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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/22/15 in tutte le aree
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Un pezzo di 1-yen 1894 (Meiji 27) colpito 26,96 grammi di argento ,900. Pezzo grosso del Giappone 1-yen argento—come era il caso con molti dei grandi monete d'argento di tutto il mondo durante la seconda parte del 19° secolo—incontrato alcune difficoltà di circolazione e a volte fatica a trovare un'occupazione utile. Queste monete 1-yen, per esempio, sono state utilizzate frequentemente come commercio monete anche come originariamente coniati. Giappone formalizzato l'uso di questi pezzi d'argento 1-yen come commercio di monete da loro demonetizing in aprile 1898 (Krause 2006 dice 1897), riciclaggio molto del loro argento come monete più piccole, e poi countermarking circa 20 milioni di loro a servire come lingotti d'argento in Corea, Taiwan (Formosa) e Manciuria meridionale. Rilevo qui che nel 1898, il giapponese ha avuto il beneficio della debacle dollaro commercio negli Stati Uniti, e anche se non posso dire per certo che avevano quel disastro particolare in mente, la demonetizzazione e il contrassegno “Gin” mantenuto le vecchie monete 1-yen da tornare a casa e sollevando il genere di caos causato di dollari per il commercio americano come tornarono dall'Oriente nei numeri grandi (e destabilizzanti). :) v. ----------------------------------------------------------- An 1894 (Meiji 27) 1-yen piece struck in of 26.96 grams of .900 silver. Japan’s big silver 1-yen piece—as was the case with many of the world’s big silver coins during the latter part of the 19th century—encountered some difficulty circulating and sometimes struggled to find useful employment. These 1-yen coins, for instance, were frequently used as trade coins even as originally coined. Japan formalized the use of these silver 1-yen pieces as trade coins by demonetizing them in April 1898 (Krause 2006 says 1897), recycling much of their silver as smaller coinage, and then countermarking about 20 million of them to serve as silver bullion in Korea, Taiwan (Formosa) and southern Manchuria. I note here that in 1898 the Japanese had the benefit of the Trade Dollar debacle in the United States, and although I can’t say for sure that they had that particular disaster in mind, the demonetization and the “Gin” countermark kept the old 1-yen coins from returning home and raising the kind of havoc the American Trade Dollars caused as they returned from the Orient in large (and destabilizing) numbers. :) v.4 punti
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Buonasera di ritorno dal convegno di Parma a mani vuote vi posto il mio unico oro di Napoli acquistato qualche mese fa... Pareri sulla conservazione?? Grazie a tutti quelli che risponderanno.. Luca3 punti
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« Traditi egualmente, egualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; ché mai ha durato lungamente l'opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni. » Buonasera a tutti, vi presentiamo una delle ultime entrate in collezione; questo 10 tornesi 1859 per Napoli non brillerà per la definizione del conio (soprattutto al D/) che presenta alcune fratture e una mal impressione della legenda nel giro, ma ci ha colpito per colore, fondi e freschezza dei rilievi (peccato per i numerosi segni da contatto che in realtà sono meno penalizzanti). Pensiamo inoltre si tratti della variante minore (citata sul catalogo) : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/immagine.moneta/c42521 Anche se comune, speriamo vi piaccia, ogni commento di grado e valutazione ma anche un rimando storico è gradito! Grazie anticipatamente3 punti
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buonasera@@ciosky68 Riassumendo per conferme Il Calciati a pag. 190 mostra le monete N. 76/1 e la 76/2; cosi fatte D/ aquila a dx a testa bassa con pesce negli artigli R/ Granchio; sotto due pesci, di cui uno rivolto a dx e l'altro a sx. questa monete hanno un peso rispettivamente di gr.: 5,05; 4,92; E' chiaro che il Calciati ha riportato le monete, con i pesi, che aveva a portata di mano per il suo studio. Altre monete di peso minore, ne saranno certamente state coniate col passare degli anni; e si sa che col passare del tempo le monete calavano di peso. pesi delle monete La prima moneta postata dal Calciati, di questo tipo, la 75, ha un peso di gr. 7,45 e l'ultima la 75/8 ha un peso di gr. 6,46; cioè un grammo in meno; il che equivale al 15% in meno.( è inteso per le monete sulle quali il Calciati ha espresso la sua ricerca) PS: Il Calciati nei suoi volumi riporta le monete alle dimensioni reali e riporta i pesi per ogni moneta.; la 75/1 ha il peso di gr. 7,43 (non 7,11)come da te postato. I diametri delle monete: la moneta 75 il Calciati la porta con un diametro di mm. 18,9 col peso di gr.7,45 la moneta 76/2 il Calciati la porta con un diametro di mm. 18,0 col peso di gr. 4,92 la moneta postata da te (con dati da te forniti) ha un diametro di mm. 17,00 ed un peso di 4,50 Ciò dimostra che calando il peso cala il diametro e sicuramente sono le coniazioni di fine serie della tipologia di una moneta. Quindi la tua è una coniazione dell'ultimo periodo di produzione, di questo tipo di moneta, o è più consumata delle altre, dello stesso periodo di produzione, per vari/altri motivi. Concludendo: la tua moneta è catalogata giusta ciao pietro2 punti
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In soli pochi decenni dalla scoperta, il Dodo - nome scientifico Raphus Cucullatus - si estinse. Oggi si ritiene che il motivo principale dell'estinzione, non risieda tanto nella caccia portata avanti dall'uomo, dato che la carne di tali volatili era considerata dura e di sapore sgradevole, quanto piuttosto in un insieme di fattori concomitanti tra cui: l'introduzione nell'ecosistema delle Mauritius di specie antagoniste quali cani, maiali e scimmie che razziarono le risorse naturali dell'isola e ne modificarono in maniera permanente l'habitat; nella circostanza che i Dodo deponevano un solo uovo per volta e che questo veniva spesso sottratto dall'uomo e dai succitati predatori rendendo difficile la prosecuzione della specie; nello scarso numero iniziale di tali volatili che sembra dimorassero esclusivamente in delimitate zone situate nel sud e nell'ovest dell'isola principale, nei boschi immediatamente prospicenti le coste. In ragione di tali circostanze già a partire dal 1638 i Dodo divennero estremamente rari e l'ultimo avvistamento ufficialmente riconosciuto dalla scienza risale al 1662. Fino al XIX secolo, in ogni caso, non ci si rese effettivamente conto dell'avvenuta estinzione, ed in realtà molti naturalisti, per lungo tempo, ritennero persino che il Dodo non fosse mai realmente esistito ma che piuttosto rappresentasse un mito senza basi scientifiche. Spesso considerati degni di attenzione per il loro buffo aspetto, diversi esemplari furono catturati e spediti via mare in Europa ed in Asia. E' noto come un Dodo visse per diversi anni a Praga nella Corte dell'Imperatore Rodolfo II d'Asburgo (1552-1612), altri due esemplari furono visti tra il 1628 ed il 1634 presso la Corte del Gran Mogol in India ed è stato recentemente confermato che un Dodo giunse vivo in Giappone, a Nagasaki, nel 1647, ultimo esemplare conosciuto ad essere vissuto in cattività. Proprio uno degli esemplari vissuti in India al tempo del Gran Mogol Jehangir è stato ritratto insieme ad altri volatili in questo dipinto opera dell'artista Unstad Mansur. Tale dipinto è oggi considerato come la più veritiera rappresentazione di un Dodo in vita.2 punti
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Non conosco il prezzo pagato per questa moneta....... Comunque per poterti alleviarte dal "terribile dubbio.... :crazy: " che ti attanaglia........ :nea: posso dirti che anche io seppur rendendomi conto dello stato di conservazione del grano, e sapendo che lo scudo è pur sempre una moneta d'argento di 25 grammi............ avrei scelto il primo..... ma qui conta l'indirizzo che uno vuole dare alla propria collezione o alla propria tipologia di studio..... quindi il "valore" che si vuole dare al "pezzo" è solamente soggettivo.2 punti
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La legge dice chiaramente che "non si è obbligati" ad accettare oltre 50 monete metalliche, in buona sostanza se il creditore li accetta non c'e' alcun problema, cosa che succede spesso perchè magari gli necessitano. Io stesso ho portato 400 pezzi da 10 cent. al tabaccaio, naturalmente è rimasto contentissimo, ha risolto temporaneamente la sua possibilità di poter dare un resto. Ma nello stesso tempo la legge da la possibilità, per esempio, ad un commerciante di elettrodomestici, di poter rifiutare il pagamento di un costoso frigorifero con un camion pieno di spiccioli. Cosa quest'ultima non facile da gestire, sia per il debitore che per il creditore. Si, son sempre soldi, ma bisogna utilizzarli poco alla volta, io stesso dietro un bancone mi seccherei non poco a ricevere 10 chili di monetine per il pagamento di un bene, posso quindi rifiutarli ed ho alle spalle una legge che me lo permette.2 punti
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Oggi il denaro è convenzione e come tale alle convenzioniè soggetto http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&dizionario=6&id=24382 punti
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Posto anche monete che due anni prima: - 5 pesetas Alfonso XIII 1892 - 1 corona Francesco Giuseppe II 1893 - 20-10 heller 1894 Francesco Giuseppe.2 punti
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Se la moneta l'avessi presa sciolta da un commerciante l'avresti pagata piu' di 55 euro, poi magari qulacuno dira' che si trova a 20 euro ma poi non ti dicono mai dove. Bella pescata. Ciao2 punti
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Mint in Kremnica (Slovacchia) → vedere Link: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php/topic,27283.msg176008.html#msg1760082 punti
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Assolutamente irregolare, esiste un limite posto potere liberatorio della moneta da rispettare.2 punti
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Ciao @@magdi credo anche io che sia cosi,salvo eventuale smentita di @@monbalda,approfitto del fatto che sia tuo l'ultimo intervento per far risalire la discussione e per complimentarmi per il tuo interessantissimo articolo (i castruccini di lucca "monete per dispetto")del settembre 2014che porta la tua firma e che ho letto solo ieri.vorrei inoltre mostrare il mio, visto che sempre di denaro di lucca si tratta.dovrebbe essere una tipologia2.buona notte a tutti.2 punti
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@@MAP Non è che sia illecito, semplicemente chi riceve il denaro ha il diritto di rifiutarlo, e a quel punto devi cambiarlo. Certo che c'è scritto, altrimenti non sarebbe una norma: Art. 11 del Regolamento CE 974/98: "Ad eccezione dell'autorità emittente e delle persone specificamente designate dalla normativa nazionale dello Stato membro emittente, nessuno è obbligato ad accettare più di cinquanta monete metalliche in un singolo pagamento"2 punti
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@@joker67 A me risulta che il potere liberatorio degli euro sia fissato a 50 pezzi. Ossia fino a 50 pezzi sei costretto ad accettarli, dal 51esimo hai il diritto di rifiutare e pretendere che il debitore vada a cambiare personalmente i soldi e ti paghi con tagli superiori.2 punti
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@@morpheus 78 buonasera Usurata ma pur sempre una bella moneta concordo con @@Lay11 saluti2 punti
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Se si postano questi disastri però si perde il senso della discussione che è nata per i difetti di conio, se si hanno dei dubbi ci sta ovviamente ma se sappiamo già di avere in mano una moneta torturata meglio evitare altrimenti ci riempiamo pagine su pagine con queste poveracce....................... :angel:2 punti
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Vero e non vero Filippo. Tevere, ad esempio, cambiò negli utlimi anni il tipo di bustina per diversi problemi avuti con il tipo precedente. Si ritrovò con una plastica fatta con una miscela con componente in acetato, proprio per evitare reazioni chimiche con il metallo per quanto possibile, ma TROPPO RIGIDA, che creò un sacco di problemi alle perizie fatte, le quali tendevano a spezzarsi in due, nella parte centrale. Le cambiò quindi con un nuovo set rifatto, sempre con la componengte in acetato presente, ma resa più morbida ed elastica dalla nuova miscela. Tutto questo mi é ben chiaro perchè io feci fare le mie proprio utilizzando un'ulteriore rivisitazione della miscela utilizzata partendo dalle ultime fatte da Emilio. Quindi, forse dire che non vi era attenzione in merito a questo aspetto mi é parso un po' troppo generalista, come discorso. Ci si dimentica sempre di dire che a volte l'utilizzo della bustina ulteriore in acetato, quando non direttamente richiesta, non é nient'altro che un metodo per nascondere ancor di più la moneta... Detto questo, io sono dell'idea che ogni professionista dovrebbe vendere periziata e garantita la moneta, così oltre alla chiacchiera rimane qualcosa di concreto. Poi il collezionista ci farà quello che ritiene più opportuno.2 punti
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Per me sono monete che hanno un significato Storico/Politico/Culturale... importantissimo di un periodo dove ci sono state azioni che non possono e non devono essere dimenticate, per come una sola persona con le sole parole può e ha potuto convincere muovendo a suo piacere milioni e milioni di altre persone, nel male e nel bene (in questo caso per me nel male). Per non dimenticare MAI anche la Numismatica può insegnare! 2 Marchi 1937 zecca F peso gr.8,00 diametro mm.25,0 contorno: liscio con iscrizione in incuso1 punto
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L'articolo segnalato da Matteo al post # 82 dedica alle contromarche sugli stateri di Egina cinque pagine, una delle quali è li illustra tutti. apollonia1 punto
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Un saluto e Buon Anno a tutti prima che finisca in cassetta di sicurezza domattina, condivido con Voi il regalo che mi sono fatto quest'anno, un carlino da 5 doppie d'oro di Carlo Emanuele III, millesimo raro, del 1757 (quindi non il solito '55 che si vede solitamente). Di questa monetazione sono stati coniati, per le cinque date conosciute, 2.376 esemplari, gran parte dei quali non sono giunti a noi perché rifusi o comunque tesaurizzati già all'emissione. La ritengo moneta di una certa importanza e prestigio anche a livello internazionale, ed è giunta fino a me, acquistata ed entrata in collezione in un modo anche abbastanza inatteso proprio sotto Natale, che non sto a dirvi per non annoiarvi. Un massimale che reputo di grande rilievo sia per tipologia che per data che per conservazione a mio avviso, ultimamente apparso alla ribalta di varie aste internazionali con direi discreto successo di pubblico e con aggiudicazioni finali decisamente interessanti. Le foto non sono il massimo ma si sa, non sono che un dilettante; chi desidera peraltro può reperirla meglio effigiata su un noto listino a prezzi netti. Comunque la riga al R nella realtà è quasi inesistente, il bordo presenta un difettuccio di conio a ore 8 del D ed i rilievi sono generalmente ottimi sia al R che al D, con le gemme della corona ed i capelli conservati meglio di entrambi gli esemplari esitati lo scorso autunno a Ginevra e a Parigi, che ho studiato molto attentamente per rilevarne le affinità. La giudico personalmente almeno in linea con la valutazione di chi l'ha posta in vendita, ossia SPL+, ma potrei azzardare anche un SPL+/q.FDC ed è a mio avviso tra i migliori esemplari conosciuti, se non il migliore, dato che da mie ricerche non mi sono noti passaggi d'asta di millesimi 1757 in qFDC o FDC. Sono quindi felice di condividere col Forum questa nuova acquisizione natalizia, anche s ein ritardo, di cui sono noti pochissimi esemplari. Ancora auguri! min_ver1 punto
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Posto un bel timbro a secco del Regno delle Due Sicilie firmato da Catenacci. Per una mia leggerezza non ho verificato la data del manoscritto, così da non poter attribuire l'incisione a Vincenzo o Scipione Catenacci. Ringrazio Ciro La Rosa, dell'Archivio Storico Municipale di Napoli, per avermi permesso di fotografare tale bellezza.1 punto
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si un Cavallotto - sigla Augustino Spinula http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE1/51 punto
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Sapessi quante volte preferirei tornare a casa di ritorno dai convegni, a mani vuote, sapendo che a casa mi aspetta una simile moneta. COMPLIMENTI :hi:1 punto
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Giusto...approfondiamo....cerchiamo di capirci qualcosa su questa grande rarità.... Vi ricordo che di questa rarissima moneta vennero in effetti battuti nr.1220 esemplari...poi 759 vennero rifiutati e quindi vennero esclusi dalla regolare emissione. Nel mio volume la catalogo come RN127. Marchisio ne possedeva una, avuta in dono dall'avvocato carlo Olivieri, il cui padre, a sua volta, ne aveva avute 2 dal Promis. Come le ebbe il Promis? Mistero.1 punto
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Quindi la coniazione degli ottodrammi è rimasta un’esclusiva della monetazione di Alessandro I, sul modello di quelli dei Bisalti che univano l’abilità come incisori alla disponibilità dell’argento che potevano estrarre in gran quantità dalle miniere del Monte Pangeo. Spesso gli addetti ai lavori sono incerti sull’attribuzione di alcuni ottodrammi al sovrano o ai Bisalti. Non conosco i motivi per cui non si è più sentita l’esigenza di coniare questi nominali dopo Alessandro I, ma posso presumere che non vi fossero più state per i successori le ragioni politiche e sociali né le condizioni economiche che avevano caratterizzato il regno di questo sovrano. Possiamo tornare a Perdicca II concludendo la presentazione delle sue monete con questo diobolo con la testa di Eracle sul diritto e alcune sue armi sul rovescio, di cui posso dare solo le caratteristiche da http://www.snible.org/coins/hn/macedon.html#PerdiccasII D/ Head of bearded Herakles R/ ΠΕΡ Club and bow in incuse square. AR Diobol. [b. M. C., Mac., p. 163.] Adesso tocca ad Archelao I e la parola passa a Matteo. apollonia1 punto
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Nonostante le norme in vigore, come dice giustamente Liutprand, è sempre il buonsenso che prevale, la notizia oggetto della discussione è buffa, curiosa ed attira l'attenzione, diversamente non sarebbe una notizia da web. Scendendo terra terra nella quotidianità nessuno paga con chili di monete un determinato bene, solitamente se ne utilizzano pochi pezzi, alle casse di un supermercato ci innervosiamo tantissimo quando c'e' qualcuno davanti a noi che paga con dieci o venti monetine, figuriamoci che cosa succederebbe con qualche kilo. Il potere liberatorio degli scudi (5 lire d'argento) era illimitato rispetto le monete in rame, bronzo, nickel od altro, giusto perchè in metallo nobile e con un intrinseco riconosciuto ed ufficiale, così come per le monete in oro. Si poteva quindi, per esempio, pagare un bene da 1.000 lire (dato i tempi doveva essere sicuramente una cosa piuttosto costosa) con un bel sacchetto di monete tipo come succedeva nei secoli passati. Chi aveva solo monete in rame o nickel non moriva certo di fame, semplicemente non poteva comprarci una casa con un unico pagamento fatto con centinaia di chili di palanconi. Adesso i biglietti non hanno nulla di intrinseco, ma gli è stata data questa peculiarità: valore facciale garantito da un Paese sovrano, corso forzoso e circolazione fiduciaria (non è depositato un controvalore in oro o valuta pregiata pari al circolante), una specifica legge impone ai cittadini di accettarli e siamo tutti felici e contenti del nostro pezzo di carta in euro da 5/10/20 ecc. , a quest'ultimi gli hanno attribuito i "superpoteri" rispetto alle monetine :D Comunque se i 50 pezzi sono da 2 euro equivalgono a 100 euro, sono una bella cifretta :) In pratica si potrebbe pagare a rate (dove previsto) anche un oggetto costoso. (Le lire avevano il limite di 50 pezzi dal 5 lire al 20 lire - 100 pezzi dal 50 lire al 500 lire, e 200 pezzi per il 1.000 lire, con i biglietti da 1.000 lire invece si poteva pagare anche un'automobile, assurdo... eravamo comunque indietro rispetto altre nazioni, la nostra moneta di taglio più elevato aveva poco valore)1 punto
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Credo che sia interessante e magari da approfondire quello che diceva @@anto R sui bottoni sulla veste di Sant'Ambrogio, a rosetta ma nel suo caso a croce, direi che possiamo prefigurare una variantina tipologica iconografica, forse una emissione per differenziarsi dalle altre....magari si potrebbe vedere se è presente la croce in altre esemplari....1 punto
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Per cortesia gradirei identificare questa moneta del diam. 21mm e peso 1,5 grammi in mano sembra mistura e leggo FER DUX MAN. Grazie1 punto
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Ciao, si tratta del tipo classificato dal Muntoni al n° 17 Var. I, tiara non radiante; in particolare è il tipo con il punto a fine legenda del diritto, per cui CNI 65. Per essere un esemplare proveniente da montatura la conservazione è discreta, si sono persi i dettagli dello stemma è quelli (già deboli al momento della coniazione) della figura della Chiesa al rovescio, comunque siamo attorno al BB. Trattandosi di una tipologia rara, a giudicare le immagini direi che almeno 100 euro può valerli. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Buona domenica piovosa a tutti ! Ritornando al problema di quell'antiestetico deposito di cui ho mostrato anche un'immagine, seguendo i consigli di un amico professionista del settore numismatico, ho immerso la moneta in acetone puro (ininfluente su lustro e patina eventuale) che lo ha istantaneamente sciolto (senza alcuna difficoltà), dopodiche una delicata passata con un batuffolo di cotone idrofilo sempre durante l'immersione, e una sciacquata finale con acqua demineralizzata. Ne è uscita davvero un'altra moneta (rispetto all'"opacume" generale di prima). Se gradite, ho rifatto pure le foto. :) ps: i chiaroscuri sul bordo in basso al D/ sono effetti degli incusi ...1 punto
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Prima o poi c'è sempre il giorno in cui apri un cofanetto, prendi una moneta tra le mani, ne apprezzi la "patina da antico monetiere", ... poi ti ricordi che quando l'hai acquistata tanti anni prima ti aveva dato fastidio per la sua pulizia e lucentezza (che nella foto del catalogo non si notava) .... e ti accorgi di come vola il tempo ................1 punto
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Beh quelli del sindacato sono un po' dei polli, almeno loro la legge dovrebbero conoscerla.1 punto
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buonasera@@ciosky68 dal : Ministero per i Beni Culturalie Ambientali BOLLETTINO DI NUMISMATICA MONOGRAFIA Monete Puniche nelle Collezioni Italiane --Parte II-- ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO Qui ti trasmetto la moneta che è simile alla tua presente sul libro sopra descritto alla pagina 76 . n. 224 qui c'è la descrizione..Moneta Punica zecca italica le immagini sono prodotte con lo scanner e non sempre sono molto chiare ciao Pietro1 punto
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TOLLERANZA ( margine di deviazione ammessa dal peso e dal titolo prescritti dalle norme della zecca)1 punto
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Buona giornata In effetti il soldo che ha postato @@fabry61 mi lascia molto perplesso; una consunzione innaturale che ha risparmiato la legenda ... è consumata, direi quasi appiattita nei rilievi dell'iconografia come succede molto spesso nelle monete indossate come ciondolo che, continuando a sfregarsi sulla pelle e sui vestiti, se ne consumano i rilievi in modo "omogeneo". Qui le lettere che compongono la legenda sono state preservate. Non posso dire che sia falsa, non me la sento, però che sia "strana" si può dire :pleasantry: La tua, @@antonio bernardo, è buonissima e la cosa che più colpisce è la forma della coda del leone ... solitamente la sua forma è una S molto "rotonda"; nella tua (ma anche in tante altre che ho visto in rete del medesimo doge), ha la forma a V. Sarà un simbolo "criptico" del Massaro che, così, poteva riconoscere le "sue" monete? Mah ... fantanumismatica ... ma nemmeno tanto. :pleasantry: saluti luciano1 punto
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@@safado ciao.. Cerco di darti solamente una mia opinione che puo' benissimo essere non condivisa da altri. Prima di tutto controlla bene la tua moneta se quelle macchie che si notano possono essere indice di denario suberato. Penso che la tua moneta sia un falso , probabilmente d'epoca. Non è raro trovare monete che per motivi certamente voluti, si differenziano dalle originali per errori nella legenda o addirittura come il tuo creando degli ibridi. A tal proposito ti allego un ottimo link con appunti di Luigi Pedroni, dove puoi leggere molti dettagli su questo periodo della monetazione romana ( cita fra gli altri un esempio di moneta di M . Vargunteius con al R/ M.Sergius....) http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_1996_num_6_151_20861 punto
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ecco una monetina comune 2 heller 18941 punto
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Ciao, sicuramente è il sorteggio piú benevolo tra quelli possibili. Turno superabile se si mantiene la giusta concentrazione. Entrare nelle prime quattro squadre europee sarebbe giá un buon risultato e a quel punto con un po' di fortuna e uno stato di forma psicofisica ottimale (stimolati da un giusto spirito di rivalsa anzichè bloccati dall'impegno) ce la possiamo giocare a carte pari. Non ultimo, la qualificazione odierna e quella possibile alle semifinali porterebbero un bel po' di € sottoforma di premi. Quindi belli concentrati e vediamo di superare il Monaco! Ciao Illyricum ;)1 punto
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USA 1893 World’s Colubian Exposition "Isabella" Quarter Dollar1 punto
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Io aggiungerei che, se si guarda la cosa da un punto di vista forse un po' estremista, una moneta passata al laser (o anche eccessivamente bulinata volendo) dovrebbe essere considerata un falso in un certo senso, in quanto la figura viene comunque interamente rimaneggiata ai giorni nostri.. Secondo me la base per decretare "autentica" una moneta non può essere solo "l'antichità" del tondello in senso stretto, nel momento in cui i fondi vengono scavati e rimodellati per far risaltare i rilievi in quel modo l'originalità dell'incisione viene a mancare. O anche l'aggiunta di materiale che poi viene inciso ex novo.. Prova ne è il fatto che la moneta sappia di falso dopo il trattamento! Una moneta "deturpata" in quel modo dovrebbe essere svalutata anziché rivalutata, si va ad acquistare l'opera di un artigiano attuale più che il lavoro di un fabbro millenario..a sto punto meglio davvero un MB che, in teoria,è originale e intatto.. Secondo voi è esagerato come punto di vista? È sufficiente la genuinità del tondello in senso stretto per giudicare autentica una moneta? Le monete anche palesemente bulinate vengono ugualmente acquistate ed anche a prezzi maggiorati rispetto a quello della moneta prima del restauro, non è quasi un controsenso? PS, non avevo letto tutti i post e mi sono reso conto solo ora che forse ho espresso un concetto già trattato! Scusate! Per cui tenete buona solo la domanda finale magari! :)1 punto
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e per finire la ciliegina sulla torta: :yahoo: :yahoo: Taglio: 10 cent Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 367.200 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Ciao , innanzitutto non era necessario aprire un topic , basta consultare tra le discussioni importanti "2 euro commemorativi 2014" ed é tutto chiaro . Quella per radio Andorra é una bufala , resta solo quella del Consiglio Europeo , verrà emessa forse a marzo con data 2014 , per la data 2015 non si sa nulla . Questo lo chiudo .1 punto
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Qualche aggiustamento...devo far fare altri aggiustamenti: il mio nome è addirittura più grande del titolo del libro..qualcuno potrebbe pensare che sono megalomane :blum: Poi faccio provare qualche cambio nei colori1 punto
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Oggi.....rigurdando attentamente la mia moneta mi sono accorto che presenta la A rovesciata in SICILIARVM1 punto
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