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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/26/15 in tutte le aree
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Quando trovo di questi bei cc non posso fare a meno di metterli anche se sono pigro a cercare la tiratura :unsure: Taglio : 2 euro CC Nazione : finlandia Anno: 2008 Tiratura : 1.467.900 Condizioni : bb Città: Codigoro ( fe )5 punti
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VI COMUNICO CHE IL 7° CONVEGNO NIP SI SVOLGERA' A MILANO il 28 MARZO 2015 dalle 10 alle ore 18 la parte esposizione commerciale dalle 14 alle ore 18 la parte conferenze numismatiche Parallelamente al Convegno commerciale che si terrà nella splendida e centrale location del Circolo della Stampa di Milano, Corso Venezia 48, Palazzo Bocconi, si svolgeranno alcune conferenze con tematiche collegate all'imminente manifestazione di EXPO 2015 Il convegno viene organizzato con la collaborazione della Società di Investimenti Azimut e con la collaborazione e partecipazione delle tre importanti realtà numismatiche fondate a Milano, NIP, SNI, CCNM affiancate nell'organizzazione dell'evento. Al mattino alle ore 10 sempre di sabato 28 marzo presso la Sala Weil Wess del Castello Sforzesco si svolgerà l'Assemblea Ordinaria della Società Numismatica Italiana. Quindi una giornata di full immersion numismatica il 28 marzo a Milano dove si uniranno l'Assemblea SNI, la parte commerciale NIP, la parte culturale con le conferenze, dovrebbe essere prevista anche una piccola esposizione e non verrà trascurata la parte conviviale per gli intervenuti all'evento del forum. Allego la locandina dell'evento dei NIP, seguiranno dettagli sulle conferenze e sugli aspetti organizzativi, grazie e buona serata a tutti.....4 punti
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ecco in arrivo un altro bani rumeno, in questo caso da 5 bani del 1867 :)4 punti
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Io c'ho provato in tutti i modi ma non riesco a fare una scansione in cui la data si veda bene. Allego l'immagine migliore... almeno si vede il 7 finale. Vi assicuro che dal vivo la data si "percepisce" abbastanza... ma lo scanner appiattisce tutto e io meglio di così non riesco a fare. Ad ogni modo l'hanno coniata solo nel 1867 quindi non credo ci siano troppi dubbi... Sentite il pubblico dagli spalti... "Rot-ta-me!! Rot-ta-me!! Rot-ta-me!!" Romania 10 Bani - Carol I Bronzo KM# 44 punti
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Partecipo al 1867 con questa moneta di Napoleone III:4 punti
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ahahahahahahahah ma dai che la pagina è divertente, leggerla mi ha fatto sorridere non compatiamo, ma impariamo a prendere le cose con ironia e a ridere di noi stessi.. altrimenti sembriamo sul serio degli ottuagenari (o dei deceduti, almeno nello spirito ;) )3 punti
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E’ esistita, agli inizi della mia collezione – ma credo non solo per me… - una fase di innamoramento, quasi adolescenziale, nella quale ho acquistato pezzi che oggi, magari, non comprerei più. E' probabile che tu stia attraversando quella stessa mia fase. Credimi, è un buon segnale: vuol dire che c’è passione, e passione vera. Quella passione che oggi ti spinge ad acquistare pezzi "imperfetti" e che domani ti porterà a cercare di migliorare ogni singolo pezzo della tua collezione. Certo, oggi il collezionista adolescente è soggetto a maggiori tentazioni, perché acquistare è più semplice di vent’anni fa: non è necessario neanche uscire da casa per farlo ed il canto delle sirene giunge da più lati. Ma è anche vero che oggi l’adolescenza dura meno di vent’anni fa: il forum serve anche a crescere, attraverso i consigli di chi ha – suo malgrado, perché ciò significa che comunque un po’ di tempo è passato – oltrepassato il tempo delle mele. Personalmente, credo che ci si cominci a preoccupare di un eventuale valore per un’eventuale rivendita, solo nel momento in cui la collezione diventa importante dal punto di vista dell’impiego economico e l’età anagrafica comincia ad insinuare, nella testa del collezionista, i primi dubbi circa l’appartenenza o meno alla categoria degli Highlanders. Poiché credo – dopo accurati esami - di non appartenere a tale categoria, solo da un po’ di tempo cerco di “acquistare responsabilmente”. Ma di medaglie come la tua, e anche peggiori, sai quanto ne acquistate? Molto più che parecchie. E la cosa bella è che mi piacciono più di prima.3 punti
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E direttamente dalla serie : Vai col ROTTAME !!! USA 5 Cents. shield ( 1866-1883 ) 1867 tipologia senza raggi3 punti
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Cogliendo l'occasione, visto il magnifico esemplare chiuso da Angelo postato poco tempo fa, vi propongo un altro esemplare sempre in conservazione davvero inusuale della stessa moneta, per farvi notare il particolare del baffo che in entrambi i casi risulta leggermente schiacciato e non perfettamente impresso, anche se l'effetto é leggermente accentuato dalle fotografie rispetto alla visione "manuale". Come é mio uso fare in questo forum, l'esemplare che posto non é disponibile per la vendita, ma anzi già riposa da qualche tempo presso una collezione prestigiosa.2 punti
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Ogni tanto devo pur mostrarci qualche pezzo della mia collezioncina. Opus: Luigi Arnaud Per l'istituzione delle mense pubbliche a Palermo e Messina nel 1843 ............ UNICO ESEMPLARE CONOSCIUTO, PIOMBO. Come mai al rovescio troviamo il cavallo e la trinacria? Vediamo cosa mi sapete dire .......... Grazie mille. Questo è un quesito per @@Rex Neap Medaglia datata 1843 ma coniata nel 1853, perchè secondo te?2 punti
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Buonasera a tutti! Oggi, dopo qualche settimana di impaziente attesa, finalmente ha visto la luce il monetiere artigianale realizzato su misura per le mie esigenze da un bravissimo artigiano della zona, che in queste settimane ha creato un qualcosa di perfetto per quelle che sono le necessità della mia tipologia di collezione. Struttura in legno massello (massiccio! il monetiere finito pesa 14 kg da vuoto...) con dodici cassettini contenenti ognuno 12 monete della dimensione di una piastra (ho preferito fare tutti i cassetti con gli alloggiamenti identici), fondo del cassetto in bel vellutino rosso, stemma con le chiavi di san Pietro incrociate sul fronte (è una chicca, ci tenevo!), l'ho voluto al naturale senza verniciature per permettere al legno di respirare e per dare alle monete un ambiente il più possibile naturale dove riposare e patinare nel tempo. Come nel mio precedente album continuo a corredare ogni vassoio con la scheda del relativo pontefice, sul retro della scheda invece sono presenti i dati delle singole monete contenute in corrispondenza di ciascun alloggiamento... un cartellino dalla duplice funzione quindi. Inutile dire che sono felicissimo, che differenza rispetto alla plastica degli album... E ora... non resta altro che riempirlo! :blum:2 punti
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Buon lunedì sera a tutti passando oggi in banca ho rispolverato il più datato plateau di aurei, ancorché tra quelli anagraficamente più recenti. Si tratta delle monete d'oro di Umberto I di Savoia, il Re Buono, sul trono del giovane regno d'Italia dal 1878 al 1900 e assassinato a Monza dall'anarchico Bresci. Vi propongo oggi uno dei grandi moduli da 100 lire, e precisamente la seconda data più rara, il 1891. Questa monetazione è considerata esteticamente monotona, e questa affermazione non mi trova del tutto in disaccordo, ma Vi assicuro che in mano danno belle sensazioni, soprattutto considerando che si tratta soltanto, in questo caso, di 209 esemplari coniati. Ricordo che il buon Bazzoni diceva che - sia del 1880 che del 1891 - ci sono in circolazione praticamente tutti i pezzi usciti dalla zecca, il che rende queste monete relativamente meno rare. Effettivamente tutti i cataloghi danno questa moneta come R3 mentre emissioni Savoia accreditate di ben altri e maggiori quantitativi sovente raggiungono il grado di rarità superiore. Lascio ai Vostri commenti in merito alla conservazione questo monetone, che è in collezione da tempo immemorabile (pensate che me la ricordo da bambino, fine anni '60) e che fu periziata Numismatica Ottolini - su mia richiesta - nell'anno del signore 2003. Il bordo presenta un leggero colpetto a ore 6 del D, per il resto è del tutto integro, così come i rilievi, e presenta un discreto lustro di zecca con minimi graffietti nei campi, pur non avvicinandosi, naturalmente, al FDC. Un saluto al Forum min_ver2 punti
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Buona serata Moneta godibilissima e che non sfigura in una collezione, io gli attribuirei BB , (anche se per me le classificazioni codificate "stridono" un po' per monete di questo tipo ed epoca) Hai notato l'anellino " ° " posto sotto il gomito sinistro del Cristo Pantocratore? E' il così detto "segno o punto segreto" del Massaro. Il tuo, nella tavola del Papadopoli è rappresentato dal nr. 12 (ce ne sono censiti 28 tipi differenti, ma ne sono stati trovati altri...). Il "segreto" non stà nel fatto che ci sia il segno (che si vede) ma non ci sono pervenuti scritti che, in questa epoca, abbini il segno al nome del Massaro. :pardon: luciano2 punti
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Buon pomeriggio Nel periodo al quale fai riferimento, era difficile che un "popolano" andasse a fare la spesa con un grosso; questa moneta era specifica per le grosse (appunto) transazioni, la gente comune usava i "piccoli" cioè i denari. Erano proprio due valute distinte che avevano circuiti differenti, pur potendo, all'occasione, integrarsi. Ti allego il link di una discussione di qualche tempo fa e relativa al soldo che percepivano i marinai .... già ti può dare un'idea; se questa sera trovo altro .... integro. :pleasantry: http://www.lamoneta.it/topic/80112-il-soldo-dei-rematori-di-galea/?hl=%2Brematore#entry867017 saluti luciano2 punti
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buon inizio settimana a tutti...(molti problemi per postare foto?!)....non e sezione giusta ma la metto li,questa moneta di Filippo detto il "bello",26mm per 3.57grammi d'argento.....per pareri su la sua Zecca,e datta...ma anche per convidere il piaccere di vedere una bella moneta ricca de le sue gravure.....2 punti
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______________ 1867 Russia Alessandro II° (1818-1881) 10 Kopechi - Argento .4802 punti
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______________ 1867 Stati Uniti d'America Presidente dal 1865 al 1869 Andrew Johnson (1808-1875) 3 Cent. - Rame/Nickel2 punti
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Danilo Maucieri ..... Cronaca Numismatica 215 - Febbraio 2009 - "Un Tarì Napoletano contromarcato nelle isole Ionie" :D Tempo fa, appena iscrittomi a questo forum ricordo di aver scritto qualcosa a proposito (su Malta credo) ...ma non trovo la discussione.1 punto
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Gli addetti che lavoravano nel 1442 nella zecca di Venezia, avevano una retribuzione fissa (bassa) ed una parte variabile chiamata "cottimo" perchè concessa solo al raggiungimento di determinati standard. Orbene, per ogni marca di metallo lavorato (gr. 238,50 circa) per coniare i piccoli: i 2 Gastaldi prendevano 3 piccoli (da dividersi) i 2 Scrivani e il Pesatore ausiliario prendevano 3 piccoli (da dividersi) il Pesatore ufficiale prendeva 2 piccoli se pensi che ogni piccolo pesava circa un grammo, hai voglia a volumi di metallo lavorato per poter guadagnare qualche soldo! luciano1 punto
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Preso in prestito da noto venditore, guarda se può esserti utile, comunque è il 61 R4, se non mi sbaglio:1 punto
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Chi ha scritto queste sciocchezze su noi numismatici merita con tutto il cuore di incappare in qualche acquisto di Editalia o qualche televendita a prezzi maggiorati del 450% ............. e poi saremo noi a prenderci gioco di loro :beerchug:1 punto
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Davvero molto interessante, Andrea, ti ringrazio... ;) Quindi il presunto R4 è il 1861 N? Si tratta di due nuove varianti cui dare la caccia...quindi immagino che misurando la N su uno dei pezzi da 5 centesimi si possa avere una valutazione empirica per poter riconoscere la N grande sui tondelli da 2 centesimi...1 punto
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@@vathek1984 Ciao ho sottomano il Montenegro 2012 il quale riporta la variante N grande sia per il 2 centesimi 1861 N (R4) sia per il 1862 N (NC).Questa variante sarebbe dovuta all' uso del punzone della N destinato ai coni del pezzo dei 5 centesimi.Il Gigante dal canto suo non riporta questa variante. Certo che alla zecca di Napoli subito dopo l' unificazione ne hanno combinate di cotte e di crude visti i numerosi tondelli nati male o con caratteristiche non conformi!! Da parte mia non mi sono mai posto il problema di cercare queste varianti ma in ogni caso proverò a dare un occhiata alle mie ...doppioni compresi! Ciao Andrea.1 punto
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Salve ragazzi dopo un periodo di pausa,oggi ho comprato questo bel denario di Nerva,ero partito per prender un bronzetto e poi invece mi son innamorato di questo denario secondo voi autentico o farlocco?spero di aver fatto un buon affare.Grazie PS il peso è di 3,17 g1 punto
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Si tratta di un 6 Denari di S.M. Luigi XIV, emesso fra il 1710 ed il 1712. CU, 24/28 mm.; 6, 118 gr. Al D/ LOVIS XIIII ROY DE FRANCE ET DE NAV, tre gruppi di 2 L accostati, coronati, cantonati da gigli e messi a triangolo, al centro del quale si trova la lettera indicante la zecca (nel tuo caso Aix en Provence). Al R/ SIX DENIERS DE FRANCE, croce ad anelli gigliata. Una moneta non rarissima, ma di grande valore storico.1 punto
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Ecco un esemplare di straordinaria qualità. Fu venduto ormai alcuni anni fa da NLM. Non ne ho mai più visti così. http://www.numismatica.it/Foto/2li926ecc.jpg1 punto
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non è il classico 1926 che si trova normalmente, per me hai fatto benissimo ad acquistarla. Non è affatto malvagia, i rilievi più alti ci sono, non è eccessivamente martoriata come tante. Bravo, un ottimo acquisto1 punto
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Ritrovamento di sabato Taglio : 2 euro CC Nazione : Grecia Anno: 2010 Tiratura : 2.487.500 Condizioni : BB Città: Conegliano (TV)1 punto
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Penso che sotto sotto c'è un fondo di verità, tutte le passioni alla fine sono solo dei passatempo (più o meno inutili)......ma noi tra tutte abbiamo scelto la migliore perché con la numismatica studiamo (e non solo acquistiamo, anzi c'è prima lo studio) dei pezzetti di metallo che hanno alle loro spalle una storia, arte, scienza.....diciamocelo Noi facciamo CULTURA....loro? Forse un pò di invidia nei nostri confronti....capiamoli o compatimoli?1 punto
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Si confermo @@giangi_75it ....e devo comunque completare la scheda che è carente in molte parti. postala pure ...in serata provvedo a sistemare tutto1 punto
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Utilizzare un campione casuale di dati è un'ottimo punto di partenza. L'attendibilità degli stessi è messa in discussione proprio quando i dati sono "scelti" anziché essere casuali. In uno suo studio su una partiolare tipologia monetaria del V secolo (mi pare che fosse il "nummo del palmizio", ma non ne sono sicuro) Michete Asolati mantenne separati i dati ponderali dei ritrovamenti monetari da quelli delle collezioni, molto opportunamente, perché i primi sono casuali e i secondi non lo sono. Tornando all'esempio della collezione di monete di Valentiniano III di cui prima, le due curve di distribuzione delle due collezioni da noi allo studio dimostravano con la loro forma anomala tanto la "non casualità" dei dati, e quindi che ci trovavamo di fronte ad una "scelta" o "selezione" delle monete, quanto la loro "complementarità", ovvero sommando le due curve di distribuzione dei pesi ottenevamo una gaussiana, e non più una curva anomala, ma "tagliata" nella sua parte destra, ovvero l'insieme originario della collezione, molto grossa e quindi atta ad un trattamento statistico dei pesi, era stata selezionata e da essa erano stati tolti i nummi di migliore conservazione (e in quanto meno usurati, anche più pesanti). Quando poi comprendemmo che l'origine delle monete era la stessa casa d'aste, fu chiaro che la selezione e separazione in 3 lotti era stata fatta dalla medesima. La statistica di per se stessa non dà risposte, ma è uno strumento che permette di dare risposte. Le risposte deve darle il numismatico usando la sua intelligenza e quindi ricorrendo a un corretto uso di tutti gli strumenti a sua disposizione. Un uso corretto e onesto, ovvero scevro di pregiudizi, finalizzato a descrivere e "fotografare" quanto davvero si osserva e non a utilizzare dati e strumenti scegliendo gli uni e gli altri al fine di dimostrare una tesi preconcetta. Non considero la statistica quale strumento capace di fornire conclusioni assolute, ma quale strumento atto a dare sintesi oggettive dei dati disponibili le quali, a loro volta, possono contribuire in modo sostanziale alla comprensione di un fenomeno. Per questa stessa ragione mi spiace vedere che lo strumnto statistico sia così poco utilizzato dai numismatici, tanto più che ora l'uso anche elementare di un PC permette di costruire con estrema facilità e immediatezza le curve di distribuzione e di ricavarne le sintesi numeriche puntuali fondamentali: media, moda, mediana e devianza. Tornando al quesito relativo alla Salvs Reipvblicae e alla successiva Salvs Reipvblice, l'evoluzione della moda dei rispettivi dati delle due tipologie (se sufficienti per numero e casuali nella loro raccolta) può fornire un'importante aiuto a comprendere: a) se vi sia continuità o meno tra le due tipologie b) se tra di esse vi sia interpolazione di una terza tipologia (o più tipologie) c) avanzare delle ipotesi di datazione della prima tipologia, la Salvs Reipvblicae, ovvero se l'emissione della stessa fosse conclusa o meno nel 401 dC.1 punto
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Ho trovato l'asta nel quale sarebbe stata venduta una delle presunte monete del Giudicato d'Arborea, dalla ditta "Galleria d'Arte Il Ponte - Milano" nell'asta n° 9 (monete di Zecche Italiane) del 10/06/1983 con 655 lotti. Di più non sono riuscito a scovare, comunque questa è l'asta che è segnalata nella Rivista "Sardus Pater" del mese di Settembre del 1983, dove sono presenti le foto, tale foto è anche la stessa pubblicata da Enrico Piras nella "Considerazioni sopra una presunta monetazione Arborense".1 punto
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penso sia difficile che il Nerone in questione possa essere pagato 500 euro, si tratta di una moneta di media conservazione ed e' si un sesterzio del famoso imperatore pero' con quella patina cosi' malamente rifatta e magari c'e altro che da foto non si riesce a giudicare bene. la valuterei molto meno, poi meglio per il proprietario se realizza quel prezzo o di piu'.1 punto
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Per completezza integro con quest'altro esemplare ( gr. 7,2 ) censito dal Prof. S. Amata, docente di Archeologia Punica,nella sua recente pubblicazione :1 punto
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ciao e complimenti per la scelta di avvicinarti al collezionismo di monete di area greca continentale. Ti dico subito, e non lo faccio di certo per scoraggiarti, ma per darti qualche suggerimento, che è una monetazione assai vasta e complessa, ma incredibilmente affascinante. Se poi ti interessa anche andare oltre alla semplice classificazione, puoi approfondire storicamente le varie emissioni in un panorama millenario. Personalmente, se fossi in te, cercherei di acquistare meno pezzi, puntando su una maggiore qualità e cercando di puntare determinate zone (in tal modo restringeresti l'area, acquistando quello che ti piace di più). Non perché, sia chiaro, voglio deprezzare le monete in bassa conservazione che sono cmq interessanti, ma per facilitare anche l'identificazione. Quando hai monete molto usurate poi, nel caso volessi poi cederle avresti difficoltà nel conferirle. Evita inoltre certi siti per acquistare, ma fallo da professionisti accreditati. Per l'identificazione, dovresti postarle singolarmente nella sezione preposta. Relativamente ai siti posso consigliarti questi: http://asiaminorcoins.com/karia.html http://snible.org/coins/hn/ http://www-cm.fitzmuseum.cam.ac.uk/dept/coins/opac/ http://www.acsearch.info/index.html http://numismatics.org/search/ http://munzeo.com/ Personalmente sono un amante del cartaceo, che può facilitarti nella ricerca. Per una biblioteca è cmq fondamentale che tu capisca l'area storica/geografica di tuo interesse. ciao skuby1 punto
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Magari è un '28 due rosette :blum: ..anche se in bassa conservazione, sempre una monetina rara!1 punto
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Ciao Gian, potrebbe essere che siano state pulite con dei prodotti che bloccano l'ossidazione. Io ho iniziato da poco (Luglio 14) , su 11 medaglie nessuna è pulita come quella dei Moruzzi forse perché cerco di evitare quelle troppo "pulite". Per me la patina racconta una storia, la storia di questi oggetti meravigliosi che sopravvivono a generazioni su generazioni, perché privarle della loro anima? In questa foto vedi la mia piccola collezione di medaglie tutte abbastanza recenti perché non essendo un esperto cerco di "volare basso" e di farmi una cultura "decente" prima di fare acquisti più impegnativi. Saluti e buona serata Silver1 punto
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Con la nuova versione , le discussioni in evidenza sono messe nello slide show con le immagini in alto . Così com'è non mi piace, l'ho già fatto presente, però mi è stato risposto che è provvisoria la cosa e la renderanno migliore..1 punto
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Alcuni tetradrammi di Alessandro delle zecche di Cauno o Milasa (Price 2074), di Babilonia (Price 3769) e di Tenedo (Price 1611) presentano pure una labrys come simbolo , però nel campo a sinistra del rovescio. Tra i numerosi esemplari di Cauno o Milasa passati nelle aste ve ne sono alcuni di ottima qualità e stile, come questo battuto alla Roma Numismatics Auction 4 del 30 settembre 2012. Kingdom of Macedon. Alexander III ‘The Great’ AR Tetradrachm. Civic issue of Kaunos, circa 300-280 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros enthroned left, drapery about legs and waist, holding sceptre and eagle; double headed axe before, ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ behind. Price 2074; Müller 1128. For the reattribution to Kaunos, see R.H.J. Ashton, “Kaunos, not Miletos or Mylasa,” NC 2004, pp. 33–46. 17.05g, 29mm, 12h. Extremely Fine. Attractive iridescent tone. Molto più rari I tetradrammi di Babilonia nei quali, come si nota in questo unico esempio trovato in rete, l’ascia, con la maggior parte del manico fuori tondello, è in posizione orizzontale. SELEUKID KINGS of SYRIA. Seleukos I Nikator. 312-281 BC. AR Tetradrachm (25mm, 17.08 g, 4h). Babylon I mint. Struck in the name of Alexander III of Macedon, circa 311-300 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, MI above labrys (double-axe); below throne, monogram within wreath. SC 82.3m; Price 3769. Good VF. apollonia1 punto
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Naturalmente sono delle bellissime curiosità quelle che sono mostrate in questa discussione ed anche quelle del sito che ha postato @@MEDUSA51, personalmente trovo molto alta la cifra richiesta di 300 euro, vero che non si possono conoscrere il numero di pezzi in queste condizioni e che non si possono trovare pezzi uguali l'uno dall'altro, perchè non è una produzione in serie ma degli errori di lavorazione della moneta, quindi il fatto che ogni pezzo alla fine sia unico nel suo genere e quindi molto difficele da valutare, io comunque non spenderei mai neanche 100 euro per un pezzo tale, se si trova in circolazione va bene altrimenti non credo che spederei dei soldi per monete così, poi ogni persona è libera di spendere i propi soldi come crede e di collezionare come vuole, ma a mio parere sono solo curiosità che andrebbero tenute solo se trovate e non alimentare una speculazione su monete che alla fine non hanno nulla che faccia giustificare un prezzo tale.1 punto
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Se mi capita tra le mani, è una bella cuorisità. Con tutti i sistemi sofisticati che ci sono, è mooooolto strano che simili aborti escano dalla zecca; sta di fatto che ci sono. Comunque non spenderei un euro per una moneta così.1 punto
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La caratteristica denominazione di ‘labirinto’ viene di regola riferita dagli antichi alla favolosa reggia di Minosse a Cnosso, nell’isola di Creta, e l’origine della parola sta nel fatto che nel palazzo di Cnosso vigeva il culto della doppia ascia, simbolo di Giove Ideo. Il nome cario di questa ascia con doppio tagliente, arma rituale del sacrificio religioso, è labrys, da cui labirinto. La labrys, ascia bipenne (o bipenne) in italiano, double-axe in inglese e Doppelaxt in tedesco, compare come simbolo su alcuni tetradrammi di Alessandro Magno coniati a Mileto attorno al 300-295 a. C., catalogati dal Price come 2136A, 2140, 2143 e 2147. Le quattro emissioni differiscono per il monogramma nel campo a sinistra del rovescio, mentre la labrys si trova sempre sotto il trono di Zeus. Ho notato che nel Price 2140 il simbolo ha una forma particolare, diversa da quella delle altre tre emissioni che vediamo ad esempio in questo esemplare Price 2143: KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.13 g, 7h). Miletos mint. Struck circa 300-295 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / ALEXANDROU, Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field, labrys below throne. Price 2143; ADM I series XII (obv. die 247); Marcellesi 24; SNG Alpha Bank -; SNG München -; SNG Saroglos 443 (same obv. die). Choice EF, light golden hue around the devices. Graceful and elegant style. Infatti nel Price 2140 il manico è più lungo ed è tracciato solo il contorno delle due lame dell’ascia. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (28mm, 16.93 g, 1h). Miletos mint. Struck circa 300-295 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field, labrys below throne. Price 2140 (same obv. die as plate coin); ADM I 241 (same obv. die). EF, attractively toned. Chissà se c’è qualche motivo che spiega questa differente iconografia della bipenne come simbolo di tetradrammi della stessa zecca. apollonia1 punto
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Bene, ringrazio chi è intervenuto fino ad ora e invito tutti a proseguire con i loro contributi. Intanto cerco di riepilogare le informazioni emerse fin d'ora, per rendere il più fruibile possibile questa discussione. I cataloghi d'asta da avere per quanto riguarda la zecca di Milano sono: - Crippa numismatica * Cronos 1 primavera 2008 * Cronos 6 primavera 2012 * Cronos 8 primavera 2014 - Numismatica Varesi * Asta XXXI 26-10-1999 * Asta del 18-19/11/2009 - coll.ne Este Milano - Kust und Munzen * Asta XXVI 13-14-15/05/1988 - Nummonum Auctiones SA * Asta IV giugno 1979 - Auktion Leu * Asta 68 Ottobre 1996 * Asta 74 Ottobre 1998 - Clerici * Asta 1 1908 ( coll.ne Caprotti) * Asta 2 1908 - Baranoswky * aste anni 1928 1929 ( quanti cataloghi?) * coll.ne Traverso (data? Progressivo dell'asta?) * coll.ne Trivulzio (data? Progressivo dell'asta?) - Ratto Rodolfo * Asta XV ( data?) * coll.ne Romussi (data? Progressivo asta?) * coll.ne Grillo (data? Progressivo asta?) * coll.ne Gnecchi Gennaio 1902 Francoforte * Gnecchi 1914 ( se ho interpretato bene, Ratto Rodolfo ha proposto a distanza di 12 anni 2 aste entrambe della collezione Gnecchi? ) In attesa di altri cataloghi o di dettagli ulteriori su quelli riepilogati qui, inizio la caccia on- line.1 punto
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Riapro questa bella panoramica sullle medaglie e placche delle confraternite postando questa volta una placca non sbalzata ma dipinta. La placca è in ferro dipinta ad olio e proviene dalla provincia di Modena, essa è databile tra la fine dell'800 e primi del '900. Le dimensioni sonno di 14x11 c.1 punto
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