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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/17/15 in tutte le aree
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buonasera a tutti, vi posto il mio ultimo acquisto... le monete di Francesco I sono le mie preferite.... I che conservazione la vedete... Grazie a tutti quelli che risponderanno.. Luca3 punti
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Concordo che senza informazioni di contesto sia difficile esprimersi. Personalmente della circolazione di biglione d'argento in Giudea in epoca premonetaria non ne so assolutamente nulla. Peraltro la circolazione di biglione in epoca arcaica accanto all'argento monetato é messa in evidenza da un buon numero di tesoretti, in occidente come in oriente. Il fatto che alcuni di questi siano stati rinvenuti nella zona di emissione delle specie monetate tende ad escludere che si trattasse di accumuli finalizzati alla fusione. A questo proposito credo che valga la pena leggere l'interessante lavoro di Kim e Kroll sul ripostiglio di Colofone: https://www.academia.edu/3787028/A_hoard_of_archaic_coins_of_Colophon_and_unminted_silver_CH_I.3_AJN_2nd_ser._20_2008_3 punti
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Buon giorno a tutti. Tunisia 2 franchi argento 18923 punti
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e per finire la ciliegina sulla torta: :yahoo: :yahoo: Taglio: 10 cent Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 367.200 Condizioni: BB Città: Milano3 punti
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si ma...non è che maneggio monete da 90000 euro su un piede solo con una mano dietro la schiena e rigorosamente in piedi sul ciglio di un burrone.... in vita mia ho tenuto anche in mano uno scudone del 1901...l'emozione c'era ma ero SEDUTO con la moneta su un tavolo e sotto avevo del velluto. è chiaro che ci vuole della testa altrimenti.... marco2 punti
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Posto due monete del 1892 ... Scusate ma ora sono di gran fretta e metto solo le foto poi appena posso allego anche qualche info2 punti
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______________ 1892 British India Vittoria (1819-1901) 2 Anna - Argento .9172 punti
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@@Parpajola @@dabbene Soprattutto il santo raffigurato sulle emissioni pavesi non è S. Ambrogio ma S. Siro...quindi lo staffile non aveva ragione di essere presente in mano al patrono. O sbaglio? :D2 punti
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Non credo che sia vero. Grandi intelletti sorgono e ce ne sono (pochi) in qualunque epoca, anche oggi. Che poi ora essi preferiscano altri strumenti quali lo sono, ad esempio, gli articoli, credo che sia proprio perché l'enorme diffusione delle informazioni fa sì che uno nel momento stesso in cui s'impegna nello scrivere un libro di maggiore respiro, si accorge costantemente di restare indietro nelle informazioni e questo crea una certa demotivazione. Poi, diciamoci la verità, scrivere una Grande Opera è cosa mortalmente noiosa! Secondo me, gli Autori delle Grandi Opere sono delle frane con l'altro sesso! Beh: direi che è lapalissiano! Non sono d'accordo. La persona competente distingue, eccome che distingue! tra il pensiero di chi ha qualcosa da dire e quello di chi non ha nulla da dire. In quanto alla persona che pur avendo poca esperienza e competenza su un tema, tuttavia vuol dire la sua (e ne ha pieno diritto), vorrei spendere qualche parola in sua difesa. Lo "studioso che ha dedicato 20 anni a un argomento", per forza di cose con il trascorrere del tempo si è irrigidito sulle sue posizioni, pur senza volerlo e senza esserne cosciente, e tende a proseguire lungo una strada che lui stesso ha avviato. L'incompetente (che non vuol dire che sia una persona sciocca, ma semplicemente che non ha una grossa preparazione sull'argomento) se intelligente (e non vedo perché un incompetente non possa esserlo) è creativo nelle sue idee, proprio perché non condizionate da un'esperienza troppo consolidata. Molte scoperte sono giunte proprio da persone incompetenti, che hanno visto una tema noto da un punto di vista totalmente diverso in quanto non condizionate da una logica acquisita e consolidata. In effetti, credo che la collaborazione tra il competente e l'incompetente possa essere molto proficua: il secondo spesso produce un'enorme valanga di idee diverse, per lo più balzane, ma tra le quali può non mancare l'idea davvero geniale. E lì entra in gioco il competente che deve riconoscere l'idea geniale, proprio perché ha la competenza necessaria per poterla distinguere. Ma avrà l'umiltà di accettare che sia proprio l'incompetente ad avere l'idea geniale?2 punti
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E' STATO DECISO DI PROROGARE LA DURATA DEI SONDAGGI DELLA SECONDA FASE DELL'OSCAR EURO FINO A SABATO 21 MARZO POMERIGGIO/SERA . LA NOSTRA IDEA E' QUELLA DI PUBBLICIZZARE QUESTA INIZIATIVA NELLA PIAZZETTA DEL NUMISMATICO , SPERANDO CHE QUALCHUN'ALTRO POSSA AGGIUNGERSI ALLA NOSTRA SEZIONE E ALLE NOSTRE INIZIATIVE . ANCHE PERCHE' NON SARA' LA PRIMA VOLTA , CI SARANNO ALTRI COLLEGAMENTI TRA PIAZZETTA ED EURO CON LE ATTUALITA' IN CORRISPONDENZA DI FATTI DI ATTUALITA', COME LA DIATRIBA TRA FRANCIA E BELGIO SUL 2€ WATERLOO NON PIU' EMESSO , COME LO SARA' L'EXPO O LE GIORNATE MONDIALI DELLA GIOVENTU' VATICANE , AD ESEMPIO . CHE SONO FATTI SEGUITI DA TUTTI , A SECONDA DI COSA SI COLLEZIONA. VOGLIAMO PROVARE QUESTA NUOVA STRADA , PUO' PORTARE A QUALCOSA DI BUONO , COME LA DISCUSSIONE SUL 2,50 € BELGA. CORDIALI SALUTI .2 punti
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Qui si tocca un aspetto molto delicato, del quale non mi ero mai reso conto ma che leggendo quanto scritto dall'amico Acraf mi rendo conto di quanto sia veridico. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, la Grande Opera non stimola come dovrebbe, o almeno non quanto dovrebbe, maggiori studi sull'argomento, ma al contraria, li disincentiva. Poi, in una seconda fase, viene l'aspettativa per l'aggiornamento della Grande Opera: e anch'essa disincentiva lo sviluppo de maggiori studi sul tema. Altro punto che merita molta riflessione. Certamente è difficile per l'autore di una Grande Opera riprendere in mano l'argomento, senza rischiare di scrivere una seconda Grande Opera non più all'altezza della prima. Ma forse c'è anche un secondo aspetto. Io non ho mai scritto nessuna Grande Opera né sono in grado di scriverla, ovviamente. Tuttavia ho dedicato circa 10 anni a studiare sui testi originali dei secoli dal XVI al XIX le ricopilazione di missionari, militari, studiosi di varia indole in merito ai diversi miti della cultura mapuche, tutti riportati in modo molto frammentario e distorto dalla visione occidentale e cristiana; in questo modo giunsi a costruire una bozza di quello che credo fosse il mito originale nella sua integrità e completezza. Quindi nei 10 anni successivi mi dedicai alla revisione della mia bozza discutendola con sciamani e anziani mapuche, trascrivendo quando possibile testi orali in lingua mapudungún, sí da poter avvicinarmi meglio al mito originale nella sua completezza. In tutto 20 anni dedicati alla ricostruzione del mito mapuuche sulal creazione dell'universo e dell'uomo e sui "tempi iniziali". Recentemente pubblicato, sta trovando un enorme (e per me molto inatteso) successo, tanto da parte degli accademici, che mi stanno invitando a fare giornate di discussione in alcune Università, quanto da parte delle Comunità indigene (che è quanto pìù m'interessa: la loro condivisione del testo). Or bene: un mese fa l'editore mi ha proposto di scrivere altre due formulazioni del libro: una di carattere divulgativo destinata al pubblico non mapuche (o quanto meno non preparato sull'argomento - l'edizione attuale si rivolge ai mapuche e agli antropologi); una seconda versione, con un linguaggio appropriato per essere proposta ai bambini tra i 10 e 14 anni (secondo ciclo di scuola basica). La mia risposta è stata: no, grazie! Perché? Semplicissimo! Dopo vent'anni che ci ho lavorato, non ne ho più voglia di ritornare ancora su quest'argomento o di dedicarci maggiore tempo. Ovviamente la mia non è una Grande Opera, ma mi ha richiesto un tempo di studio, raccolta di informazioni, predisposizione di innumerevoli bozze, discussioni e rielaborazioni che è simile a quello richiesto all'Autore di una Grande Opera: e questo, ovviamente, produce alal fine una grande stanchezza e il desiderio di voltare pagina, dedicarsi ad altre cose. Credo che sia anche per questo Crawford, e così gli altri Autori di Grandi Opere, non sono più ritornati sull'argomento. Neanch'io saprei cosa proporre e condivido pienamente quanto dice Acraf: può solo nascere dall'iniziativa di una Istituzione accademica che si avvalga si ampia collaborazione esterna. Condivido pienamente. Più che il bisogno di Grandi Opere maggiormente aggiornate sui temi numismatici di mio interesse, sento la necessità che sia rese fruibili on line le grandi collezioni pubbliche, nella loro completezza, con immagini ad alta definizione. O di qualunque altro Autore di una Grande Opera. Ho lasciato questo topico per ultimo perché mi pare molto delicato. La Grande Opera mi pare che crei spesso una sorta di conflitto tra sostenitori che in modo ieratico non ammettono che possa essere messa in discussione, e coloro che la respingono. Aprendo questa discussione, anche se non dichiarato apertamente, volevo proprio giungere a questo argomento. Parlare dei limiti oggettivi di una Grande Opera vuol dire affermare che è possibile (e corretto) discutere sulle manchevolezze della stessa, senza per altro respingerla, ma al contrario, apprezzandola e valorizzandola. Eppure - non è la prima volta che mi succede su questo forum - non appena scrivo qualcosa che appare anche solo vagamente critico nei confronti del RIC, ecco che immediatamente insorgono alcuni foristi che si stracciano le vesti e i capelli gridando "bestemmia! bestemmia! alñ rogo! al rogo!". LegioItalicaII, addirittura, si domandò come fosse possibile che osassi dire che nei "Sacri Mostri" (sic!: è lui che li chiama così) ci potessero essere delle mancanze. M'incuriosisce moltissimo questom atteggiamento sacerdotale da parte di alcune persone che reagiscono in modo così soggettivo e viscerale se critico il RIC (o il DOC o il MEC). Perché tanta passionalità? Perché lo vivono in modo così personale? Provo ad azzardare un'ipotesi. Per insicurezza. Credo che oggi molti vivono, giustificatamente, il momento storico attuale (cambiamento di un'epoca) con un enorme disagio: valori etici e sociali che da secoli sono ritenuti i pilastri della nostra società, sono posti in discussione, respinti, denigrati.... Le basi stesse del nostro vivere civile e della nostra organizzazione sociale ed economica si stanno sgretolando, vengono a meno. Ed ecco che appare sul forum numismatico, dove uno va per divertirsi e trascorrere un momento sereno e di pausa delle preoccupazioni quotidiane, un imbecille che anche lì mette in discussione i punti fermi: il RIC, il Cohen, le altri Grandi Opere. Non riesco a spiegarmi altrimenti la reazione che a me pare totalmente ingiustificata di scandalo se mi permetto di dire solamente che il RIC non è aggiornato! Perché poi solo di questo si tratta: non ho detto che le Grandi Opere sono sopravvalutate, o che non sono più valide. Ho solo scritto che non sono aggiornate e che non possono mai esserlo a causa dei lunghissimi tempi di gestazione.. Perché reazioni così viscerali?2 punti
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Beh per me si può fare . Legare la monetazione in euro a quella che è l'attualità , come in questo caso la diatriba tra Francia e Belgio , e come potrebbe esserlo per l'EXPO o per le giornate mondiali della gioventù vaticane . Sono temi che tutti seguono , collezionisti di euro o meno , e legarli a questa monetazione non può che far piacere . Bisogna decidere come fare, ma io sono più che favorevole :good:2 punti
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Legalmente e tecnicamente, nessuna documentazione pregressa. Fa fede la fattura( o la ricevuta fiscale) della ditta italiana venditrice corredata da documento da cui si identifichi univocamente la moneta oggetto della transazione, il che, per le monete antiche e/o non realizzate con procedimento di coniazione industriale moderno, significa la realizzazione di documentazione fotografica della moneta stessa, il famoso "certificato fotografico" che troppo spesso viene dimenticato nelle transazioni. Il che mette fuori gioco gli scontrini anonimi. E' questa la documentazione dovuta e prescritta dalle leggi. Chiaro che poi uno può anche indicare sulla fattura, volontariamente se è il caso, da che vendita pubblica o collezione la tal moneta provenga, ma non è un obbligo di legge. In caso di controlli i dati pregressi saranno esibiti, su precisa richiesta, all'autorità giudiziaria.2 punti
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Ho seguito questa discussione con un certo divertimento, anche per certe ironie abbastanza stimolanti. Personalmente ritengo indispensabili sia le Grandi Opere che buoni articoli di approfondimento su specifici argomenti. Purtroppo è sempre più difficile scrivere una Grande Opera che sia valida scientificamente o quanto meno costituisca un valido stato di conoscenza attuale. Per la sua compilazione serve sempre più un valido lavoro di squadra, che persegue un progetto ben definito, che però richiede non solo un buon sforzo intellettuale (e sarebbe pure il minimo), ma anche economico. Prendiamo il caso del RRC: Roman Republica Coinage, del Crawford. In realtà è stata opera di un solo docente universitario, che ha potuto anche contare sull'aiuto di vari colleghi, ma assumendosi tutta la propria responsabilità. La pubblicazione di una Grande Opera (e parlo sempre di un'opera di un certo spessore scientifico e non un'accozzaglia di scopiazzature varie) crea tuttavia una serie di vari problemi. Il primo, che può sorprendere alcuni, è che ingenera una sorta di pigrizia ad approfondire aspetti e problemi ancora insoluti. Quando apparvero i due volumi del Crawford, nel 1974, si ebbe una sorta di paralisi nelle pubblicazioni di studi veramente innovativi nel campo delle monete romane repubblicane, che durò diversi anni. Praticamente gli studiosi semplicemente o avversarono o più spesso sposarono le tesi del Crawford, senza però fornire sostanziali novità. Praticamente si era sviluppata la convinzione che si era detto quasi tutto su questa monetazione. Solo relativamente da poco si sta maturando la consapevolezza che servono seri aggiornamenti e rettifiche, con la comparsa di diversi articoli anche molto stimolanti. Il Crawford non è più tornato su un aggiornamento della sua opera e in questo lo posso anche capire. E' sempre difficile riprendere in mano un argomento poi così impegnativo. Lui ha preferito seguire una strada diversa e per certi versi anche molto lungimirante. Ha reso disponibili tutti i suoi appunti relativi ai ritrovamenti, anche per superare il suo ormai datato Roman Republican Coin Hoards. Infatti si sta sviluppando un sito come: http://numismatics.org/chrr/ Sempre nel campo delle monete romane repubblicane (che studio più da vicino rispetto alle imperiali) c'è una consapevolezza della necessità di rendere disponibile il materiale presente nelle principali collezioni pubbliche. Ormai queste monete sono reperibili sui siti del British Museum, di Parigi (anche se con un pessimo motore di ricerca), di Berlino e ora ho notizia che perfino l'aristocratica Vienna si sta attrezzando a rendere pubblico il suo materiale repubblicano. A questo punto subentra il secondo problema. Come redigere una nuova Grande Opera sulle monete romane repubblicane, che tenga presente non solo degli avanzamenti negli studi, ma che abbia un minimo di requisiti di aggiornamento e di rettifica? E' un bel discorso e sinceramente non so come proporre, salvo che deve essere appannaggio di una valida istituzione universitaria aperta alla collaborazione di vari specialisti. Sicuramente la strada degli articoli, da 10 o 20 pagine, è molto più facile da percorrere ed è possibile fornire validi contributi come anche delle autentiche castronerie (e questo vale ovviamente anche per i libri da oltre 200 pagine). I nostri accademici preferiscono la strada degli articoli. Tanto per i loro titoli e per i punteggi conta quasi più il numero che la qualità degli articoli e scrivere un buon libro in genere si impiega più tempo rispetto a una serie di articoli.... In genere il libro che compare è frutto di una tesi di dottorato, con opportuni approfondimenti o integrazioni.....2 punti
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Concordo con quanto sopra Ma al contempo dovrebbe essere un diritto del cittadino ( onesto e che paga le tasse) " pretendere" norme semplici e chiare E non dover impazzire per gli arzigogoli burocratici e del tutto inutili , come ormai gli stessi funzionari dovrebbero ammettere, verso un'efficace azione di tutela. In tantissimi altri Paesi, forse in tutti non esiste un sistema cosi poco chiaro nelle regole che scritte hanno una valenza e sul campo un'altra. Comprendo, anche se non condivido, la reazione di uno straniero, quale Turbato 5 , che improvvisamente si trovi confrontato con il sistema "italiano" di regole , stupidamente complesse, nel campo delle monete antiche . Cinquant'anni fa non rra cosi e di tutela ve n'era certamente di piu' e piu' efficace, si ha davvero l'impressione di essere tornati indietro .2 punti
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Non mi farei scoraggiare dalla burocrazia che, a volte, risulta essere minore sul campo di quanto appaia in linea teorica. Acquisterei senza patemi d'animo monete o oggetti da commercianti stranieri (eviterei i privati.....), pagando con sistemi tracciabili e solo se il venditore accompagna la fattura con foto di quanto oggetto della transazione, da lui timbrata e firmata. Rischi veri e propri non ne vedo, se non quello di ricevere certe visite, magari anche frequentemente. Ma se le carte sono in regola.......why not ?2 punti
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Hai ragione Ares, aggiungerei anche che sono monetazioni che soprattutto bisogna evitare di approcciare con un "metro classico". Mi spiego meglio: se siamo abituati ad attribuire le emissioni greche a poleis determinate, o al limite a federazioni di poleis o ad imperi con zecche distribuite sul territorio, questo non funziona coi celti, meno che meno con quelli di Gallia. Inutile tentare di attribuire una tale emissione ad un popolo. O meglio lo si puo' anche fare, si puo' dire "tale emissione é attribuibile ai Senoni, per le ragioni x, y, z". Ma questo non vuol dire che l'emissione in questione sia stata prodotta da un'articolazione statale dei Senoni per conto e a favore di tutta la nazione Senone, ma solo che gli artefici dell'emissione erano Senoni, punto. La maggior parte delle emissioni galliche sono emissioni private, di questo o quel capo, appartenente a questo o quel pagus, a sua volta appartenente ad un gruppo tribale (Senoni, Nervi, Turones, e cosi' via). Di alcune tipologie di emissioni, quali i potins, é ancora in discussione il reale utilizzo, dato che sono praticamente prive di intrinseco e facilmente riproducibili (e riprodotte). Pare che avessere un ruolo nell'ambito delle strutture clientelari che tenevano assieme la società. In ogni caso uno scenario ben lontano da quello classico, in termini sociali, economici e monetari. Tornando al tema, qua non si chiede di certo ai curatori di cataloghi d'asta di diventare specialisti o comunque di approfondire. No, la pretesa é molto più limitata: semplicemente di classificare le monete poste in vendita come cristo comanda. E, se proprio non ci si riesce, piuttosto che spararle grosse mettere un umile "moneta celtica da classificare". Credo che tutti ne avrebbero da guadagnare2 punti
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Bisognerebbe partire dal presupposto che la monetazione celtica non è una monetazione semplice per varie ragioni: 1- si tratta per lo più di monetazione imitativa (greco-romana)...ma non solo; 2- si tratta non di una popolazione, stanziata su un territorio definito, ma di vari popoli collocati in modo frazionato su mezzo continente; 3- le rappresentazioni non hanno uno scopo naturalistico, ma sono spesso delle astrazioni di concetti politico-religiosi ; 4- scarsità di fonti; 5- ..... Inoltre si dovrebbe anche superare l'idea che è "bello" solo ciò che capisco o che riesco a riconoscere. La monetazione greca ha raggiunto dei livelli sublimi per ciò che riguarda la ritrattistica e la naturalezza, ma ciò non significa che sia l'unica caratteristica che può o che deve avere una moneta. A parte il fatto che la bellezza è un concetto molto relativo a ambiguo, ma purtroppo alcuni ritengono che una moneta sia bella e quindi di valore solo se raffigura qualcosa di comprensibile. Allora le opere d'arte contemporanea di Mirò, o di Picasso, o di Matisse, cosa rappresentano, o meglio, qualcuno capisce cosa rappresentano? Tornando alla numismatica celtica, questa è un ramo della numismatica antica che forse richiede un impegno maggiore allo studioso-collezionista, perché richiede non solo una conoscenza di tipo naturalistico (es. : vedo un lupo e un A, quindi la moneta dovrebbe essere di Argo) ma una conoscenza più ampia che spazia anche alla storia, e alla politica, alle tecniche di produzione (che nel caso delle monete celtiche si hanno anche delle vere particolarità), alla capacità di astrazione, ecc.....(non che nello studio delle altre monete tutto questo non ci sia, ma nella monetazione celtica queste caratteristiche devono essere più affinate). Quindi chiunque si avvicina a questo ambito della numismatica, a maggior ragione se si tratta di venditori esperti, dovrebbe evitare qualunque forma di cialtroneria e pressappochismo perché contribuisce a deteriorare l'immagine di queste monete. Le monete celtiche non sono ESOTICHE, non sono STRANEZZE, non sono SCHERZI DI NATURA, da mostrare al circo :nono: . Sono monete antiche con una loro storia che merita rispetto al pari dei sesterzi romani o delle dracme greche!2 punti
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Ciao a tutti, vorrei un parere su questa moneta da 9 cavalli 1788. Quale conservazione attribuirgli e quale prezzo è corretto? Grazie come sempre1 punto
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@@quadriga come ho gia detto in un altra discussione, i microscopi digitali USB non sono adatti ad osservare le monete, perché hanno ingrandimenti molto elevati. Se proprio vuoi acquistarne uno, devi trovare un modello che abbia un ingrandimento minimo non superiore 5X.. Generalmente, almeno quelli che ho visto io, hanno un ingrandimento min. di 20X il che vuol dire che puoi osservare solo un particolare della moneta. Spero di essere stato utile. Cordiali saluti.1 punto
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Santo cielo!! Del 5, poi.!.. Compliments!... ..SSSSS...parlate piano, lasciatela riposare ancora sullo "sbiaditissimo cartellino" ..Prima di svegliarla con tutte le strombazzate :director: : SPL/FDC!! QFDC/FDC!!. ECZ meno meno!!..... :rofl:1 punto
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..Intanto diciamo che gli "strani colpetti" e segnetti che possono esser presenti anche su monete FDC (e anche ECZ) sono legittimi e fisiologici, perchè dipendono presumibilmente dalla produzione (visto che andavano a finire tutte insieme..)... Dico "presumibilmente" perchè, dato che non si può sapere cosa sia successo magari in un secolo, ..l' "incidente" ci può anche stare....potrebbe anche essere accaduto...... Ma è sicuramente un caso "limite"....!.. ...Un esemplare che è giunto fino a noi (magari dopo 150 anni) in una combinazione di lustro-dettagli-freschezza pressochè intatta, e solamente con alcuni segnetti....si presume che sia stato conservato da persone responsabili..... (poi, ripeto: l'incidente ci può anche stare.. MA quello che voglio dire è: mica tutti i segnetti o colpetti possono esser soltanto da cadute...postume! :)....) Con le tecnologie che abbiamo adesso....sta a noi proseguire l'opera di conservazione che i nostri predecessori ci hanno affidato. ...Qualcuno pensa mai all'aspetto della responsabilità nel conservare pezzi di storia...magari in alte conservazioni?...1 punto
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Noto che sempre più collezionisti le tolgono . Beh in caso di rivendita vanno fatte riperiziare... Inoltre ci sarà pure un motivo dei continui strani colpetti su monete apparentemente fior di conio... Perché libere sul velluto .. certo che se tutti fanno cosi prima o poi finiscono in terra e via.. Colpo al bordo !! Moneta andata che perde valore ... Le monete non solo devono stare chiuse in bustina, ma devono stare poi in un album sicuro con taschine. Al massimo cade l'album .. Per la miseria poi non ditemi che toccate con le dita monete in fdc di alto valore.... Non ci posso credere.1 punto
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@@ihuru3 son d'accordo quando dite che una moneta periziata ti da la certezza che sia autentica, specie quando si tratta di una moneta di un certo pregio e valore. ma cosa mi dite di alcuni periti numismatici che periziano monete per poi rivenderle essi stessi? ho visto perizie su monete che mi hanno fatto sobbalzare. bb/bb+ su monete che a mala pena erano mb. poi vedi che chi vende e' lo stesso che ha periziato. mha.....1 punto
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Mi permetto di segnalare una lettura molto interessante, di Ermanno Arslan: Ambrogio, i Visconti e le monete di Milano, un caso esemplare: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/2012-EAA-AmbrogioIVisconti...IlSignificato.pdf1 punto
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______________ 1892 Ceylon Vittoria (1819-1901) 10 Cent - Argento .8001 punto
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Chiedo scusa per la banalissima osservazione, ma ormai non vi è un abuso del concetto di "premoneta" nelle aste? Inoltre non è utilizzato un po' come uno specchio per le allodole (collezionisti)? Nel mondo antico, evitando di fare facili parallelismi, la moneta aveva valore essenzialmente per il suo peso, quindi tutti i metalli preziosi o reputati tali sarebbero monete (?!) , ma penso che non tutti i pezzetti di metallo che si ritrovano in giro avevano effettivamente tale funzione. Quindi bisogna stare attenti alle pseudo-monete chiamate molto elegantemente "premonete".1 punto
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Come privato porei essere già tutelato in partenza, diciamo al 90%, acquistando su eBay da venditori professionali singoli pezzi dei quali l'inserzione preveda proprio una fotografia fronte/retro chiara e nitida della moneta stessa. In questo modo il mio acquisto, e pertanto l'oggetto stesso, sarebbero associati inequivocabilmente a tale transazione. Lo stesso non lo si potrebbe ottenere con lotti di monete in cui le foto non siano in grado di mostrare le specificità di ciascuna. Effettuato l'acquisto, sarebbe suficiente stampare in PDF la pagina descrittiva dell'inserzione ripotane nome del venditore, numero della transazione e fotografia della monteta. Quale migliore sistema attraverso il quale risalire, in caso di controlli, alla provenienza dell'oggetto specifico? Certo ... non attesterebbe in toto la lecita provenienza ... ma per lo meno a proveninza da altro venditore e non da scavi abusivi. Se a questo aggiungiamo la scelta di un buon venditore affidabile e professionale credo che il gioco sia fatto! Concludo con una nota personale a Tinia Numismatica: MA CHE BEL NEGOZIO !!! Interessante anche solo da consultare! Complimenti!1 punto
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Sogno un giorno di riuscire ad avere la serie completa del 1947. Te lo auguro di tutto cuore.1 punto
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Con l'ultima foto confermo lo SPL...peccato per il colpo...sicuramente senza aveva qualche punto in più a favore...1 punto
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credo che acraf abbia centrato il problema. le Grandi Opere non vengono più scritte perchè non esistono più Grandi Intelletti capaci di produrle. e si preferisce la strada della quantità e della miriadi di articoli. sarà fuori topic ma reputo molto interessante il fatto che alcuni musei abbiano messo le proprie monete romane online. facendo una ricerca su internet però ho trovato solo i musei di Londra e Parigi, ma non quello di Berlino e Vienna. E' possibile aprire un topic dove inserire i vari link di tutti i musei? Saluti.1 punto
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1895-1905 Decennale di fondazione SOCIETA' MUTUO SOCCORSO INTERNA EDISON-GRIMOLDI Prod. LANDI1 punto
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1892 parte la nuova moneta Austro-Ungarica, ma ho altre annate, perciò... Canada Vittoria 5 cents che hanno circolato....1 punto
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Se qualcuno avesse sottomano un. Mir emilia.....sono quasi certo di averscritto qualcosa al riguardo....1 punto
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@@miza il formato dalle foto che hai postato è una giusta misura, è come se stessimo esaminando la moneta con una lente 4-5X. Il mio metodo prevede tre osservazioni, la prima ad occhio nudo, la seconda a 2,5X e la terza a 4-5X,, ed in base a ciò che ho rilevato ed ad una tabella che ho creato con dei coefficienti, arrivo al giudizio finale. Volevo far presente che i gradi Spl++ e Spl+++ non esistono. Al prossimo ritrovamento in ciotola!!1 punto
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salve volevo chiedervi se questa classificazione fosse giusta, viste le varianti che ci sono... Scheu 42 Bruttium, The Brettii. c215-205 BC. AE Reduced Uncia. Laureate head of Zeus right; thunderbolt behind / BRE-TTIWN, naked warrior advancing right with shield & spear; grape cluster at foot before. SNGANS 102. SGN Cop 1658 grazie Roberto1 punto
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io che di questa monetazione ne so poco non ho dovuto leggere molto per classificare alcune monete, percui mi chiedo quanta superficialita' ci sia stata o scaltrezza.... R.1 punto
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Vi mostro questa magnifico esemplare di Leone per il Levante al nome di Silvestro Valier, 109° Doge della Repubblica di Venezia. Qui altre foto del rovescio La moneta, a fronte dei difetti congeniti che afliggono i grossi moduli coniati per il levante, si presenta in una qualità inusuale, conservando ancora una buona freschezza e lucentezza dei fondi. Così come occorsero 7 giorni a dio per realizzare il suo creato, anche per questa moneta ci vollero addirittura 7 battiture per arrivare al risultato finale che oggi possiamo osservare :) Vediamo se riuscite ad identificare tutti e 7 i punti incriminati :) più tardi posterò una foto per risolvere il "quiz" :) Un caro saluto, Luca1 punto
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Visto che l'esemplare è "scomparso 15 anni or sono" faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia!1 punto
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In Italia avrebbero cercato di sequestrare anche la palla di neve... Se poi si fosse sciolta, il bambino sarebbe finito in galera per aver nascosto parte del corpo del reato... :ph34r:1 punto
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l'epilogo del procedimento è chiaro: assolto con formula piena. Pertanto qualcun'altro è stato un po' avventato.1 punto
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Direi più propriamente 'tondello arroventato', naturalmente ai tempi della coniazione manuale con i conii d'incudine e di martello. E 'monetazione fusa' è il termine per indicare il processo di produzione di monete tramite fusione, versando cioè il metallo o la lega allo stato fuso (o liquido) in uno stampo cavo. apollonia .1 punto
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