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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/13/15 in tutte le aree
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USA Morgan Dollar ( 1878-1921 ) 1890 O5 punti
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Salve,Io ci sto sbavando da ieri, rimugino su come convincere il boss (la Signora) chè è una spesa necessaria per il benessere familiare ?. Concordo comunque con te, certi acquisti necessitano una valutazione de visu ed un confronto con il venditore; purtroppo dalle Isole Eolie, con il costo che sosterrei per vedere l'esemplare potrei acquistare almeno 6 matapan in buone condizioni! Ho preso alla fine quel Ziani, per 69 Euro. Penso che una 60 di Euro sarebbero il suo valore realistico ma è scontato che quando acquisti in negozio i prezzi sono sempre più alti. Non so se toglierò la patina nera, dalla foto vedo un principio di iridescenza che vorrei coltivare. Magari proverò a lavarlo con del sapone neutro e nulla più. Ci sono già 8 belle monetine nella mia collezione di grossi, è ancora ad uno stadio neonatale ma cresce bene! Biona giornata4 punti
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Buonasera a tutti, è il momento di mostrarvi questo mio scudo, una moneta prodotta in soli 18000 esemplari che compare poco sul forum. Vuoi per la monetazione di "nicchia" (come è quella di S. Marino) o per il suo stile a cavallo tra i secoli. Io lo trovo uno scudo bello e anche un pò raretto. Vi allego foto formato pizza come sempre. A voi tutti i commenti :) P.S.: i segni che si vedono al bordo sono per lo più derivanti dalle scritte in incuso che si trovano sul contorno.3 punti
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Per il Nomisma 2009 coll. Vitalini posso aiutarti, visto che l'ho acquistato io ... ti posto le mie foto3 punti
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3 punti
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@@Il*Numismatico... io penso che il tuoi commenti siano inappropriati e fuori luogo.... qui ognuno esprime la propria opinione che deve essere rispettata dagli altri anche se non concorda con la propria. non mi piace nemmeno quel termine dialettale dispregiativo, in quanto l'utente che ha acquistato l'oggetto lo ha fatto senza dubbio in buona fede e chiede da noi un giudizio sereno, .3 punti
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Nella discussione linkata è spiegato pure come un punzone montato alla rovescia non può dare il risultato che si vede sugli esemplari pubblicati. Per creare un 3 rovesciato di quella fattezza modo bisognerebbe partire da un 3 speculare, e non da uno normale. Le fotografie presenti nella discussione forse per te non sono "a profusione", ma sono le foto della maggior parte degli esemplari che si sono visti passare in aste pubbliche. Tutti esemplari che presentano evidenti colpi e bulinature sulla cifra della data incriminata (non è stato eliminato od aggiunto alcunchè, è stato semplicemente bulinata la parte chiusa del circoletto del 2), e credo su questo non vi sia dubbio alcuno, a meno di voler negare pure l'evidenza. Io invece sto ancora aspettando che qualcuno posti fotografie di esemplari "sani" che permettano di stabilire che questa variante esiste davvero. Per quanto riguarda quanto scritto da Fabio Gigante, del quale ho peraltro la massima stima, mi pare sia stato ampiamente confutato nella vecchia discussione linkata, potrei fare un banale copia incolla di quanto già scritto, ma a che pro? Poi, per carità, ciascuno può credere a tutto ciò che vuole. A me e a tutti gli altri amici intervenuti in quella discussione pare di aver portato prove lampanti, se qualcuno invece le vede in maniera diversa, è liberissimo di tenersi la sua opinione. Ma che non si permetta di prendermi per stupido evitando accuratamente di considerare il fiume di spiegazioni già portate nella precedente discussione, che non sono affatto dei "mi pare" o "mi sembra", ma sono invece ragionamenti basati su prove, che aspetto qualcuno controbatta con controprove altrettanto certe e non con delle chiacchiere.3 punti
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Rieccomi . 5 pesetas Regno di Spagna 1890 Alfonso XIII°3 punti
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Ciao a tutti, vorrei un parere su questa moneta da 9 cavalli 1788. Quale conservazione attribuirgli e quale prezzo è corretto? Grazie come sempre2 punti
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caro @@Georg, anch'io come @@Lay11 mi intrometto limitatamente all'osservazione del presunto 3 capovolto.... guarda che la forma di quella che tu chiami "fossetta" è già la "firma" dello strumento che l'ha prodotta... guarda inoltre come questa fossetta ha nettamente reciso le parti critiche della cifra (ovvero come questa fossetta "costeggi" con estrema precisione i contorni della cifra adiacenti e rimossi) ... non è certo un caso. E non credere che un "luminare" in materia possa fare poi ragionamenti molto diversi o addurre prove in qualche modo strabilianti ... è solo l'occhio allenato unito alla logica deduttiva ciò che serve... Se poi, invece di postare questa foto, si fosse utilizzato un'immagine fatta con il microscopio (tipo quelli di cui si parla nella recente discussione in piazzetta) sono convinto che l'evidenza sarebbe plateale... :)2 punti
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- Ungheria, Francesco Giuseppe I 1 fiorino - Spagna, Alfonso XIII 5 pesetas 1890 Madrid - Germania, Guglielmo I 10 pfennig 1890 f2 punti
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Un tetrobolo light dovrebbe pesare sui 2 g o poco meno, e quindi 1,65 g è un peso piuttosto basso anche per questi tetroboli leggeri, mentre sarebbe adatto a un triobolo che però non esiste tra le monete di Alessandro I. Potremmo riferirlo a un tetrobolo ‘very light’ ( - 0,35 g rispetto a uno light) oppure a un diobolo ‘pesante’ (+ 0, 45 g rispetto alla norma). In effetti ho visto un diobolo di questo sovrano che pesa 1,69 g, ma per stabilire se ha sbagliato nella denominazione chi ha curato la didascalia oppure se è ‘sbagliato’ il peso della moneta, bisognerebbe poter consultare la bibliografia allegata. Come osservazione generale, in queste monete si trovano spesso discrepanze tra il nominale e il peso, tenendo presente che a volte non è certo se la moneta fa parte delle emissioni di Alessandro I oppure è stata coniata da qualche tribù macedone (Migdoni, Crestoni), nel qual caso oscillazioni del peso di questo ordine di grandezza ci possono anche stare. apollonia2 punti
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Pensavi bene....... avranno lucidato una moneta in oricalco ( ossidata), sarà diventata splendente come l'oro ( o quasi ) e ti hanno raccontato quella bella storiella. saluti TIBERIVS2 punti
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Dopo il Saluto d'Argento di Carlo d'Angio' bagnato in Oro, ora abbiamo il Carlino d'Oro di Alfonso d'Aragona :) http://www.ebay.it/itm/191534307497 Meditate e state attenti :)2 punti
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Si tratta di una moneta palesemente inesistente quindi solo uno sprovveduto potrebbe acquistarla pensando fosse originale. Per un discorso ponderale non sono sicuro si tratti di un carlino bagnato in oro ma piuttosto una fusione... e sinceramente lo spero. Ridurre una moneta buona in questo stato sarebbe da considerare reato.... Ho trovato un carlino simile ma dal tondello differente. Di sicuro però credo che il conio che li ha generati (parlo ovviamente dei carlini originali) sia lo stesso.2 punti
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Regno Unito Regina Vittoria 1 Penny 19902 punti
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É lo stemma dell'Università di Grenoble (Francia), abbastanza vicina al Ginevrino: ("Université de Grenoble" por Kaus.australis - travail public (public work). Licenciado sob Domínio público, via Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Universit%C3%A9_de_Grenoble.jpg#/media/File:Universit%C3%A9_de_Grenoble.jpg) :good: Ci sono arrivato grazie al delfino presente nel primo componente dello stemma, simbolo del Delfinato (la regione di cui Grenoble è capoluogo).2 punti
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Ciao a tutti, intanto inserisco la foto delle tre a cui faceva riferimento Vanadio Si tratta da sinistra di: Ravensburg 1 pfennig KM 17 1696, si noti il 4 sopra le torri simbolo della città, perché 1 pfennig equivaleva a 1/4 di kreuzer Isny 1 pfennig KM 5 o KM 15 ND essendo una moneta non datata dovrei aiutarmi con la descrizione che per entrambe riporta: crowned city eagle arms. Nel primo caso sarebbe una moneta del 1623 e nel secondo del 1701-2. Qualcuno sa dirmi in base allo stile se posso propendere per una delle due? Trier 1 Schusselpfennig Saurma 1386 del 1556-1567, anche per questa se aveste informazioni supplementari tutto è ben accetto! Nel fine settimana farò la foto di almeno altre tre monete unifacciali tedesche molto carine per condividerle con voi! Ciao!!!2 punti
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Salve a tutti cari amici . Qualche giorno fa , girovagando sul noto sito d'aste , in cerca di un raccoglitore per la mia raccolta di monete , sempre più in espansione , mi sono imbattuto in dei monetieri davvero ben fatti , molto capienti e davvero graziosi , l'idea del monetiere mi ha subito colpito e viste le mie esperienze di costruzione nell'ambito del modellismo navale , ho deciso di realizzarlo immediatamente . In soli tre giorni dopo aver realizzato un piccolo progetto in scala 1:1 ho acquistato tutto l'occorrente e mi sono messo subito all'opera , realizzando un monetiere con ben dieci scomparti , completamente in legno massello , trattato poi con vernici all'acqua , questo è il risultato finale , vi posso assicurare che dal vivo è molto meglio , sono davvero soddisfatto di questa mia realizzazione . La spesa complessiva è stata di circa una cinquantina d'euro di materiale e tanto tanto olio di gomito . Adesso devo solo aspettare i vassoi in floccato della safe e divertirmi a sistemare le mie monetuzze :) Vi lascio alle foto :) A voi il parere . . .1 punto
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Ecco il mio ultimo e modico acquisto http://numismaticakatane.bidinside.com/en/lot/689/severina-follis-275-dc-gr-438/1 punto
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ciao a tutti , ho visto questo esemplare a dir poco magnifico (non e' mio) che se la gioca con quella di renato. Cosa ne pensate di questo gioiello?1 punto
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Era da parecchio tempo che purtroppo non aggiungevo un pezzo della Z.A.R. (Zuid Afrikaansche Republiek), ovvero Repubblica del Transvaal, nella mia piccola collezione a tema. Finalmente però ho reperito questa moneta che non mi sono voluto lasciare scappare per diversi motivi. In primo luogo, il mio unico altro esemplare da 2,5 scellini, datato 1896, è veramente mal messo tanto che non lo avevo nemmeno postato nella discussione di qualche anno fa in cui avevo affrontato la storia della sfortunata repubblica boera. Si tratta di una tipologia che mi affascina moltissimo, in ragione del modulo medio-grande si possono apprezzare i dettagli del severo ritratto di Paul Kruger al diritto e l'elaborato stemma dalla Z.A.R. al rovescio, con l'aquila che sovrasta bellicosa il cartiglio centrale. Infine, pur non trattandosi della data più rara della serie è certamente quella con la tiratura minore, difatti nel 1892 furono coniati soltanto 16.300 esemplari per la normale circolazione, oltre a 50 esemplari di presentazione con i fondi a specchio, dato che si trattò del primo anno di coniazione. La moneta da 2,5 scellini ha un peso di 14,14 grammi in argento '925 ed un diametro di 32,30 millimetri. Sono ovviamente molto graditi i vostri commenti, anche sullo stato di conservazione... :)1 punto
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Dalla foto postata direi che si tratta di un 2 al quale manca, causa un "colpetto" (fortuito o intenzionale è impossibile stabilirlo), una parte del proprio "corpo", venendo quindi ad assomigliare ad un 3. un semplice raffronto con esemplari degli anni '30 dovrebbe togliere ogni dubbio in merito, essendo il 3 originale ben diverso da quello che si vorrebbe qui rappresentato capovolto. Opinione personale......1 punto
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Prezzo onesto... ;) Poi considerando che è stata probabilmente l'unica imperatrice regnante (dopo la morte di Aureliano, fino alla sua successione ufficiale) seppure non ufficialmente... Ciao Illyricum :)1 punto
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@@dux-sab... mi hai mandato in fissa (cioè alla ricerca) ..... questo è un resoconto del D'Incerti nel quale sono elencati tutti gli esemplari da lui visionati nelle collezioni private più i passaggi nelle aste fino al 1965. Ai lati sono anche espressi i gradi di rarità....ma se gli esemplari sono in quelle proporzioni, non credo sia un R3 Spero ti farti cosa gradita.1 punto
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Di nando non mi stupisco, ma che pure un curatore abbia un dubbio su una riproduzione così pacchiana... beh... @@ilcollezionista90 come la chiami tu? questa è "Mmonnezza"1 punto
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Stessa moneta? .....allora ho toppato alla grande! :lol: mi sembravano due. Si, la mia è stata coniata nel 1889, e quindi combacia con la data della proclamazione della Repubblica: 15 DE NOVEMBRO DE 1889 La tua (messa sicuramente meglio della mia) è stata coniata nel 1899. http://en.numista.com/catalogue/pieces15321.html In buona sostanza "sembra" una commemorativa per il 10° anniversario, ma in realtà quella data è riportata su tutta l'intera coniazione (vedi link - 1889/1900) Se non ti è di disturbo magari la elimini dal post e la reinserisci quanto arriveremo a fine secolo :)1 punto
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@@nikita_ciao Complimenti per il gioco! Molto bello e istruttivo allo stesso tempo. In realtà le due date sono le due facce della stessa moneta. Per questo chiedevo chiarimenti sulla moneta.... E forse una commemorativa? Ora torno ai post precedenti e guardo che cosa hai scritto a proposito del 100 réis... Di nuovo complimenti :good: saluti miza1 punto
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ciao e benvenuto nel giochino :) Sei sia in anticipo che in ritardo allo stesso tempo :D ma non fa nulla dai, non vale la pena essere troppo rigidi in un gioco. Postiamo in questa discussione le monete che possediamo in sequenza ed al momento siamo nel 1890. In buona sostanza poi postare solo monete di quest'annata, successivamente andremo nel 1891 - 1892 ecc. ecc. Ma sei nuovo e quindi non lo sapevi. Se puoi modificare il post lascia pure quella del 1889, quella del 1899 la elimini e magari la posterai quando ci arriveremo. Per la moneta da 100 Reis del 1889: se vai qualche post indietro l'avevo già inserita e scritto qualcosa a proposito. :good:1 punto
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PS...io, ogni tanto, controllo il fondo del portamonete per vedere se c'è un "centesimo Mole"!! :) :)...1 punto
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@@diego84 Se l'annullamento venisse confermato, le monete dovrebbero essere distrutte. Sarebbe un gran danno economico per la zecca belga.1 punto
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proprio per questo prezzo e rarita' non sono perfettamente linearmente dipendenti :), dipendono solo dal mercato : equilibrio tra domanda e offerta. si possono avere monete rare economiche e monete comuni costose :).1 punto
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Chiunque scrive una qualunque opera ben difficilmente riesce personalmente a verificare tutte le fonti. Sarebbe certamente piú rigoroso ma materialmente non sempre è possibile. Non dubito che il Gigante si possa benissimo essere basato su informazioni derivate da passaggi d'asta o notizie fornite da piú commercianti anche senza aver visionato personalmente alcun esemplare. Così come potrebbe comunque averne visto uno senza averci prestato la dovuta attenzione. Mi sentirei invece di escludere che abbia fatto un'analisi basandosi su numerosi pezzi ;) Questo lo possiamo fare qui dove siamo in tanti.1 punto
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Volevo rendere ragione dell’errore di identificazione di questa moneta battuta nella recente asta Gorny & Mosch 229, che gli esperti della casa d’aste hanno classificato come emidramma. Lot 1172 Estimate: 150 EUR | Starting price: 120 EUR GRIECHEN MAKEDONISCHE KÖNIGE Philipp II., 359 - 336 v. Chr. Hemidrachme (2,61g). 323/2 - 316/5 v. Chr. Mzst. Pella. Vs.: Apollonkopf mit Taenie n. r. Rs.: ΦIΛIΠΠOΥ, Reiter n. r., darunter A und Grashüpfer. Le Rider S. 62, 486. Taf. 20, 486. Vz. Facendo qualche conto, se l’emidramma pesasse 2,61 g come riportato in didascalia, la dramma peserebbe 5,22 g e il tetradramma quasi 21 g, quando sappiamo che quest’ultima moneta coniata nello standard traco-macedone pesa ca. 14,4 g. Il fatto è che la moneta in questione non è un’emidramma ma 1/5 di tetradramma, una frazione d’argento rappresentativa della monetazione di Filippo II. Chissà se chi se l’è aggiudicata a 170 € era al corrente della situazione. Comunque un altro caso in cui i sedicenti esperti lasciano a desiderare. apollonia1 punto
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Per me è corretto R2, il 30 duceti del 25 è passato anche alla NAC 2005, alla NAC 2006 (oltre alla Patti), Bolaffi 2013 e alla Kunker 2011, oltre quello che ha postato Francesco. Ciao1 punto
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Potrebbe essere un bb ma cosi' "raschiata" sicuramente non lo e' il prezzo. Ciao Approfitto per un salto fuori tema, mi perdonera l'amico che ha postato la discussione, ma noto sempre piu (specialmente nei convegni) monete luccicanti ma palesemente pulite o spazzolate e mi chiedo se questa e' la nuova tendenza del collezionismo, ovvero brutte ma lucide piuttosto che belle ma sporche. Ciao1 punto
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Per il Norico, ad integrazione dei lavori citati nel post linkato sopra, queste a mio avviso sono le monografie più importanti: R. Göbl."Typologie und Chronologie der keltischen Münzprägung in Noricum". 1973. Il 'testo sacro", anche ormai datato rimane la base per la monetazione del Norico. G. Gorini. "Il ripostiglio di di Enemonzo e la monetazione del Norico". 2005. Importante soprattutto in quanto rivede sensibilmente (al rialzo) la datazione di alcune emissioni, con gli impatti immaginabili. Per questa, come per le altre monetazioni, non cito la moltitudine di articoli spesso fondamentali (tra questi soprattutto quelli del Kos). Per i Boii: R. Paulsen. "Die Münzprägungen der Boier".1933. Vecchio testo, ancora importante. Per i quinari e kleinsilber dei Vindelici é fondamentale il testo sui ritrovamenti di Manching: H.-J. Kellner "Die Münzfunde von Manching und die keltischen Fundmünzen aus Südbayern". 1990 Prima di chiudere, voglio tornare un attimo al protagonista di questa discussione, il cavallo. Lo voglio fare attraverso la citazione di un brano del lavoro di Petar Popovic sulle monete della Serbia settentrionale, che, partendo dall'analisi di una serie particolarmente sviluppata quale quella di Srem (che abbiamo visto sopra) mi sembra offra molti spunti di carattere più generale sia nel tentativo di comprensione del divenire delle monetazioni imitative, sia nella loro interpretazione a livello iconografico. Ovviamente eventuali difetti di traduzione sono da attribuire esclusivamente al sottoscritto: <L'apparizione del Tipo di Srem (fase A) ci permette di seguire una variante uniforme e tipologicamente equilibrata che é lungi dal rimanere statica, ciò che ci ha d'altro canto permesso di effettuare una suddivisione in fasi differenti. Nonostante lo sforzo per dare alla moneta un'apparenza standardizzata - fatto molto importante per l'autorità che la conia, dato che ciò riflette anche la continuità del potere-, l'insieme della rappresentazione subisce alcuni cambiamenti. L'accentuazione di dettagli al dritto (naso, guancia, corona d'alloro) conferisce alla testa raffigurata un'espressione nettamente rilevabile e del tutto caratteristca (fase B). La testa, leggermente caricaturale - con barba e corona d'alloro - non é che un eco lontano della vecchia divinità con la quale non ha più alcun rapporto. Alla fine della monetazione, col passaggio al bronzo ed in una situazione monetaria anarchica, le ultime barriere si attenuano, i tagliatori di conii ricevono la piena libertà d'azione.E' solemente allora che sboccia il senso dell'astratto, che distingueva a tal punto i barbari, soprattutto i Celti, dal mondo mediterraneo basato sull'antropocentrismo. In alcuni esemplari la rappresentazione é caricaturizzata fino al grottesco, e si disintegra, mentre alcuni dettagli specifici - la guancia e la corona d'alloro - acquisiscono un ruolo determinante. Non si fa più grande attenzione né al conio né al metallo, il che non deve stupire dato che il contario sarebbe stato del tutto inutile. La simbologia sulla moneta del barbara del Podunavlje e della parte centrale dei Balcani é ben più modesta di quella delle emissioni analoghe in Gallia. La rappresentazione di Zeus al dritto non aveva verosimilmente alcun significato religioso, ma era piuttosto legata alla nozione di moneta. Conservando la testa barbata al dritto ed il cavaliere od il cavallo al rovescio, i barbari conservavano così i principali attrbuti che la moneta, nel loro intelletto, doveva portare. Possiamo attribuire un molteplice significato alla rappresentazione del cavaliere o del cavallo, legandolo al culto di Epona, dei morti, o al culto solare (il cerchio con punto inscritto al rovescio; Vries , 1975: 135, 189; Duval, 1976: 16-17, 20). Ma ci sembra piuttosto che i guerrieri-cavalieri consideravano il cavallo come un aiuto e compagno fedele e lo conservarono come tale sulla moneta, attribuendogli un qualche significato magico.> P. Popovic. "Hoʙaц Скордиска - Le monnayage des Scordisques". Belgrado 1987.1 punto
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Ciao Antonello, sicuramente sarebbe da vedere di persona però dalle foto sembra non lasciare dubbi, è un falso fatto ad hoc per frodare i collezionisti. Non ne ho uno originale da mostrarti, ma se guardi bene quello non è altro che un gettone telefonico originale del tipo 1956 a cui sono stati battuti lo stemma UT e l'annata. Questo è un mio parere dettato da quello che vedo in foto, è molto difficile giudicarli avendoli in mano, figurarsi così1 punto
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@@Georg fatti una bella dormita e non pensarci più di tanto, anzi non pensarci più..... a volte farsi così tanti problemi potrebbe essere anche pericoloso :crazy: :crazy: :help: :help: :help: :help: saluti TIBERIVS1 punto
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curiosissimo esempio di damnatio memoriae dell'800. Di sicuro qualcuno ti saprà aiutare, potrebbe essere in effetti Vendramin... forse dovuto da qualche dissidio commerciale con la famiglia Lucatello?1 punto
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@@francesco77 e @@Michelangelo2 complimenti ad entrambi per la preparazione!1 punto
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Già....De Gustibus... A volte addirittura mi viene il dubbio che c'è gente che fa le aste solo per il brivido dell'asta e non legge neanche su cosa va a offrire....Mah.... A proposito andatavi a vedere la nuova e-auction della CNG anche lì c'è un'imitazione moderna. Cambiando discorso mi è arrivata da una paio di giorni la dracma dell'ultima Pecunem. Aggiudicata a 110 dopo diversi rilanci, ma devo dire che mi piaceva un bel po'... Posto il tabellino: KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great' (336-323 BC). Drachm. Lampsakos. Obv: Head of Herakles right, wearing lion skin. Rev: AΛΕΞΑΝΔΡΟΥ. Zeus seated left with sceptre and eagle. Controls: Demeter standing facing, holding two torches; monogram below throne. Price 1356; Müller 398. Condition: Good very fine. Weight: 3.91 g. Diameter: 17 mm. E' in pratica la classica dracma di Lampsaco coniata tra il 328 e il 323 a.C. a tema Demetra in cerca, con le fiaccole, di sua figlia Persefone rapita da Ade. La dracma mi è piaciuta subito per il bel particolare proprio di Demetra. Nella conservazione influiscono (negativamente) quelli che a mio parere sembrando dei rimasugli di argento nel conio, ma mi piacerebbe sentire anche il parere di altri per sapere cosa effettivamente siano. Sono visibili sul dritto nell'occhio di Eracle e vicino l'orecchio della pelle di leone, mentre al rovescio compaiono in special modo sulla parte inferiore della veste di Zeus e sulla "LE" (lambda-epsilon) di Alexandroy. Visti tuttavia dal vivo i rimasugli non si vedono quasi per niente.1 punto
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http://sterline.collectorsonline.org/moneta/S-SELI2/6 ma bisognerà aspettare che l'amministratore (sovereign) approvi le foto.1 punto
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KINGS of MACEDON. Alexander I. 498-454 BC. AR Tetrobol (14mm, 2.24 g, 5h). Struck circa 476/5-460 BC. Horse galloping right; H below / Crested helmet with nose piece right within linear border within incuse square. Raymond 105 (LP21/A32); SNG ANS -. Near VF. apollonia1 punto
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Anche l'Ansa ne parla: http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2015/03/11/waterloo-divide-ancora-stop-francia-a-moneta-2-euro-belgio_d79cbdaa-f8ad-4368-84c7-768e635bc806.html1 punto
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Direi che è lui, ma più nel dettaglio se gli occhi non mi ingannano è il Rolland 22e con la E lunata e la N col nodino. Questa tipologia con la E lunata e le lettere con nodini Rolland la fa risalire ad un contratto del 1262 a Saint-Remy per Jacques Ferrement e Jean Pontlevoy* (ma aggiunge un bel ? tra parentesi). Appena ho tempo cerco sul pdf del Blanchard cosa ha scritto in merito. *: maestri di zecca a Saint-Remy nel 1262, anno di apertura. Tale zecca operò fino al 1267 anno in cui la produzione fu trasferita a Tarascon. Venne poi riaperta da Carlo II, ma è un'altra storia :) PS: dimenticavo... H. ROLLAND. Monnaies des comtes de Provence (XIIe- XVe siècle). Histoire monétaire, économique et corporative, description raisonnée. Paris, A.-J. Picard, E. Bourgey, 1956.1 punto
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Bella questa Alberto veramente Lo associo ad un bellissimo intervento di Salvatore Settis sulla ns responsabilità' verso le generazioni future ... Le monete sono state create per circolare.. Lasciamo che seguano la loro natura.. Tanto anche con tutte le restrizioni possibili lo continueranno a fare Piuttosto rivolgiamo le nostre - magre - risorse a proteggere il nostro patrimonio archeologico che meriterebbe tanta piu' conservazione e soprattutto valorizzazione1 punto
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Eppure, per antica tradizione, le truppe romane, al termine di una battaglia difficile e vittoriosa, acclamavano spontaneamente il loro condottiero con il titolo di imperator. Era un onore molto ambito.Ora, poiché il sostantivo imperator individua chiaramente colui che esercita l’imperium, ci si può chiedere che connessio ci sia fra i due termini. Certo, nella fisiologia del diritto pubblico romano, il condottiero avrebbe dovuto essere un magistratro curule, quindi un magistrato dotato di imperium. Ma questo non basta a spiegare perché, all'esito di una battaglia particolarmente brillante, il condottiero veniva appellato imperator. Primo, perché venivano acclamati come imperator anche condottieri formalmente privi di imperium (come nel caso di Silla, di cui dirò oltre). Secondo, perchè comunque il titolo di imperator veniva riconosciuto per il fatto della vittoria, non per il fatto di eserciater l'imperium. E allora? Qui la risposta sta nella genesi del diritto pubblico romano, che alle sue origini è un diritto bellico. Così come populus in origine significava "esercito" (e poi diviene un sostantivo "civile"), similmente l'imperium era in origine la potestà di guidare il populus/esercito in guerra (e poi diviene la potestà di governare il populus/cittadinanza in tempo di pace). Per questo l'imperium è, come ho scritto, la potestà di applicare la violenza legittima, monopolio dello Stato: perchè nelle sue origini più antiche, esso è il potere di comandare l'esercito (quale espressione più piena della violenza legittima esiste, se non l'esercito in combattimento?) Dunque, il condottiero vittorioso viene acclamato "imperator" per dirgli che ha saputo ben esercitare il comando militare, che in origine coincideva appunto con l'imperium.1 punto
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