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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/09/15 in tutte le aree

  1. A chi fosse appassionato a questa monetazione, sperando di fare cosa gradita, comunico che ho caricato in internet un mio recentissimo contributo sull’argomento già pubblicato in cartaceo su Panorama Numismatico, Aprile 2015. Quando ho scelto la struttura razionale con cui trattare il tema numismatico ero consapevole che probabilmente sarei andato incontro a qualche mugugno. In effetti, a molti, il lavoro potrà apparire semplicistico nei suoi contenuti; in realtà essi sono soltanto descritti schematicamente e in estrema sintesi. Il lavoro è indirizzato verso un pubblico già smaliziato e propone quesiti e spunti che offrono opportunità di approfondimento e critica. Ciò non toglie che l’articolo rappresenta un primissimo tentativo di riflessione riguardo a un argomento mai trattato in letteratura e che esige, quindi, prossimi studi da parte di chi ha i mezzi e “gambe” per farlo. Nel frattempo vi dovete accontentare del mio breve e modesto lavoro. Cari saluti https://www.academia.edu/11868540/AL_DI_LA_DEL_PROVISINO_Le_emissioni_aggiunte_di_denari_piccoli_della_zecca_senatoriale_romana
    6 punti
  2. Ecco la domanda di oggi , come si possono distinguere da una foto, e con un semplice colpo d'occhio, senza sapere il peso, se si tratta di un Saluto o del rarissimo Mezzo Saluto d'argento di Carlo d'Angio'? La risposta, confrontanto i moltissimi esemplari di Saluti, con quei pochi Mezzi Saluti conosciuti non e' stata semplice, ma mi fa piacere condividere con voi questa mia scoperta. Nei Saluti i piedi dell'arcangelo sono sempre piu' in basso rispetto al vaso , nel Mezzo Saluto i piedi sono allo stesso livello della "bocca" del vaso :) Guardate le foto per capire meglio , e fate tesoro di questo mio regalo di oggi :) Se avete capito , quali di questi e' un Saluto e quale un Mezzo? :P
    6 punti
  3. Ciao a tutti, secondo voi che conservazione ha questo 6 tornesi 1801? Scusate per il bordo, l'ho ritagliato malissimo, ma vi assicuro che è regolare. Grazie in anticipo F.F.
    4 punti
  4. 2 Corone 1903 da Christian IX Re di Danimarca per celebrare i 40 anni di regno. Zecca di Copenaghen.
    4 punti
  5. Scusate l'assenza, purtroppo in questo giorni sono stato piuttosto indaffarato tanto da dimenticarmi di diverse monete da postare Tunisia 20 Franchi 1903 Zecca : Parigi Tiratura : 300.000
    3 punti
  6. Non mettei le 500 lire 1957 Prova dette anche con le bandiere controvento tra gli errori di conio, anche se si è diffusa la leggenda che fossero state battute per errore e che si potessero trovare in circolazione, per carità alcune sono state spese come delle comuni 500 lire, ma questo non le fa entrare negli errori, essendo appunto una moneta di prova. Per errore io intendo una moneta che per imperizia o perizia volta a far si che la macchina batta monete in malo modo, che sia "difettosa" ossia si discosti dal modello della moneta. Che io sappia ci sono delle 500 lire del 1958 che presentano la leggenda del contorno invertita ossia invece di Repubblica Italiana - Italiana Repubblica, poi sicuramente ci saranno anche altri errori.
    3 punti
  7. "L'ideale sarebbe il superamento dell'attuale legge: basterebbe semplicemente il corollario che la pubblicazione di una moneta, purché il proprietario non l'abbia acquisita in modo penalmente illecito (furto, ricettazione cosciente), equivale a denuncia alle pertinenti Autorità e ne legittima il possesso (anche in caso di incauto acquisto, ad esempio su ebay). In realtà è ciò che conta davvero: non il possesso, ma la conoscenza della moneta." Con il principio (al momento non superabile) che tutto ciò che proviene dal sottosuolo nazionale è di proprietà dello Stato, la pubblicazione della moneta in sè potrebbe non bastere per attestare la legittima proprietà della stessa in capo al collezionista di fronte allo Stato . Secondo gli attuali parametri, dovresTi pubblicare non solo la moneta ma anche i riferimenti alla sua (legittima) provenienza. Quindi, la pubblicazione della propria collezione, alla luce della normativa attuale (che poi in Italia è più o meno la stessa da un secolo!), nom può evidentemente costituire di per sè una prova della legittima provenienza delle monete. "Ad esempio, so di un collezionista che si è dedicato durante una vita intera a raccogliere monete in un'area non lontano da Roma dove ci furono prima lavori agricoli, poi interventi edilizi. Non usava il metaldetector né scavava: si limitava a raccogliere materiale di superficie, soprattutto quello che veniva alla luce durante la costruzione di condomini. In questo modo ha raccolto circa 7.000 monete." Mah. Intanto complimenti al Tuo conoscente collezionista. Trova più monete lui, passeggiando per le campagne romane (poi però qualcuno mi spieghi come si possono trovare 7.000 monete senza usare un MD?::) che io asparagi. Questo è però il tipico caso in cui il collezionista non potrebbe mai pensare di pubblicare le "sue" (si fa per dire...)7.000 monete per esserne riconosciuto come legittimo proprietario, in quanto mi sembra ovvio che si tratti di materiale proveniente dal sottosuolo nazionale e come tale di proprietà dello Stato (sto dando per scontato che le monete siano state trovato negli ultimi 100 anni). Che poi le monete siano di scarsa conservazione e quindi di modesto "appeal", che conti più la conoscenza che non il possesso e via dicendo, sono questioni che involgono i "gusti" personali di ciascuno e giuridicamente sono aspetti del tutto indifferenti. La normativa, sul punto, è quella che conosciamo e non ammette deroghe fondate su digressioni filosofiche sulla conoscenza vs. il possesso....anzi, se possibile, nel dubbio, le interpretazioni degli Uffici si sono generalmente dimostrate restrittive a scapito dei privati "E se lo pubblicassi dando un'infromazione falsa, ad esempio che si tratta della collezione di un mio compaesano cileno, renderei un pessimo servizio alla numismatica, perché darei informazioni fuorvanti." Purtroppo questo è il dilemma con cui confrontarsi quando il Privato vuole pubblicare una moneta inedita (di origine italiana); ci si dovrà inventare che la moneta appartiene ad uno straniero residente all'estero, che vuole mantenere l'anonimato? Che della moneta si hanno solo immagini? Che non si sa esattamente da dove provenga e quando sia stata rinvenuta? Sono a conoscenza di almeno un caso nel quale, pur con l'uso di tutte le cautele, la pubblicazione della moneta inediita (a cui però, va detto, ha fatto seguito dopo qualche tempo anche un "improvvido" tentativo di vendierla all'asta...) ha comportato l'interessamento delle Forze dell'Ordine ed il suo sequestro. "Quando l'anno scorso telefonai al curatore del medagliere milanese, il dr. Martini, dicendo che ero interessato a vedere, studiare, fotografare le monete della donazione EP (dunque esistono collezionisti che pur essendo in vita e in ottima salute decidono di donare ai Musei le loro collezioni!), trovai una persona gentilissima e disponibilissima che immediatamente......" Non è in discussione la presena di soggetti "virtuosi" all'interno del circuito statale o para-statale. Più volte abbiamo fatto anche noi i nomi di Funzionari dello Stato dinamici e aperti alle collaborazioni con i privati....tuttavia, mi sembra che quei nomi siano sempre gli stessi. Il punto però è che in un sistema generalmente strutturato in modo "protettivo", l'occasionale gentilezza e disponibilità di alcune persone non può considerarsi la regola...nel senso che nel momento in cui quei soggetti "virtuosi" andranno in pensione o saranno trasferiti altrove, il rischio è quello di ripiombare nell'oscurantismo. Ognuno poi ha fatto le sue esperienze e di quelle parla. Personalmente ho chiesto una volta di visionare tre monete (tre....non trecento...) che avrebbero dovuto essere custodite nel locale Museo e, dopo avermi guardato con una certa diffidenza (vabbè, lo ammetto...potrei anche passare per un "black block"...) ed avermi fatto compilare una richiesta circa il motivo per il quale volevo vedere queste monete, sono rimasto invano in attesa non dico di un'autorizzazione, ma almeno di un cenno di risposta (al limite anche il misterioso messagio della Tua moneta con legenda VAF /..C.V.L.O. sarebbe stato apprezzato...almeno sarebbe stato un....segno..."di vita"). Alla fine, solo grazie all'amico Domenico, che mi ha introdotto nelle "Alte Sfere", mi sono sentito rispondere (a voce....giammai per iscritto..) che le monete di quella Collezione.....erano sparite tutte! (non solo le tre che volevo vedere io) da tempo e non se ne sapeva più nulla! Rispondermi con una email o telefonarmi per dirmelo...., no? Vuoi sentire un'altra esperienza? Recentemente abbiamo chiesto spiegazioni in merito al contenuto della "Nota 56" (chi frequenta la sezione degli approfondimentoi del Regno d'Italia sa di cosa parlo..) ma nessuno ha mai neppure risposto alle email, anche solo per mandarci a quel paese. Con un Deputato della Camera, siamo arrivati persino a presentare sull'argomento, nell'autunno scorso, un'interrogazione parlamentare a risposta scritta (sarebbe un pò come andare a caccia di passeri con il bazooka...ma tant'è..) ma....ancora una volta nessuno ha risposto. Caro Antwvala....trai Tu le conclusioni e convincimi che la mia sfiducia verso le istituzioni è immotivata e che le mie sono solo "brutte esperienze" occasionali. "E' come coloro che criticano un libro o un film che non hanno mai letto o visto." Possibile che sia solo io ad imbattermi nei peggiori libri e films in circolazione? :crazy: . Saluti. :hi: M.
    3 punti
  8. Riforma monetaria del Costa Rica ha causato questo 50-centimos del 1903 essere ridenominato come un pezzo di 1-colon nel 1923. Questo pezzo d'argento (29mm, 10gr, .900) è il fratello maggiore della Costa Rica counterstamp all'anno 1887, all'interno di questo thread. Questi 1903 pezzi di 50-centimos furono colpiti sia a San José e Philadelphia—le monete sono detto di essere indistinguibili da zecca—e furono tra i 460.000 (Krause dice 421.810) pezzi 50-centavos e 50-céntimos costaricano datata tra il 1880 e il 1918 per essere impiegato come "ospite monete" per i 1923 pezzi di 1-colon creati da counterstamping. Quanto tempo questi counterstamps argento rimase in circolazione non posso dire, ma i primi scopo-colpito 1-colon pezzi sono 350.000 rame-nichel monete coniate a Philadelphia nel 1936—ma datato 1935. :) v. -------------------------------------------------------- Costa Rica’s monetary reform caused this 1903 50-centimos to be redenominated as a 1-colon piece in 1923. This silver piece (29mm, 10gr, .900) is the big brother of the Costa Rican counterstamp at year 1887 within this thread. These 1903 50-centimos pieces were struck at both San José and Philadelphia—the coins are said to be indistinguishable as to mint—and were among the 460,000 (Krause says 421,810) Costa Rican 50-centavos and 50-centimos pieces dated between 1880 and 1918 to be employed as “host coins” for the 1923 1-colon pieces created by counterstamping. How long these silver counterstamps remained in circulation I cannot say, but the first purpose-struck 1-colon pieces are the 350,000 copper-nickel coins minted at Philadelphia in 1936—but dated 1935. :) v.
    3 punti
  9. DE GREGE EPICURI Mi accorgo solo ora di non aver dato ancora notizia dell'incontro che Alessandro Toffanin terrà al CCNM (Milano, via Terraggio 1) martedì 21 aprile p.v. alle ore 20.45. Presenterà il suo volume MEDIOLANUM, edito nel 2014 da Varesi; si parlerà delle motivazioni, del come e del perchè di questo libro. Libro molto "pratico" oltre che teorico, anche se presenta notevoli parti introduttive e illustrative. Si tratta delle monetazione di Milano, dalle dracme imitative degli Insubri alla caduta dell'Impero Romano di Occidente: in tutto più di 600 anni. In realtà, la zecca di Milano è stata attiva per poco meno di 2000 anni, fino ad Umberto di Savoia: ma della parte "moderna" della sua produzione si tratta in altri volumi e cataloghi, alcuni curati dallo stesso Toffanin. Molti grandi studiosi (Laffranchi, Bansa, Arslan, Doyen, King, Huveline, Göbl, Estiot e altri) si sono dedicati alla moneta antica di questa città ed hanno, con le loro pubblicazioni, contribuito a creare una visione d'insieme di quanto prodotto in epoca romana. Mediolanum inizia a coniare per l'Impero nel 260, quando la pressione dei barbari sui confini ha costretto l'esercito e la cavalleria ad interventi più rapidi, e la città si trova in posizione strategica. La monetazione assume da subito connotazioni molto "militari": basti pensare agli antoniniani legionari di Gallieno.
    2 punti
  10. Perché ha circolato, per poco che abbia circolato comunque ha "difetti" che sono stati generati dopo la coniazione e non durante. I graffi sulla raggiatura sono di macchina, o di conio, sono sempre o quasi nello stesso posto e sempre con la stessa profondità. I segni nei campi, e le ciocche di Ferdinando lievemente appiattite sono dovute all'usura. Oggi si tende a sopravalutare le conservazioni in numismatica, questo nasce dalla troppa offerta delle case d'aste, cui imputo la principale responsabilità di questa poco felice abitudine, e dai collezionisti che vogliono il fdc o migliore di splendido a tutti i costi. Splendido per me è quasi il massimo, e Bellissimo è una ottima conservazione. Il FDC lo lascio volentieri a chi non può farne a meno, per poi scoprire che non è neppure Splendido (vero). Le monete devono piacere a chi le compra, pagarle il prezzo giusto che si vuole attribuire alla moneta, non strafare e non strapagare. In 30 e più anni di numismatica, di monete uniche ed eccezionali da non lasciarsi scappare a nessun costo ne ho viste poche davvero, e di monete ne ho viste tante, più di quanto non si immagini per un collezionista. Ho preferenza per le monete patinate, riposate, che possibilmente non abbiano giocato a rimpiattino nelle ultime 20 aste, con una bella provenienza, tendo a sopravalutarle, lo so e cerco di sorvegliarmi.
    2 punti
  11. Anche per informazione agli altri utenti del forum, nel volume richiamato da Vox (catalogo monetario angioino), scritto insieme a Davide Fabrizi (fedafa) e ancora in fase di stampa, sono stati censiti 3 esemplari (non 2), quindi il 2° postato in ordine di tempo (a noi autori sconosciuto) sarebbe almeno il 4° a tutt'oggi conosciuto da noi autori. Nei tuoi due esemplari la conservazione del tondello nel punto topico non permette certo di osservare il foro centrale (rilevabile, invece, in quello che associa al medesimo simbolo la sigla N di epigrafia gotica, per intenderci l'esemplare MIR n° 28/4, che Fabrizi allora aveva descritto con "stella a cinque punte", al pari del n° 28/9, quello cioè attinente la discussione odierna e contrassegnato da "stella a cinque punte ed N gotica"), ma la forma di questo simbolo (nei nostri lavori lo troverete citato come "allegoria di prescrizione"), oggettivamente, credo che non lasci alcun dubbio interpretativo. Che si tratti di sperone (o meglio, della rotella di uno sperone da cavaliere), di stella (in questo caso, però, i raggi sarebbero aguzzi) o di rosetta (qui, invece, i petali dovrebbero essere tondeggianti e il cerchio centrale molto più grande) in questo preciso momento nessuno può stabilirlo con certezza scientifica, perché non si conoscono fonti dirette, tantomeno la sua valenza giuridico-amministrativa nell'ambito della zecca e/o della regia Curia; di sicuro, però, la rettifica di Fabrizi (rispetto al MIR) nasce dal confronto avuto dopo il riesame della letteratura di settore (a partire dal vol. 14/III del MEC, che già sottolineava questa "contro tendente" interpretazione del simbolo). A breve contatterò Vox in privato, perché resto dell'idea che il confronto sia sempre un arricchimento. Buona serata
    2 punti
  12. Pubblico la foto inviatami dall'amico @@gius79 che ritrae proprio il vincitore dell'edizione 2014 degli Oscar Euro :clapping: :clapping: :clapping: :D :D :D :clapping: :clapping: :clapping:
    2 punti
  13. @@nando12 no figurati , non bisogna essere come me , anche perché ho un caratteraccio , cerco di essere il più onesto possibile , indipendentemente dal fatto che sia o no simpatico . Se ti devo dire una cosa , lo faccio e basta , senza troppi giri di parole . Buona serata nando .
    2 punti
  14. Buongiorno, Come al solito ho fatto un'altro acquisto, che conservazione gli diamo? Un grazie a chi interverrà.
    2 punti
  15. Qualcosa tipo questa...
    2 punti
  16. Mi sembra Helena.
    2 punti
  17. @@nando12 buongiorno! Com'è andata? cosa ti hanno proposto di interessante? Oggi sono riuscito a fare alcune foto alla moneta che ti ho menzionato ieri ! E ancora dentro l'oblo! Cosa ne pensi? Poi aprirò una discussione per questa corona sallui
    2 punti
  18. intanto così, se trovo di meglio te lo invio..... Maurizio
    2 punti
  19. Per me usura troppo marcata per essere un buon BB. Il profilo di Maria Carolina ha quasi perso la sua espressività, con narice bocca e mento praticamente andati. Ferdinando IV ha bocca guancia basetta e boccolo della parrucca altrettanto andati. usura tangibile anche sul taglio del bordo, che risulta visibilmente arrotondato.
    2 punti
  20. Quasi BB. Non so cosa si intenda per conio di seconda classe, Immagino sia sulla qualità dell'emissione: non entro nel merito di questa classificazione per non alimentare polemiche, per me non ha alcuna valenza. La conservazione è vincolata allo stato di usura. Abbiamo fior di conio per monete decentrato o con difetti di macchina.
    2 punti
  21. per me siamo sul MB-BB / qBB , il rovescio e' meglio del dritto ma non arriva a BB
    2 punti
  22. falsa, il segno di zecca e una p.
    2 punti
  23. @@coinzh il 90% delle monete antiche viene dal sottosuolo...il fatto che in Italia questo possa dare problemi, non é detto che li debba dare anche in Germania. Inoltre non è detto che una moneta che é stata appena rinvenuta nel sottosuolo sia pervenuta al mercato in modo illecito. non creerei per questo allarmismi ingiustificati in un ambiente già delicato, a meno che non si abbiano informazioni più precise...al massimo, se abbiamo dei dubbi sulla liceità della provenienza, possiamo valutare di non acquistare per questioni "morali", ma non per timore di essere perseguiti dalla legge: non credo sia questo il problema. I falsi sono il problema che riguarda ogni asta, purtroppo. Per queste specifiche monete potresti chiedere un parere nella apposita sezione, io non saprei aiutarti.
    2 punti
  24. Non é facile avere una risposta univoca senza prendere in considerazione l'esatto periodo di cui si sta parlando. L'inflazione era altissima ed il peso delle monete era in continua diminuizione Con la demonetazione della costituzione del 12 Aprile 395 come da te riferito il nummvs decargyrvs (pecunia maiorina , AE2) veniva tolto dalla circolazione. Già da tempo l'AE3 aveva progressivamente perso peso fino a fondersi con l'E4. Con la costituzione del 8 Dicembre 396 (Cod.Theo. XI, 21, 2) L'E4 fu definito Nummvs , minimum, oppure denarius con il ritorno del denario ad essere moneta effettiva del peso di g.1,137. Per tornare al grande Teodosio ti riporto alcune monete citate dal Prieur 379-381 Nummvs? AE3 dal peso teorico di g. 2,71 cm 17,5 383-388 Maiorina pecunia dal peso teorico di g. 5,41 383 Nummvs AE4 dal peso teorico di g. 1,69 392-395 Nummvs AE4 dal peso teorico di g.1,69 Il Forzoni per il 383 da questi rapporti valore/peso : AE2 = 1/54 di libra g. 6,06 (1.000 denari di conto) bronzo (?) AE3 = 1/108 di libra g. 3.03 (500 denari di conto) bronzo (?) AE4= 1/240 di libra g. 1.36 (150 denari di conto) rame Come si vede c'è una grande disparità di vedute. I pesi da te riportati sono ben più bassi AE2= g.4,8 AE3= g.2,4 Sarebbe interessante se altri utenti postassero dimensione e peso delle monete teodosiane di bronzo in loro possesso. naturalmente bisogna valutare la perdita di peso dovuta all'alterazione.
    2 punti
  25. Io considero la Numismatica un'Arte. Per me è come la musica. Ci sono varie tipologie di musica e c'è chi ama un genere piuttosto che un altro. Conta trovare qualcuno che la viva in modo affine al proprio. Sono solo agli inizi, ho tanta strada da fare e tantissimo da imparare ma già adesso mi nasce interiormente un quesito: come potrò tramandare e dare l'opportuna valorizzazione all'esperienza di vita raccolta in una collezione che non sarà un semplice oggetto fisico ma emblema di tutti i sacrifici che avrò fatto? La risposta che mi viene adesso è di affidarla ad una persona, non per forza un erede (se non ci sono le condizioni) , che comprenda il modo in cui ho percepito e vissuto il viaggio nell'Universo Storico-Estetico del collezionare e studiare quelle testimonianze del passato quali sono Monete, Banconote, Medaglie e tutti gli altri manufatti sapientemente sviluppati per dare espressione alle tradizioni e ai costumi e simbolo dei vari popoli. Magari cambierò pensiero crescendo. Ma quello che aspiro di raggiungere è una personale collezione che sia un vero e proprio Testamento spirituale per colui che avrà l'empatia per comprendere il modo in cui ho vissuto "il viaggio" per costruire la collezione. Perdonate la lunghezza dei messaggi. Un saluto
    2 punti
  26. La seconda parte non passava, ho dovuto zipparla: TORBAGYI ERAVISKER - ACTA ARCHAEOLOGICA TOMUS 36 (A MTA RÉGÉSZETI KÖZLEMÉNYEI, 1984) B.rar Dovrei avere da qualche parte anche un articolo di Göhl molto importante (purtroppo in ungherese) ma con le foto dei pezzi del ripostiglio di Budapest (ricordo che l'avevo scansionato in BnF, dove l'ho messo... vattelapesca). Se lo trovo te lo posto.
    2 punti
  27. Per me ha visto il naso di questo Traiano:
    2 punti
  28. Con piacere comunico che ad Avellino il 16 e 17 maggio 2015 presso la palestra della Scuola media "F. Solimena", sita in Avellino alla Via Fratelli del Gaudio, 2, si terrà il 24° CONVEGNO FILATELICO NUMISMATICO IRPINO. La mostra/concorso che si terrà in contemporanea è a tema libero. Quando avrò ulteriori dati inerenti li trasmetterò.
    1 punto
  29. 1 punto
  30. Bravo! Questo è un passo importante! Comunque la moneta sembrerebbe nonostante la foto scura un buono SPL. I fondi al rovescio sono belli e di notevole freschezza, anche la capigliatura non scherza. @@UmbertoI Sarebbe possibile visionare qualche bella foto scattata alla luce del sole, se le foto dovessero svelare una bellezza nascosta dei particolari non sarebbe un'eresia classificarla SPL+. Serve anche un'ingrandimento della data. Comunque è un 8 su 7. :good:
    1 punto
  31. Può essere vero? L'errore sulle 500 lire che nessuno aveva notato Una moneta bellissima ma con un errore che viene notato da un capitano della marina e fece molto discutere. Una moneta elegante, bellissima, quella promossa dall'allora Ministro del Tesoro Giuseppe Medici che inaugurò il conio di una nuova unità, la 500 Lire. Eppure dietro questa moneta si cela un clamoroso errore che fece molto discutere gli esperti del tempo e che arricchì gli appassionati di numismatica.La 500 Lire in argento fu una delle prime monete d'argento della Repubblica italiana e resta un esemplare di grande fascino tra quelle coniate dalla Zecca di Stato. Il progetto fu affidato a Pietro Giampaoli, capo incisore della Zecca, che modellò su una faccia del tondo un profilo di donna in stile rinascimentale, ispirato a sua moglie Letizia Savonitto. Il volto fu circondato da stemmi di città e regioni italiane. Per l'altra faccia della moneta Giampaoli scelse in principio una rosa, ma il fiore non si adattava allo stile e al messaggio che si voleva affidare alla circolazione del tondino d'argento. Per questa ragione il compito di coniare la nuova 500 Lire passò a Guido Veroi che ebbe l'intuizione di comunicare il rinascimento economico nazionale associandolo alla scoperta dell'America, riproducendo tre caravelle. Si passò così a realizzare un modello di prova della nuova moneta che doveva essere consegnata a tutti i parlamentari uscenti del governo in carica. Alla fine del 1957 si realizzarono 1.070 esemplari con la dicitura "prova" impressa al dritto in basso, lungo il bordo: i parlmentari del tempo ne ricevettero un esemplare. La nuova moneta vide la luce con queste caratteristiche: sulla prima faccia c'era una figura di donna contornata dai 19 stemmi di città e regioni italiane: Genova, Torino, Aosta, Milano, Trento, Venezia, Trieste ed Udine, Bologna, Firenze, Ancona, Perugina, Roma, L'Aquila, Napoli, Bari, Potenza, Catanzaro, Sicilia, Cagliari. Gli ultimi due stemmi appaiono seminascosti dal busto: si ipotizza che possano essere quelli del Molise e Campobasso. In fondo si legge il nome dell'autore "Giampaoli". Sull'altra faccia si vedono tre caravelle con la scritta "repvbblica italiana". In basso è indicato il valore "L. 500". I giudizi sulla bellezza della moneta furono unanimi.
    1 punto
  32. Un 1958 2-kroner danesi coniato l'Unione Monetaria Scandinava standard originale per la denominazione di 2-unità, 15 grammi di argento, .800. Great-granddaughter di Regina Victoria, della allora-futuro e ora-corso Regina Margrethe II di Danimarca suo 18o compleanno nel 1958, insieme a suo padre Re Frederick IX, che sarebbe morto nel 1972. Che cosa è particolarmente interessante, per me, comunque, è che questo è finale argento pezzo coniato da uno qualsiasi dei tre paesi allo standard originale del UMS di 1873. Ma non è un "fossile", come i pezzi di UML-standard finali di Svizzera 1967. Dato che—a differenza del caso con il UML nel 1967—UMS non era già de jure defunta quando è stato coniato questo argento 1958 2-kroner, questo pezzo è più nella natura di un "sopravvissuto". Svizzera 1967 ½-, 1-, e 2-franco sono come ossa di dinosauro, mentre l'argento 1958 2-kroner danesi è più simile a "l'ultima di the Mohicans," vivo, ma da solo. Questo 1958 2-kroner è anche l'ultimo dei argento "Rigsdalers," applicato almeno quel soprannome era ancora a volte colloquialmente molti anni dopo la scomparsa della moneta originale. (Come il francesi 5-centime viene chiamato un "sou", o i cent degli Stati Uniti viene chiamato un "penny".) :) v. ---------------------------------------------------- A 1958 Danish 2-kroner coined on the original Scandinavian Monetary Union standard for the 2-unit denomination, 15 grams of silver, .800 fine. Great-granddaughter of Queen Victoria, Denmark’s then-future and now-current Queen Margrethe II on her 18th birthday in 1958, together with her father King Frederick IX, who would die in 1972. What is especially interesting, to me, anyway, is that this is the final silver piece coined by any of the three SMU countries to the original SMU standard of 1873. But it isn’t a “fossil,” like the final LMU-standard pieces of 1967 Switzerland. Since—unlike the case with the LMU in 1967--the SMU was not already de jure defunct when this silver 1958 2-kroner was coined, this piece is more in the nature of a “survivor.” The 1967 Swiss ½- , 1-, and 2-franc are like dinosaur bones, whereas the silver 1958 Danish 2-kroner is more like “the last of the Mohicans,” alive, but alone. This 1958 2-kroner is also the last of the silver “Rigsdalers,” at least as that nickname was sometimes still applied colloquially many years after the disappearance of the original coin. (Like the French 5-centime being called a “sou,” or the U.S. cent being called a “penny.”) :) v.
    1 punto
  33. Premettendo che la mia collezione non è di alcun chè valore......un giorno, chi desiderasse vederla, al posto di andare ad un museo o tramite cataloghi ecc...venisse a casa mia! Biglietto ridotto! Ma per favore su...una persona dopo tanti sacrifici, riesce a mettere da parte una collezione discreta di monete. Poi che fa??......un giorno si sveglia e dona tutto a qualcun altro??........ Lasciamo perdere va...
    1 punto
  34. Io consiglierei di spostare questa discussione nella sezione delle prossime aste e sottoporla a pre-moderazione.
    1 punto
  35. Invito gli utenti interessati a chiarire ogni eventuale questione di ordine personale tramite MP concentrando gli interventi sul tema della discussione.
    1 punto
  36. intendevo dire che l'esemplare da me indicato e' battuto con conio aquilano e quindi coerente con la tipologia di cui vuoi parlare. tutto qui :). email inviata a entrambi :), ciao ciao
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  37. Io sono ancora più estremista :D credo che oggi la musealizzazione di un oggetto privato sia proprio un male assoluto... spesso i collezionisti sono avari e poi è una debolezza umana la pretesa di costruire qualcosa che duri all'infinito... per questo si donano le collezioni "così resterà sempre composta e non si scioglierà" si dice... ma che senso ha? La moneta è un oggetto fatto per girare, oggi è capitata a me, ho saputo ascoltarla e trarne la storia delle persone e delle civiltà che come me l'hanno vissuta, domani capiterà ad un altro, e tra le storie che potrà raccontare, magari, ci sarà anche la mia. Fermare una moneta è togliergli significato, privarla della sua funzione. Avete mai visto quelle città bellissime e paesi medievali vincolati dalla sovrintendenza, che non possono espandersi, nei quali gli edifici non possono essere modificati, nei quali non possono costruirsi adeguate vie di comunicazione, dopo la gente se ne va e i paesi e le città restano vuote, e cade tutto in malora... le città sono fatte per essere vissute, ed è giusto che ogni epoca apporti, con la propria coscienza, le modifiche che servono per adeguarla al tempo in cui viene utilizzata, parimenti la moneta, che nasce per circolare, e che viene studiata con passione per il suo corso nei secoli, non può essere fermata in una cassetta di un museo per sempre, altrimenti diventa come quelle belle città medievali deserte, che dopo qualche anno cadono a pezzi (come cadono oggi a pezzi molti dei reperti museali). La donazione dei musei è utile solo quando si tratta di pezzi di assoluta rarità, che possono essere studiati domani da altri solo in quell'esemplare che si possiede, e che dunque è giusto rendere fruibile a tutti, ma per il resto lo ritengo assolutamente un errore... Abbiamo l'egoismo dell'OGGI, ma bisogna rendersi conto che noi siamo solo una parte della storia, e chi viene domani ha il diritto, non solo di conoscere quello che è stato prima di noi, ma anche quello che siamo stati noi.
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  38. Come ha già specificato @@Monetaio, il lustro è sempre la prova del 9 (ed infatti l'ho evidenziato per prima nella scaletta di valutazione sulla conservazione che ho scritto poco sopra). Ripeto: - il tondello piccolo implicava difetti di conio nella qualità dei rilievi - il conio colliso non fa altro che enfatizzare tale problematica di coniazione - la moneta presenta comunque una freschezza del metallo tale da farla apparire incompatibile con una conservazione inferiore al grado "non circolato". Considerando questi preamboli, la risposta alla sua domanda dovrebbe essere chiara e semplice da estrapolare
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  39. Lo smembramento delle collezioni é la parte piú significativa del loro percorso: ha un po'il significato di "polvere eri e polvere tornerai" , e da quella cenere nascono nuovi fiori bellissimi: noi e le nostre collezioni ne siamo un esempio... Donare ai musei é sempre molto negativo per il mio punto di vista, ed é limitante nei confronti del ruolo didattico che le monete potrebbero avere nel futuro per altre persone...
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  40. Caspita, ne hai messi insieme un bel po'! Vacci piano coi complimenti, io sono notoriamente scorbutico. Se già non ce l'hai, ed intenzione di affrontare questa monetazione seriamente (come mi pare tu stia facendo) credo che questo ti possa far comodo (lo divido in due altrimenti non passa): TORBAGYI ERAVISKER - ACTA ARCHAEOLOGICA TOMUS 36 (A MTA RÉGÉSZETI KÖZLEMÉNYEI, 1984) A.pdf
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  41. Si certo questo lo so , ma è un mio buon cliente e mi dispiace molto e sto cercando di fare il possibile perchè si trovi una soluzione ...compreso questo post
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  42. Bellissima moneta ragazzi, davvero. Certo che pero' fate anche delle foto che sono di gran lunga migliori di quelle dei professionisti. Grandi in tutto!" :)
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  43. Allora.. ho letto con molto divertimento tutti i post di questa discussione... dall'inizio. Premetto che io ho iniziato la mia collezione solo da 2 mesi... ma era da oltre un anno che ci pensavo. I primi tentativi di reperire monete "strane" li ho fatti col mio barista di fiducia e con i miei amici. In particolare questi ultimi li ho assillati talmente tanto col "fare caso" alle monete prima di usarle per pagare che spesso ora capita che prima di pagare mi chiedono il permesso di usarle!!!. La mia ragazza, invece, (che non colleziona ma mi ama e basta) è andata oltre... ogni settimana chiede di poter rovistare nella cassa del tabacchino e della panetteria vicino a casa!!! In definitiva ritengo, che nell'era dei tablet e degli smatphone, richieste "fuori dal comune" come quelle che sono state raccontate in quest post suscitino quantomeno curiosità e magari perchè no anche un pò di simpatia!!! :)
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  44. E' possibile per cortesia avere un parere sullo stato di conservazione di questo sesino?
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  45. Buon giorno a tutti, E' finalmente disponibile in formato digitale anche il "Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia" pubblicato dal Circolo Numismatico Milanese dal 1903 al 1918. Questo è il link dove potete scaricarlo. http://www.socnumit.org/bolnumartmed_50.html Buona lettura a tutti. Matteo
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  46. bravo Antonino bella la moneta,belle le foto (grandi)e la conservazione anche BB/BB+ Vi raccomando ,però,quando postate una moneta,cercate di mettere la classificazione,se proviene da qualche collezione,qualche aneddoto e così via;non abbiate timore di sbagliare classificazione,se eventualmente dovesse capitare qualche errore verrete corretti ed imparerete qualcosa in più. --Salutoni -odjob
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  47. Ho trovato un altro esemplare del raro tetradramma con la tartaruga in esergo che avevo postato qui (# 2201) http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-89 Macedon Empire, Alexander III the Great (336-23 BC), tetradrachm after c. 330 BC, mint Aegina (?). Obv. head of Heracles with lion skin r. Rev. Zeus with eagle and sceptre enthroned to l., in the fields and below throne mint and mint master signs. SNG FM Leake and General coll. 2182; Price 851. © Fitzwilliam Museum. La novità rispetto al precedente è che qui è ben evidente sotto il trono la sigla P del mastro di zecca, probabilmente quella di Egina. Visto che è quasi mezzanotte, l’occasione per un augurio di Buona P(asqua) a tutti. apollonia
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  48. TERZO ATTO, primo quadro Un collezionista già avanti negli anni che ho avuto tempo di conoscere e frequentare a lungo, socio del Circolo Filatelico e Numismatico di Mondovì, spendeva non poco in monete. La moglie brontolava: "Ginèt: collezionare monete è cosa da masnà! Sei un uomo o non lo sei? Dài, non spendere tutti 'sti dindini in giocattolini!". Ginèt non le faceva molto caso e continuava a comprare monetine, quasi tutte dallo stesso commerciante. Ma per tranquillizzare la moglie, barava sul prezzo e sul cartoncino che compilava attentamente per ogni moneta acquistata indicava il prezzo pagato..... ma togliendoci uno zero! Chi di voi dice la verità in famiglia su quanto spende davvero in monete batta un colpo! Sto attendendo il colpo! Silenzio assoluto.... Ginèt morì. E' un fatto sgradevole, ma che pare che non ci sia modo di evitarlo. Morì, dunque, e la sua collezione restò orfana. Peppina detta la Maiga, sua moglie, di tutte quelle monete non sapeva proprio che farsene. Ma per sua fortuna (fortuna?) nei cartoncini che acompagnavano la maggior parte di esse ci stava il nome del commerciante torinese che le aveva vendute. Lo chiamò, gli spiegò che Ginèt era passato a miglior vita, e che lei di tutte quelle monete non sapeva che farsene, "ma mica le voglio vendere per niente!....". Il commerciante giunse sollecito (chi bazzica Torino magari immagina di chi possa trattarsi!) e fu gentilissimo: le ricompró tutte le monete al prezzo segnato sui cartoncini. Peppina detta la Maiga ne restò soddisfatta. Il commerciante pure!
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  49. Vorrei fare i complimenti agli autori di questo primo volume: si tratta di un'opera davvero notevole dalla quale traspare un enorme lavoro di ricerca. Tra i tanti meriti sottolineo innanzitutto la scelta del testo bilingue, in italiano e in inglese, aspetto che a mio avviso può contribuire a far conoscere più ampiamente queste emissioni. Il volume giunge sino alla monetazione dell'imperatore Foca (602-610), anteponendo alla parte di catalogazione alcuni capitoli introduttivi di taglio storico e numismatico che aiutano a comprendere bene l'evoluzione delle emissioni, anche grazie all'attenzione rivolta alla situazione precedente alle prime coniazioni italiane propriamente "bizantine". Un altro aspetto che mi ha colpito è l'indicazione di riferimenti bibliografici esaustivi e la segnalazione anche di casi attributivi incerti che, giustamente, meritano considerazione in un lavoro di questo tipo. Complimenti vivissimi anche per l'apparato illustrativo interamente a colori, ausilio per nulla secondario e difficilmente riscontrabile in altre opere di ampio respiro. Molto utili anche le tabelle con gli anni di regno e le relative indizioni. Insomma, credo che l'opera abbia tutte le carte in regole per diventare un punto di riferimento per questa monetazione.
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  50. Purtroppo le copie sono esaurite. Ho chiesto se sarà possibile creare una copia digitale per il forum. Vediamo cosa mi dicono....
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