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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/08/15 in tutte le aree
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Taglio: 2 euro Nazione: Olanda Anno: 2006 Tiratura: 100.000 :yahoo: Condizione: BB Città: Milano6 punti
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Apro questa discussione in quanto è passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sembrava interessante, essendo relativamente nuovo in questo mondo, notare come sia cambiato il mio atteggiamento durante questo periodo travagliato, come la mia concezione della numismatica sia mutata e quali sono state le cause. E’ passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sono iscritto al forum e finalmente penso di aver trovato la mia strada. E’ stato un percorso tortuoso, pieno di svincoli ed esperienze, positive e negative, comunque tutte indispensabili e propositive al fine della creazione di una convinzione ben radicata. Inizialmente, preso dalla foga folgorante di chi riscopre qualcosa che piace ed interessa, dopo molto tempo di “letargo”, non vedevo l’ora di accumulare più tondelli possibile e “senza cognizione di causa”. Tralasciando qualunque aspetto storico mi basavo solo su valutazioni artistiche o economiche e, ai vari mercatini ai quali mi recavo, prendevo d’assalto gli album dei commercianti, acquistando senza senso e scoprendo poi di aver preso solo fregature. Successivamente, avendo acquisito qualche esperienza in più, ho tralasciato i banchi dei mercatini per concentrarmi solo sugli esemplari perfetti; ho quindi iniziato ad acquistare solo da periti, purtroppo e per fortuna trovando solo pochi tondelli di mio gradimento,prevalentemente comuni, e che fossero alla portata delle mie tasche. In questa fase ho iniziato ad interessarmi di storia, anche se in modo più marginale ed in forma di aneddoti. Un giorno, all’università, stavo impaginando un paio di foto di monete per il mio album in un momento di distrazione nel corso di una lezione moolto noiosa, ed una mia compagna di gruppo, Milanese, mi ha chiesto cosa stessi facendo; durante il discorso, non ricordo come, sono finito a parlarLe delle monete-gettoni coniate per l’esposizione di Milano ed è stato molto bello poter raccontare una storia e qualche aneddoto invece di fermarsi alla mera valutazione economica del tondello. Da questo momento ho iniziato ad apprezzare maggiormente la storia e a vedere la numismatica come realmente è.. Questa fase ha culminato col convegno di Verona l’anno scorso. Qui ho avuto la fortuna di conoscere di persona alcuni utenti del forum (prima non conoscevo altri appassionati, se non informaticamente parlando) ed è stata una bellissima esperienza; ho potuto così sentire punti di vista e acquisire pareri molto diversi tra loro, ho potuto osservare in mano (che è la cosa più importante per chi ha questa passione) splendide monete, che probabilmente non avrò tanto presto (se mai le troverò e vorrò/potrò acquistarle), oltre che ascoltare storie ed aneddoti molto interessanti da alcuni tra i più edotti in materia. A poca distanza dal convegno c’è stata un’altra svolta; un giorno mi sono recato ad un mercatino consigliatomi da mio padre, che si tiene una volta l’anno e si svolge relativamente vicino a dove abito. Girando per i banchi molte sono le monete che mi si parano davanti: italiane ed estere, d’argento, nichelio e rame, Euro, Romane, Veneziane e soprattutto del Regno; quasi nessuna è in condizione perfetta e quasi tutte hanno prezzi esagerati. Passo oltre e continuo il giro; arrivato quasi alla fine mi trovo davanti ad un banco che ha di tutto al di sopra e l’occhio cade dentro ad una piccola teca di vetro, più precisamente su una bustina di plastica ziplock dentro la quale mi pare di scorgere un qualcosa di tondo. Chiedo quindi al proprietario di mostrarmi la bustina e dentro trovo alcune monetine, tra le quali una abbastanza rara, della quale però non conosco nulla; chiedo il prezzo, tutto sommato giusto (strano), ringrazio e me ne vado col dubbio se acquistarla o no. Svolto l’angolo ed inizio a cercare di ricordare a memoria i particolari dell’immagine del catalogo per poterli confrontare con la moneta in oggetto; alla fine torno sul banco, la analizzo per un buon quarto d’ora, tratto un po’ e la porto a casa, col magone di aver acquistato un falso (in cuor mio sapevo essere vera ma essendo ancora acerbo, il dubbio restava). Dopo qualche giorno decido di fotografarla e di chiedere un parere quì sul forum, risultato: ricevo molti complimenti e la conferma di aver fatto un ottimo acquisto! La soddisfazione scaturita dall'acquisto di quel bb è stata per me mille volte superiore a quella provata acquistando i dieci fdc che la hanno preceduta. Molti sono gli utenti, le persone, che devo ringraziare per avermi indirizzato, per avermi fatto capire cosa è veramente la numismatica, cosa è importante e cosa è secondario. Anche stamattina, leggendo una stupenda discussione dell’anno scorso che mi era sfuggita, provo stupore e meraviglia di quanti aneddoti e quante emozioni susciti il parlare di una moneta, di quanto carica di storia essa possa essere e di come la fantasia galoppi nel leggere questi racconti, che sono forse più importanti della moneta stessa, in quanto sono ciò che la moneta rappresenta e porta con sé! Grazie a tutti, nessuno escluso, per l'anno passato! E scusate se vi ho annoiati. Buon 2015 a tutti!!4 punti
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E visto che ci siamo ecco altre due con illuminazione diversa.4 punti
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About these Peruvian word-dates, I’ll reproduce this entry that I had been working on in my notebook: *x: (A contemporary edition of) “The Numismatist” volume 31 (p347) editorialized against these word-dates, “...to most collectors the date is the all-important feature of an issue of coins. It is, in the main, the one thing that distinguishes a rarity from its more or less common associates...And any departure from the popular method of dating coins will be strongly disapproved by collectors...It may matter little to the Peruvians how their coins are dated. We cannot believe, though[] that her innovation will be adopted by other South American countries, and we sincerely hope that the United States will not be sufficiently carried away with the idea to even try the experiment.” But see “The Numismatist” of August 1918 (p359), after images of the new coins had arrived: “The new minor coins of Peru...are among the most attractive and artistic of the later issues of the South American republics...The most striking feature of this issue, and one which is really an innovation, is the spelling out of the date instead of using figures. In this instance at least, the appearance of the obverse is improved by this very unusual arrangement of the date.” (*) 5 10 or 20 Bottom-line is that from the articles in “The Numismatist” (a U.S. publication of record where numismatics are concerned), the design seems to be homegrown, and not an American product. Reason for the word-dates? Perhaps for aesthetic considerations, as suggested earlier in the thread. Certainly that seems to have been the happy result. But the coinage of 1918 is a departure of sorts, and it would not surprise me if the accent on the Spanish language may somehow be related to the political winds blowing at the time (war had been declared against Germany in 1917 and the more traditional aristocratic elite was fast losing its monopoly on power). I’m sorry I can’t be of more help—all I can do is nibble at the edges—but I hope some of this helps. And since I’ve quoted extensively from “The Numismatist,” I’ll leave this in English-only. ;) v.4 punti
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Credo che Crapanzano mi sia molto debitore di immagini e di informazioni :) All'Archivio di Stato di Torino ho rintracciato tutta la documentazione inerente la creazione dei biglietti di Credito, incluso il disegno del primo prototipo proposto da John Law a Vittorio Amedeo II. Come sempre, ho messo a disposizione di tutti coloro che me ne facevano richiesta tutta la documentazione in mio possesso, cortesia non ricambiata.... Questo è il disegno autografo di John Law: E questa è la mia ricostruzione del prototipo non emesso:4 punti
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@@tognon questo è il classico errore che fanno tutti... io le ginocchia non le guardo neanche più! Troppa sofferenza di conio. Bisogna guardare i capelli ;) Inoltre vi do un consiglio generale: fate sempre attenzione a non comparare mai i 39 XVII con i 39 XVIII , sono due coni diversi La moneta di diego è SPL o SPL+ (da valutare in mano l'entità del graffio che parte dalla foglia ed arriva sul petto dell'aquila). Un esempio di bassa conservazione, con il re calvo, e l'aquila con le ginocchia perfette, lo trovi qui sotto3 punti
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Ciao a tutti, ecco il programma di quest'anno degli Stati Uniti. http://catalog.usmint.gov/full-product-schedule-2015.html?cm_mmc=ExactTarget-_-Campaign-_-Welcome+Master-_-2015+product+schedule+Title&utm_source=Campaign&utm_medium=EMAIL&utm_content=2015+product+schedule+Title&utm_campaign=Welcome+Master In attesa dell'oncia!2 punti
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Come è noto, John W. Scott acquistò nel 1879 il conio del rovescio della moneta Confederata (il dritto, con la Libertà seduta, era andato perso) ed ebbe l'intuizione di usare come tondello i mezzi dollari 1861 coniati a New Orleans, mantenendo il lato con Liberty, e imprimendo sull'altra faccia il conio Confederato. Poiché però il bordo si stava deteriorando sopra la ER di AMERICA, Scott aveva paura che il vecchio conio Confederato si rompesse del tutto durante le operazioni di coniazione. Decise quindi, prima di usarlo per coniare i mezzi dollari, di produrre 500 gettoni in metallo bianco che, pensava, avrebbero causato una minor usura del conio. Così, avrebbe avuto comunque qualcosa da offire, nel caso in cui il conio si fosse irrimediabilmente rotto. Questi gettoni furono venduti da Scott al facciale, 50 centesimi al pezzo ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- As is well known, John W. Scott purchased in 1879 the die of reverse of the Confederate half (the obverse, with the Seated Liberty, had been lost) and had the insight to use as coin blank, half dollars minted in 1861 in New Orleans, keeping the side with Liberty, and impressing on the other side the Confederate die. Because the rim was crumbling slightly above the ER in AMERICA, Scott was afraid that the old, somewhat rusty, Confederate die would break during the striking process. So he would have at least something to offer if the dies broke while coining the 500 Restrike half dollars, he first produced 500 tokens struck in white metal, which he believed would cause less wear on the die. Scott sold these tokens at face value, 50 cents per piece ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- I gettoni presentano un lato con l'iscrizione 4 ORIGINALS struck by ORDER of C.S.A. in NEW ORLEANS 1861 (From Original Die Scott) L'altro lato è quello del mezzo dollaro Confederato originale petronius2 punti
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Austria 1 Kreuzer - Franz Joseph I KM# 2186 Rame Ci vediamo nel 1865! :)2 punti
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io ci vedo un pastorale https://www.google.it/search?q=viviers+anonyme+denier&biw=1366&bih=643&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=psWuVITOCtPratTPgcAM&sqi=2&ved=0CAYQ_AUoAQ2 punti
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:pleasantry:beh , chi legge può non sapere ciò ed è meglio specificare :good:2 punti
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Non lo sò se salirà ma sicuramente non rimarrà ad un paio di euro. In questa conservazione io non l' acquisterei ma se proprio la vuoi, io non tirerei fuori più di 5 euro, la conservazione non è eccelsa2 punti
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Scusa, non capisco l'assioma: "Non può essere falsa perche' 10 centesimi ape falsi non ne ho mai visti"! In primo luogo e' un atto di presunzione. In secondo luogo il mercato e' PIENO di falsi di api del 1919. In terzo luogo sarebbe il caso di non fuorviare i lettori del Forum con affermazioni non veritiere. Grazie2 punti
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Che bella discussione, complimenti... questo è l'esempio lampante di come la collaborazione e la condivisione delle informazioni possa creare qualcosa di importante ed utile a tutti. Se mi è concesso, desidero fare un piccolo OT di natura storico-genealogica che mi sta molto a cuore ispirato dalla moneta di questo post... Tra le mie tante passioni oltre la numismatica un posto speciale lo dedico alla ricerca della storia della mia famiglia e dei miei antenati. In quasi vent'anni di ricerche ho trovato oltre 350 persone da cui discendo in linea diretta (quindi non cugini, zii od altro.. sol nonni, bisnonni, trisnonni ecc.). Tra le mie ricerche ho scoperto che un ramo diretto della mia famiglia è in antichità originario di Brisk o Brisca, piccolo sobborgo vicino ad Antivari immerso nelle montagne a confine tra l'Albania ed il Montenegro, da sempre e tuttora popolata da genti soprattutto di etnia albanese. Questi miei antenati di fede cattolica combatterono fieramente contro l'invasore turco durante l'epica resistenza guidata dal Castriota, resistendo fino al 1726 quando a fronte dell'impossibilità di continuare a fronteggiare il nemico ottomano chiesero protezione ed asilo ai veneziani anch'essi in rotta con i turchi. Accolti inizialmente a Cattaro, forno poi convogliati dal provveditore generale della Serenissima Nicolò Erizzo presso Zara in una località di nuova fondazione che da lui prese il nome: Borgo Erizzo, detta anche Arbanasi. Tale colonia di lingua e tradizione albanese sopravvive ancora oggi nella piccola comunità locale, mescolata ed assimilata in massima parte dalla altrettanto piccola comunità italiana che ancora sopravvive nella serenissima città di Zara. Qui i miei antenati si stabilirono, edificando il borgo e mantenendo le proprie tradizioni. Da questo ramo nel 1940 nascerà mia nonna materna, che dopo la guerra sarà costretta ad abbandonare la città su pressione dei croati filo titini unendosi così a coloro che hanno visto le proprie radici estirpate dalla terra di Dalmazia. I registri a partire dall'epoca della migrazione a Zara (1726/1730) sono ancora conservati all'archivio centrale di stato croato, e sono in larga parte consultabili addirittura via internet. Non vi dico l'emozione che si prova nel leggere e ritrovare le vicende dei propri antenati su quei libri così intrisi di storia... mai avrei immaginato di avere origini così lontane, nella mia famiglia si erano perse le tracce di queste vicissitudini già da diverse generazioni. Vedere quella piccola moneta con la sua storia sulle spalle mi fa pensare a tutte queste vicende, a questi uomini rudi ed impavidi che non si sottomisero al giogo dell'invasore e preferirono abbandonare, ancora una volta le proprie terre e radici per piantarne di nuove in luoghi lontani. La storia come sempre si ripete, ma a volte per fortuna anche agli umili è data la dignità di sopravvivere nel cuore di chi dopo quasi trecento anni ha finalmente riscoperto la loro storia. Ed io oggi sono felice di potervela raccontare.. In allegato vi mostro il documento più antico che ad oggi ho trovato, l'atto di nascita datato 3 maggio 1726 del primo figlio nato a Zara del mio antenato Lek Pero Marghicevich, proveniente dal villaggio di Brisca d'Antivari. Sperando di non avervi eccessivamente tediato con queste mie righe, saluto tutti cordialmente. Complimenti ancora per l'ottimo lavoro su questo post a tutti voi.. Marco2 punti
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Report finale delle ferie natalizie... oo) Categorie completate: 1- Sede Vacante 1724 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SV1724 2- Sede Vacante 1730 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SV1730 3- Sede Vacante 1740 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SV1740 4- Innocenzo XIII (1721-1724) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-INXIII 5- Benedetto XIII (1724-1729) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-BXIII Per avere il quadro totale di tutti i pontificati dal 1700 in avanti, mancano solo le zecche di Gubbio e Ravenna per Benedetto XIV, le altre zecche, in particolare Roma con la sua cospicua produzione, sono complete: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-BXIV Ciao, RCAMIL.2 punti
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Buonasera a tutti, questo post credo sarà abbastanza lungo, visto che non ho sonno e visto che stasera ho una certa voglia di scrivere. Si tratta di una riflessione personale che parla di me, della mia vita e del collezionismo... alternando una breve autobiografia ad alcune riflessioni sul calo del numero di collezionisti. Ringrazio quindi fin da ora chi avrà la pazienza di leggere fino in fondo e, ovviamente, chiunque vorrà dare il proprio contributo. :) PARTE 1 - LA TRADIZIONE DEL MARTEDI' La mia storia di collezionista inizia nei primi anni delle scuole elementari, quando con la mia famiglia, il martedì sera, andavamo nel paese vicino a trovare mia nonna. Mio padre era il responsabile di un ristorante piuttosto grande e aveva sempre molto da fare. Il martedì era il giorno di chiusura. La mattina andavo a scuola e quando rincasavo, sebbene fosse l'unico giorno che potevo trascorrere interamente con lui, l'unico giorno in cui la famiglia poteva riunirsi, ricordo che non ero particolarmente contento di quella trasferta che mi avrebbe tenuto per tutto il giorno lontano dai miei amichetti e dalle interminabili partite di pallone nel campo di fronte a casa mia. Mio zio, fratello di mio padre, abitava con mia nonna, e collezionava monete e francobolli come mio nonno, che non ho mai conosciuto, prima di lui. Credo sia stato quella la mia introduzione al mondo del collezionismo. In quel periodo che ora mi appare così distante, mio padre ha notato la curiosità con cui guardavo le monete e i francobolli di mio zio e, in breve tempo, mi sono ritrovato con una piccola collezione fatta di pezzi doppi comuni e valuta circolata rimasta nelle tasche di qualche amico che aveva fatto un viaggio all'estero. Il 13 dicembre a Verona si festeggia Santa Lucia, ed è tradizione svegliarsi la mattina per trovare i regali, un po' come accade in altre zone per Babbo Natale. Non provengo da una famiglia ricca, non dal punto di vista economico, e quindi non ho mai avuto monete di grande pregio o valore, ma ricordo ancora un anno in cui, tra i vari regali, c'era un'ampia ciotola di monete mondiali. Così come ricordo, qualche anno dopo, correva il 1990, quando il martedì mio zio mi accompagnava in edicola e tornavo a casa con il numero settimanale di "Monete del mondo". RIFLESSIONE 1 - NUMISMATICA E FANTASIA Ci sono moltissimi collezionisti di monete che portano avanti le proprie raccolte per amore della storia, beh, io a quei tempi lo facevo per spirito di avventura e amore per la geografia. All'epoca leggevo libri di avventura, fantasy e di fantascienza e un comunissimo tondello di Hong Kong, del Perù o della Nuova Zelanda, nella mia fantasia di bimbo, diventava un artefatto luccicante proveniente da un mondo esotico e lontano che, forse, non avrei mai potuto visitare davvero, ma che mi trasmetteva tutto il suo incanto attraverso l'immaginazione e una piccola moneta. Oggi sono un uomo adulto in procinto di sposarsi eppure un'eco di questo senso di meraviglia di fronte a una moneta proveniente da un paese lontano ancora mi pervade. Eppure sono convinto che molti ragazzini di 10 o 12 anni, oppressi da un mondo sempre più cinico, pragmatico e consumistico, abbiano meno propensione a viaggiare con la fantasia di quanta ne ho io che vado per i 37. In parte, credo, questo è un motivo di disaffezione per la numismatica che, a mio modo di vedere, non stimola più l'immaginazione come capitava un tempo e che, a prescindere da questo aspetto, non viene più percepita dalla società come qualcosa di pratico e utile, ma unicamente come un hobby addirittura dannoso che distrae dalle cose "davvero importanti". PARTE 2 - SI CRESCE, SI CAMBIA, SI SALUTANO PERSONE CARE Quando avevo 16 anni portavo un 45 di scarpe, giocavo a pallacanestro e tutti i pomeriggi mi trovavo con gli amici per parlare di fumetti, giochi di ruolo e ragazze. Ciascuna di queste tre passioni, che avevano velocemente soppiantato il collezionismo di monete, in un certo senso, l'aveva fatto perché mi permetteva di viaggiare con la fantasia in un modo tale per cui potevo anche relazionarmi con le persone della mia età. I fumetti ce li scambiavamo e si facevano infinite discussioni, citando i passi più coinvolgenti e discutendo di trame e personaggi. I giochi di ruolo sono giochi di società che ci permettevano di giocare attorno a un tavolo a essere gli eroi di un mondo di fantasia. Le ragazze... beh... mi chiedo quanti di voi a quell'età preferivano stare con le monete piuttosto che con le ragazze. :) Quando avevo 16 anni mio zio ci ha lasciati, travolto da un automobilista distratto mentre si recava in bici a casa di mia zia. E' stato un brutto colpo per tutti. Per mia nonna che l'aveva già visto quasi morire una volta, molti anni prima, e che viveva con lui. Per mio padre con cui era legatissimo. Per me, che perdevo un amico con cui avevo trascorso i martedì dei dieci anni precedenti. Ereditai le monete e i francobolli ma ormai il collezionismo non faceva più parte dei miei interessi, sebbene mio padre continuasse a portarmi tutte le monete estere che gli portavano i clienti più affezionati o le varie commemorative sammarinesi e vaticane che riusciva a raccogliere. Io le prendevo e le accumulavo in una scatola di scarpe, "le guarderò quando avrò un attimo", spesso senza neppure degnarle di un'occhiata. RIFLESSIONE 2 - NUMISMATICA E SOCIETA' C'è un buco, che è quello che ai miei tempi andava dai 14 a 25 anni, in cui un individuo costruisce la propria vita in società, imparando a stare con le persone e a relazionarsi con l'altro sesso. E' il periodo in cui la scuola inizia a farsi impegnativa, in cui l'amore inizia a farsi serio e in cui la società impone le prime sfide e scelte difficili. In questo periodo, diciamocelo chiaro, non c'è tempo per la numismatica o, se c'è, è molto ridotto. In questo periodo si è talmente pieni d'energia che l'idea di sedersi a spulciare monete sparisce o, quantomeno, diventa meno allettante rispetto ad altre possibili occupazioni. Un buco di mercato di circa 10 anni, ai miei tempi. Un buco di mercato che ai tempi di mio padre era forse più piccolo perché c'erano meno svaghi, divertimenti e distrazioni. E si diventava adulti prima. Un buco di mercato che oggi si sta invece, credo, allargando. PARTE 3 - GIOVANE ADULTO Raggiunta la maggiore età, e completati gli studi superiori, ho iniziato a costruire la mia strada da adulto. Ero un ragazzo con una mente brillante e un carattere vivace. Molto vivace. Troppo vivace. Non ero uno sbandato, un drogato, un delinquente o un tipo pericoloso. Ero a posto però ero decisamente eccentrico... dormivo quattro ore a notte perché uscivo tutte le sere, mi ossigenavo i capelli (quando non li coloravo di verde o blu) e mi vestivo in modo appariscente. Mi piaceva stare al centro dell'attenzione e ci sapevo fare con gli amici e con le ragazze. Ero stravagante ed eccessivo e spendevo un sacco di soldi per divertirmi, ma non durò a lungo. A 20 anni arrivò la chiamata di leva e quando tornai nel mio piccolo paese mi ero decisamente calmato. Mio padre nel frattempo, un paio d'anni prima, aveva rilevato il ristorante in cui lavorava ma non stava andando bene e presto fummo costretti a chiudere, rimanendo con un bel po' di debiti da pagare e un pesante mutuo mensile sulla casa. Era solo una casa a schiera, non certo una reggia, ma era il sogno che i miei genitori avevano coltivato per trent'anni, e ora rischiava di volatilizzarsi tra le loro mani. Fu un periodo davvero difficile dove mi resi conto che, al di là del mio egocentrismo, ero probabilmente più maturo della maggior parte dei miei coetanei. Trovai quasi subito un lavoro e contribuii concretamente ad aiutare la mia famiglia ad uscire da quello che sembrava un tunnel senza fine. Ci vollero 5 anni, ma alla fine tutto si sistemò, il mutuo fu estinto e tutto sembrò finalmente tornare alla normalità. In quel periodo di crisi non potevo permettermi spese inutili e ripresi in mano le collezioni, sistemando monete e francobolli, ma unicamente allo scopo di verificare se ci ci potesse essere qualche pezzo di valore (mai 'na gioia...), salvo poi mollare tutto di nuovo nel dimenticatoio quando una ragazza di nome Beatrice, mia futura sposa, nel 2003, mi costrinse a rivedere un po' le mie priorità e a tagliare qualche hobby. All'epoca le monete non erano neppure sul podio dei miei interessi principali quindi accantonarle fu immediato e automatico. Mio padre nel frattempo aveva trovato un lavoro come cuoco e faceva degli orari praticamente complementari ai miei. Ci vedevamo poco e avevamo poco da dirci, appartenendo a generazioni diverse e non avendo interessi. Il tempo passava, la relazione si consolidava, i tempi cambiavano e i miei ritmi diventavano sempre più tranquilli. Poi, circa 7 anni fa, mia nonna, l'unica tra i miei nonni che abbia conosciuto, si è spenta. Fu un altro colpo duro, visto che dopo la morte di mio zio era venuta a vivere con noi e, sull'onda dei ricordi ripresi in mano le monete, dapprima timidamente, poi con maggiore passione. Presi ad acquistare qualche lotto di monete mondiali circolate al kg e, poco alla volta, posi una base concreta su cui costruire la collezione che da piccolo avevo solo potuto sognare. Era diverso, però. La fantasia e l'immaginazione rappresentavano ancora una parte dell'amore per il collezionismo, ma ora anche una forma di ricordo e comunione con la mia famiglia facevano parte di questa collezione. E, come se non bastassero queste ragioni, un neonato amore per la storia che in precedenza non avevo mai avuto faceva da ulteriore spinta motrice a questa passione che tornava a farsi sempre più importante. RIFLESSIONE 3 - NUMISMATICA E SNOBISMO Il fatto che molti collezionisti di monete abbiano una predilezione per il Regno e una grande passione per la storia tende, già di per sé, forse, a farli apparire come "una manica fascistoni e nostalgici della monarchia". Non certo un'etichetta piacevole da portare, eppure mi è capitato di sentire definizioni simili in più circostanze. Così come, per non lasciare scontento nessuno, mi è capitato di sentire definizioni tipo "uno di quegli invasati che spende 3 euro per avere una moneta da 2 euro". Al di là del fatto che per il profano avulso alla numismatica queste definizioni, pur offensive, potrebbero effettivamente avere un senso, già il fatto che io parli di "profani" fa capire come ci sia un distacco netto tra chi colleziona monete e chi non lo fa. Rendiamocene conto, quando va bene appariamo almeno come strani. Quando facciamo notare alla persona digiuna di numismatica che una determinata moneta non è cinese ma giapponese, rischiamo quantomeno di apparire spocchiosi. E quando parliamo di monete catechizzando come Gesù tra la folla, anche i meno esperti tra noi, appaiono snob. Ma dopotutto questo è un problema che si ha anche se si parla con cognizione di causa e linguaggio appropriato di storia, geografia, scienze, medicina o politica. La media è rappresentata dall'ignoranza, non dalla cultura. E la cultura è snob. Tuttavia, se uniamo tutto ciò alle riflessioni precedenti è facile capire, secondo il mio modestissimo parere, il motivo per cui ci sia una contrazione nel numero di collezionisti e una diffusa volontà a mantenersi a distanza da "quella gente strana". PARTE 4 - CONCLUSIONE DEL VIAGGIO Tredici mesi fa, dopo un anno di sofferenza, anche mio padre se n'è andato. E' dannatamente difficile vedere spegnersi tra le tue braccia qualcuno che ti ha preso tra le sue quando sei nato. Che ti ha tenuto quella stessa mano e ti ha sorretto finché non sei stato in grado di camminare con le tue gambe. Che ha sacrificato davvero tanto ed è stato per tutta la vita il tuo eroe. Che ti ha insegnato l'importanza dei valori tradizionali e della famiglia. Che magari aveva potuto frequentare solo la scuola media e non ti aveva potuto insegnare la storia o la matematica, ma che ti aveva insegnato ad essere curioso perché tu imparassi da solo e cercassi da te le risposte. "Cresciamo i nostri figli in modo che possano fare a meno di noi" ha detto qualcuno. La numismatica, da un anno a questa parte, per me è anche questo. E' il ricordo di mio padre, di quei martedì da bambino che mi parevano così poco importanti, di quelle commemorative sammarinesi che ha continuato a tenermi da parte per anni, di quel periodo in cui non avevamo più nulla di cui parlare. “Se queste ombre vi hanno offeso, pensate, E cada ogni malinteso, Di aver soltanto sonnecchiato Mentre queste visioni vi hanno allietato. E questo tema ozioso e futile Non più di un sogno vi sarà utile. Gentili amici, non rimproverate; Miglioreremo se perdonate.”1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa volta non mostro monete, ma vorrei discutere un argomento specifico: i magistrati ed i loro nomi sui rovesci delle monete provinciali. Il tema è molto vasto, nel senso che queste autorità sono di vario tipo: compaiono proconsole (ANTHYPATOS), legato (YPATEYONOS), asiarca (ASIARXES), correttore (LOGISTES) , insegnante di retorica (SOPHISTES), capo dei sacerdoti (ARXIEREYS), tesoriere (TAMIAS)e altri. Oggi però vorrei limitarmi a Moesia Inferiore e Tracia, anzi all'elenco delle città sui cui rovesci compaiono i nomi, e solo in un certo periodo. Il tutto da: http://sites.google.com/site/lbcoins/home/it/argomenti/legati Moesia Inferiore: nomi dei governatori: - Marcianopoli - Nicopoli ad Istrum Tracia: nomi dei governatori: - Adrianopoli - Augusta Traiana - Byzia - Pautalia - Perinto - Filippopoli - Plotinopoli - Serdica - Topiros - Traianopoli - Byzantium (che riporta non i governatori, ma propriamente i magistrati) Il periodo temporale va, al massimo, da Antonino Pio a Mamea, in qualche caso fino ad Otacilia Severa; ma in genere copre solo una fase molto più breve. A Marcianopoli, da Commodo (anno 187 dC) ad Otacilia; a Nicopoli,da Antonino Pio a Gordiano III. Siete interessati all'argomento?1 punto
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@@sulinus ciao, secondo me si sono divertiti con qualche attrezzo per poterne fare una rotella per tagliare la pasta, ma poi probabilmente hanno desistito1 punto
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:good: Aspettiamo sino a domani sera, magari c'e' qualcun altro che vuole postare una propria moneta del 1859 :)1 punto
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La 8 valori la prendi anche a meno di 30 Euro... le cifre che specifichi sono riferibili alla 9 valori, come peraltro testimoni tu stesso nelle recente inserzione messa sul nostro mercatino.1 punto
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@@sulinus@@nando12@@francesco77 ecco le foto. maldicenti!!.1 punto
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Morale: se si acquista un biglietto di credito delle Regie Finanze è imprescindibile accertarne l'origine, ovvero da quale collezione storica provenga. A suo tempo, le due collezioni private più complete furono quella di Crapanzano e la mia. Non mi risulta che Crapanzano abbia mai venduto la sua collezione, mentre io ho venduto la mia a Gavello: per tutti i biglietti importanti della ex mia collezione avevo un pedigree completo. A suo tempo la vendetti proprio perché mi stufiai di vedere che ormai il commercio dei biglietti importanti si basava sulle falsificazioni di biglietti non emessi. Ovviamente, il fatto che dica quanto sto dicendo ha dato molto fastidio a più di una persona. Quando, in buona fede, qualcuno acquistò un biglietto di credito delle RF poi risultato essere una falsificazione, preferì sempre non denunciare il venditore, ma lasciar pasare qualche tempo e rivendere il biglietto stesso: quindi in più occasione è successo che lo stesso biglietto falsificato sia apparso più volte in vendita da soggetti diversi.1 punto
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Ciao Lorenzo, io penso intorno al 1884 circa. Ecco il mio esemplare in bronzo argentato. Il dritto è ovviamente il lato con la figura mariana.1 punto
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complimenti un primo anno molto bello a quanto scrivi mi è piaciuta la tua testimonianza e soprattutto l'entusiasmo che hai. io non bazzico da molto la numismatica , solo circa 5 anni con "intensita" (anche economica ...) quello che ho capito io negli ultimi anni è che l'unica cosa certa è che non si smette mai di imparare e che ci sono tanti di quegli argomenti e cose da approfondire che ci vuole una vita per avere un po' un "quadro completo " Io ti consiglio tendenzialmente di non fossilizzarti troppo solo su alcuine monetazioni , ma svariare... col tempo , ingrandendo cosi' anche la tua bella collezione di monete Poi magari ti innamorerai di una monetazione e vivrai solo di quella... pero' io credo che se ti piacerà questo mondo, come me, vedrai che ti lancerai anche sempre piu anche verso nuove monetazioni1 punto
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Posso tirare le conclusioni su questo tentativo... Si e' molto lontani da quello che e' veramente lo spirito di fare gruppo e di collaborare assieme in un contesto come quello di un forum.. la voglia di realizzare un qualcosa assieme che possa tornare utile se non a tutti a molti.. Sinceramente mi aspettavo interventi da quelle persone che dovrebbero essere punti di riferimento per molti, poi che la cosa non sarebbe nemmeno iniziata, pazienza.... ma due parole sul cosa si pensasse in merito quello si... Comunque non reputo questo tentativo un fallimento... bisogna vedere le cose da piu' posizioni per trovare sempre il positivo... ci saranno sicuramente da parte mia altri tentativi in merito, prendendo forse una strada diversa, ma con il medesimo obiettivo... Quanto sia bello e importante collaborare e fare gruppo e quanto sia importante la cultura nella numismatica... a 32 anni in questo forum mi piacerebbe che si arrivasse ad aprire molte piu' discussioni riguardante la storia, e non solo limitarsi al solito parere sulla conservazione di una moneta... :) Se ci provi, potresti vincere... se non ci provi, hai gia' perso... Alla prossima... :D Saluti Rocco1 punto
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per me si può dare anche FDC pieno su questo minuscolo grammo di rame! in gran parte rosso (di quelli naturali) ... ottima pescata! ;)1 punto
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Dì a tutti la verità, il tablet lo usavi fino ad un mese fa come lo utilizza questo signore nel video. :rofl: :rofl:1 punto
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ciao a tutti ho trovato su internet un pdf di un articolo del 2008 di un intervento di Francesco Barbesino e Mario Moroni che spiega un po' le 2 monete della Sindone e come sono state rinvenute le tracce sul telo e in un passo dice a proposito delle monete: "Venivano battuti in una modesta zecca di Cesarea Marittima, capitale politica e militare della Giudea, ad opera di liberti o schiavi che, estranei alla cultura dell’impero, cadevano spesso in banali errori ortografici. Nei primi secoli della Repubblica la produzione delle monete avveniva per “fusione”, lavorazione che consisteva nel versare il metallo fuso in stampi cavi di materiale refrattario perché, dopo raffreddamento, assumesse già la forma desiderata. Era un metodo semplice e, d’altra parte, non era possibile “battere” monete di bronzo del peso di oltre 300 grammi, anche se il prodotto ottenuto era di qualità scadente e si prestava facilmente a falsificazioni. Da molto tempo tuttavia le monete si producevano in tutto l’Impero per “battitura” del metallo. Il processo, sostanzialmente identico nei suoi successivi stadi, poteva presentare alcune varianti. Descriverò quello che veniva usato in Palestina all’epoca di Pilato così come lo conosciamo dalle monete prodotte. Anzitutto il metallo fuso veniva colato in stampi di materiale refrattario in cui erano scavate diverse file di impronte circolari tutte uguali tra loro. In ogni fila il metallo fuso poteva scorrere da un’impronta a quella successiva attraverso uno stretto canale di comunicazione in modo tale che la distribuzione del metallo risultava pressoché uniforme; raffreddato il metallo, si estraevano dallo stampo le collane di dischetti circolari e si separavano gli uni dagli altri recidendo il codolo cioè il metallo del canaletto di collegamento. A questo punto il tondello era pronto per la “battitura”. Il tondello, riscaldato al rosso veniva posizionato con le pinze sul “conio dell’incudine”, cioè sul conio di ferro nel quale era scavata l’immagine del diritto della moneta e che era alloggiato in un blocco fisso di metallo. Poi si avvicinava al tondello il “conio del martello”, un cilindretto metallico mobile che da un lato recava l’impronta del rovescio della moneta e lo si percuoteva energicamente dal lato opposto con un martello. Naturalmente durante la produzione si incorreva in diversi errori. Sulle monete di Pilato si sono rilevati tagli imprecisi del codolo, sia in eccesso, presenza di uno spezzone residuo, sia in difetto con asportazione di un lembo della moneta, o l’impronta dei rebbi delle pinze su un metallo riscaldato e divenuto troppo molle. Inoltre impronte eccentriche rispetto all’asse della moneta e monete con una doppia battitura; sull’ortografia approssimativa delle legenda si è accennato in precedenza." secondo voi è giusto attribuire la zecca a Cesarea Marittima? è possibile che le monete venissero davvero coniate da schiavi o liberti? è giusto il procedimento di coniatura?1 punto
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Di messi così prima o dopo ne trovi in circolazione o con qualche scambio, se devi comprarlo prendilo da rotolino, comunque potevi accodarti all'osservatorio............ http://www.lamoneta.it/topic/86392-osservatorio-prezzi-di-mercato/page-192#entry15115691 punto
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Una interessante curiosità....oltre che alle banconote anche diverse monete USA presentavano nel XIX secolo il valore in numeri romani, mi vien da pensare al Liberty Head nickel ed al pezzo da tre centesimi sia in argento che in nickel...per non parlare delle monete cubane e brasiliane cui si è già accennato... Ma la data in lettere per esteso è realmente particolare..1 punto
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a parte che la patina và a gusti, comunque è un plus valore e non il contrario, in più se piace.........tanto meglio.1 punto
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a me sei simpatico, non si può essere simpatici a tutti, questo vale per tutti noi. Comunque, quando hai bisogno, io ci sono. Ciao1 punto
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@@joker67 Non preoccuparti e non stancarti mai di chiedere anche cose che sono apparentemente banali. Quanto ai 70 euro persi penso che se uscisse una discussione sulle fregature prese raggiungerebbe il record dei messaggi1 punto
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Buona giornata @@slapdash84 Ma che bella storia! Complimenti. Complimenti alla tua tenacia nell'aver voluto e potuto ripercorrere a ritroso la storia della tua famiglia e grazie per averci reso partecipi di tutto questo. Grazie ad una piccola moneta, siamo arrivati a conoscere uno "spaccato" dettagliato di storia uscito dall'alveo del tuo privato; è storia comune a tanta gente che, solitamente, non si legge nei libri della "grande" storia; o forse, la si può solo intuire. Quella che ci hai raccontato, adesso, non è più la tua storia, ma nostra. saluti luciano1 punto
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Peccato che l'autore/autrice della nota 56 non abbia pensato di dire la sua in merito a questa vicenda che ormai ha del grottesco...1 punto
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@@slapdash84 Gentilissimo leggere la tua storia, come altri interventi di questo forum, riempe di gioia. La gioia derivante dal fatto che una semplice "ciciarada" (chiacchera) su una monetina strana ha travalicato il confine del tecnico ed è entrata nel mondo della passione. Credo che il tuo post sia una stupenda medaglia per tutti noi che amiamo la numismatica.Quale miglior conclusione. Grazie infinite. Sinceramente Fabry611 punto
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Andando sui biglietti di Carlo Emanuele III, credo che ormai ben oltre il 50% di tutto quanto c'è in commercio (ma oserei dire che forse è il 90%!) sono biglietti non emessi, ai quali furono apposti numero e firme false, ritagliati della "coda" e venduti nel mercato del collezionismo. Questo grazie a un grosso archivio di biglietti non emessi apparso circa 15 anni fa. A suo tempo ci confrontammo con Gavello e giungemmo entrambi alle stesse conclusioni. Con un po' di esperienza, si riesce a distinguere se le firme apposte sono o non sono autentiche (l'inchiostro antico ossida la carta e forma un rilievo che con l'unghia si può percepire) ma per chi non ha la necessaria esperienza è difficile distinguerli. Poi ho trovato numero ripetuti anche su biglietti venduti da grosse aste: ovviamente si tratta di falsi.... Andando sulle grosse pezzature (500, 1000 e 3000 lire) gli autentici sono pochissimi. Ma sono molto pochi anche nelle pezzature da 50 e 100 lire. Alla metá del '700 si trattava di cifre importanti, che vennero poi incassate quando i biglietti uscirono di corso, e non "dimenticate" tra le pagine di un libro....1 punto
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Bel colpetto per essere una moneta sputata fuori come resto dalla macchinetta del caffè :) Taglio: 20 cent Nazione: Grecia Anno: 2004 Tiratura: 500.000 Conservazione: SPL Località: Alliste1 punto
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Io credo che sul forum ci sia una ricchezza incredibile sia culturale che interiore che bisogna cercare di tirar fuori, vedo che stanno uscendo sempre più utenti che dimostrano che oltre ad aver voglia e passione per l'approfondimento scientifico, sono molto portati a vedere anche l'aspetto umano e interiore delle persone, il che aiuta e contagia gli altri, è quello che ho sempre cercato di fare anch'io da quando sono sul forum e se questo continuerà con altri non posso che esserne contento....., d'altronde questa tendenza si era ben vista quando 17 ragazzi scrissero nel Concorso " Nascita di una passione ", capimmo che eravamo di fronte a giovani numismatici capaci di vedere anche oltre il valore venale di una moneta.....e credo che se rileggerete ogni tanto quegli elaborati come questi ultimi post che stanno uscendo in Piazzetta, capirete che tutto questo può rappresentare un grande Spot per la numismatica italiana, per i giovani, per il forum... Se capirete che oltre il quanto vale, che conservazione ha, che rarità ha, c'è anche la domanda ma cosa c'è dietro a questa moneta, cosa rappresenta e che messaggio trasmetteva forse avrete capito quello che io chiamo l'altro lato della moneta, la moneta che è storia, testimonianza, memoria, identità e sono sicuro che tutto questo vi gratificherà e vi appagherà....molto....1 punto
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Hai proprio ragione, caro @@Doge92; grandezza del forum ... Una considerazione: oggi c'è internet, è un "mare magnum" dove si trova tanto; certamente non si può stare al computer 24 ore su 24, ma se ci sono più persone che si dedicano, il risultato è palese. Se poi c'è qualcuno che - vuoi mai - conosce proprio quella monetazione della quale si cercano informazioni, avviene il "miracolo" come in questo caso. Impossibile pensarlo solo una generazione fa; allora ci si doveva affidare solo ai libri che si aveva la fortuna di possedere o a quelli presenti nelle biblioteche (e non in tutte) o nei circoli più forniti. Un altro mondo! saluti luciano1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Austria Anno: 2005 Tiratura: 3.1000.000 Condizione: B+ Città: Milano Taglio: 50 cent Nazione: Belgio Anno: 2007 Tiratura: 5.000.000 Condizione: B+ Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 50 cent Nazione: Lussemburgo Anno: 2010 Tiratura: 3.500.000 Condizione: BB Città: Milano Taglio: 50 cent Nazione: Spagna Anno: 2012 Tiratura: 4.072.000 Condizione: BB+ Città: Milano1 punto
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Io rimango dell'avviso che che la differenziazione dello stemma, in questo particolare caso, rientri nella casistica delle varianti della monetazione napoletana. La differenza di stemma è stata evidenziata in altri casi proprio perché si trattava di tipologie completamente differenti ma questo ovviamente rientra, nella fattispecie, nel diverso modo di considerare le varie varianti, magari tutte da evidenziare (o almeno da provare a farlo) in monografie o in lavori più settoriali. Credo che tale linea sia stata seguita anche dal CNI (ovviamente ignoro se la cosa sia stata voluta o semplicemente "ignorata") infatti facendo i dovuti riscontri mi pare che la moneta riportata dal Cagiati al n°85 (oggetto di questa discussione) sia quella riportata nel CNI a p. 467 n°59. Stessa sigla del coniatore (parametro con cui il CNI raggruppa le varie varianti), stessa legenda ma soprattutto stessa fonte, cioè la collezione Prota. Concordo assolutamente sulla rarità di questa tipologia. E' una moneta rara ma come tutte le monete "spicciole" difficile da censire in maniera approfondita visto che i suoi passaggi d'asta sono limitati ad esemplari in ottima conservazione. Va sempre tenuto conto che tutte le monete di rame destinate alla circolazione minuta, salvo particolari casi, sono state battute in gran quantità. Il fatto che avevi citato Layer mi aveva fatto supporre che tale indicazione del grado di rarità fosse stato erroneamente messo sul catalogo online. Ho trovato ora dove invece è stato riportato. Di certo un refuso. Grazie gennydbmoney. Il censimento di queste sigle, in particolare per questa moneta (come potrai leggere in nota), è stato abbastanza ostico e l'aggiornamento è in continua evoluzione grazie a segnalazioni come questa o a nuove apparizioni sul mercato. PS Ma quella con data errata al D/ 47 è stata mai vista?1 punto
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Terrei a precisare cmq che in questa discussione nessuno si deve difendere, perché nessuno sta facendo accuse. Il tema della discussione sono le monete, non chi le ha sigillate. Skuby1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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dovresti mettere anche l'altra faccia della moneta!... cosi' è inutile fare delle ipotesi !1 punto
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Appena ricevute ........ fine giornata .... un grazie a Lorenzo >1 punto
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