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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/10/15 in tutte le aree

  1. ok lavoro ultimato....mobile riportato a legno, stuccate e sostituite le parti rovinate e via un passaggio di impregnante all'acqua neutro. Cassetti rivestiti di velluto al 100% cotone (na botta de euri notevole) con quadrati ritagliati e appoggiati, un po' più grandi per evitare che le monete tocchino il legno....non credo che verrà più sostituito....
    6 punti
  2. Ciao, tra le zecche medievali del Regno di Napoli, aggiungerei la città di Amatrice. Amatrice, all'epoca aragonese, era una piccola città dell'Abruzzo UIteriore, capoluogo di cantone del distretto di Civitaducale.... Durante il periodo della congiura dei baroni, nell'ambito di un Abruzzo da sempre filo angioino, Amatrice si mantenne fedele al Re Ferdinando I° d'Aragona, il quale, domata tale congiura, premiò Amatrice, con la concessione del privilegio... Dai repertori si legge che: In anno 1486 re Ferrante concede all’università et huomini della città dell’Amatrice ob fidelitatem erga eum observatam la terra di Civita Regale, la quale alias fu di detta città e per esso re era stata concessa alla città dell’Aquila, per rebellione della quale è devoluta ad esso re, e perciò la restituisce alla detta università; etiam concede la terra della Rocca e li casali della Montagna di Rosito, le quali olim furono di detta città dell’Aquila rebelle, come appare in Privil. La coniazione riguardò la battitura di Cavalli, con, al rovescio, la scritta :FIDELIS.AMATRIX ed al Diritto: FERRANDUS REX
    5 punti
  3. Agli inizi del IX secolo inizia la propria attività la zecca di Venezia coniando un denaro di tipo carolingio a nome di Ludovico il Pio (814-840), figlio di Carlo Magno. E questa è una cosa interessante in quanto Venezia formalmente era territorio bizantino, come confermato da accordi tra Carlo Magno e l'imperatore di Bisanzio Michele I Rangabe. Il primo tipo coniato ebbe al dritto la legenda H LVDOVVICVS IMP e al rovescio VENECIAS MONETA in tre righe. Questo primo tipo, ora rarissimo, venne ben presto sostituito dalla tipologia che al rovescio porta la scritta VENECIAS in due righe, qui rappresentata. Arka
    4 punti
  4. Aggiungo un altro tassello "emiliano" alla discussione.... L'attività della zecca di Modena è caratterizzata da due distinti periodi. Il periodo comunale che va dal 1242 al 1598 e il periodo estense, dal 1598 al 1796, anno in cui Ercole III d'Este venne scacciato dai francesi morendo esule a Treviso nel 1803 (gli Austro-Estensi, tornati a Modena nel 1815, non coniarono moneta). Da notare che le monete modenesi emesse prima del 1598, anche a nome dei vari signori estensi (fino ad Alfonso II d'Este), vennero prodotte sulla base della conncessione imperiale alla comunità cittadine e che questa autonomia fu constantemente osteggiata dai signori di turno. La concessione a battere moneta, unitamente ad altri benefici, venne rilasciata nel 1226 da Federico II alla comunità della città di Modena come atto di riconoscenza alla città emiliana che, in seguito all'occupazione di alcuni castelli e territori modenesi da parte dei bolognesi, era uscita dalla lega dei comuni ed era passata dalla parte degli imperiali. I bolognesi, che non aspettavano altro, passarono ad occupare altri territori modenesi, devastando, saccheggiando e portando scompiglio e morte. Le vicende belliche ritardarono l'apertura della zecca cittadina che avvenne solo 1242 con l'emissione del grosso modenese citato nei post precedenti. dritto (ex asta Varesi) verso per una visione delle varianti: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOCOM/1 un saluto dal distretto dei Pirenei atlantici....; -) Mario
    4 punti
  5. Buona serata Faccio seguito alla discussione relativa alle “Monete di conto nella Venezia Medioevale”, come da link che segue, per parlarvi di un'altra moneta di conto in uso a Venezia, ma in epoca più tarda; siamo alla fine del XVI° secolo. http://www.lamoneta.it/topic/122609-monete-di-conto-nella-venezia-medioevale/ Le tante congiunture economico-finanziarie avvenute nel XVI° secolo, avevano causato il fallimento di tanti banchi, come quelli dei Pisani e dei Tiepolo, ma anche la chiusura di altri che, pur riuscendo a non fallire come quello dei Garzoni, chiusero e liquidarono l'attività. Ciò creò evidentemente un grosso problema per la gestione del credito e delle transazioni commerciali, frenando oltremodo l'economia giacché i mercanti non avevano più riferimenti per il pagamento delle cambiali e delle merci ed anche per effettuare i cambi di valuta; il Governo decise quindi di istituire un banco pubblico, avente un capitale costituito da un cospicuo fondo fornito da vari creditori, garantito dallo Stato, chiamato “Banco Giro” e situato, ovviamente, nel fulcro commerciale della città, a Rialto e più precisamente in prossimità della Ruga degli Orefici, in Campo San Giacometto. e quello che ne resta oggi (e non faccio riferimento all'Osteria, ma al Sottoportego :blum: ) I conti del Banco Giro erano tenuti in Lire o Soldi o Denari, ma indicati con speciali caratteri denominati di banco (Chiamati da Giovanni Cavalà Pasini in “La scuola pratica del banco Giro” - Venezia 1741, anche figure antiche imperiali). Questa Lira di banco non è altro che la Lira di grossi, uguale a 10 Ducati, divisi in 240 Grossi, ognuno dei quali è costituito da 32 Piccoli. Il fatto che questa istituzione fosse garantita dal Governo, il pubblico cominciò a preferirla ed adottarla nelle transazioni più importanti, tanto che veniva pagata o computata ad un valore superiore a quello nominale; si creò quindi un aggio che nel tempo assunse percentuali importanti e che intimorì il Governo; certo che questo comportamento creasse una “bolla speculativa” incontrollabile, limitò l'aggio al 20% del valore nominale. (OT... allora ci pensavano, oggi .....) Sicché per molto tempo la Lira di banco, corrispondente a 10 Ducati, veniva transata a 12 Ducati di Lira corrente ed in egual misura correvano il Grosso ed il Piccolo che, nella valuta corrente, venivano computati 1/5 in più nella valuta di banco. Ma non finisce qui … saluti luciano
    3 punti
  6. Eccolo la....appoggiato in un angolo di un mercatino dell'usato....lo desidero da subito...ma il prezzo è alto...aspetto i giorni necessari per lo sconto....scatto....e riesco a prenderlo....ora sotto con il restauro!!!!
    3 punti
  7. Taglio: 1 cent Nazione: USA Anno: 2014 Tiratura: ??? Condizioni: SPL Città: Milano Note: non rientra nelle rarità ma è sempre bello trovare una monetina USA in ottime condizioni
    3 punti
  8. Sai se si spendono alla fin fine è perché sul c/c c’erano, mica sono scesi dal cielo ... però dietro ad una cifra importante spesa (ma questo penso valga per tutti, anche quando si spendono soli 50 EUR) ci possono essere scelte e rinunce, e non è necessariamente indice di locomozione via Ferrari, piuttosto che pasteggio quotidiano a caviale & champagne … :P Tuttavia ritengo che questa moneta li valga fino all’ultimo cent ... :)
    3 punti
  9. Buon giorno a tutti Dopo l'acquisto del sesterzio di Alessandro Severo (postato in una precedente discussione) sono molto tentato di aggiungerne uno della mamma. A me sembra bellissimo ma aspetto pareri dagli esperti. Grazie
    2 punti
  10. Si comunica che a partire da ora sono disponibili per le nuove discussioni i TAG per tutte le regioni italiane, li trovate dopo l'inizio della discussione premendo su Categoria Messaggio, indicate la regione di appartenenza delle discussioni prima di iniziare la discussione, se ci fossero dei dubbi non abbiate remore a indicarmele.
    2 punti
  11. Per quale motivo dovrebbe esserci una relazione tra Cassio Dione e Cicerone ? non certamente temporale essendo le due Vite distanti tra loro di circa 250 anni . Quello che unisce Cassio Dione a Cicerone , non puo’ infatti essere il contrario , e’ il giudizio che il primo fa sulla figura umana del grande oratore , scrittore , politico e filosofo di Arpino . E’ un giudizio poco lusinghiero , che ovviamente non intendo ne’ contestare ne’ approvare , ma solo approfondire per tentare di capire meglio il giudizio negativo di Cassio Dione sull’ uomo Cicerone ; e’ difficile e sarebbe anche ingiusto sindacare l’ operato e il comportamento umano di Cicerone a distanza di oltre due millenni perche’ le circostanze dell’epoca in cui visse Cicerone furono gravi e particolari ; quindi possiamo solo leggere e farci un’ idea su cio’ che Cassio Dione , piu’ vicino ai fatti in cui visse Cicerone , esprime su di lui e di conseguenza lo giudica ; questo parere negativo su Cicerone nacque e si baso’ oltre che da scritti storici a lui precedenti , anche dai documenti di archivio , sui quali Cassio Dione certamente ebbe modo di informarsi , essendo un Senatore , aveva libero accesso ai documenti di Stato . Forse noi lontani posteri , dopo aver letto quanto scritto da Cassio Dione , possiamo ipotizzare e giustificare il comportamento di Cicerone , considerando l’ epoca in cui visse ; fu un’epoca storica drammatica , da crepuscolo della Repubblica , di feroci guerre civili , di tentati colpi di Stato , di aspiranti al potere assoluto , di secondi Triunviri : Antonio , Ottaviano e Lepido che si comportarono da veri despoti ed anche come spietati assassini ; in conclusione fu piu’ semplicemente , per noi lontani dai fatti ma di cui conosciamo l’ esito , un epoca di trapasso di un sistema politico : dalla Repubblica , al Principato . Trapasso di governo facile a dirsi , ma quante angosce , quante preoccupazioni per l’ avvenire , quante incertezze , quanti drammi , questo cambiamento ormai in corso e inevitabile per una Citta’ che ormai aveva creato un Impero troppo grande per poter essere controllato e guidato da un consenso di Senatori spesso in disaccordo tra loro per motivi politici e di convenienza personale , provoco’ e fu carico di conseguenze per il futuro , coinvolse tutti i Cittadini dai piu’ nobili e meno abbienti . Fu un epoca umana , tranne pochissime eccezioni , di voltagabbana , di tradimenti , di cambia bandiere , di delatori , a seconda delle convenienze politiche e private ciascuno si comportava secondo i propri vantaggi personali , comportamenti certamente discutibili , ma che si adeguavano all’ incertezza della propria vita e del domani . Cicerone in questo non ne fu esente , sebbene uomo di grande cultura , fu coinvolto dai fatti e dalle situazioni in continua e rapida evoluzione ; in questo clima di cambiamento politico epocale , Cicerone nel suo comportamento civico , si adeguo’ ai tempi in cui visse . Tutto questo , pare confermato a leggere Cassio Dione nella sua Storia Romana , in quanto fu giudice forse piu’ imparziale , in quanto lontano dai tempi in cui visse Cicerone , al contrario il Senatore e Console Quinto Fufio Caleno contemporaneo e avversario politico di Cicerone , nonche’ rappresentante dei Senatori ostili a Cicerone , in un lunghissimo discorso nel corso di una drammatica seduta del Senato , invei’ violentemente e ferocemente contro Cicerone ; ma quest’ultimo essendogli avversario apertamente e politicamente , puo’ essere stato nel suo giudizio meno imparziale , piu’ di parte ; quindi conoscendo il clima di terrore che aleggiava in quei tempi a Roma , deve essere considerato meno attendibile nel suo giudizio su Cicerone , rispetto a Cassio Dione . Cassio Dione , Storia Romana , Libro XXXVIII , Tomo XII-3 “Clodio pertanto mise a tacere Bibulo , che al termine della sua carica si era presentato nel Foro e intendeva dopo la conferma del giuramento , fare un discorso sulla presente situazione politica ; poi mosse un attacco contro Cicerone . E poiche’ non riteneva cosa facile vincere un uomo molto potente in citta’ a causa della sua grande eloquenza , cerco’ di conquistarsi non solo l’amicizia del popolo , ma anche dei Cavalieri e dei Senatori , presso i quali Cicerone godeva di altissima stima . Sperava di abbatterlo facilmente , se avesse ottenuto l’ appoggio di costoro e veramente la potenza di Cicerone si basava piu’ sulla paura che incuteva , piuttosto che sull’effetto . Egli infastidiva moltissima gente coi suoi discorsi e coloro che erano aiutati non lo amavano tanto quanto lo odiavano quelli che venivano danneggiati . Infatti la maggior parte degli uomini sono piu’ disposti a sdegnarsi per i torti ricevuti che ad essere grati a qualcuno per i benefici , e credono di essersi disobbligati abbastanza con coloro che li hanno difesi pagando l’onorario, mentre sono tenaci nel vendicarsi in qualche modo contro coloro che li hanno offesi . Per questo Cicerone , cercando sempre di superare gli uomini piu’ potenti e usando verso tutti una violenta e stomachevole liberta’ di parola , si era acquistati acerrimi nemici , e questo perche’ teneva enormemente alla fama di uomo intelligentissimo ed eloquentissimo anche piu’ che a quello di uomo onesto . Per questi motivi ed anche perche’ era pronto a vantarsi piu’ di qualsiasi altro uomo , si credeva superiore a tutti e nei suoi discorsi e nel suo contegno di vita disprezzava tutti e non si sentiva affatto obbligato a seguire le regole normali del vivere , si rendeva fastidioso e odioso , ed era quindi malvisto e odiato anche da coloro che lo apprezzavano” Il brano di Cassio Dione riguardante la seduta del Senato nella quale il Senatore e Console , Quinto Fufio Caleno , seguace di Marco Antonio , attacca veementemente Cicerone , parteggiante di Ottaviano , sia come uomo in generale , sia come oratore , sia come scrittore e sia come filosofo , e’ straordinario come intensita’ e violenza dialettica , tipica dell’agone politico di quel periodo ; e’ pero’ un discorso troppo lungo per essere riportato integralmente , comprende ben 46 fogli , difficile a condensare in quanto spazia su tanti argomenti diversi , quindi chi fosse interessato all’ argomento ne consiglio senz’altro la lettura , anche se di parte , pero’ aiuta a capire il clima politico di quei tempi ; si puo’ leggere tutto il discorso di Quinto Fufio Caleno nel Libro XLVI , dal Tomo I al Tomo XXVIII compresi . Sotto due Denari repubblicani emessi dalla Gens Fufia e Tullia
    2 punti
  12. Se schiacciate il verde speranza della Lombardia vedete che incomincia a prendere consistenza.....@@Parpajola @@giancarlone @@davide1978
    2 punti
  13. Trovo la notizia una vera presa in giro da parte del Governo Andorrano, infatti loro cosa faranno, daranno 30.000 serie a dei grossisti europei, loro dovrebbero rivenderli a 24 euro l'uno a tutti i collezionisti, ridicolo................................ :fool: :fool: Come si puo pensare cio. dove sarebbe il guadagno del rivenditore, e poi se ci fossero troppi passamano prima della vendita il prezzo lieviterà sicuramente, oltretutto neanche i rivenditori autorizzati di Andorra vendono le serie al prezzo di emissione.................. :fool: :fool: Se invece loro avrebbero offerto un set ad ogni persona richiedente tramite il loro sito allora avrei potuto capire, ma non certamente in questa maniera, Andorra continua ancora a stupire, ma non per il conio delle propie monete, ma per il continuo prendere in giro i collezionisti, che prima hanno atteso con trepidazione il 15 Gennaio ed ora magari attenderanno con impazienza il giorno per poter essere spennati da speculatori europei e non più solo Andorrani. :fool: :fool: Una sola parola ci può essere per questa emissione e per la sua distribuzione: VERGOGNA
    2 punti
  14. Una volta con il mitico mago queste aste potevano raggiungere MILIONI DI EURO....
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  15. Due monete del 1875 La prima : Belgio Leopoldo II Zecca di Bruxelles
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  16. La fabbricazione delle monete minori della Germania imperiale davvero colpito sua falcata con i mintages del 1875. Nove zecche erano colpendo monete per il nuovo impero, con questo 1875c 2-pfennig provenienti dalla zecca alla Frankfurt am Main. Marchio di zecca "C" di Francoforte era diventato prussiano dopo la guerra Austro-Prussiana del 1866, ma rimase un imperiale zecca solo fino al 1879. Da allora, naturalmente, il grande recoinage tedesco era stato compiuto. :) v. ------------------------------------------------- The manufacture of Imperial Germany’s minor coins really hit its stride with the mintages of 1875. Nine mints were striking coins for the new Empire, with this 1875c 2-pfennig coming from the mint at Frankfurt am Main. Frankfurt’s “C” mintmark had become Prussian after the Austro-Prussian War of 1866, but remained an Imperial mint only until 1879. By then, of course, the great German recoinage had been accomplished. :) v.
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  17. A questo punto vi mostro una diapositiva: follis di LeoneVI e Alessandro da poco entrato in collezione.
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  18. Ciao a tutti, Partecipo volentieri a questa discussione, parlando della zecca di Capua. Nato come una contea del Ducato di Benevento, il Principato di Capua, con Pandolfo Capodiferro ( 961 - 981), raggiunge il suo massimo splendore con la conquista del Principato di Salerno, unificando, così i domini dell'Italia Longobarda Meridionale. La zecca di Capua, già attiva dal 216 - al 211 a.c., quano fu chiusa dai Romani per punire la città che si era alleata con Annibale, fu riaperta intorno alla metà del IX° secolo, con la coniazione di monete che si ispiravano ai modelli longobardi beneventani.. Vi posto un follaro che viene attribuito a Pandolfo Capodiferro, per il quale, però, ho delle riserve, in quanto è molto simile a quello attribuito ad Anfuso: Una discreta atttività, la zecca capuana l'ebbe con la dominazione dei Normanni fino ad Anfuso, ossia fino alla metà del XII° secolo. Nel caso di Anfuso, però, alcuni follari vengono attribuiti dubitativamente a Capua. Studiosi quali Ruotolo e Travaini, sostengono, infatti, che, in realtà, tali follari fossero stati coniati da Ruggero II, Re di Sicilia, a Bari... Il Rasile sostiene, invece, che la coniazione dei discussi follari sia avvenuta a Capua. Ecco il follaro in oggetto... Sicuramente fu coniato a Capua questo follaro di Ruggero II° Con l'arrivo dei Normanni, Capua, quindi, perde definitivamente la propria autonomia, entrando a far parte del Regno Normanno, prima e, poi, del Regno di Sicilia. La città di Capua, mantiene, però, un suo ruolo rilevante durante il periodo normanno. Ruggero II°, infatti dopo la vittoria a Galluccio sulle truppe pontificie avvenuta nel 1139, fu investito, dallo sconfitto Papa Innocenzo II°, Re di Sicilia, Duca di Puglia e Principe di Capua.... Con l'avvento degli Svevi, Capua non conia più... Le zecche sveve furono, infatti, Brindisi, Messina, Palermo ed, infine, Manfredonia.. La zecca di Capua, per poter nuovamente battere moneta, dovette attendere il XV° secolo, con l'arrivo degli Aragonesi e, in particolare, di Ferdinando I°. Ad essa, infatti, viene attribuita la coniazione di un "Cavallo" di Ferdinando I° d'Aragona. Questo è quanto... Saluti Eliodoro
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  19. Un saluto a tutti. Vorrei condividere con voi questo gioiellino, il famoso scudo “unità d’Italia”. Personalmente attribuisco a questa moneta una importanza storica e simbolica superiore a qualsiasi altra moneta del regno (compresi i celeberrimi “mostri sacri” 5 lire del 1901 e 50 lire del 1864, al di là della loro rarità e valore commerciale, ovviamente ;) )… e sono davvero onorato di custodirla :) Certo essa non brilla per originalità o per particolari pregi artistici (al pari di tutta la monetazione ottocentesca dei Savoia prima del Re numismatico), tuttavia fa tipologia a sé, e la stessa effigie del sovrano, un tantino (forse troppo) austera peraltro, è un unicum rispetto ai notissimi ritratti più bonari (collo lungo e collo corto) della monetazione di VEII, ante e post unità. Fu coniata dalla zecca di Firenze tra il 21 marzo ed il 13 aprile 1861, quindi a ridosso della data cruciale del 17 marzo 1861 (che segna la nascita ufficiale dell’Italia unitaria), e comunque prima del decreto ufficiale che autorizzava l’emissione della monetazione ordinaria. Fu anche l’ultima importante emissione di questa gloriosa zecca, dalle grandi tradizioni, prima di venire chiusa di lì a pochi anni. Oltre all’importanza legata alla sequenza cronologica dell’emissione, fu anche la prima moneta a riportare l’insieme completo di attributi, titoli e riferimenti del nuovo corso: le lire vengono definite “lire italiane”, Vittorio Emanuele II viene appellato “Re d’Italia”, e, oltre alla zecca e al millesimo, viene chiaramente indicato questo storico mese di “marzo” ). Quindi è la prima moneta commemorativa (in tempo reale :P) dell’Unità d’Italia. Per tutte queste singolari ragioni e coincidenze viene abbastanza facile dire che questa è la moneta più importante di tutto il Regno d’Italia (almeno io la penso così). E lo dico da una posizione ipercritica verso le modalità estremamente discutibili adottate dai Savoia (e dai loro noti “consulenti”) per realizzare l’unità. Tuttavia, da un mix di cose anche molto malfatte (che sono alla radice di tanti mali perduranti nel presente), è nato un bene indiscusso, ovvero il nostro paese (bellissimo, straordinario… anche se oggi purtroppo in crisi d’identità) nella sua configurazione territoriale (+/-) attuale. Scusate il commento forse OT. E’ una moneta emessa in 21472 esemplari, che circolò normalmente insieme alla grande massa di scudi dell’epoca. Tant’è che i rari pezzi oggi disponibili sono di norma in conservazione mediamente bassa. Le conservazioni alte, o altissime come quella di questo esemplare, sono davvero rare. Le foto fortunatamente non sono mie oo), e, anche se fatte benissimo, ci sta “a fagiolo” la solita frase: “dal vivo è molto più bella”… e scusatemi se mi sono dilungato un po’ troppo con queste note :D
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  20. Vi sottopongo questo massimale in argento per un vostro parere 3 Lire 1717 Vittorio Amedeo II - Re di Sicilia D/ VIC AM D G SIC IER ET CYP REX -Busto del re corazzato a destra R/ DVX SAB ET MON TISF PRIN PED &c 1717 -Scudo completo coronato; nell'esergo in cartella il valore S.60 Argento , d. 39 mm. , gr. 18,30 , zecca di Torino Mir Savoia 881a , Biaggi 752b Nel 1717 e nel 1718 vennero battuti in totale 300.000 pezzi rarita' : R4 I coni vennero incisi da Federico Vidman. L' emissione avvenne a tenore dell' ordinanza del 4 gennaio 1717 , con la quale venne prescritto all' economo maestro Bartolomeo Boiero di coniarne nella zecca di Torino un quantitativo di 209.661 pezzi. Quel quantitativo , il 20 novembre 1717 venne aumentato a 300.000 pezzi. (da E.Biaggi Otto Secoli di Storia delle Monete Sabaude Vol.III 1998 Editrice il Centauro)
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  21. Buonasera...che ne dite? La figlia di un militare della Guardia di Finanza morto nelle Foibe mi ha donato per il Museo dei Finanzieri Sardi questo buono postale.....è incredibile che malgrado siano passati molti anni la tradizione del disegno è rimasta immutata...
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  22. Ci mostra il rovescio e ci lascia con la curiosità del dritto?
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  23. A me pare che il bordo sia martoriato
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  24. Cari amici visto che, grazie a Simone, a quanto sembra è una domenica dedicata al massimali di Umberto, condivido oggi con Voi probabilmente uno dei migliori esemplari esistenti del 100 lire con data 1888, se non il migliore in assoluto. Le fotografie sono impietose e come di consueto accentuano fino all'esasperazione ogni minimo difetto, e onestamente anche poco in grado di rendere giustizia alla bellezza dell'esemplare, ma Vi garantisco che, mentre il D presenta effettivamente minimi graffietti nei campi il R è veramente "stato zecca", con segnetti infinitesimali nei campi (ce ne sono un paio microscopici a sinistra dello stemma e basta) o assenti. I rilievi sono al 100% assoluto e i bordi non hanno nessun colpetto, neanche lieve. Ho compiuto ricerche in aste recenti e meno recenti e un R così su un 88 in effetti non si trova. Moneta acquistata da Numismatica Bassani nel 2004, pagata assai già allora in verità, e periziata FDC, il buon Bazzoni cercò più volte di ricomparmela invano, asserendo che un rovescio così non lo aveva mai visto. Sono grandi soddisfazioni considerando la reticenza del povero Angelo a lasciarsi andare a simili affermazioni. Un amico numismatico americano che ho incontrato a NY la scorsa settimana - e a cui ho inviato le immagini - mi ha detto che la valuta MS69 (MS68 il D, MS70 il R) e io sono del tutto d'accordo con lui. Come dice qualcuno : Vi piace? :) Buona domenica a tutti!
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  25. Un dramma con chicco di grano a sx in posizione orizzontale (pag.71 post #1753) un altro, sempre a sx, in posizione verticale (post #1756) e quest'altro sotto il trono orizzontale. https://www.pecunem.com/auction-28- Lotto 33
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  26. E tu chi sei? Aaaaaa.... ecco... il grande buffone del forum.
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  27. Anche per me officina delta. Per quanto riguarda le fattezze del ritratto dipende tutto dall'incisore, ne puoi vedere di molto diversi, spesso in assenza di legenda al dritto è praticamente impossibile distinguere i tetrarchi solo in base al ritratto. Qui Galerio in versione Massimino Trace :)
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  28. Mica sono della Lazio, io!! :D A parte gli scherzi va bene così. La "bestia" sta prendendo forma. Molto bene Ciao e grazie a tutti voi
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  29. Ti piace l'azzurro @@adolfos ?
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  30. La seconda : http://en.numista.com/catalogue/pieces26721.html
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  31. Resto sempre affascinato dalla severa bellezza dalle Auguste.
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  32. Officina delta, te ne accorgi se confronti la lettera in questione con le altre A della legenda. Ha l'occhietto un po' triste, ma il ritratto è il suo; non sembra ripatinata.
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  33. @@iscatilla75 @@azaad ciao Veramente simpatico il colloquio fra potenziale acquirente e venditore :rofl:
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  34. "Scusate, ma voi credete ancora a quello che vi dicono i giornali, le TV e il governo??" Molto raramente... Però ci potrebbe anche stare che la foto sia stata scattata, a beneficio del fotografo, in un momento successivo al ritrovamento, avvenuto a seguito di ricerche effettuate con l'ausilio di idonea strumentazione tecnica. Non credo che quel sub si sia buttato nel fiume da solo a "mani nude" e in quattro e quattr'otto sia riemerso con le statuette. Insomma....la foto sembra voler immortalare il momento "topico" e spettacolae del recupero della statuetta, che viene salvata dalle torbide acque del fiume e consegnata nelle mani "sicure" dello Stato. Poco importa alla gente che magari dentro il fiume ci fosse al lavoro con sofisticate apparecchiature tecniche, un'intera squadra di sommozzatori da mezza giornata. Poi.....si sa che quello che viene pubblicato e fotografato sui giornali è solo ciò che si vuol fare intendere al lettore. :pardon: M.
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  35. Non credo si tratti di crown love token in, quanto gli stessi sono realizzati su monete, medagliette o tondelli grezzi, con riferimenti incisi su commissione e non coniati come il gettone in oggetto, anche perché avrebbe avuto un costo insostenibile realizzarli dovendo allestire un conio specifico per ogni richiedente! saluti a tutti
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  36. Mi associo ai complimenti...da leggere... Saluti
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  37. La mia più rara di area italiana è questa. R2 ma di questa qualità almeno R3. Delle polacche scusatemi ma non ho le foto :( -donty-
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  38. bella moneta ...non la pulire ...
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  39. Segnalo un ottimo scambio con @@Alexio85. Imballo ineccepibile. Grazie ancora.
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  40. Complimenti per l'attenzione e avere scovato una interessante leggenda. Non so spiegare la strana forma Tarantein. Potrebbe essere frutto di una non perfetta padronanza della lingia greca e risentire dell'influenza indigena. Servirebbe un esperto di epigrafia greco-apula.
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  41. 35.000 ai distributori internazionali. Altra presa per i fondelli. Si comporteranno come quelli di andorra. 5.000 le venderanno e le altre nei magazzini ad aspettare. Chi controlla? Avevano le liste dei collezionisti e tutto il tempo per organizzare la vendita online. Troppo facile. In questo modo si sono fatti molta pubblicità per un principato che alcuni non avevano neanche sentito nominare. Spero che alle elezioni di marzo prendino la stessa quantità dei voti identica ai collezionisti che hanno soddisfatto.
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  42. come direbbe Gollum nel LOTR.... il mio tessssoro In attesa di incrementare ancora...
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  43. @@redjack1969 come volevasi dimostrare... la moneta è buona. Il valore? Dipende, dipende dipende... nando scrive: "Un paio di giorni fà ho visto uno SPL a 1500 euro, credo che questa non sia di meno." 1500 era il prezzo proposto o quello di acquisto? ed era da privato o da commerciante? Anche io ne vedo diverse proposte a quelle cifre, ma acquirenti 0 su ebay... Alle aste in questa conservazione fa attorno ai 900 euro + diritti... io non la pagherei più di 1.000 euro, onesto compromesso per chi vende e per chi compra!
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  44. Si decisamente sono troppo indigeste per qualcuno, soprattutto per chi vive a palazzo. In ogni caso, il fatto che le cose cedute non sarebbero "disperse come cenere nel vento" ma perfettamente rintracciabili continuate a far finta che non esista...diciamo che avete una morale un tantino faziosa e di comodo..... Quanto a Polemarco, direi che mettersi sul piedistallo a pontificare impossibilità teoriche , ma senza , si badi bene, proporre alcunché è un molto comodo sistema per fare bella figura senza rischiare nulla, ma rientra in pieno nella categoria , da me già citata, di chi dell'immobilismo e del " non fare" ne ha fatto un'arte e una salvaguardia. A criticare siam bravi tutti, a trovare soluzioni ,un po' meno....è il solito discorso: al lunedì mattina ci sono trenta milioni di CT in Italia....ma DOPO la partita...non prima. Cominciamo a fornire idee propositive e, soprattutto per alcuni, a fare qualcosa di concreto e poi possiamo anche permetterci di parlare...altrimenti sarebbe più consono tacere.
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  45. Potrebbe essere quello che gli Inglesi chiamano ‘Crown Love Token’, cioè un gettone con una corona regale su una faccia e le iniziali dell’amata/o sull’altra. apollonia
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  46. NO, non può essere, ma che tondello stretto errore di zecca, una moneta calante di 0,36 gr è un enormità, circa il 5,5% in meno, il bordo più stretto di 0,2?!? Ci vorrebbe una bella foto del taglio, sarà mica tosata???? ;) ;) ;) ;) saluti TIBERIVS
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