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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/11/15 in tutte le aree

  1. Mi sono chiesto: ma cos’è successo nel 1554 per far decidere al doge di Genova di coniare una moneta tanto diversa dal solito? Dati di fatto: Era da 13 anni soltanto che a Genova si coniavano monete con la data in un solo nominale: lo scudo d’oro, solo successivamente furono battute le altre monete con la data, mentre per gli altri nominali continuavano le emissioni con i vecchi coni senza data. Venezia era in crisi, per la perdita d’importanza delle rotte mediterranee a favore delle nuove vie commerciali apertesi dopo la scoperta dell’America e circondata dalle potenze europee (la Spagna nel Ducato di Milano, gli Asburgo a Nord e l’impero ottomano a Oriente oltre a essere spesso in contrasto con lo Stato della Chiesa). In quel contesto Genova pensò di coniare una moneta copiando l’iconografia veneziana con N. S. Gesù che porge il vessillo al Doge. L’unico grande avvenimento che può aver determinato quella scelta fu la perdita della Corsica, nel settembre 1553, da parte ribelli còrsi sostenuti dai francesi e dal pirata Draghut che, per l’occasione, si era accordato direttamente con il re di Francia (quando i pirati militano dalla parte dei re diventano stimati gentiluomini, infatti Enrico II il 6 giugno 1553 scrive al pirata: “Magnifico signore Draghut Bey”, oltre ad esprimere la stima per la sua “lunga esperienza e valore”, Sua Maestà gli comunica di aver ordinato al barone La Garde di favorirlo e assisterlo perché faccia “bon et grand boutain” -buono e grande bottino- e conclude supplicando il “Creatore Magnifico Signore, perché lo abbia nella Sua Santissima guardia”). Per i genovesi lo sgomento fu grande, la Corsica era strategicamente troppo importante per vederla in mano ai francesi, ma non solo per i genovesi, infatti Carlo V mette a disposizione la sua armata; il duca di Firenze Cosimo e e il governatore di Milano mettono a disposizione cavalli e fanti e anche Andrea Doria (che aveva 87 anni) in quell’occasione aprì finalmente e generosamente i cordoni della borsa dando il buon esempio ai ricchi e meno ricchi genovesi concorrendo a dotare la Repubblica dei mezzi necessari alla riconquista. Ed ecco che ricevuto solennemente in cattedrale lo stendardo della Repubblica dal Doge, il 10 novembre 1553, Andrea Doria parte al comando di 36 galee e 15 navi. Con la pace firmata a Cateau Cambrésis nel 1559 tra Spagna e Francia, la Corsica verrà riconfermata a Genova consentendo al moderato Giorgio Doria di trovare un punto di convergenza e pacificazione tra i còrsi ormai soli, senza aiuti e persino discordi tra loro. Secondo me questo avvenimento ha determinato l’emissione di questa moneta. Ecco i tre tipi: il primo coniato con data 1554, il secondo con data 1554, 1557 e 1558 e il terzo con data 1561 e 1563. PS x @@dabbene se ritieni di aggiungere questo post a quello bellissimo: “tra iconografia, sogno e araldica” potrebbe anche essere che magari…riparte
    4 punti
  2. Un 1904CnH 20-centavos dalla zecca messicana a Culiacan. Colpito nella lega da lungo-tempo (risalente ai tempi degli spagnoli) d'argento .903, questa moneta—e monetazione messicana intera—si trovava sull'orlo del grande cambiamento. Queste sono le ultime monete di questa denominazione coniata a Culiacán, che avrebbe chiuso nel 1905. Nel 1905, troppo—anche se vecchio stile monete continuerebbe per parte dell'anno—autorità di emissione di monete messicane cambierebbe da "REPUBLICA MEXICANA" a "ESTADOS UNIDOS MEXICANOS." La composizione del 20-centavo presto cambierebbe, rifiutando di .800 d'argento, con una riduzione di peso dal 5,41 g di questo 1904CnH 20-centavo al 5,00g del 1905. (I nuovi tipi, naturalmente, deriverebbero da una riforma della monetazione che comprendeva una sostanziale riduzione nel contenuto di oro del peso.) L'interazione tra le denominazioni 20- e 25-cent/centavo nel Nord America è stato un marasma di chi attraversa le tradizioni storiche, percezioni pubbliche e governative, esigenze e attitudini. Il 20-centavo Messico, anche se autorizzati nel 1892, è rimasto uncoined fino a quando ha cominciato a sostituire 25-centavo nel 1898. Quando finalmente comparvero, tuttavia, ha preso la radice immediata, e due successivi tentativi di ristabilire la moneta 25-centavo (nel 1950-53 e 1964-66) erano infruttuosi. Oggi, anche se raramente circola, 20-centavo rimane la scelta del Messico. :) v. ------------------------------------------------------ A 1904CnH 20-centavos from the Mexican mint at Culiacan. Struck in the long-time alloy (dating from the days of the Spanish) of .903 silver, this coin—and Mexican coinage as a whole—stood on the brink of major change. These are the last coins of this denomination coined at Culiacan, which would close in 1905. In 1905, too—although old style coins would continue for part of the year—the issuing authority of Mexican coins would change from “REPUBLICA MEXICANA” to “ESTADOS UNIDOS MEXICANOS.” The composition of the 20-centavo would soon change, declining to .800 silver, with a reduction in weight from the 5.41g of this 1904CnH 20-centavo to the 5.00g of 1905. (The new types would, of course, result from a coinage reform that included a substantial reduction in the peso’s gold content.) The interplay between the 20- and 25-cent/centavo denominations in North America has been a welter of crisscrossing historical traditions, public and governmental perceptions, needs and attitudes. Mexico’s 20-centavo, although authorized in 1892, remained uncoined until it began to replace the 25-centavo in 1898. When it did finally appear, however, it took immediate root, and two later attempts to reestablish the 25-centavo coin (in 1950-53 and 1964-66) were unsuccessful. Today, although it rarely circulates, the 20-centavo remains Mexico’s choice. :) v.
    4 punti
  3. La più comune della serie, ma a volte freschezza e lustro ti fanno innamorare di certi esemplari, anche se ne hai già in collezione! Renato
    3 punti
  4. Perché è una emissione privata, non potremmo nemmeno chiamarle "tokens" una volta che erano vendute al prezzo di un dollaro pur avendo le dimensioni e peso del mezzo dollaro. La raccolta fondi era destinata per sostenere Cuba per la lotta per l'indipendenza di fine '800, era rivolta a persone che se lo potevano permettere perché un dollaro all'epoca era una bella cifretta, in buona sostanza si donava mezzo dollaro una volta che il souvenir conteneva argento per 50 cent. (il Peso cubano ufficiale con la stessa iconografia pesa il doppio). Non so a quanto veniva venduta per sostenere la causa quella in bronzo con lo stesso valore nominale, e come veniva utilizzata successivamente, forse @@villa66 è più informato. Sono state "accettate" per la spendita è vero, ma non è questo che le fa diventare delle vere e proprie monete. Saranno sicuramente rare, ricercate dai collezionisti, interessanti e con una storia da raccontare, ma nulla hanno a che vedere con una emissione ufficiale.
    3 punti
  5. I Souvernir Peso furono coniati per sovvenzionare la guerra di indipendenza cubana. Fu una coniazione speciale, a mo' di gettone/commemorativa. Se non ricordo male l'idea venne dal mezzo dollaro commemorativo americano per Colombo. MM
    3 punti
  6. Buon giorno a tutti gli amici delle "straniere". Volevo condividere con voi questo bel monetone acquistato oggi a Montichiari. Grazie a chi vorra' esprimere un parere. Ciao
    2 punti
  7. Quando il lustro "spacca" !! :blum: Trovare tanta freschezza il esemplare del '33, non capita molto spesso. Solo nei '31 IX è molto comune. Ci sarà poi una ragione? Renato
    2 punti
  8. In un'altra discussione ( http://www.lamoneta.it/topic/136637-decargiro-ma-quanto-valeva-davvero/page-3#entry1559708) è emerso il concetto di valroe nominale e intrinseco della moneta metallica nel Mondo antico. Postom qui questa discussione per non incasinarte l'altra. Il valore nominale (o facciale) è quello attribuito dalla Stato, generalmente con una legge specifica, ad una moneta. Il valore intrinseco è quello corrispondente al valore del metallo che la costituisce. Quindi se la moneta pesa 1 g ed è d'oro, in linea dio massima il valore intrinseco corrisponde a quello di un grammo d'oro. Solo in linea di massima, perché in realtà nella determinazione del valore intyinseco dobbiamo tener conto di vari fattori: a) il valore del metallo con cui è realizzata (che rappresenta il fattore assolutamente predominante) b) il costo di fabbricazione della moneta (energia per fondere il metallo, perdita di fusione, costo del lavoro) che è proporzionalmente maggiore nelle monete di piccola dimensione e di valore modesto c) il costo di distribizione, che corrisponde al margine di guadagno che lo Stato concede ai nummularii e in generali ai soggetti cambisti che la immettono sul mercato Il valore intrinseco effettivo è dato da a + b + c Se lo Stato desse alla moneta un valore nominale inferiore all'intrinseco, ci rimetterebbe nella fabbricazione della moneta Se, invece, lo Stato assegna alla moneta un valore nominale superiore all'intrinseco, allora il valore della moneta diventa fiduciario. Una certa fiduciarietà nella moneta antica ci fu certamente: fin tanto che non oltrepassa certi limiti, il mercato lo tollera. Ma se li oltrepassa, allora il mercato rifiuta la moneta e fa suoi altri strumenti di scambio: ad esempio, il baratto. Nel caso dell'oro e dell'argento, il grado di fiduciarietà era basso e comunque era esattamente lo stesso per tutti i nominali. Nel caso del bronzo, potrebbe in determinate occasioni non essere stato così. Soprattutto nel basso impero, si nota che i diversi nominali non sempere guardano tra loro una proporzione evidente, per esempio essere 2 o 4 volte quello minore. In questo caso, è possibile che al nominale maggiore sia stata data una maggiore fiduciarietà di quello minore, ovvero che abbia un valore nominale superiore a quello intrinseco. Ovviamente è allo Stato che conviene fare questo, ed è conveniente farlo soprattutto con i nominali dal valore e peso più elevato. Ma la cosa non è così semplice e, soprattutto, la fiduciarietà non deve essere troppo diversa tra i vari nominali. Supponiamo che la più piccola moneta di bronzo pesi 1 g (chiamiamola AE4) e che il suo valore corrisponda all'intrinseco. Se parallelamente lo Stato produce una moneta maggiore (AE2) che pesa 5 g e alla quale attribuisce un valore di 10 AE4 succederebbe immediatamente che tutti cercherebbero di cambiare gli AE2 con AE4, poiché in cambio di ogni AE2 otterrebbero 10 g di bronzo che potrebbero rivendere ai commercianti di metalli (importantissimi nel mondo antico) a 1,5 AE2, con un guadagno del 50% e a loro volta i commercianti di metalli fonderebbero. Se succedesse questo, lo Stato avrebbe una sola misura possibile: ritirare immediatamente gli AE2 dal mercato ma, soprattutto, proibire per legge il cambio degli AE2 con AE4: ma l'applicazione di questa legge sarebbe impossibile da controllare. Dunque la fiduciarietà si può dare, ma dev'essere proporzionata tra tutti i nominali, anche se sarà comunque maggiore sui nominali di maggior valore. Quanta fiduciarietà ammette il mercato? Dipende dalla fiducia che il mercato nutre nello Stato. Il Regno vandalo conobbe un momento di grande ricchezza e ad esso corrispose una moneta, le due serie civiche, dove la fiduciarietà era molto elevata. Anastasio, un grande imperatore che di economia ne capiva davvero, realizzò una prima riforma creando il follis fiduciario con le sue frazioni: ma esagerò nella fiduciarietà, tanto che pochi anni più tardi dovette riformare la sua riforma raddoppiando il peso del follis (mantenendone invariato il valore nominale o facciale). Un fattore che crea fiducia nel mercato e, quindi, consente di aumentare il livello di fiduciarietà della moneta, è la garanzia che essa possa in qualunque momento essere convertita in una moneta di maggior valore o in metallo fine senza perdita. Le banconote, massimo esempio di fiduciarietà, un tempo recavano la scritta "convertibili in oro". Nel Mondo antico lo Stato riuscì a dare fiduciarietà alla moneta, senza esporsi al rischio che tutti i cittadini pretendessero immediatamente convertirla in oro, agendo su due aspetti: a) creando una unità di base (per esempio un AE4) dal valore facciale equivalente all'intrinseco (e quindi non fiduciaria) b) stabilendo per legge la convertibilità del AE4 in oro sulla base del suo valore facciale (ma non dei multipli del AE4) In questo modo se non si esagerava nella fiduciarietà, ovvero se si manteneva una certa proporzione tra valore facciale e valore intrinseco dei moduli di maggior valore (AE3 e AE4) il sistema funzionava senza scosse.
    2 punti
  9. Concordo moneta rappresentativa e affascinante, purtroppo non ho ancora trovato l' esemplare che mi ha conquistato. I due esemplari presentati da @@dabbene e @@giancarlone sono di buonissima conservazione, speriamo in futuro di trovare la moneta giusta............. La fine del '400 fino alla fine della dominazione degli Sforza è il periodo più bello delle coniazioni, con rappresentate molte imprese e quindi molto rappresentativa per il ducato di Milano. Particolare di una fontana all' interno del Castello Sforzesco di Milano, cinque imprese e sotto il Biscione. Anche per questo motivo sono le monete più ricercate, quindi di difficile reperimento, dai collezionisti milanesi e non solo.
    2 punti
  10. Altra BISSONA, speriamo che si aggiungano altri collezionisti o studiosi di questa zecca
    2 punti
  11. Fantastica, secondo me si va verso il qFDC
    2 punti
  12. Che ne pensate di questa rara moneta di Napoli?
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  13. Anche se fuori dalla mia collezione principale sabauda mi sono fatto tentare da questa moneta della mia regione. Una delle ultime monete coniate a Carmagnola (dopo si sono dedicati solo piu' ai peperoni... ;) ) si tratta di un Grosso di Gabriele di Saluzzo 1537-1548, MIR 160, CNI 5/8. Moneta estremamente rara da vedersi come quasi tutte quelle di questo marchese per questo ho pensato di condividerla con voi. Coniata oramai in piena decadenza del marchesato, con al comando dello stato il marchese Gabriele dopo la reggenza della madre Margherita di Foix, prima che i territori passasero sotto la dominazione francese. Questi territori tornarono all'Italia (con i Savoia) solo nel 1601 quando Carlo Emanuele I li scambio' con altri territori d'oltralpe.
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  14. @@contemax67 secondo me questi sono i punti deboli, al D/ si intravede la pulitura e al R/ segni di leggera usura, quindi non è né qFdc né tanto meno Fdc.
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  15. Ciao a tutti, vi sottopongo questa moneta, perché vorrei un identificazione più precisa. Credo che possa trattarsi di un piccolo di Gorizia, ma vorrei saperne di più. Io ho sotto mano solo il Bernardi, che però mi ha lasciato un po' nel dubbio. Diametro circa 10 mm. . Grazie in anticipo. Max
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  16. io a dire il vero sono rimasto sotto al "Retro della Sovrana"... ai tempi commentai, con una certa eleganza, "Spl", anche se, il diavoletto malefico, mi aveva suggerito in un primo momento di scrivere "qFdc".................................... :rofl: ecco, mi sono tolto questo sassolino dalla scarpa...! :D :D :D saluti a tutti.
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  17. Nikita ha coperto tutto molto bene, penso che....tutto quello che posso aggiungere è che il 1897 "Souvenir Pesos" e il 1898 “Un Peso" sono stato relegato da Krause al loro libro Insolito Mondo Monete, dove sono catalogati come X # M1-M3a, e X # M15. Faccio notare qualcosa di interessante nell'introduzione del catalogo di questi pezzi: "Nel 1902 l'equilibrio invenduti SOUVENIR PESOS di Tipo III sono stati depositati in tesoreria nazionale e vi rimase per oltre 50 anni." Per me, questa frase provoca una rapida connessione: 1902 + 50 = 1952. Cuba ha avuto negli Stati Uniti una serie 1953 di argento commemorativi della moneta—24,000,000 pezzi in tutto, tra cui 2.000.000 grande 50-centavo monete, e 1.000.000 pezzi 1-peso ancora più grande. Me questo è solo speculando, ma mi chiedo se qualcuno di quel "souvenir d'argento" ne fece il commems cubana 1953? :) v. ------------------------------------------------------- Nikita has covered it all very well, I think. All I can add is that the 1897 “Souvenir Pesos” and the 1898 “Un Peso” have been relegated by Krause to their book Unusual World Coins, where they are cataloged as X # M1-M3a, and X # M15. I note something interesting in the catalog’s introduction to these pieces: “In 1902 the balance of unsold SOUVENIR PESOS of Type III were deposited in the National Treasury and remained there for over 50 years.” For me, this sentence causes a quick connection: 1902 + 50 = 1952. Cuba had the U.S. coin a 1953 series of silver commemoratives—24,000,000 pieces in all, including 2,000,000 big 50-centavo coins, and 1,000,000 even larger 1-peso pieces. This is only me speculating, but I wonder if any of that “souvenir silver” made it into the 1953 Cuban commems? :) v.
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  18. non sono un grande esperto di questa monetazione ma a me non sembra buona, magari mi sbaglio, ma non mi piace
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  19. Bravo bella foto, la vasca con le imprese ti ha colpito Altro falso d'epoca questa volta con la BISSONA, fusione con tracce di argentatura
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  20. ritornando al presunto errore di conio della discussione ci tengo a precisare che con una pressa idraulica si fanno "miracoli"...
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  21. una tartarughina piccina prossimamente alla nac: asta 82, lotto 141 The J. FALM Collection: Miniature Masterpieces of Greek Coinage depicting Animals Aegina Hemiobol circa 480-457, AR 0.42 g. Sea turtle seen from above. Rev. Skew incuse pattern. McClean 6036. SNG Delepierre 1521. Milbank p. 32. SNG Lockett 1979. Demeester 74 (this coin). Old cabinet tone and good very fine Ex Dr. Busso Peus sale 337, 1994, 98.
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  22. Altra moneta comune (più di 24 milioni di esemplari), molto circolata...e autentica ;) Mi ricollego a quanto hai scritto nella discussione sul dime del '42, a proposito della fregatura che hai preso con il tallero di Umberto, per dirti che per monete americane come quelle che ci hai mostrato finora, il rischio patacca, ovvero riproduzione moderna per truffare i collezionisti, non esiste. Sono tutte comunissime, specie in queste conservazioni, del valore di pochi euro (praticamente quello dell'argento, in queste condizioni) e non vale la pena perder tempo a falsificarle. Semmai, potrebbe capitarti un falso d'epoca per la circolazione, ma personalmente, se capitasse a me, al giusto prezzo, mi considererei fortunato, ritenendolo un'importante testimonianza storica, senz'altro degno di far parte di una collezione. petronius :)
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  23. Ah si lo conosco bene. Se vedi ha già un'offerta :)
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  24. Hehe he. Museo Correr. Sapessi che grandi novità in merito ;)
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  25. Grazie mille ?E un enorme in bocca al lupo a te per il futuro primo ritrovamento ?
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  26. Ma io non parlavo del pranzo dei commercianti, i Lamonetiani l'anno scorso e gli anni precedenti hanno organizzato un pranzo esterno alla villa,come potrai vedere nella discussione degli anni precedenti. Anche i collezionisti fanno chilometri e sostengono spese. Ovviamente per la vostra categoria logisticamente è più opportuno rimanere in villa. Cordiali saluti Valerio
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  27. Daniel ti auguro di trovare la moneta d'oro giusta per te, non conosco la tua situazione economica, ma posso dirti per mia esperienza personale che non è stato affatto facile. Molte rinunce e risparmi fino a quando ho trovato ciò che realmente desideravo. Grazie ancora :good:
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  28. @@Alex-Vee sì qFDC tutto :) Complimenti per la prima moneta d'oro, io la mia prima la sto cercando ancora ma penso che tarderà :) posso chiedere quanto è costata?
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  29. @@Matteo91 Per tornare in tema, sul sito snible è descritto questo obolo di Aeropo di cui però non ho trovato immagini: AR Obol Head of bearded Herakles in lion-skin/AEPO Forepart of wolf; above, club. [sestini, Descr., Pl. III. 6] Da parte mia ho solo un paio di bronzi tipo quelli da te postati da presentare, dopo di che, se tu non hai altro, possiamo passare al successore di Aeropo, anzi, ai successori ai quali è attribuito lo stesso anno di regno (393 a. C.), precisamente Aminta II detto il Piccolo e Pausania. apollonia
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  30. ... e per ultimo l'introvabile zecchino (questo pare coniato insieme ai testoni nel 1554) dove la legenda del retro recita: Soli Deo optimo maximo laus et gloria (1 Tim, v 17 che è tradotta così: Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2P/1
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  31. eccolo https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1082&lot=146
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  32. Il pirata Draghut (o Dragut) era una vecchia conoscenza dei genovesi e ha avuto l'"onore" di essere immortalato sulla facciata del Palazzo Ducale tra i 6 nemici giurati di Genova ...(e sconfitti)... ma Andrea Doria ...forse ... nutriva un po' di "affetto" verso questo spietato personaggio tanto da dare quel nome al proprio gatto. Tra gli episodi che lo riguardano negli scontri con i genovesi c'è la sua cattura, nell'estate del 1540, quando clamorosamente Giannettino Doria riuscì a catturare 9 dei suoi 11 vascelli e Draghut stesso, che condusse in catene nelle prigioni genovesi poi messo al remo delle galee di Andrea Doria. Si narra che vedendo Giannettino così giovane Draghut, incredulo, reagì con rabbia dando in escandescenze per essere stato fatto prigioniero da quello che lui definiva "una donna con la barba". Solo pochi anni più tardi Andrea Doria lo fece liberare contro il pagamento di 3.500 ducati e la cessione di Tabarca, in Tunisia, dove si stabilì una colonia genovese (quella dei Lomellini che avrebbero tratto grandi ricchezze dal commercio del corallo). Eccolo qui come ancora oggi ci guarda pensieroso dalla facciata del palazzo ducale (è la terza statua partendo da destra).
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  33. Buonasera a tutto il gruppo, vi posto un mio recente acquisto, si tratta dell'unica mezza piastra presente nella mia collezione.. Come sempre sono graditi commenti su conservazione e foto... Buon weekend Luca
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  34. Se era una moneta di una certa importanza sarebbero già intervenuti :rolleyes:
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  35. se l'immagine fosse meno "penosa" si potrebbe tentare di individuare il regnante......... :whome: ... tento comunque..... potrebbe essere Juana e Carolus 1506/1516 --- probabilmente si individua dalla "S" dietro al busto ( che tu hai messo spostato ) Quella "S" che vedi alle ore 12 dovrebbe essere alle 3
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  36. Gianfranco: "Dò per ora il mio contributo con un "pentargiro" credo di Honorius (anche se le lettere sono un po' dubbie); pesa 2,4 g. e l'avevo classificata come: Antiochia, RIC IX, n. 69e". Salve a tutti, una piccola correzione: questo decargiro ridotto è di Onorio (l'unico con legenda senza interruzioni) per Costantinopoli Δ, Ric IX, 89c (Aes III). Marcus Didius
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  37. Mi permetto una piccola correzione (a mio parere) circa la datazione data dal mio amico Francesco,la medaglia è della prima metà del XVIII sec., per i soggetti sono perfettamente d'accordo. Ciao Borgho.
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  38. Locandina già presente in Panorama Numismatico di aprile. Il resto del programma lo renderemo noto a fine maggio. Ci sarà anche un convegno scientifico sulla numismatica del periodo napoleonico e dell'epoca della Restaurazione nella giornata di sabato ma forse ........ chissà ....... anche venerdì per gli amanti delle monete antiche.
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  39. Nando ciao,che rilievi guardi? Il seno è quasi piatto lo scudo è fuori fuoco quindi non giudicabile...al dritto la ciocca di capelli già bassa di suo, e piatta...non escludo,con foto nuove e migliori di vedere anche tracce di pulizia(hairlines)...non oltre il bb. Simone.
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  40. Danimarca. Cristiano IX (1818-1906) 1 ØRE. 5 ØRE. La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 2 CENTIMOS. 50 CENTIMOS. Principato Del Liechtenstein. Johann II (1840—1929) 5 KRONEN. (Krone e stato introdotto dalla legge del 17 Agosto 1900 "betreffend Einfuhrung der Kronenwahrung als Landeswahrung" per sostituire le banconote e monete dell'Impero austro-ungarico. Rimase corso legale dal 1 ° gennaio 1901 al 1 settembre 1920, quando la legge del 27 agosto 1920 ebbe sostituito dal franco svizzero. Prima del 1 gennaio 1925 corona dell'istituto ospitante Banca del Liechtenstein per lo scambio e pagamenti.) La Francia. Terza Repubblica. 25 CENTIMES.
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  41. Se hai letteratura tedesca c'è Mann con i Buddenbrook, è un mattone, bello ma lungo, però trovi riassunti. Facci sapere poi. Ciao e in bocca al lupo @@iaco96 .
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  42. Fai il liceo classico o lo scientifico ? Perché se lo fai, la monetazione sotto il regno di Nerone va benissimo. Ti spiego i collegamenti: 1- latino: metti un autore di quell'epoca. Suggerisco Petronio e il suo Satiricon 2- greco: metti o un autore della stessa epoca che ha a che fare direttamente con Nerone (scrittori Cristiani ad esempio) oppure avventurati nel cosiddetto romanzo greco, che Petronio ha ironizzato appunto con il Satiricon (nel romanzo greco c'era il classico triangolo amoroso lui-lei-lui o lei-lui-lei, mentre nel Satiricon troverai lui-lui ed ancora lui....ma mi raccomando non c'è solo ironia perché si scade nella cialtroneria o peggio in forme di razzismo ormai speriamo superate). 3- filosofia: Seneca e stoici-epicurei; 4- letteratura italiana: un romanzo di Verga o Pirandello, nel quale si parla di soldi, così ti ricolleghi al romanzo greco-romano e al tema della numismatica, oppure vai un romanzo di Dannunzio per ricollegarti all'epoca un po' dissoluta di Nerone 5- letteratura inglese: romanzo di Dickens trattano sempre di soldi 6- storia dell'arte: neoclassicismo 7- storia parli dell'epoca neroniana e fai un parallelismo con le grandi dittature del Novecento: Hitler e Nerone a confronto 8- fisica e matematica: parli dei metodi di coniazione 9- chimica parli dei metalli 10- storia della musica: la figura di Nerone nel Barocco (Handel e Vivaldi) e nel Novecento Boito Penso che possa bastare
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  43. Buona giornata :D Due secoli di differenza, tra l'emissione del piccolo e dello scudo! Due secoli che hanno inciso sullo status economico e finanziario di Venezia. Dal piccolo di natura "minimalista" allo scudo, con la sua "fisicità" prorompente; è il segno palese di quanto sia mutato, nel tempo, il valore delle cose e che vede, nella moneta, il suo principale indicatore. Ricordo quando, da piccolo, anni 60, mio papà mi mostrava il suo stipendio e contavo 16 banconote da 10.000 lire (se l'economia si fosse cristallizzata oggi sarebbe di €. 82,63); quando invece sappiamo che l'economia cambia, al cambiare delle nostre esigenze, dei nostri bisogni e delle risposte che il mercato offre; se lavorasse ancora, adesso, il suo stipendio sarebbe presumibilmente intorno ai €. 2.000,00 ... che differenza. :pleasantry: Oggi ci accorgiamo di queste mutazioni solo leggendo il valore scritto su una banconota, indipendentemente dalle sue dimensioni, ma allora la moneta rispecchiava il proprio valore e più questa era pesante e di metallo prezioso, più valeva. Immagino il valore del piccolo, sufficiente ad esaudire le elementari e quotidiane necessità di un veneziano della metà del 400 e quello dello scudo che, invece, sta ad indicare l'economia ormai cresciuta, sofisticata, per alcuni versi opulenta, di due secoli dopo. Bell'accostamento, che ci fa pensare e che condensa in un'immagine due secoli di storia. saluti luciano
    1 punto
  44. Scusate l'assenza, purtroppo in questo giorni sono stato piuttosto indaffarato tanto da dimenticarmi di diverse monete da postare Tunisia 20 Franchi 1903 Zecca : Parigi Tiratura : 300.000
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  45. Ecco uno dei due ultimi acquisti. Come al solito sono ben felice di leggere le vostre opinioni sulla conservazione. Grazieeeee.
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  46. E quindi ? Facciamo passare il discorso che siccome noi le abbiamo prese , allora facciamole prendere anche ad altri neofiti . Cos'è ? Nonnismo ? I neofiti dobbiamo aiutarli , non fargli prendere sòle solo perchè anche noi ne abbiamo prese . No, non ci siamo !!!
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  47. Personalmente uso le capsule, tenendole temporaneamente all'interno di vassoi in floccato (l'unico sistema poco costoso ma abbastanza elegante). Dato che però mi ero stufato di tenere i vassoi in uno scatolone, e dato che le soluzioni disponibili in commercio per contenere i vassoi costano un occhio della testa, ho deciso di costruirmi un monetiere. Alla fine non è risultata una cosa economica come pensavo (tra legname e maniglie per due cassettiere ho speso più di 100 euro!), però il risultato mi soddisfa, e anche costruirle è stato divertente. Visto che ho impiegato molto tempo a progettarlo, ho pensato di scrivere un veloce tutorial che spero possa essere utile come spunto a chi eventualmente volesse fare lo stesso. Non so se sia il caso di inserirlo da qualche altra parte, quindi mi limito per ora a postarlo qui. Tutorial-monetiere.pdf
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  48. Gettoni - Eric.pdf Questa è la mia lista... in Verde quelli che ho già in collezione, in rosso quelli che mi mancano.. e in blu quelli che ho doppi! Fatemi sapere :)
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