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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/15 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti. Ho pensato oggi di rendere partecipi della mia piccola raccolta di denari degli Eravisci che ho iniziato a collezionare da poco tempo. Lo so, alcune foto sono un po' brutte (forse per la mia inettitudine con gli strumenti tecnici, forse per la qualità di alcuni pezzi) ma nel complesso rendono meglio, ed è per questo che ho deciso di metterle tutte insieme. Precisazione: l'ultima moneta non è un denaro ma un quinario imitativo attribuito con probabilità, ma non con assoluta certezza agli Eravisci. Il pregio di queste monete, secondo me, sta nella testimonianza di una popolazione di cui non si conosce molto (quasi niente) all'infuori della loro monetazione. RAVIS-RAVIT-RAVISC... era il termine, a parere di molti studiosi con il quale questo gruppo di Celti si definiva. Che dire, non sono raffinate come le monete greche ma al sottoscritto piacciono. Voi cosa ne pensate?9 punti
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______________ 1903 Regno Unito Eroardo VII° (1841-1910) 1 Fiorino (2 Scellini) - Argento .9254 punti
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Buon giorno a tutti, E' finalmente disponibile in formato digitale anche il "Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia" pubblicato dal Circolo Numismatico Milanese dal 1903 al 1918. Questo è il link dove potete scaricarlo. http://www.socnumit.org/bolnumartmed_50.html Buona lettura a tutti. Matteo4 punti
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Non hai letto bene... hai letto benissimo. In passato tale simbolo è stato interpretato come un "rosetta", come una "stella" o come (appunto) uno "sperone". Dovendo "prendere posizione" a riguardo nello studio pubblicato si è scelto il più realistico "sperone" in quanto, vi è stato modo di osservare, in esemplari ben conservati, all'interno del simbolo stesso un foro. Tendo però a precisare che l'ipotesi "sperone" ha origini più lontane rispetto al nostro scritto. Mi limito a citare il MEC XIV a p. 225 dove (cito testualmente) è scritto: "the symbol in the field has been variously described as a rosette or a star, but a mullet, i.e. a rowel spur in the form of a five-pointed star whit a hollow interior, seems to be what it actually represents" ed il lavoro di J. Baker "Tipologia ed epigrafia nella evoluzione dei carlini". Ne approfitto per segnalare inoltre, in considerazione delle numerose richieste a riguardo, che la pubblicazione di Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Catalogo monetario che è il naturale seguito di Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Indagine archivistica sulla politica monetaria e analisi critica dei materiali è di imminente uscita.4 punti
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Credo sia doveroso fare una premessa. @@Rex Neap (Pietro Magliocca) ha citato gli autori dimenticando però di citare l’opera quindi ritengo doveroso (non me ne voglia), per chi legge, riportare anche il titolo del testo a cui fa riferimento: Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Indagine archivistica sulla politica monetaria e analisi critica dei materiali. Detto questo passiamo al nocciolo del quesito. In pratica non vi sono differenze sostanziali tra le due emissioni di saluto tra Carlo I e Carlo II (oltre al numerale del re ovviamente) questo perché era la volontà sovrana ad esigere che i carlini di Carlo II fossero battuti come quelli del padre. E’ documentato (1295) infatti : «volentes indempnitati dicte Curie precavere hoc tibi oretenus et expresse commisso tenore presentium tue fidelitati mandamus quatenus circa id diligenti consideratione prohabita diligentia et cautela que honori nostro et comodo videris convenire intendas et intendi facias per viros idoneos et fideles ac expertos intalibus ad cudi faciendam karolenos aureos et argenti qui sint illins tenute ac forme sicut erant illi qui cudebantur tempore clare memorie domini patris nostri et laborandum in sicla predicta eo modo et forma quibus habes ut predicitur oretenus in mandatis circa predicta operosus et sollers existens cum consilio magistrorum rationalium» (ASNa, AA, Registri, reg. 73, c,254r da Giuliani-Fabrizi 2014, p. 94). In cui è ben evidente (nella parte in grassetto sottolineata) l'ordine che disponeva che i carlini d’oro e d’argento dovevano essere battuti, iconograficamente, come quelli battuti al tempo di Carlo I. Fatta quindi questa dovuta integrazione alla discussione mi permetto di consigliare di essere cauti a cercare differenze di stile che possano caratterizzare l’una o l’altra emissione perché si tratta di monete battute in gran quantità e questo ha reso necessario l’utilizzo di molti conii che ovviamente possono avere piccole differenze fra loro, anche perchè lavorati da mani diverse. Uno studio su queste differenze è auspicabile ma andrebbe fatto su un vasto numero di esemplari per ogni regnante al fine di ottenere una casistica probante.4 punti
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Questa discussione rischia di convertirsi in un grido quasi unanme di sfiducia nelle Istituzioni. Purtroppo le ragioni di sfiducia sono tante e da qualche decennio tutte le Istituzioni sembrano essersi impegnate a sputtanarsi reciprocamente, a delegittimizzarsi, ma in questo modo delegittimano prima di tutto se stesse. Questo è molto grave, perché la politica (come la fisica) odia il vuoto. E quando si crea un vuoto di potere, esso prima o poi viene occupato da qualcuno (più prima che poi). Qualcuno che dichiara di farlo per fare pulizia di tutto il marciume, ma che poi storicamente ha dimostrato di far parte di quello stesso marciume, quando addirittura non era lui stesso uno dei burattinai che, ben occulto alla vista, giocavano alla delegittimazione delle Istituzioni. A questo disegno eversivo è doveroso opporsi. E ci può opporre in due modi paralleli: partecipando nelle Istituzioni ed evitando di fare di ogni erba un fascio, che il qualunquismo non produce nulla. Se coloro che hanno dei valori e sono pronti a impegnarsi nella difesa dei valori in cui credono - primi fra tutti l'onestà, l'impegno sociale, il senso dello Stato - si ritiirano sull'Aventino e restano al margine delle Istituzioni, allora queste saranno sempre di più patrimonio dei disonesti e degli opportunisti. Venendo alle Istituzioni museali e alle sovraintendenze, certamente anche lì ci sono e purtroppo ci saranno anche in futuro delle mele marce. Esse sono istituzioni reali, non ideali. Ma la verità non sono quelle mele marce, poche ma che puzzano assai e fanno rumore, bensì tantissimi funzionari che s'impegnano perché credono in quello che fanno e che tentano di fare del loro meglio, nonostante vengano loro negate le necessaarie risorse e nonostante la demotivazione e lo scoraggiamento causato dalle ragioni già precedentemente discusse. Cerchiamo di guardare e di valorizzare quelle figure professionali che sono ben degne di essere valorizzate e poste quale esempio anch etico: ci sono e la loro presenza non va messa in sordina in un qualunquismo che fa il gioco dei disonesti, che nel marciume, reale o presunto che sia, prosperano e ingrassano.3 punti
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La calibrazione del bianco è un'operazione semplicissima, ma deve essere eseguita in modo scrupoloso. Questo non è solo una mia manìa, ne voglio apparire pedante nel dare lezioni di fotografia (come qualcuno ha asserito qualche tempo fa da un'altra parte), ma è l'unico modo che permette di rendere il colore del metallo nel modo più veritiero possibile, e, se ci pensate, questo è uno dei tanti problemi che poi causa tante incomprensioni quando si postano monete: E' chiaro che chi è dall'altra parte del monitor si basi sulle fotografie. Se queste presentano un colore del metallo (se di rame poi, ancora più fondamentale) non veritiero, ne risente chiaramente il giudizio che viene dato. per cui, se vi va di divertirvi un pochino, ecco la semplice procedura con cui è possibile impostare il punto di bianco. - Usare un cartoncino bianco, non lucido (non deve riflettere la luce) - Seguire le indicazioni che trovate sotto l'apposito menu (se è in inglese, si trova sotto "white balance", solitamente abbreviato con le iniziali WB). Di solito è sufficiente andare su "SET" (o imposta) e la macchina effettuerà uno scatto in cui memorizzerà il colore bianco. Se si usa la reflex il procedimento è un po diverso, ma in linea di principio rimane sempre molto semplice da eseguire. E' fondamentale eseguire l'operazione nello stesso ambiente e con le stesse luci di scatto, quindi se scatta all'aperto, deve farlo praticamente prima di scattare. Ovviamente, se si cambia ambiente ed illuminazione, l'operazione va eseguita nuovamente. Personalmente raccomanderei una luce artificiale, non solo perchè è controllabile e costante, ma è anche più idonea per fotografare le monete. E' sufficiente una semplice lampadina a risparmio energetivo, 10 o 15W al massimo vanno bene, al limite deve stare attento alla distanza tra moneta e lampadina. Per il resto, non serve chissà quale attrezzatura. Certamente la passione, se c'è, aiuta... e molto. Allego una vecchia foto eseguita con una vecchia compatta digitale (acquista nel lontano Novembre 2005), per dimostrare che con poco, si ottiene già qualcosa di piacevole e soprattuto, fedele (il più possibile) alla realtà, che è proprio il requisito imprenscindibile per una foto monetale.3 punti
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1903 REGNO UNITO EDOARDO VII 1 Farthing, ben conservato3 punti
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cosa ne pensate di questo cavallo di Ferdinando II ribattuto su Carlo VIII per Chieti, con conio Aquilano di Ferdinando I,tipo D.A. 140 , io ne ho visti pochissimi in questi anni, credo sia un buon R32 punti
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Buongiorno, vi mostro questa moneta ...perchè sinceramente la vorrei acquistare, come vi sembra? che conservazione gli attribuiamo? grazie a tutti.2 punti
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Il paradosso è che quello che hai indicato nelle ultime righe del tuo precedente post e che mi trova pienamente d'accordo. . molti collezionisti, me compreso, collezionano dando meno importanza all'aspetto economico e più a quello storico della collezione.. l'istituzione pubblica compie, invece, una mera analisi dei costi e benefici circa l'accettazione o meno della donazione numismatica che intendiamo fare...in poche parole, se la nostra collezione vale poco...è inutile pensare di donarla a musei...perchè difficilmente l'accetteranno, sia che si tratti di donazione pura e semplice sia che si teatti di una donazione modale...evelina, infatti, aveva una signora collezione..monete che molti collezionisti se le sognano2 punti
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Il ritratto uguale e/o similare a quello di mario era sicuramente dovuto alla non conoscenza, nell'immediato, delle fattezze del nuovo imperatore presso gli addetti della zecca. Quanto al rovescio non credo proprio fosse in uso con Mario. Non ho sottomano il RIC ma non mi pare un rovescio tipico di Mario. Credo fosse un primo iniziale messaggio politico e programmatico di Vittorino dove sostanzialmente intendeva esprimere la sua "aequitas" di nuovo regnante nei confronti da un lato dei suoi sostenitori, delle sue truppe e dall'altro dei soldati e dei nuovi sudditi acquisiti dal precedente sovrano. Forse avrete capito che a me la moneta pia e strana :D imitativa, usurpatori, ritratti di transizione... Questa la trovo molto affascinante perché segna con evidenza un momento di passaggio tra un sovrano e l'altro: è un'altra foto quasi istantanea del nuovo imperatore, ma con reminiscenze del precedente.2 punti
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Mi rendo conto che rischio di uscire dal seminato, ma il problema è il senso del tempo, senso che ritengo ormai da tempo perduto a causa di un ingravescente degrado antropologico (dell’Occidente). Ormai la maggioranza vive in una bolla atemporale, un eterno presente ludico. Ormai si viaggia come veloci ed instancabili surfisti sulla cresta dell’onda, senza alcuna tensione a fermarsi ed approfondire. Tutto ciò che conta è il movimento, possibilmente veloce, anzi velocissimo. Quello che mi piace di questo forum non è solo la numismatica, ma anche la possibilità che mi offre di scambiare opinioni con persone che sono disposte a passare ore ed ore su un tondello di pochi millimetri, a ricostruirne la storia con calma e con fatica e, soprattutto, a compiere con passione queste ricerche che per i più (gli stolti) sono forme di “masturbazioni cerebrali” che “non servono a nulla” o che “lasciano il tempo che trovano”. Come se i modi di fare non transitassero sempre da un settore all’altro della vita, come se la vita stessa non dovesse essere vissuta con attenta passione. Vi offro una soluzione mediata, subordinare la disponibile dell’asse ereditario ad un “modo” (“cum onere”): a) se la figliola vuole diventare comproprietaria degli immobili con le “Figlie della Povera Pastorella di Guadalupe” (le Figlie della Povera Pastorella di Guadalupe sono davvero terribili quando si tratta di immobili) va bene così, fatti suoi; b) se la figliola vuole essere l’unica erede, curi la pubblicazione della mia collezione entro due anni dall’accettazione dell’eredità. Mi domanderete perché non curare io stesso la pubblicazione: c’è sempre la speranza che la figliola si appassioni.2 punti
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@@antvwaIa con riferimento al post 169 "L' inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." Italo Calvino "Le città Invisibili" 19722 punti
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Guernsey. Edward VII (1841 — 1910) 1 DOUBLE. La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 1 PESETA. Paesi Bassi. Wilhelmina (1880 — 1962) 1/2 CENT. 10 CENTS. La Francia. Terza Repubblica. 25 CENTIMES. (Era le prime monete di rame-nichel in Francia. Coniata per un solo anno.) Shvets. L'unione con la Norvegia.Oscar II (1829 — 1907). 10 ÖRE.2 punti
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Si, però poi i pavesi si ribellarono al dominio tedesco e costrinsero l'imperatore a fuggire dalla città....., nel contempo ci stava Arduino che tentava, senza riuscirci a riprendere la corona d'Italia e che aveva contro vescovi e nobiltà fedeli all'Imperatore.....quindi se devo trovare un punto di contatto storico lo trovo qui eventualmente e non dopo.....2 punti
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La discriminante tra quattrino e doppio quattrino, ammesso sia una distinzione che abbia senso di fare, è legata esclusivamente al peso del tondello, non certo alle legende, delle quali esiste una numero indefinito (e probabilmente non esaustivo) di varianti. Con un peso di 2 grammi il tuo esemplare rientra perfettamente nel range del quattrino. L'apparente assenza della A di MANTVE non è significativa, perchè la A è in nesso con la M e probabilmente è solo poco apprezzabile sul tuo esemplare molto usurato. Peraltro la stessa esistenza di una tipologia da classificarsi come doppio (o triplo, o quadruplo) quattrino è fortemente dubbia: risulta infatti ben difficile da credere che in un periodo in cui la circolazione dei piccoli moduli in rame era pressochè fiduciaria, e con differenze ponderali tra i vari tondelli spesso molto sensibili, ci si prendesse la briga di coniare scientemente monete di doppio peso assegnandole un valore doppio. E' un pò come se oggi le monete da 2 Euro fossero coniate con gli stessi disegni dell'Euro ma le facessero di peso doppio: sarebbe una follia, vista la fiduciarietà di questo tipo di emissioni. I tondelli di peso superiore al normale sono quindi con ogni probabilità tondelli che per errori di zecca sono usciti di peso maggiorato rispetto alla media dei tondelli usati.2 punti
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@@Brennos2 Per quanto riguarda all'ibrido..........penso chi sia una invenzione . Il dritto dice tutto e sempre del 2 e del 3. Ciao2 punti
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@@Brennos2 Ciao , condivido la tua opinione e in una attenta analisi , si evidenziano che la n° 2 e 3 sono sicuramente copie del n° 1 . Non sono totalmente convinto che anche la n° 1 possa non essere genuina. Una visione dal vivo toglierebbe ogni dubbio.2 punti
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Scusatemi, quando ho visto questa moneta dovevo essere un po'rintronato dal sonno... la mia lettura è HIPERATOR H', e nel campo PA//PA//I//CI Questo particolare è molto interessante perchè mostra lo sviluppo del PAPIA che prima è scritto su tre righe con la I abbassata, mentre nei successivi enriciani abbiamo PAPIA su due righe e CI nella terza... qui, invece, abbiamo ancora PA//PA//I su tre righe, e la CI su una terza... in poche parole: I FASE (ottoniani) P A P A I II FASE (in questo denaro) P A P A I C I III FASE (enriciani) P A P I A C I Inoltre H starebbe per Henricus, e dunque potrebbe essere proprio un denaro di transizione tra gli ottoniani e gli enriciani. In ogni caso quella non è assolutamente una A, secondo me. @@dabbene , potrebbe starci? Segnalo anche questo accenno di perline, che, per quanto ne so, è sconosciuto sugli ottoniani, ma abbastanza documentato per Enrico:2 punti
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la valutazione è a volte soggettiva, non è detto che l'esemplare considerato BB fosse migliore che quello valutato BB+ ... :whome: Per quanto riguarda il prezzo di aggiudicazione, sai benissomo che dipende anche da quanti collezionisti si "scornano" in sala.... Inoltre per avere una media indicativa, bisognerebbe avere a disposizione un maggior numero di esermplari venduti......2 punti
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Mi ero gia' espresso in precedenza su questi obrobri ma qualcuno si "arrabbiò " perche' per lui erano belle e le collezionava pure. Adesso pero' mi sorge un dubbio e ve lo butto li: Ma non e' fuorilegge manipolare o scrivere sul denaro?! Perche' ,nel caso,oltre ad essere brutte sarebbe pure irregolari.2 punti
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bravo Antonino bella la moneta,belle le foto (grandi)e la conservazione anche BB/BB+ Vi raccomando ,però,quando postate una moneta,cercate di mettere la classificazione,se proviene da qualche collezione,qualche aneddoto e così via;non abbiate timore di sbagliare classificazione,se eventualmente dovesse capitare qualche errore verrete corretti ed imparerete qualcosa in più. --Salutoni -odjob2 punti
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Vi posto altre 2 foto appena fatte con luce naturale della stessa moneta, calcolando che la mia fotocamera è una piccola compatta, per cui...micromosso, e qualità sono evidenti, cioè in poche parole, sta compatta fa cagare..! In riferimento a ciò che mi ha precedentemente detto l'amico @@soleshine sul lustro di conio....forse ho capito cosa intende, e cioè quella specie di patina molto morbida...che sembra come una cera delicata che di solito io rilevo agli euro appena usciti dai rotolini. In base a questo, aggiungo che, anche non sapendo se questo lustro è un qualcosa che viene aggiunto alle monete come una protezione al momento della coniazione, su questo esemplare del 5 lire 1956 ....con 60 anni alle spalle, per avere ancora del lustro, oltre a non essere mai circolata, dovrebbe essere stata riposta in un luogo sicuro dalle intemperie....credo, altrimenti non si spiegherebbe come mai le monete di oggi, cioè gli euro, perdono molto facilmente questo benedetto lustro, anche se non circolate.. Dico questo perchè ho delle seriette con valore insignificante e che non ho voluto spendere ulteriori soldi per acquistare capsule protettive ecc..(sono 21 seriette...eh), e che si sono opacizzate....cioè non sono più come quelle appena prese da un rotolino... Scusate tutte ste chiacchiere...ma me sono "incartato" un po con sto lustro.. Queste le ultime 2 foto alla mia 5 lire...giudicate voi..2 punti
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Inizio io il 1903: Spagna , 1 peseta Alfonso XIII°.2 punti
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Secondo le voci degli ultimi tempi ci sarebbero dei ritardi tali che va a finire che arriva prima il commemorativo dell'apertura dell'Expo ! :rofl:2 punti
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@@altrove2000 Buona sera, intervengo dopo aver guardato il Lunardi e sono del parere che il tuo soldino sia una contraffazione Genovese. Nella serie di descrizioni dei Ducati di Andrea Dandolo abbiamo a pag 297 al tipo r1 un ducato con la leggenda DAX e una descrizione con l'uso della C chiusa al tipo t a pag 296. Tenendo conto che i ducati riportano in linea di massima, ben corretta la leggenda VENETI, che i genovesi conoscevano molto bene, come nel tuo soldino, le differenze si notano su altri particolari. Tutto l'insieme mi porta veramente a pensare ad una contraffazione Genovese sia Metilene o Scio od altra zecca sovrintesa dai Gattilusio.2 punti
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Ottima catalogazione anche secondo me. Anche se credo non sia stato tosato, il peso è compatibile con la perdita "naturale" nel corso dei secoli. forse la leggerissima scentratura ha esposto di più un lato, ma è una mia opinione.2 punti
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Buon giorno a tutti "i monetari"!! Viste alcune domande rimaste in sospeso, scrivo per alcune doverose precisazioni. Confermo che il convegno si terrà come da locandina!! L'organizzazione è sempre dell'amico Andrea Cavicchi della ditta Eugubium, che ha organizzato i precedenti convegni nella stessa sede. Lo standard è quello. Ci tengo a sottolineare che il convegno non è patrocinato NIP, come già è stato evidenziato. La NIP si è concentrata sul riuscito convegno di Milano del 28/03 ma la decisione di fare svolgere il convegno di Roma è per un duplice motivo: a) si è voluta dare una continuità alle edizioni precedenti in termini di periodo annuale, viste le pressanti richieste di conferma da parte della struttura ricettiva e di moltissimi clienti; b) il convegno, come leggo dai vostri post a conferma, era diventato ormai un consolidato appuntamento nel panorama numismatico italiano in questo periodo dell'anno. Per ulteriori domande e precisazioni sono a disposizione. Vi aspettiamo numerosi!! Stefano Palma2 punti
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@@Luca1984, hai ragione....!! Ahimè da una zecca che mi fa attendere 100gg per spedirmi due divisionali presenti nel loro magaZzino... da Roma a Bergamo, che ti aspetti?? :)1 punto
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Esatto!Giudicare monete in foto è sempre indicativo perchè in mano possono essere tutt'altro. Un piccolo aneddoto.Un giorno di qualche anno fà contattai il Maestro Tevere per una monetina Savoia piuttosto rara per periziarla e gli mandai delle foto in anteprima.Come le vide volle farmi subito un'offerta (erano i primi tempi della numismatica sul web per tutti)classificandola in una certa conservazione.Gli risposi di si ma di aspettare ad averla in mano per giudicarla meglio perche mi sembrava troppa alta la valutazione,cosi fù in sua mano la conservazione si rivelo di ben un grado (quasi) in meno e per professionalità non se ne fece nulla,era un'uomo di principio e onesta conosciuta in poche persone sopratutto nel commercio. :hi: :rolleyes: Dimenticavo: dalla foto vedo molti difetti di conio,i soliti,nel Retro mentre il D/ è meglio.L'usura non mi sembra ce ne sia molta sopratutto la capigliatura è quasi intatta,la prima a rovinarsi,c'è una piccola mancanza di metallo sopra la data che potrebbe essere dovuta ad una caduta o sbattimento con altre piastre.ha subito una lavatina indolore,ci sono traccia di patina pesante qui e là.Per me un qSPL potrebbe starci più o meno ma il problema,per i miei gusti,sono i forti difetti di conio al R/ che ne abbasserebbero il valore o meglio la voglia di acquistarla.1 punto
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Medaglia devozionale Lauretana, ovale,con appendici globulari, bronzo/ottone, della prima metà del XVII sec. (dopo il 1622). - D/ La Madonna di Loreto tra due lampade votive appese ad un arco, in cornice ornata da quattro testine di cherubino, ore 3,6,9,12.- R / Cinque Santi in piedi,sono: S. Filippo Neri, S. Ignazio di Loyola, S. Isidoro agricoltore(al centro)S. Francesco Saverio,S.Teresa d'Avila, tutti canonizzati da papa Gregorio XV nel 1622. Medaglia non comune, anepigrafe. Ciao Borgho1 punto
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Complimenti per tutto. Soprattutto per i 45 anni di vita insieme. E' un tragurado importante. Il giusto equilibrio fa si che si cammini insieme. Io sono a 32 anni di matrimonio e, sono sincero, sono letteralmente volati. Ti auguro ancora tantissimi anni di vita insieme, così ad ogni anniversario arriva uno scudo per te e un anello per lei.1 punto
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Salve, Lo Stato si prende già troppe delle mie monete con le tasse, lasciarne altre mi sembra eccessivo e masochista. Se i miei eredi non intenderanno proseguire questa passione allora gli farò vendere tutto con consapevolezza del vero valore di ciò che hanno. Loro si godranno i soldi e gli acquirenti le monete, cosí vincono tutti. Conservare cartellini e fatture da una chiara idea del valore economico. Per invogliare l'amore è necessario coltivarlo da piccolo, trasmettere ai posteri le proprie passioni è un cammino lungo ma ricco di soddisfazioni. Un diario aiuta.1 punto
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@@Paolino67 Ok la mia era solo curiosita', era solo per capire in generale come funziona il sistema grado conservazione /valore commerciale,le ultime domande che ho fatto in questo post non erano riferite alla mia moneta ma come ho gia' detto in generale, non ho nessuna intenzione di separarmi da questa moneta che x me ha un significato particolare :)1 punto
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Le pagine del catalogo "Imperatori Romani" sono 165, mentre quello delle "Divinità Greche" sono 65, quindi in totale sono 230 pagine, il prezzo di 25,50 più spese penso che convenga, visto che quelli stampati sui due sono di 25,00 € per il Romano e 15,00 € per il Greco. Per quanto riguarda la composizione devo dire che le foto sono molto belle e nitide, tutte a colori, la forma è quella di presentare ogni Divinità o Imperatore con una scheda descrittiva, poi si procede con la monetazione dai nominali più alti fino al più basso, tutti con descrizione. Insomma molto bello esteticamente ed abbastanza interessante per le informazioni descrittive, unica pecca di questi cataloghi non sono presenti le quotazioni delle monete nei vari stati di conservazione, insomma se sei un neofita che cerca solo delle belle pubblicazioni possono andare bene, ma se cerchi una cosa un pochino più dettagliata allora deve vedere altre pubblicazioni, comunque per iniziare non è male. P.s. quelli che sono in vendita sul sito sono i cataloghi vecchi, so che sono già uscite le nuove pubblicazioni, almeno per quello riguardante le Divinità Greche, quindi aspetta un po' ed acquista le nuove edizioni se puoi.1 punto
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... comunque è un sesino, non un soldino ( mi sono permesso di modificare il titolo della discussione)1 punto
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Riporto ciò che scrive il Muntoni per il testone di Clemente VIII classificato al n. 156: "Questo testone, benchè porti lo stemma del legato di Ferrara, cardinale Pietro Aldobrandini, fu battuto con conii certamente incisi a Roma, come dimostra l'identità del dritto, usato per altri testoni sicuramente prodotti a Roma (v.n. 33). Che la effettiva battitura avvenisse a Ferrara non è certo mentre pare che quella dei quattrini sia da attribuire alla zecca provinciale". Credo che i dubbi sull'attribuzione stiano tutti in queste parole. Non ho notizia di documentazione ulteriore che definisca la questione con certezza. Del testone in questione il CNI censisce 8 tipi diversi, varianti perlopiù nella punteggiatura. Il giulio "sine clade" dovrebbe essere il Muntoni 56 (la nota sul testo evidenzia che "la legenda allude all'acquisto pacifico della città di Ferrara da parte della Chiesa per estinzione della Casa d'Este, dìfeudataria della città") che è moneta coniata a Roma e che il Papa, in visita alla città di Ferrara l'8 maggio 1598 avrebbe lanciato al popolo. L'altra moneta, pure questa che sarebbe stata lanciata al popolo, è probabilmente il testone catalogato sul Muntoni al n. 22, anche questo coniato a Roma.. Le foto le trovi sul Muntoni.1 punto
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Io ho dato un'occhiata al catalogo Montenegro che possiedo e come BB la mette con valore più alta... Però il Montenegro ha i prezzi un "pochino" alti e questo è risaputo. Non possiedo il Gigante che molti venditori ho visto usare come prezzario. Diciamo che a 100€ ci arriva sicuramente :good: Saluti Alex1 punto
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Anzi no .... meglio che continuino ad essere superficiali e poco attenti ... così che ogni tanto si trovi una chicca (variante non riconosciuta).1 punto
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@@contemax67 confermo quanto detto da me in precedenza sul mio altissimo apprezzamento di questo esemplare, che rientra a più che pieno titolo nei miei parametri di gradimento. un saluto.1 punto
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ho visto sul sito che nei metodi di pagamento non c'è la carta di credito......possibile?? c'è il ccpostale e il bonifico.... qualcuno ha già acquistato con il ccpostale?? come funziona?? grazie1 punto
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Si @@TONDELLO la guardo anche da quel profilo ma penso che sull investimento in monete pendono troppe variabili. Se ne e parlato altre volte, e io non credo tanto in questa reale possibilità. Diciamo che se tutto ma proprio tutto dovesse andare bene e cioe se hai fatto un buon acquisto e la moneta non si e danneggiata nel corso degli anni e non hai subito un furto e o tuoi eredi non si sono litigati e/o e la tau futura badante non te l ha trafugata e i tuoi eredi sapranno come e a chi rivenderla e avranno pagato le spese di intermediazione e nn avranno trovato un commerciante disonesto che con pochi spiccioli gliela avra portata via........e quindi finalmente tra tot anni riusciranno a realizzare .......quanto gli restera realmente in tasca????, Nessuno puo rispondere a questa domanda..... Io preferisco pensare ad un bel gioco mio ed eventualmente ma solo eventualmente alla possibilita di riprenderci qualcosa di quello speso. Per investimento al massimo posso pensare ad acquistare marenghi, almeno scommetto solo sul valore dell'oro, e forse ti diro' e' meglio comprare titoli con sottostante oro (etf per intenderci), almeno alcuni di quegli aspetti che ti dicevo( furto, danneggiamento, etc. etc.) sono bypassati.1 punto
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Buonasera!! E' da un po' che non postavo una discussione...ma stasera sono stato colto da un flash...Sapete quelle cose che una volta sapute sono facilissime ma che prima nemmeno le avevi pensate? Ecco, francamente non c'avevo mai pensato, ma vediamo di cosa sto parlando (per molti di voi sicuramente sarà la "scoperta dell'acqua calda"...ma io, non c'avevo mai pensato, pertanto, lo condivido :D). Come dal titolo avevate intuito che la moneta della quale sto parlando è questa. Chi ama le repubblicane, avrà sicuramente notato che al 90% c'è sempre un nesso tra le figure nella moneta e il magistrato emittente...fino all'esasperazione dei nomi (Thorius, un toro; Acisculus, un piccone e così via). Ecco, di questa moneta, mi ero sempre chiesto del perché vi fosse il buon vecchio satiro Marsia, fino a stasera...ma facciamo una digressione "linguistica". Premesso che non sto per farvi una lezione di latino, non ne ho i mezzi e nemmeno ci voglio provare. Nel latino arcaico, così come nell'Etrusco, la lettera "C" veniva rappresentata con la "K", in quanto non esisteva la "C dolce" (/ʧ/). Quest'ultima nacque solo più tardi, nella tardo antichità, si pensa. Tralasciando che il grafema "C" soppiantò comunque la "K", sappiamo però che il suono rimase sempre "duro". Avremo quindi: IVLIVS CAESAR che si pronuncia: KHESAR (scusate ma non conosco i modi per trascrivere le pronunce, quindi, mi arrangerò :D ). Perché sì, non si dice CESAR, neanche SISAR come gli anglofoni...ma si diceva KHESAR, un po' come il KAISER tedesco. Ma anche un altro personaggio ha il nome storpiato da tempo...il buon Cicerone :D...sì, la vera pronuncia non è come la si dice tutti i giorni...ma era con molta probabilità KìKERO. E così via, insomma. Vi chiederete, cosa c'entra tutto questo con il satiro? C'entra, perché la lettera C subì un'altra inflessione a seconda della sua posizione in una parola. Esempio pratico: Anco Marcio, tutti noi lo leggiamo Anco Marzio. Marco Porcio Carone: meno frequente, ma alcuni lo chiamano Marco Porzio Catone...ebbene, l'accoppiamento "RC", veniva appunto pronunciato come l'odierna Z, o più probabilmente come la S. Viene da se, quindi, che la gens MARCIA i latini stessi la chiamavano gens MARZIA, o MARSIA. Bene...dopo tutto sto papier di scritto, sono fermamente convinto che il buon KENSORINUS (e non CENSORINUS) abbia volutamente inserito nella moneta il buon satiro semplicemente per una splendida assonanza tra il nome della sua Gens e quello del povero sileno finito scorticato vivo da Apollo. Quindi, la prossima volta che leggerete L. MARCIVS CENSORINUS, leggetelo L. MARSIUS KENSORINUS. :P Buonanotte!! :) Mirko :)1 punto
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1877-1977 centenario SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO FRA MACCHINISTI E FUOCHISTI DELLE FERROVIE ALTA ITALIA MUTUA NAZIONALE PERSONALE DI MACCHINA DELLE FERROVIE DELLO STATO Ottone argentato, mm. 351 punto
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