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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/14/15 in tutte le aree

  1. 2 Euro Finlandia TAGLIO: 2€ STATO: Finlandia ANNO: 1999-in corso TIRATURA: CIRCOLANTI 1999 - 16.000.000 2000 - 8.590.000 2001 - 29.042.000 2002 - 1.239.000 2003 - 8.833.500 2004 - 8.960.000 2005 - 8.720.500 2006 - 8.424.400 2007 - 5.137.000 2008 - 8.236.500 2009 - 6.256.500 2010 - 3.938.000 2011 - 5.155.000 2012 - 3.234.000 2013 - 841.500 2014 - 200.000 AUTORE : Raimo Heino TEMA : Foglie e bacca di Rubus Camemorus (Camemoro o lampone artico) MATERIALE Parte esterna: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%) MATERIALE Parte interna : nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%) DIAMETRO : 25,75mm SPESSORE : 2,20mm PESO : 8,50g CONTORNO : Zigrinato con in incuso il nome della nazione nelle due lingue ufficiali (finlandese e svedese) "SUOMI FINLAND" seguito da tre teste di leoni stilizzate. Descrizione del soggetto Il camemoro (Rubus chamaemorus L.) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Rosaceae diffusa nella zona settentrionale dell'Eurasia e del Nord America. Si trova nella tundra, nelle foreste boreali e miste, dal 78°N al circa 55°N; lo si trova molto raramente fino al 44°N, soprattutto nelle aree montane. Questa pianta palustre è presente in natura nelle torbiere di sfagni nei paesi nordici, negli stati baltici, in Russia, Bielorussia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Canada e Stati Uniti. La pianta ha uno stelo alberato alto tra 10 e 25 cm, foglie lungamente picciolate e pentalobate, un unico fiore bianco composto da cinque petali e cinque sepali, frutto composto da piccole drupe carnose (polidrupa), dal sapore dolce con una nota astringente. Il camemoro è dioico, con organi riproduttivi maschili e femminili portati su due piante distinte. Il frutto prima è verde-giallo e nascosto dentro sepali chiusi, poi diventa rosso e appare tra i sepali combacianti. In questo periodo è ancora inodore ed insapore. Сon la maturazione i sepali si spiegano, il frutto diventa arancione, semitrasparente, morbido, gustoso e profumato, si separa facilmente dalla base. La fioritura avviene secondo a latitudine in maggio o in giugno mentre il frutto matura in luglio o in agosto. La disseminazione avviene per mezzo di animali che ingeriscono i frutti carnosi e ne disperdono i semi, ma predominante è la moltiplicazione vegetativa - attraverso rizomi. Descrizione della moneta Contornata dalle 12 stelle che rappresentano l'Unione Europea, al centro sono rappresentate due bacche di lampone artico "rubus camemorus", con due foglie, spesso erroneamente scambiate per due grandi fiori. Sotto di essi il millesimo di conio. Il disegno è stato selezionato precedentemente all'adozione della moneta unica, ed è stato scelto per la moneta da 2 euro in seguito alla morte dell'autore. Variazioni del disegno 1999-2006 In basso a destra del soggetto c'è una M, simbolo del Direttore di Zecca Makkonen Raimo. 2007 Per rispettare la raccomandazione della Commissione europea del 03/06/2005 (le facce nazionali devono recare l’indicazione dello Stato membro di emissione) la moneta viene modificata: a sinistra sul bordo esterno c’è il simbolo di zecca, e a destra sotto il fiore il segno “FI”, identificativo della Finlandia. 2008-2010 Nuova moneta con il simbolo di zecca situato a sinistra all’interno sotto il fiore. 2011-OGGI Nuova moneta con il nuovo simbolo di zecca situato al posto del vecchio. Errore di conio - Faccia comune nuova 2006 Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online 55.000 esemplari del 2 euro 2006 sono stati erroneamente coniati con la nuova faccia comune, che doveva invece essere coniata sulle monete solo a partire dal 2007. Gravissima negligenza per la quale pagarono con il licenziamento il vicedirettore della zecca, il caporeparto ed i tre addetti a quella macchina. Successivamente, dopo un comunicato da parte della Zecca Finlandese che ammetteva l'errore, oltre 35.000 pezzi vennero trovati e consegnati dai cittadini a varie banche per essere cambiati con 2 euro normali. Fonti delle informazioni e delle immagini: http://eurocollezione.altervista.org http://arcticplants.myspecies.info http://it.wikipedia.org/ , Me stesso :)
    5 punti
  2. Monetazione imperiale della Germania sopra il valore 1-mark è stato colpito da costitutivi città e stati dell'Impero. Elevato valore in argento dell'impero era il pezzo 5-mark e, in 27,78 grammi d'argento .900, ecco il pezzo 5-mark 1876j colpito dalla libera e anseatica cittá di Amburgo: Quando questa moneta fu coniata nel 1876 l'impero aveva cinque anni e, come chiarisce questa moneta—sella alta. Il contrasto tra quel momento nel 1876, e il momento quando questa moneta era demonetizzata su 20 aprile 1920, è una cosa straziante a contemplare—ma non così straziante come sapendo che il peggio doveva ancora venire. E poi ancora peggio. v. ----------------------------------------------------------- Imperial Germany’s coinage above the 1-mark value was struck by the Empire’s constituent cities and states. The Empire’s high-value in silver was the 5-mark piece, and here, in 27.78 grams of .900 silver, is the 1876j 5-mark piece struck by the Free and Hanseatic City of Hamburg: When this coin was minted in 1876 the Empire was five years old and—as this coin makes clear—riding high. The contrast between that moment in 1876, and the moment when this coin was demonetized on 20 April 1920, is a heartbreaking thing to contemplate—but not so heartbreaking as the knowledge that worse was yet to come. And then still worse. v.
    4 punti
  3. Una mattinata prolifica di incontri cordiali e conoscenze nuove. un grazie per il caffè al grande @@gpbasetti (padrone di casa) un grazie ai soliti amici @@dabbene @@417sonia @@giancarlone @@giamba54 @@MASSIMALE @@Marcob .... un grazie ai nuovi incontri @@anto R e agli amici Vicentini Bergamo è sempre una realtà numismatica proprio perchè condivisione di sapere..... Roberto
    4 punti
  4. @@NoNmi4PPLICO scusami, non vorrei sembrare pedante, ma il cavallino Ferrari deriva dal cavallino utilizzato come propria insegna personale da Francesco Baracca che lo aveva a sua volta realizzato modificando quello del reggimento da color argento a nero (in araldica i colori non sono trascurabili). La madre dell'asso dell'aviaziopne italiana ne consigliò e concesse a mezzo lettera l'uso a Enzo Ferrari, così come il grande costruttore ricorda nelle sue memorie. In definitiva si tratta di un'origine "di rimbalzo" con cambio di livrea ciao Mario
    4 punti
  5. @@ciosky68 al diritto c'è la testa di Apollo al rovescio la cornucopia è una moneta di Thurium. in Lucania, simile a questa sotto L'identificazione è SNG ANS 1200 Pietro
    3 punti
  6. Purtroppo in Italia non c'è una legge sulla responsabilità civile dei magistrati, quindi questi sono intoccabili e liberi di poter rovinare arbitrariamente e a loro piacimento le vite degli indagati. Alla fine se loro sbagliano non pagano.
    3 punti
  7. Per curiosita' mi sono fatto un giretto sui siti dei vari commercianti e un bb a 150 e uno qspl a 350 li ho trovati abbastanza nella media. Spesso poi leggo commenti del tipo "si trova a meno, e' troppo caro oppure io l'ho pagato la meta'" peccato che poi nessuno indichi dove. Ciao p.s. se potessi il qspl di tevere a 350 lo prenderei. p.p.s. elmetto ma veramente lo giudichi mb perché allora gli mb che ho visto io sono rottami che stonerebbero nelle ciotole al mercatino. Ciao
    3 punti
  8. tecniche per la coniazione secondo quanto ci insegna Philip Grierson "sulle monete capita spesso di vedere un pallino centrale che segna il punto in cui la punta del compasso produsse una depressione sulla superficie del conio, o anche una lievissima linea circolare intorno al tipo e un’altra in prossimità del bordo, che sono le tracce lasciate dall’altra punta del compasso. Le linee tracciate dal compasso potevano essere approfondite con un bulino oppure essere accentuate con un motivo decorativo a perline ” (Grierson, 1984, pagg. 154-155).
    3 punti
  9. Da Strabone “Geographia” « I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto , che dai Greci furono trascurate , cioè nell'aprire le strade , nel costruire acquedotti e nel disporre nel sottosuolo le cloache » Da quanto scritto dal geografo e storico greco possiamo aggiungere che queste tre cose , ma in massima parte tra le tre cose descritte da Strabone , furono le Strade a permettere la conquista , unite alla potenza delle Legioni e delle Istituzioni , permisero ai Romani la conquista del mondo antico Tutta l’immensa rete stradale realizzata dai Romani rappresenta un'opera di ingegneria mai superata fino ai nostri giorni . Complessivamente furono lastricati o battuti per tutto l’Impero circa 100.000 chilometri di strade e possiamo affermare che la rete stradale romana e’ il più grande contributo materiale di Roma allo sviluppo della civiltà , seguito subito dopo dagli acquedotti . Le strade rappresentavano per Roma una arteria vitale , indispensabile per l'espansione e il controllo dell'Impero . I percorsi erano quasi sempre rettilinei , a volte ricalcavano antiche vie , comunque tutte erano percorse dagli eserciti , da commercianti , corrieri o semplici viandanti . L'impero era attraversato da una perfetta ed efficiente rete stradale in massima parte lastricata , che manteneva quasi sempre una direzione per lo piu’ rettilinea , superava ostacoli spesso impervi , proseguendo su ponti , viadotti , attraverso sbancamenti ed anche lunghe gallerie . Ma come facevano i Romani in generale a sapere nei loro spostamenti viari quanta strada avevano percorsa o quanta ne mancava fino al termine del viaggio ? esistevano lungo i tratti viari le “colonne miliarie” o pietre miliarie . Le distanze tra un luogo e l’ altro erano misurate in miglia romane nome che deriva da “milia passuum” cioe’ “mille passi” corrispondenti a circa 1480 metri ; quindi ogni 1480 metri era posta una colonna . Il “Miliarium” era il piu’ delle volte , ma anche diversamente , una colonna in pietra di forma cilindrica , costruita in materiale pietroso preso e tipico dai vari luoghi dove era disponibile il materiale ; era poggiata su una solida base in pietra rettangolare infissa nel terreno , era alta 150 centimetri con 50 di diametro , l’ altezza totale considerando la base raggiungeva quasi i 2 metri ; qui erano scolpite varie informazioni : in basso la distanza in miglia dal Foro di Roma , in alto il nome dell’ imperatore regnante durante la posa della colonna , i suoi titoli IMP , COS , TRP , PM , sintetica dedica , nome con dedica del magistrato o imperatore che avevano costruito o riparato la strada , con relative date ; insomma i Miliari sono dei veri e propri preziosi documenti storici , le loro iscrizioni raccontano momenti cristallizzati di storia romana , un po’ come una moneta . Tutte le distanze in miglia registrate sui Miliari delle principali strade consolari in partenza da Roma , partivano dal Miliarium Aureum fino alla prima importante citta’ incontrata , da questa in poi il conteggio ricominciava fino all’ arrivo della successiva altra importante citta’ e cosi’ via ; il Miliarium Aureum fu posto da Augusto nel Foro vicino al Tempio di Saturno , qui erano riportate le maggiori citta’ dell’ Impero con le distanze da Roma , al tempo di Costantino cambio’ nome in Umbiculus Romae . La “Pietra Miliare” degli antichi romani e’ stata un’ invenzione talmente importante che al giorno d’oggi dire o scrivere “Pietra Miliare” equivale a dire in senso figurato , un avvenimento, un'opera o un personaggio talmente importante da essere considerato un punto di riferimento o di svolta di un processo storico , scientifico , etnico , culturale od anche individuale . Considerando che i Romani costruirono o ampliarono circa 100.000 chilometri di strade in tutto l’ Impero e calcolando una pietra miliare ogni 1,480 chilometri , dovrebbero avere eretto lungo tutte le strade circa 67.567 , tra colonne , cippi miliari e segnalazioni varie in pietra . Un esempio (foto n°2) di dedica su una colonna miliare : Testo sulla pietra miliare di Rablà (Alto Adige) , conservata al Museo Civico di Bolzano Ti[berius] Claudius Caesar Augustus German[icus] Pont[ifex] max[imus] trib[unicia] pot[estate] VI con[n]s[ul] desig[natus] III imp[erator] XI p[ater] p[atrie] [vi]am Claudiam Augustam quam Drusus pater Alpibus bello patefactis derexserat munit a flumine Pado at [f]lumen Danuvium per [milia] p[assuum] CC[CL] “Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po al fiume Danubio per miglia CCCL”. Sotto alcuni esempi di Colonne e cippi miliari , dentro le foto alcune note
    2 punti
  10. Nella notte tra il 5 ed il 6 febbraio del 1975, sono sottratti dal Palazzo Ducale di Urbino La Muta di Raffaello, La Madonna di Senigallia e La Flagellazione di Piero della Francesca. Gaetano Savoldelli Pedrocchi, Procuratore della Repubblica di Urbino, rintraccia i quadri in Svizzera. E allora fa una cosa singolare. Teme che i quadri non tornino ad Urbino o che non vi ritorno o subito. Decide di non seguire le vie istituzionali. Si mette in ferie e con un ufficiale dei CC va personalmente in Svizzera. Ognuno viaggia con la propria autovettura. Convince, non si sa come, gli svizzeri a dargli i quadri. Carica il tutto nel portabagagli della propria auto e via come il vento verso Urbino. I due temono di essere intercettati da malviventi e, quindi, viaggiano alla massima velocità possibile. L'ufficiale fonde il motore, ma Savoldelli Pedrocchi continua da solo e raggiunge Urbino. Sembra di leggere dei tre moschettieri con i pendenti della regina, ma è tutto vero. Quaranta anni fa. Altri tempi ed altri uomini. Polemarco
    2 punti
  11. STATO : Cipro TAGLIO : 10 - 20 - 50 Cent. TIRATURA 2008 : 70.000.000/65.000.000/30.000.000 AUTORE : Erik Maell e Tatiana Soteropoulos TEMA : Nave di Kyrenia MATERIALE : Nordic Gold Sulla moneta "Cipro" in greco : ΚΥΠΡΟΣ ed in turco : KIBRIS (un modellino in scala) (una funzionale ricostruzione moderna in mare) La Nave di Kyrenia è il relitto di un barcone mercantile affondato in vista del porto cipriota di Kyrenia nel IV secolo a.C. Fu scoperta nel 1967 durante una spedizione subacquea nei pressi di Capo Kyrenia a Cipro. Il recupero dei legni componenti lo scafo della nave è continuato sino al 1970. Reperto importantissmo poichè rappresenta l'unica nave arrivata fino a noi dall'antica Grecia. Viene considerata dagli archeologi ben conservata per circa il 75 %. Gli interventi conservativi e protettivi sono frequenti e minuziosi. Si trova al "Museo del Naufragio Antico" all'interno del Castello di Kyrenia Data la sua importanza storica era stata raffigurata sulla banconota cipriota pre-euro di maggior taglio: Questo straordinario reperto solcava il Mar Mediterraneo durante il periodo di Alessandro il Grande. (Kyrenia)
    2 punti
  12. questa di conservazione è ottima per il tipo di moneta, anche se il tondello non è stato particolarmente aggraziato.
    2 punti
  13. La monetazione Anonima di qualità è davvero rara, il titolo dell'argento non era del migliore ed in più sia stile sia qualità del dettaglio lasciavano a desiderare già in prima battuta. E' una monetazione che non è ancora eccessivamente costosa sotto il punto di vista economico, si trova poco nelle aste e molto nel listini e nei convegni, con una spesa non eccessiva può costituire una bella raccolta ... certo le deve comprare al volo quando ne ha l'occasione. Gliene posto qualcuna della mia collezione per invogliarla a non tergiversare in futuro.
    2 punti
  14. Ciao! Iconografia inusuale; ti allego il link del sito dove c'è una nutrita collezione di bolle. http://www.icar.beniculturali.it/biblio/_view_volume.asp?ID_VOLUME=63 saluti luciano
    2 punti
  15. io farò il possibile per esserci sia al castello che al convegno... un appuntamento da non perdere per tutti. Roberto
    2 punti
  16. Buona giornata Dal Magazine dell'American Numismatic Society ecco il grosso con pallino a lato del gomito sinistro del Cristo e pallino a destra della sua gamba destra. Nel Papadopoli questa combinazione è ascritta al tipo 8 che ci mancava. Aggiorno quindi l'elenco 2 3 4 5 6 7 8 9 11 12 13 14 15 16 19 22 24 29 30 31 32 33 e ... avanti un altro! saluti luciano
    2 punti
  17. Pure io dovrei essere presente al convegno NIP ;) ... Spero di poter incontrare diversi amici
    2 punti
  18. Sono passati undici anni oggi da quando il pirata ci ha lasciati andandosene in una camera d'albergo di Rimini, pare ieri che ci faceva sognare sulle strade del Giro e soprattutto del Tour, ricordi comunque indelebili per tutti gli appassionati di ciclismo.................. :angel:
    2 punti
  19. Mattinata davvero piacevole!! Finalmente ho dato un volto ad alcuni nickname del forum e devo proprio dire che la realtà dei Lamonetiani è davvero viva e cordiale Antonio
    2 punti
  20. Ok, si parte con il ______________ 1877 Jersey Vittoria (1819-1901) 1/12 Shilling - Rame
    2 punti
  21. Il Regno d'Italia ha progettato moneta durante il blocco di Venezia, conosco il valore da 1,60 lire in lamina d'argento e lo stesso valore in rame altro non ho mai visto sebbene riportato da più testi. Del blocco ho reperito un documento medaglia, non saprei come definirlo, di notevole importanza storica che vi illustro di seguito. Si tratta delle tariffe alimentari in vigore ed autorizzate durante l'assedio. Sono incise a mano, su un tondello in argento del diametro di 50,72mm e dello spessore di 1,44 mm. il peso è di 24,477 quasi un 5 lire del Regno.
    2 punti
  22. Ringrazio tutti per gli interessanti commenti. @@gallo83 non ci sono colpi ma, come tu dici, le solite debolezze di conio tipiche di questa seria. Un ringraziamento speciale al "capo dei briosi" @@ihuru3 ricordando la discussione delle 2 lire del 1912. Per rispondere a @@Ciprios : il 1911 è stata periziata FDC. Se lo gradite di seguito vi mostro le foto anche se in discussioni del genere si rischia di sovraccaricare di immagini la discussione. Però l'11 è la più rara della serie quindi era inevitabile. Grazie a tutti. Vince
    2 punti
  23. 2 punti
  24. ...........e poi sinceramente (nel conio Napoletano) io non ci vedo sigle, quella che sembrerebbe una I per me è la parte superiore della bocca del Drago; questo è un'altro esemplare come quello postato da vox (ritenuto unico) ma a me sembrano uguali........!!
    2 punti
  25. E' sempre stato un piacere per me andare al Convegno di Bergamo, una realtà commerciale dinamica e agile, propositiva, e' un po' come sentirsi a casa , e allora trovi tutto il circolo bergamasco ad accoglierti, il Presidente, l'amico Basetti, il direttivo e poi tanti , tanti, lamonetiani, Milano numismatica trova il suo sbocco li' e poi giovani, giovani bravi del forum, non li elenco anch 'io tutti, sarebbe lungo, ma oltre alle monete, alla grande affluenza anche Bergamo diventa meeting - point numismatico con idee, progetti, scambi di opinioni e oggi nella numismatica serve anche fare gruppo, almeno dove è possibile......e a Bergamo questo accade.....
    2 punti
  26. Buona giornata Tornato ora dal Convegno che, come sempre d'altra parte, si è rivelato vivace; ci tengo a far osservare la presenza di non pochi "Lamonetiani", anche di "Quelli del Cordusio". Non sto ad elencarli tutti, ma mi piace sottolineare la conoscenza fatta con un giovane del forum @@anto R ed anche l'inaspettato incontro con il Presidente del Circolo numismatico di Monticello Conte Otto (VI); è sempre piacevole ascoltare i suoi anedotti numismatici. Un ringraziamento al Circolo bergamasco ed hai suoi dirigenti che, come sempre, ci hanno accolto molto calorosamente. Grazie! saluti luciano
    2 punti
  27. Buongiorno, aggiornamento del catalogo che accompagna 2015. 633 pagine di immagini e dati. Spero che vi piaccia. Saluti dalla Spagna M.Angel https://www.dropbox.com/s/995q28la9h80oym/Eurocirculante%20MAR15.pdf?dl=0 https://www.dropbox.com/s/gc6gognrjcwir3o/Eurocirculante%20MAR15.pdf?dl=0
    2 punti
  28. Si che poi nella stessa Francia ricordo la guerra d'Algeria,e non ultimi gli attentati di Parigi. Tanta pace non mi sembra. Sono sincero @@cig : Per una serie di cose comincio a essermi veramente stancato di questa collezione. Se continuo a scoraggiarmi in questo modo penso che anche io vendero' baracca e burattini e la smettero' di buttarci via soldi e tempo. Per avere in cambio stupide monete che,ormai,commemorano cose senza nessun senso logico. La stessa Italia,lo ribadisco,non poteva coniare un bel 2 Euro sulle regione d'Italia?! No,deve cadere nella mediocrita' in cui cadono piccoli paeselli o presunti tali che vanno a commemorare cose del tutto insensate. Quindi sono daccordo con te:se continuano cosi',possono anche cominciare a tenersele. Siamo partiti da uno splendido Discobolo,simbolo dei millenni che passano e siamo arrivati a faccioni Granducali o a aniversari di personaggi semi-sconosciuti. Dalle stelle alle stalle...
    2 punti
  29. @motoreavolpone Ciao Sergio, anche queste in versione mignon sono originali, esse riportano la firma dell'incisore della zecca pontificia Bonfilio Zaccagnini.
    2 punti
  30. Molto probabilmente domattina sarò a Gaeta per la cerimonia/manifestazione. Ecco qualche medaglia originale dell'evento storico.
    2 punti
  31. Mi pare evidente che non è una medaglia ma un distintivo di tipo propangandistico, quindi al di fuori di quello che può riguardare stemmi di appartenenza da applicare sull'uniforme. La produzione è privata e visto il retro si evince che è del dopoguerra, anni '70 in poi.
    2 punti
  32. Intanto io posto la mia del 1876 Gran Bretagna Queen Victoria Sovereign ( London ) Mintage : 3,318866 Marsh : #88
    2 punti
  33. Non è certo una domanda sciocca la tua. Cerco di risponderti con un po' di imbarazzo nel prevenire Andreas che è proprio chi "ne sa" molto sull'argomento, e che ha scritto cose molto importanti a riguardo. Per quanto riguarda l'area geografica intendiamo la Carinzia, la Carniola, andando ad est verso l'Ungheria, e a sud in Friuli e in Istria. Il periodo storico è il XII secolo. Dalle miniere carinziane, di proprietà dei Vescovi di Salisburgo, era stato estratto moltissimo argento che veniva utilizzato negli scambi commerciali. Questo argento, per una più facile commercializzazione, veniva monetizzato localmente, battuto in monete di conio molto semplice, essenziale, di facile esecuzione; in queste monete non vi erano impronte distintive, la cosa essenziale era la velocità di esecuzione, ed erano di buon argento. Sono monete chiamate "frisacensi" (da Frisach, in Carinzia). A coniarle erano zecchieri ufficiali ma anche zecchieri clandestini, in zecche degli arcivescovi salisburghesi ma anche di signorie confinanti; di esse se ne conoscono diverse tipologie. Valevano per quello che era il loro intrinseco, in un semplice rapporto tra peso in argento e valore di questo; per intenderci possiamo definirle dei lingottini. Il problema si è presentato quando l'argento carinziano ha cominciato a scarseggiare. E' allora che hanno iniziato ad essere emesse monete "fiduciarie", in cui c'era meno argento ma la loro circolazione veniva imposta, per un valore appunto superiore all'intrinseco (ovviamente per far questo ci voleva una autorità emittente autorizzata o almeno capace di imporsi). E' a questo punto che si è posto il problema di regolare la situazione e di porre un freno ad una produzione fino a quel momento incontrollata. Il patriarca della moneta "di Aquileia" che abbiamo in esame si è insediato nel 1195, ed è di quello stesso anno la sentenza della Dieta Imperiale, sollecitata dai Vescovi di Salisburgo, che stabiliva che per produrre monete nei territori loro soggetti fosse necessaria la loro autorizzazione. Ovviamente però c'è chi ha continuato a produrre monete con l'argento in suo possesso, imitando le monete di zecche ufficiali. A quel punto comunque le monete non erano più anonime, ma riportavano leggende che ne attestavano l'autorità emittente.
    2 punti
  34. Asse di zecca orientale il RIC II nuovo ipotizza Tracia Dupondi e assi hanno legenda IMP D CAES DIVI VESP F AVG P M TR P P P COS VIII i sesterzi IMP DOMITIAN CAES DIVI VESP F AVG P M TR P P P COS VIII Classificato al nro 840 del RIC RPC 533 il RIC lo classifica R2 buona serata
    2 punti
  35. Sono felice di vedere che ci sarà anche una fetta dedicata alle conferenze.. Ma mi si permetterà un' osservazione (poco in linea con la discussione, in caso chi di dovere cancellerà il commento): ho scritto alla segreteria NIP per chiedere informazioni riguardo all' annuale convegno romano, e mi è stato risposto che non si terrà per via del convegno milanese... Ora, capisco le possibili -non fornite- argomentazioni dei NIP (costi, rischi, ecc.). Ma possibile che non si possa far convivere le due manifestazioni? Il convegno romano era l' unico importante convegno del centro-sud, ed era anche una delle pochissime occasioni per chi abita "quaggiù" di partecipare ad un evento del genere.. Posso solo dire che la cosa mi ha rattristato ma soprattutto amareggiato. Perdonate lo sfogo, ma non potevo e non volevo evitarlo. Ciò detto, mi auguro che la presenza lamonetiana sia comunque forte. Saluti
    2 punti
  36. Buona serata Faccio seguito alla discussione relativa alle “Monete di conto nella Venezia Medioevale”, come da link che segue, per parlarvi di un'altra moneta di conto in uso a Venezia, ma in epoca più tarda; siamo alla fine del XVI° secolo. http://www.lamoneta.it/topic/122609-monete-di-conto-nella-venezia-medioevale/ Le tante congiunture economico-finanziarie avvenute nel XVI° secolo, avevano causato il fallimento di tanti banchi, come quelli dei Pisani e dei Tiepolo, ma anche la chiusura di altri che, pur riuscendo a non fallire come quello dei Garzoni, chiusero e liquidarono l'attività. Ciò creò evidentemente un grosso problema per la gestione del credito e delle transazioni commerciali, frenando oltremodo l'economia giacché i mercanti non avevano più riferimenti per il pagamento delle cambiali e delle merci ed anche per effettuare i cambi di valuta; il Governo decise quindi di istituire un banco pubblico, avente un capitale costituito da un cospicuo fondo fornito da vari creditori, garantito dallo Stato, chiamato “Banco Giro” e situato, ovviamente, nel fulcro commerciale della città, a Rialto e più precisamente in prossimità della Ruga degli Orefici, in Campo San Giacometto. e quello che ne resta oggi (e non faccio riferimento all'Osteria, ma al Sottoportego :blum: ) I conti del Banco Giro erano tenuti in Lire o Soldi o Denari, ma indicati con speciali caratteri denominati di banco (Chiamati da Giovanni Cavalà Pasini in “La scuola pratica del banco Giro” - Venezia 1741, anche figure antiche imperiali). Questa Lira di banco non è altro che la Lira di grossi, uguale a 10 Ducati, divisi in 240 Grossi, ognuno dei quali è costituito da 32 Piccoli. Il fatto che questa istituzione fosse garantita dal Governo, il pubblico cominciò a preferirla ed adottarla nelle transazioni più importanti, tanto che veniva pagata o computata ad un valore superiore a quello nominale; si creò quindi un aggio che nel tempo assunse percentuali importanti e che intimorì il Governo; certo che questo comportamento creasse una “bolla speculativa” incontrollabile, limitò l'aggio al 20% del valore nominale. (OT... allora ci pensavano, oggi .....) Sicché per molto tempo la Lira di banco, corrispondente a 10 Ducati, veniva transata a 12 Ducati di Lira corrente ed in egual misura correvano il Grosso ed il Piccolo che, nella valuta corrente, venivano computati 1/5 in più nella valuta di banco. Ma non finisce qui … saluti luciano
    1 punto
  37. È un buon sito, indubbiamente. Il RIC è sicuramente una serie di volumi fondamentali ma diciamo che tra gli strumenti informatici questo sito ha pochi rivali.
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  38. In questo caso non hai perso nulla, dato che le caravelle circolate valgono solo il peso dell'argento, ma mi raccomando, mai fare queste operazioni su monete con valore numismatico. La perdita sarebbe elevata. Io una volta ho pulito un quarto di dollaro in argento tutto nero con la gomma da cancellare bianca. L'ossidazione è venuta via tutta. Ma anche in questo caso, la moneta non aveva valore extra rispetto all'argento.
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  39. E questo mi fa enormemente piacere essendo Matteo un giovane molto bravo e che stimiamo tutti, un target giovane.....la numismatica ne ha tanto bisogno, vedremo di fare tutto il possibile per esservi vicini quel giorno , avremo modo di parlarne di questo ancora sicuramente qui e in altre sedi.....
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  40. @r-29 Le contromarche sono punzonature apposte sulle monete per mantenerle ancora in circolazione (anche se usurate) o per variarne il valore liberatorio.
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  41. Buona giornata Bella e rara moneta ... peccato che te l'abbiano "soffiata" :pardon: Il punto centrale ... finito in un posto che, nella rappresentazione della Giustizia, è ... imbarazzante, come ebbero a dire di una mia moneta che ha il medesimo particolare, quando la postai. :rofl: saluti luciano P.S. Old aggiungi il TAG Venezia alla discussione.
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  42. Che è il tipo più raro e da Nomisma nel 2014 nella raccolta che è stata venduta ad Aprile, di monete per i possedimenti veneziani, ha realizzato 180 euro ed era meno bella di questa.
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  43. Al di la della medaglia è doveroso ricordare che il nome del Savoia cavalleria è legato a quella che è entrata nella storia per essere stata l'ultima carica di cavalleria dell'esercito italiano. La carica di Isbuscenskij ha luogo il 24 Agosto del 1942 quando uno squadrone del reggimento al comando del Colonnello Bettoni caricò vittoriosamente con la sciabola sguainata le forze sovietiche.
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  44. Statere di Magnesia coniato durante il regno di Antigono I Monoftalmo KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AV Stater (17mm, 8.51 g, 12h). Magnesia mint. Struck under Antigonos I Monophthalmos, circa 319-305 BC. Helmeted head of Athena right / Nike standing left, holding wreath and stylis; in left field, owl standing left, head facing; monogram below right wing. Price 1963; Müller 652; SNG Copenhagen 650 (same dies). Superb EF. Very rare symbol. apollonia
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  45. Puoi comunque scaricarlo e darci un'occhiata. Per farti peró un'idea generale più aggiornata delle monetazioni in oggetto mi sentirei di consigliarti piuttosto le monografie del Catalli.
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  46. Ma si, prendi un cappellone speriziato in conservazione certamente superiore al BB di Tevere per cui paghi un bel plusvalore sulla perizia. Io non capisco questa moda. Nell'ultima Felsinea una lira 1916 FDC eccezionale di Tevere ha fatto 240 ex diritti... ora si può dire tutto ma girano a prezzi ben più bassi. Evidentemente ci sono nostalgici che comprano il cimelio e la firma piuttosto che una moneta che tanto mica migliora come conservazione.
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  47. Al D/ il collo e l’ala dell’aquila sono stata rifatti a bulino. Al R i segni del bulino sono evidenti sotto il corpo del gambero. L’impronta della contromarca è stata abrasa nel maldestro tentativo di ravvivarla. A mio modesto parere quel che resta del tetras agrigentino ha perso qualsiasi valenza documentaria.
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  48. Come altri datato 1876 americano minori monetazione, grandi numeri di queste metà sono stati colpiti ai fini della pensione frazionata valuta introdotta durante la guerra civile. (Con un conio di 8.4M, questi sono il più comune Seduta metà e molti di loro furono coniati con argento recuperato da vecchi monete). Tanto per mia teorizzazione sentimentale—come un bambino avevo pensato che noi avevamo coniato tanti a causa del centenario nel 1876. Ma questi half-dollars 1876 potrebbe avere trovato occupazione presso il Centennial Exposition di Philadelphia, tuttavia. La statua della libertà era allora in costruzione e il suo braccio destro, il braccio con la torcia—era stato istituito presso l'esposizione. Per il prezzo di un pezzo di 50-cent come questo, un visitatore della fiera poteva salire su una scala fino al livello del balcone della mostra e ottenere un'anteprima di "Liberty illuminare il mondo," un decennio prima sua dedizione nell'ottobre 1886. :) v. ----------------------------------------------------------- Like other 1876-dated American minor coinage, large numbers of these halves were struck for the purpose of retiring fractional currency introduced during the Civil War. (With a mintage of 8.4M, these are the most common Seated half, and many of them were coined with silver recovered from older issues.) So much for my sentimental theorizing—as a kid I had thought we had coined so many because of the centennial in 1876. But these 1876 half-dollars might have found employment at the Philadelphia Centennial Exposition, nevertheless. The Statue of Liberty was then under construction, and her right arm—the arm with the torch—had been set up at the Exposition. For the price of a 50-cent piece like this one, a visitor to the fair could climb a ladder up to the balcony level of the exhibit and get a preview of “Liberty Enlightening the World,” a full decade before her dedication in October, 1886. :) v.
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  49. non è ruggine , è il nucleo in rame
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