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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/14 in tutte le aree

  1. Ho visto già due discussioni al merito su questo Forum Ho cercato di schematizzarle aggiungendo info prese da altri siti Questo sperando che uno schema così fatto possa servire, e augurandomi che qualcuno mi aiuti ad integrare/correggere/migliorare il lavoro fatto Alcune foto su http://www.andreacavazza.com/varianti%20repubblica.html e su http://www.giulianovaweb.it/hobby/coll/denaro/%C2%A3/m_ita/51.htm 5 lire Uva 1946 Data piccola 1948 Zigrinatura piccola 1949 Zigrinatura piccola 1950 Zigrinatura piccola 5 lire Delfino 1954 I CONIO: la firma dell'incisore Romagnoli è posizionata ad 1 millimetro dal bordo,questa variante è stata coniata dal 1951 al 1954 ed è la più rara II CONIO: la firma dell'incisore Romagnoli è attaccata al bordo, questa tipologia è stata coniata dal 1955 al 2001. 1969 cifra 1 capovolta 1989 il retro della moneta è stato coniato al rovescio (180°) 10 lire Pegaso 1947 Zoccoli e attacco ali diversi 10 lire Spighe 1996 spighe lunghe 1997 spighe lunghe 1998 I CONIO: la spiga di sinistra si ferma sull' 1 del valore,la spiga di destra forma una curva convessa II CONIO: la spiga di sinistra supera in alto l' 1 del valore e la spiga di destra forma una curva concava. 20 lire Quercia 1957 ramo quercia largo o stretto I CONIO: gambo della cifra 7 della data normale II CONIO: gambo della cifra 7 della data più largo (più rara) 1970 P anziché R 1982 mancanza firma incisore 1987 con il 7 della data più definito 1988 con l’8 della data più piccolo/più grande 50 lire Vulcano 1959 I CONIO: cifre della data più sottili II CONIO: cifre della data più spesse (più rara) 1975 I CONIO: cifre della data 75 normali. II CONIO: cifre della data 75 diverse: il gambo del 7 è più largo e ricurvo,il 5 ha il gambo orizzontale più lungo (più rara). 1980 I CONIO: cifra 0 della data grande II CONIO: cifra 0 della data piccola 1981 con l'81 finale nella data non in linea, spostato in alto (?) 1982 2 della data più spesso 1987 con il 7 della data a forma di uncino (più o meno definito) natica più prominente 1988 I CONIO: cifre 88 della data più piccole II CONIO: cifre 88 della data più grandi e distanziate? (più rara) 50 lire Vulcano – 2° tipo 1990 I CONIO: lobo dell'orecchio tondo e presenza del rombo sopra le firme degli incisori. II CONIO: lobo dell'orecchio tondo e assenza del rombo sopra le firme degli incisori. III CONIO: lobo dell'orecchio a punta e presenza del rombo sopra le firme degli incisori. IV CONIO: lobo dell'orecchio a punta e assenza del rombo sopra le firme degli incisori. 1991 I CONIO: lobo dell'orecchio tondo e presenza del rombo sopra le firme degli incisori (più rara). II CONIO: lobo dell'orecchio a punta e assenza del rombo sopra le firme degli incisori. 1993 I CONIO: senza rombo II CONIO: con rombo, gambo inferiore della cifra 3 della data più lungo. III CONIO: con rombo, gambo inferiore della cifra 3 della data normale (più rara). 1994 senza rombo (?) 100 lire Minerva – 1° Tipo 1970 con 7 a gambo largo 1972 con / dopo la data 1975 con 7 a gambo largo 1987 I CONIO: data normale II CONIO: data più marcata (più rara) 100 lire Minerva – 2° Tipo 1990 con i 9 nel 99 della data chiusi e distanziati 1991 I CONIO: data normale II CONIO: data più marcata (più rara) 100 lire Italia Turrita 1993 I CONIO: La testa italica e la firma dell'incisore rappresentata sulla moneta risulta normale (più rara). II CONIO: La testa italica è più piccola e la firma dell'incisore è distanziata dal contorno. 200 lire Lavoro 1979 mezzaluna sotto il collo 1979 Collo normale/Collo lungo (più rara) Senza il nome dell’incisore Testa pelata Ciocca di capelli più o meno ondulati Punta del collo lunga 1986 con 86 della data più grosso (presente solo nei divisionali) 1987 con 87 della data più grosso (presente solo nei divisionali) 500 lire Bimetalliche 1982 con treccine disposte in maniera diversa (la prima parallela al collo, la terza curva a sinistra) (?) 1985 I CONIO: Firma dell'incisore grande II CONIO: Firma dell'incisore più piccola (più rara) 1986 con bandiera del palazzo più curva (?) 1987 data più o meno marcata I CONIO: gambo della cifra 7 della data normale e firma dell'incisore grande II CONIO: gambo della cifra 7 della data più largo e firma dell'incisore piccola. (più rara) 1990 con data più stretta (?) 1990 con cifre più spesse e irregolari (questa e quella spra sn la stessa variante due diverse?) 1991 I CONIO: Leggenda attaccata al bordo e testa normale. II CONIO: Leggenda distanziata dal bordo e testa piccola (più rara). 1992 asse spostato di 140° 1993 I CONIO: Leggenda attaccata al bordo e firma dell'incisore piccola. II CONIO: Leggenda distanziata dal bordo e firma dell'incisore grande (più rara). II CONIO: disegno centrale più piccolo 1000 lire Bimetalliche 1997 I CONIO: Confini della Germania inesatti (Germania divisa) II CONIO: Confini della Germania esatti
    6 punti
  2. Dopo anni che la rincorrevo, e qualche mese dall'acquisto, finalmente sono riuscito a fotografarla! La patina la trovo deliziosa, ed il connubio con l'alta conservazione la rende un piccolo gioiellino! Era in asta alla passata Nomisma 49 ad un prezzo davvero sostenuto (e pensare che quando passò alla Nomisma 44 la snobbai... aaargh!!), e quando m'è ripassata sotto gli occhi ad un prezzo inferiore, non c'ho pensato due volte. Visto lo spettacolo fantasmagorico offerto dal gioco di colori (per la patina) e di luci (per la freschezza del metallo), tutto sommato il prezzo della Nomisma 49 [forse] ci poteva anche stare. In ogni caso è un gran bel vedere, e con una buona foto ancora di più ;P
    3 punti
  3. Bella discussione, mi era sfuggita. Una tardiva testimonianza transalpina, da Notre Dame de Paris, di Victor Hugo (1831). Pare che nella Ville Lumiére nel XV sec. i falsari venissero bolliti vivi... "Enfin, au delà du Louvre on voyait s'allonger dans les prés le faubourg Saint-Honoré, déjà fort considérable alors, et verdoyer la Petite-Bretagne, et se dérouler le Marché-aux-Pourceaux, au centre duquel s'arrondissait l'horrible fourneau à bouillir les faux-monnayeurs". ...tanto che l'autore, in un altro passo della stessa opera, utilizza come termine di paragone per descrivere un "gesto atletico" disperato di Gringoire quello di un ipotetico falsario che cerca di sfuggire disperatamente al proprio supplizio: "Et voilà qu'ils jetèrent la paillasse précisément sur Gringoire, près duquel ils étaient arrivés sans le voir. En même temps, un d'eux prit une poignée de paille qu'il alla allumer à la mèche de la bonne Vierge. -- Mort-Christ ! grommela Gringoire, est-ce que je vais avoir trop chaud maintenant ? Le moment était critique. Il allait être pris entre le feu et l'eau ; il fit un effort surnaturel, un effort de faux monnayeur qu'on va bouillir et qui tâche de s'échapper. Il se leva debout, rejeta la paillasse sur les gamins, et s'enfuit." Ci andavano decisamente con la mano pesante.
    3 punti
  4. Colpito da alcuni punti dell'araldica e dalla corona al R/ . Il D/ risente un pó di più del fatto che abbia circolato, forse colpa della patina non uniforme al volto... Colpetto ad ore 9 e schiacciatura ad ore 4 .... Complimenti bell'esemplare!!! Per la conservazione aspetta mio fratello, è lui il Borbonico tra i due!!! Concludo con una citazione ? "Io sono Napolitano; nato tra voi, non ho respirato altr'aria, non ho veduti altri paesi, non conosco altro suolo, che il suolo natio. Tutte le mie affezioni sono dentro il Regno: i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua, le vostre ambizioni mie ambizioni." (Francesco II delle Due Sicilie)
    3 punti
  5. Ciao, penso dipenda da dove si trovasse in una matrice dei falsi... potrebbero essercene più di uno. Nella foto presentata tratta da http://www.sesterzio.eu/Cavino/cavino.htm gli esemplari possono averne 2, 3, 4 a seconda della posizione. Ciao Illyricum :)
    3 punti
  6. Queste inserzioni tolgono piccoli tasselli di affidabilità e serietà che il mondo numismatico si è conquistato in questi anni. A parer mio Ebay dovrebbe regolamentare le inserzioni e creare una sorta di organo di controllo composto da gente competente in grado di modificare le inserzioni e bollarle come tali in caso di necessità (questo per tutelare ignari acquirenti), in mancanza di questi è inutile far cassa con commissioni su inserzioni ridicole. Alternativa alla commissione scientifica potrebbero vietare a venditori non professionali (non titolari di partita iva) di inserzionare monete e medaglie. Ebay è diventata uno schifo, sembra terra di nessuno dove ognuno è libero di tentare di truffare. E' una mancanza di rispetto nei confronti di venditori seri.
    3 punti
  7. 1 - Questo è un fatto che dipende dalla sensibilità di ognuno rispetto all'argomento trattato: la bandiera è il primo dei simboli di una nazione (o un gruppo di nazioni che aspira a diventare qualcosa in più di una semplice comunità, nel caso dell'UE), quindi è un elemento importante da commemorare almeno per chi condivide ciò che rappresenta. Possiamo immaginare come ci guarderebbero ad esempio negli USA se dicessimo che commemorare la Stars and Stripes è inutile (vero @@collezionistabari ? :lol: ) 2- Le emissioni comuni hanno un valore simbolico proprio in quanto tali, è quello il loro vero fascino: a parte queste e la faccia comune le monete Euro sono tutte diverse, quindi almeno per eventi di particolare importanza comune si può anche parlare tutti "la stessa lingua" con monete che riportano la stessa figura per tutti. Non dimentichiamo che le monete sono fatte prima di tutto per circolare, trasmettendo a loro modo dei messaggi, non solo per essere collezionate in base a criteri estetici. Non l'ho ucciso, non sono così cattivo come sembro :D Anch'io avrei tenuto sicuramente quella del 2009.
    2 punti
  8. credo che queste foto si riferiscano al larizza... "Gli Ultimi due secoli del reame delle due sicilie" Si trovano delle ristampe dei primi anni 2000, l'originale è quasi introvabile ed è dei primi del 900, a parte il valore economico. Ci sono in totale 3 medaglie premio... 2 "napoletane" ed una "siciliana", una premiazione universitaria...
    2 punti
  9. complimenti, la moneta è superba sia per dettagli che per patina,qFDC per me....ha dei campi davvero freschi,si vede bene (o almeno si intuisce) dalla foto. presenta problemi lungo tutto il bordo,che risulta irregolare nonostante non sia toccato....difetto di conio irrilevante ai fini della stima a mio avviso. ultimo appunto:non puoi postare queste napoletane super col logo di VEIII!!! qua ci si potrebbe offendere :D usa un logo per le napoletane e un logo per le altre :rofl: :rofl: :rofl: ....lo dico per il tuo bene. marco
    2 punti
  10. Con le moderne tecniche fusorie (uso del sottovuoto, colata in pressione, etc.) è sufficiente anche un solo codolo ma tutti gli altri casi che sfruttano tecniche tradizionali ne servono almeno due (mentre entra il metallo fuso, escono i gas che si producono e l'aria contenuta nello stampo). Come riportato dall'ottimo esempio di @@Illyricum65 i canali potevano essere multipli per poter asservire un multistampo. Ovviamente i multicanali servivano anche per garantire il riempimento completo ed accurato anche di un singolo stampo (+canali = miglior evacuazione dei gas + minor ritiro del metallo in solidificazione). Osservate bene la dimensione dei codoli, per ottenere un buon prodotto essi devono essere abbastanza grandi e questo, inevitabilmente, deve lasciare qualche traccia. Per quanto riguarda gli assi aggiustati mi riferivo all'orientamento del conio del D rispetto a quello del R che sui falsi di Firenze ho osservato essere prevalentemente a 180° (cioè come le medaglie).
    2 punti
  11. Le fonti sono imprescindibili per la conoscenza della Storia antica. Ma dietro ogni fonte, ci stà un Autore, con le sue idee, i suoi pregiudizi, i condizionamenti ideologici ai quali era sottoposto, e le fonti di cui a sua volta poteva disporre. Guai a leggere un testo storico senza passarlo al vaglio della critica e della razionalità. Gli storici hanno bisogni di ingraziarsi il Principe: succedeva 2000 anni or sono né più né meno che oggi. Allo storico non è concesso raccontare verità sgradite, o peggio dire di quante lacrime e quanto sangue grondi il trono del Principe: ieri come oggi come domani. Inoltre le fonti antiche per lo più sono frammentarie. Affermare o negare un fatto sulla sola base della sua presenza o assenza nelle fonti, sarebbe lo stesso che negare l'evidenza di una moneta che abbiamo nelle nostre mani, solo perché non è citata dal RIC! Nell'analisi storica vi è un principio che sta molto al di sopra delle fonti, anche di quelle più affidabili. Purtroppo si tratta di qualcosa che scarsegggia tantissimo, molto difficile da reperire. Il buon senso. Prima di accettare il relato di una fonte storica, antica o moderna che sia, dobbiamo cercare di capire noi stessi quale sequenza degli eventi e concatenazione delle loro cause e conseguenze appaia la più logica: solo successivamente, e alla luce di tale ragionamento, possiamo leggere e analizzare la fonte, vagliando la fonte stessa in rapporto alla sua estrazione ideologica, alle fonti che a sua volta impiega, alla "verità ufficiale" del momento della quale doveva inevitabilmente tener conto. E infine porci sempre la domanda fondamentale che permette di mettere a fuoco ogni evento: cui prodest?
    2 punti
  12. Accetto, con molto coraggio, l'invito di @@renato a pubblicare "l'esemplare più bello apparso sulla piazza"... ehm.... scusate, volevo scrivere il "secondo" esemplare più bello, il mio. :-) Vince
    2 punti
  13. Anche mi rammarico di non avere purtroppo avuto il piacere di conoscerlo anche se abbiamo avuto alcuni , molto piacevoli , scambi telefonici Piu' voltd mi aveva invitato ad andarlo a trovare a Mortara . La distanza, gli impegni di lavoro il tempo, troppo breve della nostra conoscenza non l'hanno consentito. Il ricordo e' di una persona generosa, disponibile , pronta a condividere le sue conoscenze, profondissime, sulla numismatica siciliana. Un grande esperto di metalli, un artista, una persona caratterizzata da uns molteplicita' di interessi. A chi ha svuto la fortuna di essergli stato piu' vicino auguro di poter continuare la sua opera, il modo piu' bello forse, per continuare a ricordarlo e perpetuarne la memoria .
    2 punti
  14. Stati tedeschi regno di baviera Ludwig I (1825 -1848 ) 1 gulden - argento .900
    2 punti
  15. "In Sicilia ai Beni culturali ci sono ben 306 dirigenti (contro 191 in tutto il resto dell'Italia, quindi ben di più dello stesso MiBAC), Forse l'unica soluzione è quella di togliere l'autonomia alla Sicilia….." Ma figurati! Non riescono neppure a diminuire il numero dei dirigenti dei BB.CC.......per togliere l'autonomia alle Regioni a statuto speciale, occorrerebbe modificare la Costituzione (art. 116) e alcune Leggi Costituzionali con le quali sono stati approvati i relativi Statuti.... Si fa prima a colonizzare Marte o ad aprire un Centro commerciale sulla Luna...... :clapping: Quanto alle conseguenze del rimpatrio della Venere di Morgantina (al P.J. Museum 400.000 visitatori; oggi solo 30.000) Vi chiedo: ma non sarebbe stato meglio "affittare" la statua al Museo americano e riscuotere un congruo compenso (magari commisurato al numero delle visite..) da utilizzare per allestire spazi museale all'altezza di questo nome o mettere in sicurezza ciò che davvero merita di essere tutelato? Ah...già è vero, scusate...dimenticavo che quando noi italiani parliamo di beni culturali, non è "chic" accostare a questi il concetto di soldi e di profitto........al più, visto l'alto numero di agronomi che si occupano della materia.....potremo magari discutere di cetrioli e patate... :crazy: Saluti. M.
    2 punti
  16. Ogni anno ho fatto un calendario "NUMISMATICO". Quest'anno, in via eccezionale, ne ho fatti due: il primo di monete, il secondo di gettoni da saloon. Sono tutti e due scaricabili qui: http://www.roth37.it/CALENDARIO2015.zip http://www.roth37.it/CALENDARIOSALOON2015.zip e... BUON ANNO A TUTTI ! ! roth37
    1 punto
  17. Cinquecento conquistador spagnolo Francisco Hernández de Córdoba (uno dei due contemporanei conquistador quel nome) viene dato credito per fondare quello che oggi è attuale Nicaragua e suo "padre fondatore" status si riflette nella valuta del paese. Questo rame-nichel 1972 1-cordoba nicaraguense è il primo della denominazione ad apparire in forma di moneta, poiché il primo anno edizione del 1912. (Che era stata una moneta che ha colpita lo standard così familiare agli studenti della UML: 25 grammi di argento ,900.) Furono coniate solo 35.000 del 1912 1-cordoba, piuttosto un contrasto con i 20.000.000 di questi rame-nichel 1972 1-cordoba che furono coniati per la circolazione. Questo particolare pezzo, tuttavia, mentre di identiche dimensioni e composizione per le monete circolanti, è invece uno del 40.000 1972 pezzi 1-cordoba coniò monete come prova a Karlsruhe (Germania ovest) ed è stato inteso come un cavallo di spettacolo. E un cavallo-spettacolo. Sue buone dimensioni (29mm) e consente di sciopero tagliente "Sorridente sole dietro montagne" design che appare così spesso sulla monetazione nicaraguense davvero brillare. Nella mia mente comunque—e nonostante la sua triste sottotesto—è una delle immagini più felici in monete. È un'immagine che purtroppo non è completamente coerenza con i fatti della vita di Cordoba, però. Ha finito per essere decapitato a seguito di lotte intestine con suoi compagni conquistadores. (Nel 2000, resti di Cordoba sono stati trovati quando la sua tomba fu scoperta nel città di Leon Viejo, Nicaragua.) E la felice "sole dietro montagne" è particolarmente anomala su questa 1972 1-cordoba—un paio di giorni prima di Natale, 1972, un forte terremoto ha colpito capitale città di Managua del Nicaragua, molto dannoso e uccidendo molti... v. ----------------------------------------------------- Sixteenth century Spanish conquistador Francisco Hernández de Córdoba (one of two conquistador contemporaries of that name) is given credit for founding what is now present-day Nicaragua, and his “founding father” status is reflected in the country’s currency. This copper-nickel 1972 Nicaraguan 1-cordoba is the first of the denomination to appear in coin form since the first-year edition of 1912. (Which had been a large coin struck to the standard so familiar to students of the LMU: 25 grams of silver, .900 fine.) Only 35,000 of the 1912 1-cordoba were struck, quite a contrast with the 20,000,000 of these copper-nickel 1972 1-cordobas that were coined for circulation. This particular piece, however, while of identical size and composition to the circulating coins, is instead one of the 40,000 1972 1-cordoba pieces struck as proof coins at Karlsruhe (West Germany) and was intended as a show-horse. And a show-horse it is. Its good size (29mm) and sharp strike enables the “Smiling Sun Behind Mountains” design that so often appears on Nicaraguan coinage to really shine. In my mind anyway—and despite its sad subtext—it’s one of the happiest images in coins. It’s an image that unfortunately isn’t completely consistent with the facts of Cordoba’s life, though. He ended up being beheaded as a result of internecine struggles with his fellow conquistadores. (In 2000, Cordoba’s remains were found when his tomb was discovered in the town of Leon Viejo, Nicaragua.) And the happy “Sun Behind the Mountains” is particularly anomalous on this 1972 1-cordoba—a couple of days before Christmas, 1972, a strong earthquake struck Nicaragua’s capital city of Managua, damaging much and killing many…. v.
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  18. Penso che è un'ottima idea! Sarebbe proprio ora di riorganizzare questi carrozzoni ingoia-miliardi sia a livello territoriale (come mostrato nella mappa o in altro modo) che a livello di competenze. Per quanto riguarda lo schema di questo decreto mi pare inutile trasformare la provincia di Roma in una regione, come se ci fosse bisogno di una specie di distretto federale. Ecco un altro progetto, proposto dalla Regione Lombardia:
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  19. Ciao @Il*Numismatico hai acquistato veramente un ottimo esemplare, a me personalmente piace tantissimo, anche se le foto non rendono totalmente giustizia. Sono un po piccole e se le ingrandisco si sgranano, il rovescio e' venuto un po' rifilato al lato e al centro c' e' il tuo "logo". Mica ti dispiace di ripostarle? Sai, vorrei godermela perbene, hihihi. Ciao.
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  20. vedendo meglio sul lato sinistro del castello ho notato NCIA della legenda DE CLARENCIA, quindi un tornese di Chiarenza del XIV secolo
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  21. Sempre dall'asta di Gadoury del 6 dicembre: Léon X 1513-1521 "de'Medici" Ducat, Rome, non daté, AU 3.34g. Avers: LEO PAPA DECIMVS Écu dans un quadrilobe, sommé d'une tiare pontificale et de deux clefs croisées Revers: ALMA S P S P ROMA Saint Paul et Saint Pierre Ref : Munt.6, CNI 19, Berman 632, Fr.47 Conservation : TTB. Trés Rare Second fils de Laurént le Magnifique et de Clarisse Orsini, Jean de Médicis naquit le 11 décembre 1475 à Florence et mourut à Rome le 1er décembre 1521. Léon X s'avéra un grand protecteur des arts. Il fit travailler pour lui Raphaël, qui peignit son portrait, que l'on peut admirer de nos jours au palais Pitti de Florence. Base: 900 € Realizzo: 1800 €
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  22. Buongiorno, vi posto il mio ultimo acquisto, medaglia in bronzo, misure mm. 32X20, peso gr. 8,8 siglata in basso a destra del diritto S.J. riguardante il Convegno del Touring Club Italiano a Piacenza nel 1908.
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  23. Una bella medaglia coniata per conto della A.N.C. per ricordare il ventennale della vittoria nella prima guerra mondiale. A mio parere, il recto ha una composizione bellissima, più di maniere al verso la Vittoria che svetta sopra le bandiere. Non è una decorazione portativa ufficiale ma la sua tiratura è notevole, come medaglia è comune ma ha sicuramente un mercato. Nel secondo dopoguerra queste medaglie le potevi trovare a poche lire nei mercatini di cianfrusaglie, ora sono collezionate da molti e le quotazioni sono salite. Di norma mi astengo dal formulare delle cifre, i prezzi sono variabili : questa la si può trovare a 30,00 euro. Saluti.
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  24. Se la tonalità bianco latte sull'effigie non è usura ma un semplice alone allora direi spl+, se usura siamo sul q.spl. Ci vorrebbero altre foto per poter essere più precisi.
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  25. 1 punto
  26. In realtà la moneta non sembra lucidata ma solo lavata, da cui la brillantezza. Il fatto poi che vi siano parti ad alto rilievo (es. piume dell'aquila, segno di zecca, ecc.) ed altre con manifeste debolezze, secondo alcuni non dovrebbe pregiudicare la valutazione dello stato di conservazione (non usura ma conio). In soldoni: per alcuni potrebbe essere un qFDC; personalmente ritengo che la moneta vada considerata nel suo complesso e, nel caso specifico, la fotografia mi induce a definirla SPL+.
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  27. A parte che nel conto devi mettere che l'idraulico risparmia ben piú dell'IVA, istruzione e sanità a te chi le paga?
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  28. Ci sono altre discussioni, è non voglio certo stimolare OT che devono ovviamente trovar spazio altrove, ma in merito alla visione e al significato che ognuno di noi da alla propria 'collezione' per alcuni 'raccolta' risiede la volontà, la capacità di spesa ovvero l'essere attratto dal solo tema o bozzetto di poche monete o stato, che determina la scelta se acquistare o meno una serie di monete uguali 'differenti solo per la scritta'. Sarò forse un sognatore, ma personalmente, indipendentemente dal mio pensiero politico ed economico, quando riguardo le emissioni comuni degli anni passati non vedo solo tante 'scritte differenti' dello stesso continente, ma vedo e immagino tante lingue e culture diverse. Sono comunque d'accordo che troppe commemorazioni comuni e troppo simili (2009-2012) siano una forzatura, pero dalla prima del 2007 ad oggi si sono aggiunti altri stati e per me altre lingue e culture. Infine non credo che il senso dell'emissione sia quello di far spendere più soldi ai collezionisti, ma se la comunità europea ritiene che l'evento sia importante per tutta l'unione e giusto che tutta l'unione ne sia partecipe con un simbolo/disegno uguale per tutti, le scritte cambiano ma il disegno e lo stesso e tutti (almeno i collezionisti) sapranno cosa rappresenta in tutta l'Europa.
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  29. Che abbia fatto battezzare la figlia con rito ariano, anche se non ci avevao fatto mai caso, sono d'accordo. Che Bonifacio "prima" fosse stato un "cattolico fervente" è del tutto errato: non nascose mai le sue simpatie nei confronti dei pagani ed è possibile che lui stesso fosse pagano o quanto meno del tutto agnostico: questo spiegherebbe che la figlia non fosse stata battezzata. Sirago su colloca tra gli storici che non pongono in discussione la veridicità dell'invito fatto da Bonifacio a Genserico, ma altri più recentemente hanno messo in discussione tutta la vicenda. Curiosamente, tra i cronisti antichi sono solo quelli del VI secolo che fanno riferimento all'invito di Bonifacio a Genserico affinché andasse in Africa a soccorrerlo. Invece tra quelli del V secolo, quindi contemporanei ai fatti, non ne parla nessuno. Vito Sirago al descrivere i fatti si basa unicamente sul cronista Prospero d'Aquitania (Chronica minora), monaco agostiniano molto ostile a Bonifacio e che sempre esaltò Aezio. Nell'ottobre del 425 Valentiniano ebbe la propora imperiale ma già nell'estate del 425 Galla Placidia aveva ridistribuito le diverse cariche imperiali. Bonifacio fu fedelissimo alla dinastia teodosiana, sostenne economicamente Galla Placidia quando dovette abbandonare l'Italia con i suoi figli e riparare a Costantinopoli, un aiuto economico importante anche per poi finanziare la spedizione militare contro Giovanni. Quando nella primavera del 425 si recò in Italia per rendere omaggio al nuovo imperatore, si aspettava di essere nominato patricius, ma invece fu solamente confermato quale Comes Africae, una posizione che lo manteneva al margine della Corte. Nella primavera del 426 (o nell'autunno del 425?) tornò a Cartagine deluso, forse, ma non ancora in rotta con Galla Placidia. Restato vedovo, Bonifacio si era risposato con una visigota ariana, Pelagia, e probabilmente la figlia fu battezzata con rito ariano più per compiacere la moglie che per altri motivi ma certamente non per fare dispetto a Galla Placidia. Lo screzio tra Bonifacio e Galla Placidia si svolge durante il 426, causato dagli intrighi di Aezio e nell'autunno del 426 fu dichiarato ribelle e Roma inviò un piccolo esercito per catturarlo. Nel 427 Bonifacio riuscì a resistere giocando su dispute interne tra i comandanti dell'esercito romano, che alla fine lo appoggiò. Niente di strano che in quella situazione, avendo bisogno di ottenere il sostegno locale, soprattutto della popolazione autoctona prevalentemente ariana o donatista, si sia mostrato maggiormente vicino alla fede ariana. Quando nel 428 (secondo i cronisti antichi, nel 429 secondo alcuni storici moderni) Genserico entra in Africa, può farlo in quanto durante non meno di due anni si era preparato a tale spedizione facendo costruire una flotta sufficiente ad attraversare lo stretto di Gibilterra. La decisione di Genserico di cercare una nuova terra per vandali e alani probabilmente maturò nel 425, quando scoprì che l'assegnazione dell'Andalusia alle sue genti in qualità di foederati pattata con Onorio era viziata da una clausola ingannevole, in quanto non era a titolo perpetuo, ma solo temporaneo. Non era facile per vandali e alani, che mai furono un popolo con competenza marinare, acquisirle: quindi ci volle tempo sia per allestire una flotta, sia per apprendere l'arte della navigazione. Genserico entra in Africa non perché invitato da Bonifacio, ma perché stante il conflitto armato intestino dell'esercito romano a Cartagine comprese che si dava l'occasione propizia per coglierlo impreparato e soprattutto diviso. Morto Bonifacio e persa l'opulentissima Africa (così è chiamata dai cronisti dell'epoca), il generale Aezio che aveva grandi responsabilità nell'aver causato il conflitto intetsino che fornì a Genserico l'opportunità di una facile conquista, ovviamente ebbe ampio spazio per incolpare l'odiato Bonifacio e non è improbabile che l'accusa mossa al Comes Africae di essere stato lui a far entrare i vandali in Africa avesse proprio in Aezio la sua origine.
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  30. Ciao e Benvenuto Luca Potresti rimontarla dal verso giusto................ :D
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  31. Enrico, la precisazione è giusta, come dici tu non è " la norma" che non fa distinguo, ma gli uffici nella sua applicazione che non la fanno. Però, a questo punto farebbe comodo che tu potessi indicare in modo comprensibile anche ai non addetti ai lavori, che il legalese non lo parlano, quali sono in pratica queste "eccezioni", cioè, in parole povere, quali sono le categorie monetali "NON" comprese tra quelle per cui si DEVE richiedere il permesso di esportazione e quali sono le destinazioni per le quali NON serve richiederlo. Idem, sarebbe utile che tu chiarissi cosa intendi per monete con licenza open ( quelle di provenienza inglese citate) e la differenza nelle richieste della documentazione ex articolo 72,e nello scarico del certificato di importazione/esportazione tra Roma e Milano o altri uffici. Quanto alla discussione da imbastire se sia o no proficuo sottostare o no ai diktat del MIBAC o degli uffici SUE, certamente che ne possiamo parlare, ed è sacrosanto parlarne e informare la gente, ma allo stato pratico, "cui prodest" nelle "cose di tutti i giorni"? E' un esercizio di logica giuridica e dialettica apprezzabile, ma alla fine sempre il permesso di esportazione ci sentiamo richiedere e sempre le stesse conseguenze penali vengono minacciate in caso di non adeguamento alle suddette richieste. Un discorso è lamoneta.it un altro discorso sono gli uffici ministeriali. Quindi, concluderei dicendo che : dal punto di vista di un avvocato che volesse esportare senza passare dal SUE certe categorie monetali che , secondo una stringente interpretazione della normativa, risultano escluse dalle necessità di ottenere tali permessi, i tuoi ragionamenti e conclusioni sono perfettamente validi, logici e corretti. Dal punto di vista di un commerciante e ancor più di un privato che volesse conferire all'estero le sue monete che abbiano una certa età , o che abbia avuto richieste di acquisto da parte di clienti esteri di qualunque parte del mondo , il passaggio dalle forche caudine del SUE è inevitabile, pena ritrovarsi gravati da pesanti ipotesi di reato con le conseguenze , economiche e legali, che sappiamo. La mia ipotesi di avvalersi di uno studio legale nel far fronte alle richieste degli uffici SUE è legato proprio alla tua considerazione sul periodo pennestriano passato , il cui "modus operandi" è stato smussato proprio grazie all'intervento di interlocutori molto determinati ed esperti di procedure legali. Quindi, più che discutere teoricamente in questa sede se le metodologie applicative degli uffici siano o no giuste e se sia un acchinarsi supinamente quello seguito da chi si adegua alle loro richieste, sarebbe più utile proporsi come guide in tali operazioni e fornire informazioni procedurali utili a non farsi imporre arbitrari obblighi. Contiamo su di voi, per questo.
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  32. Sono i certificati di temporanea importazione. Non sono obbligatori e non c'è nessun obbligo in tal senso ma puoi farne richiesta tu alla Soprintendenza appena ti arriva una moneta dall'estero (al costo di 16 euro di marca da bollo per ogni nuova richiesta). Servono se in futuro vuoi rivendere la moneta all'estero, se questa è già dotata di certificato di temporanea importazione non dovrai di nuovo richiedere un certificato di libera esportazione con il conseguente rischio di diniego (rischio relativo, solo per monete molto rare o uniche ed assenti dal patrimonio museale italiano, in teoria). In realtà tutto ciò rimarrebbe applicabile ai soli beni culturali per cui si rientra nella solita diatriba di quando e come una moneta antica è un bene culturale o meno (nel senso che per monete antiche comunissime e dal valore molto basso secondo me è davvero difficile configurarle come beni culturali, ma qui si inizierebbe un discorso infinito...). Ha senso chiedere il certificato di temporanea importazione per un bronzetto del IV secolo del valore di 15 euro? La marca da bollo già costa di piu'.... Ma poi potremo vendere tale bronzetto all'estero senza un certificato di libera circolazione? La normativa è come al solito poco precisa per cui si presta a diverse interpretazioni, credo lo Stato preferisca sempra la strada della burocrazia e della carta bollata, se non altro ci guadagna in marche da bollo....
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  33. il 1812 in fdc esiste. È passato in asta ma non abbastanza recente per cui tu ne abbia memoria. Trovo sia una discussione con poco da aggiungere. È falso, e lascia il tempo che trova. Il grading USA è eccellente per le monete statunitensi, averlo allargato a tutto il coniato è stato un errore. Si sono verificati sigillature su monete russe, svedesi, italiane, spagnole assai discutibili per non dire improprie. Il falso 5 lire 1812 non è la prima volta che viene proposto.
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  34. @@Releone secondo me 80 euro è un prezzo buono, anche se ha colpetti esempi su ebay venduta a 50 euro, colpetti anche qui ma conservazione piu scarsa http://www.ebay.it/itm/2-lire-1907-SPL-FDC-Vittorio-emanuele-III-/331402878953?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item4d29269fe9 questa ha bordi sani, ma non va oltre il BB e ne ha fatti 60 http://www.ebay.it/itm/2-Lire-1907-Aquila-Sabauda-Ag-Raro-Vittorio-Emanuele-III-/361136381063?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item541567dc87 un BB+ periziato ne ha fatti 67 http://www.ebay.it/itm/Regno-Vitt-Eman-III-2-lire-1907-Ag-aquila-sabauda-periz-da-Noris-Paolo-BB-/121507460949?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item1c4a68b755 morale della favola: amenochè non si dimezzino i prezzi delle monete, soldi non dovresti perderne... a mio avviso è il minimo sindacale che si può pagare per una moneta di media qualità ;) @@tonycamp1978 500 euro per un FDC? A trovarli!! Un FDC assoluto del 2 lire aquila -escludendo le rare- fatichi a trovarlo a meno di 650/700 euro per 500 euro ci pigli un quasi FDC ;) http://www.astanumismatica.it/it/asta_numismatica_ranieri_n_5_471/2_lire_1905_aquila_sabauda__1215_.aspx
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  35. Quando vedo delle monete fuori dal comune, non resisto!! :blum:
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  36. Dato come resto in negozio alimentari. Taglio: 2 euro CC Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.249.131 Conservazione: SPL Località: Diamantina - Vigarano Mainarda (FE)
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  37. No, ma con la tua geniale pensata ci ritroveremmo in quella condizione anche solo con i soldi per fare la spesa (adesso si è colta l'ironia?) E io NON ho scritto che tu hai proposto una cosa simile, ma che visto lo zelo di certi nel voler trasformare la realtà in barzelletta temo che magari in futuro qualche insoddisfatto per la grafica delle banconote (la sostanza evidentemente è una questione secondaria) potrebbe arrivare a proporre seriamente anche quello. Perchè tutto il resto invece ce l'ha un senso... quello del grottesco. Tu non avresti problemi invece la maggioranza schiacciante della popolazione li avrebbe, quindi pensiamoci bene prima di partorire uscite come queste... ma soprattutto prima di mettersi a descrivere riforme monetarie prendiamoci almeno il disturbo di CAPIRE come funziona l'unione monetaria, cosa si può e non si può fare legalmente.
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  38. @@Dareios.it .... ho capito che non avevi approfondito..... seguendo l'onda.... :pardon:
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  39. Scusate, ma per tornare nell'ambito del discorso iniziale, la privacy può anche avere il suo valore, o no? Non difendo nè gli evasori nè i disonesti (all'opposto hanno tutto il mio disprezzo) ma riconosco esistere tante perplessità sull'argomento! Se io acquisto una moneta antica, per quanto "lecitamente" posso sempre pensare che nella confusione imperante della Legislazione sui "Beni Culturali" domani mi diventi un acquisto illecito. E allora se ho lasciato il mio nome e cognome potrei dover rispondere di fronte alla "legge" (che di "certo" ha poco o niente, ma sempre una interpretazione da proporre) della mia "onesta ingenuità" e trovarmi ad aprire la porta alle 5 del mattino per una perquisizione da parte della P.S.! Inverosimile? Esattamente cosa è successo ai collezionisti di Prove e Progetti una decina di anni fa? Avevano acquistato ad aste ufficiali e pubbliche, era stato loro fatturato e loro avevano lasciato gli estremi, quegli stessi utilizzati dalla P.S. per rintracciarli e chiedere il sequestro del materiale. E in base a cosa: a nuove leggi? no, a una "diversa" interpretazione delle vigenti! Ed è cambiato qualcosa? no, per cui chissà in base a che le Prove/Progetti hanno ritrovato un mercato! E chi mi garantisce poi dell'onestà del commerciante? E anche se in buona fede potrebbe avere acquistato materiale furtivo o proveniente da ritrovamento: allora gli estremi risulterebbero pericolosi (è già successo, leggendo qui sul forum, a clienti di commercianti operanti in negozi materiali e contemporaneamente virtuali - ebay). In Italia il Grande Fratello è sempre in agguato ed è lo Stato che intende perseguire l'attuazione di banche-dati globali che mettano insieme tutto quanto è possibile per ogni individuo (dal deposito in Banca, allo stipendio, alla spesa al supermercato, alle spese per attività ricreative, per la malattia, per la numismatica ...): non è questo il progetto sotteso dalla "Dichiarazione dei Redditi Precompilata"? Allora perchè non dovrebbe essere invece preferibile una fatturazione anonima ed il fornire contestualmente un certificato di lecita provenienza da parte del commerciante? Credo che andando dal gioielliere o dall'orologiaio non sia ancora prevista la "schedatura dei clienti", perlomeno sotto la fatidica soglia dei 1000 Euro. ... ma quelli non sono Beni Culturali... La mia passione numismatica è fortunatamente rivolta alla sola monetazione "moderna", però, chissà, potrebbe essere a rischio anch'essa e tutta la mia scrupolosa documentazione attinente divenire paradossalmente un capo d'accusa ...
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  40. proprio non riesci a trattenerti dagli acquisti, eh Renato?
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  41. Mi sembra questa Ephesos Franke 554A Gordian III AE37 Medallion of Ephesus, Ionia. Homonoia with Alexandria in Egypt. Laureate, draped, & cuirassed bust right / OMONOI/A in upper field, EFECIWN K(ai) ALEXANDREW/N in three lines in exergue, cult statues of Diana (Artemis) Ephesia & Serapis facing. Text http://www.wildwinds.com/coins/ric/gordian_III/_ephesos_AE37_Franke_554A.jpg Per buona mi sembra buona. Per un valore economico non saprei come aiutarti Massimo
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  42. Ciao, purtroppo, come firme e decreti, è una delle più comuni, il contrassegno di stato è sparito del tutto e manca l'angolo inferiore destro. E' una bellissima banconota ma ha sin troppi difetti, in queste condizioni non arriva nemmeno a 40 euro.
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  44. Questo secondo me è il punto: Hai qualcosa di veramente importante da commemorare? Bene, puoi emetterne anche 5! Ma se non hai nulla da commemorare (e qui penso al Lussemburgo :rolleyes: o alla seconda olandese di quest'anno con doppio ritratto!) non emettere nulla! Esattamente quello che succedeva con le lire: in alcuni anni venivano emesse per la circolazione 2 commemorative in 2 tagli diversi ma alcuni anni non veniva emessa nessuna commemorativa perché non c'era nulla di così importante da commemorare!
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  45. il D/ e' praticamente identico a questo follaro della Collezione Reale, presente anche nel tuo articolo Amedeo @@oedema ... guardate la R a sx, gli occhi della figura, i capelli ecc. .... direi "fratelli gemelli" :P Zecca di Capua - Ruggero II° re (1135-1154) Frazione di follaro, rame, Diametro: 16 mm; Peso: 1,98gr; Rarità: R4; Riferimento: D'Andrea-Contreras 2013 n. 141; Biaggi n°555; CNI XVIII pag. 249, n° 2; Travaini 1995 n. 424; MEC14 n.9; Spinelli pag.52 n.2 D/ Busto con a sinistra R ed a destra Rx
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  46. Ritiro fuori un vecchio argomento, come mai le prime emissioni le ricordiamo tutti e adesso sappiamo a malapena quelle dell'anno corrente? perché sono troppe! Il tempo di gustarsi una moneta non c'è più perché subito ne esce un'altra e un'altra ancora. Può anche starmi bene la libera coniazione da parte di tutti gli stati, però non provo il gusto che provavo i primi anni quando tra una moneta e l'altra avevi qualche mese di tempo ad aspettarla e di quelle uscite conoscevo ogni particolare. Siamo a dicembre e ancora aspettiamo la Spagna, Galileo è appena uscito e a gennaio si riparte con la Germania. Poi l'esborso economico da come la vedo io è notevole, perché per me la collezione non si compone solo di fdc, ma anche coincard e proof, per me la sua completezza è così, interromperla non per mia scelta ma perché si decide di lasciare carta bianca a tutti gli stati mi da parecchio fastidio.
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  47. Niue Island 1 Dollaro in argento del 2015 Prima moneta al mondo con bordo asimmetrico. Si è reso necessario poiché si è voluto dare alla moneta (nonché alla custodia) la forma del... cavolo! :rofl: L'ortaggio simboleggia protezione e fertilità.
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  48. Dire che i dati ponderali non sono importanti è una bestemmia numismatica.............. :girl_devil: Maurizio
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  49. Come ho già scritto in passato, non ha alcun senso di esistere la distinzione "magnetica"-"antimagnetica", che è solo una semplificazione commerciale. Se parliamo delle monete impero coniate in due leghe diverse, la distinzione è tra acmonital puro, che è FORTEMENTE magnetico, e lega acmonital-nichelio che ha diversi tipi di debole magneticità a seconda delle percentuali dei due metalli presente nella lega, ma non diventa mai del tutto amagnetico. Dipende solo dalla calamita che si usa. Pertanto solo monete FORTEMENTE magnetiche possono essere definibili in acmonital (e quindi magnetiche, seguendo la banalizzazione che si legge sui cataloghi), mentre tutte le monete che hanno magneticità debole sono da classificarsi in lega acmonital-nichelio, quindi antimagnetiche.
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