Vai al contenuto

Classifica

  1. nando12

    nando12

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      14636


  2. numa numa

    numa numa

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      14312


  3. ilnumismatico

    ilnumismatico

    Coordinatore


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      4529


  4. profausto

    profausto

    Guru


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      22190


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/31/14 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti ;) Volevo sottoporre alla vostra attenzione questo Denario di Traiano entrato poco tempo fa nella mia collezione. Credo che, sotto molti punti di vista, sia molto affascinante questa moneta, soprattutto per quanto riguarda la parte storica. Ora proporrò una breve descrizione della moneta e una contestualizzazione storica... spero possa interessarvi :good: · Dettagli tecnici - Peso: 3,35 grammi - Diametro: 17 mm - Asse: 180° - Materiale: argento - Patina: molto gradevole - Condizioni generali: BB+ Classificazione D/: busto laureato e drappeggiato verso destra di Traiano, intorno IMP TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS VI P P. R/: SPQR OPTIMO PRINCIPI, con l’Arabia stante, testa rivolta a sinistra, con un ramo nella mano e un cammello ai piedi. In esergo, ARAB(IA) ADQ(VISITA) 113 d.C. – RIC 245 Contestualizzazione della moneta Quando nel 101 re Agrippa II d’Arabia (regno dei Nabatei) morì senza successori diretti, lasciò in eredità il suo regno a Traiano, così, mentre la Dacia veniva conquistata, l'impero acquisiva quella che sarebbe divenuta la provincia di Arabia (per la geografia odierna si tratta della parte meridionale della Giordania e di una piccola parte dell'Arabia Saudita). Il piccolo regno fu inglobato nella provincia romana di Giudea. Intorno al 106 Traiano decise di consolidare il possesso di quella piccola striscia di terra tramite l'annessione del Regno dei Nabatei. In questo modo si assicurò un collegamento continuo dall'Egitto alle province asiatiche. Tutto il Mediterraneo era da quel momento in mano ai Romani, conferendogli il titolo di "Mare Nostrum". Giudea e Arabia Nabatea sarebbero state due eccellenti piattaforme di partenza per le future campagne orientali di Traiano. Questa moneta, emessa nel 113 d.C., racchiude nel rovescio una grande storia; l’annessione dell’Arabia all’Impero Romano portò quest’ultimo alla sua massima espansione; i Romani dominavano dalla Spagna al Golfo Persico, dalla Britannia fino all’Egitto. Non molto tempo dopo questo territorio verrà acquisito dal potente Regno dei Parti, acerrimo nemico di Roma; iniziò così il lento declino dell’Impero Romano, che cadde, come tutti sappiamo, nel 476 d.C. in Occidente e nel 1453 in Oriente.
    4 punti
  2. Fate largo che c'è un catorcio in arrivo! :D Francia 10 Centimes - Napoleon III KM# 771 Bronzo P.S. Sebbene siamo ancora lontani dal mio periodo di collezione mi prenoto anche per un 1856. :)
    4 punti
  3. E pensare che c'e ' stato qualcuno che riteneva questa discussione sterile e un mero sfoggio dei propri libri ... Trovo invece la condivisione delle informazioni e anche i commenti a volte di molti partecipanti molto utili per tutti coloro, anche i piu' esperti, che si interessano ai libri che trattano la nostra materia...
    4 punti
  4. Sicuramente autentica, come conservazione superiore allo SPL: ottimi rilievi, usura minima, assenza di graffi e colpi. Una gran bella moneta.
    3 punti
  5. A quanto pare il mio subconscio è rimasto colpito dalla questione.................... Stanotte ho avuto una specie di incubo dove mi ritrovavo poco oltre il confine di Andorra in un ristorante a mangiare, nel mentre mi rubavano la macchina ??? e dovevo poi proseguire verso il centro storico a piedi alla ricerca delle monete, incontravo però solo dei saltimbanchi che facevano degli spettacoli e una bancarella dove hanno tentato inutilmente di rifilarmi delle euro probe spacciandole per monete vere, ho poi girovagato per delle ore inutilmente alla ricerca dell'ufficio numismatico locale per viuzze in salita e discesa tipo San Marino, mi resterà sempre il dubbio se ce l'avrei fatta o meno................mah, che razza di sogni del piffero................ :crazy:
    3 punti
  6. Come ti scrivevo in mp, ricordo la moneta molto più "bianca", brillante. Il D/ lo ricordo più "opaco" del R/ (perdonate la definizione assai povera, ma spero di rendere l'idea...), il R/ invece ha dei fondi brillanti davvero belli. Ho provato a giocare un po con il tuo jpg, andando un po a memoria. Ho tolto (per quello che son riuscito) la forte saturazione banana che pervadeva la foto, ed ho dato molta più luce alle ombre che scurivano la moneta in modo esagerato. Non sarà così in mano (è più bella!!!), ma la brillantezza che spero di far trasparire è quella che realmente ha la moneta. Dritto più "fiacco", ma rovescio davvero bello! (ovviamente, a mie impressioni / ricordi)
    3 punti
  7. @@Dan74 ?? ma se non è una moneta seria questa? cosa intendi per seria? un 50 lire del 1958? Hai in mano un pezzo di storia di 1800 anni e dici che non è seria?? :nea:...... Non hai lo spirito del vero Numismatico.....
    3 punti
  8. E chiudiamo l'anno con questa piastruzza,data che era già in collezione ma quando le vedo belle non resisto
    2 punti
  9. Quasi fuori tempo massimo: appena sara' presente su amazon poi passo il link. M. Limido, L'Avventura continua M. Trombini, Le problematiche attuali del collezionismo di monete in Euro (ottobre 2014) X N. Pirera, Monete di necessità napoleonica R. Ginocchi, Biografie degli Incisori Vaticani M. Bertozzi, Varianti e rarità delle mezze lire di Ferdinando di Borbone per Parma X X M. Bianchi, Conio variato nelle Monete da 40 Lire 1815 Maria Luigia per Parma X M. Limido, Le Monete delle due Regine di Pavia X F. Galiè, Fotografia Numismatica: piccola guida interattiva S. Ricci, Le monete di Melgueil e di Montpellier nei secoli X–XIV X M. Carsetti, La Francia di Vichy A. Infusini, Vittoria: i ritratti monetali della regina che ha segnato un’epoca X A. Lucchi, Storia e Monetazione della Z.A.R I contributi con la X sono inediti e verranno pubblicati sul portale solo in un secondo tempo. Segnalo inoltre il sito della pubblicazione: http://quaderni.collectorsonline.org/archivio.php
    2 punti
  10. Un augurio di un felice sereno 2015 e pieno di tante belle monetuzze a tutti gli amici del forum
    2 punti
  11. A quasi un anno dalla partenza del catalogo, mi sembra giusto fare il punto della situazione :) Sono state completate tutte le tipologie dei seguenti valori: Two-cents pieces Half Dimes Dimes Twenty-cents pieces Quarter Dollars Half Dollars Silver and Related Dollars Gold Dollars E' in fase di completamento la scheda dei Nickel Five-Cent pieces mentre sono state iniziate le schede dei Threee-Cents pieces e degli Small Cents. Sono state inserite le foto di 3479 monete, in massima parte provenienti dalle case d'asta americane che ci hanno autorizzato la pubblicazione. A tale proposito, vi è una certa carenza d'immagini per le monete più recenti e comuni, che di norma non sono trattate dalle case d'asta suddette, ma che, sono sicuro, abbondano nelle collezioni dei lamonetiani...qualunque contributo sarà il benvenuto :D Con la speranza di ritrovarci tra un anno (ma anche prima :rolleyes:) a festeggiare il completamento del catalogo, mando, anche a nome di @@tartachiara e @@vathek1984, che hanno condiviso e condividono con me questa avventura, un augurio di Buon Anno a tutti i frequentatori della sezione...e del catalogo ;) petronius oo)
    2 punti
  12. Vedi Dan, gli innamorati di qualsiasi specie sono sempre molto suscettibili nei confronti di chi tende a "riportarli a terra" nei loro rapporti con l'oggetto di cui sono innamorati. Da qui la reazione infastidita e anche un po' eccessiva di firefox( omen nomen) mei confronti di quella che lui ha interpretato come una insopportabile mancanza di amore nei confronti della moneta intesa come documento storico , il cui valore economico è solo una trascurabile componente a latere. Per farti una analogia, è come se ad uno che arriva con una Ferrari GTO del degli anni '60 e che ne scende orgoglioso con un sorriso a 64 denti, tu andassi a chiedere " ..si, ma quanto fa con un litro?..:"...rischi la lite...! Quindi non te la prendere, è solo la troppa passione che fa rispondere così, ma sei lo stesso il benvenuto..anzi..ancora di più visto quel che hai detto che fai con i turisti nella tua terra.
    2 punti
  13. Riponete in me tanta fiducia, spero di ripagarla per quanto mi è possibile... :rolleyes: La questione del peso è sempre "ambigua" per quanto riguarda le coniazioni antecedenti il XVIII secolo, quando diventa assai più stabile, quasi preciso al centesimo di grammo, se consideriamo i metalli nobili. Il periodo in questione, XV-XVI secolo, vede invece molta oscillazione di peso tra un esemplare e l'altro, e abbiamo già visto che non sono differenze imputabili all'usura. Documenti che dettino i limiti min-max per una data emissione non ne ho mai visti, anche perchè non era tanto il peso del singolo esemplare ad interessare, quanto il taglio di "X" pezzi per libbra (ossia entra una libbra di metallo, escono "X" monete), e sopratutto la bontà della lega (sono noti, per le varie zecche pontificie, diversi processi a zecchieri "truffaldini"). Essendo poi le zecche date in appalto, a chi le gestiva e vi lavorava erano elargite delle provvigioni che non dipendevano dai pezzi coniati (che avrebbero dato in un certo qual modo un guadagno nel coniarne di più, ovviamente più leggeri), ma sempre per libbra di pasta monetata, con differenziazioni stabilite per le coniazioni dei diversi nominali. Nello specifico degli esemplari iniziali di questo topic, per il grosso romano di Sisto IV ci sono state diverse riforme durante il pontificato che ne modificavano peso o titolo dell'argento, in particolare: Gennaio 1475 : Taglio di 89,5 pezzi per libbra (3,789 grammi), titolo 927,07/1000. Aprile 1477 : Taglio di 89,5 pezzi per libbra (3,789 grammi), titolo 944,2/1000. Gennaio 1483 : Taglio di 93,75 pezzi per libbra (3,619 grammi), titolo 916,66/1000. Per il giulio di Giulio II, c'è un documento dell'aprile 1504 che stabilisce il taglio di 85,75 pezzi per libbra (3,954 grammi), titolo dell'argento 920,1/1000. Si presume quindi che eventuali giuli coniati precedentemente a tale data, rispondessero all'ultimo documento in materia di papa Alessandro VI, ossia 103,4 pezzi per libbra (3,264 grammi), titolo dell'argento 916,66/1000. Il peso del giulio di questa discussione si trova a metà, ma verosimilmente si tratta di un tondello carente del "2° periodo". In sintesi quindi, ritengo del tutto casuali, e del tutto normali, singoli esemplari che si discostino dal peso ufficiale di qualche decimo, certamente recuperato nel computo totale delle quantità coniate. Quanto alla "tosatura autorizzata", normalmente i tondelli sovrappeso venivano ripristinati in zecca con un taglio di cesoia (ne abbiamo già parlato anni fa sul forum), non c'era tutto questo tempo per lavorare di fino, a tosare ci pensavano poi altri personaggi... :) Non è legato direttamente al periodo in questione, si parla del 1690, ma per avere un'idea del lavoro nella zecca romana, soprattutto per quel che riguarda i controlli di peso e bontà della lega delle varie coniazioni, rimando a questo articolo pubblicato su PN qualche anno fa: http://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/zecca-di-roma.pdf Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  14. ....INTERESSANTE DOCUMENTO DI SIENA FINE ' 600..... PERO' CHE FATICA LEGGERE I PROCLAMI DEL TEMPO... :mega_shok: UN DOCUMENTO SULLA CIRCOLAZIONE DELLE MONETE PUBBLICATO NELLA CITTA’ DI SIENA IL 2 OTTOBRE 1686. Per moneta si intendeva quel pezzo di metallo di forma solitamente rotonda e appiattita, che reca sulle due facce una figurazione (tipo) e un’iscrizione (leggenda) e il cui peso e valore erano ormai garantiti dallo Stato. Intesa in questo senso la moneta nacque intorno alla metà del VII secolo a. C. in Asia Minore e si diffuse, pian piano, in ogni parte della Terra, andando a sostituire lo scambio in natura delle merci. Con la produzione di monete si diffusero anche varie truffe, come la fabbricazione di coni falsi per produrre monete in metallo prezioso, nelle quali veniva usata lega di basso valore, il rivestimento di monete di rame con lamine d’oro o d’argento e si imparò anche a limare o tosare le monete diminuendo il loro peso. Il sopraggiungere del metallismo (oro e argento), comportò la nascita di una serie di problemi, primo fra tutti l’equivalenza tra i metalli; non si riusciva infatti a stabilire un giusto rapporto tra le diverse monete. Il desiderio di trovare una soluzione a questa condizione di instabilità del cambio portò gruppi di persone, istituzioni finanziarie private, a creare dei corsi delle monete circolanti, sfuggendo così alla politica finanziaria dello Stato, determinando, purtroppo, nuove emissioni e nuovi corsi, soprattutto nei piccoli Stati. Molti Stati, dal canto loro, cercarono di trovare soluzioni a tali problemi, ponendosi a tutela degli interessi dello Stato stesso e dei propri cittadini, stabilendo periodicamente dei saggi delle monete in circolazione attraverso bandi, guide e manuali, con prezzi di ragguaglio delle monete allora correnti. Ma nonostante i diversi provvedimenti e i controlli, oltre alla confusione creata dalla circolazione di tante monete di Stati diversi, era frequente la falsificazione delle monete stesse. E, come si sa, in Italia hanno sempre operato vere e proprie scuole di falsari, non solo nel campo della nostra moneta, ma soprattutto, di monete straniere forti come, in questi ultimi secoli, il dollaro, la sterlina e il marco. Questa illecita attività ha subìto, nel tempo, un progressivo incremento con l’impiego sempre più frequente di tecniche di riproduzione sofisticate, tali da assicurare falsi estremamente fedeli agli originali. Ritornando al nostro tema, in molti casi, per cercare di risolvere un problema che si rivelava, in quei tempi, molto serio e con conseguenze assai negative sulla politica economica dello Stato, si arrivò, addirittura, a proibire la circolazione di certe monete straniere o a stabilire convenzioni per la reciproca circolazione di monete a determinati corsi. Il documento che segue, pubblicato in Siena nel 1686, si inserisce in questo filone storico e ci fornisce uno spaccato di grande interesse, dal punto di vista monetario esistente, ma soprattutto per il disordine e le difficoltà che creava una tale situazione per lo Stato ma, in particolare per i poveri cittadini. ______________________________________ Havendo il Sereniss. e Revendiss. Sig. Principe Cardinale Francesco Maria di Toscana nostro Governatore fatto reflesso, che il Bando pubblicato il dì 5 Giugno 1683 in proposito delle Piastre, e Testoni scarsi habbia cagionata maggiore introduttione di monete forestiere scarse, e di poca buona lega, perché l’incettatori vanno queste permutando con le monete Papali, e Ducali, & altre monete d’argento buone e correnti, onde si votano la Città, e lo Stato di Siena delle medesime, e si riempiono delle cattive. Di qui è, che per rimediare a tanto disordine, con precedente partecipatione del Serenissimo Gran Dica Nostro Sig. il prefato Sereniss. e Reverendiss. Sig. Principe, e di suo comandamento gli’Illustrissimi SS. del Collegio di Balia della Città, e Stato predetti, fanno pubblicare la seguente legge per notizia di tutti, & è. Che non sia lecito, ne permesso ad alcuna persona di qualunque sesso, o conditione, benché in qualsivoglia modo privilegiata, & estente, ritenere appresso di se, né per altri, né sotto alcun quesito colore, o pretesto, monete forestiere, che non siano stozzate nella Zecca di S. A. R. o siano d’argento, o siano di bronzo, o di rame, eccettuate l’infrascritte, mentre però siano di giusto peso, secondo, che à ciascuna di esse sta in piedi denotato, né quelle si possino spendere, barattare, dare, o ricevere in pagamento, se nò per il valore ad esse assegnato, come da basso, ancorché siano di giusto peso, sotto la pena della perdita delle monete, & in oltre di scudi sei per ogni minima trasgressione, e di scudi dodici passando la somma di dieci lire la moneta, che fussi trovata forestiera, scarsa, overo spesa, oltre il suo giusto prezzo, ancorché fussi di peso come sopra, con l’Arbitrio di più di chi doverà giudicare, secondo la qualità delle persone, e circostanze delli casi, & alli non solventi di fune, o carcere, secondo, che più parerà al Giudice predetto, quali saranno cumulativamente imposte, tanto a quelli che daranno, quanto a quelli che riceveranno le monete contro la disposizione della presente legge. Nella quale presente ordinatione restino comprese l’infrascritte monete Fiorentine, mentre non siano del denotato giusto peso, come se fussero monete forestiere, o cattive. Et attesa l’ingordigia di alcuni, che imprestano denari, e necessitano li bisognosi a ricevere monete d’ogni sorte a prezzi rigorosi con grave danno; Ogni scrittura, o Contratto, ancorché verbale, compresovi quelle di Cambio, e qualsivoglia altro traffico, o contrattione, ogni volta, che in occasione, e per causa di esse seguisse alcuno sborso di monete come sopra proibite, o per diverso valore da quello già fermato, ancorché di poca quantità, restino ipso fatto nulle, irrite, e di niun valore, & il Creditore perda il suo credito, e le sue ragioni anche per tutta la somma contenuta in dette Scritture, e Contrattazioni, o ciascheduna di esse. E perché dalli disobbedienti s’occultano li Contrabbandi nelli luoghi immuni, di dove con opportune congiunture si tramandano nella Città, e Stato in disprezzo delle leggi; Si potrà dal Giudice procedere contro quelli tali, & in tutti li sopradetti casi, per denuntia, querela, o inquisitione in ogni più largo modo, & essendovi un Testimone degno di fede, e di certa scienza, o vero concorrendovi alternativamente altre conjetture sufficienti, secondo che dispone la ragione comune regolarmente nei Contrabbandi, bastino per condennare nelle sopradette pene, tutti quelli, che saranno denuntiani, querelati, o inquisiti d’havere, o tenere, d’havere havuto, e tenuto in qualsivoglia luogo, ancorché immune, o privilegiato, Monete contro la disposizione del presente Bando, e doppo la publicazione di esso, ò quelle spese, date, o ricevute, oltre al giusto valore come sopra. Le pene sopradette, e l’istesse Monete cadute in commissum, si doveranno ripartire per un quarto al Fisco, un quarto a chi giudicherà, e la metà all’Inventore publico, o segreto; E per essere le trasgressioni di difficile provanza, rivelandosi le contraventioni d’alcuna delle parti, ò sia quello, che ha dato la Moneta, ò quello, che l’ha ricevuta,, o per il prezzo ingiusto, resti per la sua parte libero da ogni condanna, & acquisti tutta la pena toccante all’Altro Contraente, & essendo il Debitore in caso di Mutuo, o altro traffico, resti libero dal detto debito, per le Cause, e nella forma, che si è detto di sopra. Et a fine, che chi ha simil Monete ne possa fare esito opportuno, se gli da tempo un Mese dal dì della publicatione del presente Bando a portarle nella Depositeria di Siena, dove gli saranno barattate per il loro giusto valore, ò ad esitarle fuori di Stato, volendo, che la presente legge habbia la sua forza, e vigore dal primo giorno in poi, passato il prossimo Mese, e da in di in là inviolabilmente s’osservi. La giurisdittione delle sopradette, e simili contraventioni, sarà in Siena del Sig. Capitano di Giustizia, e per lo Stato delli Signori Capitani, & altri Iusdicenti, che hanno la giurisdizione Criminale. Et acciò resti evacuata questa sorte di Monete, & osservata l’uniformità del corso, e valore delle buone, e per tor via ogni suterfugio, s’intendino compresi della presente Constitutione tutti li Luoghi Privilegiati, & Infeudati dello Stato in qualunque modo sottoposti mediatamente, ò immediatamente all’Alro Dominio di S. A. S. de’ quali ricercasse più particolare espressione. Et in casi di simili Contraventioni, che accadessero in detti Luoghi Privilegiati, ò Infeudati, sieno tenuti li Iusdicenti di detti Luoghi fabbricare li Processi, e mandarli all’Illustriss. Sig. Auditore Fiscale di Siena, per sentirne il suo Voto Decisivo. Et quando da alcuno di detti Iusdicenti, ò Commissarij non si fabbricassero opportuni Processi per li detti Contrabandi, ò fabbricandosi, non si trasmettessero a detto Signor Auditore Fiscale, incorrino loro medesimi nelle pene imposte come sopra, e nel doppio di più e nell’Arbitrio di detto Sig. Fiscale, da ripartirsi come si è detto dell’altre di sopra. E tutto s’intenda in augumento di tutti gli altri Bandi fino ad hora fabbricati, e veglianti non solo & c. ma in ogni & c. Nota delle Monete, che sono eccettuate dal Bando, delle quali si permette il corso, mentre però siano del peso infrascritto, e che si spendino per il valore notato appresso, e non altrimenti. Moneta Papale Peso Valuta Piastra on. 1 d. 3. gr. 8. lir. 6. 13. 4. Mezza Piastra on. d. 25. gr.10. lir. 3. 6. 8. Testone on. d. 15. gr. 6. lir. 2. S. Petronio on. d. 12. gr. 6. lir. 1. 10. Cavallotto, o lira bolognese, on. d. gr. 9. lir. 1. 5. Pavolo on. d. gr. lir. 13. 4. Farfallino on. d. gr. lir. 10. Grosso on. d. gr. lir. 6. 8. Mezzogrosso on. d. gr. lir. 3. 4. Ducato d’Urbino on. d. 43. gr. lir. 4. 16. 8 Mezzo Ducato on. d. 21. gr. 6. lir. 2. 8. Moneta di due grossi on. d. 4. gr. 3. lir. 9. 8. Grosso on. d. 2. gr. 1. lir. 4. 8. Moneta Spagnola Pezza on. d. 44. gr. lir. 5. 9. 4. Mezza Pezza on. d. 22. gr. lir. 2. 14. 8. Quarto di Pezza on. d. 11. gr. lir. 1. 7. 4. Ottavo di Pezza, o Giulino on. d. 4. gr. 8. lir. 11. 8. Moneta Veneziana Gazzetta, o Cratia on. d. gr. lir. 1. 8. Moneta Genovese Crocione on. 1. d. 17. gr. lir. 8. 10. Mezzo Procione on. d. 32. gr. 6. lir. 4. 5. Testone,o quarto di Procione on. d. 17. gr. 4. lir. 2. Mezzo Testone, lira o Genovina on. d. 8. gr. 8. lir. 1. Mezza lira on. d. 4. gr. 4. lir. 10. Moneta Lucchesi S. Martini da 25, o Lucchesine on. d. 17. gr. 6. lir. 2. 4. 4. Mezzi S. Martini come sopra on. d. 8. gr. 9. lir 1. 2. Lira Lucchesi on. d. 6. gr. 6. lir. 16. 8. Barboni on. d. 5. gr. 2. lir. 9. Mezzo Barbone on. d. 2. gr. 7. lir. 4. 4. Moneta Fiorentina Piastra col rimedio on. 1. d. 4. gr. 6. lir. 7. Mezza Piastra on. d. 26. gr. 3. lir. 3. 10. Stellino on. d. 16. gr. lir. 2. 3. Testone on. d. 15. gr. lir. 2. Riccio on. d. gr. lir. 1. Pavolo on. d. gr. lir. 13. 4. Carlino, o mezza lira on. d. gr. lir. 10. Grosso on. d. gr. lir. 6. 8. Mezzo Grosso on. d. gr. lir. 3. 4. Crazia on. d. gr. lir. 1. 8. Soldo di rame, o argento on. d. gr. lir. 1. Duetto simile on. d. gr. lir. 8. Picciolo, o quattrino on. d. gr. lir. 4. Ducato Pisano 0n. 1. d. gr. lir. 6. Tollero,o Livornina col rimedio on. d. 45 gr. 6. lir. 6. Mezzo Tollero on. d. 22. gr. 9. lir. 3. Quarto di Tollero on. d. 11. gr. 4. lir. 1. 10 Pezza della Rosa on. d. 44. gr. lir. 5. 13. 4. Mezza Pezza on. d. 22. gr. lir. 2. 16. 8. Quarto di Pezza on. d. 11. gr. lir. 1. 8. 4. Dichiarandosi, che le Pezze della Rosa stampate nell’Anno 1684, devino valere a ragione delle Spagnole. Dato in Balia il primo Ottobre 1686. Pubblicato da me Bartolomeo Conti Pubblico Banditore, per tutti i luoghi soliti della Città di Siena, questo dì 2 Ottobre 1686 uno spaccato di fine '600 Da Siena......
    2 punti
  15. E' pur sempre un '58, non è così stra-comune come il 57 e 56... Certo, se poteva pagarla 40€ ha sbagliato a non cogliere l'opportunità, il danno causato dall'incauta pulizia purtroppo di nota bene, e la patina ce ne metterà di tempo per far un bel lavoro di copertura. 50€ possono anche starci, credo che potrebbe riprenderli tra qualche tempo... non son i 10€ che fan il problema alla fine, quello che invece spiace è vedere una moneta che avrebbe potuto essere decisamente gradevole per rilievi e conservazione rovinata per sempre. Credo di interpretare in questo modo il commento del buon Pietro @@Rex Neap, che probabilmente tra le righe voleva dire: "aspettare un po, magari prenderlo anche in conservazione leggermente inferiore, ma senza danni di questo genere, e con un bel vestito". Che dici Piè, ho inteso bene? A mio giudizio tutto personale, meglio una piastra anche in BB+, ma con un bel vestito ad una denudata in modo selvaggio e piena di "rughe"
    2 punti
  16. metto ad esempio la monetazione con zecca di Pisa, grossi, 2 grossi e mezzi grossi del medioevo con la raffigurazione classica della Madonna e il bambino e con la mano benedice.. PISA Republik, 1150-1312. 1/2 Grosso (Grosso minore) o. J. 1,88 g. Biaggi 1936. R Hübsche Patina, sehr schön Da 2 grossi dopo il 1270, AR 3,22 g. X FR IM – PTOR Aquila coronata, ad ali spiegate, stante a s. su capitello. Rv, La Vergine seduta in trono di fronte con il Bambino in grembo; nel campo a s., stelletta. CNI 25-29. MIR 397. Pisa Repubblica, 1150-1312. Grosso, mit Monogramm Federicos I. Maria mit dem Kind auf dem Arm v. vorn. Rv. Initiale F zwischen 4 Rosetten. 1,6 g. Biaggi 1933. Schöne Patina. Vorzüglich. Ex Lager Spink & Son, London, 1980. saluti Fofo
    2 punti
  17. per me hai fatto bene a prenderla, poi con 10 euro in meno in tasca ....capirai.
    2 punti
  18. Come bene ha sottolineato Fedafa l'elenco delle opinioni riportate sul RVCATA in letteratura evidenziano contraddizioni Come suggerivo occorre ripartire da un'analisi rigorosa degli esemplari conosciuti Opinioni espresse su esemplari passati in vendita cento anni fa o su foto di vecchi cataloghi possono facilmente condurre a interpretazioni errate, maxime se occorre - come in questo caso- individuare la moneta ospite per le ribattiture Mi piace la definizione di. " apprendisti stregoni"... Ho trovato spesso, in letteratura, casi di errori 'ab origine' che venendo ripresi dagli autori ( tutti in buona fede) successivi, si perpetuavano inespunti fino ai giorni nostri Una rilettura e un approccio fresco alla materia ha permesso a volte la correzione di elementi e credenze anche importanti
    2 punti
  19. ha dedotto male :). 1) tutti coloro che rivendono monete hanno un luogo preciso in cui farlo. credo si chiami lamoneta numismatica e storia, non lamoneta diamo i prezzi alle vostre monete 2) non è stato detto che non ha valore storico ma è stato usato come esempio semplice e lampante di moneta dal basso valore nominale ma dall'alto valore commerciale/collezionistico 3) la numismatica come ogni cosa diventa un investimento nel momento in cui ci si fa una cultura in materia senza sfruttare terzi 4) i pezzi rari sono trofei con i quali non si misura il valore contenutistico e culturale di una collezione
    2 punti
  20. continui a chiedere lo stupido valore... e onestamente mi sento leggermente infastidito. se ti serve una perizia, paga un esperto. comunque sono: antoniniano D/ IMP C PROBVS PF AVG imperatore radiato e corazzato a destra ; R/ FELICITAS AVG Felicitas stante a sinistra con caduceo e cornucopia AE2 (forse) D/ DN CONSTAN-TIVS PF AVG costanzo II perlinato e paludato a destra R/ FEL TEMP RE-PARATIO cavaliere infilza nemico caduto da cavallo .esergo SMNA zecca nicomedia AE2-3 simile a quella di sopra ma con sul rovescio imperatore tiene stendardo con cristogramma, davanti a lui 2 prigionieri legati. in esergo CONS(GAMMA) zecca constantinopoli domani guardo il RIC per i confronti
    2 punti
  21. Secondo me ognuno dovrebbe commemorare la propria storia e non quella degli altri, per commemorare temi che riguardano l'Unione Europea in generale esistono già le emissioni comuni. Monaco, nel bene e nel male, ha sempre commemorato qualcosa della propria storia, nonostante sia uno Stato di nemmeno 2 chilometri quadrati. San Marino sembra sempre alla ricerca di qualcosa che faccia presa soprattutto sui collezionisti stranieri, vedi il tentativo di Kennedy dello scorso anno. Il Vaticano invece, che è sì lo Stato più piccolo del mondo ma anche uno di quelli più influenti, è ormai diventato ripetitivo fino alla noia <_<
    2 punti
  22. 2 punti
  23. Se per "seria" intendi una moneta che vale molto, allora non sei ancora entrato nella giusta mentalità del collezionista serio.. Dal punto di vista commerciale..... non si trovano monete che valgono molto spendendo poco! Si trovano invece monete che soddisfano il tuo desiderio di ricerca e di conoscenza della storia anche con monete come quella che hai postato. :whome:
    2 punti
  24. ve ne metto altre due...forse ma solo forse...son meglio delle precedenti.
    2 punti
  25. @@nando12 un consiglio sincero e spassionato........non è una critica, ma un consiglio che mi sento di darti e che so che tu accetti :) la Piastra è bella ma ha quei difettucci di cui gli amici che mi hanno preceduto ti hanno fatto notare. Io per 50 euro non l'avrei presa....50 euro non sono pochi, la prossima volta valuta bene cosa stai per comprare, non sono monete rare, se lo fossero andrebbe anche bene, ma si trovano in giro, soprattutto di questi tempi, devi saper attendere e con qualche 10/20 euro in più puoi prenderne delle migliori. Un saluto affettuoso ... Pietro
    2 punti
  26. Non conosco il Signor Buriani, evito considerazioni personali sull'accaduto ed il giorno 12 gennaio spedisco monete. Le avevo messe da parte per una asta di beneficenza da fare sul forum, data l'impossibilità gestionale della cosa, provvedo all'invio di quanto ad oggi raccolto. Le auguro un 2015 sereno, Signor Buriani.
    2 punti
  27. @@contemax67 sono contento , un anno finisce in modo positivo , aiutando un utente a risparmiare i soldi da una fregatura : e ciò mi fa felice . Buona anno .
    1 punto
  28. Straordinario...visto che siamo in tema devozionale: "bacio umilmente le mani" :rofl: :rofl: :rofl: Buon anno. Aggiungo una piccola richiesta: puoi indicarmi il testo da cui hai tratto l'informazione?
    1 punto
  29. @@tommydedo, autentica sicuramente, usura omogenea, per me più gradevole il D/ che il R/ anche se il D/ presenta un colpetto a ore 2, complessivamente per me BB.
    1 punto
  30. Grazie a tutti..in effetti l'avrei presa come bb...appena ho un attimo provo a fare foto con luce diversa,non artificiale...in bb dite che siamo sui 60/70 euro?perchè allora ho fatto un affare anche se siamo sul qBB,perchè l'ho pagata 35 euro...voi cosa dite?
    1 punto
  31. Non mi viene in mente niente, a parte le soluzioni già proposte. Avendone il tempo, tanto per rinfrescarsi la memoria con le immagini (tenendo poco in conto le datazioni proposte nel libro però), si potrebbe sfogliare il Biaggi...
    1 punto
  32. @@Silver70, secondo me è stata acquista come se fosse un BB, ma per me lo supera sicuramente.
    1 punto
  33. Praticamente hai speso l'equivalente di un cappuccino + cornetto :)Saluti Silver
    1 punto
  34. Leggenda... Ero in sala e c'era un'altra persona che comprò la moneta. Volevo batterla anche io, in verità, fiutando l'affare economico (da tempo non collezionavo più le antiche), ma chi la prese è un caro amico ed agli amici lo sgarbo non si fa. :)
    1 punto
  35. Affascinante immaginare la strada che ha percorso visto il suo stato. :) Ciao
    1 punto
  36. non credo ti rimproverino, ma stiano cercando di dirti che un appassionato va al di la del pezzo unico.. dell'avere qualcosa che altri non hanno. che non è una gara a chi ha il pezo raro che vale un mille mila dollari europei. una moneta è una storia. se insegui il pezzo unico e costoso... una volta raggiunto la tua passione scemerà. al contrario se cerchi semplicemente una storia da leggere... allora non resterai mai deluso, perchè avrai infinite storie da infinite monete... quale che sia la rarità e il valore. e io sono un archeologo, non un collezionista.. anzi io non ho monete, ma l'emozione che provo nello scoprirle e studiarle va al di la del valore economico o del metallo di cui sono fatte
    1 punto
  37. @@elmetto2007 mi hai preso di mira :rofl: scherzo continua così! Ne sai 10-100-1000 più di me Io ho solo ripetuto quello che era già stato detto in vecchie discussioni. Ma direi che quà in poche righe siamo arrivati a conclusioni migliori e più facilmente sintetizzate ;)
    1 punto
  38. In termini tecnici, a mio parere, è un qSPL/SPL
    1 punto
  39. Si, non devi prendere il 1565 come anno effettivo di emissione. Molte monete cosiddette "anonime" (ma solo perché non riportano il nome del doge) potevano essere coniate per molti anni a partire dalla legge che ne ufficializzava l'emissione. Nel tuo caso, e dato che si tratta di una monetina piuttosto comune, credo che per tutto il resto del '500 ne siano state coniate. Se sei curioso, in rete trovi il testo del Papadopoli, buon divertimento e soprattutto benvenuto anche da parte mia nel forum. PS esiste anche una sezione apposita per le monete veneziane, così ti puoi sbizzarrire e magari postare se ne hai altre tue di veneziane. Buon 2015 a tutti!
    1 punto
  40. Promessa mantenuta: si parlava dell'uscita a fine dicembre e così è stato. Non vedo l'ora di averlo fra le mani E ora vedo se riesco a contribuire per il terzo numero
    1 punto
  41. Questo è un "assist" per una battuta: ATTENTO CHE NON SIA FALSA ..... ah...ahah....ah.... !!
    1 punto
  42. @nando12!! Sei passato da essere sempre un grado sopra la giusta valutazione a essere sempre un grado sotto!!!!!!!!!!!! :blum:
    1 punto
  43. Buona serata in effetti sembrerebbe impresa facile, ma non lo è ... ho mondato il web cercando monete con l'iconografia che hai suggerito, anche cambiando Santo con Vescovo (spessissimo presente in talune monetazioni), ma c'è il vuoto. L'unica che ho trovato (e che avrai rilevato anche tu) è questa: La cosa più difficile da trovare è la rosetta (ce n'è con lune crescenti, croci, bisanti, trifogli) ed infatti, per quanto ho potuto vedere, la rosetta è una raffigurazione ben rara nel medioevo, è molto più presente nel rinascimento. saluti luciano Dimenticavo... è un grosso di Trento con raffigurato Egnone d'Appiano principe Vescovo
    1 punto
  44. un discreto BB secondo me
    1 punto
  45. Perché? perché sennò è come parlare di Buon natale con i Musulmani? Dobbiamo portargli un non meritato né reciproco rispetto? Siamo in regime di ( teorica) democrazia e chi la pensa diversamente da me ha lo stesso diritto di parlare che ho io e anche di criticare e condannare quello che gli sembra sbagliato. A meno ché uno non faccia della sua idea politica un atto più di fede che di raziocinio.
    1 punto
  46. Ed ora l'insapettato regalo di Natale, ovvero le due "chicche" che non mi sarei aspettato e che sono andate a diminuire il numero delle caselle rimaste vuote... Taglio: 2 euro EMU Nazione: Portogallo Anno: 2009 Tiratura: 1.285.000 Conservazione: BB Località: Trieste Taglio: 2 euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2014 Tiratura: 1.500.000 Conservazione: BB Località: Trieste Note: NEWS ???
    1 punto
  47. Vedo con dispiacere che le monete di questa discussione non interessano e vengono continuamente oscurate dalle polemiche di turno. Che facciamo cambiamo nome al forum? Scusatemi ancora se continuo a parlare di monete ma per quei pochi a cui potrebbe interessare posto le foto della prima moneta prima che la poggiassi sul velluto. @@lele300 @@renato @@elmetto2007 @@Tenebroleso
    1 punto
  48. Franco, ne parleremo magari davanti a un bel piatto di amatriciana, ma sono convinto che i collezionisti (non singolarmente, ma come categoria) siano i primi responsabili (pur se involontari), oltre che vittime, dell'esplosione del fenomeno dei restauri eccessivi e dei falsi. Torniamo alla numismatica, ora. ;)
    1 punto
  49. Si configura un altro problema sotto il profilo del mercato numismatico Queste monete le metteranno in vendita(con ogni probabilità)e le potrebbero vendere anche a € 10 l'una ,comunque andrebbero a guadagnarci.Chi vede queste monete in vendita ad € 10( ipotizziamo) penserà che i 120 Grana hanno quel costo sul mercato e chi le mette in vendita a più di € 10 è caro. Può darsi .però,che le mettano in vendita a prezzi di mercato,dopo essersele fatte stimare(chissà ,forse le rivedremo sul nostro forum) Personalmente sono per una incisiva denuncia alla Polizia postale --Salutoni -odjob
    1 punto
  50. Domanda interessante. Non sarebbe male stilare un compendio dei cataloghi nazionali.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.