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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/29/14 in tutte le aree
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Ciao a tutti. A distanza di oltre un anno dalla preparazione dell'interrogazione, siamo riusciti finalmente ad ottenere ciò che ci eravamo proposti di fare. Va detto che il risultato non sarebbe stato raggiunto se non vi fosse stato l'interessamento determinante di una Persona, che al momento non desidera essere nominata ma senza la quale non ce l'avremo mai fatta. Vorrei ricordare che in tutto questo tempo nessuno si è mai degnato di rispondere alle nostre richieste....vediamo se adesso qualcuno si scomoderà a farlo. Qualora, nonostante l'interrogazione, arrivassero risposte "fumose" o, peggio, non arrivassero risposte (in Italia tutto può succedere), il prossimo passo sarà quello di predisporre un "memoriale" sulla vicenda ed affidarlo alla Redazione della trasmissione "REPORT" di RAI 3, affinché venga avviata una pubblica inchiesta giornalistica, come quelle a cui ci ha abituato da tempo la nota trasmissione della RAI. Chissà che finalmente il famoso "muro di gomma" una volta tanto possa essere perforato........ :crazy: Saluti. Michele8 punti
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Presento un recente acquisto, uno Scudo Au di Carlo V; proviene da un'asta da poco terminata ma era apparso anche in altre aste in precedenza, sembra riscuotendo comunque poco interesse. Mi sono lasciato tentare e l'ho presa, visto che anche questa volta non interessava. Mi direte poi voi se ho fatto bene ... Si tratta di un comune scudo di Carlo V con la R nel 4° quarto, comune, PR 11c; l'ho preso un pò perchè mi mancava come tipologia un pò perchè presenta quella che mi sembra una particolarità non comune nella scritta al D/ (stemma) e cioè l'uso di caratteri molto più piccoli rispetto al resto per la S di CAROLUS e la V che stà per 5°. A voi i commenti :rolleyes:4 punti
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Oggi vorrei porre alla vostra attenzione un rarissimo denaro di Carlo I d'Angio', MIR 169, Sphar 222 (Federico IV) Al D/ riporta la testa coronata ed ovviamente l'inizale del nome del Re : K, che pero' spesso non e' visibile in questi denari spesso in bassa conservazione. Quiasi tutti lo confondono coi tipi di Federico II oppure con i denari Aragonesi. Addiruttura Sphar lo confuse con un denaro di Federico IV (n.222). Vi svelo il segreto per riconoscerlo subito : la differenza principale sta nella corona del Re, come vedete chiaramente c'e' un GIGLIO :) , ovviemente simbolo della sola casa Angioina :). L'esemplare postato e' SPL e veramente uno dei piu' belli che ho visto, pesa 0.57g.4 punti
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Concordo che il ritratto non è proprio canonico, il mento mi sembra stranamente sporgente e la corona rostralis ha un aspetto inusuale. Ovviamente questo Agrippa non è Menenio, ma, scusate, ne approfitto per un piccolo off-topic: nel link di Wiki, a proposito del discorso di Menenio Agrippa alla plebe, non è spiegata una cosa... mi è venuta in mente perchè un paio d'anni fa il nostro amministratore delegato, quando stavamo minacciando uno sciopero, ha tirato in ballo questo apologo per calmare le acque, e lo sciopero non c'è mai stato. Io purtroppo (o per fortuna...) non ero presente. Secondo la mitologia politica romana narrataci da Tito Livio, Menenio Agrippa riuscì a convincere i plebei, impegnati nello sciopero rivoluzionario sul Monte Sacro, a riprendere il loro posto nella città, con un famoso apologo. Nella sua favola si raccontava come le mani, che erano scese in sciopero perché stanche di lavorare per uno stomaco che appariva loro ozioso e parassitario, dovettero presto rendersi conto che erano loro le prime ad essere indebolite dalla protesta, che lasciava non solo lo stomaco, ma l'intero organismo senza nutrimento. Applicando così al corpo sociale una metafora organicistica: la società è come un organismo, il cui buon funzionamento complessivo permette la sopravvivenza di tutte le sue parti; se uno dei suoi organi incrociasse, per così dire, le braccia, non verrebbe meno solo l'organismo, ma anche l'organo che avesse preteso di far valere il proprio interesse particolare contro quello della totalità. Questo apologo, però, ha una caratteristica singolare: esso diventa falso nello stesso momento in cui sorge il bisogno di raccontarlo... Agrippa intende richiamare i plebei alle loro presunte responsabilità nei confronti del tutto, ma, nel far questo, non applica una metafora organicistica alla società, bensì, piuttosto, una metafora sociale all'organismo. Gli organi di un organismo sono tali perché lavorano in interazione coll'organismo, e non possono entrare in sciopero in nome di loro ipotetici interessi particolari. Il fatto che i plebei siano entrati in sciopero implica che la necessità organica del tutto, se mai esistita, sia venuta meno , tanto che Agrippa sente il bisogno di richiamare i plebei al dovere usando uno strumento di persuasione, l'apologo, che deve essere valutato dalla loro libertà e dalla loro capacità di calcolo razionale. I plebei fecero ritorno alle loro occupazioni, senza considerare che nel corpo umano la distribuzione del nutrimento dallo stomaco alle membra è inevitabile, mentre la distribuzione delle risorse tra gli uomini dipende dalla percezione del senso di giustizia e dall'organizzazione della società. La storia insegna, è che purtroppo nessuno impara...4 punti
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Un po' come i famosi 80 euro donati da qualcuno e poi ripresi con l'aumento di certi balzelli a fine anno ......... anche re Federico fece una simile mossa ma in maniera più professionale: introdusse carlini e mezzi carlini in argento di buona lega per riparare il danno creato dall'argento coniato durante il breve regno di Ferdinando II d'Aragona (Ferrandino) ma sul rame monetizzò con lo stratagemma del sestino! :blum:4 punti
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Ma voi trovate normale che oggi si debba arrivare a fare delle analisi del tenore di cui sopra per 'arrivare a farsi un'improbabile idea' se una moneta sia buona oppure no ... Quando invece una moneta, soprattutto dei Grandi Maestri , come sono quelle oggetto di molte discussioni in questo thread , dovrebbe 'urlare' la propria autebticita' ( se veramente genuine naturalmente) ... Io invece da un po' di tempo sento un silenzio assordante da parte delle monete e invece un brusio di fondo che sta diventando una cacofonia da parte di tutti gli altri : collezionist arrabbiati sospettosi ( spesso a ragione) di prendere fregature Commercianti arrabbiati perche ' le loro monete vengono poste in discussione Il parco buoi che non sa che pesci prendere ed e' sempre pronto a seguire l'ultimo pifferaio che li seduce Piu' una pletora di personaggi vari , diciamo di rincalzo , che viene a perorare l'autenticita' o meno delle monete in discussione a seconda degli jnteressi delle parti che rappresentano Mi chiedo : e' ancora numismatica ? Non e' che ci siamo allontanati un po' troppo ?4 punti
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Siamo addolorati per questa tua decisione e non possiamo che prenderne atto. Un caro saluto4 punti
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Molto particolare questo Sestino (2 Cavalli) di Giovanna e Carlo, ribattuto su 1 Cavallo Aragonese di Ferdinando :). La moneta iniziale era 1 Cavallo, con un colpo di martello e' diventata 2 Cavalli ... quando si dice "la moltiplicazione dei pani e dei pesci" hahahah :)3 punti
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Grazie a tutti. Come diceva un famoso comico anni fa : "ho vinto quaccheccosa ?" :D Sinceramente non me l'aspettavo... Però è un incentivo a proseguire in questa direzione e ne sono felice. Ciao ! :beerchug:3 punti
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http://www.deamoneta.com/auctions/view/94/1160 RIC 90, BN 195, S 1865, C 72 Quadrans Dritto:. TICLAVDIVSCAESARAVG - Modius Rev: PONMTRPIMPPPCOSII - Grande S C.3 punti
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vi vorrei fare notare una foto che potrebbe anche spiegare quella riga che a me sembra potrebbe essere il bordo dell'esemplare Nomos. inoltre vedete nel Nomos quella che sembra una frattura sull'ala della vittoria che nel ACR diventa un ripieno. idem quella che sembra una frattura sotto il carro che diventa una riga piena. a voi i commenti . che ne pensate?3 punti
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Bell'esemplare di denaro. La caratteristica della x intersecante la lettera R, la evidenzio in un articolo su Panorama Numismatico maggio 2014, http://www.panorama-numismatico.com/panorama-numismatico-nr-295-maggio-2014/ dove faccio una piccola integrazione al prezioso articolo di Maurizio Bonnano, riproponendo per intero l'articolo di Bonanno. Il Bonanno attraverso un'attenta lettura della legenda aveva riclassificato questo denaro, attribuendolo a Carlo d'Angiò e non a Federico IV o Giacomo d'aragona, come segnalato da Rodolfo Spahr. Antonio3 punti
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Non solo i tuoi post arricchiscono ulteriormente le nostre discussioni ma ti dirò di più: sei invitato a partecipare più spesso alle discussioni su queste monete perchè ho notato che hai scritto cose in linea con il mio pensiero. Non stai svilendo nulla, tutt'altro, l'interesse che stai mostrando nei nostri confronti ci gratifica. Scrivi pure. Considera che @@vox79 (lo dico in generale perchè se leggi è così in quasi tutte le discussioni) fa battute solo verso coloro che considera amici, quindi rispondilo pure a tono perchè in fin dei conti è bello dare alle discussioni un pizzico di pepe ed allegria :blum: . Ciao :good: :hi:3 punti
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questi invece, i Tolleri di Livorno chiamati "PORTO" sotto Cosimo III con la veduta della banchina, dei vascelli alla fonda e del faro, sempre con l'auspicio per i naviganti nel retro della moneta che entravano nel porto: ET PATET ET FAVET date importanti e molto rare, di cui la variante del 1698 senza il vascello alla fonda davanti la torre.3 punti
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Sì, col solo pensiero! Ora, purtroppo, ho smesso ... mi costava molto e non riuscivo ad abbattere i costi (elettricità, smalti, argille varie, ecc) perché gli amici mi fregavano tutto senza contribuire alle spese. Non so vendere ... sono una frana! Pensa che per effettuare i miei esperimenti, in un solo mese, sono riuscito a pagare 4.500.000 lire di elettricità ... un record. :D Ti lascio immaginare le liti in casa. Beh ... l'ho continuato a fare a scuola, ma per poco tempo, abilitando alcuni alunni alla professione. Alcuni, oggi, vivono grazie a questa attività e ne sono fiero. ;)3 punti
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Salve,come al solito volevo presentarvi l'ultima arrivata in collezione :hi: Saluti2 punti
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Oggi mi sento buono , vi faccio un bel regalo :). Che ne dite di questo gigliato con doppia croce all'inizio della legenda del R/? Ne avete gia' visto qualcuno simile?2 punti
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Ciao, volevo tornare e motivare il mio parere su questa moneta. Per quali motivi ho proposto che non sia un'emissione "centrale"? E' semplice per chi ha una certa dimestichezza su questa moneta, abbastanza comune. Il ritratto non è assolutamente quello consueto. Osservate la comparazione, abbastanza palese nelle differenze: La fattura è abbastanza buona, alterata da una lieve usura superficiale dei rilievi. Ma il ritratto non è quello di Agrippa ripeto, al limite mi ricorda Druso... notate la fattura della corona rostrale, quasi assente e non frontale ma quasi sommitale, la posa del volto, il naso, lo sguardo che non è fiero, quasi aggrottato. Anche il rovescio è abbastanza buono, si nota il delfino sulla mano di Zeus, parte della veste che scende dalla spala e una traccia del tridente. Notate la "S" che non è in linea, come orientamento, con la "C". La mia ipotesi che si tratti di una copia fusa è avvalorata appunto dall'aspetto del ritratto. La richiesta del diametro era indirizzata a capire se questo era inferiore alla norma (tra i 27-30 mm); utile sarebbe risultato il peso. Perchè il peso? Se un asse ufficiale del periodo si assesta attorno ai 10-11 g, allora un dato inferiore sarebbe indicativo del fatto di trovarsi in presenza di una copia antica. Questa imitativa, apparsa su Vcoins e caratterizzata da una certa sommarietà stilistica, pesa 5,5 gr.! http://www.vcoins.com/es/stores/incitatus_coins/79/product/agrippa_ae_as_gallic_imitative_neptune_holding_trident_26mm_55g/164355/Default.aspx AGRIPPA AE imitative as. M AGRIPPA L F COS III Head left, wearing rostral crown. Reverse - Neptune standing, head left, S C at sides. RCV 1812. 26mm, 5.5g. A lightweight Gallic imitative issue. Notate ben quest'ultima frase.... Gallic imitative issue. Perchè in Gallia nel periodo circolavano un sacco di imitative dell'asse di Agrippa, spesso fuse. E' per questo motivo che ho parlato di "moneta fusa"... anche se in realtà avrei dovuto parlare di "imitativa gallica". Il fatto che venga da Augusta Prætoria (Aosta) mi rinforza questa sensazione... senza conoscere il peso. ;) Ciao Illyricum :)2 punti
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Gesù, capisco che siete giovani, ma una foto non modificata con effetti speciali degli anni '10 sarebbe più utile all'identificazione...2 punti
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Ecco allora le mie "visioni": il primo in alto (ci vuole molta fantasia ...eh) mi sembra compatibile con i minuti di Raffaele Adorno con sigla finale I rosetta (lo so che non c'è nel catalogo ...ma si conosce questa sigla) : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV20/6 il secondo sarei abbastanza sicuro che sia un Luigi XII: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV42/10 e il terzo un minuto dei dogi biennali http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/22 Ci ho azzeccato?2 punti
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Cari tutti, secondo Voi, perché Nomisma ha dato come grado di conservazione a questo Carlino 1701 SPL+ quando nella scala di NCG AU58 corrisponde al nostro qFDC? ... una svista, un errore voluto? Personalmente ritengo, da ricerche effettuate on line (spero in una smentita dimostrata con immagine) che la moneta di seguito postata sia, al pari del Carlino (2° tipo) dell'asta CIVITAS NEAPOLIS 2003, tra le migliori apparse sinora. Cosa ne pensate?2 punti
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Buonasera, vi posto altri 3 minutini che mi girano nella ciotola da diversi anni, questi (a mio parere)sono impossibili da identificare. Grazie2 punti
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Quà ce ne stà una che sicuramente @@francesco77 non tiene :blum:2 punti
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Ormai non mi stupisco più di niente! Questa è una chicca! Con i due punti non l'avevo mai vista ! E credo di essere stato in buona compagnia. Per gli amici, una primizia.2 punti
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Grazie Andrea. A me questo tetra piace per lo stile, la compattezza e il significato simbolico delle ‘antlers’, che a differenza delle ‘horns’(corna permanenti) sono corna che cadono e ricrescono ogni anno come le foglie e quindi richiamano la fertilità e la rinascita. Inoltre sono caratteristiche del cervide maschio (ricordo l’album di Riccardo Cocciante ‘Cervo a primavera’). Le renne fanno eccezione, ma si sa, loro stanno con Babbo Natale!... :angel: E’ capitato che incidentalmente il ramo di palma fosse scambiato con questo simbolo, ma il ramo è ben diverso come si vede in questo esemplare che secondo me entra di diritto tra le monete più attraenti del Grande. KINGS of PERGAMON. Attalos I. 241-197 BC. Tetradrachm (Silver, 16.88 g 12), Alexander type, c. 215-200 BC. Head of Herakles in lion skin headdress to right. Rev.ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Zeus seated left on high backed throne; holding eagle in his right hand and long scepter in his left; to left, ΔΙ over palm branch. Price 1485. A lovely Hellenistic tetradrachm on a broad flan. Toned. Extremely fine. apollonia2 punti
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Scusate per la qualita' della foto ma ero incasinato.Comunque si vede bene quanto sia scollata la coincard.Su tre questa e' l'unica davvero scollata.Mi fa pensare che fosse di un'altra nazione.La media quindi e' una su tre?ridicoli comunque..@@matcor hai proprio ragione ma la smettano di venirmi a parlare dell'onesta' dei "paesi del Nord" perche' a me paiono buffoni come tutti.2 punti
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taratatatatata..... dai e dai qualcosa si è mosso..... leggete un po' qua..... Ringrazio pubblicamente il Deputato della Repubblica che si è preso l'onere di riesumare questa favoletta che nessuno aveva voglia e/o desiderio di raccontare.... Ah...come soffro... La notizia in verità la sapevo da un paio di giorni, ma ho preferito attendere, giusto il tempo per trasmettere l'interpellanza al mio Comando, facendo seguito all'articolo che scrissi a suo tempo sulla vicenda....non si sa mai! :crazy: Atto Camera.pdf2 punti
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ne metto altri due di Tolleri per far vedere bene la bellezza di questi in conservazioni eccezionali, io li ho del 1700 e del 1685 della stessa conservazione e identica patina. poi ve li farò vedere un giorno.. sono fantastici!2 punti
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E' un gettone di trasporto utilizzato in vari luoghi del territorio americano e non le informazioni che ho trovato le puoi leggere a questo link2 punti
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La moneta è stata studiata dalla Travaini (Travaini HAD n° 113) ed è presente nel MEC (MEC 14 n° 659). Non è scontato che spahr abbia fatto confusione. Al n. 222 per Federico IV, Spahr segnala una leggenda H:DEI:GRACIA, mentre la moneta in oggetto presenta la legenda (puntino) k (puntino) D'I GRACIA (puntino) Se Spahr sbagliò, lo fece ragionevolmente perchè la moneta che aveva osservato per il catalogo era in pessima conservazione, tanto da confondere la K con la H e D'I con DEI. In quanto a tale moneta, anche assumendo che lo zecchiere di Federico IV abbia inserito una K al posto della H, ossia che si tratti di una moneta di Federico IV con un errore nella composizione della legenda, lo stile delle lettere a mio avviso porta inequivocabilmente verso Carlo d'Angiò (ovviamente quest'ultima argomentazione è personale e opinabile, per cui possiamo discuterne serenamente).2 punti
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ok vista, scusate... ero solo al primo caffé :D Comunque mi sembra un problema di ribattitura o scivolo di conio, guardate ad esempio la I di REGIS2 punti
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E' una bella idea per l 'agora' ...ci sono tanti artisti e comunque appassionati di arte e delle sue applicazioni sul forum...ci potrebbero insegnare e condurci nell' analisi, commenti, riflessioni in tanti campi.... d'altronde quante volte abbiamo detto che le monete, le medaglie sono opere d'arte? Monete, medaglie, arte....ma i collegamenti col mondo dell'arte passata e attuale possono essere veramente infiniti.... Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum2 punti
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Ai mercatini ho fatto i migliori affari numismatici della mia piccola carriera di collezionista, soprattutto nei banchi di cianfrusaglie varie. Poi ho conosciuto tanti commercianti di monete, tra cui alcuni seri e preparati, qualcuno burbero, altri ingiudicabili. Per me restano un bel mondo. Tanti anni fa una domenica andai per conto di un caro amico a ritirare delle monete d'oro del regno che un altro amico aveva portato per suo conto a periziare da Tevere. Ritiro le tre monete e vado a fare un giro tra i banchetti, mi avvicino al banco di uno che vendeva monete e chiedo di vedere un album che teneva in macchina e faceva vedere solo ad alcuni clienti. Mi risponde che in quell'album teneva le monete più belle e che difficilmente avrei trovato monete per me.........lasciando intendere che vista la mia giovane età non avrei potuto permettermele. Sfoglio l'album con calma e a parte le spighe e le api in alta conservazione cerano alcune monete in argento del tipo 2 lire 14-15-16 in alta conservazione, insomma niente di particolarmente importante. Chiudo l'album e con la stessa scortesia che aveva avuto nei miei confronti gli dico " Ha ragione qui non c'è niente per me" e facendogli vedere un 100 lire fascione " quando avrà monete del genere mi faccia in fischio", ancora ricordo la sua faccia.2 punti
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Cari frequentatori della sezione e utenti di passaggio, vi propongo una discussione in cui ognuno di noi presenti uno stemma rappresentato su una moneta di nostra pertinenza. Le monete europee tra Cinque e Settecento mostrano splendidi stemmi, sia su grandi emissioni in oro e argento, sia sui pezzi spiccioli. Sarebbe un bel modo per creare una specie di rassegna araldica, che potrebbe essere utile anche per altri studiosi e appassionati. Direi che sarebbe opportuno postare sia la moneta nella sua totalità, sia un particolare dello stemma. Dai, fatevi avanti!1 punto
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Qualche elemento in più su questa moneta: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b152/b152.html Olinto, Apollo e la lira: replica Saluti. Giulio De Florio1 punto
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Ecco qui invece i Tolleri di Livorno chiamati "fortezza" coniati dal 1707 sotto il Granduca Cosimo III sino al Granduca Gian Gastone 1725 ultimo della dinastia Medicea. nel retro la solitica scritta di buon auspicio a chi entrava nel porto "ET PATET ET FAVET" con l aggiunta della parola "FIDES" sotto la raffigurazione della fortezza Medicea del porto di Livorno. il valore di questi Tolleri era di 6 lire e il loro peso di circa 27 grammi d argento. il 1711 è la stessa conservazione della mia.. saluti Rodolfo1 punto
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A Verona andrò alla ricerca di un 50 lire. Spero di trovarlo come piace a me... Leggendo che il vero fdc non esiste, mi accontento del meglio che posso trovare :p1 punto
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Ricevute anche io.Tutte e tre belga ovviamente.Ma la cosa buffa e' che una e' totalmente scollata. @@cig avevi pienamente ragione te. Quando e' vero e' vero.Ora mi vengano a raccontare che solo gli italiani fanno i magheggi e poi gli spezzo le gambe.Tutto il mondo e' Paese.Inutile spacciarsi per paesi seri.Sotto sotto siamo tutti uguali.1 punto
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Ciao, Delle serie ordinarie io non ho le cinque zecche ma solo una.Del 2002 e del 2008(la prima emissione euro e la nuova cartina-ho fatto 2008 per tutte le nazioni visto che alcune hanno cominciato dal 2007 e altre dal 2008 allora ho preso il 2008 cosi' le ho tutte). Per i due euro commemorativi invece ho tutte e 5 le Zecche per ogni emissione. Se decidi di seguire le cinque zecche allo stesso modo(sto parlando della serie ordinaria)bisogna che anche della Grecia 2002 tu faccia le due serie(serie mista e serie solo con zecca di Atene) Penso che tu ti vada a infiliare in un vespaio senza capo ne coda.Anche perche', visto lo scarso valore, il gioco non vale la candela. Mio parere ovviamente;)1 punto
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@@sulinus non me lo avevi mica detto però che prendevi anche questa sei proprio che tenti il tutto e per tutto :diablo: ma non vincerai hahahha bella mi piace tanto, qspl per me :acute:1 punto
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Beh, intendevo dire che era l'incisore ad averla fatta cosi... parlavo infatti di impressione sul conio, non sul tondello; in sostanza una doppia punzonatura del conio come ne esistono tante, anche se in genere meno evidenti, in tutta la monetazione napoletana, solo che qui è probabilmente voluta come correzione. Se è giusta quest'ipotesi credo che possano esserci ancora in giro altri esemplari di monete coniate con quel preciso conio e quindi presentanti anche quella particolarità.1 punto
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Federico III d'Aragona introdusse il Sestino proprio per fregare il popolo. I dati ponderali di questa moneta sono identici a quelli del precedente Cavallo , ma vale il doppio :)1 punto
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Un dislivello su un conio del grande incisore? Lo trovo assai improbabile; io credo che così come un grande pittore sceglie attentamente la sua tela prima di iniziare a dipingere, così avrebbe fatto un grande maestro dell'incisione, dubito che averebbe scelto un supporto difettoso. E poi a me quella non sembra un dislivello ma una linea (dunque una linea incusa sul conio). Così come per il pertinace dell'altra discussione, anche qui non voglio favorire nessuno e non spiegherò cosa ha generato per me quella linea, ma mi aspetto che, chi scrive sul forum prevalentemente per esprimere giudizi tecnici sui falsi e le tecniche di falsificazione, dimostrando spesso molta competenza, possa capire da solo di cosa sto parlando! Poi, come ho scritto fin dal principio, sarebbe opportuno poter vedere dal vivo e con i mezzi opportuni la moneta per poter dare un giudizio più oculato, per questa ragione è bene continuare ad usare sempre una buona dose di cautela. Per il resto, quoto tutto quanto scritto da numa numa, ma dove siamo arrivati? come avevo previsto circa 2 anni fa, la crisi ha fatto emergere una quantità pazzesca di falsi, alcuni perchè residenti nelle tante collezioni storiche ora svendute, altri provenienti dai moderni falsari che approfittano del momento per "infilare" qualche buon falso a prezzi ovviamente "da crisi". Come può difendersi il collezionista? Parlando e chiedendo ad altri, solo con il parere oculato di molti si può essere più sicuri e si può contrastare il fenomeno. E' altrettanto ovvio che la situazione che si è generata, infonde panico e rischia di far passare per false anche le monete che non lo sono, per questa ragione serve usare sempre cautela ma contemporaneamente non si possono tacere quelle monete che "non trasudano originalità" per usare una frase di numa numa. PS: tra le ipotesi avanzate circa l'origine di quella linea non ho ancora letto nulla che si avvicina alla mia teoria anche se, uno di voi, si è avvicinato più degli altri.1 punto
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Perchè il cambiamento di faccia comune non è avvenuto nello stesso anno per tutti gli stati: alcuni hanno provveduto nel 2007 altri nel 2008.1 punto
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mai visto 1 grosso papale cosi' tanto tosato ! hanno portato via piu' di 1/3 del suo peso. e' sicuramente d'argento e mi pare autentica come moneta, ma non direi ne che i grossi di Alessandro VI fossero particolarmente falsificati ne che sia cosi' difficile da trovare in condizioni discrete migliori di questo esemplare.1 punto
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ciao Alain io penso che sa un double tournois à la croisette, come quello riportato qui http://ld5-passions.pagesperso-orange.fr/Numismatique/Valois/Francois%20I.htm#P2Ag in fondo ( il penultimo) infatti ha le caratteristiche del doppio Torn I° tipo confrontando il trilobo e quadrilobo con anellini qui per esempio c'è uno stesso tipo ( anche se con zecca diversa) http://acnrf.forumperso.com/t4094-denier-tournois-francois-1er1 punto
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il canale dei navicelli e' tutt'ora molto in uso... io lo passo tutti i giorni per andare a lavoro.Le fortezze..... quella nuova e' aperta al pubblico...ed e' un bel parco dentro c' e' molto verde e si gode di ottima vista su Venezia e Pontino... due quartieri nostri. La Vecchia io la visitai ultimamente per una mostra dell' artigianato , ma non era tutta aperta....erano aperte tutte le cantine al pari del mare.Penso che non sia aperta al pubblico sempre. Grazie dei complimenti.....mi fanno molto piacere, non e' semplice fare interventi interessanti visto i " Mostri" .. che ci sono sul forum :good:1 punto
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