogo un FATTORE DI REPERIMENTO CONSERVATIVO (FRC)?
    2 punti
  17. @@Ice80, autentica ma in bassa conservazione, direi un pelo sotto al qBB, valore tra i 45/70 euro.
    2 punti
  18. Wishing to familiarize themselves with the equipment for the coinage of the late XIX century - early XX century, at the mints of the world can do so on the links on my themes: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php/topic,25912.15.html http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php/topic,26462.0.html http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php/topic,25898.0.html http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php/topic,27388.0.html
    1 punto
  19. Il bb+ mi pare un pó troppo poco per questa moneta... L'usura c'è ma una moneta sul bb è messa molto peggio. Io senza sapere della perizia l'avrei giudicata bb/spl da quello che vedo in foto, e in mano ragionevolmente il qspl ci puó stare.
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  20. è quello che penso. bella moneta, ben tenuta, leggibilissima, non le manca niente secondo me. ciao!
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  21. 1 punto
  22. Forse qualcuno, tra i più giovani, si sarà chiesto se ne valeva la pena falsificare la moneta da 10 lire. Per fare un esempio: con 10 lire si comprava una pallina di gelato, quello che oggi si acquista con 1 euro e anche più. Ho anch'io un paio di 10 lire false e tutte e due hanno gli assi ruotati, bordi sfuggenti e l'impronta è molto evanescente. Per le monete postate: la prima, vista la colorazione propenderei per un falso, la seconda, da tenere lontano da altre monete, mangiata dal cancro.
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  23. Ciao @@francesco77 La medaglia che hai postato è molto interessante: presenta il busto della Beata Vergine di San Luca, patrona di Bologna e al V la "classica" 'immagine di San Luca Evangelista posto su di un toro (suo simbolo) che vediamo volto a dx rappresentato intento a dipingere su cartiglio questa iconografia, molto simile a quella utilizzata per la me- daglia annuale dell'Accademia, emessa prima da Gregorio XVI e poi da Pio IX e ripresa in seguito, dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia. Si tratta probabilmente di una devozionale d'emissione ufficiale, coniata a Roma dalla Zecca (Filippo Speranza) per il Santuario di Bologna. Credo possa essere datata al 1870 circa.
    1 punto
  24. @@Littore78 le monete non si confrontano , o si conoscono o non si conoscono . Capita nelle aste che , gli operatori facciano degli errori , ma , come di solito accade , il prezzo che spunta è il prezzo della conservazione reale , indipendentemente da quello che c'è sul cartellino . Invito nuovamente a non confrontare poiché più strade differenti possono far giungere alla medesima conservazione .,
    1 punto
  25. Esemplare sicuramente migliore di quello che ho in archivio e che presenta una leggera porosità. Molto poroso invece l'obolo di Sidone (Price 3476) che gli sta accanto nella pagina. Bell'acquisto ma bello anche questo rapporto che la Ritter ha dimostrato con la clientela, e in particolare il 'rispetto' per una moneta di meno di 1 cm di diametro e di qualche decigrammo di peso. Specialmente a confronto con il 'massacro' al quale vediamo sottoposte alcune monete in tutti i sensi. apollonia
    1 punto
  26. Splendidi questi tetradrammi di Kos riportati. Un grazie a Apollonia per aver scovato questo qui. :) Ecco invece la mia ultima arrivata. Un emiobolo di Sidone, Price 3478, una mini unità da sempre mancante nella mia collezione. L'avevo trovata su MA Shop, ma poi sono riuscita a trovarla nello stesso shop on line del venditore di Düsseldorf, Ritter, non uno sconto, nel suo negozio del 22% sul prezzo originario presente su MA Shop. Spedizione compresa e comodo pagamento con bonifico bancario. E che spedizione! Non solo mi hanno fatto recapitare con raccomandata assicurata un plico perfetto per la custodia della moneta, ma hanno inserito anche un certificato di autenticità (chi ne ha mai visto uno dagli altri venditori?) senza limite di tempo corredato da foto, descrizione e catalogazione Price della moneta. Inoltre, dato che l'emiobolo è molto delicato e leggermente ondulato per via della sua sottigliezza lo hanno inserito ben saldo in una capsula protettiva. All'interno della capsula è tenuto fermo da blocchetto nero in gomma piuma. Fuori della capsula un ulteriore tabellino descrittivo. Il tutto inserito in una elegante bustina bianca della ditta . Ho riportato qui sotto l'immagine della moneta, della moneta nella capsula protettiva e il certificato di autenticità. Un plauso quindi per la ditta Ritter di Düsseldorf, davvero i migliori per l' alta professionalità e la grande gentilezza e cordialità nei rapporti col cliente (cosa che a dire il vero non ho trovato spesso in altri venditori). :good:
    1 punto
  27. decisamente buoni e anche in conservazione notevole
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  28. Secondo una fonte storica, i successori di Aeropo dal 393 al 370 a. C. furono nell’ordine Aminta II il Piccolo e Pausania (393-392), Aminta III (392-384), Argeo II (384-382) e Aminta III di nuovo (382-370). Sul sito http://www.snible.org/coins/hn/macedon.html dove a ciascun sovrano viene attribuita la monetazione che lo contraddistingue (le date, anno più anno meno, corrispondono), per le monete di Aminta II si rimanda ad Aminta III in quanto alcune monete che portano il nome ‘Aminta’ potrebbero non essere di Aminta III ma appartenere al breve regno del suo predecessore omonimo. Amyntas II, B.C. 392-390. See Amyntas III. Pausanias, B.C. 390-389. Amyntas III, First Reign, B.C. 389-383. „ „ Second Reign, B.C. 381-369. Some of the coins bearing the name of Amyntas may belong to the short reign of Amyntas II. Questo va considerato quando si descriveranno le monete di Aminta III, dopo aver presentato le monete attribuite ad Aminta II e quelle di Pausania. Argeo II è stato un pretendente al trono di Macedonia che riuscì ad occupare per due anni dopo aver espulso Aminta III dai suoi domini con l’aiuto degli Illiri. In seguito Aminta III, con l’aiuto dei Tessali, riuscì a sua volta ad espellere Argeo e a riconquistare il trono per il suo secondo regno. Di Aminta II ho trovato un solo statere d’argento che ho presentato nel post precedente ed è lo stesso esemplare battuto alla Kunker 94 del 27 settembre 2004, dov’era dato come ‘didrachme’. Se non è zuppa è pan bagnato. Diverso è invece l’esemplare battuto in tempi più recenti mi sembra da Hirsch, ma devo controllare. apollonia
    1 punto
  29. Concordo nel dire che la moneta appare autentica ma sicuramente ha subito alcuni interventi meccanici. La patina non è autentica e probabilmente è stata spatinata, restaurata meccanicamente e ripatinata. E' possibile che siano stati stuccati alcuni punti come al rovescio proprio sotto alle zampe del cavallo dove vediamo 3 pallini che mal si conciliano con un'operazione di rimozione e levigatura di un deposito di cuprite. I punti in cui si intuisce meglio l'intervento meccanico sono quelli evidenziati dai cerchi gialli. Altro punto da vedere meglio è la zona sotto alla legenda "decursio" dove forse, oltre alla rimozione di un grosso deposito di cuprite, è stato apportato materiale nuovo. Infatti il tondello nel punto che vado ad indicare presenta una frattura la cui continuazione sembra intuirsi anche nel campo. Qui però vedo numerosi avvallamenti che probabilmente sono voluti per mantenere l'aspetto "poroso" e ricco di asperità di tutta la moneta (altrimenti i punti restaurati salterebbero all'occhio) e la frattura sembra riempita. ovviamente questo dettaglio dalla foto non può essere chiarito ed è solo un dubbio.
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  30. La foto è sfocata ma la qualità della moneta è davvero alta. Complimenti, te la invidio molto
    1 punto
  31. @@andme siamo al max a Bb+, non di più.
    1 punto
  32. Confermo, ci saranno anche le monete catalogate col volume di Alessandro Toffanin
    1 punto
  33. Grazie, moneta acquistata anni fà in un lotto di centesimi
    1 punto
  34. Beh mi sono fatto un bel pò di amici!! Savoiardi :aug: e :m249: Borbonici! :help:​
    1 punto
  35. E questa "creatura" inquietante (che forse non c'entra nulla con la discussione) tratta dal libro Simplicius Simplicissimus (allegoria del XVII sec.) su di una comune moneta tedesca da 5 marchi in argento .625 del 1976 (destinata anche alla comune circolazione). L'originale:
    1 punto
  36. Ciao Biagio, ti mando le scansioni di 4 pagine di questo storico stabilimento di Milano, dal volume di MARIO VALERIANI ARTE DELLA MEDAGLIA IN ITALIA - EDITALIA 1972 La placchetta che vuoi acquistare penso sia questa
    1 punto
  37. Ciao Cliff, grazie per il tuo intervento, il mio dubbio era sui fondi, anche a me sembrano lavorati purtroppo...la valutazione della moneta (molto contenuta) lasciava intuire qualcosa che non va. Posto il tuo sesterzio per la sola gioia degli occhi, magari la trovassi anche io così.....
    1 punto
  38. @@sulinus ... non avere dubbi; R va più che bene....non di più.....è una variante non tanto rara. ;)
    1 punto
  39. Un paio di piccole precisazioni: - la moneta in basso a sinistra nella foto n. 8 è un 5 fils 1975 dell'Iraq KM# 125a - nelle monete da 10 qirsh 1413-1992 (foto n. 4), 10 qirsh 1404-1984 (foto n. 9 e n. 10) e 20 qirsh 1404-1984 (foto n. 10) al rovescio è rappresentata la Moschea di Muhammad Ali al Cairo, mentre nelle monete da 20 qirsh del 1413-1992 la Moschea della celebre università Al-Azhar del Cairo.
    1 punto
  40. Usate anche i Bollettini della collezione Reale, disponibili per ora solo in PDF on line, che sono forse ancora piu' completi e analitici del Crippa ( anatema .... :))
    1 punto
  41. @@alessandro1970 Tanti auguri e complimenti per questo traguardo. Mi ci vorranno anni per avere a mia volta sotto lente e studio tutti questi fantastici pezzi di Storia. Un saluto.
    1 punto
  42. You are right, I agree...but :unsure: I think that this was the only way to decide. The facts occurred more than 80 years ago, all the people which lived them are dead, since many years, and documents (from US Mint and others) are not clear. Government says: coins were stolen...this may be right. But Langord replies: no, coins were legally purchased...and this, also, may be right. Who has reason? really, I don't know No one demonstrated nothing, government the theft, or Langbord the legal acquistition, because, I think, after so much time, with testimonials and documents that we have, it's impossible demonstrate. So, only by a technicality of process, the judges could come to a conclusion. And this techinicality, would have been valid also in the first trial, because time had already expired for government. But in the first trial, we had a people jury, not expert in law, which based its decision on emotion. Maybe, if we had had in the first trial, judges by profession, they would decide as last Friday, and the case would be closed four years ago :rolleyes: ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Hai ragione, sono d'accordo...ma :unsure: Credo che questo era l'unico modo per decidere. I fatti si sono verificati più di 80 anni fa, tutte le persone che li hanno vissuti sono morte, da molti anni, e i documenti (dalla US Mint e altri) non sono chiari. Il governo dice: le monete furono rubate...questo può essere vero. Ma i Langord rispondono: no, le monete furono acquistate legalmente...e anche questo, potrebbe essere vero. Chi ha ragione? in realtà, non lo so Così, solo con un cavillo, i giudici potevano arrivare a una conclusione. E questo cavillo, sarebbe stato valido anche nel primo processo, perché il tempo era già scaduto per il governo. Ma nel primo processo, abbiamo avuto una giuria popolare, non esperta di diritto, che ha basato la sua decisione sulle emozioni. Forse, se avessimo avuto nel primo processo i giudici di professione, avrebbero deciso come Venerdì scorso, e il caso sarebbe stato chiuso quattro anni fa :rolleyes: I see your disappointment...but :rolleyes: Reading US numismatic forums, seems to me that you are the UNIQUE disappointed...314,999,999 Americans are happy with Langbord's victory :D petronius :) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Comprendo la tua delusione...ma :rolleyes: Leggendo i forum numismatici USA, sembra che tu sia l'UNICO deluso...314.999.999 americani sono felici per la vittoria dei Langbord :D petronius :)
    1 punto
  43. Julia Titi.... tutta suo padre :D
    1 punto
  44. SOCIETA' OPERAIA DI PARUZZARO (NO) PREVIDENZA E LAVORO
    1 punto
  45. Questo esmplare postato da @@francesco77 Lo posseggo anche io in collezione. Hadrianumismatica D/Toson d'oro, sotto lettera A!
    1 punto
  46. Al 100% non è un tallero Roma, anche se le foto sono quelle che sono sembra autentico ma ultra moderno. Credo una coniazione recente della zecca di Vienna perchè quelli post anni 50 non mi pare abbiano il bordo fatto in quel modo. Saluti Simone
    1 punto
  47. Forse dovrei postarla nella sezione gettoni, ma visto che l'ho avuta come resto al posto di una moneta da 1 euro preferisco metterla in evidenza in questa discussione. Il gettone è di un atolavggio Bresciano: Vorrei far notare la differenza che intercorre tra quello che ho io e la foto che ho trovato in internet, si nota che l'anello esterno dorato è molto più largo nell'esemplare in mio possesso e che tale gettone assomiglia molto di più come caratteristiche ad una moneta da un euro, a differenza di qete immagini dove il disco centrale è molto più largo dell'anello esterno.
    1 punto
  48. Si diciamo le foto...pero e anche vero che piu di qualcuno tende a sminuire le monete altrui...io almeno ho notato questo...in questa caso poi qualcuno l aveva fatto notare che non c erano dubbi! E comunque questa storia ci insegna che un bel bagno d umiltà non guasta...
    1 punto
  49. e che costi poi.....
    1 punto
  50. mio Dio che obrobi ..................... se le possono anche tenere. non colleziono più obrobi di san marino, basta.. mi hanno nauseato....
    1 punto
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