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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/15 in tutte le aree
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@@Rex Neap Lo "sperone" è conosciuto dal 613 d.c. è costituito da tre parti: il collare, la forchetta e la "rosetta o rotella" ( quella rappresentata nel gigliato in questione?). E' il simbolo della Cavalleria, e nel momento della nomina di un Cavaliere nel momento dell'investitura gli veniva indossato dal Re. Ci furono due Ordini Cavallereschi che presero il nome dallo sperone e nella fattispecie a noi potrebbe interessare L'Ordine dello Sperone di Napoli creato da Carlo d'Angiò nel 1260 in ricordo della battaglia di Benevento, Ordine che fu soppresso nel 1463 ovvero alla caduta della Casata d'Angiò. Spero ti sia notizia utile.5 punti
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______________ 1904 Persia (sotto le zampe del leone) 1322 ١٣٢٢ ____ Mozaffar al-Din Shah Qajar (1853-1907) 2000 Dinar - Argento .9005 punti
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Bello il 5 Kr 1904 di nando12, ne ho uno simile quindi inutile postarlo. 1) 20 dollari 1904 USA, questa moneta mi è stata regalata una decina di anni fa. Ci sono piuttosto affezionato. Anni fa mi capitò di vedere una collezione e di aiutare l'erede del collezionista a rimetterla in ordine. Con l'occasione fu purificata anche di monete che benevolmente definii sospette; messe tutte in un raccoglitore per non inquinare la raccolta. Solitamente i collezionista non gradiscono questo tipo "pulizia", ma in questo caso la persona era di quanto mai felice dell'ordine, e non nascondo di divertirmi, sono occasioni per vedere monete - insomma ci sto come un pisello nel suo baccello con le monete. Impiegammo un w-e, ed alla fine mi invitò in un ottimo ristorante (ben noto ai milanesi), cosa che ho gradito dato che erano anni che non ci passavo più. Dopo più di un mese ho ricevuto questa moneta in regalo con una lettera di ringraziamento. Purtroppo nel marasma di casa la lettera non la trovo più, credo che anche le monete le abbia vendute, non l'ho più sentito ... mi è rimasto il ricordo e il 20 $ :)4 punti
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Scusatemi ma mi pare di comprendere che da parte di qualcuno non c'è nessuna voglia di spegnere la polemica. Ora il tutto si è incentrato su sperone sì / sperone no ... Avete mai visto le macchie di Rorschach? Ognuno ci vede cose diverse eppure la macchia è uguale per tutti. Ora si discute sull'identità di questo simbolo/allegoria di prescrizione. Discutiamone ma fatemi fare un appunto. Come mai non se ne è discusso quando a definirlo tale sono stati Grierson e Travaini nel MEC XIV e da Becker nei suoi studi? Ma non sono gli unici! Ricito il passo che ho scritto a riguardo qualche post precedente: La letteratura scientifica è quindi orientata a definirlo sperone e da studiosi della monetazione napoletana dovreste saperlo. Scusate ma questi sono testi fondamentali che non possono mancare in una biblioteca di chi è appassionato del settore. Se traducete dall'inglese potete leggere chiaramente la descrizione che ne fa il MEC XIV cioè una rotella di sperone a forma di stella a 5 punte con un foro centrale che, secondo gli autori, è ciò che più rappresenta il simbolo. Io stesso non mi sono fatto problemi a ridefinirlo tale. Detto questo il simbolo/allegoria di prescrizione lo potete chiamare come vi pare: stella, rosetta, sperone, rotella ... la sostanza non cambia e nemmeno la rarità della moneta. Ora volete le prove di quanto da noi scritto??? Sapeste quante ne vorrei io di prove :). Suvvia cercate di essere meno polemici. Non si può poi criticare una scarsa partecipazione con questi presupposti. Io stesso mi sento fortemente demotivato a farlo e questo mio ultimo intervento, in deroga a quanto precedentemente affermato, spero serva a riportare calma. Provo a postare la moneta a cui si è fatto riferimento (lotto 19 asta Varesi Civitas Neapolis): Ora non mi venite a dire che non lo vedete o che questa è un'altra variante. Il simbolo è quello, poi chiamatelo come vi pare. Ultima considerazione personale, permettetemela e spero che me la permettano i moderatori. Stavo lentamente tornando a partecipare al forum con piacere ma vedo che ciò mi è impossibile. Sono sempre stato aperto e disponibile con tutti ed ancora lo sono con molti. Nonostante ciò vedo un forte accanimento nei miei confronti (scusate ma la cosa è innegabile). Grazie al forum ho "fatto le spalle grosse" ed ho imparato a valutare le critiche in base a chi me le muove quindi tante cose mi scivolano addosso. Quello che però mi da fastidio è essere colpito alle spalle da parte di chi godeva della mia fiducia. Forse la colpa è mia ma preferisco vivere la Numismatica a modo mio, lontano da polemiche e come semplice passione. Purtroppo, per l'ennesima volta, mi tocca constatare che qui la cosa non è possibile. Buon proseguimento a tutti.4 punti
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Quando iniziai a collezionare Napoli all'inizio degli anni '90 ricordo che ce n'erano tantissime e tutte FDC e q.FDC fondo specchio. Eccone qualcuna.3 punti
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Norvegia. L'unione con Shweds.Oscar II (1829 — 1907). 2 KRONOR. Il Regno Di Serbia. Petar I Karađorđević (1844 — 1921). 2 ПАРЕ. 2 ДИНАРА. 5 ДИНАРА. (100 ° anniversario della dinastia)3 punti
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Buongiorno, l'argomento "cristallizzazione" è piuttosto complesso da spiegare in poche parole e non di immediata comprensione ma cerchiamo di fare un minimo di chiarezza. Quando parliamo di argento cristallizzato (Il termine cristallizzazione però è usato in modo improprio) in realtà dobbiamo pensare a una spugna zuppa d'acqua dove la spugna è costituita dall'argento mentre l'acqua è costituita dal rame (che è il principale metallo che si trova legato con l'argento). Nei secoli e nei millenni diciamo che l'acqua/rame evapora (il rame, metallo meno nobile nobile tra i due in lega, si corrode) e la spugna/argento rimane asciutta. La struttura dell'argento, privata del rame, risulterà quindi spugnosa e decisamente più fragile. Il fenomeno è quindi un naturale processo di dealligazione che tende a corrodere per primo il metallo meno nobile che gradualmente si trasforma in prodotto di corrosione lasciando vuoti gli spazi occupati in origine dal metallo legato. Perchè però varia l'aspetto estetico di alcune monete d'argento rispetto ad altre? Intanto è bene dire che a seconda della composizione della lega utilizzata, il comportamento del metallo rispetto all'effetto corrosivo citato sopra, sarà differente. Prendiamo come esempio i denari repubblicani di buon argento e confrontiamoli con quelli del II secolo o addirittura facciamo un confronto con gli antoniniani e i denari dei severi estremamente impoveriti. Noteremo che l'effetto della "cristallizzazione" e quindi di impoverimento della lega sarà più presente nelle monete repubblicane mentre nelle altre troveremo in superficie una maggior quantità di prodotti di corrosione del rame (perchè più ricchi di rame) e un argento ancora "bello". Questo accade perchè, a seconda della percentuale di argento e rame utilizzate, in fase di solidificazione del metallo, esso assumerà una struttura cristallina differente. A seconda delle percentuali varierà il punto di fusione della lega, varierà la microstruttura e questo è visibile proprio su alcune monete arcaiche. Accade che il rame svanisce per effetto della corrosione lasciando "visibile" la macro struttura. Vi posto un particolare di una delle monete già postate prima dove si riesce addirittura a vedere la sagoma di una dendrite (tipica struttura ad albero che si crea in fase di solidificazione di una lega) e che ricorda da vicino la foglia di una felce. Il perchè questa struttura, che io definisco a "pelle di coccodrillo", si trova prevalentemente sulle monete più arcaiche (ma non necessariamente, perchè in realtà la si trova, in forma minore e meno visibile anche sugli argenti meno arcaici) può spiegarsi con il fatto che probabilmente le temperature usate per la fusione non dovevano essere ben controllate, idem per la lega che doveva risultare "poco amalgamata", se le sfere di metallo le si otteneva facendo cadere le gocce in acqua (immediata solidificazione) anche questo avrebbe influito sulla fase di solidificazione e quindi sulla struttura. Se le sfere venivano sottoposte a fortissimo surriscaldamento poco prima della coniazione e se tale forte temperatura proseguiva anche per un certo tempo dopo la coniazione, accadeva che la struttura dendritica della lega continuava a "crescere" mentre il rame in lega, sottoposto a calore in ambiente ricco di ossigeno, iniziava già ad ossidarsi iniziando a perdere già parte del suo volume e iniziando quindi a lasciare quei solchi nella struttura argentea (come dei fiumi che tendono ad evaporare lasciano scoperti i letti originari). Mi fermo qui perchè credo verranno fuori già molte domande...3 punti
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Un conto sono gli errori grossolani, come il " fiorino di Gorny" che sfuggono piu ' per imperizia e distrazione ( o impreparazione? ) che per dolo naturalmente. Nessuno suggerisce una truffa " sistematica e consapevole " da parre di operatori commerciali ( tranne che per un ' negozio virtuale' Usa che ha il nome simile alla capitale dell'Attica .. ? ) Piuttosto da un lato abbiamo una marea montante di falsi , monete ripatinate o riconiate/ ritoccate da me denunciata ormai anni fa quando ero voce solitaria nel deserto - fui irriso da diversi utenti - e della quale ormai anche il collezionista meno accorto si sta rendendo conto) che ha invaso il mercato rendendo molto piu ' difficile l'operazione di scrematura portata avanti con successo dalle case piu' accorte ed esperte fino a 15-20 anni fa. Dall'altro abbiamo case d'asta meno esperte e alcune, lasciatemelo dire , anche in parte compiacenti che guardano al proprio tornaconto ( commissioni su cio' che si vende) le cui maglie , occorre riconoscerlo obiettivamente, si sono di molto allargate , Con cio' non si vuole condannare una categoria ma quantomeno lanciare un grido di avvertimento a tutti quei collezionisti ignari o inesperti o novizi, visti sotto il profilo della grassa vacca da mungere , cui nessuno sembra importare piu ' di tanto o prenderne le difese, ma che in qualche mido anche loro vanno tutelati Perche ' qui si fa un bel parlare ( e difendere ) degli operatori commerciali, ma nessuno mai che si ricordi dei collezionisti, l'anello debole della catena che se sbagliano e' solo colpa loro e a mettere i danari sono comunque sempre e solo loro ...3 punti
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Mi sono chiesto: ma cos’è successo nel 1554 per far decidere al doge di Genova di coniare una moneta tanto diversa dal solito? Dati di fatto: Era da 13 anni soltanto che a Genova si coniavano monete con la data in un solo nominale: lo scudo d’oro, solo successivamente furono battute le altre monete con la data, mentre per gli altri nominali continuavano le emissioni con i vecchi coni senza data. Venezia era in crisi, per la perdita d’importanza delle rotte mediterranee a favore delle nuove vie commerciali apertesi dopo la scoperta dell’America e circondata dalle potenze europee (la Spagna nel Ducato di Milano, gli Asburgo a Nord e l’impero ottomano a Oriente oltre a essere spesso in contrasto con lo Stato della Chiesa). In quel contesto Genova pensò di coniare una moneta copiando l’iconografia veneziana con N. S. Gesù che porge il vessillo al Doge. L’unico grande avvenimento che può aver determinato quella scelta fu la perdita della Corsica, nel settembre 1553, da parte ribelli còrsi sostenuti dai francesi e dal pirata Draghut che, per l’occasione, si era accordato direttamente con il re di Francia (quando i pirati militano dalla parte dei re diventano stimati gentiluomini, infatti Enrico II il 6 giugno 1553 scrive al pirata: “Magnifico signore Draghut Bey”, oltre ad esprimere la stima per la sua “lunga esperienza e valore”, Sua Maestà gli comunica di aver ordinato al barone La Garde di favorirlo e assisterlo perché faccia “bon et grand boutain” -buono e grande bottino- e conclude supplicando il “Creatore Magnifico Signore, perché lo abbia nella Sua Santissima guardia”). Per i genovesi lo sgomento fu grande, la Corsica era strategicamente troppo importante per vederla in mano ai francesi, ma non solo per i genovesi, infatti Carlo V mette a disposizione la sua armata; il duca di Firenze Cosimo e e il governatore di Milano mettono a disposizione cavalli e fanti e anche Andrea Doria (che aveva 87 anni) in quell’occasione aprì finalmente e generosamente i cordoni della borsa dando il buon esempio ai ricchi e meno ricchi genovesi concorrendo a dotare la Repubblica dei mezzi necessari alla riconquista. Ed ecco che ricevuto solennemente in cattedrale lo stendardo della Repubblica dal Doge, il 10 novembre 1553, Andrea Doria parte al comando di 36 galee e 15 navi. Con la pace firmata a Cateau Cambrésis nel 1559 tra Spagna e Francia, la Corsica verrà riconfermata a Genova consentendo al moderato Giorgio Doria di trovare un punto di convergenza e pacificazione tra i còrsi ormai soli, senza aiuti e persino discordi tra loro. Secondo me questo avvenimento ha determinato l’emissione di questa moneta. Ecco i tre tipi: il primo coniato con data 1554, il secondo con data 1554, 1557 e 1558 e il terzo con data 1561 e 1563. PS x @@dabbene se ritieni di aggiungere questo post a quello bellissimo: “tra iconografia, sogno e araldica” potrebbe anche essere che magari…riparte2 punti
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Ciao a tutti, stanotte la buonanima di mio papà è venuto a trovarmi in uno dei miei sogni numismatici che credo capitino anche a voi. Mi chiedeva una cosa assai strampalata a cui non avevo mai pensato. Oggi quindi ho esaudito quasi per gioco la sua richiesta onirica, ovvero mettere a confronto le mie due monete veneziane "estreme", rispettivamente la più leggera (piccolo con il leone rampante di Foscari, 0.13g) e la più pesante (Scudo della croce di Francesco Erizzo, 31.53g). Il rapporto tra i due pesi è pertanto 1:243. Condivido con voi dunque la strana coppia :)2 punti
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Buonasera a tutto il gruppo, vi posto un mio recente acquisto, si tratta dell'unica mezza piastra presente nella mia collezione.. Come sempre sono graditi commenti su conservazione e foto... Buon weekend Luca2 punti
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Salve a tutti e un ben riletto a Claudio 47, che avevo sentito nei giorni scorsi proprio per anticipargli l'uscita del catalogo; la sua presenza, come sempre, è molto gradita e di stimolo nell'approfondire la discussione. Credo che per il lettore di un'opera la possibilità di interagire con l'autore non sia né un diritto né un privilegio, ma un'opportunità e un'opportunità deve esserlo anche per l'autore, chiamato innanzitutto a capire quali sono i limiti di comunicazione, quei limiti che il web, come noto, amplifica. In questi giorni, non è un mistero, i limiti di comunicazione hanno permesso, almeno nel mio caso, di allacciare e approfondire alcune relazioni personali, con altri utenti del forum, con il moderatore, con il mio "compagno di penna" e mi sembra che un mio intervento, per così dire "risolutore", sia gradito a tutti. Chiusa la premessa, per non sconfinare (ancora una volta) nel moralismo spicciolo, entro nel vivo della questione numismatica. Sull'esistenza degli speroni nel XIV secolo si è pronunciato ad hoc proprio Claudio 47, ma nelle voci enciclopediche l'introduzione della rotella (parte dello sperone rappresentata anche in araldica e che la letteratura scientifica identifica, già da diversi anni, come sottolineato da fedafa, come il simbolo presente in alcune serie di gigliato di Roberto d'Angiò) si fa risalire al XIII secolo. A riguardo, vi segnalo un reperto archeologico "calzante" :) .... una coppia di speroni di epoca coeva, pubblicata sul sito www.culturaitalia.it (ad vocem: speroni), scusate se non posto il link completo ma ho problemi tecnici da diverso tempo (non mi è possibile il "copia incolla" dei testi e delle immagini), quindi pregherei altri utenti di apportare le dovute aggiunte. Gli esemplari di gigliato con (* n) - così nessuno cade in confusione - censiti nei volumi in questione sono, rispettivamente: - 2 nel volume già pubblicato (Edizione critica), - 3 nel volume in fase di stampa (Catalogo monetario). Dati alla mano, l'esemplare aggiunto nel censimento monetario è quello postato a inizio discussione da vox, esaminato da noi autori prima della sua vendita; il secondo esemplare postato da vox, lo ripeto, non era conosciuto da noi autori, quindi, si può già prendere nota che di esemplari se ne conoscono, ad oggi, almeno 4. Questo simbolo, che altri autori - e diversi utenti del forum - interpretano più comunemente come una stellina (ma in tutti gli esemplari visti non si rilevano punte aguzze) o come una rosetta (di contro, il foro centrale dovrebbe essere molto più grande e le punte arrotondate), da noi autori è stato identificato (con rettifica di fedafa al suo MIR), in linea con le considerazioni fatte dagli estensori del MEC, come uno sperone (naturalmente si tratta di una comodità di sintesi, per non scrivere "rotella di uno sperone"). In assenza di fonti dirette e indizi archivistici, questa idealizzazione del simbolo nulla toglie alla valenza giuridico-amministrativa dello stesso (cioè la finalità del suo utilizzo sulla moneta, tanto per la zecca quanto per la regia Curia, deputata all'emanazione di questi ordini sulle monete) e al grande pregio - in termini di rarità - della serie monetale. Visto che il post è stato oggetto di intervento del moderatore (se ricordo male, vi prego, correggetemi), mi premeva sottolineare che lo stato conservativo dei due esemplari postati da vox che non permetterebbe di individuare o almeno di apprezzare il foro di questo simbolo era riferito, lo ribadisco per completezza, non allo stato generale degli esemplari ma ai "punti topici" del tondello, ciò ai simboli distintivi, che a causa delle schiacciature (aspetto che a mio avviso è meritevole di separato studio sulle tecniche di lavorazione) può aver intaccato il foro centrale, il che non esclude l'assenza, fin dall'origine, del tanto discusso foro. Per chiudere, ma anche questa è una ripetizione di contenuti, l'interpretazione del simbolo quale "sperone" (per altri può rimanere, liberamente, una stellina o una rosetta, trattandosi in ogni caso di una idealizzazione del simbolo e non di una modifica sostanziale al suo impiego sulla moneta) è nata non dallo studio di esemplari non postati in questa discussione e visti in anteprima solo da noi autori, ma da un raffronto stilistico con l'esemplare del MIR (già citato) che porta lo stesso simbolo ma non la sigla "n". Buon proseguimento di serata.2 punti
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I fondi li ha visti pure Ray Charles! ahahahahah apparte gli scherzi, moneta di grande livello, non gravata da solite debolezze sull'effigie e nemmeno da strappi troppo importanti, la satinatura è ovunque, grande Luc!2 punti
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De facto la dinastia angioina ebbe fine a Napoli nel 1435 a seguito della cacciata di re Renato e la conquista di Alfonso d'Aragona del regno, non dimentichiamo che dopo il 1458 il figlio di quest'ultimo il duca Giovanni II d'Angiò (titolare del titolo di duca di Calabria dal 1443) invase il Regno di Napoli e conquistò alcune roccaforti del regno forte dell'appoggio dei baroni ostili al legittimo sovrano di Napoli Ferdinando I d'Aragona, solo nel 1463 Giovanni d'Angiò venne sconfitto definitivamente a seguito della battaglia di Troia del 1462 e Ferrante potè godersi in pace il suo regno ......... l'ordine venne quindi soppresso in quell'anno a seguito della disfatta di Giovanni II a quanto pare, dico bene?2 punti
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Danimarca. Cristiano IX (1818-1906) 1 ØRE. 5 ØRE. La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 2 CENTIMOS. 50 CENTIMOS. Principato Del Liechtenstein. Johann II (1840—1929) 5 KRONEN. (Krone e stato introdotto dalla legge del 17 Agosto 1900 "betreffend Einfuhrung der Kronenwahrung als Landeswahrung" per sostituire le banconote e monete dell'Impero austro-ungarico. Rimase corso legale dal 1 ° gennaio 1901 al 1 settembre 1920, quando la legge del 27 agosto 1920 ebbe sostituito dal franco svizzero. Prima del 1 gennaio 1925 corona dell'istituto ospitante Banca del Liechtenstein per lo scambio e pagamenti.) La Francia. Terza Repubblica. 25 CENTIMES.2 punti
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Salve a tutti, dopo un po di tempo posto, una moneta che avevamo puntato da un po, una piastra di Ferdinando II, 1848 con l'ultima cifra della data ribattuta su 7, un mio primo interrogativo riguarda proprio questo, come mai non si misero in commercio direttamente col millesimo 1847? La moneta era di un giovane perito che stimo molto, ed è il secondo acquisto che effettuo presso di lui con molta soddisfazione, sia per la sua gentilezza e bontà sia per il materiale che riesce a proporre a prezzi contenuti e competitivi. Ci sembra che l'effigie sia leggermente più piccola rispetto ai 1847 classici, ci sbagliamo? ;D buona moneta ;D. Sarebbe bello avere anche un parere sulla conservazione, poi vi dico che idea ci siamo fatti noi, molto in linea con quella del perito.2 punti
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@@nando12 lascia perdere le lenti da 10X e 20X, quelle vanno usate per vedere i particolari per distinguere gli eventuali falsi, e le uso io per i diamanti che sono molto più piccoli delle monete. Considera che un diamante da un carato ha un diametro di 6,5 mm e siccome spesso e volentieri si esaminano pietre più piccole è ovvio che servono lenti da 10X, come stabilito a livello internazionale. Tu utilizza la lente con il manico che penso sia una 2,5X o 3X (distanza di messa a fuoco rispettivamente di 8 cm e 7 cm) e poi una lente da 4X o 5X (distanza di messa a fuoco rispettivamente di 5 e 4 cm). Se vedi difetti a occhio nudo siamo nell'ambito Mb-BB, a 2,5X tra BB e Spl, a 4-5X da Spl in su. Diciamo che questa è una spiegazione molto semplicistica del mio metodo, ovviamente la procedura tiene conto anche di altri fattori ed è molto più puntuale ed ancora in fase di test, ma il principio base del sistema è il livello di visibilità dei difetti di una moneta. Scusa la chiacchierata, tornando alla moneta con queste nuove foto ti confermo il mio grading e secondo me i 140€ richiesti li vale. Salutoni.2 punti
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Non è come dici te, sappi che quando una persona vive alla giornata non ti regala mai niente. Ma poi di che cosa stiamo parlando? se avrei voluto fare il furbo avrei aperto la discussione sotto un'altro aspetto noooo ...che dite.2 punti
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Se intendete che il denaro di Sebastiano Ziani contiene il 931/1000, ehm non siete tanto fuori, più o meno del 350% in più rispetto alla realtà . Secondo analisi chimiche in genere molto affidabili (da Papadopoli in poi) i denaretti dello Ziani contengono c. il 270/1000 di argento. Credo che questo 'lieve' errore sia determinato da un lato dalla difficoltà di misurare il volume esatto di una moneta di forma curva con spessore variabile, e dall'altro e dal peso specifico di argento e rame c. 10,5 e c. 8.9 rispettivamente, che è troppo vicino per consentire analisi a spanne. Sempre che io abbia capito bene cosa avete fatto :) Ciao, Andreas2 punti
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@@Rex Neap nella tabella a pag. 104 con" N e sperone" sono 2, con il "solo sperone" sono 6 e poi ci sono 2 "sperone e sperone"2 punti
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nando scusa ma questa faccenda non che sia assurda,ma quasi! a distanza di un anno sei ancora in trattativa per questa moneta? perchè allora non hai proseguito la discussione precedentemente aperta, spiegando ieri l'accaduto invece che aprirne una nuova impostando, oltretutto, la cosa in maniera totalmente diversa?2 punti
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@nando12 scusa, riusciresti a fare una foto a luce naturale? sembra avere in alcuni punti una bella patina (sono fanatico delle patine) e magari, senza troppa luce sparata sopra risalterebbe di più. Grazie edit: scusa nando, vorrei capire una cosa, ma spero vivamente di sbagliarmi, stavo vagando nella sezione e sono incappato in una tua discussione sempre sul 2 lire del 1902 aperta un pò di tempo fa, dove raccontavi che l'avevi acquistata ad un mercatino per 120 euro…..ma non è la stessa moneta che hai postato in questa discussione dove scrivi nel post n°8 di aver fatto un'offerta di 100 euro? http://www.lamoneta.it/topic/123170-valutazione-2-lire-1902-ve-iii/2 punti
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Bellissimi questi denari che, come le rondini, portano la primavera! Soprattutto quello con la spinetta. La "piccola spina attaccata al cerchio interno nel primo quadrante" dovrebbe essere il primo "segno particolare" apparso sul denaro che si stava battendo da circa 50 anni sempre allo stesso modo e certamente aveva un significato particolare, io, senza alcuna pretesa di essere nel giusto, mi immagino due possibilità: Una coniazione particolare ordinata da Enrico VI (Imperatore del Sacro Romano Impero) per la spedizione alla conquista della Sicilia del 1194 - con quella promessa impensabile: "...Se avrò per merito vostro la fortuna di prendere la Sicilia l'onore sarà mio, il vantaggio sarà vostro perché io ritornerò in Germania e il regno pur vero non mio, ma vostro..." Non credo che i genovesi fossero ingenui creduloni ma certamente pensarono che da quella spedizione poteva venir fuori qualcosa di "economicamente vantaggioso", infatti alla fine pare che abbiano "più ricevuto che dato". Ebbene nella preparazione di quella spedizione Enrico VI, avendo bisogno di moneta spendibile in Sicilia, chiese ai Genovesi di battere moneta con il suo argento imperiale "nella forma delle monete genovesi", quindi con il consueto nome di Corrado II e il nostro ben caro "castello/porta urbica/imago civitas", pertanto ecco un significativo motivo per inserire un segno particolare per riconoscere quella coniazione che, mi pare di aver letto da qualche parte, aveva anche un miglior titolo rispetto ai normali denari battuti. Altra ipotesi che sia un segno di qualche potente esponente della famiglia Spinola. Tra gli Spinola ci furono consoli intorno al 1100 e, successivamente, Guido che con Nicola Doria fu Capitano del Popolo dal 1265. Non mi sgridate se avanzo ipotesi fantasiose, dove ci sono "misteri" a me piace immaginare soluzioni, mi basta che siano verosimili, poi, saranno gli storici a dire quello che è effettivamente successo, ma fino ad allora ...lasciatemi sognare.2 punti
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Vedrai che da oggi in poi, tempo permettendo, sarà sempre così, in fondo son ragazzi e vanno stimolati! La numismatica non è bella se non è litigarella. :rofl:2 punti
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Glielo sintetizzo: una moneta del Sec XVIII in fdc ancora la devo trovare per i grandi moduli. SPL è una conservazione eccellente BB una conservazione ampiamente collezionabile. Comprate le monete che vi piacciono e infischiatevene della presunta conservazione, tanto non è mai quella che si pensa essere :) :) :)2 punti
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Come altri miei colleghi presenti sul sito mi ritrovo a dover affrontare l'esame di maturità; in bilico tra diverse tesine trite e ritrite ho optato alla fine per la mia vera passione: la numismatica. Tuttavia i miei interessi numismatici si orientano verso un periodo storico (quello neroniano) difficilmente collegabile con altri aspetti presenti all'esame di stato. Perciò sono in attesa di consigli da chi ha affrontato questo argomento (la numismatica in generale) prima di me davanti alla commissione oppure più nello specifico il periodo neroniano. Grazie mille per l'attenzione un saluto1 punto
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:) un gran buongiorno a tutti...ed ogni volta che un segno salta fuori...non mi posso impedire pensare ad un amico che anima questa sezione di particularita unica. l'altro giorno ho visto questi disegni a l'intrata di una casa vecchia e lasciata a rovina......strane figure ,che fatte di mano d'uomo avevano significazione...sara miracolo trovare il senzo giusto.....ma chi sa??!!..al meno sara stata sotisfazione vedere quello che ha lasciato un artiste anonime.....che anche se aveva senso grossolano per disegnare....quella della mano del scalpelinaggio era in tutti casi di oro.... :)1 punto
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Intanto complimenti bellissimo post con la storia che cerca di spiegare le monete, storia e monete....., da profano penso a un messaggio simbolico con la raffigurazione sulla moneta, un Gesù che passa il vessillo al Doge e sembra dire ora pensaci tu....tocca te......1 punto
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infatti nando, e' proprio quello che volevo fare io ma mi hai preceduto. ho visto addirittura perizie in spl e quella da me postata a confronto non ha paragone. poi son daccordo sulla soggettivita' ma se la foto e' un po' sfocata o non completamente d'autore non si puo' dire a priori che non ci sono rilievi, essuvvia1 punto
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Ciao, caro Jagd, e grazie della fotografia: sempre interessanti le tue osservazioni. :good: Osservo tre "lavori di scalpellino": Nell'ovale rosso, un'incisione "ospite" e certamente postuma rispetto al resto, perchè rozza e semplice. Se riuscissimo a leggerla (1874?!) ci potrebbe forse dare una data ante quem per tutto il resto. Nell'ovale azzurro, un lavoro di scultura che sembra ben fatto, e (forse) non troppo difficile da interpretare. Sembra un gallo posato su un supporto. O sulla testa di un bove? La pietra calcarea fa parte del piedritto della porta, quindi sta lì da quando esiste la casa. Ma forse fu prelevata da qualche altro edificio. Nell'ovale nero, un altro lavoro, apparentemente più consunto. Forse perchè la pietra bianca (diversa dalla precedente) è più malleabile. Oppure perchè la scultura è sull'esterno dell'edificio, mentre l'altra è più interna e riparata. Anche qui sembra esserci un gallo, sormontato da un qualcosa (cosa?) Anche questa pietra fa parte del piedritto, quindi fu forse prelevata da altrove. Un altrove che sembra comune a entrambe le pietre. E un altrove che inoltre sembra essere stato antico (alto medioevo?).1 punto
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Il Belgio. Leopoldo II° (1835 – 1909). 5 CENTIMES. Leggenda francese. 5 CENTIEMEN. Leggenda fiammingo. 10 CENTIEMEN. Leggenda fiammingo. 10 CENTIMES. Leggenda francese. 1 FRANC. 2 FRANKS. Granducato di BADEN (GERMAN STATES). Friedrich I°(1826 — 1907) 10 MARK.1 punto
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e' un effetto ottico dovuto al fatto che la moneta e' leggermente ruotata a dx. e' un saluto al 100 % , i piedi sono sotto la linea rosso :)1 punto
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bhe sicuramente @fedafa e @zecche del sud sono BIG , io su Napoli non ho mai scritto nulla :) , ma se sono incluso nella lista ok , mi fa piacere. troppo presi dalla numismatica " litigarella " possibile che nessuno pero' ha notato che stavamo al contempo parlando di 2 monete completamente diverse ? La prima con N gotica a dx e la seconda no. Ovvio che per differenza di stile poteva benissimo esserci in una una STELLA a sx e nell'altra uno SPERONE a sx :)1 punto
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Finalmente una discussione con tutti i big della numismatica napoletana.....che piacere leggervi...1 punto
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Ciao. "la spedizione era assicurata...." Come non detto. A questo punto, di fronte a manomissioni "chirurgiche" dei plichi, diventa impossibile optare per qualunque tipo di spedizione. Forse bisognerà concentrarsi maggiormente sull'imballo e sul confezionamento della spedizione (buste anti-effrazione?). C'era stata una discussione, tempo fa, di un Utente che spiegava, anche visivamente, come confezionare una spedizione contenente monete a prova di...Arsenio Lupin. Certo che è una vergogna! M.1 punto
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http://www.deamoneta.com/auctions/search/294?c=CATALOGHI+D%27ASTA ecco un altro mezzo saluto, un po' "strano", con metallo poroso e quindi forse ritenuto "falso" , che ando' invenduto o fu ritirato all'asta Artemide XXXIV del 2011 Monete 266 Monete e Medaglie di Zecche Italiane. Napoli. Carlo I d'Angiò (1266-1285). Mezzo saluto d'argento. P-R 4 MIR 21. AG. g. 0.85 RR. Lievemente tosato, mancanza di metallo da conio (forellino) BB. Anche qui come si vede benissimo il livello dei piedi dell'arcangelo conferma la mia teoria :)1 punto
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Antonino80, leggo che è due anni che scrive sul forum, quindi immagino abbia maturato una certa esperienza. Le monete devono piacere a chi le compra e non a chi dispensa giudizi sul forum (me compreso). Per me la Sua moneta è inferiore, sebbene di poco, al BB; ma BB è una qualità assolutamente collezionabile, che mostra con ottima definizione i dettagli dell'impronta, ha una consunzione omogena su tutto il tondello e non è gravata da colpi o ritocchi. Quindi, sebbene con i parametri odierni d'oltreoceano, BB sia quasi un "insulto" per me è una ottima moneta. Nel caso del suo esemplare c'è il bordo "cadente" al diritto e le lettere della legenda piuttosto appiattite al rovescio che limitano il giudizio sulla conservazione. Non di rado questa emissione ha la raggiatura, al rovescio, con graffi o strappi piuttosto marcati, cosa che nel suo esemplare non si evidenzia. Mi permetto postarLe un esemplare che considero essere uno splendido pieno perché possa meglio vedere la perdita di dettaglio che l'usura data dalla circolazione monetaria ha gravato sul suo Soli Reduci. Immagino conosca la storia di questa moneta sebbene con unico millesimo è stata più volte emessa nel corso degli anni.1 punto
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Nella prossima CNG 99 un pezzo interessante anche per le vicende legate all’attribuzione dei tetradrammi Price 2223-5 con il grifone o la parte anteriore del grifone nel campo a sinistra del rovescio. TROAS, Assos. Circa 210-200 BC. AR Tetradrachm (32.5mm, 16.84 g, 12h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, forepart of griffin left. Price 2225 (Phokaia). Good VF, toned. Very rare issue, only two in CoinArchives. CNG 99, Lot: 196. Estimate $750. From the collection of Dr. Will Gordon. Sebbene Seyrig e altri avessero attribuito questo tipo ad Asso in base allo stile generale, il Price riteneva che lo stile del grifone, con le ali ricurve, fosse più compatibile con quello presente sui bronzi civici contemporanei di Focaia. Tuttavia l’ispezione delle emissioni civiche di Asso dimostra che il grifone era inciso con le ali diritte o ricurve, probabilmente a scelta dell’incisore. Di conseguenza l’attribuzione dei tetra Price 2223-5 dev’essere ricondotta ad Asso. apollonia1 punto
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@@vox79 ... si molto Raro, almeno R2; questa scarsità di esemplari (forse dovuta anche al numero dei Pz. coniati) potrebbe essere dovuta al periodo di attività del mastro di zecca....o perchè magari si coniò maggiormente Rame........ :crazy:1 punto
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Pensa fosse successo in Italia, tra legislazioni, obblighi e burocrazie sarebbe stato un modo eccezionale per non far mai avvicinare il ragazzino alla numismatica.1 punto
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Certo che chi ha potuto vedere di persona può giudicare, infatti non è mai uscito allo scoperto chi ha preso tale moneta, perchè? anche se ha in mano una presunta rarità. Comunque in quale asta è stata venduta tale moneta, in che catalogo Negrini si trova? Io ho provato a cercarla su internet ma non ho visto nulla su monete di Castelgenovese.1 punto
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Inserendo la discussione il file si sgrana, rendendo la lettura difficile, provo a rimediare con dei fermi schermo............1 punto
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