Vai al contenuto

Classifica

  1. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      23039


  2. francesco77

    francesco77

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      10739


  3. profausto

    profausto

    Guru


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      22190


  4. Luca Vezzaro

    Luca Vezzaro

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      1127


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/09/15 in tutte le aree

  1. Bene. Mi pare di capire che la cartolina non l'ha ricevuta praticamente nessuno. Che ne dite se stabiliamo che si indichi solo chi l'ha ricevuta ? Se tutti ci mettiamo a dire che non l'abbiamo ricevuta riempiamo nuovamente la discussione di post inutili...
    3 punti
  2. Io ho passato i 30, la lira l'ho vissuta da bambino e da ragazzo, eppure dentro di me sento che la "mia" moneta non è l'euro bensì il caro vecchio conio nazionale. Spesso mi fermo a riflettere, facendo degli ormai improbabili paragoni tra lira ed euro, pensando che una pizza margherita quindici anni fa la pagavi 4000/5000 lire mentre adesso se ti va bene la paghi cinque o sei euro. Un caffè lo pagavi 1200, ora viaggia dalle mie parti tra l'euro e l'euro e venti. Mio padre prendeva all'epoca uno stipendio di due milioni e mezzo al mese, erano soldoni e si viveva davvero bene con quell'entrata fissa. Ora un nucleo familiare di tre persone con 1200 euro fa terribilmente fatica ad arrivare al mese successivo. I prezzi sono raddoppiati, il potere d'acquisto dimezzato. Tutto questo per dire che a me la lira è rimasta sottopelle, quando vedo quelle monete le sento ancora mie, come se non avessi mai smesso di usarle... e... si, anche io dico (qualche volta, più spesso che in passato...) "non c'ho una lira!" :blum:
    3 punti
  3. Pensierino di mezzanotte: Le monete non sono solo patina, valore, rarità e conservazione.... Questo semplice e consumato spicciolo ci ha fatto scrivere, ridere, riflettere, e perché no? anche imparare.
    3 punti
  4. Facciamo così: posto la foto della medaglia e di un link di Wikipedia, voglio vedere se qualcuno di voi è interessato a farci un articolo. Considerate che questa medaglia è stata di recente snobbata perchè la persona che la visionò la giudicò non napoletana, secondo lui il dott. Giovanni Battista Quadri era un personaggio illustre esclusivamente vicentino e quindi non rientrante nell'interesse delle medaglie napoletane. Invece io dico che oltre ad essere napoletana è anche borbonica, guardate dove visse ed insegnò questo grande chirurgo e docente del passato, e soprattutto, chi gli dedicò la medaglia e in che anno. L'esemplare qui allegato è in piombo e venne pubblicato per la prima volta negli studi del Bovi nel 1961 e non fa parte della serie ufficiale degli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie coniata a partire dal 1830 nelle officine di Lorenzo Taglioni ma la cosa interessante è che ha lo stesso diametro (mm. 40) e stesso incisore. Questa di Quadri è, per ciò che rappresenta nella storia del progresso medico partenopeo, una medaglia di grande importanza. http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Quadri
    2 punti
  5. Ci metto a fianco la mia zecca di Vienna (A) :) ______________ 1860 Austria Francesco Giuseppe (1830-1916) 4 Kreuzer - A - Rame
    2 punti
  6. Io invece non mi esprimo, perchè? Ma le foto le avete viste? O vedete solo la moneta? Il D è sfocato il R/ è sottoesposto, come di può osservare correttamente e darne un giudizio ? Saluti TIBERIVS
    2 punti
  7. Nel caso a qualcuno fosse sfuggito siamo tornati alla monarchia: sudditi, non cittadini.
    2 punti
  8. L'emissione comune può anche starci, ma l'Unione Europea dovrebbe mettere un tetto, altrimenti rientriamo nei soliti discorsi: speculazione, perdita del significato della parola commemorazione, puro lucro e così via. Un'emissione comune non può essere programmata a giugno dell'anno in corso, ma semmai a giugno dell'anno prima, in modo che tutti i paesi possano regolare il proprio contingente di conseguenza. Ora tutti quei paesi con contingenti limitati in relazione al ristretto numero di abitanti (es: Lettonia, Malta, che hanno già preparato una doppia commemorativa) si ritrovano ad emettere 3 monete da 2 euro, e inevitabilmente qualcuna di esse avrà tiratura bassa. O la UE piazza un tetto di almeno 500.000 pezzi (altrimenti è VIETATA l'emissione di commemorative) o le commemorative comuni vanno definite con 1 anno di anticipo. Quest'anno sarà dura
    2 punti
  9. sinceramente non ne ho idea :D
    2 punti
  10. Io ho sempre detto e dico tutt'ora sono senza cash :D termine che mi e' rimasto quando da ragazzini con gli amici lo usavamo... Comunque e' un dato di fatto questa osservazione... Sento tanti a cui esce questa esclamazione... Sara' perche' si rimpiange, sara' perche' si stava meglio, sara' semplicemente affetto... sta di fatto che e' presente ancora in noi...
    2 punti
  11. Apro questa discussione in quanto è passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sembrava interessante, essendo relativamente nuovo in questo mondo, notare come sia cambiato il mio atteggiamento durante questo periodo travagliato, come la mia concezione della numismatica sia mutata e quali sono state le cause. E’ passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sono iscritto al forum e finalmente penso di aver trovato la mia strada. E’ stato un percorso tortuoso, pieno di svincoli ed esperienze, positive e negative, comunque tutte indispensabili e propositive al fine della creazione di una convinzione ben radicata. Inizialmente, preso dalla foga folgorante di chi riscopre qualcosa che piace ed interessa, dopo molto tempo di “letargo”, non vedevo l’ora di accumulare più tondelli possibile e “senza cognizione di causa”. Tralasciando qualunque aspetto storico mi basavo solo su valutazioni artistiche o economiche e, ai vari mercatini ai quali mi recavo, prendevo d’assalto gli album dei commercianti, acquistando senza senso e scoprendo poi di aver preso solo fregature. Successivamente, avendo acquisito qualche esperienza in più, ho tralasciato i banchi dei mercatini per concentrarmi solo sugli esemplari perfetti; ho quindi iniziato ad acquistare solo da periti, purtroppo e per fortuna trovando solo pochi tondelli di mio gradimento,prevalentemente comuni, e che fossero alla portata delle mie tasche. In questa fase ho iniziato ad interessarmi di storia, anche se in modo più marginale ed in forma di aneddoti. Un giorno, all’università, stavo impaginando un paio di foto di monete per il mio album in un momento di distrazione nel corso di una lezione moolto noiosa, ed una mia compagna di gruppo, Milanese, mi ha chiesto cosa stessi facendo; durante il discorso, non ricordo come, sono finito a parlarLe delle monete-gettoni coniate per l’esposizione di Milano ed è stato molto bello poter raccontare una storia e qualche aneddoto invece di fermarsi alla mera valutazione economica del tondello. Da questo momento ho iniziato ad apprezzare maggiormente la storia e a vedere la numismatica come realmente è.. Questa fase ha culminato col convegno di Verona l’anno scorso. Qui ho avuto la fortuna di conoscere di persona alcuni utenti del forum (prima non conoscevo altri appassionati, se non informaticamente parlando) ed è stata una bellissima esperienza; ho potuto così sentire punti di vista e acquisire pareri molto diversi tra loro, ho potuto osservare in mano (che è la cosa più importante per chi ha questa passione) splendide monete, che probabilmente non avrò tanto presto (se mai le troverò e vorrò/potrò acquistarle), oltre che ascoltare storie ed aneddoti molto interessanti da alcuni tra i più edotti in materia. A poca distanza dal convegno c’è stata un’altra svolta; un giorno mi sono recato ad un mercatino consigliatomi da mio padre, che si tiene una volta l’anno e si svolge relativamente vicino a dove abito. Girando per i banchi molte sono le monete che mi si parano davanti: italiane ed estere, d’argento, nichelio e rame, Euro, Romane, Veneziane e soprattutto del Regno; quasi nessuna è in condizione perfetta e quasi tutte hanno prezzi esagerati. Passo oltre e continuo il giro; arrivato quasi alla fine mi trovo davanti ad un banco che ha di tutto al di sopra e l’occhio cade dentro ad una piccola teca di vetro, più precisamente su una bustina di plastica ziplock dentro la quale mi pare di scorgere un qualcosa di tondo. Chiedo quindi al proprietario di mostrarmi la bustina e dentro trovo alcune monetine, tra le quali una abbastanza rara, della quale però non conosco nulla; chiedo il prezzo, tutto sommato giusto (strano), ringrazio e me ne vado col dubbio se acquistarla o no. Svolto l’angolo ed inizio a cercare di ricordare a memoria i particolari dell’immagine del catalogo per poterli confrontare con la moneta in oggetto; alla fine torno sul banco, la analizzo per un buon quarto d’ora, tratto un po’ e la porto a casa, col magone di aver acquistato un falso (in cuor mio sapevo essere vera ma essendo ancora acerbo, il dubbio restava). Dopo qualche giorno decido di fotografarla e di chiedere un parere quì sul forum, risultato: ricevo molti complimenti e la conferma di aver fatto un ottimo acquisto! La soddisfazione scaturita dall'acquisto di quel bb è stata per me mille volte superiore a quella provata acquistando i dieci fdc che la hanno preceduta. Molti sono gli utenti, le persone, che devo ringraziare per avermi indirizzato, per avermi fatto capire cosa è veramente la numismatica, cosa è importante e cosa è secondario. Anche stamattina, leggendo una stupenda discussione dell’anno scorso che mi era sfuggita, provo stupore e meraviglia di quanti aneddoti e quante emozioni susciti il parlare di una moneta, di quanto carica di storia essa possa essere e di come la fantasia galoppi nel leggere questi racconti, che sono forse più importanti della moneta stessa, in quanto sono ciò che la moneta rappresenta e porta con sé! Grazie a tutti, nessuno escluso, per l'anno passato! E scusate se vi ho annoiati. Buon 2015 a tutti!!
    2 punti
  12. Quasi tutti i biglietti di credito dell’epoca carlina presenti nelle collezioni, tanto pubbliche quanto private, e nel commercio provengono dagli Archivi della Regia Camera de’ Conti, dai quali furono nel XIX secolo trasferiti di volta in volta presso gli archivi di altre istituzioni, senza che agli stessi fosse attribuito particolare interesse. Una parte di questi stessi Archivi passò a costituire il nucleo fondamentale della collezione dei Musei Civici di Torino. Durante le invasioni napoleoniche, in una data imprecisata, una ampia parte di questi Archivi, venne trasferita nell’abitazione privata del Tesoriere Generale, a Caraglio (CN) e lì rimase. Oltre due secoli più tardi, nell’estate del 2000, un discendente di tale famiglia vendette in blocco l’archivio a un raccoglitore di antichità saviglianese, il quale lo suddivise in almeno quattro lotti: i due più piccoli, che comprendevano anche alcuni rari biglietti relativi alle emissione del 1750, del 1781 e del 1786, annullati a causa di errata numerazione, ed alcune prove di stampa con disegni alternativi, furono ceduti a due diversi commercianti della provincia di Cuneo (dai quali potei acquistarne una buona parte); un terzo lotto era costituito da circa 80 biglietti non emessi delle emissioni del 1746 e del 1765, un ventina per ciascheduno, venne ceduto ad un intermediario di Margherita (CN), ed infine giunse nelle mani di un noto operatore numismatico milanese. Un quarto lotto di maggiore dimensione, costituito da 200-300 biglietti non emessi, parte dei quali dell’emissione del 1746, venne posto in vendita in un mercatino delle pulci a Savigliano e quivi disperso tra differenti acquirenti Ciò mi inclina a credere che in tale archivio andato disperso vi fosse la totalità dei biglietti non emessi o annullati che erano stati precedentemente accantonati, e che quindi al centinaio di biglietti delle emissioni del 1746 e 1765, ne vada aggiunto almeno un altro centinaio, di cui si sono perse le tracce, e che sono quelli che dovrebbero preoccuparci. Mi richiama l’attenzione la quantità relativamente elevata di biglietti di credito emessi datati 1746 apparsi sul mercato del collezionismo nell’ultimo decennio. In realtà, quasi tutti i biglietti emessi furono ritirati dalla circolazione, andando fuori di corso e venendo rimpiazzati dalle emissioni successive (ed infine da titoli di debito pubblico). Anche considerando il più "piccolo" dei biglietti in esame, il nominale da 100 lire, si tratta pur sempre di un importo molto elevato, corrispondente ad alcuni mesi di stipendio di un professionista o a due anni di un impiegato pubblico: i casi in cui tali biglietti non vennero restituiti per essere sostituiti man mano che andavano fuori circolazione, sono pochissimi. Quindi i biglietti di credito di Carlo Emanuele III regolarmente emessi che possono veramente essere in circolazione tra i collezionisti, sono veramente pochi e assai raramente questi collezionisti sono disponibili a cederli.
    2 punti
  13. @@francesco77 l'idea non è male ma il problema è che non sono Rockfeller, e se non sbaglio le medaglie borboniche hanno dei costi molto elevati.
    1 punto
  14. Intanto faccio notare che già nei libri ottocenteschi sui Borbone si piazzava una bella medaglia sul frontespizio e non la moneta ................. Claudio scusa, non è che forse forse è meglio prendere qualche bella medaglia ogni tanto? Giusto per accostarla a qualche moneta? :rofl:
    1 punto
  15. ecco la foto della monetina di Loz (21797) ... potevo anche lucidartela ma ho preferito pubblicarla così... :rofl:
    1 punto
  16. firmato catenacci... ma non mi sembra ci possa assomigliare... o sbaglio?
    1 punto
  17. DE GREGE EPICURI Eccone un'altra di Elagabalo, che riporta il nome del legato IULIUS ANTONIUS SELEUCUS, tradotto: VP I8L ANT CELEUK8 (8= OY in legame). Su questa moneta si legge abbastanza bene, salvo la prima parte. In realtà, quella indicata come 8 non è proprio tale, perché l'anello superiore è aperto, quindi la forma è all'incirca quella di una gamma greca minuscola.
    1 punto
  18. ...e chissà quanto spesso viaggiavate in aereo per il mondo...ti ricordi?! :) E quanti telefonini avevate a testa! Quelli sì erano bei tempi... Le variazioni del paniere Istat la dicono diversamente da te per es. http://www.istat.it/it/archivio/30440 Infatti le tue sono percezioni...i numerosi ribassi (come gli aerei, le telecomunicazioni etc) si tende a dimenticarli.
    1 punto
  19. Vista in mano dal perito e' fdc, noi vediamo foto sfuocate. In questo caso per me fa testo il perito. Ciao
    1 punto
  20. DE GREGE EPICURI Sulle provinciali, le titolature in genere accompagnano i ritratti; se il ritratto manca, è molto più frequente che ci sia un toponimo (il quale, al D o al R o metà e metà, non manca mai). Per individuarla occorre sfogliare le Sillogi (ANS, Copenaghen ecc.) o qualche collezione speciale, come il Lindgren.
    1 punto
  21. Si comincia :) ____________________ 1860 Impero Ottomano Turchia 1255-21 ١٢٥٥ - ٢١ Abdulmecid I (Abdul Mejid) (1823-1861) 5 Para - Rame
    1 punto
  22. ci ho pensato anche io...ma è pur vero che il monogramma sarebbe in questo caso comunque inedito, perché nella parte centrale ha un'"asticella" in più....forse 2...se includiamo quella tratteggiata nel mio disegno ma pur visibile
    1 punto
  23. Si vede poco, ma riesco comunque a identificarla.. Si tratta di un tre denari di Vittorio Amedeo I http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA1/1 La data però non è visibile.. si intravede 16 a sinistra ma non le ultime due cifre. Al diritto quello che avevi scambiato con dei volti è l'elmo cimiero sullo scudetto.
    1 punto
  24. Fatto ;) Adesso è in Monetazione degli Stati preunitari (1800-1860). petronius :)
    1 punto
  25. A proposito di "ricercatezza" su quanto riportato sulle monete popolari, perché complicare la vita alle persone come per la data in lettere e per esteso? Qui sarebbe bastato un semplice e più capibile "20 CENTAVOS" - 20 C. se non c'era spazio. Da una mia monetina in argento del 1906 sempre del Perù. (coniata dal 1863 al 1917 - dall'anno successivo questo valore viene coniato in rame/nickel) Invece è stato utilizzato un piccolissimo "quinto de sol" : 5° DE SOL Di certo all'epoca non si andava a leggere, il frazionamento poi... non era alla portata di tutti, era importante quindi l'effetto d'insieme ed il peso (5 gr.). Il 10 C. era denominato "Dinero" (2,50 gr.) - è stato messo un minuscolo: UNO DIN ° Per il 5 C. "mezzo Dinero" (1,25 gr.) - un lillipuziano: 1/2 DIN ° L'avevo scritto nel post iniziale che stavo sistemando le mie peruviane... :lol:
    1 punto
  26. Salve a tutti, al dritto a destra si legge [...] MENIANOC, quindi opto per Diadumeniano come già detto da tutti gli interventi, al rovescio Artemide, per la zecca bisogna cercare a Nikopolis sull'Istro, in esergo si legge il nome del fiume. Marcus Didius
    1 punto
  27. @@EnricoooVIII, Molto prossima al FDC.
    1 punto
  28. @@antoniof Scusa ma voglio sperare che tu non abbia aperto questa discussione per pubblicizzare un tuo annuncio. Nei giorni scorsi mi pareva di ricordare qualcosa e me lo sono andato a cercare, hai scritto di averne appena trovato due.......................... http://www.lamoneta.it/topic/92946-italia-euro-difficili-da-reperire-in-circolazione/page-21
    1 punto
  29. Buongiorno a tutti, sull'onda delle numerose discussioni che stanno uscendo negli ultimi giorni sulle emozioni regalate dalla passione per la numismatica, vorrei condividere con voi la piccola-grande soddisfazione nell'aver acquistato il mio primo Littore. So che non è un esemplare da urlo come quelli che alcuni amici hanno condiviso in questa sezione, ma a me è piaciuto molto, soprattutto per le tonalità che la patina conferisce ai campi della moneta, e quindi ho deciso di acquistarlo. Forte della guida fotografica dell'ottimo @@Il*Numismatico, ho provato a rendere i colori della patina ma non sono riuscito ad esaltarne tutte le tonalità, in particolare il prugna. Sperando di aver fatto cosa gradita. Un saluto a tutti. Luca
    1 punto
  30. Nel pontificato di Alessandro VII la crisi dei rapporti con la Francia rappresenta uno degli eventi più importanti. Il Pontefice subì la potenza e la prepotenza francese e, a seguito di modesti disordini nei quali le guardie corse (pontificie) attaccarono il corpo diplomatico francese, dovette sottoscrivere l'umiliante trattato di Pisa, che prevedeva molte clausole in danno e l'obbligo di inviare a Parigi il cardinale nipote (Flavio Chigi) per presentare le scuse. La medaglistica dell'epoca è testimone degli eventi. E' sostanzialmente una medaglistica di produzione francese, che celebra la propria potenza nei confronti del Papato. Tra le medaglie (gettoni) che testimoniano l'arrivo a Parigi (LUTETIA) della delegazione pontificia, una porta al diritto il ritratto del cardinale legato Flavio Chigi, con iscrizione CARD. CHISIUS NEPOS ALEXANDRI VII PONTIFICIS LEGATUS A LATERE. Questa e certamente medaglia papale, catalogata da Miselli con n. 620. Le altre medaglie non sono riprodotte nei testi di medaglie papali in base ai criteri generali stabiliti, ma questa impostazione non esclude la legittimita in collezione di questi esemplari, che definiscono la storia del pontificato. Nella mia collezione ho inserito due medaglie della storia di Francia relative allo evento del 1664, una con la scena delle scuse presentate dal cardinale chigi, la seconda con la rappresentazione della Piramide, che il Pontefice fu obbligato a erigere in Roma nella area degli eventi per memoria, sempre in forza del trattato di Pisa.
    1 punto
  31. DE GREGE EPICURI Credo possa essere una delle 5 Cesaree asiatiche; il CEBASTOY dell'altro lato mi fa pensare soprattutto: a Cesarea in Samaria ( detta a volte KAICARIAS H PROC CEBASTO LIMHNI) e Cesarea Panias in Siria/Traconitide (KAI CEB IER KAI).
    1 punto
  32. Come è noto, John W. Scott acquistò nel 1879 il conio del rovescio della moneta Confederata (il dritto, con la Libertà seduta, era andato perso) ed ebbe l'intuizione di usare come tondello i mezzi dollari 1861 coniati a New Orleans, mantenendo il lato con Liberty, e imprimendo sull'altra faccia il conio Confederato. Poiché però il bordo si stava deteriorando sopra la ER di AMERICA, Scott aveva paura che il vecchio conio Confederato si rompesse del tutto durante le operazioni di coniazione. Decise quindi, prima di usarlo per coniare i mezzi dollari, di produrre 500 gettoni in metallo bianco che, pensava, avrebbero causato una minor usura del conio. Così, avrebbe avuto comunque qualcosa da offire, nel caso in cui il conio si fosse irrimediabilmente rotto. Questi gettoni furono venduti da Scott al facciale, 50 centesimi al pezzo ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- As is well known, John W. Scott purchased in 1879 the die of reverse of the Confederate half (the obverse, with the Seated Liberty, had been lost) and had the insight to use as coin blank, half dollars minted in 1861 in New Orleans, keeping the side with Liberty, and impressing on the other side the Confederate die. Because the rim was crumbling slightly above the ER in AMERICA, Scott was afraid that the old, somewhat rusty, Confederate die would break during the striking process. So he would have at least something to offer if the dies broke while coining the 500 Restrike half dollars, he first produced 500 tokens struck in white metal, which he believed would cause less wear on the die. Scott sold these tokens at face value, 50 cents per piece ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- I gettoni presentano un lato con l'iscrizione 4 ORIGINALS struck by ORDER of C.S.A. in NEW ORLEANS 1861 (From Original Die Scott) L'altro lato è quello del mezzo dollaro Confederato originale petronius
    1 punto
  33. Dì a tutti la verità, il tablet lo usavi fino ad un mese fa come lo utilizza questo signore nel video. :rofl: :rofl:
    1 punto
  34. ciao a tutti ho trovato su internet un pdf di un articolo del 2008 di un intervento di Francesco Barbesino e Mario Moroni che spiega un po' le 2 monete della Sindone e come sono state rinvenute le tracce sul telo e in un passo dice a proposito delle monete: "Venivano battuti in una modesta zecca di Cesarea Marittima, capitale politica e militare della Giudea, ad opera di liberti o schiavi che, estranei alla cultura dell’impero, cadevano spesso in banali errori ortografici. Nei primi secoli della Repubblica la produzione delle monete avveniva per “fusione”, lavorazione che consisteva nel versare il metallo fuso in stampi cavi di materiale refrattario perché, dopo raffreddamento, assumesse già la forma desiderata. Era un metodo semplice e, d’altra parte, non era possibile “battere” monete di bronzo del peso di oltre 300 grammi, anche se il prodotto ottenuto era di qualità scadente e si prestava facilmente a falsificazioni. Da molto tempo tuttavia le monete si producevano in tutto l’Impero per “battitura” del metallo. Il processo, sostanzialmente identico nei suoi successivi stadi, poteva presentare alcune varianti. Descriverò quello che veniva usato in Palestina all’epoca di Pilato così come lo conosciamo dalle monete prodotte. Anzitutto il metallo fuso veniva colato in stampi di materiale refrattario in cui erano scavate diverse file di impronte circolari tutte uguali tra loro. In ogni fila il metallo fuso poteva scorrere da un’impronta a quella successiva attraverso uno stretto canale di comunicazione in modo tale che la distribuzione del metallo risultava pressoché uniforme; raffreddato il metallo, si estraevano dallo stampo le collane di dischetti circolari e si separavano gli uni dagli altri recidendo il codolo cioè il metallo del canaletto di collegamento. A questo punto il tondello era pronto per la “battitura”. Il tondello, riscaldato al rosso veniva posizionato con le pinze sul “conio dell’incudine”, cioè sul conio di ferro nel quale era scavata l’immagine del diritto della moneta e che era alloggiato in un blocco fisso di metallo. Poi si avvicinava al tondello il “conio del martello”, un cilindretto metallico mobile che da un lato recava l’impronta del rovescio della moneta e lo si percuoteva energicamente dal lato opposto con un martello. Naturalmente durante la produzione si incorreva in diversi errori. Sulle monete di Pilato si sono rilevati tagli imprecisi del codolo, sia in eccesso, presenza di uno spezzone residuo, sia in difetto con asportazione di un lembo della moneta, o l’impronta dei rebbi delle pinze su un metallo riscaldato e divenuto troppo molle. Inoltre impronte eccentriche rispetto all’asse della moneta e monete con una doppia battitura; sull’ortografia approssimativa delle legenda si è accennato in precedenza." secondo voi è giusto attribuire la zecca a Cesarea Marittima? è possibile che le monete venissero davvero coniate da schiavi o liberti? è giusto il procedimento di coniatura?
    1 punto
  35. Ciao @@Poemenius , e che problema c'è? L'importante è confrontarsi... sapessi io la metà di te sul V secolo! :whome: Mi pare uno scambio culturale equo tra utenti che si stimano, rispettano e si scambiano informazioni e dati. :friends: E non è detto che qualcuno meno addentro non ponga in evidenza un particolare che è stato sottostimato dai più! Quello dei caratteri delle legende del III secolo è un mondo da esplorare tra ufficiali, imitative, barbariche... tempo fa c'era un discussione su queste lettere "difformi" ottenute da tratti verticali... ma non la trovo. Oppure per Claudio II ci sono "A" scritte come "N", vedi http://www.lamoneta.it/topic/92086-claudio-ii-ex-normanby-hoard/?hl=+claudio%20+normanby Insomma ce n'è di tutto e di più... e solo vedendone tante apprezzi questi piccoli particolari. Ciao Illyricum :)
    1 punto
  36. Complimenti @@oldgold, inoltre penso che tu sia i tra i pochissimi fortunati al mondo ad aver agganciato una ragazza con la numismatica, generalmente scappano tutte....
    1 punto
  37. 1911 SCUOLA DI DISEGNO DELLA SOCIETA' OPERAI DI BUSTO ARSIZIO - MEDAGLIA PREMIO DEDICATA A GRAMPA CRISTOFORO 1910-1911 Argento, mm. 40 - Stab. DONZELLI
    1 punto
  38. @@tognon questo è il classico errore che fanno tutti... io le ginocchia non le guardo neanche più! Troppa sofferenza di conio. Bisogna guardare i capelli ;) Inoltre vi do un consiglio generale: fate sempre attenzione a non comparare mai i 39 XVII con i 39 XVIII , sono due coni diversi La moneta di diego è SPL o SPL+ (da valutare in mano l'entità del graffio che parte dalla foglia ed arriva sul petto dell'aquila). Un esempio di bassa conservazione, con il re calvo, e l'aquila con le ginocchia perfette, lo trovi qui sotto
    1 punto
  39. ciao @@Pier76 la moneta è indicata al KM 1953 Krause e la valutazione è sui 25/ euro 6.68 grammi - Arg 583 ti allego link di un'altra data ma equivalente http://www.deamoneta.com/auctions/view/34/1747
    1 punto
  40. classica... Tetradacma di Atene 440 A.C.
    1 punto
  41. Nerone Alessandria d'Egitto Tetradramma 6° Anno - 59-60 d.C.
    1 punto
  42. @@marco91, sinceramente ho un sovrapposto cal.12 da tiro. Era un privato, diciamo che se le voleva togliere d'avanti, stava per portarle al mercatino, giustamente per ricavarne un pò di soldini, poi un'amico mi ha chiamato sapendo che colleziono monete e ho preso il mini lotto. Io ho pensato a una cosa che purtroppo ci sono persone che con la sola pensione non arrivano più alla fine del mese, e a me questo dispiace tantissimo.
    1 punto
  43. In passato ho avuto l'onore e il piacere di gestire, non come amministratore, anche altre community online. In particolare una di queste decise qualche anno fa di spostarsi su un social network. Oggi non esiste più... Sinceramente io non sono preoccupato del futuro del forum, potrei trovare altri messaggi simili a questo vecchi di anni. Il ricambio c'è, a volte è lento e a volte veloce. Io sono preoccupato per l'ignoranza dilagante... La domanda che dobbiamo porci tutti è come sarebbe stato senza il forum. Sono assolutamente convinto che una delle nostre più grandi vittorie sia stata quella di aver contribuito a trasmettere questo interesse alle nuove generazioni. 10 anni fa l'eta media nei circoli numismatici era altissima e la presenza di giovani, ma inserirei anche di donne, era bassissima se non nulla. Noi invece abbiamo avuto la fortuna (ma in realtà non è fortuna) di veder nascere dentro questo forum un circolo di giovani numismatici e casi come quello di titta99 non sono così rari! Licinio ha fatto l'esempio della Porsche, io ne farei un altro... avete mai provato ad andare in un Teatro ai giorni nostri? sono vuoti e non credo dipenda dagli artisti che devono rinnovarsi. Purtroppo è un dato di fatto che in questo periodo storico è complicato fare cultura. Ancora più complicato è fare cultura sul web dove gli (A)social network hanno dato un duro colpo al voler vivere internet come mezzo di ricerca e studio. E' paradossale ma per molti oggi internet equivale a Facebook, molti si confondono, molti perdono completamente la bussola e da internauti finiscono sull'isola di Circe telematica e vengono trasformati da uomini in animali selvatici. Il nostro è un forum molto fortunato, abbiamo registrazioni ogni giorno, abbiamo giovani come titta99 che la bussola non l'hanno persa, molti semplici appassionati sono diventati ricercatori, altri hanno trovato lavoro anche grazie al forum. Ripeto non la vedrei così nera per il forum, ma la vedo nerissima per quel che riguarda questo fenomeno di inaridimento culturale imperante. Un forum che fa cultura nel 2015 non può che essere un luogo di nicchia, un presidio da tutelare, come lo sono quelli di slowfood a tutela della biodiversità e dei saperi produttivi tradizionali. Buon anno a tutti.
    1 punto
  44. @@PAPERONEdePAPERONI, da quello che si vede in giro almeno un 10$. :D
    1 punto
  45. ;) Attendi qualche annetto e poi capirai il perché( la 1° moneta bicolore) 2014 è andata a ruba. oo)
    1 punto
  46. E la faccenda si complica ancor più se oltre all'Euro si colleziona altro, come me...
    1 punto
  47. L'approccio del giovane Titta99 (e si vede chiaramente che è di classe 1999) è quello più corretto per la buona salute della numismatica. Ci deve essere passione e curiosità e non mero interesse economico. Se ripenso, con nostalgia, ai miei inizi di interesse numismatico e avevo circa dodici anni, mi rendo conto che la vera molla che ha alimentato la mia passione era quello dell'interesse per la storia e la geografia e ho piano piano ampliato la mia cultura, leggendo anche su libri specializzati. Ho fatto il liceo scientifico e come lingua straniera avevo il francese. Orbene, ho praticamente imparato pure l'inglese studiandolo direttamente dai libri numismatici scritti in inglese…. Quindi leggendo gli argomenti di numismatica potevo ampliare la mia cultura anche in altri campi. Sono stato fortunato ad avere questa dote e anche una famiglia che ha sempre assecondato la mia passione, che fu addirittura trasmessa pure a mio padre (e quindi con un aiuto anche economico per i primi acquisti). Dopo cinquant'anni e tre nipotini credo di avere accumulato una certa esperienza, che sono felice di poter trasmettere alle nuove generazioni. Ho smesso da tempo col collezionismo attivo ed è rimasta la mia passione per gli studi e scrivo con una certa frequenza articoli da pubblicare. Personalmente raccomando sempre a un sincero appassionato di monete, siano antiche siano medievali o moderne, di leggere molto e a un certo momento di cimentarsi anche nella stesura di un proprio studio, sia pure semplicemente divulgativo. Secondo me è molto importante provare a scrivere. Aiuta molto a riordinare le proprie idee e a prepararsi al confronto con altre persone con la stessa passione e con la giusta dose di umiltà. E' molto importante cercare di scrivere (e non solo messaggi più o meno sintetici): la scrittura amplia i propri orizzonti ed è sempre gratificante.
    1 punto
  48. che gioiellino!!!!!! la prossima volta che ci si vede me la devi mostrare questa monetozza :D
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.