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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/24/14 in tutte le aree
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Saluto tutti i ragazzi del forum. Ringrazio Fabio per l'apertura di questo post e per la pubblicazione delle foto. Vi ringrazio tutti per la solidarieta' che mi state dimostrando,grazie ancora. Sono abbastanza distrutto, sia moralmente che economicamente. Scrivere "due righe" mi permettera' di superare momentaneamente un certo stato di ansia. Per vostra conoscenza, sono stato derubato di tutti i miei "averi" da una banda di nomadi sinti. Il furto e' avvenuto in un parcheggio a Bardolino e non in autogrill (non me voglia Fabio, comunque preciso). Ma la preparazione di tutto l'accaduto nasce dal Padiglione 9 di Veronafil. La rassegna terminava alle 13. Io e il mio amico, dopo aver avvistato almeno tre personaggi loschi che si aggiravano tra i pochi tavoli presenti, intorno alle 12.30, decidiamo di "togliere le tende". Tutto bene. Insieme a Maurizio (numismatica elite) arruolato sul momento per accompagnarci, ci avviamo verso il parcheggio. Mentre carichiamo tutto il materiale, ci passa di fianco una zingara, riconoscibile da 1 km. Mi guarda, la guardo e gli darei due schiaffi ma proseguo a mettere via la roba per poi andarmene. Lei, in tutta la vicenda, funge da "palo". Ci segue in tutti i movimenti. Partiamo, e con il timore di essere inseguiti, invece di proseguire in direzione Modena, depistiamo (pensavamo di farlo...) e andiamo in direzione Bardolino appunto. Giunto nella localita', ignari di qualsiasi inseguimento, raggiungiamo un'ampio parcheggio con altre macchine e persone. Raccolgo alcuni effetti personali tra cui i soldi, e ci spostiamo a non piu' di sei metri dalla macchina. Tant'e' che riesco a vederla molto bene (...pensavo). Facciamo il cambio della guardia con il mio amico per fare i bisogni e bere un caffe dopodiche' ritorniamo alla macchina e troviamo la sorpresa...!! Dai sedili posteriori mi hanno rubato le due vetrine di Zecchi avvolte in un telo di plastica e dal baule mi hanno rubato una sporta Conad e il monetiere con tutto il materiale numismatico, compreso ricevute fiscali e timbri azienda.Insomma, tutto. Anzi, mi hanno lasciato il carrello e qualche copia del Gigante 2015. Corriamo dai Carabinieri a fare la denuncia e tramite un sistema di controllo delle telecamere riescono a risalire alla macchina che risultera' poi intestata a due zinganari, autori del furto al 95%. Faccio la mia deposizione e identifico alcune persone sospette, gia' conosciute nell'ambiente... Nel frattempo, viene avvisato il Pubblico Ministero che convalida la perquisizione a casa di questi delinquenti (marito e moglie) e nel campo Nomadi dove risiede stanziale tutta la parentela. Sono in attesa di notizie. Per quanto riguarda la copertura assicurativa, c'e', ma solo per furti durante bla manifestazione e non in itinere. Quindi sono stato trombato due volte... Pensate. Dopo tanti anni di collezionismo (tutt'ora lo sono) , divento un'ibrido, un po' collezionista e un po' commerciante come tanti di voi per poi prendere una decisione definitiva e fare solo il commerciante. Per l'esattezza, era il 16 ottobre quando sono partito ufficialmente e fiscalmente. Mi hanno tagliato le gambe. Spero di non aver dato fastidio a nessuno per ricevere qualche ritorsione a mia insaputa. Ripeto, sono distrutto. Pero' bisogna guardare avanti. Un grazie di cuore, longobarda7114 punti
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La mia solidarietà. per fortuna venerdì ho visto per la prima volta un arresto di un presunto ladro, ma non ad opera dei vigilanti della fiera che sembrano sempre e solo passeggiare, ma da parte dei bodygard di Rauch. hanno afferrato e buttato per terra uno di mezza età, che pochè decine di minuti prima aveva già provato a rubare al tavolo di commercianti di Viterbo, immobilizzato ed hanno chiamato subito i carabinieri che dopo pochi minuti sono arrivati e lo hanno perquisito , arrestato e portato in caserma. Alcuni commercianti che lo hanno riconosciuto e altri che addirittura lo aveva allontanato dal banco o visto rubare come quelli di Viterbo hanno fatto un pò di confusione ma non essendo vicino non saprei aggiungere di più. Il problema è che dopo mezz'ora è probabile che venga rilasciato con una semplice segnalazione. Spero almeno che il giudice abbia rilasciato una perquisizione dell'auto e dell'abitazione. purtroppo in un'Italia di illegalità con un capo dello stato che dice di voler togliere dalle carceri tante persone per reati meno gravi tipo questi (invece di mandare gli extracomunitari a scontare le pene nei loro paesi) ma dove vogliamo andare noi italiani. Finchè continueremo ad accogliere, ospitare e tollerare persone che vivono di espedienti, delinquenza............ non potremo che aspettarci sempre di peggio. Ieri è successo al Sig. Burani, oggi poteva succedere a me e domani a qualsiasi di voi. meditate gente10 punti
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A questo punto chiederei pubblicamente a @@Reficul e @@incuso di creare una sezione (solo fotografica?) dove inserire immagini di monete, medaglie e banconote rubate/smarrite al fine di rendere un servizio UTILISSIMO E FONDAMENTALE all'utenza e di farlo gestire con pre-moderazione da qualche moderatore o curatore. Potremmo essere i primi ad istituire un simile servizio e farlo suddividere internamente con dei tag in base alle zecche e tipologie. Penso che i tempi siano maturi per un simile progetto. Non è più possibile andare avanti così ignorando il problema. Reficul non pensare mai che sia impossibile, tu inizia a creare questa sezione e poi ognuno di noi darà il proprio contributo, fammi sapere cosa ne pensi e se è possibile farlo. E' gradito l'intervento di qualche esperto in materia legislativa al fine di rendere il tutto fruibile senza problemi e nel rispetto della legge e della privacy. Grazie8 punti
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La percentuale di gente disonesta e' simile per tutti i Paesi ( piu ' o meno) . Non si tratta di accogliere o respingere gente quanto di abituarla a regole nette del vivere civile tanto piu ' in un Paese ospite Se uno arriva e dopo poco si rende conto che c'e' il far west e puo ' fare come gli pare abendo garantita l'impunita' allora sono dolori Se si e' colti in flagrante in altri paesi il carcere e' piu' difficile evitarlo, se sei recidivo in altri paesi le pene sono piu severe, l'occupazione di case abusivamente non punita porta a dei disastri sociali e NON esiste in altri paesi dell'Unione Mi domando perche' in Italia si debbano tollerare situazioni che non vengono tollerate da nessun altra parte in europa...8 punti
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All'amico Fabio tutta la mia solidarietà,non solo morale (se ti serve materiale per ripartire fammi un fischio) Spero ci sia almeno un elenco dettagliato, meglio ancora fotografico, così da tener bene gli occhi aperti. Qualche anno fa successe lo stesso all,amico Rollero, sempre di ritorno da Verona. Probabilmente la stessa banda, viste le similitudini. Mai augurare del male a qualcuno, mi hanno insegnato, ma in via del tutto eccezionale un tir che sbanda no ???7 punti
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A proposito di questo brutto evento riporto qui di seguito un intervento che ho postato in altra sezione, sperando che possa essere di utilità per il futuro. Buongiorno, mi permetto di intervenire in qualità di ex-Dirigente Responsabile del settore Furti di una Primaria Compagnia di Assicurazione. La mia esperienza di sicurezza si è sviluppata in 36 anni di attività, nell'ambito dei settori Civile, Commerciale, Industriale. Nell'ambito dei rischi Commerciali ho sempre seguito con particolare attenzione il settore Gioiellieri che, per tipologia ed appetibilità merceologica è molto vicina alla numismatica. Purtroppo ho assistito ad eventi ben peggiori rispetto a quello che è accaduto a Fabio, al quale rinnovo la mia solidarietà, immaginando il suo stato d'animo, che è il danno più pesante in questi eventi. Posso confermare che i momenti più delicati e rischiosi nell'ambito delle fiere sono proprio gli arrivi, le partenze e le soste in itinere, in particolare l'itinere di ritorno (come in questo caso). La prima raccomandazione che faccio agli amici Operatori del settore è quella di stipulare una polizza di assicurazione che oltre al rischio statico del negozio (furto e rapina), copra i rischi Mostre e Fiere, Portavalori e Spedizione (se si effettuano spedizioni di una certa consistenza). Con gli utenti che ho incontrato nell'arco della mia attività, ho sempre sostenuto che una copertura di questo tipo rappresenta la POLIZZA VITA dell'attività imprenditoriale, perché, quantomeno copre il danno economico, ed aiuta a ricominciare senza patemi di necessità finanziarie. Gli altri consigli di carattere operativo che posso dare sono i seguenti: 1- se si fanno molte mostre, è opportuno creare un vano blindato nel baule della macchina (nel caso di Fabio, probabilmente avrebbe sventato il furto); 2- possibilmente viaggiare almeno in due persone, non solo per motivi di sicurezza di questo tipo, ma bisogna prevedere possibili guasti dell'auto, o peggio ancora eventuali malori; 3- limitare il più possibile eventuali soste in itinere; 4- non fare mai gli stessi percorsi; 5- nelle fasi di scarico e ricarico in fiera, fare il gioco di squadra, uno sorveglia l'altro carica o scarica; 6- controllare sempre se nei pressi dell'auto ci sono persone che controllano i vostri movimenti (nel caso avvertire subito la security); 7- durante la manifestazione cercare di memorizzare volti di persone particolari che poi si rivedono nell'ambito del parcheggio (anche in questo caso avvertire la security); 8- utilizzare le nuove tecnologie di controllo a distanza; ad esempio inserire dei piccoli GPS all'interno delle valigie contenti il materiale, in modo tale di renderle immediatamente rintracciabili. L'ultima considerazione: gli Operatori in occasione di Fiere o Mostre dovrebbero costituire un Comitato che dovrebbe provvedere a richiedere ed ottenere determinati servizi di sicurezza e sorveglianza da parte degli Organizzatori, visto che pagate dei bei soldoni per gli spazi espositivi. E' impensabile che un parcheggio rimanga non controllato, la sorveglianza deve essere effettuata fino alla partenza dell'ultimo Espositore. Ovviamente ribadisco che le partenze alla spicciolata, prima del termine dell'evento sono altamente deleterie proprio dal punto di vista sicurezza, oltre che dal punto vista etico professionale. Una raccomandazione a Fabio, cerchi di reagire psicologicamente, pensando che, dal punto di vista personale, poteva andare molto peggio.6 punti
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Buona giornata Confermo quanto riferito da @@Giovanna! Io, insieme ad altri del "Cordusio" e non solo, siamo usciti dalla fiera alle 13.00 e siamo rientrati alle 15.00. Certo, come dice Giovanna, è questione di "spirito"; non sono pochi coloro che sono venuti a Verona per vedere e/o acquistare monete, ma anche per partecipare al pranzo, ritenendo quest'ultima un'occasione per socializzare ed incontrare persone con le quali condividono la passione per la medesima monetazione ed approfittare del pranzo anche per scambiarsi qualche moneta doppia. C'è tempo per essere il "collezionista solitario" (come ha scritto @@dabbene in un suo racconto), quando si gira per gli stand, ma ci può essere anche tempo per la condivisione, magari mettendo le gambe sotto un tavolo di ristorante. saluti luciano6 punti
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Buonasera a tutti: il weekend veronese è terminato e vi posto uno dei due acquisti. mi son spostato un pò più indietro rispetto al periodo che colleziono ma rimanendo sullo stesso metallo...quello rosso :D Queste tipologie monetali,ma in realtà tutto il rame di Ferdinando IV di Borbone,sono davvero difficili da trovare in conservazione ottimale....consapevole di non aver certo preso il massimo,penso che per la tipologia mi accontenterò. Gradirei i vostri pareri sulla conservazione chiaramente ed anche sull'eventuale rarità. un salutone alla sezione ed anche a tutti i partenopei con cui ho scambiato due chiacchiere al Veronafil ;) marco3 punti
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Caro Mario come si fa a saltare l'ormai consolidato pranzo per tutte le cose che hai scritto ne vale la pena (gioia) vorrei aggiungere quanti nuovi che vengono e domandano chi è Dabbene chi è Sonia ma chi è la Giovanna etc etc e noi e quel Sig. la e quella Signora la etc questo significa frequentazione del forum il piacere di conoscere chi più lascia il segno nelle discussioni nei ragionamenti etc etc questo è molto bello ed inclusivo dei nuovi che arrivano debbo però ahimè fare un reclamo la prossima volta portatemi un metro perchè non sono sicuro che la pizza misurasse un metro :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:3 punti
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TAGLIO : 1 euro STATO : Italia ANNO : 2002/... AUTORE : Laura Cretara - L e C sovrapposte in monogramma nella parte interna in basso a sinistra del quadrato TEMA : Uomo Vitruviano DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio Rigato (28 righe in verticale rispetto allo spessore della moneta) alternati per 3 volte La faccia nazionale riporta disegno dell'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, meno noto come “Homo ad quadratum et ad circulum”, con intorno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea e con sopra la testa e al di sotto della stella, ad ore 12, il monogramma della Repubblica Italiana (R e I sovrapposte). L'Uomo vitruviano è un disegno a matita e inchiostro su carta dalle dimensioni in cm di 34x24, realizzato da Leonardo da Vinci intorno al 1490. Leonardo, in viaggio per Pavia, nel giugno 1490, conobbe Francesco di Giorgio Martini che gli parlò del suo Trattato di architettura e del trattato De architectura, scritto in latino da Marco Vitruvio Pollione intorno al 15 a.C.. Tale trattato è l'unico testo sull'architettura giunto integro dall'antichità e divenne il fondamento teorico dell'architettura occidentale, dal Rinascimento fino alla fine del XIX secolo. L'opera è una delle fonti principali della moderna conoscenza sui metodi costruttivi degli antichi romani, della progettazione di strutture, sia grandi (acquedotti, edifici, bagni, porti) che piccole (macchine, strumenti di misurazione, utensili). Francesco di Giorgio Martini ne aveva tradotto alcune parti e Leonardo che non conosceva la lingua latina, per questo ne apprezzò, sicuramente, moltissimo la rielaborazione in volgare; così Leonardo apprese la lezione di Vitruvio. Leonardo da Vinci non fu né il primo né l'unico che tentò di tradurre graficamente la lezione vitruviana relativa alle proporzioni del corpo umano. Diversi studiosi proposero disegni simili a quello leonardiano che è l'unico che si è imposto come vera e propria icona. Il disegno è conservato al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia dal 1822, anno in cui il governo austriaco lo acquistò, con altri venticinque disegni di Leonardo, dagli eredi del collezionista milanese Giuseppe Bossi. In tale disegno Leonardo da Vinci sviluppò, dandone completa esemplificazione grafica, le affermazioni del De architectura circa le proporzioni tra le parti del corpo umano. L'idea di rintracciare anche nel corpo dell'uomo leggi numeriche e geometriche perfette trova giustificazione nel clima culturale dell'Umanesimo e del Rinascimento in cui l'uomo è considerato artefice del proprio destino e misura di tutte le cose: il disegno illustra le proporzioni del corpo umano in forma geometrica. Lo schizzo presenta nella parte superiore ed a piè di pagina, scritti chiarificatori ispirati agli scritti di Vitruvio. Nella parte superiore è presente il seguente testo: «Vetruvio, architetto, mette nella sua opera d'architectura, chelle misure dell'omo sono dalla natura disstribuite inquessto modo cioè che 4 diti fa 1 palmo, et 4 palmi fa 1 pie, 6 palmi fa un chubito, 4 cubiti fa 1 homo, he 4 chubiti fa 1 passo, he 24 palmi fa 1 homo ecqueste misure son ne' sua edifiti. Settu apri tanto le gambe chettu chali da chapo 1/14 di tua altez(z)a e apri e alza tanto le bracia che cholle lunge dita tu tochi la linia della somita del chapo, sappi che 'l cientro delle stremita delle aperte membra fia il bellicho. Ello spatio chessi truova infralle gambe fia triangolo equilatero» Mentre a piè di pagina è scritto: «Tanto apre l'omo nele braccia, quanto ella sua altezza. Dal nasscimento de chapegli al fine di sotto del mento è il decimo dell'altez(z)a del(l)'uomo. Dal di sotto del mento alla som(m)i- tà del chapo he l'octavo dell'altez(z)a dell'omo. Dal di sopra del petto alla som(m)ità del chapo fia il sexto dell'omo. Dal di so- pra del petto al nasscimento de chapegli fia la settima parte di tutto l'omo. Dalle tette al di sopra del chapo fia la quarta parte dell'omo. La mag(g)iore larg(h)ez(z)a delle spalli chontiene insè [la oct] la quarta parte dell'omo. Dal go- mito alla punta della mano fia la quarta parte dell'omo, da esso gomito al termine della isspalla fia la octava parte d'esso omo; tutta la mano fia la decima parte dell'omo. Il membro virile nasscie nel mez(z)o dell'omo. Il piè fia la sectima parte dell'omo. Dal di sotto del piè al di sotto del ginochio fia la quarta parte dell'omo. Dal di sotto del ginochio al nasscime(n)to del membro fia la quarta parte dell'omo. Le parti chessi truovano infra il mento e 'l naso e 'l nasscimento de chapegli e quel de cigli ciasscuno spatio perse essimile alloreche è 'l terzo del volto» Immaginando di sdraiare un uomo sul dorso e di puntare un compasso nel suo ombelico, Leonardo descrive una circonferenza tangente al suo interno la punta del medio delle mani e la pianta dei piedi: voleva determinare nelle parti costituenti il corpo dell’uomo delle proporzioni precise. L'uomo vitruviano fu scelto da Carlo Azeglio Ciampi, allora Ministro dell'Economia, quale soggetto per la faccia comune delle monete da 1 euro italiane, con contenuto profondamente metaforico: l'uomo come misura di tutte le cose.3 punti
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Ringrazio gli amici che hanno dato vita a questa bella iniziativa e che l'hanno mantenuta attiva sino ad oggi, sabato ho ricevuto diversi libri molto interessanti, che già ho iniziato a leggere con grande interesse. la numismatica passa attraverso i libri quanto attraverso le monete, ed è importante che nessuna di queste vie rimanga serrata. È stato un bel segnale per i giovani e per la numismatica in generale.3 punti
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Pensierino veloce: postare le foto in questa discussione può essere utile nell'immediato ma tempo un mese andranno dimenticate venendo sommerse da decine di altre discussioni e post come accaduto in passato... @@incuso Perchè ancora non si apre una parte del catalogo chiamata monete rubate/smarrite??? Ogni volta viene fuori questa esigenza e si rimanda. Io non capisco qual'è il problema! Basta mettere un controllo per cui non sia possibile per chiunque inserire le immagini ma solo sotto tuo controllo o chi ti pare a te. Lo ripeto: qual'è il problema quando i casi sono così eclatanti??????????'' Saluti Simone3 punti
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Taglio: 2 Euro Stato: Grecia Anno: 2002->>>> Incisore: Georgios Stamatopoulos Tema: Ratto di Europa da parte di Zeus sotto forma di toro. Tiratura: 2002: 75.400.000 (halandri) 2002: 70.000.000 (vantaa) (S) 2003: 550.000 2004: 30.000 2005: 1.000.000 2006: 1.000.000 2007: 25.000 2008: 1.032.522 2009: 1.000.000 2010: 607.500 2011: 37.500 2012: 32.500 2013: 24.000 2014: 17.000 Data di emissione: 1 Gennaio 2002 Descrizione del disegno: Europa, figura mitologica greca, rapita da Giove, raffigurato sotto forma di toro (la scena è tratta da un mosaico risalente al III secolo a.C). A sinistra le iniziali dell’autore e disegnatore "ΓΣ" Georgios Stamatopoulos; in alto a sinistra la scritta in caratteri greci “ΕΥΡΟΠΗ” (EIROPE); in alto a destra l’Anthemion (un fiore rappresentato in forma stilizzata), simbolo della Zecca di Atene; in basso il valore “2” seguito dalla scritta in caratteri greci “ΕΥΡΩ” (EIRO); nella corona in basso il millesimo di conio, diviso in due parti dalla 6a stella. Intorno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea (nel 2002, se coniata dalla zecca finlandese, all'interno della 6a stella vi è una S). Contorno: Finemente zigrinato con l’iscrizione " ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ * " (Repubblica ellenica) Materiale: Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%); parte interna nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%). Diametro:25,75 mm Spessore: 2,20 mm Peso: 8,5 g Europa è una divinità preellenica originaria dell'asia minore. Nella rielaborazione greca del mito Europa è figlia di Agenore e Telefassa, principessa fenicia di Tiro, viene rapita da Zeus che se ne innamora dopo averla vista raccogliere dei fiori in riva al mare. Il dio, dopo aver ordinato a Ermes, il messaggero degli dei di portare i buoi di Agenore sulla spiaggia si trasformò in un maestoso toro bianco e, unendosi agli altri bovini raggiunse il luogo dove Europa e le sue amiche stavano giocando. Mostrandosi docile si lasciò decorare e agghindare con ghirlande di fiori dalle fanciulle ma, quando la principessa gli salì sul dorso iniziò a correre e, superando il mare raggiunse l' isola di Creta. Qui Zeus rivelò la sua vera identità ed Europa divenne la prima principessa di Creta.3 punti
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caro Fabio ormai la "preoccupazione" di tutti noi commercianti ai convegni numismatici non sta piu' nel "seguire" e cercare di trattare nel migliore dei modi il cliente collezionista, ma avere mille occhi per tutte quelle "brutte facce" che si aggirano ai convegni :-( Sta diventando veramente un problema molto molto serio, che andrebbe affrontato dai vari organizzatori con la giusta competenza. Non mi vengono altre parole, ma come ha scritto Alberto e altri colleghi ti siamo vicini e speriamo di farlo non solo a parole. Massimo Filisina2 punti
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Ecco di cosa parlo, non tutti i mezzi ducati riportano la dicitura sicilia al dritto e al rovescio... in questo caso si. Pertanto essendo schiacciata la parte del conio della data, è impossibile dire che anno è ;)2 punti
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Monete circolari con foro Le monete circolari cominciarono ad essere prodotte, sempre mediante fusione, intorno alla fine del regno della Dinastia Zhou e sostituirono le monete a forma di coltello e vanga che erano difficili da trasportare e decisamente meno pratiche. Le monete circolari tuttavia si sostituirono gradualmente alle precedenti forme monetali e per un periodo circolarono insieme alle monete a forma di vanga e coltello, come testimoniato dai ritrovamenti di diversi ripostigli monetali. Il foro centrale, tondo o quadrato, che caratterizza queste monete, poteva essere utilizzato per trasportare le stesse con una cordicella; come già avveniva per monete più antiche. Una datazione più precisa della nascita della moneta circolare è difficile da stabilire: Wang sostiene che le monete circolari della Dinastia Zhou potrebbero essere state prodotte per la prima volta intorno al 250 a.C. per poi essere abolite dal sovrano Qin nel 221 a.C. Ban Liang with long script from Qin kingdom of Warring States. 6,2 gr. 32 m.m. Per maggiori informazioni: http://chinesecoins.lyq.dk/History/round_hole_coins.htm2 punti
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Che il sottosuolo di Roma sia ricchissimo di testimonianze storiche e’ risaputo e direi naturale ; in tutte le epoche questo sottosuolo , un vero e proprio “Pozzo di San Patrizio” , ha restituito di tutto , mura di edifici , sculture marmoree e bronzi , mosaici , marmi , tubature plumbee , oggetti di vita quotidiana quali ori , argenti , monete , pietre preziose , oggettistica varia , ecc. ecc. Trovare quindi in un piccolo sacchettino con all’ interno sei monete di Antoniniani , un anello d’oro con castone e tre coppie di piccoli orecchini in oro , quasi non fa notizia essendo questi tipi di ritrovamenti abbastanza frequenti e di piu’ grande importanza , avvenuti spesso nei secoli passati ; pero’ essendo stati rinvenuti pochi anni fa , tra il 1999 e il 2000 la notizia fu grande e pubblicata . Il ritrovamento avvenne , come sempre , casualmente , nel quartiere Esquilino in Via Turati , in occasione di scavi per la costruzione di un Albergo , che porto’ anche alla scoperta di una antica strada basolata non conosciuta prima e di una Insula ; in una antica canaletta di scolo delle acque fu trovato questo tesoretto forse contenuto dentro un sacchetto di stoffa in quanto gli oggetti erano vicini gli uni agli altri , ma del quale non e’ rimasta alcuna traccia ; tutti i gioielli , di tipo comune , e in relazione alle monete ad essi associate , risalgono almeno al III secolo , infatti i sei Antoniniani appartengono a : 1 a Gordiano III , 4 a Filippo I e 1 a Valeriano I , tutti emessi dalla zecca di Roma . La proprietaria di questo tesoretto non doveva essere molto ricca , vista l’eseguita’ dei preziosi , forse li perse per qualche disgraziata occasione che la costrinse a racimolare in fretta le sue cose piu’ preziose e il fatto che non indossasse i suoi orecchini e l’ anello , che ripose insieme alle poche monete , potrebbe significare che la cosa fu inaspettata , forse pericolosa e che la colse di sorpresa in casa al punto che prese in fretta i suoi tesoretti per poi probabilmente perderli .2 punti
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Esprimo tutta la mia solidarieta'. anni fa mi rubarono in casa e mi portarono via tutta la collezione, poco altro ed un po di danni :( fu un'esperienza psicologicamente dura (per fortuna ero assicurato e bene o male ho recuperato...). Non posso capire cosa si provi ad essere rapinati in Autogrill, specialmente del "magazzino" del proprio negozio. Ti auguro di recuperare il mal tolto o per lo meno di essere risarcito da un'assicurazione! buona fortuna2 punti
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@@alexelalex ciao ... guarda che nessuno ha detto che la moneta è falsa...! Ho solamente rimarcato il fatto che se nella tua richiesta aggiungesti un "per favore" .. sarebbe uno stimolo in piu' per poter avere risposte .... :nea:2 punti
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Ciao Vincenzo, difficile stabilirlo con precisione perchè si tratta di una moneta tradizionalmente molto difettosa e dove le debolezze e ribattiture sono quasi la norma. A parer mio è un 1609/1909. Mi spiego meglio: dopo la crocetta c'è un 1 e poi una sorta di 6 rovesciato, dopo quest'ultimo troviamo un numerale rotondeggiante, quindi uno 0 (cfr. immagine con indicatore). Considera che nella monetazione napoletana del '600 gli errori di punzonatura erano frequenti, nell'asta Varesi 42 Civitas Neapolis c'era anche un mezzo ducato 1609 con data errata NITIDA E BEN EVIDENTE 1909 anzichè 1609 (lotto 247). Ecco l'immagine. Peccato comunque per questa moneta, la data è pressoché illeggibile, se ci hai fatto un pensierino lascia perdere, ciao.2 punti
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Salve! Quanto mi dispiace.....purtroppo bisogna stare attenti il 100%, il 99 non basta. Io vivo e lavoro in austria faccio solo pochissime fiere, assolutamente non in italia..., e faccio proprio come spiegato perfettamente da claudioc47! Con tutti i furti e le rapine subite dai collegi in italia ultimamente oramai tutti dovrebbero aver capito che ci vuole piu attenzione anche da parte dei professionisti. Anch io, quest anno a monaco ho subito un furto con destrezza,e ravamo in 5(!!!!!!!!) al mio tavolo (7 metri) e non e bastato...danno? 30.000€...... State attenti e seguite i consigli di claudio! Saluti dall austria2 punti
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Buongiorno, mi permetto di intervenire in qualità di ex-Dirigente Responsabile del settore Furti di una Primaria Compagnia di Assicurazione. La mia esperienza di sicurezza si è sviluppata in 36 anni di attività, nell'ambito dei settori Civile, Commerciale, Industriale. Nell'ambito dei rischi Commerciali ho sempre seguito con particolare attenzione il settore Gioiellieri che, per tipologia ed appetibilità merceologica è molto vicina alla numismatica. Purtroppo ho assistito ad eventi ben peggiori rispetto a quello che è accaduto a Fabio, al quale rinnovo la mia solidarietà, immaginando il suo stato d'animo, che è il danno più pesante in questi eventi. Posso confermare che i momenti più delicati e rischiosi nell'ambito delle fiere sono proprio gli arrivi, le partenze e le soste in itinere, in particolare l'itinere di ritorno (come in questo caso). La prima raccomandazione che faccio agli amici Operatori del settore è quella di stipulare una polizza di assicurazione che oltre al rischio statico del negozio (furto e rapina), copra i rischi Mostre e Fiere, Portavalori e Spedizione (se si effettuano spedizioni di una certa consistenza). Con gli utenti che ho incontrato nell'arco della mia attività, ho sempre sostenuto che una copertura di questo tipo rappresenta la POLIZZA VITA dell'attività imprenditoriale, perché, quantomeno copre il danno economico, ed aiuta a ricominciare senza patemi di necessità finanziarie. Gli altri consigli di carattere operativo che posso dare sono i seguenti: 1- se si fanno molte mostre, è opportuno creare un vano blindato nel baule della macchina (nel caso di Fabio, probabilmente avrebbe sventato il furto); 2- possibilmente viaggiare almeno in due persone, non solo per motivi di sicurezza di questo tipo, ma bisogna prevedere possibili guasti dell'auto, o peggio ancora eventuali malori; 3- limitare il più possibile eventuali soste in itinere; 4- non fare mai gli stessi percorsi; 5- nelle fasi di scarico e ricarico in fiera, fare il gioco di squadra, uno sorveglia l'altro carica o scarica; 6- controllare sempre se nei pressi dell'auto ci sono persone che controllano i vostri movimenti (nel caso avvertire subito la security); 7- durante la manifestazione cercare di memorizzare volti di persone particolari che poi si rivedono nell'ambito del parcheggio (anche in questo caso avvertire la security); 8- utilizzare le nuove tecnologie di controllo a distanza; ad esempio inserire dei piccoli GPS all'interno delle valigie contenti il materiale, in modo tale di renderle immediatamente rintracciabili. L'ultima considerazione: gli Operatori in occasione di Fiere o Mostre dovrebbero costituire un Comitato che dovrebbe provvedere a richiedere ed ottenere determinati servizi di sicurezza e sorveglianza da parte degli Organizzatori, visto che pagate dei bei soldoni per gli spazi espositivi. E' impensabile che un parcheggio rimanga non controllato, la sorveglianza deve essere effettuata fino alla partenza dell'ultimo Espositore. Ovviamente ribadisco che le partenze alla spicciolata, prima del termine dell'evento sono altamente deleterie proprio dal punto di vista sicurezza, oltre che dal punto vista etico professionale. Una raccomandazione a Fabio, cerchi di reagire psicologicamente, pensando che, dal punto di vista personale, poteva andare molto peggio.2 punti
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Ritornando al cavallo con S di Federico, per completezza di informazione e per onesta' intellettuale vi posto in anteprima alcune parti della moneta :). Le foto intere non posso postarle in quanto gia' concesse per un libro in Catalunya, ma pubblico la parte interessante di D/ e R/. Come vedete esiste anche il cavallo di Federico con S :) .... quindi il cavallo della discussione potrebbe benissimo essere con la N in esergo , why not? :P2 punti
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Monete a forma di vanga (Spade coins) Le vanghe vere e proprie furono utilizzate fin dai tempi antichi come mezzo di scambio e di riserva di valore. Le monete in bronzo a forma di vanga, dunque, sono imitazioni di questi utensili che erano ovviamente più semplici da utilizzare e trasportare poiché di dimensioni ridotte. Cominciarono ad essere utilizzate già agli inizi del regno della Dinastia Zhou e costituirono il primo sistema monetario cinese, come ipotizzato dallo studioso Wang. Secondo la sua complessa teoria, esistevano due nomi per indicare le monete a forma di vanga: Bu e Qian. Il termine Bu non è mai stato associato in antichità alla vanga, ma Wang ritiene che in periodi successivi i termini Bu e Bo fossero utilizzati indistintamente per indicare sia la vanga che la moneta a forma di vanga. Il termine Qian invece è noto essere stato utilizzato nella letteratura antica per indicare le monete a forma di vanga, ma, secondo Wang, si farebbe riferimento a un altro tipo di vanga imitata dalle monete. Con l’evolversi della forma delle monete, che si allontanava progressivamente dalla forma di vanga, divenne necessario adottare termini differenti per indicare la vanga vera e propria e la moneta a forma di vanga. Così la vanga fu associata ai termini Bo e Tao, mentre la moneta a forma di vanga fu denominata Bu e Qian. Successivamente le “spade coins” furono associate solamente al termine Bu. Quando cominciarono a circolare le monete circolari (monete vere e proprie) il termine Qian venne utilizzato per indicare la moneta in generale, come avviene tutt’ora. Questo ha permesso a Wang di concludere che le monete a forma di vanga facessero parte di un sistema monetario in quanto associate per un certo periodo al termine Qian, utilizzato per indicare strettamente la moneta. Unità monetarie per le monete a forma di vanga erano il Liang e il Jin, che significa ascia; un oggetto che fu utilizzato in antichità, insieme a vanghe e pugnali, per la regolazione degli scambi. Secondo Wang una prova dell’esistenza di questo antico sistema monetario è riscontrabile in un’ode del periodo Western Zhou, scritto dunque non oltre il VII secolo a.C., data alla quale le monete a forma di vanga dovevano quindi già circolare. Per una datazione più accurata del sistema monetario, Wang esaminò dei reperti in bronzo con incisi il termine Bu (ad indicare le monete a forma di vanga), l’anno di regno e il nome di una regina della dinastia Zhou. Nel 1945, quando Wang formulò la sua teoria, si riteneva che il primo anno di regno della dinastia Zhou fosse il 1122 a.C. e quindi l’incisione studiata fu datata intorno al 1110 a.C. Oggi si ritiene che la dinastia Zhou regnò a partire dal 1045 a.C. e quindi il reperto studiato da Wang andrebbe datato intorno al 1033 a.C.: dunque, già nel 1033 a.C. circolavano in Cina queste monete. Tuttavia lo stesso Wang volle porre l’attenzione sulla pericolosità di basare una teoria così importante su un’unica fonte. Sinteticamente, è possibile raggruppare le “spade coins” in 4 categorie: 1. Prototipo di moneta a forma di vanga: diffuse tra XII e XI secolo a.C., con una forma molto simile alla vanga, ma più piccola. Gli esemplari più antichi non presentano alcuna iscrizione, che comparvero soltanto a partire dal 700 a.C. 2. Hollow handle spade (a manico cavo): diffuse intorno al 400 a.C., ne esistono di due tipi; con le “spalle” e i “piedi” a punta o con “spalle” piatte e “piedi” leggermente curvi. Presentano delle legende che possono indicare numeri, nomi di luoghi o zecca di produzione. Vanga del tipo "spalle piatte" con manico cavo 3. The old spade (vecchia vanga): tra il 400 e il 340 a.C. Questo tipo evolve dalla vanga a manico cavo con spalle piatte. Non mantiene il manico cavo e la “lama” della vanga è divisa in due “piedi” quadrati separati. Esistono tre nominali di questa tipologia: 2 jin, 1 jin e ½ jin. 4. Late spade: si tratta degli esemplari più tardi, diffusi tra il 340 e il 250 a.C. Ne esistono 4 tipologie differenti e due nominali con diverse dimensioni: il più grande dal valore di 1 liang e il piccolo dal valore di 12 Zhu o ½ liang. Periodo Warring States Tra il 476 e il 221 a.C.2 punti
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Salve, volevo chiedere il vostro parere su questo carlino in merito a conservazione e valore. Grazie sin da adesso1 punto
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Conforta il tuo amico, è una patacca, più assimilabile ad un gadget.... oltre tutto ha la placcatura con leggero sentore di pesce :lol: :lol: saluti TIBERIVS1 punto
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Va bene che si tratta di un moneta rara, ma 10 milioni di euro mi paiono un po' troppi!1 punto
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moneta rara,autentica e a mio parere in MB/BB come conservazione. complimenti marco1 punto
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Del IV tipo......moneta non facile da trovarsi, gli imberbi sono sempre rari, tranne l'annata 36, per me BB 90/100 euro.1 punto
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Esatto...sono i segni causati dalla macchina confeziona i rotolini...infatti questi segni si trovano sulla prima e sull'ultima moneta del rotolino...1 punto
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Mala tempora currunt, tutta la mia solidarietà e terrò anch'io gli occhi aperti, speriamo di beccarli Colgo l'occasione per trasmettervi una nota positiva e per fare un personale, vivo ringraziamento Alla fine pranzo conviviale del sabato mi sono alzato per andare al bagno, mio figlio mi ha seguito di li a poco non avvedendosi che sulla sedia era appeso il borsello contenente le mie monete. Alcuni dei commensali che non conoscevo personalmente mi hanno praticamente braccato per restituirmelo. A loro tutta la mia simpatia e la mia gratitudine R.1 punto
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Massima solidarietà anche da parte mia. Speriamo arrivino notizie positive. Marfir1 punto
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@@Luca_AT in realtà quell'articolo narra diffusamente delle vicissitudini inerenti al ritrovamento in sé con tutti gli strascichi giudiziari. Entra poco nel merito dal punto di vista numismatico come già detto da @@monbalda. Se mi mandi in privato la tua email, da qualche parte devo averlo quell'articolo.1 punto
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Caro @@Luca_AT, forse potremmo aiutarti anche io e @@fra crasellame per questo, visto che (insieme anche a qualche altro amico esperto di specifiche monetazioni) stiamo ri-studiando in modo approfondito quel ripostiglio, che non è stato pubblicato analiticamente da Ginnetti nel testo del quale hai fatto richiesta. Magari ci sentiamo noi tre in MP nei prossimi giorni (anche se so già quale potrebbe essere il centro dei tuoi interessi ;)). Un saluto cordiale MB1 punto
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Ciao Bello !! Devo averlo già visto da qualche parte .....Per me si tratta di un Raffaele Adorno proprio per via di quella sigla I ....1 punto
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Buongiorno amici di Zena, Corsi e tutti, new entry in collezione di tre minuti che dovrebbero essere di Prospero Adorno, Carlo VII e Agostino Adorno. Con calma li posterò tutti e tre adesso partiamo da quello di Prospero (0,60 g) che presenta una sigla che non ho mai visto nel catalogo I + rosetta...cosa ne pensate. Daniele ovviamente puoi aggiungerlo in catalogo. Un caro saluto Antonio1 punto
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Ciao @@elmetto2007, guarda in questi anni ne ho viste di cotte e di crede con le monete... Ho visto centesimi periziati in FDC rosso da periti si serie A...,.non posso far nomi, e una volta aperte al tocco si notava che avevano fatto un bagno miracoloso... Conosco purtroppo chi ricrea il lustro sulle monete con un risultato molto decente..... Ecco perchè uno dei motivi per cui "odio" le monete chiuse è che per quanto ci metti tanta attenzione nel giudicarle con la bustina, una volta aperte possono riservare sorprese...non sempre belle Chiudo rimarcando e appoggiando il tuo pensiero.....sono tutte porcate.... Saluti ;)1 punto
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Beh però se il venditore la vende come medaglia e non la spaccia per moneta reale non si potrà mai parlare di truffa e attenzione anche ad usare questa parola, è stato ribadito già più volte sul Forum. E questa neanche riporta un simil 2 come valore quindi penso che sia una mossa furba, ma nessuna violazione o raggiro.1 punto
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Vorrei fare un parallelismo: leggi e giudici due giudici che esaminano un medesimo caso possono essere d'accordo sul giudizio o totalmente difformi nel giudizio eppure la legge è quella... ma viene interpretata un esempio papale papale è ricorrere in appello: se si ha "ragione" allora il giudizio precedente è diverso rispetto al nuovo ecco, la conservazione è come la legge: oggettiva nel suo essere, ma soggettiva nella sua interpretazione!! o volendo fare un altro esempio più vicino a tutti: il giuoco del calcio. L'arbitro o per meglio dire - il direttore di gara - applica un regolamento (che è unico per tutti).. ebbene avete mai seguito le varie trasmissioni con gli ex arbitri di calcio (Tombolini, Graziano Cesari, Paparesta)? Sentiamo il parere discordante a volte, altre volte è concorde. Giudizi diversi espressi con metodologie diverse: il direttore di gara si trova sul campo e valuta in tempo reale, immerso nella situazione. "l'arbitro-opinionista" invece giudica un replay, senza la fretta di dover prendere una decisione in una frazione di secondo e guardando l'immagine più e più volte, al rallentatore, con ingrandimenti digitalizzati. Il discorso è sempre lo stesso: "non esistono fatti, ma solo le sue intepretazioni" credo che non sia un problema di codice quindi, ma di sensibilità nel giudizio di stima finale: se l'interpretazione è buona può bastare anche un normalissimo contafili, ma se si manca di esperienza e di giudizio pur avendo strumenti così potenti e precisi, si rischia di far peggio spesso sulle foto veniamo bacchettati per la "conta dei segnetti"... sotto un microscopio qualsiasi superficie appare scabrosa... volendo fare un paragone con gli americani (che guardano le monete con spirito più critico-tecnico) io vi chiedo: un Mint State 65 per PCGS ... lo sarà anche per NGC, ICG o ANA?1 punto
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Se qualcuno riuscirebbe a fare una razzia (so che è difficile per il Vaticano) avrebbe le mie grazie perchè se già la prima proof italiana è andata a ruba in quel modo, immagino quella vaticana1 punto
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Cowrie shells I primi “oggetti” a circolare con valore monetale (ma non come moneta in senso stretto) furono le “cowrie shells” ovvero i gusci di un gasteropode marino. Le cowrie shells, denominate bei (), cominciarono a circolare intorno al 2000 a.C. e vennero utilizzate per centinaia di anni durante i regni delle dinastie Shang e Zhou. Le conchiglie rappresentarono un’ottima soluzione come riserva di valore per le piccole transazioni quotidiane in quanto soltanto i sovrani potevano permettersi di raccoglierle nei mari all’estremo sud del territorio cinese per poi metterle in circolazione. Inoltre una conchiglia naturale era impossibile da contraffarre. Tuttavia esistono imitazioni di cowrie shells, di periodi più tardi, in vari materiali, tra cui osso, pietra, ceramica, giada, argilla, ma anche argento, bronzo e bronzo dorato. Non è però possibile stabilire con certezza se anche queste imitazioni ebbero un uso monetale come le conchiglie naturali: è possibile ritenere però che le imitazioni in metallo (bronzo e argento) abbiano svolto questo ruolo, mentre le altre imitazioni abbiano avuto perlopiù un ruolo di oggetto votivo utilizzato nelle cerimonie funebri. Inoltre le cowrie shells, naturali e non, presentano talvolta uno o più fori probabilmente per essere inserite in corde per facilitarne il trasporto. 1700 a.C. – 771 a.C. circa Cowrie shell, guscio naturale. Imitazioni in osso e in argilla1 punto
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