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  1. Alberto Varesi

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/14 in tutte le aree

  1. Ho visto già due discussioni al merito su questo Forum Ho cercato di schematizzarle aggiungendo info prese da altri siti Questo sperando che uno schema così fatto possa servire, e augurandomi che qualcuno mi aiuti ad integrare/correggere/migliorare il lavoro fatto Alcune foto su http://www.andreacavazza.com/varianti%20repubblica.html e su http://www.giulianovaweb.it/hobby/coll/denaro/%C2%A3/m_ita/51.htm 5 lire Uva 1946 Data piccola 1948 Zigrinatura piccola 1949 Zigrinatura piccola 1950 Zigrinatura piccola 5 lire Delfino 1954 I CONIO: la firma dell'incisore Romagnoli è posizionata ad 1 millimetro dal bordo,questa variante è stata coniata dal 1951 al 1954 ed è la più rara II CONIO: la firma dell'incisore Romagnoli è attaccata al bordo, questa tipologia è stata coniata dal 1955 al 2001. 1969 cifra 1 capovolta 1989 il retro della moneta è stato coniato al rovescio (180°) 10 lire Pegaso 1947 Zoccoli e attacco ali diversi 10 lire Spighe 1996 spighe lunghe 1997 spighe lunghe 1998 I CONIO: la spiga di sinistra si ferma sull' 1 del valore,la spiga di destra forma una curva convessa II CONIO: la spiga di sinistra supera in alto l' 1 del valore e la spiga di destra forma una curva concava. 20 lire Quercia 1957 ramo quercia largo o stretto I CONIO: gambo della cifra 7 della data normale II CONIO: gambo della cifra 7 della data più largo (più rara) 1970 P anziché R 1982 mancanza firma incisore 1987 con il 7 della data più definito 1988 con l’8 della data più piccolo/più grande 50 lire Vulcano 1959 I CONIO: cifre della data più sottili II CONIO: cifre della data più spesse (più rara) 1975 I CONIO: cifre della data 75 normali. II CONIO: cifre della data 75 diverse: il gambo del 7 è più largo e ricurvo,il 5 ha il gambo orizzontale più lungo (più rara). 1980 I CONIO: cifra 0 della data grande II CONIO: cifra 0 della data piccola 1981 con l'81 finale nella data non in linea, spostato in alto (?) 1982 2 della data più spesso 1987 con il 7 della data a forma di uncino (più o meno definito) natica più prominente 1988 I CONIO: cifre 88 della data più piccole II CONIO: cifre 88 della data più grandi e distanziate? (più rara) 50 lire Vulcano – 2° tipo 1990 I CONIO: lobo dell'orecchio tondo e presenza del rombo sopra le firme degli incisori. II CONIO: lobo dell'orecchio tondo e assenza del rombo sopra le firme degli incisori. III CONIO: lobo dell'orecchio a punta e presenza del rombo sopra le firme degli incisori. IV CONIO: lobo dell'orecchio a punta e assenza del rombo sopra le firme degli incisori. 1991 I CONIO: lobo dell'orecchio tondo e presenza del rombo sopra le firme degli incisori (più rara). II CONIO: lobo dell'orecchio a punta e assenza del rombo sopra le firme degli incisori. 1993 I CONIO: senza rombo II CONIO: con rombo, gambo inferiore della cifra 3 della data più lungo. III CONIO: con rombo, gambo inferiore della cifra 3 della data normale (più rara). 1994 senza rombo (?) 100 lire Minerva – 1° Tipo 1970 con 7 a gambo largo 1972 con / dopo la data 1975 con 7 a gambo largo 1987 I CONIO: data normale II CONIO: data più marcata (più rara) 100 lire Minerva – 2° Tipo 1990 con i 9 nel 99 della data chiusi e distanziati 1991 I CONIO: data normale II CONIO: data più marcata (più rara) 100 lire Italia Turrita 1993 I CONIO: La testa italica e la firma dell'incisore rappresentata sulla moneta risulta normale (più rara). II CONIO: La testa italica è più piccola e la firma dell'incisore è distanziata dal contorno. 200 lire Lavoro 1979 mezzaluna sotto il collo 1979 Collo normale/Collo lungo (più rara) Senza il nome dell’incisore Testa pelata Ciocca di capelli più o meno ondulati Punta del collo lunga 1986 con 86 della data più grosso (presente solo nei divisionali) 1987 con 87 della data più grosso (presente solo nei divisionali) 500 lire Bimetalliche 1982 con treccine disposte in maniera diversa (la prima parallela al collo, la terza curva a sinistra) (?) 1985 I CONIO: Firma dell'incisore grande II CONIO: Firma dell'incisore più piccola (più rara) 1986 con bandiera del palazzo più curva (?) 1987 data più o meno marcata I CONIO: gambo della cifra 7 della data normale e firma dell'incisore grande II CONIO: gambo della cifra 7 della data più largo e firma dell'incisore piccola. (più rara) 1990 con data più stretta (?) 1990 con cifre più spesse e irregolari (questa e quella spra sn la stessa variante due diverse?) 1991 I CONIO: Leggenda attaccata al bordo e testa normale. II CONIO: Leggenda distanziata dal bordo e testa piccola (più rara). 1992 asse spostato di 140° 1993 I CONIO: Leggenda attaccata al bordo e firma dell'incisore piccola. II CONIO: Leggenda distanziata dal bordo e firma dell'incisore grande (più rara). II CONIO: disegno centrale più piccolo 1000 lire Bimetalliche 1997 I CONIO: Confini della Germania inesatti (Germania divisa) II CONIO: Confini della Germania esatti
    6 punti
  2. Dopo anni che la rincorrevo, e qualche mese dall'acquisto, finalmente sono riuscito a fotografarla! La patina la trovo deliziosa, ed il connubio con l'alta conservazione la rende un piccolo gioiellino! Era in asta alla passata Nomisma 49 ad un prezzo davvero sostenuto (e pensare che quando passò alla Nomisma 44 la snobbai... aaargh!!), e quando m'è ripassata sotto gli occhi ad un prezzo inferiore, non c'ho pensato due volte. Visto lo spettacolo fantasmagorico offerto dal gioco di colori (per la patina) e di luci (per la freschezza del metallo), tutto sommato il prezzo della Nomisma 49 [forse] ci poteva anche stare. In ogni caso è un gran bel vedere, e con una buona foto ancora di più ;P
    3 punti
  3. Bella discussione, mi era sfuggita. Una tardiva testimonianza transalpina, da Notre Dame de Paris, di Victor Hugo (1831). Pare che nella Ville Lumiére nel XV sec. i falsari venissero bolliti vivi... "Enfin, au delà du Louvre on voyait s'allonger dans les prés le faubourg Saint-Honoré, déjà fort considérable alors, et verdoyer la Petite-Bretagne, et se dérouler le Marché-aux-Pourceaux, au centre duquel s'arrondissait l'horrible fourneau à bouillir les faux-monnayeurs". ...tanto che l'autore, in un altro passo della stessa opera, utilizza come termine di paragone per descrivere un "gesto atletico" disperato di Gringoire quello di un ipotetico falsario che cerca di sfuggire disperatamente al proprio supplizio: "Et voilà qu'ils jetèrent la paillasse précisément sur Gringoire, près duquel ils étaient arrivés sans le voir. En même temps, un d'eux prit une poignée de paille qu'il alla allumer à la mèche de la bonne Vierge. -- Mort-Christ ! grommela Gringoire, est-ce que je vais avoir trop chaud maintenant ? Le moment était critique. Il allait être pris entre le feu et l'eau ; il fit un effort surnaturel, un effort de faux monnayeur qu'on va bouillir et qui tâche de s'échapper. Il se leva debout, rejeta la paillasse sur les gamins, et s'enfuit." Ci andavano decisamente con la mano pesante.
    3 punti
  4. Colpito da alcuni punti dell'araldica e dalla corona al R/ . Il D/ risente un pó di più del fatto che abbia circolato, forse colpa della patina non uniforme al volto... Colpetto ad ore 9 e schiacciatura ad ore 4 .... Complimenti bell'esemplare!!! Per la conservazione aspetta mio fratello, è lui il Borbonico tra i due!!! Concludo con una citazione ? "Io sono Napolitano; nato tra voi, non ho respirato altr'aria, non ho veduti altri paesi, non conosco altro suolo, che il suolo natio. Tutte le mie affezioni sono dentro il Regno: i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua, le vostre ambizioni mie ambizioni." (Francesco II delle Due Sicilie)
    3 punti
  5. Ciao, penso dipenda da dove si trovasse in una matrice dei falsi... potrebbero essercene più di uno. Nella foto presentata tratta da http://www.sesterzio.eu/Cavino/cavino.htm gli esemplari possono averne 2, 3, 4 a seconda della posizione. Ciao Illyricum :)
    3 punti
  6. Queste inserzioni tolgono piccoli tasselli di affidabilità e serietà che il mondo numismatico si è conquistato in questi anni. A parer mio Ebay dovrebbe regolamentare le inserzioni e creare una sorta di organo di controllo composto da gente competente in grado di modificare le inserzioni e bollarle come tali in caso di necessità (questo per tutelare ignari acquirenti), in mancanza di questi è inutile far cassa con commissioni su inserzioni ridicole. Alternativa alla commissione scientifica potrebbero vietare a venditori non professionali (non titolari di partita iva) di inserzionare monete e medaglie. Ebay è diventata uno schifo, sembra terra di nessuno dove ognuno è libero di tentare di truffare. E' una mancanza di rispetto nei confronti di venditori seri.
    3 punti
  7. 1 - Questo è un fatto che dipende dalla sensibilità di ognuno rispetto all'argomento trattato: la bandiera è il primo dei simboli di una nazione (o un gruppo di nazioni che aspira a diventare qualcosa in più di una semplice comunità, nel caso dell'UE), quindi è un elemento importante da commemorare almeno per chi condivide ciò che rappresenta. Possiamo immaginare come ci guarderebbero ad esempio negli USA se dicessimo che commemorare la Stars and Stripes è inutile (vero @@collezionistabari ? :lol: ) 2- Le emissioni comuni hanno un valore simbolico proprio in quanto tali, è quello il loro vero fascino: a parte queste e la faccia comune le monete Euro sono tutte diverse, quindi almeno per eventi di particolare importanza comune si può anche parlare tutti "la stessa lingua" con monete che riportano la stessa figura per tutti. Non dimentichiamo che le monete sono fatte prima di tutto per circolare, trasmettendo a loro modo dei messaggi, non solo per essere collezionate in base a criteri estetici. Non l'ho ucciso, non sono così cattivo come sembro :D Anch'io avrei tenuto sicuramente quella del 2009.
    2 punti
  8. credo che queste foto si riferiscano al larizza... "Gli Ultimi due secoli del reame delle due sicilie" Si trovano delle ristampe dei primi anni 2000, l'originale è quasi introvabile ed è dei primi del 900, a parte il valore economico. Ci sono in totale 3 medaglie premio... 2 "napoletane" ed una "siciliana", una premiazione universitaria...
    2 punti
  9. complimenti, la moneta è superba sia per dettagli che per patina,qFDC per me....ha dei campi davvero freschi,si vede bene (o almeno si intuisce) dalla foto. presenta problemi lungo tutto il bordo,che risulta irregolare nonostante non sia toccato....difetto di conio irrilevante ai fini della stima a mio avviso. ultimo appunto:non puoi postare queste napoletane super col logo di VEIII!!! qua ci si potrebbe offendere :D usa un logo per le napoletane e un logo per le altre :rofl: :rofl: :rofl: ....lo dico per il tuo bene. marco
    2 punti
  10. Con le moderne tecniche fusorie (uso del sottovuoto, colata in pressione, etc.) è sufficiente anche un solo codolo ma tutti gli altri casi che sfruttano tecniche tradizionali ne servono almeno due (mentre entra il metallo fuso, escono i gas che si producono e l'aria contenuta nello stampo). Come riportato dall'ottimo esempio di @@Illyricum65 i canali potevano essere multipli per poter asservire un multistampo. Ovviamente i multicanali servivano anche per garantire il riempimento completo ed accurato anche di un singolo stampo (+canali = miglior evacuazione dei gas + minor ritiro del metallo in solidificazione). Osservate bene la dimensione dei codoli, per ottenere un buon prodotto essi devono essere abbastanza grandi e questo, inevitabilmente, deve lasciare qualche traccia. Per quanto riguarda gli assi aggiustati mi riferivo all'orientamento del conio del D rispetto a quello del R che sui falsi di Firenze ho osservato essere prevalentemente a 180° (cioè come le medaglie).
    2 punti
  11. Le fonti sono imprescindibili per la conoscenza della Storia antica. Ma dietro ogni fonte, ci stà un Autore, con le sue idee, i suoi pregiudizi, i condizionamenti ideologici ai quali era sottoposto, e le fonti di cui a sua volta poteva disporre. Guai a leggere un testo storico senza passarlo al vaglio della critica e della razionalità. Gli storici hanno bisogni di ingraziarsi il Principe: succedeva 2000 anni or sono né più né meno che oggi. Allo storico non è concesso raccontare verità sgradite, o peggio dire di quante lacrime e quanto sangue grondi il trono del Principe: ieri come oggi come domani. Inoltre le fonti antiche per lo più sono frammentarie. Affermare o negare un fatto sulla sola base della sua presenza o assenza nelle fonti, sarebbe lo stesso che negare l'evidenza di una moneta che abbiamo nelle nostre mani, solo perché non è citata dal RIC! Nell'analisi storica vi è un principio che sta molto al di sopra delle fonti, anche di quelle più affidabili. Purtroppo si tratta di qualcosa che scarsegggia tantissimo, molto difficile da reperire. Il buon senso. Prima di accettare il relato di una fonte storica, antica o moderna che sia, dobbiamo cercare di capire noi stessi quale sequenza degli eventi e concatenazione delle loro cause e conseguenze appaia la più logica: solo successivamente, e alla luce di tale ragionamento, possiamo leggere e analizzare la fonte, vagliando la fonte stessa in rapporto alla sua estrazione ideologica, alle fonti che a sua volta impiega, alla "verità ufficiale" del momento della quale doveva inevitabilmente tener conto. E infine porci sempre la domanda fondamentale che permette di mettere a fuoco ogni evento: cui prodest?
    2 punti
  12. Accetto, con molto coraggio, l'invito di @@renato a pubblicare "l'esemplare più bello apparso sulla piazza"... ehm.... scusate, volevo scrivere il "secondo" esemplare più bello, il mio. :-) Vince
    2 punti
  13. Anche mi rammarico di non avere purtroppo avuto il piacere di conoscerlo anche se abbiamo avuto alcuni , molto piacevoli , scambi telefonici Piu' voltd mi aveva invitato ad andarlo a trovare a Mortara . La distanza, gli impegni di lavoro il tempo, troppo breve della nostra conoscenza non l'hanno consentito. Il ricordo e' di una persona generosa, disponibile , pronta a condividere le sue conoscenze, profondissime, sulla numismatica siciliana. Un grande esperto di metalli, un artista, una persona caratterizzata da uns molteplicita' di interessi. A chi ha svuto la fortuna di essergli stato piu' vicino auguro di poter continuare la sua opera, il modo piu' bello forse, per continuare a ricordarlo e perpetuarne la memoria .
    2 punti
  14. Stati tedeschi regno di baviera Ludwig I (1825 -1848 ) 1 gulden - argento .900
    2 punti
  15. "In Sicilia ai Beni culturali ci sono ben 306 dirigenti (contro 191 in tutto il resto dell'Italia, quindi ben di più dello stesso MiBAC), Forse l'unica soluzione è quella di togliere l'autonomia alla Sicilia….." Ma figurati! Non riescono neppure a diminuire il numero dei dirigenti dei BB.CC.......per togliere l'autonomia alle Regioni a statuto speciale, occorrerebbe modificare la Costituzione (art. 116) e alcune Leggi Costituzionali con le quali sono stati approvati i relativi Statuti.... Si fa prima a colonizzare Marte o ad aprire un Centro commerciale sulla Luna...... :clapping: Quanto alle conseguenze del rimpatrio della Venere di Morgantina (al P.J. Museum 400.000 visitatori; oggi solo 30.000) Vi chiedo: ma non sarebbe stato meglio "affittare" la statua al Museo americano e riscuotere un congruo compenso (magari commisurato al numero delle visite..) da utilizzare per allestire spazi museale all'altezza di questo nome o mettere in sicurezza ciò che davvero merita di essere tutelato? Ah...già è vero, scusate...dimenticavo che quando noi italiani parliamo di beni culturali, non è "chic" accostare a questi il concetto di soldi e di profitto........al più, visto l'alto numero di agronomi che si occupano della materia.....potremo magari discutere di cetrioli e patate... :crazy: Saluti. M.
    2 punti
  16. Strano che non se ne sia mai parlato, eppure sono convinto che molti di voi hanno monete che includono il famoso collare dell'Ordine del Toson d'Oro. Per chi non avesse mai approfondito l'argomento ecco qualche riga sulla storia affascinante di quest'ordine cavalleresco. Suddivido in due parti per agevolare la lettura. Di seguito alla seconda puntata invito chi ne avesse voglia a postare le proprie monete sulle quali compare il famoso vello dorato :) Parte I Origine L'Ordine del Toson d'oro fu fondato il 10 gennaio 1429 (qualcuno dice 1430) da Filippo il Buono, duca di Borgogna e conte delle Fiandre, a Bruges per festeggiare le proprie nozze con la principessa portoghese Isabel de Avìs. Tra le innumerevoli e suggestive ipotesi sull'origine della fondazione di un ordine cavalleresco e della scelta di un simbolo pagano come il vello d'oro è curiosa (ma anche la più diffusa) quella che la collega alla magnifica chioma dorata di Maria Crombrugge e nel grande amore per lei da parte del Duca. Seguendo il modello dell'Ordine inglese della Giarrettiera (ma dedicato a Sant'Andrea), l'Ordine era costituito da un numero ristretto di cavalieri, inizialmente 24 (più il Duca), poi 30 dal 1433 e 50 dal 1516. Insegne L'Insegna dell'Ordine è costituita da una pelle di ariete in oro, che ricorda la leggenda del Toson d'Oro, sospesa ad un collare. Quest'ultimo è formato da acciarini (strumenti, detti anticamente focili, che venivano sfregati sulle pietre focaie) d'oro contrapposti a gemme che simulano pietre focaie e sprizzanti simboliche fiammelle (cioè scintille). Questi simboli illustrano il motto dell'Ordine "Ante Ferit Quam Flamma Micet" (trad: colpisce prima che la fiamma sprizzi). C'è chi pensa che l'acciarino sia stilizzato in forma di B intrecciate per ricordare la sovranità dei duchi sulle "due Borgogne" (il ducato di Borgogna e la Franche-Comté). Oltre al collare esiste un "badge" detto Tosone che reca il motto "pretium non vile laborum" sotto al quale la pietra focaia sprizzante le scintille ed il vello d'oro. Il nastro del Tosone è rosso. Il mantello dei cavalieri è rosso e foderato di bianco. Ricamato con fili d'oro sul bordo il motto AUTRE N'AURAY; il cavaliere era tenuto a non appartenere a nessun altro ordine cavalleresco né ad altra dama che la Vergine Maria. Alcune foto del collare e del mantello Links dove trovate altre immagini delle Insegne: cnicg.net antiquesatoz.com
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  17. Ciao a tutti, volevo dei pareri a riguardo di questa moneta che possiedo da molti anni. Mi piacerebbe sapere che conservazione gli attribuite, anche se forse le foto risaltano più i difetti che i pregi della moneta, come il lustro ad esempio. Il rovescio è sicuramente migliore del dritto... il quale però presenta il busto del Re quasi in effetto 3D, senza nemmeno un segno deturpante, bello lucido. Il peso è di 32,20 g La moneta è periziata, poi vi dirò la conservazione che il perito le ha attribuito. Questi moduli in oro cosi grandi sono davvero un emozione averli in mano....
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  18. http://www.ebay.it/itm/Rarita-3-monete-in-argento-5-L-del-1914-5-L-1872-5L-1832-e-9-monetine-doro-/281530964536?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item418c8d9a38 Siamo alla schif parade!! La quadriga 5 lire 1914 del Regno delle due Sicilie e' un'inedito mai visto!! Ma le monetine d'oro LUNGHE 8 metri non le reggo,me la faccio addossooooooo!! ;)
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  19. Ciao @Il*Numismatico hai acquistato veramente un ottimo esemplare, a me personalmente piace tantissimo, anche se le foto non rendono totalmente giustizia. Sono un po piccole e se le ingrandisco si sgranano, il rovescio e' venuto un po' rifilato al lato e al centro c' e' il tuo "logo". Mica ti dispiace di ripostarle? Sai, vorrei godermela perbene, hihihi. Ciao.
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  20. Dai che arriviamo a 100 :pleasantry:
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  21. Sempre dall'asta di Gadoury del 6 dicembre: Léon X 1513-1521 "de'Medici" Ducat, Rome, non daté, AU 3.34g. Avers: LEO PAPA DECIMVS Écu dans un quadrilobe, sommé d'une tiare pontificale et de deux clefs croisées Revers: ALMA S P S P ROMA Saint Paul et Saint Pierre Ref : Munt.6, CNI 19, Berman 632, Fr.47 Conservation : TTB. Trés Rare Second fils de Laurént le Magnifique et de Clarisse Orsini, Jean de Médicis naquit le 11 décembre 1475 à Florence et mourut à Rome le 1er décembre 1521. Léon X s'avéra un grand protecteur des arts. Il fit travailler pour lui Raphaël, qui peignit son portrait, que l'on peut admirer de nos jours au palais Pitti de Florence. Base: 900 € Realizzo: 1800 €
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  22. moneta in bb+ secondo me....forse in mano può esser meglio. per un vero bel bb/spl 1000 euro ci starebbero.
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  23. Io la pagherei 500 max 600, ma forse non faccio testo :)
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  24. http://numistoria.altervista.org/blog/?p=3562è la stessa...?
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  25. Ma avete visto le notizie che appaiono sotto? Di credibile non c'è proprio nulla............
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  26. La rimozione meccanica di residui solido va intesa con bisturi o microfrese (tipo dremmel) e microscopio bioculare o lenti a 30X. Si tratta di una tipologia d'itervento che prevede buona manualità, pazienza e progressione a piccoli, piccolissimi passi. Io preferisco di gran lunga il bisturi ma non sono l'oracolo... ciao Mario
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  27. @@palpi62 62. Complimenti per l'ultima acquisizione : le medaglie del periodo Liberty a me fanno impazzire ! Esteticamente parlando, per la sua composizione, il suo impianto, a me pare bellissima !
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  28. 1 punto
  29. Qualche giorno in acqua minerale, poi asciugala con un panno morbido. La terra dall'appiccagnolo io la toglierei : con molta attenzione e cura, il tempo potrebbe averlo reso fragile. @@ciondolini
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  30. @@uragano scusami per il ritardo ma in questo periodo sono un po' preso... La concentrazione dell'EDTA può variare dai pochi mg alla saturazione della soluzione. Per spunti, metodi e chierimenti ti consiglio di leggere la discussione in collegamento http://www.lamoneta.it/topic/119879-pulizia-monete-antiche-di-bronzorame/ se ti serve altro....siamo qui...prima o poi ciao Mario
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  31. Magari mettendo una foto invogliamo la partecipazione.
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  32. @@Corbiniano volendo proseguire con i parallelismi ma anche per continuare ad esplorare l'ostentazione del collare del toson d'oro....o la rinuncia alla sua ostentazione, pur di accostare ed accompagnare le proprie emissioni agli originali che venivano imitati. Di seguito presento un altro prodotto della tecnologia, dell'arte e dello spirto commerciale dei fratelli Xell emesso a Guastalla a nome di Ferrante II Gonzaga dritto: il ritratto di Ferrante II ornato del collare del toson d'oro (ex Astarte) verso: scudo araldico coronato, inquartato con leone di Boemia, fasce gonzaghesche, armi Borromee, armi del Balzo e caricato al centro di scudetto con aquila, ornato ai lati da due fiocchi ma senza collare del toson d'oro. La rinuncia all'ostentazione del collare nel verso è qui da ricondurre alla volontà di accostare questa moneta al tallero prodotto dalla zecca di Hall a nome dell'Arciduca Massimiliano (da MÜNZENHANDLUNG MANFRED), da notare a tal proposito le similitudini riscontrabili nelle rappresentazioni dello scudo araldico. E quindi arte, tecnologia, titoli, riconoscimenti ed onore....ma anche interessi economici. Tutto questo si può cercare e trovare in queste splendide monete. un saluto Mario
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  33. Ineccepibili le osservazioni di Antvwala, in particolare il richiamo al "buon senso" e alla valutazione più logica sulla concatenazione degli eventi nel particolare clima storico. Purtroppo non pochi storici moderni, come Sirago, che pure è un piacevole narratore, ancora preferiscono attingere a una determinata fonte storica, tanto più se abbastanza circostanziata. Ma bisogna conoscere bene anche la psicologia dell'autore di quella fonte storica e soprattutto è faticoso studiare a fondo tutte le fonti disponibili e compararle, utilizzando se necessario anche del materiale numismatico. Concordo quando si asserisce che molto spesso archeologi e storici, anche di un certo calibro, non conoscono oppure utilizzano male le informazioni numismatiche. Non dimentichiamo che la numismatica è ancora la "cenerentola" fra le varie branche della storia e archeologia antica…. E pensare che avrebbe molto da dire in un periodo estremamente complesso e confuso come quello del V secolo d.C.
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  34. Si c'è un libro di Attardi "Varianti ed errori nelle monete della Repubblica Italiana", ma è comunque un lavoro di tutto rispetto quello di @@MicheleTN. Si potrebbe completare con le foto e sarebbe splendido e non si dovrebbero pagare i 35€ per l'Attardi :help:
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  35. Ho enfatizzato leggermente le ombre per evidenziare meglio i piani della moneta. Se osserviamo la forma del tondello noterete che il tondello presenta una leggera forma a mandorla a sx e dx della quadriga e lo stesso noterete al dritto sopra e sotto il ritratto. Ecco, quelli sono i punti in cui i codoli sono stati tagliati e limati. Se osserviamo quegli stessi punti, in corrispondenza dei campi, noteremo che il metallo sembra leggermente rigonfio per via della sezione dei codoli che, per essere funzionali, devono avere una sezione sufficientemente larga da garantire un buon afflusso del metallo fuso e poi evitare un eccessivo ritiro del metallo durante la solidificazione. Se potessimo osservare i bordi probabilmente noteremmo che in corrispondenza dei tagli lo spessore sarà maggiore rispetto al resto della moneta (sempre per la necessità tecnica di farci stare i canali di immissione del metallo fuso), si nota soprattutto a sx e dx della quadriga. Notare anche gli assi di conio che risultano aggiustati, cosa che ho riscontrato come costante nei falsi sette/ottocenteschi conservati al museo archeologico di Firenze.
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  36. Attenzione Francesco che non ce l'ha! Deve essere allora molto più rara. Io non ricordo di averla vista mai con i rami completamente aperti in alto.
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  37. a cui vanno sommate tutte le tedesche dovremmo essere a 237 compreso tutte le 2014, con la matematica però sono sempre stato un asino quindi diciamo molto all'incirca............. :lol:
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  38. Enrico, la precisazione è giusta, come dici tu non è " la norma" che non fa distinguo, ma gli uffici nella sua applicazione che non la fanno. Però, a questo punto farebbe comodo che tu potessi indicare in modo comprensibile anche ai non addetti ai lavori, che il legalese non lo parlano, quali sono in pratica queste "eccezioni", cioè, in parole povere, quali sono le categorie monetali "NON" comprese tra quelle per cui si DEVE richiedere il permesso di esportazione e quali sono le destinazioni per le quali NON serve richiederlo. Idem, sarebbe utile che tu chiarissi cosa intendi per monete con licenza open ( quelle di provenienza inglese citate) e la differenza nelle richieste della documentazione ex articolo 72,e nello scarico del certificato di importazione/esportazione tra Roma e Milano o altri uffici. Quanto alla discussione da imbastire se sia o no proficuo sottostare o no ai diktat del MIBAC o degli uffici SUE, certamente che ne possiamo parlare, ed è sacrosanto parlarne e informare la gente, ma allo stato pratico, "cui prodest" nelle "cose di tutti i giorni"? E' un esercizio di logica giuridica e dialettica apprezzabile, ma alla fine sempre il permesso di esportazione ci sentiamo richiedere e sempre le stesse conseguenze penali vengono minacciate in caso di non adeguamento alle suddette richieste. Un discorso è lamoneta.it un altro discorso sono gli uffici ministeriali. Quindi, concluderei dicendo che : dal punto di vista di un avvocato che volesse esportare senza passare dal SUE certe categorie monetali che , secondo una stringente interpretazione della normativa, risultano escluse dalle necessità di ottenere tali permessi, i tuoi ragionamenti e conclusioni sono perfettamente validi, logici e corretti. Dal punto di vista di un commerciante e ancor più di un privato che volesse conferire all'estero le sue monete che abbiano una certa età , o che abbia avuto richieste di acquisto da parte di clienti esteri di qualunque parte del mondo , il passaggio dalle forche caudine del SUE è inevitabile, pena ritrovarsi gravati da pesanti ipotesi di reato con le conseguenze , economiche e legali, che sappiamo. La mia ipotesi di avvalersi di uno studio legale nel far fronte alle richieste degli uffici SUE è legato proprio alla tua considerazione sul periodo pennestriano passato , il cui "modus operandi" è stato smussato proprio grazie all'intervento di interlocutori molto determinati ed esperti di procedure legali. Quindi, più che discutere teoricamente in questa sede se le metodologie applicative degli uffici siano o no giuste e se sia un acchinarsi supinamente quello seguito da chi si adegua alle loro richieste, sarebbe più utile proporsi come guide in tali operazioni e fornire informazioni procedurali utili a non farsi imporre arbitrari obblighi. Contiamo su di voi, per questo.
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  39. Ciao, hai una 100 lire del periodo della luogotenenza. http://digilander.libero.it/flashlightsite/catalogobanconote/100luog.htm Nonostante sia una serie sostitutiva W è ridotta putroppo così male che non credo valga più di una decina di euro al massimo.
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  40. Senti ma, al di là delle esagerazioni avanzate da qualcuno, questo tono saccente e autocratico ti è partorito da una spiccata padronanza delle dinamiche economiche (e quanto gli economisti abbiano fatto bene al Paese lo abbiamo visto con super Mario) o da una innata resistenza a ciò che è estraneo al tuo gusto personale? Guarda che, nel remoto scenario di una circolazione di pezzi in metallo prezioso sparsi nel mare cartaceo, non avresti troppi problemi ad ottenere un morbido e frusciante assegno della BCE (una corrente banconota cartacea) in luogo di una fredda e dura monetina d'argento.
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  41. Conto deposito ? Volete un consiglio....? ........Lasciate perdere!!!!
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  42. Finalmente!! Posso ripostare una moneta !! Francia Luigi Filippo ( 1830 - 1848 ) 20 Franchi 1847 Parigi 385301 pezzi coniati Au 6,45 g. Rif. Varesi #440
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  43. Scusate, ma per tornare nell'ambito del discorso iniziale, la privacy può anche avere il suo valore, o no? Non difendo nè gli evasori nè i disonesti (all'opposto hanno tutto il mio disprezzo) ma riconosco esistere tante perplessità sull'argomento! Se io acquisto una moneta antica, per quanto "lecitamente" posso sempre pensare che nella confusione imperante della Legislazione sui "Beni Culturali" domani mi diventi un acquisto illecito. E allora se ho lasciato il mio nome e cognome potrei dover rispondere di fronte alla "legge" (che di "certo" ha poco o niente, ma sempre una interpretazione da proporre) della mia "onesta ingenuità" e trovarmi ad aprire la porta alle 5 del mattino per una perquisizione da parte della P.S.! Inverosimile? Esattamente cosa è successo ai collezionisti di Prove e Progetti una decina di anni fa? Avevano acquistato ad aste ufficiali e pubbliche, era stato loro fatturato e loro avevano lasciato gli estremi, quegli stessi utilizzati dalla P.S. per rintracciarli e chiedere il sequestro del materiale. E in base a cosa: a nuove leggi? no, a una "diversa" interpretazione delle vigenti! Ed è cambiato qualcosa? no, per cui chissà in base a che le Prove/Progetti hanno ritrovato un mercato! E chi mi garantisce poi dell'onestà del commerciante? E anche se in buona fede potrebbe avere acquistato materiale furtivo o proveniente da ritrovamento: allora gli estremi risulterebbero pericolosi (è già successo, leggendo qui sul forum, a clienti di commercianti operanti in negozi materiali e contemporaneamente virtuali - ebay). In Italia il Grande Fratello è sempre in agguato ed è lo Stato che intende perseguire l'attuazione di banche-dati globali che mettano insieme tutto quanto è possibile per ogni individuo (dal deposito in Banca, allo stipendio, alla spesa al supermercato, alle spese per attività ricreative, per la malattia, per la numismatica ...): non è questo il progetto sotteso dalla "Dichiarazione dei Redditi Precompilata"? Allora perchè non dovrebbe essere invece preferibile una fatturazione anonima ed il fornire contestualmente un certificato di lecita provenienza da parte del commerciante? Credo che andando dal gioielliere o dall'orologiaio non sia ancora prevista la "schedatura dei clienti", perlomeno sotto la fatidica soglia dei 1000 Euro. ... ma quelli non sono Beni Culturali... La mia passione numismatica è fortunatamente rivolta alla sola monetazione "moderna", però, chissà, potrebbe essere a rischio anch'essa e tutta la mia scrupolosa documentazione attinente divenire paradossalmente un capo d'accusa ...
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  44. @@nando12 :o :nono: :nono: :nono: :nono: non solo questa moneta non è alta di conservazione, ma sembra pure lucidata (quella di @@quadriga ). Il colore è innaturale...
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  45. Dato che siamo in tema voglio raccontare la mia personale esperienza da collezionista. Nel 2004 quando iniziarono ad uscire le commemorative avevo 16 anni, studiavo e ovviamente non lavoravo. Ho iniziato subito a collezionare in fdc, allora gli stati che emettevano commemorative erano pochi e anche per un giovane studente con poca spesa rimaneva in pari senza problemi. Il problema maggiore fu acquistare i commemorativi dei ministati, allora subito dopo l'emissione costavano molto di più degli attuali 25-30€. Così nel 2008 decisi di abbandonare la collezione e portare avanti altre passioni molto più costose (moto in primis). L'anno scorso tornando a guardare le mie monetine mi è ripresa la voglia di collezionare e rimettermi in pari con tutti gli anni che avevo perso, mi sono rimboccato le maniche, ho aperto il portafoglio e piano piano mi sono messo in pari sia con le ordinarie sia con Vaticano, San Marino mi mancano ancora le prime 3 emissioni. So di aver speso una montagna di soldi ma quando le guardo sono felicissimo e penso che questa sia la cosa più importante. Stare al passo anno per anno non comporta un esborso importante pur collezionando fdc, a dir tanto con 200€ all'anno (16.50€ al mese circa) si comprano tutte (fogli, monete ordinarie e ministati in fdc).
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  46. Questo secondo me è il punto: Hai qualcosa di veramente importante da commemorare? Bene, puoi emetterne anche 5! Ma se non hai nulla da commemorare (e qui penso al Lussemburgo :rolleyes: o alla seconda olandese di quest'anno con doppio ritratto!) non emettere nulla! Esattamente quello che succedeva con le lire: in alcuni anni venivano emesse per la circolazione 2 commemorative in 2 tagli diversi ma alcuni anni non veniva emessa nessuna commemorativa perché non c'era nulla di così importante da commemorare!
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  47. Ringrazio @@dabbene e tutti gli altri per i libri che mi sono stati donati e per tutto quello che fanno per noi giovani e per la nostra cultura numismatica; ci vediamo una delle prossime domeniche in cordusio! Una buona domenica a tutti :)
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  48. Per descrivere le grandi persone non c'e' bisogno di tante parole... Mi limito ad augurarti altri 100 di questi giorni... Rocco.
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  49. Come mi consigliate di conservarla? Capsula?
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  50. ecco il 1713 Clemente XI (1700-1721) Bologna - Mezzo bolognino 1713 – Munt. 215 CU (g 6,90) Ossidazioni verdiGrading/Stato: BB
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