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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/19/15 in tutte le aree

  1. Almeno nei caratteri generali (forma quadrangolare, croce patente che circoscrive una seconda croce, affiancata da lettere) somiglia a quello presente nella pagina a questo collegamento: https://archeotoscana.wordpress.com/tag/luni/
    5 punti
  2. A proposito della 'prova' descritta dal mio caro amico Stahl e illustrata nell'articolo citato sopra, già il mio altrettanto caro amico Raffaele Paolucci, che purtroppo manca a molti di noi, aveva notato quell'esemplare e ne aveva inserito la foto nel suo volume sulle monete dei dogi. Purtroppo in una tavola a p. 108, molto distante dalla p. 37 dedicata ad Antonio Venier. Per questo è sfuggito a molti, Stahl compreso. Interessante che il 'rovescio' con il Cristo rinascimentale appartenga ad un conio diverso dall'esemplare illustrato nell'articolo postato. Quindi il discorso della sola prova è un po' da rivedere. Forse si trattava di un gruppo di coni che l'incisore aveva già predisposto per la normale produzione, ma che poi vennero invece bocciati. Per quanti abitano nei dintorni di Firenze o anche no (forse io vado), comunico che Alan Stahl terrà una conferenza su Venezia e la carestia di metallo (bullion famine) del XIV-XV secolo al Congresso Dell'Istituto Datini di Storia Economica, a Prato, nella mattinata di martedì 12 maggio. Potrete trovare il programma e la sede (vicinissima alla stazione di Prato) nel sito dell' Istituto Datini, al quale però non riesco al momento a connettermi. Basta comunque cercare su google Istituto Datini. Nella stessa mattinata ci saranno altri interventi numismatici. Cari saluti, Andreas
    4 punti
  3. Buongiorno, ero indeciso per questa moneta visto che colleziono solo in alta conservazione il periodo, ma quando l'ho vista in mano ho riconosciuto la sua bellezza e la sua coniazione incredibile dell'epoca, come qualcosa di unico e di particolare. questo è l'unico anno con questa raffigurazione del Granduca Cosimo III, BUSTO PINGUE, il Di Giulio riporta R3 il Pucci solo R2, i pezzi conosciuti sono tutti in brutte conservazioni e basse, questo a parer mio è tra i più belli, se non il più bello passato su aste, credo siamo sul vero BB/SPL per la tipologia, presenta qualche graffietto, ma tutti i capelli sono visibili al diritto e i particolari ci sono, tondello leggermente più largo degli anni successivi e più sottile e di diversa raffigurazione per particolari del porto, come la fattura del faro ecc.. descrizione: Livorno Cosimo III de’Medici, 1670-1720. Tollero 1681, AR 26,70 g. COSMVS III D G MAG DVX ETRVRIÆ VI Busto radiato, drappeggiato e corazzato a d.; sotto, nel giro, 1681. Rv. ET PATET ET FAVET Veduta del porto di Livorno. CNI 15. Galeotti XLIV/1. Di Giulio 130. Ravegnani-Morosini 13. Molto raro.
    3 punti
  4. Permettetemi una piccola divagazione, raccontandovi un aneddoto che definire bizzarro è riduttivo. Stamattina, vedendo alcune sterline in oro e marenghi (un collo lungo e due svizzeri) in una vetrina di una nota gioielleria in centro città, per curiosità entro a chiedere se per caso avessero altri marenghi italiani ed il prezzo di vendita. La commerciante mi risponde che ha solo il marengo collo lungo in vetrina, me lo prende e vedo che è un Genova 1859, a mio parere neanche BB, prezzo di vendita euro 340 (oggi il marengo di borsa è sui 215, n.d.r.). Chiacchierando con la commerciante dico che meno di un mese fa ne ho acquistato uno del 1858, periziato, in stato di conservazione notevolmente superiore (che potete vedere - per chi non lo avesse già fatto - qui: http://www.lamoneta.it/topic/136271-lire-20-1858-genova/), e che quindi non sono interessato all'acquisto di un esemplare della stessa tipologia. La commerciante - di esperienza almeno quarantennale, credo - a questo punto assume tono aulico, curiale, illustre e cardinale (per fare la battuta), e mi dice "Si, ma il tuo è un anno comune, questo invece è un anno raro!!!". Io, impressionato da cotanta convinzione, non posso che confermare che il mio marengo è classificato come comune, sebbene coniato in circa 176mila esemplari. Ultimati ulteriori convenevoli e saluti - vi tralascio il grosso, anche se ce ne sarebbero delle altre, divertentissime - continuo per la mia giornata, fin quando, pochi minuti fa, non mi torna in mente il dialogo della mattina con la commerciante ed apro il catalogo online di questo sito, e, udite udite, cosa vi vado a leggere? Lire 20 Genova 1859, comune, esemplari coniati pressapoco 454mila! - pausa - cosa dovrebbe insegnare, questo, specialmente ai neofiti ma anche a chi, come me, sebbene di una certa età è pur sempre un neofita? 1) attenzione a non prendere le parole di chicchessia abbia in vetrina qualche marengo come (perdonate la battuta) oro colato e 2) ad averci un borsello capiente, meglio portarsi sempre dietro un catalogo cartaceo, o, per i più tecnologicamente avanzati, verificare su uno smartphone le informazioni prima di cascarci come le pere cotte. Per quanto questo post possa essere utile, spero almeno di aver strappato un sorriso a qualcuno di voi in questo sabato pomeriggio. un saluto a tutti.
    2 punti
  5. Infatti. Certamente è sempre importante cercarre le fonti, ma è prima di tutto la logica che deve essere prevalente e prioritaria. Una critica che farei al RIC è che di fronte a un'analisi splendida della monetazione imperiale (tomo IX escluso!), mi pare carente nella sua capacità di mostrare il sistema nel suo insieme. Analitico quanto basta e quanto è necessario, ma povero nella realizazioni di sintesi che sono altrettanto indispensabili della analisi e che permettono di trarre frutto dalle analisi. E' quello che mi sono messo a farte con gran parte del IX tomo del RIC: riscrivere per completo tutto quanto è riportato di monetazione enea dal 363 al 395, sotto forma di fogli elettronici che eprmettano di volta in volta sia vederne i dati analitici, sia vederli sotto forma di sintesi e di quadri comparativi impostabili per data, per rovescio, per zecca o per nominativo. E' un lavoro enorme che mi creerà ampi meriti per guadagnare il paradiso. Sempreché il Padreterno sia un numismatico.
    2 punti
  6. Ricordo anche questa discussione di cui riporto il link qui sotto, che tra l'altro avevo iniziato io più di due anni fa e che è stata anche tra le importanti per un pò, ma che poi la ristrutturazione delle sezioni ci ha portato a toglierne alcune tra cui questa. In teoria dovremmo per non disperdere materiale e opinioni agganciarci a questa, ma onestamente non ho il potere di unirle ora..... Ci sono parecchie monete rivedendola anche due 1703, i commenti sono più per gli aspetti iconografici e per l'evoluzione nel tempo della stessa, aspetti che prediligo. La rarità e le conservazioni...., importanti entrambi, ma pur sempre entrambi sogggettivi e opinabili....personalmente mi riferisco di più al Pucci perchè opera recente e credo più vicina alla realtà per le rarità, ma ripeto in teoria un bravo appassionato se ne potrebbe creare una sua di scala di rarità se avesse la bravura e l'attenzione di segnarsi tanti passaggi d'asta, credo che altri abbiano poi tentato di dare una rarità in base a questo e ai dati in loro possesso.... Certamente conservazione è una cosa, rarità un'altra...., quello che invece rimane indubbiamente per tutti è l'iconografia, la si può commentare, ma quella è e rimane, il busto che cambia, la corona, i vascelli, il fanale, la bandiera.....cambia l'aspetto di Cosimo III sulla moneta , ma anche i particolari del porto nella sua comunque indiscutibile simbolicità... http://www.lamoneta.it/topic/108532-tollero-col-porto-per-livorno/page-3
    2 punti
  7. @@Lay11 sapessi quante me ne sono capitati di incontri simili nel campo delle pietre preziose, ed in particolare con i diamanti!! Io mi divertivo ad entrare nelle gioiellerie, chiedere informazioni e dopo una serie di "sproloqui" del gioielliere (?!), tiravo furi la mia lente e chiedevo di farmi vedere la pietra e lui................. sbiancava!! ahahahah!!
    2 punti
  8. Concordo! Questa discussione, quasi divenuta una "rubrica" , era per me un appuntamento fisso! Tra l'altro ha contribuito ad accostarmi alla splendida medaglistica del sud Italia e, ovviamente, Borbonica! Ricordo che aspettavo i risultati delle aste per leggere i commenti dei "guru", come dei comuni mortali.... Non lasciamola cadere nel nulla... Matteo Sforza
    2 punti
  9. infatti! rigorosamente senza aglio, però, anche per il bene di chi ci sta intorno! l'aceto è un prodotto straordinario, uno dei migliori disinfettanti in assoluto, e, costa pochissimo! altro che appunto quelle robacce contenute nei disinfettanti chimici, che, vedremo tra 50 anni che genere di danni ci stanno causando - purtroppo! a questo punto, buttandola lì, credo che in caso di patina, dopo 12 ore di immersione (ma anche 6, penso) di essa resterebbe solo il ricordo impresso nelle nostre menti!
    2 punti
  10. @@Lay11@@sulinus l'aceto essendo acido (acido acetico) può svolgere azione anche sulla patina, quindi, secondo me è una sostanza potente ma non da usare sulle monete. Sarebbe stato interessante vedere la foto prima del trattamento, non tanto per lo sporco, quanto per vedere come era la patina. Consideriamo poi che questa moneta è una lega di Rame e Nichelio, e non so quale azione può avere l'aceto su questo metallo.
    2 punti
  11. Austria. Franz Josef (1830 — 1916). 2 HELLER. i 60 anni di regno di Francesco Giuseppe I. 1 CORONA. 5 CORONA. 10 CORONA. 20 CORONA. Il Belgio. Leopoldo II (1835 – 1909). 25 CENTIEMEN.
    2 punti
  12. Dove sono tutti quanti? :unsure: Pensavo che questa notizia, attesa per anni, vi facesse fare un salto sulla sedia e che vi sareste precipitati a scrivere e commentare. Invece, dopo più di 24 ore, sembra che nessuno o quasi se ne sia accorto, a giudicare dal numero di visite alla discussione, che non mi pare si sia incrementato di molto dall'altro ieri. Probabilmente è colpa mia, forse sarebbe stato meglio aprire una discussione apposita, avrebbe avuto sicuramente maggiore visibilità, però mi dispiaceva abbandonare questa proprio sul più bello, dopo aver seguito passo passo, per anni, le vicissitudini delle 10 monete. Ho pensato quindi di segnalare la discussione a coloro che ne sono stati finora i partecipanti più attivi, e a chi, in genere, è più attivo in questa sezione, scusandomi fin da subito nel caso dovessi dimenticare qualcuno (cosa che succederà senz'altro :rolleyes:). E' chiaro che nessuno deve sentirsi in obbligo di intervenire, se lo faccio è perché davvero temo che la notizia vi sia sfuggita, poi a me sta bene anche se vi limitate a leggerla, la discussione avrà comunque svolto il suo compito, quello di continuare a informare sulla storia di questa straordinaria moneta. Vi ringrazio :) @@nibanny @@derek83 @@villa66 @@someday564 @@dizzeta @@incuso @@Eldorado @@Pernove @@vathek1984 @@luke_idk @@nikita_
    2 punti
  13. Orpo!!! Rilievi alti dei capelli!! @@gallo83: Marco questa è come la nostra, ricordi? ;) Ostia, non ha il bordo deturpato (ma ha una vistosa schiacciatura dei capelli), quindi quella deduzione che avevo fatto sembrerebbe essere sbagliata, ma bisognerebbe vedere altri esemplari, ed il R/ di questa. E' possibile avere una foto anche del Rovescio? è la terza che incontro... http://www.lamoneta.it/topic/125721-varianti-nel-ritratto-della-piastra-1818-1-tipo/
    2 punti
  14. In seguito all'enorme successo dell'esposizione londinese, nel 1855 fu organizzata a Parigi, venne costruito sui campi elisi il mastodontico Palais de l'Industrie, tentativo malriuscito di emulare il Crystal Palace londinese. Costruito in modo classico con una struttura in pietra venne abbattuto a fine secolo per lasciar spazio al Grand Palais dell'esposizione universale del 1900. Dalla mia collezione Opus Caque - Wiener Bronzo 36 mm Al dritto busti di Napoleone III e Eugeniè - Al rovescio il Palais de l'Industrie
    2 punti
  15. Probabilmente il commerciante a cui ti sei rivolto era uno di quelli che si è scottato qualche anno fa comprando oro a 50€ grammo - perché con l'oro non puoi perdere!! - e oggi deve rivendere a 35€. Agli ultimi Verona nessun commerciante aveva oro di borsa da vendere e i pochi che compravano dai privati pagavano prezzi tali da rivendere i "cetrioli"? in poco tempo nello stesso convegno. Nessuno comprava per accumulare. Oggi l'oro fisico deve fare i conti con quello di carta quindi il rischio di perdite, anche nel lungo periodo, è molto più elevato. Ho dimostrato più volte, matematicamente, su questo forum che l'apprezzamento in termini REALI è sempre stato pari a zero, l'oro quindi aveva assolto alla sua funzione storica di bene rifugio o se volete riserva di valore. Dall'entrata in scena dell'oro di carta (ma vale anche per argento e platino) il saldo rischia di virare verso il negativo...
    2 punti
  16. Roman Republic L. Thorius Balbus. Denarius. Head of Juno Sospita r., wearing goat skin; behind, I.S·M·R. Rev. Same type Incuse (brockage). Babelon Thoria 1. Sydenham 598. Crawford 316/1. Cfr: http://www.acsearch.info/search.html?term=Thorius+balbus+brockage&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&order=0&company= Original Rev. Bull butting r.; above, letter and below, L·THORIVS. In exergue BALBUS
    2 punti
  17. E' una medaglia per la quale evidentemente non è facile stabilire (maxime da foto) se proviene da coniazione di epoca o posteriore, come la diversa opinione di due amici esperti dimostra. Va ricordato anzitutto che la medaglia fu coniata con diritto anno XII (annuale) e poi anche con anno XIII (diritto anno XII corretto). Su questa seconda coniazione c'è discussione se sia stata autorizzata in epoca come medaglia straordinaria o se si tratti di medaglia arbitraria postuma. Propendo per la prima ipotesi, poichè ho un esemplare nel quale la qualità del rovescio fa pensare decisamente a coniazione di epoca. Comunque i coni originali anno XII dovevano essere due, poichè al Mazio pervengono sia il conio originario anno XII sia quello integrato anno XIII (n. 395 e 396 di catalogo). Vengo a parlare della medaglia di ferofers. A mio parere è conio posteriore: nel rovescio, in alto, vicino alle nubi, c'è una escrescenza di conio (che non appare nella medaglia di Veridio), tipica tutti gli esemplari postumi, compresi quelli del Mazio. Quanto al diritto, mi pare di intravedere (non ne sono certo) una originaria coniazione con anno XIII con l'ultima stanghetta abrasa. Le riconiazioni di questa medaglia con anno XIII sono probabilmente degli Hamerani (il Mazio conia di norma con anno XII - n. 395 di catalogo). Se è esatta la ricostruzione, penso ad un riconio Hamerani a fine 1700, sul quale successivamente è stato modificato nel diritto l'anno, perchè le medaglie annuali sono sempre state ricercate dal collezionismo molto più delle straordinarie e perchè sulla medaglia con anno XIII c'erano dubbi di arbitrarietà.
    2 punti
  18. ok vi tolgo subito il dubbio.. in effetti le monete trovate sono due :yahoo: , entrambe con tirature abbastanza basse, ma non quanto il GK (sarebbe il massimo trovarlo in circolazione) ecco la prima: Taglio: 2 € cc Nazione: Malta Anno: 2011 Tiratura: 375.000 Condizioni: SPL+ (vedendolo senza lente di ingrandimento; dalla scansione direi qSPL si vedono i segni di circolazione) Città: Milano Note: NEWS!!!! :yahoo: :yahoo:
    2 punti
  19. Salve a tutti, vorrei identificare, datare e sapere di più su questa medaglia con Karl Marx. ha anche un qualche prezzo o rarità? Grazie!
    1 punto
  20. Errore di digitazione, Moruzzi.Vista dalla vivo la rigatura era molto più stretta
    1 punto
  21. Yesss Marco, ricciolo in alto inconfondibile. Mi rimane il dubbio se le schiacciature di conio presenti nell'esemplare postato sopra abbiano salvato il bordo del dritto dagli strappi, oppure è una cavolata alla quale sto dedicando troppe attenzioni... Le nostre presentano entrambe dei rilievi davvero molto alti nella capigliatura... , con gli stessi difetti sul bordo al D/, e simili debolezze al R/, da qui la mia deduzione, ma non potendo confrontare altri esemplari il dubbio mi rimarrà. Possibile che questa "variante" sia così ostica da trovare? Forse me ne è passata un'altra sola foto sotto gli occhi, ma non la salvai. Boh...
    1 punto
  22. @@fofo bella moneta con tutti i dettagli ben leggibili, è sempre un piacere... certo che il tollero con il porto è un argomento che ci appassiona sempre, sono monete di grande fascino
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  23. Si deve riconoscere che @@Il*Numismatico grazie alla sua guida fotografica e ai suoi pratici consigli, ha aiutato molti di noi a migliorare l'arte delle foto..... Giudichiamo, ci divertiamo/incavoliamo solo per le foto che mettiamo sul forum.....e farle bene è la parte più difficile e ancora troppo trascurata secondo me..... ;)
    1 punto
  24. dietro a tutti questi ragionamenti sulle riforme ci sta un pensiero di fondo che mi appartiene in modo viscerale, ovvero che in ogni momento, in ogni riforma, il sistema monetario possa essere conoscibile o ricostruibile grazie alla ragione, supportata da evidenze di ogni tipo (monetarie, storiche, epigrafiche etc...). il sistema monetario è qualcosa che appartiene al vivere comune, quindi quand' anche rivoluzionario (magari come la riforma di Diocleziano), doveva in qualche modo essere abbastanza facile da essere compreso da chi viveva il presente, un sistema quindi basato sulla logica. questi sistemi monetari, per quando a noi oggi appaiano oscuri in alcuni aspetti, hanno il vantaggio che dovevano per forza di cose essere costruiti su logiche non eccessivamente complesse, soprattutto se guardati di volta in volta in modo sincronico, perché in questo tipo di studio uno dei nemici più grossi è la diacronia del sistema, che ci mostra mutamenti che non comprendiamo perché ancora non possediamo nel modo corretto ogni step sincronico dello stesso. mutamenti dell'arco di 50 anni sono mutamenti che ci paiono "brevi" nel tempo, ma di fatto coprono 2 generazioni abbondanti, e vanno quindi ricondotti ogni volta a un arco di tempo assai più breve per essere apprezzati e forse compresi. sono un "tifoso" della ragione.....quindi...avanti così, tutto questo mi stimola infinitamente :)
    1 punto
  25. @@Lay11 In oltre un ventennio di dedizione numismatica sapessi quante ne ho sentite...
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  26. @@NoNmi4PPLICO, Grazie delle info....sta sera come rientro a casa vado a fare un visitina :good: A proposito...madonn un nikname più corto però lo potevi trovà no :D Naturalmente scherzo.. Alla prox!!
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  27. Alla CNG 99 https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=281997 sarà battuto questo tetradramma di Mesembria di stile raffinato, sul cui conio di diritto c’è la firma dell’incisore ANT-. Queste iniziali si ritrovano naturalmente sul diritto della moneta, precisamente sulla mandibola della pelle di leone che fa da copricapo ad Eracle. I tetradrammi con il diritto firmato sono molto rari. Signed Obverse Die THRACE, Mesambria. Circa 125-100 BC. AR Tetradrachm (29mm, 16.36 g, 1h). In the name and types of Alexander III of Macedonia. Obverse die signed by ANT–. Head of Herakles right, wearing lion skin; ANT on jaw of skin / Zeus Aëtophoros seated left; in inner left field, helmet above HP monogram; monogram below throne. Karayotov I 255 (O74/R251); Callataÿ p. 102, dies D29/R1 (letters on obv. not noted); Topalov, Messambria 18; Price 1095; CNG 69, lot 166 (same dies). Near EF, lightly toned, a few spots of porosity on reverse. Very rare obverse signed issue. apollonia
    1 punto
  28. Bella @@fofo, no non è quella del Pucci, che è messa peggio. In effetti questa data è abbastanza ostica in ottima conservazione. Saluti Marfir
    1 punto
  29. E l'ultima. Ferro monete, rivestiti di zinco. Il belgio. Edizione delle forze di occupazione alleate. 2 FRANCS/2 FRANK 1944 GERMANIA 10 PFENNIG (1915-1918, 1921-1922) POLONIA Il Regno Polacco (Tedesco di occupazione.) 1 FENIG 1917-1918 5 FENIG0W 1917-1918 10 FENIG0W 1917-1918 20 FENIG0W 1917-1918 Grazie per l'attenzione. E scusa se che. ;)
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  30. Ciao @@Lay11 :-) secondo me, vista anche la mia passione per la chimica, qualunque acido penso non faccia bene alle monete. Ho studiato un po' negli ultimi tempi la questione pulizia monete e devo dire che finora il miglior compromesso resta quello proposto da @@claudioc47. Rovinare le patine sarebbe un vero peccato per monete in conservazioni migliori.
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  31. Lussemburgo. Wilhelm IV (1852 — 1912) 5 CENTIMES. Norvegia. Haakon VII (1872 — 1957). 2 KRONER. Portogallo. Manuel II° (1889 — 1932) 500 REIS. Carlos I° (1863 — 1908) 500 REIS. Granducato di Finlandia nell'Impero russo. 2 MARKKAA Principato Del Montenegro. Никола I (1841 — 1921). 2 ПАРЕ.
    1 punto
  32. Regno Unito. Edward VII (1841 — 1910) ONE PENNY. Ungheria. Franz Josef (1830 — 1916). 10 FILLER. 5 KORONA. La Germania. 1 PFENNIG. Danimarca. Frederik VIII (1843 -1912) 10 KRONER. 20 KRONER.
    1 punto
  33. Sono curioso di vedere la risposta dei collezionisti di ‘Alessandri’ all’offerta da parte di una ‘ditta seria’ come la NAC di questo decadramma con segni diffusi di corrosione che ha ‘mangiato’ circa 1,5 g di argento della moneta intatta. Mi chiedevo se fosse possibile per un collezionista anche con disponibilità finanziare da sceicco, trovare un punto d’incontro tra la notevole rarità e la precarietà di conservazione di questo esemplare sui 30.000 (o al meglio 24.000) franchi svizzeri di hammer. Sempre che la moneta non finisca ‘unsold’, non credo ci sia competizione al di sopra di questo livello. Però, dopo che anche una porzione del 30% di un esemplare del genere ha trovato acquirenti, non si sa mai… Macedonian Kingdom, Alexander III The Great, 336 - 323 B.C. Silver dekadrachm, VF, cut in ancient times, 12.102g, 26.6mm, 0°, obverse Herakles' head right, clad in Nemean lion scalp headdress tied at neck; reverse AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus seated left, eagle in right, scepter in left; extremely rare; SOLD. apollonia
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  34. Per trovare una moneta d'argento da 11 grammi a Genova dobbiamo attendere fino al 1488 con i testoni di Gian Galeazzo Maria Sforza. Direi quindi che siamo decisamente oltre l'epoca dell'oggetto.
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  35. Ce ne sono altri tipi di presunte cenomani. A priori meno pericolose del B.L-n, ma che hanno fatto più danni. Le vedremo. Intanto, per rimanere nei 5 tipi "connessi", puo' essere interessante dare un'occhiata a queste due.
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  36. Quello delle monete d'oro di borsa e quello delle monete da collezione (quindi a valore numismatico) sono ovviamente due mercati totalmente diversi, che si rivolgono a soggetti altrettanto diversi. Nel primo caso chi cerca di acquistare monete di borsa sostanzialmente soldi non ne ha; acquista monete d'oro al peso (ancor meglio se un po' sotto) investendo una somma di denaro nella speranza di un profitto futuro (se vogliamo anche forse una quasi certezza). La massima soddisfazione di queste persone, che con la numismatica non sono nemmeno lontanamente imparentate, è - trascorsi alcuni anni -crogiolarsi nel calcolare la percentuale di profitto conseguita. Triste ma assolutamente legittimo. Nel secondo caso, i numismatici, questi i soldi in tasca (pochi o tanti che siano) ce li hanno e sono quindi in cerca di soddisfazioni cerebralmente più remunerative; a questi la calcolatrice non serve... Quindi sappi che nel tuo caso ti stai rivolgendo a gente che soldi non ne ha...aspetta insomma una donazione da parte tua... Nella speranza che ti sia di conforto ti ricordo il salmo 23... Il mercato è il mio pastore, non manco di nulla...
    1 punto
  37. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/41 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/31 guarda un po' qui
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  38. @@fofo I libri che hai te sono datati, comprati il Pucci e ci troverai un bel R5. Tanto per gradire questa moneta manca anche nella collezione del Museo del Bargello. Saluti Marfir
    1 punto
  39. MOLTO SINCERAMENTE.... a 70 euro....monete cosi'....ne acquisterei anche 100!!! ricordiamoci che se e' stata lucidata con prodotto....basta lavarla con acqua tiepida e sapone neutro....e poi col tempo riprendera' la sua patina,,,scacciando la brutta"lucentezza".... per chi colleziona, per il gusto di collezionare e si accontenta , io non la trovo malvagia...tutto dipende da cio' che uno colleziona
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  40. ______________ 1908 Montenegro Nicola I° (1841-1921) 20 Para - Nickel
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  41. Un 1908s Indian Head cent da San Francisco, una città ancora raccogliendo i pezzi del terremoto e fuoco del 1906. Il 3,11 grammi di peso, diametro 19mm e lega di bronzo del pezzo 1-cent americano era rimasto costante dal 1864, verso la fine della guerra civile. E così è stato con questo penny, sulla superficie solo l'ultimo di una lunga fila di bronzo piccoli centesimi che risale a circa 44 anni. Ma non. Perché questo 1908s indiano—il marchio di zecca "S" è sotto la corona—è la prima moneta 1-cent degli Stati Uniti ha colpita presso una zecca diverso da Philadelphia. E abbastanza certa distanza lontano da Philly, troppo—4,054 chilometri (2,520 miles) di aria—un po' più di distanza da Lisbona a Mosca. Sembra strano a me che questo dovrebbe accadere così tardi. Ma forse no, perché non era necessario denaro piccolo West nel modo era in Oriente più costante—non per anni, comunque. Ma i tempi cambiano. Un'economia in rapida crescita e cambiando le strategie di vendita al dettaglio volti a una classe di consumatori ampliamento aveva fatto piccole monete sempre più importante nella vita quotidiana. Produzione di cento negli Stati Uniti, che aveva flirtato con il marchio 100.000.000 nel 1906, passò nel 1907. (Ma la produzione di cento sarebbe immergersi precipitosamente nel 1908, dopo il panico del 1907). Ad ogni modo, con questi 1908s pezzi di 1-cent, penny americano era arrivato in California—senza dover viaggiare lì treno dalla Pennsylvania. :) v. ---------------------------------------------------------------------------- A 1908s Indian Head cent from San Francisco, a city still picking up the pieces of the 1906 earthquake and fire. The 3.11 gram weight, 19mm diameter, and bronze alloy of the American 1-cent piece had remained constant since 1864, near the end of the Civil War. And so it was with this penny, on the surface just the latest in the long line of bronze small cents stretching back some 44 years. But not. Because this 1908s Indian—its “S” mintmark is below the wreath—is the first U.S. 1-cent coin struck at a mint other than Philadelphia. And quite some distance away from Philly, too—2,520 miles (4,054 kilometers) by air—slightly more than the distance from Lisbon to Moscow. It seems odd to me that this should happen so late. But maybe not, because small money wasn’t needed out West in the way it was in the more settled East—not for years, anyway. But times change. A fast-growing economy and changing retail strategies aimed at a widening consumer class had made small coins increasingly important in everyday life. U.S. cent production, which had flirted with the 100,000,000-mark in 1906, passed it in 1907. (But cent production would plunge precipitously in 1908, after the Panic of 1907.) At any rate, with these 1908s 1-cent pieces, American pennies had arrived in California—without having to travel there by train from Pennsylvania. :) v.
    1 punto
  42. Bella presa :) Questo è il mio, come sempre fotografato da cani, con lo scanner Ce l'ho ormai da diversi anni, e purtroppo è rimasto il primo e l'unico per questa zecca, anche perché l'unico accessibile senza doversi svenare :cray: petronius oo)
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  43. Se la pulisci metterai a nudo molti difetti del tondello. Meglio lasciarla con questa tonalità naturale. Io ti ho avvisato, poi non lamentarti se la rovini. :good:
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  44. Auguri, auguri e auguri ....se non "classe" almeno "giorno e mese" di ferro!!!
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  45. Complimenti per il colpo di fortuna...e senza invidia. Il Tollero con data 1695 manca nella maggior parte delle collezioni pubbliche e private. Oltre al Tuo esemplare ad oggi conosco quello pubblicato dal Pucci e che proviene dalla Pinacoteca di Volterra; quello del CNI n°40 peso g. 26,83 e citato dal Galeotti n°22 e un altro esemplare in conservazione BB (simile al Tuo) nel bollettino numismatico di Luigi Simonetti anno IX- n°1 febbraio 1972 lotto n°180 BB lire 50.000 Il conio è lo stesso dell'anno 1694 e la tiratura è di 54.000 pz. circa. Il conio appartiene a Massimiliano Soldani che collaborò con la zecca di Firenze dal 1680 e dal 15 novembre 1688, in seguito alla morte di M.A.M. ebbe la carica di Maestro de' Conii e Custode della Zecca Vecchia. Ti allego la foto dello stesso conio con data 1694.
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  46. non ho mai fatto mistero del mio amore per questo 39... non ricordi tu.. :D ma ho già detto al tempo che era una bellissima moneta, che da tanta soddisfazione ;D
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  47. io penso alla legione XIII - comunque non cambia la tipologia proposta da @@Rapax - te lo posto comunque per comparazione RIC 13, BMC 17, C 269 Denarius Obv: IMPCAELSEPSEVPERTAVG - Laureate head right. Rev: LEGXIIIGEM Exe: TRPCOS - Legionary eagle between two standards. 193 (Rome). $375 1/13/03.
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  48. È un buon sito, indubbiamente. Il RIC è sicuramente una serie di volumi fondamentali ma diciamo che tra gli strumenti informatici questo sito ha pochi rivali.
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  49. Qualche tempo fa ero alla ricerca attraverso un junkbox e ho visto un disco di zinco corrosa e bucata. Il mio primo pensiero è stato di guerra francese 10- o 20-centimes, ma poi ho subito notato il buco era fuori centro. Come ho preso ho visto che era un tedesco di 10-reichspfennig del 1940-1945, e solo che presto capito perché il buco era dove fosse. Ho girato la moneta sopra ... e abbastanza sicuro, la svastica era stato ordinatamente asportato dalla moneta. Sicuramente una moneta deturpato per fare una dichiarazione politica. Eventuali altri? :) v. ----------------------------------------------------- Some time ago I was searching through a junkbox and saw a corroded and holed zinc disc. My first thought was of wartime French 10- or 20-centimes, but then I quickly noticed the hole was off-center. As I picked it up I saw that it was a German 10-reichspfennig of 1940-45, and just that quickly understood why the hole was where it was. I turned the coin over… and sure enough, the swastika had been neatly excised from the coin. Most definitely a coin defaced to make a political statement. Any others? :) v.
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