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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/10/15 in tutte le aree
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Buon giorno tutti, Ho il piacere di comunicarvi che sul sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili al download le raccolte complete di otto nuove testate: Giornale Numismatico - Italiae veteris numismata collecta, atque illustrata. Il primo periodico italiano di numismatica diretto da Francesco Maria Avellino e pubblicato a Napoli dal 1808-14. Annali di Numismatica. Diretto da Giuseppe Fiorelli pubblicato a Roma nel 1846 e a Napoli nel 1851. Memorie Numismatiche. Pubblicate da Demetrio Diamilla, Roma, 1847. Notizie peregrine di Numismatica e Sfragistica. Diretta da Federico Schweitzer e pubblicata a Trieste dal 1851 al 1861. Rivista della Numismatica antica e moderna. Diretta dapprima da Agostino Olivieri, poi da Ernesto Maggiora Vergano, Asti, 1864-66. Bullettino di Numismatica Italiana. Diretto da Antonio Riccardo Caucich, Firenze, 1866-70. Periodico di Numismatica e Sfragistica per la storia d’Italia. Diretto dal Marchese Carlo Strozzi e pubblicato a Napoli dal 1868 al 1874 Bollettino d’Arte, Antichità, Numismatica, ecc. Diretto da Raffaele Dura e pubblicato a Roma nel 1881. La "Rivista della Numismatica antica e moderna" e il "Bollettino d’Arte, Antichità, Numismatica, ecc." sono delle novità in versione digitale, cosa che vale anche per il "Giornale Numismatico - Italiae veteris numismata collecta, atque illustrata" presente fino ad oggi solo in pochi numeri. Le riviste sono scaricabili a questo LINK. Matteo5 punti
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FDC e pure con la doratura originale ed integra al 99,99% :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: Renato3 punti
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Buona serata Complimenti, è un briciolo di storia ... e adesso viene il bello, studiare tutto quanto sta intorno a questa moneta, gli avvenimenti storici, economici, politici del periodo; la vita stessa del doge. Bella avventura. luciano3 punti
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Nessuna domanda è stupida poiché solo chi non chiede non impara....magari un giorno a forza di domande ti troverai tu stesso a saper dare risposte....chiedi, leggi e approfondisci e vedrai che questo mondo saprà ripagarti!3 punti
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Ringrazio il mio nuovo procacciatore in Finlandia...... peccato che le poste mi abbiano perso un altra lettera con l'altro commemorativo del 2014............... Taglio: 2€ cc B Nazione: Finlandia Anno: 2013 Tiratura: 977.000 Conservazione: qSPL Località: Joensuu (FIN) Taglio: 2€ cc A Nazione: Finlandia Anno: 2014 Tiratura: 1.482.000 Conservazione: qSPL Località: Joensuu (FIN)3 punti
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1888g 20-pfennig della Germania imperiale, colpito in Karlsruhe di rame-nichel. Questa moneta è un esempio del secondo anno del pezzo nuovo, più grande 20-pfennig introdotto nel 1887. (Il pezzo 20-pfennig d'argento—una piccola moneta, un po ' difficile da usare—non era stato coniato in un decennio. Ma non era di per sé insolita; molte monete minori tedesche visto pause significative nella produzione di questo periodo). L'anno 1888 fu, come è noto qui sul Forum, il "Anno di tre Kaisers," quindi assenti informazioni migliori, suppongo che questo particolare moneta potrebbe essere un produtto di Guglielmo I, suo figlio Friedrich III, o suo nipote di Wilhelm II. Di Germania rame-nichel 20-pfennig sono relativamente difficile da acquisire per una moneta tedesca minore, e uno dei motivi perché è stato loro pensionamento anticipato dalla circolazione su 1° gennaio 1903. Di particolare interesse, credo, è la corona prominente che circondano l'aquila. È solo la mia ipotesi, ma sospetto fortemente quella moneta tedesca designers—che in questo periodo aveva visto la confusione tra le dimensioni argento 50-pfennig e rame-nichel 10-pfennig—sono state facendo qualcosa di speciale nel tentativo di evitare la confusione tra questo nuovo 20-pfennig di rame-nichel, e il segno 1 argento. :) v. -------------------------------------------------------------- Imperial Germany’s 1888g 20-pfennig, struck in Karlsruhe of copper-nickel. This coin is a second-year example of the new, larger 20-pfennig piece introduced in 1887. (The silver 20-pfennig piece—a tiny coin, somewhat difficult to use—had not been coined in a decade. But that wasn’t in itself unusual; many German minor coins saw significant pauses in production during this period.) The year 1888 was, as is widely known here on the Forum, the “Year of the three Kaisers,” so absent better information, I suppose this particular coin could be an issue of Wilhelm I, his son Friedrich III, or his grandson Wilhelm II. Germany’s copper-nickel 20-pfennig pieces are relatively tough to acquire for a German minor coin, and one reason why was their early retirement from circulation on January 1, 1903. Of particular interest, I think, is the prominent wreath surrounding the eagle. It’s only my own guess, but I strongly suspect that German coin designers—who by this time had seen the confusion between the similarly-sized silver 50-pfennig and copper-nickel 10-pfennig—were doing something special in an attempt to avoid confusion between this new copper-nickel 20-pfennig, and the silver 1-mark. :) v.3 punti
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Periodo repubblicano (XI-XV secolo): si tratta di monete anonime di difficile inserimento cronologico, recano al dritto san Trivone -STRI phon- ed al rovescio un castello (abbozzo) e -CIVIT CATAR- o monete che sia al dritto che al rovesci riportano il santo traa leggende: CIKTARI - S TRIRON Il periodo serbo: Stefano Duscian (1331-1355) Stefano Urosio (1355-1371) Questa monetazione imitativa riprende il grosso veneziano infatti al rovescio abbiamo il santo patrono con la leggenda S TRIFON al dritto troviamo il monarca seduto in trono Il periodo "Ungherese: Lodovico I d'Angiò (1370-1382) Ladislao di Durazzo (1392-1405) anche in questo caso si tratta di per lo più monetazione imitativa in stile veneziano; abbiamo la coniazione di grossi e mezzi grossi Il periodo bosiaco: Tuartco (1385-1392) Stefano Ostoja (1404-1405) pur rinnovate nello stile sono imitative di venezia anche quelle appartenenti a questa monetazione letteratura Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia. (con tavole.). Di Guido-Antonio Zanetti Bollettino della Società Adriatica di Scienze Naturali in Trieste AUGUSTO YIERTHALER. CNI volume IV Magister Johannes Hus und der Abzug der deutschen Professoren und Studenten aus Prag,1864 Hoefler3 punti
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Deutsches reich 20 marchi 1888 Al link tutte le informazioni relative a questa moneta http://en.numista.com/catalogue/pieces21755.html3 punti
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______________ 1888 Russia Alessandro III° Romanov (1845-1894) 5 Kopeks. - Argento .4803 punti
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I nummi "degenerati" di Valentiniano III: romani o cartaginesi? I nummi dal RIC X,2140 al 2164 spesso sono definiti "degenerati" non solo per la grossolanità della loro incisione, ma anche e soprattutto per la presenza al dritto di legende molto approssimativa e sintetiche, frequentemente errate, sempre prive di titoli che per lo più si riducono a DNVALEN e per l'incompletezza o totale assenza dei contrassegni di zecca. Nel 1988 J.P.C. Kent al pubblicare un estenso studio sul ripostiglio di El Djem (Tunisia), attribuibile all’inizio della dominazione vandala, traccia una prima sistematizzazione complessiva della monetazione enea di Valentiniano III, che poi riprende tal quale nel X volume del RIC. Essa è sudivisa in tre periodi: dal 425 al 435[1] (RIC X,2104-2120): comprende l’emissione della Salvs Reipvblice e della Victoria Avgg con legenda che include il praenomen PLA[cidius] e coincide con la reggenza materna di Galla Placidia; dal 435 al 440[2] (RIC X,2121-2133): comprende l’emissione della Victoria Avgg (Vittoria stante con corona e palma), della Porta di Campo, della votiva (VOT XX in ghirlanda), della Victoria Avgg con le due vittorie contrapposte, e della Victoria Avgg che trascina il prigioniero riprendendo il disegno della vecchia Salvs Reipvblice; la legenda è sempre DN Valentinianvs PF Avg; dal 440 al 455 (RIC X,2134-2164): comprende una grande varietà di tipologie emesse, inizialmente senza indicazione dell’Officina, poi senza indicazione di zecca, quindi con legende approssimative; i nummi di zecca controversa sono stati inseriti nella parte finale di questo periodo. E’ importante sottolineare che la suddivisione in tre periodi, così come riportata nella parte introduttiva non sia poi stata mantenuta nella catalogazione: questo sembra indicare che lo stesso Kent nutrisse perplessità in merito alla suddivisione proposta e alle estensioni temporali riportate per ciascun periodo individuato. L’impostazione di Kent ha fatto sorgere alcuni dubbi, tanto nella sequenza quanto nelle datazioni. In modo particolare, l’intervallo di tempo assegnato all’emissione della prima Victoria Avg con legenda al dritto senza il praenomen PLA (RIC X,2121-2122[3]), delle diverse Porte di Campo, e della Victoria Avgg con le due vittorie contrapposte appare estremamente esiguo, stante che si tratta delle tre tipologie enee più abbondanti di tutta la monetazione valentinianea. D’altra parte, per poter inserire nella sequenza delle coniazioni le 25 tipologie che rientrano nel gruppo da noi definito delle emissioni di zecca incerta, l’Autore del X tomo del RIC deve necessariamente comprimere moltissimo il periodo di coniazione delle tipologie precedenti. Oltre alla difficoltà di giustificare una così ragguardevole varietà di tipologie emesse in un lasso di tempo che sembra insufficiente, la suceessione delle emissioni così come proposta da Kent nel 1988, poi mantenuta nel 1994, non appare sempre coerente con il contenuto dei ripostigli. A prescindere dagli aspetti di datazione sopra citati, ve ne sono altri ben più sostanziali che pongono in serio dubbio l’attribuzione di questi nummi alla zecca romana: aspetti già percepiti dallo stesso Kent e che lo hanno portato a scrivere che “the possibility that some at least are African should be retained, though the chronology and appearance of undoubtedly African silver and bronze makes it difficult to see where, when and by whom this series could have been struck”. La motivazione data da Kent per escludere l’africanità di queste tipologie - it difficult to see where, when and by whom this series could have been struck – appare davvero molto debole. Essa, infatti, fu tassativamente e ripetutamente respinta da Helmut Mostecky, il numismatico austriaco che dedicò gran parte dei suoi studi numismatici alle coniazioni cartaginesi a cavallo tra la fine dell’impero d’Occidente e la dominazione bizantina. Comprendo che la mia affermazione circa il fatto che l'argomento di Kent "sia davvero molto debole" possa far storcere a più di un forista il naso. Dimostratemi, dunque, che mi sono detto una cavolata grande come un elefante e che la catalogazione di Kent è sostanzialmente corretta e sostenibile. [1] Nella parte introduttiva del X tomo del RIC il periodo si estende solo dal 425 al 430, mentre che nel catalogo esso si protrae sino al 435. [2] Ma la sua estensione temporale è indicata in modo ambiguo. [3] Il nummo RIC X,2122 è da ritenersi una variante del 2121 (inserimento di una stella nel campo a sx e letrera d’Officina a dx).2 punti
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E' si...piu' breve di quello che si possa immaginare....Verro' ad aprirlo io da quelle parti allora dai...cosi' ti faro' un prezzo di favore;)2 punti
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@@Luca1984 E purtroppo ce ne sono molti che lo stanno facendo , Luca, da Paperopoli alla baia ( non di Paperopoli ) la strada è breve . E poi io avrei anche il problema del negozio sotto casa .. Ad avercelo !! Lo avrò penso a 70 km il più vicino, ci rimetto di benzina e autostrada :rofl:2 punti
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Poi sarebbe un danno grosso per chi le ha comprate dal paperopolese e magari poi le vende sulla baia a 5 volte tanto.............................................Ad ogni modo ho paura anch'io che a 30/40 euro sia impossibile trovarne..purtroppo;)2 punti
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Scusami @@Lay11 , la risposta è già stata data , a volte prima di postare bisognerebbe fare un attimo mente locale :good: , di discussioni interessantissime alle quali puoi dare il tuo contributo ce ne sono tantissime nell'area euro , spero tu possa parteciparvi . Confermo la tiratura di 21.200.000 esemplari , e il refuso nel catalogo. Chiudo.. Ciccio 86 PS Lay11 ha risposto in contemporanea con Paolino quindi la sua risposta è data dal fatto che ancora non sapeva , appunto la risposta..2 punti
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:D :D Ecco, vedi? Mi sento come quando faccio vedere alla mia compagna un Sesterzio con l'Annona e uno con la Pax...e mi dice che sono uguali... :rofl:2 punti
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Un aggiornamento sia per i partecipanti lamonetiani, per i giovani che aumentano....., per i Commercianti per i quali ho iniziato una lista, poi qui dovrete man mano farmi sapere della vostra presenza..... Specifico per @@fleonardi che è sabato 28 marzo sempre meglio ricordarlo :blum: .....si profila indubbiamente una bella kermesse numismatica reale ma anche qui sul forum.... cercherò di tenere botta fino al 28 marzo, almeno farò il possibile :blum: ....2 punti
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Noi ci saremo! :) Sempre in coppia...anzi, in trio... :D2 punti
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mi fa piacere che si cerchi di non alimentare polemiche sterili che non hanno nulla a che vedere con la nostra passione. Formula pure tutte le tue domande che ritieni opportune, ci troverai senza dubbio predisposti ad aiutarti. Probabilmente la risposta diretta data da @@Tiberius , piu' che sul tipo della domanda, elementare o meno, voleva sottolineare il fatto che se fosse iniziata con un semplice "per favore" avrebbe avuto un impatto diverso2 punti
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@@TIBERIVS con tutto il rispetto che nutro nei tuoi confronti (che credimi è grande) e senza alcuna intenzione di alimentare inutili e sterili polemiche ti chiedo: che senso ha fare nonnismo da caserma su un neoiscritto come @@antoniowindir, che mi pare da quel poco che ho potuto vedere non sia un maleducato, arrogante, approfittatore? Cosa ci guadagna il forum se gli iscritti anziani chiudono la porta in faccia a chi si affaccia per la prima volta nel nostro mondo? Nella sua richiesta non colgo nè imperatività nè coercizione, mi sembra una semplice e legittima richiesta (ho visto molto di peggio su queste pagine!) da parte di un utente a cui interessa avere il parere di qualcheduno esperto della materia (magari lui non lo è, o semplicemente non è pratico di forum, internet, motore di ricerca interno per ricercare precedenti discussioni...). Mettendomi nei panni di un nuovo iscritto e sentendomi rispondere in modo così duro ed autoritario a mio giudizio senza motivo di certo mi farei passare la voglia di aprire nuove discussioni, e ciò credo vada contro lo spirito del forum, che si basa sull'aiuto disinteressato e reciproco (certo, motivato da richieste non assurde o arroganti, su questo sono perfettamente d'accordo, ma non era questo il caso). Se restiamo arroccati sulla nostra torre d'avorio tutto ciò non ha più alcun senso d'esistere. Altrimenti si rischia di diventare un meccanismo burocratico ed automatizzato, dove l'utente deve compilare su carta bollata una formale richiesta di identificazione alla quale seguirà risposta automatica da parte di un database informatizzato e tanti saluti... ma in tutto questo la passione dove andrebbe a finire? Con la più grande cordialità, sperando in un forum ogni giorno migliore, Marco2 punti
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@@mrceo ... Se. Ci sei... Batti un colpo!! Dietro tua esplicita richiesta molti utenti si sono prodigati per rispondere ai tuoi interrogativi... Ora che ci hai incuriosito........Sarebbe corretto che tu intervenissi. Grazie2 punti
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Dovrei esserci anche io :rolleyes: Che dire? È un grande onore per me.2 punti
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Visto che @@gpittini ha sdoganato le celtiche mi permetto di giocare anch'io, con un altro lupacchiotto della Gallia Comata. Anche in questo caso siamo di fronte a qualcosa di particolarmente orrendo, soprattutto se posto di fronte alle splendide raffigurazioni di cui ai post precedenti. Ma tant'é, c'é chi ha il gusto dell'orrido... Si tratta di un bronzo dei Carnutes (popolazione stanziata nel medio corso della Loira, artefice della rivolta e del famoso massacro di coloni e mercanti romani di Genabum del 52 a.C.) caratterizzato da un lupo a s. al rovescio e legenda SNIA, di tipo BN 6377, DT 2602. Per completezza c'é da dire che la Scheers nel suo Complemento al De La Tour del 1992 lo considera un'"incertaine de la Gaule". E' piuttosto tardo: la sua emissione é da collocarsi dopo il 52 a.C. Il luogo di emissione é stato individuato presso Fort Harrouard http://shadt.free.fr/enclos_funeraires/fortharr.htm . Qualche curiosità: - Per moltissimi anni é stato considerato un potin. Solo piuttosto recentemente ci si é resi conto che tutti gli esemplari conosciuti sono in realtà coniati. - Non é comune, ma non é certo uno dei bronzetti gallici più rari. Eppure nell'immensa collezione "gallica" della Bibliothéque Nationale ce n'é un solo esemplare, manca del tutto al British Museum ed alla altre collezioni britanniche prese in esame dall'Allen.2 punti
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E' semplice, si collezionano con il copia ed incolla :crazy: Si prende un vassoio virtuale Si prende un bitcoin ed un litecoin e si inseriscono virtualmente: __________________________________ :rofl:2 punti
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Taglio: 1 cent Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 150.000.000 Conservazione: qFDC Località: Alliste Taglio: 2 cent Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 115.000.000 Conservazione: SPL Località: Alliste Note: x2 Ed infine il mio ritrovamento migliore :D... Taglio: 20 cent Nazione: Olanda Anno: 2011 Tiratura: 276.761 Conservazione: SPL Località: Alliste2 punti
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..... e se ti faccio dono di una moneta e per non fartela spendere "te la piego" Ho letto il post ed ho fatto un mio intervento....questo logicamente è una risposta "impulsiva" la prima cosa che mi è venuta in mente. In effetti credo molto alla "devozione".2 punti
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______________ 1888 British Norte Borneo Vittoria (1819-1901) 1 Cent. - Bronzo2 punti
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Esistono dei luoghi “segreti” a Roma , in particolare nel sottosuolo , che pochissimi fortunati hanno visitato di persona , tanti ne conoscono l’ ubicazione , io sono tra questi , ma che purtroppo non sono visitabili dal pubblico e questo e’ un danno per gli appassionati dilettanti di storia e archeologia romana , per gli studiosi professionisti , e per gli introiti mancati per le casse dello Stato dovuti al turismo italiano e straniero . Questo ne e’ solo un esempio , ma il discorso sarebbe lungo e ripetitivo , in quanto sappiamo bene tutti come e’ considerata la Cultura in Italia , un accessorio , quando invece dovrebbe avere un ruolo di primissimo piano . ll sepolcro di Aulo Irzio fu scoperto casualmente nel 1938, si trova sotto il palazzo della Cancelleria; attualmente risulta in gran parte sommerso dalle acque dell’Euripus, il canale che attraversava il Campo Marzio per sfociare nel Tevere. Con la costruzione dei muraglioni sul Tevere alla fine dell’Ottocento, furono ostruiti gli sbocchi al fiume dell’Euripus e di altri canali di scarico della zona, provocando così l’innalzamento e il ristagno delle acque. Il sepolcro, tagliato in parte dalle fondazioni del Palazzo della Cancelleria, è costituito da un recinto con basamento in tufo, da un muro in laterizi e da una copertura a doppio spiovente in travertino. Il sepolcro era stato costruito ai bordi dell’Euripus, il canale che serviva da emissario dello stagno di Agrippa e che attraversava tutta la parte occidentale del Campo Marzio per sboccare nel Tevere all’altezza di ponte Elio o Sant' Angelo . Alcuni cippi che delimitavano l’area funeraria, riportano il nome del console Aulo Irzio, luogotenente di Cesare morto insieme al collega Vibio Pansa nella battaglia di Modena contro Antonio del 43 a.C. Dopo l’eroica morte dei due consoli, il Senato romano decretò che fossero costruiti per loro due sepolcri nel Campo Marzio a spese pubbliche. La tomba di Vibio Pansa dovrebbe dunque trovarsi nelle immediate vicinanze. Appoggiate al sepolcro furono inoltre rinvenute alcune lastre scolpite a rilievo, la cosiddetta Ara dei Vicomagistri di epoca claudia (41-54d.C.) e i due rilievi della Cancelleria dell’epoca di Domiziano (81-96 d.C.). Queste opere, tra le più importanti dell’arte romana, sono esposte ora ai Musei Vaticani, mentre nel palazzo della Cancelleria sono conservati i calchi. Sempre nelle vicinanze di questi due sepolcri , in epoca repubblicana il Campo Marzio era adibito anche a sepolture di personaggi importanti , qui si trovava in antico anche la tomba con le ceneri di Marco Vipsanio Agrippa ; quando fu terminato il Mausoleo di Augusto , questi per gratitudine e per affetto verso il suo amico di infanzia , commilitone di tante battaglie militari e politiche ed infine genero , fece trasferire le ceneri dell’ amato Agrippa nel suo Mausoleo e della tomba in Campo Marzio rimase solo un Cenotafio , ma di questa come di quella di Vibio Pansa , se ne persero nel tempo le tracce . Il Palazzo della Cancelleria Il Palazzo della Cancelleria a Roma è situato in piazza della Cancelleria, tra Corso Vittorio Emanuele II e Campo de' Fiori. Ancora oggi accoglie i tribunali della Santa Sede: la Penitenzieria Apostolica, la Segnatura Apostolica e la Rota Romana. Il palazzo, costruito tra il 1485 ed il 1513 è ora una delle proprietà della Santa Sede Il travertino usato nella costruzione del Palazzo fu preso dalle vicine rovine del Teatro di Pompeo. La stessa provenienza hanno le grandi colonne porpora di origine egizia usate nel cortile interno di Donato Bramante per il porticato, che è considerato uno dei più eleganti mai costruiti. Su Youtube esiste un bel filmato dei sotterranei del Palazzo della Cancelleria , dove si trova il Sepolcro di Aulo Irzio . Non riesco a copiarlo , comunque per vederlo andare su : Youtube , scrivere : Il sepolcro di Aulo Irzio , poi aprire il video intitolato : Carlo Pavia ne “Immersione sotto il Palazzo della Cancelleria”1 punto
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Buona domenica sera a tutto il pianeta dei lamonetiani! A grande richiesta (si fa sempre per dire...) eccoVi il fratello maggiore sia del 50 lire postato di recente sia del ben più raro fratellino minore (sia chiaro, come dimensioni, non come censo) datato 1937. Non so per quale ragione le foto siano venute con quelle righe, che dal vero non esistono (oppure sono assolutamente impercettibili) in quanto la moneta è un FDC certificato Bassani come il 50 lire. Sono affezionatissimo alla coppiola imperiale 1936, che ho acquistato personalmente (papà non la possedeva) 8 anni fa. Ringrazio davvero gli amici che hanno portato alla nostra attenzione il progetto di queste due monete del quale - come scrivevo - mi era ignota l'esistenza. Un caro saluto a tutti min_ver1 punto
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Ciao!! Scusate l'OT ma ero curioso di sapere che tipologia di sterline d'oro collezioni e con quale criterio. Io l'anno scorso ho iniziato ad acquistare qualche sterlina di solo valore borsistico, da lì mi sono incuriosito e ho comprato il libro "le sterline d'oro di tutto il mondo" per saperne di più. Sono monete di gran fascino, piacerebbe anche a me collezionarle ma per ora mi limito ad acquistare solo quelle di borsa, anche se guardo sempre di non fare doppioni :)1 punto
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Ciao @@antvwaIa, ne so pochissimo, però..non dirmi che questo è coniato a Roma Nummus (AE3), Rome, c. AD 425-435, AE (g 1,21 mm 12 h 6), D N VAL - E (...), diademed, draped and cuirassed bust r., Rv. CRA - (...), gateway above, star. RIC 2163.1 punto
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Ho trovato l'articolo che propone una datazione degli stateri di Egina: http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/bch_0007-4217_1995_num_119_1_1649 Credo che gran parte del discorso sia trattato a partire da pagina 287, dove è presente questa immagine: Io purtroppo non capisco il francese...1 punto
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Grazie a tutti per i commenti. :) Quindi non mi sono sbagliato, AU50 ci sta tutto. Effettivamente vista dal vivo rende molto di più. Ho fatto altre foto con luce più naturale1 punto
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Continuo a condividere con Voi, uno degli ultimi acquisti di questa medaglia di ANGELO GRILLI, medaglia-scultura con base, da esporre in verticale per il centenario dell'ALLEANZA ASSICURAZIONI 1898-1998 Bronzo dorato, altezza mm. 89, peso gr. 800 circa - Aut. GRILLI - Stab. JOHNSON1 punto
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Ciao a tutti, come non poter passare. Dovrebbe venire con me un amico del Cordusio e lamonetiano. A sabato.1 punto
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La dracma del tipo postato non ha molto a che vedere con le prime imitazioni pesanti, quali le Pautasso Massa Alfa postate. È di un tipo più recente, è più leggero. Tra l'altro l'esemplare Vinchon è del tutto eccezionale anche nell'ambito della Massa Alfa.1 punto
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http://www.lamoneta.it/topic/29829-come-postare-una-foto-sul-forum/ se può aiutarti su supporto tecnico è tutto estremamente ben spiegato... buona lettura!1 punto
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Ho votato la numero 4, perchè sulle monete non mi piacciono i ritratti frontali..1 punto
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La tematica scelta ha molteplici aspetti ed ho la sensazione di essermi messo in un ginepraio. La sfida è raccontare in maniera completa ed interessante il tutto in soli 20 minuti.1 punto
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@@mrceo, ci ha abbandonati evidentemente non gli interessa più di sapere se è autentica. occorrono foto più nitide. certo che un bordo cosi ben fatto nei falsi non l'avevo ancora visto quindi sarebbe importante andare a fondo e chiarire se è falsa.1 punto
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se vuoi sapere le mie intenzioni per un prossimo futuro, come ho appena scritto in un altro post, vorrei prendere due bei marenghi per il mio secondogenito, a prezzo di borsa, come regalino che si ritroverà quando diventerà grande. Quindi in questo caso punto più sul discorso metallo prezioso che su quello più strettamente numismatico. Inoltre credo che il marengo, così come tante altre monete (finanche la sterlina d'oro, che colleziono) abbia sempre e comunque un grande fascino numismatico, anche se ci si approccia ad esso come moneta da investimento. Parliamo sempre di monete che hanno un ruolo molto importante nella nostra storia politica, civile, artistica etc etc, quindi, a volte mi riesce difficile fare una netta distinzione tra i due aspetti della questione. Rinnovo i miei saluti.1 punto
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Pensare che una moneta, in qualsiasi conservazione essa sia, possa esserci giunta assolutamente "non toccata" è un errore. Tutte le monete, nel passaggio dallo stato di giacitura a quello di conservazione in museo o in collezioni private, deve necessariamente subire qualche trattamento preliminare. La natura del trattamento dipende da: tipo di incrostazioni, tipo di patina, metallo, destinazione finale del manufatto (se museo o collezione privata). Patina - a seconda del tipo di patina e della sua consistenza, la moneta può richiedere una pulizia più energica, meccanica e chimica, solo chimica, eventuale consolidamento se troppo debole. Incrostazioni - occorre indubbiamente distinguere la patina buona da quella non buona anche definita incostazione o corrosione attiva. Le incrostazioni possono essere punti cresciuti rispetto ai piani del modellato e possono comprendere agglomerati di cuprite o altra forma di patina, spesso associata a terriccio di giacitura che, sovente, rimane agglomerato nella patina stessa. Metallo - a seconda della lega o del metallo che compone il manufatto, si potranno sviluppare tipologie diverse di patine e di incrostazioni. Ad esempio su una moneta in mistura di argento, al momento del ritrovamento essa presenta uno spesso strato composto dai prodotti di corrosione del metallo meno nobile in lega quindi il rame. Spesso non si tratta di patine di bell'aspetto ma di vere e proprie cresciute di malachite e/o cuprite che nascondono totalmente il modellato. Destinazione finale - molto spesso, la destinazione finale del manufatto influisce enormemente sul tipo di restauro. Un moneta che finirà in un cassetto chiuso di un museo sarà certamente protetta da uno spesso strato di paraloid e cera, certamente poco gradevole alla vista (monete dall'aspetto "bagnato" e lucente) ma funzionale per la conservazione. diversamente, una moneta destinata al collezionismo, può subire nel tempo (parliamo di moneta che passano da una collezione privata all'altra nell'arco di decine di anni) diverse migliorie atte a migliorare al massimo la leggibilità del manufatto e con la tendanza ad eliminare tutti i difetti possibili (tracce di crateri spenti, patine macchiate, zone spatinate a seguito di pulizia). In tutti i casi le monete richiedono comunque un intervento di rimozione dei depositi incoerenti (terriccio di giacitura) e stabilizzazione. Ovviamente poi i vari interventi possono essere eseguiti con perizia o meno, con strumenti adeguati o improvvisati, etc. Sono questi però i fattori che incidono enormemente sulla qualità del restauro restituendo un lavoro ben fatto e naturale oppure una moneta snaturata e del tutto artificiale. Tornando sul Lucio Vero in questione posso dire che probabilmente esso presentava una patina non bella o comunque molto incompleta tanto da indurre il restauratore a rimuovere il tutto. Come spesso accade quando ci sono incrostazioni cresciute diffuse, il manufatto richiede anche la pulizia meccanica tra i caratteri della legenda. Per fare queste attività il restauratore può optare per un metodo di pulizia chimica (più lungo) oppure un metodo meccanico più breve. indipendentemente dall'attrezzo scelto, a seconda della potenza utilizzata o dell'utensile adottato, la pulizia può essere più o meno profonda. questo significa che il passaggio di questo utensile lascerà inevitabilmente delle tracce più o meno vistose che poi potranno essere celate con una patinatura successiva. Nel caso del tuo Lucio Vero devo dire che il restauratore non ha fatto un cattivo lavoro perchè la differenza tra zone trattate e non trattate non è poi così evidente. Tuttavia, se avesse utilizzato un metodo meno aggressivo (chimico e meccanico) ma più lungo, avrebbe potuto conservare meglio la patina nei punti trattati (tutti i contorni dei caratteri e del volto di Lucio) senza ricorrere ad una patinatura superficiale successiva (quell'alone color fumo) ma ripeto, non è stato fatto un cattivo lavoro. Riguardo la naturalità delle patine vorrei far presente che anche bronzi importanti come quelli di Riace, hanno subito un restauro imponente ed approfondito oltre che alcune correzioni cromatiche con pigmenti al fine di rendere leggibile un manufatto che altrimenti si sarebbe presentato "chiazzato".1 punto
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DE GREGE EPICURI "Licaone, signore d'Arcadia, per la sua inumanità venne mutato in lupo da Zeus. Ma il mito non dice dove e come sia morto". E' questa la premessa al racconto "L'uomo lupo", in DIALOGHI CON LEUCO' di Cesare Pavese. Secondo una versione del mito, Giove, avendo udito dei terribili riti che si facevano in Arcadia, volle andare a controllare di persona sotto false spoglie. Un giorno giunse davanti alle porte del palazzo di Licaone e gli chiese ospitalità. Licaone acconsentì, ma solo per poter uccidere il nuovo arrivato e mangiarselo. Però Licaone, sospettando l'inganno, volle mettere alla prova Giove. L'indomani Licaone fece servire a tavola la carne di uno schiavo da lui precedentemente sgozzato e squartato (secondo altre fonti servì addirittura le carni di uno dei suoi 50 figli) e attese che Giove mangiasse. Ma Giove scoprì l'inganno e, sdegnato e infuriato, manifestò la sua ira nel modo descritto da una delle due seguenti conclusioni della vicenda. La prima vuole che Zeus avesse bruciato il palazzo e ucciso Licaone con quarantanove dei suoi figli, risparmiando il cinquantesimo, Nittimo, per intercessione di Gea. Nittimo salì al trono, ma durante il suo regno avvenne il diluvio di Deucalione causato proprio dall'empietà dei figli di Licaone. Secondo l’altra conclusione, Zeus fece cadere il castello di Licaone schiacciando tutti i suoi servi e tutti i suoi guerrieri. Solo Licaone rimase vivo, ma per punizione Giove lo trasformò nella bestia che più gli si addiceva: un lupo enorme e ferocissimo. Licaone trasformato in lupo rimase però in possesso delle sue facoltà mentali, e decise di vendicarsi di Giove. Una notte Licaone scalò il monte Olimpo e si introdusse di soppiatto nella camera ove Giove dormiva, con in mano una scure. Ma Giove si svegliò appena prima che la scure lo colpisse e condannò Licaone a vagare per sempre tra i boschi e le campagne, divorando gli umani. Nacque così il primo lupo mannaro. apollonia1 punto
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Ho sognato di essere circondato da una decina di ragazze tutte molto belle, ma erano loro che chiedevano a me gli euro io gli mostravo le monetine ma loro non le volevano continuavano a dire " Banconote banconote " .......Proprio come sarebbe successo nella realtà ! :D :D :lol: :lol: :lol:1 punto
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bingo! è un lavoraccio, tanta pazienza ma funziona :p il velluto 140x60 pagato 6 euro, dovrebbero uscirci 8 vassoi.1 punto
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Allego locandina col Programma definitivo e dettagliato del 7° Convegno NIP a Milano il 28 marzo, ora, se vorrete, possiamo commentarlo insieme,.... BUON CONVEGNO COMMERCIALE E CULTURALE A TUTTI.... locandina completa NIP definitiva.pdf1 punto
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Che c'entra con il forum? Beh, c'entra quando si esaminano le monete della repubblica romana. Ad esempio, queste, due: Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online La prima suscita - s'è visto - infinite discussioni. Stile classico o più grezzo (imitativa barbarica?). Peso pieno e sottopeso (sesterzi? dupondi?). Patina. Restauri. Passaggi in asta. Etc. Etc. La seconda è abbastanza comune, un denario come un altro. nessuno ne parlerebbe, non genererebbe mai una discussione con 9 pagine e 127 post. Eppure io, da (ignorante) patito, sapete cosa penso quando la vedo? Penso che sicuramente sarà stata in circolazione - chessoio - nel 121 a.C., 4 anni dopo che era stata emessa. Magari era in tasca a un legionario. magari uno di quelli che stavano schierati alla confluenza fra l'Isère e il Rodano. Quelli che erano così pochi, che di fronte a loro Betuito, re degli Alverni, disse che non erano sufficienti neanche a sfamare i cani dei Celti. Fu una vittoria clamorosa, per le armi romane. La storia non si fa con i "se", ma certamente, se avesse vinto Betuito, essa sarebbe stata diversa. Magari la Gallia non si sarebbe mai latinizzata. Magari l'espansionismo romano avrebbe avuto un riflusso. Magari, senza una Gallia latinizzata, non si sarebbe avuto, secoli dopo, un regno dei Franchi. E quindi, magari, non ci sarebbe stata nessuna cavalleria corazzata a fermare l'espansionismo dell'Islam in Europa. O chissà quanti altri scenari ... Quante testimonianze per una monetina così piccola! Ma io ragiono da patito, non da meccanico.1 punto
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