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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/15 in tutte le aree
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beh se non volevo mettere la faccia non rispondevo nemmeno a questa discussione no? comunque sia, una buona classificazione delle varianti la fece De Sopo: Varianti primarie o principali: tutto ciò che riguarda ritratto e stemma varianti secondarie: punteggiatura, caratteri differenti (lettere grandi e piccole per intenderci), valore, millesimo e sigle errori di punzonatura: lettere capovolte, numeri capovolti, lettera per numero e viceversa, errori di ortografia. INFNAS rientra per me tra gli errori di punzonatura, rari si, ma, con tutto il rispetto per Ruotolo, non è possibile secondo me mettere allo stesso livello una casualità (come un errore di punzonatura) con una moneta R4 per anno o tipologia. Poi per le collezioni per me non c'è problema, accetto tutto, pure tappi di bottiglie e piastre negli stessi vassoi. L'unica cosa che contesto è la catalogazione molte volte anche forzata di errori in varianti, così facendo si falsa tutto... Altra cosa, essere un cultore di monete significa anche ogni tanto contestare le scelte di alcuni cataloghi (solo commerciali per la maggioranza) o no? ;)8 punti
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Eccomi :) napoleone III 20 Franchi5 punti
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E’ un errore generato dall’incisore dei caratteri…..voluto ? involontario ? questo non potremo mai saperlo; sotto Ferdinando IV di Borbone ve ne sono riportate alcune (del tipo inversioni) e nei prima anni di Ferdinando I dopo l’unità dei regni, non se ne riscontrano, almeno prima di questa. Dovrebbe essere riportata ? certo che sì ….. tutto quello che non è stato conforme alle disposizioni impartite nella zecca dovrebbe esserlo, questo per farci capire meglio e/o meglio comprendere cosa poteva accadere e magari del perché accadeva …….questo, è tutto materiale da studio. Questa è una mia considerazione dal punto di vista tecnico che poi è quello che più mi sta al cuore. A seguire, se vogliamo discuterne, entra in ballo tutta una valutazione soggettiva del collezionista: c’è chi si strapperebbe i capelli per questo esemplare sborsando fior, fior di euro e chi con gli stessi euro comprerebbe un’esemplare a dir poco migliore. Ma questo è un argomento che al sottoscritto non interessa; ho visto pagare somme relativamente eccessive per monete con queste varianti, errori e curiosità, per poi ripetutamente (a dir vero senza successo) messe alle aste e/o in vendite private cercando di fare l’affare. Ma alla fine il prezzo lo fa sempre il collezionista. Rivolgo un grazie a @@UmbertoI che l’ha resa nota ed uno a @@Layer1986 che con il suo intervento ha focalizzato alcune tematiche da non sottovalutare, almeno per la monetazione di Napoli, dove queste scoperte appaiono sempre più frequenti.3 punti
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caro @@tonycamp1978 mi sono sempre speso in maniera asettica per aiutare il prossimo, a differenza di chi invece usa il forum per trarne un proprio vantaggio. Ho sempre dedicato tempo, ai confronti fotografici come in questo http://www.lamoneta.it/topic/115180-2-lire-1911-cinquantenario/?p=1324666 Persone quali @@TONDELLO @@tognon @@gabrimen mi chiedevano e continuano a chiedermi consigli, e io ne rispondo con piacere sempre in maniera disinteressata e pulita, per lo spirito di solidarietà collezionistica. Chi mi conosce sa bene che non mi faccio condizionare da nessun nome sopra ad un cartellino, neanche su quelle di Tevere quand'era ancora in vita. Giusto per fare un esempio, sono stato uno dei pioneri a fare breccia segnalando il bordo largo nel dritto dei 5 lire del 56, e l'ho fatto pubblicamente qui sul forum; se fossi stato poco "altruista", avrei potuto pubblicare un articolo o tenere questa osservazione per me. Tanto basta a far capire di che pasta sono fatto. Se la tua moneta - mi pare di ricordare che fosse addirittura chiusa in un oblò- tu non l'abbia rifotografata (come forse ti era stato pure chiesto) per pigrizia o per poca praticità, poco importa. Perdonami se non la ricordo bene, ma sai com'è, ne vedo e commento veramente tante, ed il tempo è sempre meno. Dovrò quindi fare una selezione in futuro - sperando che nessuno se ne abbia a male.. Ribadisco che le monete si valutano sempre in mano, ed accettando il fatto che si possa sempre migliorare, ci si possa quindi meglio "tarare" vedendone tante (sempre -possibilmente- in mano) infine, preferisco passar sopra a certe illazioni, sperando siano involontarie e casuali.3 punti
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Il dritto è di una moneta di Casale per Vincenzo Gonzaga, potrebbe essere questa http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/4 ma il verso è di una moneta sabauda (croce mauriziana)....secondo me hai associato due immagini non pertinenti... ciao Mario3 punti
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Ancona vive sul mare, ma è anche la città principale della Marca. E come tale spesso svolge la funzione di punto nodale, grazie al suo porto, per lo smistamento di prodotti provenienti dalle città dell'interno e dirette verso le altre regioni dell'Italia o le regioni o città orientali. Ma questo vale anche per le merci provenienti da oriente e dirette verso altre regioni italiane. Le città dell'interno della Marca sono essenzialmente dedite all'agricoltura e all'allevamento dei bovini, mentre Ancona è più una città commerciale ed artigianale. Venezia, pur tra le continue guerre con Ancona per il sopravvento nel mare Adriatico, viene regolarmente rifornita di cereali e carni marchigiane, mentre Bologna si approvvigiona dalla Marca di cereali, olio, vino, formaggi. Le città della Toscana, invece, utilizzano Ancona come tappa intermedia per Zara, Ragusa e l'oriente bizantino; per prima Pisa già nel XII secolo, a seguire le altre nel XIII e XIV secolo sino al predominio assoluto di Firenze in area toscana. La via del mare diviene sempre più economica. Una cosa è viaggiare con cavalli ed asini , altro è andare per nave con possibilità di trasportare molte più merci. In mare ci sono rischi di piraterie, ma il brigantaggio non lascia indenni i trasporti via terra. E gli Appennini e le Alpi sono duri da superare con gli animali carichi di merci. E dall'oriente iniziano ad arrivare nuove merci e materie prime che in Italia scarseggiano. In questo contesto con il girare delle merci, girano anche le monete. E quante monete! Di Venezia, Bologna, Pisa, Lucca, Siena, Firenze, ed anche di Genova. Ma anche Francesi. Perché gradualmente Ancona diviene uno dei nodi di transito e di scambio di merci da e verso l'oriente. Aggiungo per chi interessato un po' di bibliografia, oltre quella già segnalata. - Ancona nel basso medio evo - di Joachim Felix Leonhard - Il lavoro editoriale, 1992 - Le zecche minori toscane fino al XIV secolo - Atti del 3° Convegno internazionale di Studi - Centro Italiano di Studi di Storia e d'Arte, Pistoia 1967 Continua3 punti
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Via, per non far litigare nessuno, la regalerò ai miei eredi prima di passare a miglior vita, con la promessa di custodirla gelosamente e tramandarla nei secoli dei secoli (amen) :rofl: :rofl:3 punti
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Dunque la moneta è di Antiochia in Orontes, è Adriano ed è presente nel McAlee al numero 543 dovrebbe trattarsi di una ae 11 e viene definita half/quandrans o chalkous, cioe mezzo quandrante: (leggi in inglese da questo link il valore del chalkous, io non so l'inglese). http://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=chalkous La presenza nel RIC potrebbe essere determinata, come per altre tre tipologie di monate, dal fatto che questo minimale veniva coniato a Roma, ma aveva circolazione solo in Siria. PS: la moneta postata hanno una lettera in basso che ne determina una più puntuale classificazione in base al McAlee. Roberto3 punti
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Buona Domenica sperando di non tediare, penso sia utile aggiungere qualche nozione di natura "tecnica" che riguarda la mercatura a Venezia e che ha peculiarità tutte proprie. In primis allegherei il calendario dei periodi nei quali si effettuavano i trasporti marittimi principali, con l'avvertenza che i rientri delle navi a Venezia dovevano coincidere con le Fiere che si svolgevano e che dovevano beneficiare del preventivo arrivo delle merci. Chiaro che non sempre queste date potevano essere rispettate, sia per motivi ambientali, climatici, sia anche per motivi politici. 10-15 febbraio = Partenza per la Siria delle navi a vela disarmate 01-15 marzo = Partenza per Tunisi e Tripoli delle galere al trafego 22 apr -08 mag =Partenza delle galere di Barbaria e Acque Morte 15 luglio =Partenza delle galere di Fiandra 25 luglio = Partenza delle Galere di Romania 01 agosto = Partenza per la Siria delle navi a vela disarmate 24 agosto = Partenza delle galere per Beirut 30 agosto = Partenza delle galere per Alessandria Ritengo anche utile riportare alcune considerazioni sul bilancio del mercante. l computo che veniva fatto delle spese e dei ricavi, allora, non veniva frazionato e conteggiato nell'arco di un anno contabile; considerato che molte merci venivano acquistate e vendute in luoghi diversi e molto distanti, il computo lo si faceva tenendo conto della data del loro acquisto e quello della loro vendita, o del loro scambio con altre merci che, a loro volta, venivano vendute. Si aveva cioè un costo iniziale al valore che quelle merci avevano in quella determinata data e luogo e si conteggiava il valore delle stesse merci al valore che le stesse avevano nel luogo di vendita, dove si poteva lucrare il maggior guadagno o dove si perdeva meno se, nel periodo intercorso per il viaggio, il valore di quelle merci aveva subito un tracollo. Difficilmente si poteva calcolare nell'arco di un anno contabile lo scambio di merci e quindi di guadagno (o perdita) che si poteva mettere a bilancio. Per i modivi sopra accennati, questo era fattibile per le merci che viaggiavano nell'Adriatico e nel Mediterraneo orientale, non lo era affatto per le merci che viaggiavano da e per Bruges o Londra; in questi casi l'eventuale ricavo (o perdita) lo si poteva calcolare dopo due anni almeno. Per fare un esempio concreto immaginiamo un ipotetico viaggio: Gennaio dell'anno 1° = Arrivo a Venezia di un carico di spezie. Luglio dell'anno 1° = Parte per Londra il medesimo carico di spezie. Maggio dell'anno 2° = Arriva a Venezia un carico di stagno acquistato a Londra con i ricavi della vendita delle spezie. Agosto dell'anno 2° =Parte per Alessandria il medesimo carico di stagno. Gennaio dell'anno 3° = Arrivo a Venezia di un carico di spezie acquistate con i ricavi della vendita dello stagno. Il bilancio del nostro mercante (molto semplificato), in questo caso, sarà dato dal costo delle spezie al loro arrivo a Venezia a Gennaio dell'anno 1° e il ricavo derivato dalla vendita dello stagno ad Alessandria alla fine dell'anno 2°. saluti luciano3 punti
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Buongiorno a tutti, desidero mostrarvi il mio ultimo acquisto, una moneta a cui non ho saputo dire di no... Lascio il piacere della catalogazione a chi lo vorrà fare, chiedendo gentilmente se il testone in oggetto con quell'armetta è la variante più comune (ricordo una discussione di qualche anno fa sul forum sull'argomento) oppure presenta qualche particolarità. Mi scuso per le foto, non rendono nemmeno la metà di ciò che la moneta sa trasmettere in realtà dal vivo. Come sempre graditissimi i vostri commenti... Grazie! Marco2 punti
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Dopo 13 mesi di "digiuno" torno ad acquistare qualche pezzo da aggiungere nella mia piccola collezione ve la mostro: Questa moneta oltre ad aver tutte le D e le V aperte ho notato che nel rovescio un pallino nello stemma del Portogallo e attaccato al dordo, particolarita che mi sembra di non aver mai visto, ma siccome la mia esperienza e molto ridotta volevo chiedere a voi un parere sulla conservazione e su questa particolarità. grazie2 punti
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@@elmetto2007 aggiungi anche me alla lista delle persone che non solo ti stressano per pareri ma che anche ti apprezzano e ti ritengono uno dei più preparati e generosi del forum. Chi se la prende per j giudizi sulle monete non ha semplicemente voglia di crescere nella passione numismatica. Con stima, un buona serata2 punti
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riporto in cima questa discussione mi piange il cuore a vederla nei bassifondi , una delle discussioni storiche che aveva coinvolto tanti , e che tanti all'interno postavano delle belle foto di argentoni euro.. non ci credo che non collezionate piu gli argenti euro e che non ne volete piu parlare neanche un po'! vi metto una foto dell'ultimo ag-niob del lussemburgo , castello di larochette qui invece trovate gli argenti austria 2014 http://catalogo-euro.lamoneta.it/cat/E-AUTA14 ci sono le foto ma non ancora le schede perchè non ho trovato tempo di farle ultimamente ho molto poco tempo quindi metto foto e schede ogni tanto , quando riesco il catalogo è ottimo pero' manca gente che gli sta dietro se ci fossero un po' di volontari sarebbe ottimo intanto qui se volete ... postate un po' di "eurargenti meritevoli"2 punti
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Se la moneta non ha il lustro di conio intatto, ambo i lati, è SPL-FDC. Se è solo al dritto è SPL/FDC. Scuola Tevere comunque la seconda moneta è lavata come il 90% delle monete che girano sul mercato La seconda moneta ha delle striature obliquee al rovescio che interessano bordo e scudo sabaudo, ma il dritto è buono (quindi la valutazione è FDC/qFDC, poichè il Dritto è FDC, il rovescio qFDC) La prima ha qualche segno al bordo (dritto ore 6, rovescio ore 16 circa) per cui la valutazione accademicamente più corretta è qFDC-FDC (col trattino), perchè è una conservazione compresa tra il FDC e il qFDC ... ovvero a metà strada tra le due conservazioni. La patina è stupenda e genuina, e la rende decisamente più apprezzabile. Sono comunque due monete che così messe non si vedono tutti i giorni :)2 punti
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Carissimi, premesso che è senza dubbio un falso, vi siete accorti che il pezzo Gorny citato sopra da @@rorey36 36, ha le stesse impronte D/ e R/ (oltra ad alcuni difetti) del pezzo presentato da @@Marco66... :crazy: Cordialmente, Enrico P.S. Lima di su, taglia di là, accorcia di sopra, usura e corrodi un po', vuoi vedere che...2 punti
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Una moneta che suscita sempre pareri contrastanti, qui come in altra sede... vero, Umberto I? Il mio parere è sempre lo stesso, sono talmente tante le "varianti" o "difformità" della zecca di Napoli rispetto alle zecche coeve dal consigliarmi di ignorarle dal punto di vista commerciale, allo stesso prezzo preferisco prendere uno SPL senza variante che un BB con variante, andar dietro a suon di dollaroni alla F e N invertite non fa per me ^_^ . Diverso è il discorso dello studio: incuriosirsi, cercare di capire, fare delle ipotesi sul perchè e percome può essere interessante e divertente, e qui sul forum sono nate belle discussioni sul tema...2 punti
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Questa è la mia fotografata eoni fa con la vecchia compatta. Presa per il bel vestito... a tutt'oggi mi piace ancora. Dovrei fotografarla di nuovo...2 punti
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Taglio: 20 cent Nazione: Germania F Anno: 2007 vecchia cartina Tiratura: errore di conio Conservazione: BB Città: Milano Note: Vecchia cartina :yahoo:2 punti
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Anche io credo che l'uso del bulino doveva essere praticato sulle prime, più accurate emissioni, su quelle più recenti, doveva essere prelevante una logica produttiva di maggior numero al minor costo l'uso del punzone ne era da ciò giustificato, più veloce e dall'impronta più larga (come giustamente osservava adolfos@ più i denti sono larghi e meno ne occorrono per occupare lo spazio e meno il punzone è fragile aggiungo io) Tutto questo lo teorizzo non per conoscenze specifiche ma solo per osservazione diretta e logica deduttiva quindi il mio è un parere che vale quello che vale. La discussione però ha preso una bella piega, chissa se con un po' di brain storming non si giunga a qualche interessante conclusione R.2 punti
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Sempre per aiutare nella riflessione posto le immagini che ho rilavorato dei provisini analizzati. Le prime per capire quanto nonostante gli ingrandimenti siano in realtà larghi questi denti, e non tanto o non solo alle punte. Non avendo le misure precise per ogni tondello li ho riportati grossomodo a 15,5/15 mm. Comunque nei primi casi si va ad una ampiezza 1/3 o anche meno di millimetro...in quelli invece successivi, desinenti o ricurvi che di si vogliono, si viaggia almeno sul mezzo millimetro. Le altre sono invece le prove dei punzoni sui tre esemplari E,F,G che mi ero fatta per riprova, con un ultima domanda, collegata in parte a quella del numero dei denti almeno a livello tecnico: ma perché ad un certo momento i denti diventano desinenti o ricurvi ;)? Rimango in attesa di vostre nuove :) MB2 punti
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In questa sede volevo vagliare l’ipotesi che mi sembra più ragionevole per spiegare la coniazione di questa moneta, e per introdurla è sufficiente commentare il rovescio: “Et dominus Romanie” Cos’era la “Romania” ai tempi di Manfredi? Ricordiamo che ai tempi dell’impero bizantino, l'impero veniva chiamato dai Bizantini stessi Romania, Basileia Romaion o Pragmata Romaion, mentre i cittadini bizantini chiamavano se stessi come “romei” http://it.wikipedia.org/wiki/Romei E perché mai Manfredi avrebbe dovuto fregiarsi del titolo di signore di Romania, ossia signore orientale? La risposta è presto data: Nel il 2 giugno 1259, Manfredi sposa nel Castello di Trani, la figlia del despota d’Epiro, che gli porta in dote la signoria su parte della Grecia settentrionale e dell’attuale Albania, come mostrato nella sottostante cartina. La cartina rappresenta i territori del despotato d'Epiro sotto Michele II .La signoria di Manfredi è quella dal contorno in giallo, portata in dote al re Siciliano dalla figlia Elena d'Epiro. Occorreva quindi una moneta da far circolare nei suoi nuovi domini greci, moneta similare il più è possibile a quelle che circolavano in quei territori, ossia gli “trachy “ emessi dall’impero di Thessalonica e dall’Epiro e circolanti negli anni della sua signoria nei territori da lui controllati, monete originariamente in biglione che andavano sempre più svilendosi, e del peso variabile di 1 -3 grammi. http://www.acsearch.info/search.html?term=trachy+thessalonica+&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&order=0&company= http://www.acsearch.info/search.html?term=trachy+epirus&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&order=0&company= La moneta oggetto di questa discussione sembrerebbe quindi avere tutte le carte in regola per essere una moneta circolante in quei territori, sia come peso, variabile come gli esemplari sopra listati, inoltre la leggenda sebbene non in greco ben si adatta al titolo che assumeva Manfredi con la signoria sull’Epiro. Anche se si accetta quest’ipotesi, rimane aperto la questione della zecca di emissione. Parrebbe ragionevole che tali monete siano state battute da zecchieri di cultura latina, in quanto in Epiro, essendo di lingua greca, si sarebbe avuto qualche difficoltà con una legenda in latino. Ma anche ammettendo questo la moneta potrebbe essere stata battuta nel regno di Sicilia (Manfredonia?) e trasportata per mare nei domini epiroti di Manfredi, o battuta in loco, magari al seguito dell’esercito. Ricordiamoci che nonostante il matrimonio, Manfredi non ebbe poi vita così facile in Epiro e dovette ricorrere all’uso delle armi più volte.2 punti
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caro @@nando12 hai postato 2 monete; una da 110 (a 126 il passo è breve) ed una all'asta a 40 euro Ora 1) non è detto che quella di 40 (al momento 46) finisca a 46 (anzi, ci scommetto che finirà poco sotto i 100 euro) 2) non ho specificato quale è lucidata. Solo una delle due lo è evitiamo di dare pareri fuorvianti, hai già dimostrato di steccare il giudizio su più di una foto. Non la prendere come un'offesa, ma valutare da una foto non è da tutti, e non lo si impara neanche da un giorno all'altro...2 punti
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Grazie Centurione ma e' oiu' che altro al programma NIP che mi riferivo la cui organizzazione tra gli operatori doveva essre bota da tempo La SNI invece storicamente ha sempre organizzato la sua Assemblea il Sabato delle Palme. Quest'anno i due eventi coincidono nella giornata del 28 marzo Dovremmo proporre una "Giovanna nazionale" che organizzi le agende almeno della NIP, Nia, SNI e gli altri eventi a carattere nazionale :)2 punti
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Sai in quante località si scopre un sito che viene subito interrato per evitare che qualcuno se ne accorga?...La solfa è sempre la solita...mancherebbero i fondi...ma quanti di questi fondi vengono SPRECATI per viaggi, viaggetti, consulenze, ecc ecc? Il nostro male è lo spreco, non la mancanza di fondi.2 punti
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Ci si poteva acquistare ben poco, sono del parere che a fine secolo la lira avesse un potere d'acquisto equivalente a circa 8-10 Euro odierni (dipende anche dai prodotti, oggi rispetto ad allora alcuni sono aumentati come il petrolio, altri son ribassati come stampa e ittici). pertanto 5/100 dovevano avere un potere liberatorio pari a 40 - 50 centesimi di euro 20152 punti
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Ecco i prezzi di alcuni prodotto all'ingrosso al quintale del 1896 (fonte ISTAT): frumento tenero 21,30 lire frumento duro 23,23 lire granoturco 13,55 lire avena 13,55 lire patate 13,55 lire pomodori 5,08 lire fagioli secchi 25,17 lire risone 19,36 lire olio di oliva 87,13 lire arance 15,49 lire Prezzi al consumo in kg pane 0,35 lire patate 0,15 lire latte (litro) 0,27 lire caffè tostato 4,4 lire carne bovina 1,37 lire carne suina 1,58 lire2 punti
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@cig magari sarà un negozio che vuole conservare un minimo di serietà e non si presta a questo tipo di attività... Comunque sul documento postato da Luca1984 pubblicato il 23 dicembre dal Ministero delle Finanze di Andorra è scritto questo in merito alla commercializzazione delle monete: "La distribució per a la comercialització d’aquestes presentacions es durà a terme per part del Servei d’Emissions i la venta al detall es farà a través de les filatèlies i numismàtiques autoritzades al país. El PVP recomanat serà de 24€ (IGI inclòs)." che gentilmente tradotto da Google Traduttore: "La distribuzione per la commercializzazione di queste presentazioni sarà condotta dal Servizio di rilascio e al dettaglio sarà attraverso l' Ufficio Filatelico e Numismatico autorizzato nel paese . Prezzo consigliato al pubblico è di 24 € ( compresa IGI )." Questo non significa necessariamente che alla mezzanotte del 15 gennaio le avremmo trovate sul sito di Andorramint pronte per l'acquisto ma, vista anche l'email a questo punto fuorviante del Servei d'Emissions inviataci il 29 dicembre, è quello che abbiamo creduto, sbagliando.2 punti
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Purtroppo è quasi impossibile controllare bene tutti i territori di potenziale interesse archeologico. Avevo fatto l'esempio di Morgantina, che fu scavata prima ma anche dopo che erano stati effettuate regolari campagne di scavo archeologico. L'area era talmente vasta che non solo i tombaroli si erano intrufolati all'interno dell'area già studiata (ma non ancora a fondo), ma pure all'esterno e verso le fiancate della collina, che appunto sono state scavate con le ruspe…. Poi hanno studiato bene tutto il territorio circostante, usando anche la loro esperienza e la logica sui potenziali movimenti di allora (logica spesso latitante fra gli archeologici accademici, che hanno però l'attenuante di non avere adeguati fondi), appuntando l'attenzione anche su certe colline vicine e grazie al metaldetector (un mezzo spesso aborrito dagli acheologici, che invece potrebbe essere utile nelle fasi preliminarie) hanno pure individuato e ricuperato importanti ripostigli monetari, come la maggior parte dei famosi nominali in argento dei Sicelioti (chiaramente quelli autentici). Ma parliamo di almeno 20 anni fa…. Ci sono ancora tanti siti individuati dai tombaroli e ufficialmente sconosciuti agli archeologi, oppure sono stati portati alla loro conoscenza, ma che attendono ancora una adeguata indagine. Che facciamo con questi siti? Mi fa ridere parlare di monitoraggio di un ristretto numero (15 ?) di noti siti archeologici. Magari quelli possono essere "messi in sicurezza" con una valida copertura di videocamere. L'unica strada è la prevenzione e un attento monitoraggio sui traffici, ma qui serve una paziente ed efficace opera di intelligence, che richiede anche mezzi e persone molto competenti. Sono costi che dovrebebro essere sostenuti dallo Stato e quindi da tutti i contribuenti. Se pensiamo che scarseggia la benzina alle macchine della polizia e dei carabinieri, non c'è da stare molto allegri.2 punti
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Finchè ci sarà gente o meglio Popoli che non s'infomano,non leggono le loro leggi ma i giornalini rosa non potrà mai cambiare nulla. Prova a chiedere quanti anni ha o con chi è sposato quell'attore o quell'attrice o quale giocatore fa parte di quella squadra tutti ti sapranno rispondere e se non lo sai ti guarderanno stupiti (o meglio stupiti?!) ma come funziona il parlamento,come si diventa parlamentari,cosa dice la Costituzione se voti o non voti i tuoi diritti di cittadino,sentirai tante storie che tutti hanno sentito dire ma che mai nessuno si è mai preso la briga di andarsene a leggere anche se non è facile trovarle perche fa comodo una maggioranza cosi!2 punti
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ecco l'altra moneta che ho del 1863, categoria scassone :D Belgio 2 centimes2 punti
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Scusate ragazzi ma io non ce lo vedo tutto sto entusiasmo su questa moneta, per me rimane comunque una curiosità... :nea: :nea:2 punti
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Ciao e benvenuto nel forum, è sempre bello vedere i giovani avvicinarsi alla numismatica. Tu però mi sembri molto giovane, cosa ti ha portato ad interessarti delle monete romane ?1 punto
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Per la rarita' il Traina indica soltanto R se con la stessa data ci fosse stato il punto dopo il PEDEM allora R3,in scala a 5...1 punto
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Anni fa aprii sul forum un semplice post, che poi in fondo era un test, qual'è il vostro sogno numismatico,mi aspettavo di tutto e di più, ci fu una bella adesione di risposte e con grande sorpresa ottenni un risultato praticamente bulgaro, non me l'aspettavo....volevano vedere tutti monete dal vivo, vedere le nostre monete, e ricordiamoci il nostro, poter vedere i nostri tesori numismatici, capii che c'era una giusta fame di visione di monete che però andava oltre, il grido che arrivò era quello di poter essere partecipi di quello che poi realmente abbiamo e di cui non possiamo fruire.... Ho sempre tenuto conto di questo forte segnale poi e dove ho potuto ho sempre cercato di muovere i privati, i grandi collezionisti, virtuosi e disponbili a far vedere e spiegare....è capitato più volte ed è stato gratificante per loro e per chi vedeva, in pratica il privato svolgeva la funzione di quello che doveva fare il pubblico....e qui si ritorna al tema del ruolo del collezionismo privato italiano...per fortuna che c'è io dico... Vorrei aprire un post magari domani sui giovani in piazzetta perchè ormai il futuro deve essere indirizzato giustamente verso di loro, sentire cosa vorrebbero, proposte, idee, sogni, per quanto possibile cercheremo sia sul forum che in altre sedi di fare qualcosa per loro e credo che gli sforzi fatti finora ci abbiano premiato. Vedo giovani in questa sezione, ma in tutto il forum appassionati, bravi, capaci che sanno fare articoli, catalogare.....questo è un gran bel segno, speriamo che il trend continui così e certamente il forum è stato veramente importante in questo senso.... Torno alle monete, al poterle vedere, Milano è messa decisamente peggio, oggi un appassionato se volesse vedere monete dovrebbe andare al Museo Archeologico dove potrebbe vedere subito esposte per tutti ben 15 monete classiche...poi basta.... a meno di andare in quel di Biassono in Brianza dove Arslan uscito dalle Civiche di Milano ha costruito questo Museo estremamente innovativo e all'avanguardia dove sono esposte sia monete milanesi, lombarde, classiche e dove vieni accolto come un amico.... E poi ....Milano ha ovviamente tante, tantissime monete, quasi tutte frutto di donatori, collezionisti e studiosi del passato, sono circa 140.0000 come risulta dalla relazione di Arslan che avevo messo sul forum tempo fa e che qui vi riposto per una lettura. C'è da dire che volendo alcune si possono anche vedere, si fissa un appuntamento preciso in un giorno feriale, si dicono precisi i riferimenti delle monete che interessano e se tutto va bene le puoi vedere, tra l'altro il Conservatore di Milano è una persona estremamente disponibile e cortese, ma avere il libero accesso, il portare una domenica tuo figlio, il portare un semplice amico sperando che si appassioni è indubbiamente ben altro.... Questo è quello che è raccolto oggi nel Castello Sforzesco, buona lettura... http://www.lamoneta.it/topic/93807-civiche-raccolte-num-milano/1 punto
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Questo il mio esemplare con il particolare ingrandito.1 punto
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Così è stato detto, così (se spera) sarà fatto... Getta buone basi per gli eredi allora... :D ... sennò si possono corrompere facilmente ;)1 punto
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Un limite di sottigliezza per il punzone (e relativa difficoltà di produzione) lo avevo evidenziato nel post 234 sebbene ermeticamente :) La diminuzione numerica dei denti consentiva una velocizzazione dell'elaborazione del conio. Forse dovuta a "fame" di moneta durante la prima metà del XIV secolo. Vi aspetto :)1 punto
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Buongriono, concordo con le perplessità di Acraf. A mio parere la moneta non è suberata, ma affetta da una forma di cristallizzazione che lascia subito sotto allo strato metallico superficiale, uno strato molto scuro polverulento (cloruro di argento?). Queste monete ne sono forse affette per la purezza della lega d'argento. Vi mostro un esempio di un Nomos apparso in asta Stack's del 28 Aprile 2010, lotto 32: http://www.acsearch.info/search.html?id=775236 Come potete vedere, in alcune zone del bordo, della superficie e in particolare a ore 9 del flan al dritto sono visibili tracce di questo particolare fenomeno. Non ci sono tracce di possibili ossidazioni di leghe di rame, cupriti o malachiti, ma solo esclusivamente questo strato "nerastro" polverulento.1 punto
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Ciao...per neapolis. .la scritta è greca...la tua moneta è, però, troppo pesante...sicuramente, sembra un obolo di Thouroi.. Attendi conferma dagli esperti in monetazione magno greca..1 punto
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ciao, nessuno ha mai detto che tutte le monete antiche o non che transitano su ebay siano false. Il problema principale, è che su ebay (tranne venditori qualificati che oltre ad avere negozi virtuali hanno anche negozi fisici), la maggior parte degli scambi di questo "materiale" avviene da venditori privati, che spesso non applicano alcun filtro a ciò che vendono (e per le antiche non è assolutamente bello..... Ora, se tu volessi acquistare monete antiche da ebay italia, di consiglio di leggere alcune discussioni nella sezione legale). E' vero, i prezzi possono essere più bassi, ma proprio perché alle spalle non cè nulla. Diverso è invece se tu acquistassi da un venditore professionista con tanto di negozio o presso una casa d'aste (sono tenuti a trasmettere agli uffici competenti listati di ciò che esitano). Quanto viene venduto ha alle spalle anni di esperienza, certificati di autenticità, cataloghi cartacei stampati (tranne nelle aste elettroniche) e pagamento di tasse. skuby1 punto
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@@Layer1986 è normale, siamo collezionisti e ognuno ha i propri gusti, però c è da dire che come collezionare piastre 8 su 9 o contorni rigati anzicchè lisci o date rare, così questa moneta crea una nicchia, che può o no riscuotere interesse, per te forse è di poco conto, c è da dire che ha chiuso a 880 dollari, che sull'asta felsinea è presente una piastra di ferd II con una inversione ed è proposta con rarità R4, come dicevo già esistono degli studi in merito, io se avessi mille euro ce li spenderei su questa anzicchè su un BN rovesciata, però ripeto son gusti, secondo me la moneta merita, non fosse altro che attesta come effettivamente avvenisse il processo produttivo, poi...ripeto, può piacere e non piacere, e...a me me piac! :rofl: :rofl: mettere questa moneta in collezione equivale a mio avviso ad avere, primo, un pezzo unico e ciò comporta che nell'interesse o nel non interesse questo pezzo abbia spicco, due a non avere un semplice 60 grana del 18 che ricordiamolo, è già per altro raro di per se...comunque è giusto anche il tuo modo di vedere le cose, da un altro punto di vista se viene censita e decidi di collezionare Ferd I e completarlo dalla A alla Z metti in conto che c è un R4-R5 che sarà difficile da recuperare, :blum: il mondo delle varianti rappresenta sicuramente una frangia estrema del collezionismo, non sono a favore della estrema ricerca di puntini doppi tripli e quadrupli, ma come la già citata variante 8 su 9 o le ribattute o altro, secondo me, in una collezione che si dica di spicco, o che tenda alla completezza ci devono essere, fanno parte del periodo, come accennavamo su, se ne sono nate come questa, quante ne saranno state coniate...10-15? e quante sono state rifuse nei due secoli? quante perdute per sempre? quante altre in giro? però è un discorso sempre personale, se non ti entusiasma non ti entusiasma e basta, secondo me se la particolarità fosse stata segnalata avrebbe fatto molto di più, quindi, un valore, riconosciuto e tangibile c è :good: aggiungo un ultima cosa, benchè fosse un Xf details, guardate tutti i particolari allontanandovi dal centro del tondello, quindi, espressione del sovrano corona, capelli salvi, bordo, fondi, la corona sull'araldica, i medaglioni, secondo me soffrono poco l'usura e son ben godibili, in altre parole, se si affiancasse questa con una di ottima fattura su un bel vassoio, secondo me, farebbero una porca figura. :good:1 punto
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Ciao , in acetone dopo pochi minuti ... nel mio caso: erano pulite. ma puoi lasciarle anche un po di più . le monete erano appiccicate anche quelle in argento , un po meno quelle in acmonital.. ma io comunque le ho lavate tutte. ( mi raccomando usa i guanti ) vanno bene anche quelli che si usano per lavare i piatti.1 punto
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Penso tu ti riferisca a questo.Guarda un po' se e' cio' che cerchi.Io l'avevo salvato.http://www.govern.ad/finances/item/download/360_c1e417bc6115d1add839d0a08fbe80ec1 punto
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Buonasera @fabione191, la tua moneta e' in ottime condizioni, le foto non sono proprio il "top", ma cosi grosso modo, secondo me siamo a qfdc. Per quanto riguarda le varianti da te citate, per la monetazione Napoletana ne esistono una infinita', catalogarle tutte e' quasi una impresa. Comunque io le "D" aperte non le avevo mai viste, mentre le "V" rovesciate, i caratteri piu' grandi e i pallini nello stemma del Portogallo sono cosa molto comune. Mi dispiace molto, invece, che nell' arco di 13 mesi tu abbia acquistato solo questa moneta. Senti a me, meno fumo, meno caffe' e decisamente piu' monete. Buon inizio d' anno, Sergio.1 punto
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@@sandokan @@Eolo @@borghobaffo --------------------------- Dici bene, carissimo: la ricorda, perchè ogni braccio finisce con tre protuberanze vagamente tondeggianti. Però osservo su un lato alcuni "tagli" apportati per rimarcare la separazione tra i "petali". Tagli che sono assenti dalle croci trifogliate dell'araldica. Se devo essere sincero, la prima impressione che ho ricavato da questa croce è stata di assoluta semplicità, mirata a soddisfare immediate esigenze di devozione. Nulla di "rifinito" fatto apposta per essere visto o ostentato, insomma. Ma un manufatto semplice e concreto, pienamente adeguato a scopi devozionali. Talmente semplice da essere difficilmente databile, almeno per me...1 punto
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Potresti pensare di farti una Carta-Conto prepagata, di quelle che associano alla carta anche un IBAN per fare e ricevere bonifici, di solito costano poco di emissione (5-10 euro) e poi le operazioni o sono gratuite o costano ra gli 1-2 euro. La ricarichi solo quando ti serve e la gestisci on-line. Probabilmente ti costa di meno questa che non un bonifico da sportello non essedo correntista :good:1 punto
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Con tutti questi rimandi è diventato tutto più dispersivo e molte discussioni, personalmente, non riesco più a seguirle, eppure è da oltre vent'anni che sono sulla rete. Le sezioni, a mio avviso, dovevano rimanere così come erano. Caso mai, per visibilità e unità culturale, aggiungerne altre con tag di sezioni. Non me ne volete, ma ritengo che ogni progettazione debba essere la più semplice e utile possibile. Tutti questi annidamenti possono scoraggiare e allontanare gli utenti dall'intervenire e forse sta succedendo anche al sottoscritto. Sbaglio? ... può essere, ma il proverbio che recita, "chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa cosa lascia ma non sa cosa trova" ... è sempre valido. :(1 punto
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Dopo diversi anni finalmente si inizia ad apprezzare l'inizio di una bella patina...1 punto
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almeno al tempo di Ferdinando I, il codice penale era molto chiaro e le misure punitive esemplari. personalmente non credo affatto che l'andazzo fosse poi tanto diffuso e radicato. La posta in gioco era alta. ----- Codice per lo Regno delle Due Sicilie - Napoli, 1819. Titolo V. De' reati contro la fede pubblica Capitolo I. Della falsità di monete, di carte, di bolli e di sugelli reali. Sezione I. Della falsità di monete. art. 263. Chiunque avra contraffatto o alterato il peso o la bontà del fino delle monete di oro o di argento che han corso legale nel regno, sarà punito coll'ergastolo. Chiunque avrà contraffatto le monete di rame che han corso legale nel regno, sarà punito col secondo grado de' ferri. Gl'impegati con nomina regia o ministeriale delle regie zecche di Napoli o di Palermo, i quali con l'abuso del proprio uffizio e della confidenza che il Governo in lor ripone, nelle stesse officine per causa di farne lucro abbian commesso questo misfatto su monete di oro o di argento che han corso legale nel regno, saran puniti con la morte: se lo abbian commesso su monete di rame che hanno parimente corso legale nel regno, saran puniti col terzo grado de' ferri. -----1 punto
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