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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/07/15 in tutte le aree
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Il 20 lire elmetto è una moneta che più di altre "patina", forse a causa del basso titolo dell'argento (0.600). Se la patina non c'è è verosimile sia stata lavata, con un "innocente" bagnetto (l'ambiente anaerobio sulla terra praticamente non esiste). Inutile aprire una discussione sull'argomento: le idee sono divise quasi equamente tra i favorevoli e i non. A mio modesto avviso una passatina non è poi così male, anche se in genere preferisco delle patine "al di sopra di ogni sospetto": anche quelle sono infatti spesso artefatte e, nel caso specifico, non mi sentirei di garantire l'originalità di quella di Cavaliere (per lo meno non mi sento di dire che la moneta non sia mai stata lavata nella sua lunga esistenza). Tra le due monete non so quale sia la migliore: le foto proposte non permettono un adeguato confronto. Belle monete tutte e due. Quella di Cavaliere (se non si tratta di illusione ottica) non è FDC assoluto: presenta dei vistosi graffietti sul naso e sotto l'occhio del re, e il bordo dell'elmetto (la parte più sporgente della moneta) non sembra perfetto (così come la sua superficie). Tuttavia, ripeto, si tratta di un'impressione basata sulla foto, ma se così fosse, il prezzo sarebbe eccessivo (molto, molto difficile trovare un elmetto in FDC assoluto: in quel caso la vendita potrebbe avvenire secondo le quotazioni del Montenegro). P.S. Il bagnetto acido non deve essere necessariamente denunciato dal venditore: se l'acquirente ha esperienza se ne accorge. Non dimentichiamo che il "re" dei decimalisti, il compianto Angelo, lavava quasi immancabilmente le sue monete sostenendo che gli permetteva di svelare difetti occulti ... :rolleyes:5 punti
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______________ 1887 Sarawak Raja Charles Brooke (1829-1917) 1 Cent. - Rame4 punti
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La moneta di ospitare qui era un 1887 25-centavos dal Costa Rica: Ci erano originalmente due varietà di 1887 25-centavo, con questo essere catalogati da Krause come KM127.2 ("9 Ds G W"). Come potete vedere, questo 1887 25-centavo è stato rivalutato come una parte della riforma monetaria di Costa Rica 1923-4 da counterstamping e con la nuova data del 1923, e il nuovo valore (e nuova unità!) di 50-centimos. Alcuni 1.866.000 del vecchio ¼-peso e 25 centavo monete (datate 1850-1893) sono state trasformate in pezzi di 50-centimos 1923 come questo. :) v. ----------------------------------------------------------------- The host coin here was an 1887 25-centavos from Costa Rica: There were originally two varieties of the 1887 25-centavo, with this being cataloged by Krause as KM127.2 (“9 Ds G W”). As you can see, this 1887 25-centavo was revalued as a part of Costa Rica’s 1923-4 coinage reform by counterstamping it with the new date of 1923, and the new value (and new unit!) of 50-centimos. Some 1,866,000 of the old ¼-peso and 25-centavo coins (dated 1850-1893) were converted into 1923 50-centimos pieces like this one. :) v.4 punti
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La cavalcata del campione olimpico arriva alla sua ultime tappe. Dopo aver percorso gran parte dell'Europa orientale, assumendo forme le più differenti, arriva a lambire le nostre regioni. Nel Norico, tra Carinzia, Stiria, Slovenia e Friuli, i Taurisci proporranno alcune tetradracme in cui la rielaborazione formale del dritto e del rovescio é estremamente originale. Tra questi il tipo Gjurgjevac Accanto alle tetradracme nel Norico comincia ad apparire una pletora di frazioni di peso infimo, alcune apparentate con la monetazione di Rodhas, in Spagna (attraverso il tramite delle serie "à la croix" galliche ed elvetiche), altre derivanti dai tipi di Filippo (o di Peonia), col cavallo al rovescio. Le une e le altre sono quasi sempre caratterizzate dalla totale abrasione del tipo del dritto. Le frazioni (Kleinsilber) con dritto abraso e cavallo al rovescio tendono a confondersi nel mare magnum di emissioni con le stesse caratteristiche dell'area compresa tra la Baviera, la Repubblica Ceca e la Slovenia. Di seguito qualche esempio attribuito ai Boii (Tipo Rosendorf, vari sottotipi) emesso nell'attuale territorio della Repubblica Ceca: ed un altro piccolino emesso dai Vindelici, in Baviera (Tipo Manching) di appena 0,38 g. (il nostro cavallo all'origine pesava sui 14 g. ...) Sempre da Manching (per inciso, una delle culle della cultura celtica in Europa) prende il nome un tipo di Büschelquinare. Anche in questo caso scelgo qualche esemplare per rendere l'idea dei tipi, stante la tecnica approssimativa con cui i pezzi venivano prodotti. Ma questi sono già quinari. La cavalcata finisce qui. In un prossimo post, accogliendo l'invito di @@acraf, riportero' un po' di bibliografia, per chi fosse interessato.4 punti
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Germania Anno: 2015 D Tiratura: ??? Condizioni: BB Città: Trieste Note: News ?4 punti
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Per amore di discussione: No, non è possibile con certezza definire una patina come coeva. Alcuni punti sono già stati giustamente osservati sopra. Tuttavia è possibile stabilire che alcune patine sono recenti, o comunque "accelerate". Chi ama utilizzare il motore di ricerca del forum cerchi le discussioni passate sulle patine "d'uovo"! Si può ottenere una patina iridescente in tempi brevissimi, ma spesso residuano tracce non patinate delle goccioline di umidità, tondeggianti, che svelano il meccanismo. Vi sono anche patine "gialle" o "nere" che indicano la loro origine. Comunque non si può che parlare di patine naturali e indotte: queste ultime possono essere anche molto ricercate, per esempio dagli americani che sembra pragmaticamente non considerino come sono state ottenute! Guardare, per credere, alcune aste statunitensi con realizzi "particolari" e monete diffusamente iridescenti, ma del tutto innaturali. Se chiedete a commercianti anche di provata esperienza se una determinata patina è oppure no naturale, sentirete risposte del tutto contrastanti: queste affermazioni non possono essere smentite se non dall'esperienza individuale. E' anche vero che le condizioni climatiche cui è stata esposta la moneta sono determinanti per la comparsa di patine fra loro diverse. Per ritornare al tema vi posto un "elmetto" con patina verosimilmente coeva. La moneta è FDC. Il fatto che sia a basso titolo d'argento implica la presenza di metalli in lega facilmente ossidabili, come il rame, che superficialmente (nei punti di arricchimento) formano aloni di ossidazione disomogenei, un fenomeno piuttosto lento e comunque non riproducibile nel breve periodo. La moneta presenta pertanto una patina piuttosto omogenea, opaca,con queste "macchie" più scure sovrapposte (che al rovescio appaiono particolarmente evidenti). E molto verosimile che questa patina risalga circa al periodo di coniazione, ma non posso esserne sicuro. L'ho osservata in qualche altro esemplare esaminato. Molte patine certamente artefatte sono invece molto omogenee. La patina su una moneta lavata è caratterizzata da una lucentezza caratteristica. Vi sono poi infinità di altri casi ... ;)3 punti
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Sovrana di Vittoria d'Hannover (1827-1901) con l'imperatrice velata, nell'anno del giubilare del 50 di regno. Coniata a Londra, mantiene il rovescio del Pistrucci.3 punti
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caro @@Georg è bene che tu sappia la differenza tra e lavaggio e pulizia e tra pulizia e restauro . E allora ti permettimi di spiegarti brevemente la differenza tra le tre cose: il lavaggio rappresenta la pratica più diffusa per rimuovere sporco ed impurita, oppure una patina intensa: il lustro rimane intatto, come pure i rilievi. Un lavaggio si può effettuare con un liquido apposito, con acqua e sapone neutro. Non sono contemplati prodotti chimici aggressivi. La moneta può ripatinare naturalmente (ovviamente per le leggi della fisica, essa non potrà riformarsi allo stesso modo, per le diverse condizioni climatiche e per lassi di tempo assai più ridotti). Tale procedimento non deve essere dichiarato, in quanto non inficia sullo stato di conservazione, ma "annulla" solo il plusvalore della patina. la pulizia rappresenta un grado di invasività, spesso accompagnata da graffi meccanici di pulizia. La pulizia rimuove lo sporco, ma annienta anche il lustro e appiattisce i rilievi. Va dichiarata espressamente su di una perizia o nella dicitura di un asta poi esiste la lucidatura. Essa non è che una pulizia con agenti chimici (sidol, argentil, cillit bang etc. etc.) questa pratica compromette la moneta per sempre, senza possibilità di reversibilità. Questa pratica annulla o riduce al minimo il valore numismatico (prezzo) infine il restauro : questo tipo di pratica eseguito a volte "a regola d'arte", si suddivide in due tipologie: restauro dei campi (in genere al bulino) e restauro dei bordi (per "eliminare" il colpi). Tali "ritocchi" abbassano la conservazione, vanno sempre dichiarati, e sono irreversibili. L'elmetto, la "mia" moneta, è in argento basso (Ag 600), per cui la patina che assume ha delle tonalità gialline-nerastre. Concludo dicendo che il 99% delle monete del regno sono lavate, per accontentare la "moda del mercato". qui c'è un elmetto con la sua patina coeva. Vediamo in quanti l'apprezzaranno...3 punti
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Ed infine... Taglio: 2 Euro CC Nazione: Francia Anno: 2014 Tiratura: ??? Condizioni: BB Città: Trieste3 punti
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la moneta è stata coniata nella zecca di napoli a nome di Ferdinando IV di Borbone,e' una moneta comune e nella conservazione in cui si trova,quasi BB, ha un valore di circa 20/25 euro...2 punti
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Grazie all' infaticabile entusiasmo di Giovanna nel programmare visite , occorrerebbe infatti aggiungere un premio oltre a quelli che gia' detiene , aggiungo solo che il biglietto di ingresso per gruppi uguali o superiori alle dieci persone costa solo 2 euro , altrimenti 4 euro se inferiori alle dieci unita' ; penso che li valgano tutti . Intervenite2 punti
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Dal momento che non passa giorno che qualche utente posta un 5 lire del 14 (il 99,99% sono falsi) probabilmente qualcuno non ha più voglia di dare delle motivazioni (che sono sempre le stesse). Sarebbe sufficiente che gli interessati, andassero a cercarsi le centinaia di discussioni riguardanti questa moneta, e alla fine, imparerebbe qualcosa. Ogni tanto, se veramente interessati, basterebbe un pò di buona volontà e non aspettare sempre gli esperti.2 punti
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Apro un breve parentesi su quanto abbiamo scritto al post 16 e 17 riguardo al Carlino del 1715: Il Pannuti e Riccio hanno riportato ambedue le tipologie di Carlino con le sigle MF/A e GB/A, quest'ultima annotazione è stata fatta nella fase dell'aggiornamento............diamo a Cesare quello che è di Cesare, Bravi :good: ......mentre nel MIR è riportata solo la GB/A e nel DAP regna un pò di confusione .... andare a verificare per credere.2 punti
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.......in quello di Giuseppe e @@vox79 (Tarì) questo che è tipico dei Carlini ..... pur avendo impresse le stesse sigle delle maestranze in zecca MF/A e IM, a prescindere dalla posizione di IM2 punti
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@@Rex Neap Ho riguardato i coni che ho in archivio per il tari 1715; per gli esemplari che ho censito, in tutto per ora nove coni del D/ ed altrettanti del R/, concordo con te, Pietro. Le differenze ci sono e sono peculiari di quel tipo (tipo sigla nel braccio) ma a me sembra che a parte qualche particolare minore al D/ (a parte la posizione della sigla) è il R/ ad essere diverso in modo evidente da quello di tutti gli altri coni. Allego le immagini dei R/ del mio (sigla nel braccio) ed uno dell'altro tipo (sigla sotto): ... continua ..2 punti
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Un 1886 2-centime di Francia, un basso-denominazione solo il prezioso ancora circolare, come indica l'usura moderata su questo esempio: Francia... spesso in stile dagli americani come "Il nostro amico più anziano", ma occasionalmente anche conosciuto come "Il nostro più antico nemico." Il rapporto tra i due paesi è stato segnato da alcuni alti stratosferici—e alcuni bassi abissale—ma un molto preciso "alti" anno era il 1886, quando fu coniato questo 2-centime a Parigi. Questa moneta ben avrebbe potuto essere disponibile per l'acquisto di un giornale francese a fine ottobre o primi di novembre del 1886, annunciando alla gente a casa che loro dono grande per gli Stati Uniti d’America, la gigantesca statua di rame nota come "Liberty illuminante the World" (ora generalmente chiamati "Statua della libertà"), infine era stata dedicata nel porto di New York City. Si tratta di divertimento che immaginare—ma per i piccoli incidenti della storia—il metallo usato per fare questa piccola moneta francese potrebbe avere finì invece utilizzato nella statua di Bartholdi. :) v. --------------------------------------------------------------- France’s 1886 2-centime, a low-denomination just valuable enough to still circulate, as the mild wear on this example indicates: France…often styled by Americans as “Our oldest friend,” yet also occasionally known as “Our oldest enemy.” The relationship between the two countries has been marked by some stratospheric highs—and some abysmal lows—but a very definite “up” year was 1886, when this 2-centime was coined in Paris. This coin could well have been available to purchase a French newspaper in late October or early November of 1886, announcing to the folks back home that their great gift to the United States of America, the giant copper statue known as “Liberty Enlightening the World” (now usually called the “Statue of Liberty”), had finally been dedicated in the harbor of New York City. It’s fun to imagine that—but for the small accidents of history—the metal used to make this little French coin might have ended up instead being used in Bartholdi’s statue. :) v.2 punti
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Vorrei solo sottolineare quanto riporta l'utente sopra ai "talebani" del Digitale .. Osservazioni impensabili fino a poco fa quando in molti sostenevano che il 'digitale' avrebbe rapidamente mandato in pensione tutti i libri del mondo Recentemente anche l'inventore del web : Berner Lee ha criticato la capacita' di 'storare' le informazioni su supporti magnetici che a distanza di decenni o centinaia di anni rischierebbero di non essere piu' accessibili Meditiamo gente meditiamo . ...2 punti
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Ciao a tutti, Vi posto il mio ultimo acquisto preso da Tinia Numismatica, Sesterzio di Crispina con, al rovescio, la Laetitia: Riguardo la vita della sfortunata Imperatrice, rimando a questa vecchia discussione: http://www.lamoneta.it/topic/97862-crispina/?hl=%2Bcrispina#entry1093582 Vi volevo, invece, parlare del post mortem di Crispina... Crispina, secondo Dione pari a Commodo come ferocia, fu dapprima esiliata a Capri, e, poi fatta uccidere dall'Imperatore in quanto accusata, forse ingiustamente, tanto di adulterio ( accusa alquanto bizzarra tenuto conto del fatto che Commodo aveva tanto una concubina, quanto un preferito), quanto di aver partecipato al tentativo di congiura ispirato da Lucilla.. Orbene, nel 1810, le truppe francesi guidate da Giocchino Murat saccheggiarono la chiesa di Santa Costanzo, a Marina Grande... Nelle navate della chiesa, i Francesi trovarono un sarcofago romano dove riposava l'Imperatrice Crispina. All'interno del sarcofago, infatti, fu rinvenuto lo scheletro dell'Imperatrice avvolto in vesti d'oro e d'argento, arricchito con gioielli ed un bastone a forma di scettro con tre cerchi d'oro. In bocca, infine, fu trovato un aureo di Vespasiano, probabilmente l'obolo pagato a Caronte. Dopo un secolo, il sarcofago di Crispina, ricomparve nel giardino dell'Hotel Grotte Bleue, luogo d'elezione di futuristi come Marinetti. In seguito alla ripartizione dell'albergo in appartamenti, avvenuta nel 1960, il sarcofago, si trova, tuttora, in un'area di proprietà privata. Insomma, Imperatrice è stata sfortunata nella vita e nella morte.. Saluti Eliodoro2 punti
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Taglio: 2 Euro Nazione: Lituania Anno: 2015 Tiratura: ??? Condizioni: BB Città: Trieste2 punti
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Prendo a prestito da un racconto di Isaac Babel il titolo di questa discussione. L'argomento é del tutto diverso, ma l'area geografica in cui le vicende si svolgono non é poi cosi' distante. Ed il titolo mi sembra perfetto. Il cavallo in questione é quello con cui Filippo II di Macedonia vinse i 106esimi giochi olimpici nel 356 a.C., e che il re macedone decise di rendere immortale raffigurandolo sul rovescio di una propria emissione. Ma lo stesso Filippo mai avrebbe probabilmente immaginato il successo di tale rappresentazione, né i cammini inaspettati ed originali che quel cavallo avrebbe percorso, trasformandosi. Cammini lunghi e tortuosi, che lo porteranno fino all'Atlantico. Per il momento ci fermeremo prima, rimanendo nell'area balcanica. Scopo della discussione non é quello di dare un quadro esauriente delle imitazioni di Filippo II in area danubiana, ma solo quello di rendere un'idea del suo sviluppo, sulla base dei pochi esemplari, tipologicamente limitati, che ho in collezione. Le primissime imitazioni delle tetradracme di Filippo II si situano in tre zone dell'attuale Romania: Valacchia, Banato e Moldova (regione rumena, da non confondere con l'adiacente repubblica ex-sovietica). Siamo in una fase in cui le popolazioni celtiche non hanno ancora raggiunto la penisola balcanica. Le emissioni vanno pertanto attribuite ai Geto-Daci. Questa é un'imitazione, di prima mano, della Valacchia. La zona di emissione di questo tipo (definito da Constantin Preda come "Imitazioni dirette – Gruppo A") é a grandi linee quella rappresentata nella cartina: Putroppo (per noi) i saggi, estremamente profondi e solitamente prodotti con uno o più colpi di scalpello al rovescio sono molto frequenti in queste prime emissioni. Anzi, le monete che si salvano sono veramente poche. In alcuni casi, poi, non esistendo esemplari non "saggiati", é stato ipotizzato che l'operazione fosse eseguita all'origine, cosi' come la contromarcatura. E' il caso del tipo Huşi-Vovrieşti, caratteristico della Moldavia. La regione sarà successivamente occupata dai Bastarni, tribù celtica di stirpe germanica. Queste monete sono precedenti all'invasione, e rimarranno le uniche: in Moldavia non ci saranno emissioni successive a queste, per qualche secolo. Questa la posto con molte riserve. Apparentemente é inedita, fatto che non stupisce, trattandosi di una frazione. Certo é che in questo periodo di frazioni pubblicate non c'é un gran che. A me sembra avere delle grandi affinità con le tetradracme di tipo Tulghieş-Copăceni del Preda. Il tipo Tulghieş-Copăceni é localizzato tra il Banato e la Transilvania occidentale. <continua>1 punto
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Sembra che si stia diffondendo negli ultimi tempi un nuovo tipo di restauro "aggressivo" che permette di ridefinire al laser i denari romani, ripassando i rilievi e rendendo i fondi assolutamente piatti, regolari e lucenti. Praticamente l'effetto è simile a quello dei bronzi ribulinati e rifatti, anche se per l'argento non si usa il bulino ma il laser. Nei forum stranieri si è iniziato a parlare di queste nuove tecniche anche perchè i denari che hanno ricevuto questo trattamento ultimamente sono arrivati in gruppo nelle aste. In particolare nella prossima asta Gorny sembra ne sia presente piu' di uno, che posterò qui sotto. Chiaramente il fine di questi interventi è prettamente economico: far salire di un grado di conservazione denari rari e quotati (quasi sempre i denari che subiscono questo trattamento sono i denari imperatoriali, Giulio Cesare, Augusto piu' i denari imperiali del primo secolo). Che dire, mi piacerebbe sapere qualcosa in piu' di queste tecniche di restauro, l'unica cosa che posso notare è che questi denari sembrano un po' tutti uguali... Ecco alcuni esempi:1 punto
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Buongiorno amici del forum! Ecco la cinquantottesima! Niente di speciale: Un mezzo tornese abbastanza comune in conservazione non eccelsa... Pareri? Ps: Chiedo scusa per le foto... Ma la moneta é piccolissima... Saluti1 punto
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Era stata piegata perché ritenuta falsa o non accettata nella zona in cui la si voleva far circolare. E giustamente @@adolfos vorrebbe sapere l'area di provenienza.1 punto
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ciao,il primo,il secondo e il quarto sono bottoni civili,il terzo e un bottone militare di napoleone,periodo fine 700 inizio 800...1 punto
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Domani sera comunicherò sul forum il programma ufficiale e definitivo delle Conferenze, ci riserviamo ancora 24 ore di tempo per avere le conferme per gli orari dei relatori. 10 Conferenze, 10 relatori importanti, 10 temi affascinanti legati alla tematica di Expo, un lavoro preparatorio ed organizzativo di molti, credo che stia uscendo un evento significativo. Nel contempo una osservazione personale , un plauso va a questa nostra numismatica italiana che da Parma a Torino a Milano propone tre eventi commerciali e anche culturali di livello che dimostrano, pur con qualche aspetto da rivedere vedi comunicare, date...., una notevole vitalità propositiva ed organizzativa che permette a tutti gli appassionati di avere un ventaglio di offerte importanti, quindi almeno da parte mia complimenti a tutti e che siano, come sembra, tutti dei grandi Convegni della nostra numismatica. A domani sera.... P.S. Dimenticavo .....Premiazione giovani Forum Lamoneta fissato alle ore 16,30 ....1 punto
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Perfetto, grazie Legio, un bel premio aspetterebbe a te, sei un vulcano di idee, come mi disse un amico qualche anno fa...a presto. Giò1 punto
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L'ingoranza costa Nel mio caso coscientebdella mia ignoranza sul tema mi sono rivolto a chi sa. Grazie a tutti1 punto
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scherzi a parte a me piace molto la frase burocratese che dicono quelli che in genere ricevono un avviso di garanzia: "IO SONO SERENO...HO FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA" :crazy: E se sono sereni loro.... Pore bestie, che devono da di. Il problema vero è il nostro senso di inspiegabile sudditanza ne confronti di chi dovrebbe essere al nostro servizio. Qualche anno fa, mia moglie fu invitata ad un convegno che si teneva all'ultimo piano del palazzo delle generali a piazza Venezia a Roma, per intenderci, proprio di fronte al palazzo con il balcone. L'accompagnai. Bisognava prendere l'ascensore e mia moglie è terrorizzata dagli ascensori. Entrammo in due ed un terzo si apprestava ad entrare nella cabina. Mia moglie gli si parò davanti, gli disse che eravamo già in troppi e gli chiuse in faccia la porta. Mentre eravamo trasportati, dissi a mia moglie che aveva sbattuto la porta in faccia a Profumo. Mia moglie mi rispose: "aoh, io c'ho paura". Se davvero avessimo paura ... @@elledi1 punto
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La corona in argento per lo stesso anno, la cosa singolare è che il busto della sovrana è orientato a sinistra in entrambi i casi, solitamente l'oro è contrapposto all'argento. Decisamente un capolavoro il rovescio.1 punto
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Qualche volta, anche se un pò casualmente, vengono fuori discussioni veramente interessanti :good: Con il materiale e le osservazioni di questa discussione, integrando ed approfondendo qualche aspetto, credo ne potrebbe venire fuori un articoletto più che dignitoso ! Dai Pietro, vedi un pò se ti riesce, io sono troppo pigro per questo Potrebbe anche essere interessante integrare il tutto estendendo i confronti ai dettagli del mezzo ducato e del ducato degli stessi anni, ecc... Se poi si riuscisse a trovare ad esempio un tari "ibrido" con coni di entrambe le tipologie e poter fare qualche ipotesi sensata sulla sequenza delle coniazioni ... anche se direi che presumibilmente i tari 1715 con sigla nel braccio siano il "prototipo", cioè i primi coniati, dato che i tari del 1716 che ho avuto modo di vedere hanno la sigla sotto il busto, ma anche questa sarebbe questione da approfondire meglio :good:1 punto
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sarebbe da visionare in mano, comunque si vede tranquillamente che è in ottima conservazione1 punto
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moneta sicuramente non circolata, che molti passerebbero su ebay per "FDC" ... il FDC è arduo su 'sta moneta, ma anche così messa, non circolata con minimi segni (ovvero la reale definizione di qfdc!), è già un bel pezzo complimenti per la new entry PS: il 27 è ostico, ma pure 25 e 26 così messi....1 punto
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Il contorno liscio associato ad un diametro piu' grande e' dovuto ad un errore di coniazione nella fase di battitura denominato "battitura ampia" o broadstrike in inglese. Per vari motivi (che spiego nel mio libro), in fase di battitura il conio inferiore puo' trovarsi posizionato allo stesso livello del "piatto" dove scorrono i tondelli. In pratica il tondello non si inserisce dentro la virola (che in questo caso cinge il conio inferiore) ma comunque si posiziona sopra il conio inferiore. Quando il tondello viene battuto il metallo e' libero di espandersi non essendoci l'effetto contenitivo della virola e ovviamente il contorno sara' liscio in quanto la zigrinatura viene impressa dalla virola1 punto
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Ecco un approfondimento di Claudia Perassi, tratto da academia.eu: Monete_forate-libre.pdf https://www.academia.edu/1098687/Monete_romane_forate._Qualche_riflessione_su_un_grand_th%C3%A8me_europ%C3%A9en_J.-P._Callu_1 punto
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Si mi è capitato di vederle. Questo errore deriva da una non corretta miscelazione dei metalli contenuti nella lega. Le monete da 10 centesimi ape sono fatte da una lega composta da 950/1000 di rame 40/1000 di stagno e 10/1000 di zinco (cd. bronzo per cannoni). In pratica venivano inseriti nella fornace (scaldata a carbone) 95 lingotti di rame puro, 4 lingotti di stagno puro e 1 lingotto di zinco puro. Ovviamente i lingotti avevano tutti lo stesso peso. Una volta fusi i metalli si dovevano amalgamare in modo uniforme, ma a volte accadeva - ad esempio se il calore non era portato alla temperatura giusta - che i metalli non si miscelassero correttamente e che rimanessero delle zone con una più alta percentuale di stagno e zinco (zone giallastre). L'effetto "strisce" è dovuto al successivo processo di laminazione. Infatti, la lega metallica prodotta veniva riversata in apposite lingottiere e poi i lingotti ottenuti venivano passatti sotto dei rulli (macchina laminatrice) al fine di spianarli ed ottenere delle lunghe lastre di metallo da cui ottenere i tondelli. Ovviamente la pressione dei rulli faceva si che il metallo si allungasse e quindi anche le zone mal miscelate si allungavano formando l'effetto "tigre" che hai citato.1 punto
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Buongiorno a tutti, ho seguito questa discussione che reputo molto interessante. Aggiungo una immagine di un tarì con sigla nel taglio del braccio.1 punto
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In particolare nel R/ del tipo con sigla nel braccio noto le volute esterne allo stemma abbastanza diverse e due cerchietti per parte nelle "anse" mentre in tutti gli altri coni pur con delle differenze hanno anse più "strette" ed un solo cerchietto nelle anse; altri particolari minori ci sono anche fra i coni con un solo cerchietto ma molto meno "caratterizzanti". A questo punto sono andato a confrontare i R/ del tari 1715 con sigla nel braccio e quello del carlino 1715 che presentano in effetti forti somiglianze ma SEMBRA che i R/ del carlino benchè simili abbiano sempre un solo cerchietto, o forse proprio un punto, ai lati dello stemma e non due cerchietti. ... continua ...1 punto
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Si tratta di una moneta da 200 cash del 1933 in rame della provincia cinese Szechuan-Shensi sotto il controllo sovietico. Ciao1 punto
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non è certo obbligato il venditore a dire che la moneta è stata lavata...non diciamo cavolate. :) Moruzzi è serio quanto Cavaliere ma non era certo tenuto a specificare questa cosa....e ciò non declassa la moneta...quindi nessun imbroglio.1 punto
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Caro @@Georg dovresti avere un pò di rispetto verso i senatori... quando entrerai nel mondo della Numismatica (con la enne maiuscola) ne riparleremo. Altrimenti resta pure nelle tue convinzioni da sognatore se la tua ingenuità non ti permette di riconoscere "quel mezzo pollice di storia" sopra un monumento dal sudiciume che insozza la facciata, allora hai da aprire gli occhi ... @@ihuru3 è chiaro e palese il riferimento che io ho dato, la chiave di lettura mi sembrava fine ma intuitiva: qui la gente preme sempre di più per la moneta bella nuova e brillante, la compra senza consapevolezza del bagnetto.. allora ben venga il "nefasto" segno dell'orribile, orribile tempo!1 punto
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Mio malgrado non potrò partecipare, ma leggerò volentieri i vostri commenti ed i report della conferenza. Complimenti per l'iniziativa e un ringraziamento per gli ideatori. Sempre, sempre in primo piano i giovani che sono la nostra forza oltre che il nostro futuro. E come scrisse guidogozzano: Adolescente forte ... ... Sorrido al mio fratello... Poi, rassegnato e sazio, a lui cedo la coppa. E già mi sento in lui. PS: ...(badate bene solo metaforicamente e non ancora del tutto "rassegnato e sazio")1 punto
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vedi, è questo quello che non capisco, come può essere che misteriosamente le monete si svalutino così, una volta che le devi vendere ad esempio per necessità o perchè si vuol cambiare tipologia???? A volte sembra di aver a che fare con dei rivenditori d'auto "eh no, la sua è usata e allora tiriam via qualche euro" Sembra una cavolata ma alla fine il concetto è questo. Se compri, non solo dai commercianti, anche perchè loro non è che vivono d'aria e hanno dei costi, o dai pseudo collezionisti che poi sotto sotto tanto collezionisti non sembrano, ti fanno tot, se gli vuoi vendere (specialmente nel caso dell'ultima categoria) la stessa identica moneta, ti tirano su dei pallini atomici del tipo "eh, ti offro 300 e sto anche largo" (su una moneta che comunque varrebbe 200 euro in più) "eh, ma ci devo guadagnare in caso voglia rivenderla" no beh, fammi capire, collezioni o fai tutto aumma aumma?? E' già da un pò di anni che colleziono, ma sinceramente, per come si sta evolvendo la cosa anche nei convegni, mi sta passando completamente la voglia di frequentarli, di appassionati ce ne sono sempre meno, e di aumma aumma sempre di più. Scusate lo sfogo Ale1 punto
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Il marchio di 100 anni è un pensiero familiare per me troppo. Prima ho citato il mio paio di pezzi di 1-kreuzer austriaci, il 1859v e il 1881. Il 1859v è stato sicuramente il più importante per me—era di cento anni. Ora, naturalmente, il 1881 (e 1891, 1901, e 1911) sono tutti i 100 anni di storia, ma trovo che il calendario si muove un po ' più veloce di mio cervello--nonostante il passare degli anni, la mia definizione di "vecchio" non è cambiato molto. :D v. ------------------------------------------------------------ The 100-year mark is a thought familiar to me too. Earlier I mentioned my pair of Austrian 1-kreuzer pieces, the 1859v and the 1881. The 1859v was definitely the more important to me—it was a hundred years old. Now, of course, the 1881 (and 1891, and 1901, and 1911) are all 100 years old, but I find the calendar moves somewhat faster than my brain—despite the passing of years, my definition of “old” hasn’t changed much. :D v.1 punto
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Nella sua corsa verso ovest il cavallo darà luogo ad una delle serie più prolifiche e sviluppate dei Balcani. Nel territorio degli Scordisci, tribù celtica stanziata nella Serbia settentrionale, da un gruppo di emissioni di tetradracme caratterizzate da tondelli molto spessi e stilisticamente prossime alle prime emissioni geto-daciche, il cosiddetto "Gruppo Serbo" del Pink si svilupperanno le varie fasi di quello che Popovic definisce come "Tipo di Srem" ed il Pink Kugelwange, per la caratteristica "palla" che costituisce la guancia del ritratto al dritto. Questo di seguito é un raro esemplare del Gruppo Serbo - Fase di transizione (Popovic ne recensisce qualche manciata). La rielaborazione grafica ha stavolta colpito il cavaliere, per altro fornito di elmo con cimiero svolazzante. Interessante anche notare i residui di legenda, trasformati in simboli, che in qualche modo testimoniano una diretta discendenza dalle prime imitazioni. Dal gruppo serbo si sviluppa il tipo di Srem, le cui prime emissioni, quanto meno le dracme, non mostrano ancora la caratteristica "palla" sul volto di Zeus. Per contro il cavaliere é già sparito, lasciando il posto ad una ruota. Tipo di Srem - Fase A Successivamente in questa fase, con la scomposizione del ritratto al dritto, appare la "palla" ed il caratteristico nasone, che accompagnerà quest'emissione sino alle emissioni finali, che il decadimento progressivo della lega renderà praticamente bronzee. Tipo di Srem - Fase A (Kugelwange) Tipo di Srem - Fase B (Kugelwange) Tipo di Srem - Fase C (Kugelwange) (posto un paio di esemplari dato che sono talmente brutti che con uno solo sarebbe difficile individuare il tipo...) <continua>1 punto
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Fino a questo punto le emissioni imitative non si erano di molto discostate dal prototipo macedone, ma l'arrivo nei balcani di nuove popolazioni di cultura lateniana porterà al fiorire di differenziazioni regionali dagli esiti figurativi tutt'altro che scontati. Queste nuove emissioni insisteranno sulle stesse aree che avevano visto nascere le imitazioni dirette (con l'esclusione della Moldavia), dopodiché il nostro cavallo, che in alcuni casi avrà perduto (totalmente o in parte) il cavaliere, comincerà il suo lungo viaggio verso occidente. In Muntenia (Romania) appariranno alcune serie caratterizzate da un dritto che risente degli influssi delle emissioni di Lisimaco, quali il tipo Adâncata-Mânăstirea ed il Vârteju-Bucareşti, questo probabilmente il più longevo, che sembra arrivare sino alla seconda metà del I sec.aC In Oltenia un altro gruppo celtico produce una delle emissioni piu' spettacolari per quanto riguarda la trasformazione lateniana del nostro cavallo, che sembra quasi diventare un personaggio dei fumetti. Si tratta del tipo Aninoasa-Dobreşti: Il tipo che mostra lo sviluppo in due fasi, la seconda caratterizzata dall'utilizzo ad esaurimento dei coni di dritto, ritoccati al punto da divenire astratti. Un po' più a nord, in Transilvania, il nostro cavallo si libera del cavaliere con il tipo Medieşu Aurit, attribuito ai Costobocii: <continua>1 punto
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Pensa fosse successo in Italia, tra legislazioni, obblighi e burocrazie sarebbe stato un modo eccezionale per non far mai avvicinare il ragazzino alla numismatica.1 punto
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e vendeva su ebay...e, se non ricordo male, aveva un pò di monete da ciotola anche? ma non sono certo e non ho voglia di rileggere quel faldone...te che sembri così informato, te lo ricordi? leggi meglio...... non c era nessuna moneta da ciotola , le monete oggetto dell inserzione venivano da lotti comprati regolarmente da aste con documenti faccio il copia e incolla dalla seconda riga del post numero 1 Sono indagato per ricettazione di materiale archeologico di illecita provenienza. Riferimento 29 monete romane in vendita sul sito subito.it. Le mie monete sono tutte coperte da ricevute e scontrini fiscali. Le 29 monete in oggetto le ho acquistate presso la casa d'asta Artemide. Mi hanno trattato come un delinquente, pur avendo consegnato spontaneamente tutte le mie monete.1 punto
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