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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/25/15 in tutte le aree
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E direttamente dalla serie : Vai col ROTTAME !!! USA 5 Cents. shield ( 1866-1883 ) 1867 tipologia senza raggi3 punti
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______________ 1867 Sassonia German States Giovanni I° di Sassonia (1801-1873) 5 Pfennig - Rame3 punti
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Condivido pienamente @@lele300 Inoltre ho visto molte monete anche periziate BB, non esserlo affatto. Molte MB vengono vendute x BB. Infine questa moneta credo che tutti l'avrebbero acquistata (nessuno escluso) perchè al prezzo che ho pagato, non ci si poteva tirare indietro :blum: :D Sono stracontento x questa vera BB+ Lo splendido per il momento può attendere :blum:2 punti
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@@Rex Neap Eccoli qui Grano al martello Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Grano al bilanciere di Numismatica Fiorentina Tornese al martello Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Tornese al bilanciere Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online2 punti
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In effetti Verona nel 1300 era all'apice e ciò dava fastidio........ leggete un pò....... Svelate le cause della morte di Cangrande della ScalaLe analisi hanno dimostrato che il condottiero morì per avvelenamento L'equipe di paleopatologia del professor Gino Fornaciaridell'Università di Pisa ha risolto un altro giallo del passato: a 700 anni di distanza, l'autopsia sul corpo mummificato di Cangrande della Scala, condottiero ghibellino e mecenate di Dante Alighieri deceduto improvvisamente a Treviso nel 1329, ha dimostrato che il signore di Verona morì per avvelenamento. «Le analisi hanno rivelato che Cangrande fu intossicato dalla somministrazione orale di un infuso o di un decotto a base di camomilla e gelso in cui era contenuta la digitale (Digitalis sp. forse purpurea) – spiega il professor Fornaciari - Questa era conosciuta nel Medioevo solo come pianta velenosa, in quanto le sue proprietà terapeutiche furono scoperte solo nel XVIII secolo, e risulta difficile stabilire se l'avvelenamento di Cangrande fu causato dall'ingestione accidentale di foglie di digitale, scambiate erroneamente per qualche altra pianta edibile, o se l'avvelenamento fu intenzionale. Certo le cronache dell'epoca riferiscono alcuni dettagli che supportano quest'ultima ipotesi, come ad esempio che il suo medico fu accusato di avvelenamento e fu giustiziato». Il 18 luglio 1328 Cangrande della Scala (1291-1329) entrò trionfante a Treviso e la conquista della città rappresentò il coronamento del suo progetto di sottomettere tutto il Veneto. Ma la gloria ebbe breve durata perché, dopo pochi giorni, Cangrande fu colpito da una grave malattia, caratterizzata da vomito e diarrea con febbre, insorta "per avere bevuto acqua da una fonte velenosa". Il 22 luglio 1329, dopo avere fatto testamento, il signore di Verona moriva. Subito si diffusero voci di un possibile avvelenamento. Cangrande stava estendendo il suo potere e gli stati confinanti potrebbero averne voluto la morte. Anche il nipote Mastino, che divenne poi signore di Verona, potrebbe essere stato il mandante dell'omicidio. Nel febbraio 2004 la tomba di Cangrande fu aperta, allo scopo di effettuare lo studio paleopatologico del corpo, che apparve in ottimo stato di conservazione, e per indagare le cause della morte del condottiero. Il corpo mummificato è stato sottoposto a radiografia digitale e a TAC, a esame autoptico e ad analisi palinologiche e tossicologiche, in un approccio multidisciplinare. La tomografia computerizzata (TC) effettuata all'Ospedale di Verona ha dimostrato che nel lume esofageo era presente un composto denso, riferibile a materiale alimentare rigurgitato immediatamente prima del decesso «All'autopsia, l'addome è apparso molto espanso, verosimilmente per fenomeni putrefattivi post-mortali e il fegato, correttamente posizionato alla base della cavità toracica destra, appariva di forma tipica – continua Fornaciari - Lo studio palinologico, condotto da Marco Marchesini e da Silvia Marvelli del Laboratorio di Palinologia di San Giovanni in Persiceto, ha rivelato che nel contenuto intestinale era presente una grande quantità di polline di camomilla, gelso nero e - completamente inaspettata - di digitale (Digitalis sp.). La presenza della digitale è stata poi confermata dall'esame tossicologico, effettuato dall'équipe diretta dal professor Franco Tagliaro dell'Università di Verona, che ne ha trovato i principi attivi, la digossina e la digitossina, sia nei campioni di feci e che in quelli di fegato, in concentrazioni tossiche. Il caso di Cangrande rappresenta finora l'unica evidenza diretta di avvelenamento attraverso l'uso di sostanze organiche».2 punti
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@@dabbene che una zecca con la storia di Milano non abbia un esposizione di monete degna del suo glorioso passato, è una grave lacuna che però si può sempre colmare. Tutto sta nel comprendere cosa fino ad ora abbia bloccato la cosa. Di appassionati pronti a mettersi a disposizione dell'impresa ne abbiamo molti.....2 punti
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Ciao @@francesco77 aggiungo un'altra medaglia della Santa con S.Gennaro, simile a quella già da te postata, ma con evidenti differenze di conio. Pesa grammi 10.10 per un diametro di 30 per 34 millimetri escluso l'appiccagnolo.2 punti
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Tengo a precisare che l'IPZS non centra assolutamente niente. L'azienda che si occupa del confezionamento delle divisionali di Andorra è la stessa che lavora per conto dell'AASFN e che si occupa della creazione delle confezioni delle monete di San Marino e del loro impaccamento. La fabbrica si chiama L.A.D.A. Box e ha sede a Castel Guelfo. Loro stessi hanno precisato di essere stati incaricati dal Governo Andorrano di preparare le divisionali: http://www.ladabox.com/index.php/azienda/2 punti
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Di certa c'é solo la Morte. I confronti li puoi fare agevolmente con il record postato sopra da @@Nakona e con esemplari di certa autenticità provenienti da tesoretti. Purtroppo queste falsificazioni, quasi tutte della stessa mano, sono piuttosto diffuse ed emegono di tanto in tanto in aste italiane o straniere. La "mano" in questione non é particolarmente abile, anzi, é decisamente mediocre, ma, considerata la scarsa conoscenza di queste serie e le caratteristiche insite nelle monetazioni imitative, quali quelle padane, é riuscita nondimeno a fare danni. In generale, se vuoi renderti conto delle differenze, dai un'occhiata alla resa dei riccioli, che presentano alcune parti appena incise nel conio, altre profondamete incise (salvo poi essere pesantemente abrase localmente per dare un'idea di "consunto"). Guarda anche l'indecisione nel tracciare profili quali quello del naso. Prova a confrontare questi particolari con quelli che contraddistinguono le monete certamente autentiche. Ti renderei conto che in mezzo c'é un abisso. Queste caratteristiche (ma non solo) sono comuni a tutta una serie di falsi, che coinvolgono una buona parte delle monetazioni dell'Italia Settentrionale. A volte si parla di "ibridi": in realtà si tratta semplicemente dello stile di un falsario che si cimenta in differenti serie, e che talvolta mischia, suo malgrado, le carte. Ma il suo "stile", certamente involontario e derivante dalle sue deficienze tecniche, resta del tutto discernibile, al livello di un pugno sull'occhio.2 punti
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Usura... Lavata... Lustro!? Tutta questa moda del lustro e' una novità degli ultimi anni, e' chiaro che l'offerta si adegua alla domanda e che le mode son dettate da pochi,e' la massa che poi segue... Non voglio essere troppo polemico ma io cambierei il titolo della discussione in "Abbasso il lustro ..."2 punti
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Amici del forum ho il piacere di presentarvi l'ultimo arrivo delle monete dei Camerlenghi. Classificata come Muntoni 5, ho sempre distinto questo tipo dal Munt. 4 al R sostanzialmente per l'armetta Martelli e Ubertini tra la parola RO - MA in esergo. Confrontando i due Dritti, ho colto molte più differenze di conio da questo lato: - VACAN prima del padiglione anzichè VACA - Le chiavi sono differenti - L' Impugnatura delle chiavi semiovale anziche a "rosetta" - Lo stemma Barberini è sovrapposto alla croce di S. stefano, l'alto No. - I cordoni sono differenti - Manca la stella ed il punto sotto lo stemma ai lati della crocetta. Dalla mia bibliografia questo tipo mi risultava assente dal mercato numismatico dalla NAC 14 del 1998, poi è apparso recentemente in due aste a distanza di qualche giorno: Gaudory 4 Dic. (questo esemplare) e NAC 81 (ma qui c'erano quasi tutti.....). Graditi come sempre altre segnalazioni, commenti/osservazioni, allego immagini per confronto. Daniele1 punto
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Io non vedo il rettile, braccio e spiga di grano si prolungano quasi a toccare l'elemento della prua di nave facendo un arco.1 punto
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@@guarracino ... ecco un'altra forma dello stemma della stessa mezza Piastra del 17501 punto
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E' vero! Interessante la differenza con l'esemplare mio nel post n. 10, guarda ad esempio il verso di apertura della parte superiore del bastone pastorale. Bravo Lorenzio! Però adesso fermati con queste medaglie perchè per colpa tua non sto reperendo più nessuna devozionale napoletana. :m249:1 punto
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Ciao...un buon affare non saprei...di certo un buon acquisto dal momento che è un denario molto gradevole e a mio avviso,da foto,autentico....1 punto
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Chiedo scusa, ma ho letto male il CNI per quanto riguarda la catalogazione del Tarì di @@gallo83; infatti, tutto corrisponde al 274, ma "La contromarca spagnula di busto laureato con 50" non c'è, perciò è più simile al 269, anche se lo stesso ha un punto dopo la M che il Tarì al R/ di @@gallo83 non ha.1 punto
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Medaglia in ricordo di Maria I d'Inghilterra (soprannominata Bloody Mary, Maria la sanguinaria), nata nel 1516 e morta il 1558. 50 mm - probabilmente bronzo argentato (medaglia non testata) - epoca anno 1731 circa Sulla destra del rovescio, l'effigie di Papa Paolo IV Carafa1 punto
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@@Michelangelo2 .... sembrava già scontato, o almeno logico, ma per la verifica c'era bisogno di una medaglia come questa, cioè che si è vista (e per fortuna) che tutta la serie fosse stata coniata anche nel Bronzo metallo anche perchè, la D'Auria 20 e 24 sono state aggiunte dopo il lavoro del Ricciardi; in un lavoro futuro quindi ritroveremo anche questa. Riguardo l'ipotesi su di una coniazione sulla primissima promessa di matrimonio con Maria Giovanna, purtroppo, avremmo bisogno di qualche indiizio, una prova o almeno qualche documento in cui se ne parla.....altrimenti non possiamo sostenerla.1 punto
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Partita bruttarella risolta da un CAMPIONE ! Mi auguro che, se la Juve dovesse mai venderlo con i soldi ricavati (nb è stato pagato 500.000 euro) compri dei giovani forti e "non si serva dal carrello dei bolliti" come fa di solito. Forza Montella questa sera !1 punto
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Salve, con il mio modesto parere posso dirti che la data di riferimento per queste tipologie è compresa tra 1189-1533, dovrebbe essere un quattrino azzardando. Non è possibile interpretare lo stemma in alto a sinistra del santo, e quindi riferirlo alla famiglia. Ulteriori conclusioni le faranno i piu esperti al seguito. :hi:1 punto
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Questa moneta è stata battuta dal figlio minore del triumviro M(arcus) Licinius Crassus, cioè P(ublius) Licinius Crassus, magistrato monetario del 55 a.C. La legenda al R/ porta infatti P. Crassus M. F cioè Publius (Licinius) Crassus Marci Filius P. Licinius nel 58 seguì Cesare nella Gallia e combattè contro Ariovisto e contro gli Aquitani. Al suo rientro a Roma nel 55 a.C. portò con sè 1000 cavalieri gallici, arruolati per la guerra contro i Parti. Nel 54 a.C. seguì il padre M. Licinius nella spedizione contro i Parti e morirono entrambi nella disastrosa battaglia di Carre del 53 a.C.1 punto
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C'è anche da tener presente la logica nello scegliere o meno di aderire un'emissione comune. Nel 2012 il tema era l'introduzione dell'euro: San Marino, come gli altri ministati, adotta l'euro e conia monete in euro, quindi l'adesione a questa emissione aveva effettivamente una sua logica (motivo per cui ho gradito che l'abbiano coniata anche loro e uguale, anche se l'occhio ha dovuto rinunciare a qualcosa). Quest'anno il tema è la bandiera europea: perchè dei ministati, che non fanno parte dell'UE e quindi quella bandiera non la usano, dovrebbero scegliere di commemorarla?1 punto
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Il fatto è che i sacri mostri della numismatica hanno scritto che il nummo di Teodosio II pesa mediamente 0,90 g, ma quando sono andato a pesarlo, non è esattamente quello che ho riscontrato. A me risulta pesare un po' più di 1 g. Ma purtroppo non dispongo ancora di una base dati stratificata per ogni tipologia, sì da poter dire con sicurezza quanto pesa la Concordia Avgg con crocetta, oppure la crocetta anepigrafa, o la victoria Avgg, ecc. Questi sono i pochi dati di cui dispongo in questo momento: Ecco perché nei post precedenti uso spesso il condizionale: finché non comprovo qualcosa personalmente, non lo considero accertato, anche quando è affermato da un sacro mostro (come li chiama LegioII Italica!). Pensate che sono così diffidente che non credo neppure alle promesse dei politici e ai dati della BCE!1 punto
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Se mi e' chiaro... Lui offre monete in oro non di borsa, in cambio di euro del vaticano (divisionali, commemorative). :D aspettiamo conferme... Ciao!1 punto
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Il peso teorico del Vittoriato, era in origine di gr 3,37 ma avendo una percentuale bassa di argento ( circa il 65%) il fino contenuto si riducea a soli 2,19 circa. Con l'avanzare della svalutazione il peso del Vittoriato raggiunse anche gr 2,30 , quindi quello postato sarebbe fra questi. Considerato lo scarso contenuto di fino ecco che sarebbero compatibili quelle macchie che si riscontrano ( almeno dalla foto ) Tuttavia si sono ritrovati anche vittoriati suberati, cioè con l'anima di metallo vile con una rivestitura di argento molto fine. Da un certo periodo in poi le zecche preposte alla coniazione, impressero un marchio distintivo sulla moneta, costituito da una o piu' lettere, o simboli . Nell'esemplare postato non sono in grado di rilevare il tipo di simbolo. Per quanto riguarda la pulizia, sconsiglio di effettuare tentativi eventualmente,che vadano oltre il solito bagno in acqua demineralizzata1 punto
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per me resta un dilemma distinguere certe cose. devo imparare a farci l'occhio...a saper dove guardare... io colleziono monete per la loro bellezza e per quello che rappresentano (tasselli di storia), non sono un esperto di coni e quindi di fronte a una moneta mi chiedo cosa rappresentino i caratteri e le figure stampate, il contesto storico,ecc e non se io sia di fronte a una pataccata (o meglio da adesso un po' di più.1 punto
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ciao @@Cesare... la tua moneta imita un Vittoriato - penso sia una riproduzione.. o è un suberato1 punto
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Buonasera @@renato, ti faccio allo stesso tempo i complimenti e ti ringrazio per averci mostrato l'ennesima chicca della tua stupenda collezione! il 60 baiocchi è una moneta rara, difficile da trovare in alta conservazione. Il tuo esemplare è davvero notevole. Presenta una debolezza di conio diffusa, che secondo me non inficia la grande qualità del pezzo. Catalogata come Muntoni 59, è un pezzo in mistura emesso sulla fine del XVIII secolo, a ridosso dei convulsi cambiamenti dell'età napoleonica, in un periodo difficile economicamente e politicamente per lo Stato Pontificio. In conclusione, un pezzo notevole di storia e di numismatica, ottimo acquisto! Per curiosità, se non ti dispiace, mi piacerebbe sapere in che conservazione la giudica Cavaliere... Grazie! Marco1 punto
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Un grazie a Giovanna per la bellissima iniziativa, mi unisco con gioia al gruppo!1 punto
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E' lo stesso, compreso l'esubero di metallo che va ad intaccare lo stemma del portogallo......quindi stemma con base diverso. Ne ho scoperto un'altro ancora diverso.....vediamo chi lo posta per prima...... :blum:1 punto
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Attendo, ti reputo uno dei collezionisti dal palato fine , uno dei migliori su questo forum!1 punto
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Bravo Dabbene Gli esempi che hai citato vanno non solo lodati ma anche diffusi il piu' possibile. Qui non si tratta de tenere un comportamento simile al pater familias del gigliol prodigo che sembbra non tenere conto del vomportamento del figlio virtuoso. Bensi proprio far veders come da un lato vi siano i gradi di liberta' per cambiare le cose non adattandosi ad un lassismo troppo imperante in altre istituzioni. Dall'altro che la buona volonta' e l'intelligenza di bravi funzionari ( e ve ne sino tanti !) permette di realizzare cose che da altre parti evocherebbero solo commenti del tipo: " non lo possiamo fare"... " e' per noi impossibile"... " devono cambiare i regolamenti" .. Troppo facile nascondersi dietro l'ignavia del funzionario inetto o parassita. Cambiare si puo'. Anzi si deve. Questi esempi virtuosi ce lo confermano e vanno giustamente celebrati. Non riconoscerne il valore didascalico e' solo segno di poverta' di spirito.1 punto
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...................... e poi questa discussione .............. buona lettura!! :good: :hi: http://www.lamoneta.it/topic/66127-monete-napoletane-di-carlo-ii-di-spagna-approfondimenti-sugli-hamerani/1 punto
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Buongiorno ragazzi, ciao Francesco, come già spiegato a breve inserirò la data in forma ufficiale, posso anticiparvi che il convegno si svolgerà o a fine febbraio o a fine marzo, queste sono le date disponibili per Castellammare di Stabia, ho prorogato la decisione finale a venerdi 30 gennaio a Piacenza, dopo aver sondato ulteriormente gli espositori e coordinandomi con organizzatori di altre manifestazioni, segnalerò e aggiungerò nel calendario degli eventi qui su la Moneta, un pò di pazienza ancora, a presto da Attilio.1 punto
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Ciao, ormai io non apro a nessuno... tra truffatori, venditori fasulli e tirapacchi vari ho deciso che la miglior difesa è questa. Se si tratta di un reale problema lascieranno un avviso. Non credo più a cartellini (con un PC ne puoi inventare di tutti i tipi), a proclami, etc... Un mesetto fa ho salvato la vicina un po' attempata e in buona fede dal cadere nei raggiri dei famosi "venditori di risparmi e di affari".. di solito non mi intrometto negli affari altrui ma detesto i truffatori. Detesto chi abilmente raggira la gente (specie di una certa età ma non esclusivamente) offrendo interventi, sconti, promozioni e quant'altro. Detesto dover motivare in casa mia i motivi per cui "non sono interessato" e a sentirmi dire in pratica che sono uno scemo se non accetto. Detesto vedere che far sparire questi "benefattori" basta affermare "mi dia un pieghevole con le vostre offerte e al caso vi ricontatto"... Detesto vedere che se non basta quanto affermato sopra allora basta pronunciare la parola magica "Carabinieri" (da vedere se poi intervengono detto tra noi...) e ti trasformi in un novello illusionista, facendoli sparire all'istante... Detesto sapere che c'è gente che firma contratti spacciando la sigla come autografa tua... (accaduto a miei conoscenti) Detesto sapere che rimontano le telefonate e un tuo "sì" alla domanda "Lei è tal dei tali?" diventa la risposta ad un "accetta la nostra proposta di contratto?" e ti ritrovi senza linea telefonica fissa... (accaduto a miei conoscenti). Detesto, per il motivo di cui sopra, dover cercare di evitare, durante le offerte pubblicitarie telefoniche, l'uso del termine "sì"... Detesto chi approfitta della buona educazione altrui e incalza l'improvvido, a maggior ragione se anziano. Detesto dover dare spiegazioni e motivare le mie scelte, in casa mia. Detesto vedere che chi segnala e scova questi furboni sono trasmissioni come "Le Iene" o "Striscia la notizia". Detesto che quella volta che scopro che l'acquisto on-line di 130€ è stata una "sola" e mi rivolgo alle Istituzioni (non tanto per la somma quanto per bloccare il responsabile) mi viene detto: i termini temporali ci sono, consideri che bisogna vedere se il Magistrato manda avanti la pratica, se sì tra 4-5 anni il Giudice competente (campano) può convocarla in loco a deporre a spese sue... Detesto venire a conoscenza tramite un gruppo Facebook di fregati che lo stesso venditore è responsabile negli ultimi mesi di un'altra ottantina di truffe anche economicamente più rilevanti e che è difficile fare un'azione comune per sanzionarlo... Ma ciò che detesto di più è il dover limitare la mia libertà e dovermi barricare in casa per vivere in pace. Mala tempora currunt, amici! Ciao Illyricum :diablo:1 punto
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Continuo col 2° esempio virtuoso, siamo questa volta in Brianza a Biassono vicino a Monza c'è il Museo Civico Verri, il curatore è il prof. Arslan, il direttore Leopoldo Pozzi, persone eccezionali con idee e passione e tanto lavoro....il Verri si basa sul lavoro di diversi volontari, l'idea è di farne un polo innovativo, tramite l'Associazione del Gral il Museo permanente diventa anche Centro Culturale con opportunità di conferenze, biblioteca, il Museo vive sempre tutto l'anno, la tecnologia è la base, tutte le monete vengono messe on line, ci sono anche pubblicazioni cartacee, mostre, ed esposizioni permanenti o temporanee di monete, molte delle monete sono di donatori, queste sono ancor più valorizzate di altre, il donatore deve essere giustamente gratificato e ringraziato, chi arriva da quelle parti anche lì sarà accompagnato, spesso dallo stesso Pozzi, il Museo diventa la casa di tutti gli appassionati. Il Verri ha già fatto mostre importanti, eventi di caratura internazionale, anche qui si tende alla valorizzazione dei beni , se dovessi sintetizzare la ricetta del Verri direi un mix di innovazione, idee, lavoro volontario tanto, digitalizzazione, cortesia , polo culturale che va oltre il Museo, un centro permanente che cerca di fideilizzare l'appassionato e di coinvolgerlo e poi.... e poi se vuoi vedere monete esposte a Milano, senza preavviso lì devi andare, vedrete classiche, milanesi, lombarde....e tanto altro... Concludo quello che mi disse circa dieci anni fa Pozzi, gli chiesi se potevo fotografare i reperti archeologici e le monete....mi guardò ridendo....stai scherzando ? Ricordati sempre che queste monete non sono mie, non sono di lui, ma sono di tutti te compreso e queste cose purtroppo poi le sentiamo poche volte .....a volte mai.... Tutto questo per dire che a volte si possono ottenere grandi risultati con idee, lavoro, passione....e quindi ....forza....1 punto
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Ciao @@antonio bernardo, potrebe essere un Follaro di Ruggero II, con, al diritto, un busto frontale di un santo ( San Matteo?), con stelle ai lati ed, al rovescio, una croce potente, con palline in ogni quadrante, zecca di Salerno, D'Andrea/Contreras n. 159. Saluti1 punto
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@@ray-ban rimarrà sempre una domanda senza risposta certa... io credo che siano state fuse per coniare altre monete in argento. Ovviamente tutti sperano che io mi sbagli di grosso :P :P :P1 punto
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Se hai già concluso qual'è il problema??? La moneta c'è di rilievi... e se ti piace e se l'hai presa non sarà mai un errore..... Ricordati che nonostante tutto nella numismatica c'è poco di oggettivo...chi la fà da padrone sei sempre tu.... ;) Saluti1 punto
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per intenderci, ti mostro un mio fortunato ritrovamento di qualche anno fa, che mi e stato valutato sui 350 euro, è un quasi fior di conio con soltanto 10 milioni di pezzi....1 punto
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Dovrebbe trattarsi di una tessera religiosa,tonda, rame/bronzo,di stile rozzo,possibile datazione XIV-XV sec.-D?/ Ostensorio con Eucarestia raggiata (SS.Sacramento), bordo perlinato(tipico delle tessere medioevali)- R?/ Figure poco distinguibili,potrebbe trattarsi di una natività? o altro!Di solito le tessere sono di peso più alto,nentre l'esemplare in questione è meno di un grammo?Interessante,è la prima che vedo con queste caratteristiche,sentiamo anche altri pareri. Ciao Borgho.1 punto
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Una domanda ma questo Museo Filangeri e' privato, e' ancora in essere formalmente come Ente, da chi è diretto ora ? Ennesima dimostrazione di quanto sia invece importante ancora oggi il ruolo del collezionismo privato, che crea degli unicum, li conserva, li preserva, li ama e li tiene con passione....poi qualcuno viene a dire anche qui sul forum ogni tanto che il collezionismo non ha ruolo ....e' un ruolo sempre più strategico, un ruolo, civico, sociale, un progetto culturale costruito nel tempo per chi verrà e se non avete un parente, piuttosto vendete....da un grande seme nasceranno tanti altri nuovi semi, ma semi appassionati che saranno i nuovi custodi nel tempo..... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Se non ci sono altre 1851 da domani chi desidera può cominciare con l'anno successivo :)1 punto
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In questi giorni sfogliando cataloghi di vecchie collezioni e cataloghi di aste ho fatto una piacevolissima scoperta. Anche le monete meno importanti come le parpagliole posso avere un blasone di tutto rispetto. Sfogliando il Catalogo della Collezione di Francesco ed Ercole Gnecchi " Le monete di Milano ", ho trovato elencata al n° 51 e poi illustrata nella Tav. XXX al n° 8 la parpagliola del post #313.1 punto
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Per festeggiare l' anno della discussione, posto questa Parpagliola del 1608 emessa sotto Filippo III. La moneta proviene da asta CNG e apparteneva alla collezione SHA ex Archer Milton Huntington. La parpagliola è un falso molto ben prodotto in rame, dove si vedono benissimo le differenze con una parpagliola vera.1 punto
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