Vai al contenuto

Classifica

  1. Scudo1901

    Scudo1901

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      7908


  2. sulinus

    sulinus

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      2729


  3. elmetto2007

    elmetto2007

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      4538


  4. cig

    cig

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3859


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/14 in tutte le aree

  1. Rientro per aggiungere qualche dato e una considerazione (stimolata dal solito, encomiabile @@dabbene) . A Mantova l'intenzione di procedere alla coniazione meccanica delle monete si concretizzò il 25 agosto 1593 con l'affidamento al tedesco David Gaugher di Augusta della conduzione della zecca. I capitoli prevedevano che il maestro di zecca "metterà gli edifici et utensili tutti forniti et in atto, che possano adoperarsi con l'uso dell'acqua". In seguito a questo accordo si mise mano alla costruzione di un nuovo edificio atto a battere monete utilizzando la forza dell'acqua ma il 4 dicembre 1595 il Gaugher inviava una supplica al duca perchè i lavori di realizzazione delle chiaviche erano ancora lontani dalla conclusione e dal ritardo nel battere talleri e ungari ne derivava grave danno. Il 4 settembre del 1596 il Gaugher morì senza veder realizzato il suo progetto ma da un inventario di zecca del 5 maggio 1596 risultano già presenti in zecca "un edifficio grande di ferro, fornito, da tirar e stampare all'aqua con dui para de fusi e dui para de rote et più tre para de fusi d'avantaggio.....un altro edifficio grande de ferro da tirar e stampar all'aqua". In pratica a Mantova venne attrezzato un edificio e vennero realizzate macchine per la trafila e la stampa ad acqua ma non è chiaro se e quando questa attività trovò reale concretizzazione. Cero è vent'anni dopo l'edificio destinato alla zecca era già stato abbandonato (??!!), forse @@Paolino67 potrà chiarire il dubbio.... Per finire una semplice considerazione sul motivo che si trova alla base della precoce meccanizzazione di alcune piccole zecche emiliane. Molte delle zecche in questione si dedicavano all'imitazione dei tipi più facilmente accettati nei mercati "fuori confine" ed è chiaro che, sopravvenuta la meccanizzazione delle zecche austro-tedesche che producevano talleri ed ongari per i mercati teutonici, anche in Emilia divenne indispensabile adeguarsi al progresso, pena l'esclusione da quei vantaggiosi mercati. A prova di ciò si può leggere proprio la finalità prima della meccanizzazione della zecca di Mantova (battere talleri e ongari), la non casuale presenza degli Xell a Guastalla (dove produssero una quantità notevole di talleri...ancora oggi moneta apprezzata ma non particolarmente rara), e l'adozione della coniazione a rulli a Modena, dove si coniarono grandi quantità di monete per il levante (e come levante si devono intendere anche le terre riformate) tanto che nella collezione di conii e punzoni della biblioteca estense si trovano ancor oggi rulli e conii per tipi di monete a nome di Francesco I, oggi non conosciute ma evidentemente destinate ai mercati "del levante" (a mio parere i numeri d'inventario 125/10869, 126/10870, 127/10871, 128/10872). e qui mi fermo un saluto Mario
    4 punti
  2. Penso che sei completamente fuori strada. Quelli che tu definisci collezionisti si chiamano speculatori. Il collezionista non corre dietro a un bel niente, la rarità è un cameo nella collezione, non un'ossessione da inseguire e da possedere a tutti i costi per trovarsi un tesoretto in futuro. Se desideri collezionare non devi ragionare in questi termini, perchè nel forum, per fortuna, di collezionisti veri ce ne sono davvero tanti e ti troverai sempre contro corrente se farai certe affermazioni.
    4 punti
  3. Gettone pubblicitario delle matite Mengin, un abile venditore di Parigi della seconda metà dell’Ottocento. http://www.paris-pittoresque.com/perso/21.htm Ciao apollonia
    3 punti
  4. Mi associo alla vicinanza agli amici di Genova. Faccio fatica però a trattenermi dal constatare che dopo l'alluvione dell'anno scorso nulla è cambiato. Ormai sembra che anche quando ci sono dei morti, non siano un campanello dall'allarme sufficiente. Povera Italia..................
    3 punti
  5. Come 100esimo post vi mostro un bel gettone trasporti di Palermo della Società Sicula Tramways Omnibus, nello specifico è del secondo tipo per un errore di legenda "tramwys" invece di "tramways". Come riportato nel catalogo. Di sicuro piace a @10tony89 :)
    2 punti
  6. Vi siamo- ne sono certo - tutti vicini con affetto in questo difficile momento. Coraggio!
    2 punti
  7. E con questa abbiamo chiuso gli acquisti di settembre
    2 punti
  8. Questo mese mi son permesso di migliorare questo millesimo che già avevo con questo esemplare....è stato amore a prima vista :D ora aspetto solo che metta su una patina bella. le piastre dell'ultimo tipo son comunissime...ma non son proprio così comuni da trovar perfette,ho preso questa perchè è la più bella che mi è capitato di vedere in mano. che ne pensate? un salutone a tutti marco
    2 punti
  9. primo: perchè non tutte le patine sono gradevoli ( e questa mi pare una di quelle) secondo: perchè non sta scritto da nessuna parte che uno debba apprezzare per forza le patine terzo: perchè non sta scritto pure da nessuna parte che una moneta con patina debba "valere" per forza di più di una senza (anche se il mercato non le disdegna certo) quarto: perchè, se si ha pazienza, si riforma (non essendo fornita dalla zecca :blum: ) quinto: comunqe anch'io non l'avrei tolta oo) oo) oo) oo)
    2 punti
  10. Beh, però non è detto, perché vero che il Crippa dichiara solo 4 esemplari conosciuti, uno alle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, e questo volendo si può sempre vederlo, un altro alla Biblioteca Nazionale di Parigi e poi due in collezioni private, uno di questi è quello illustrato sul Crippa, quindi mai dire mai tecnicamente può essere uno di questi due, due che girano potenzialmente almeno ci sono, è anche vero che se fosse così certamente in questo caso credo non si possa parlare di prezzi a meno di voler alienare un bene immobile.... :blum:
    2 punti
  11. @@Sator, un bell'inedito not in Ric, non ti è andata male...diciamo :D :D :D , saluto e ringrazio Enrico @@vitellio che, insieme a babelone hanno, con la loro bravura e preparazione, sbrogliato quest'intricata matassa :clapping: :clapping:
    2 punti
  12. Carissimo @@Sator Dopo queste ultime foto non ho più alcun dubbio che : 1) sia autentica ( per me la crepa è naturale, da coniazione ) 2) sia Alessandria, si legge troppo bene ! ( quindi inedito, il punto sembra con un po' di cera o qualcosa del genere?) Complimenti ! Enrico
    2 punti
  13. Qualche mese prima di andarsene ricordo che il povero Angelo Bazzoni mi diceva che, secondo lui, gli esemplari sul mercato e nelle collezioni private non sono più di una settantina al massimo.
    2 punti
  14. Molti di noi non l'hanno mai vista... una siliqua di Costante II figlio di Costantino III all'asta da "Maison Palombo" RIC - 1537 gr 1,33 un piccolo pezzo di storia bye
    2 punti
  15. Ecco le Ridefinizione del Contingente delle Monete Italiane del 2013 come stabilite dai Decreti tutti datati 18 Settembre 2014 pubblicati sulle Gazzette Ufficiali nn. 232 e 233 del 6 e 7 Ottobre 2014: Serie 9 valori FdC da 16.000 a 10.000 Serie Serie 10 valori FdC da 19.000 a 12.000 Serie Serie 10 valori Proof da 5.000 a 2.820 Serie 5 Euro Belli da 7.000 a 4.000 pezzi 5 Euro Villa Adriana - Tivoli da 7.000 a 3.500 pezzi 5 Euro Selinunte da 7.000 a 3.500 pezzi 10 Euro Pirandello da 9.000 a 5.900 pezzi 10 Euro Fenis da 7.000 a 3.900 pezzi 20 Euro Rinascimento da 1.500 a 1.400 pezzi 50 Euro Rinascimento da 1.500 a 1.100 pezzi Saluti GiuseppeG Decreti.doc
    2 punti
  16. @@eliodoro Ciao eliodoro a chiamata rispondo,premetto che non sono esperto in questa monetazione, comunque esprimo il mio parere personale,dalla foto da me postata direi che alcune tracce di fusione si vedono, in particolare con la lettera A credo si tratti dell'ingresso ma come detto sopra, è solo una mia opinione personale. Una cosa però mi ha stupito e mi lascia ben sperare, nel post # 20 e 21 si nota una doppia immagine nella prima moneta in cui lo stile delle lettere è identico a quello della moneta e credo sia stata fatta in un secondo tempo sulla moneta difatti specialmente nel post # 20 si nota che i piani non sono a livello, ma allora se è stata fatta successivamente, come da me ipotizzato, significa che è stato utilizzato un conio ed allora se è così quando è stata punzonata? Bisognerebbe capire questa scritta per poter datare la moneta e capire cosa è successo ma in ogni caso credo che la moneta sia antica e se la mia ipotesi è possibile lascia ben sperare per l'autenticità. Forse è troppo fantasiosa ma come detto sopra è solo la mia opinione personale,sentiamo cosa ne pensa anche @@vitellio. Saluti Babelone
    2 punti
  17. Bella moneta complimenti ! A me sembrerebbe un caso di coni collisi do si intravedono i numeri 12 di G 120
    1 punto
  18. Vabbè, vorrà dire che lo posterai quando lo troverai................. :lol:
    1 punto
  19. SPES REIPVBLICE seconda metà IV secolo... di più, io , non so dirti
    1 punto
  20. La Piastra (che è stupenda) non va per niente rovinata con le parole.......goditela !! (era giusto per giustificare il mio parere per non aver scritto Fdc in base a quello che io vedo, niente di chè). Ciao
    1 punto
  21. Ma perchè abbiamo tirato in balla la Blachernitissa? A me non sembra di vedere una Vergine, men che meno con il gesto dell'orante. Ho provato ad evidenziare quello che mi pare di vedere:
    1 punto
  22. A Tolosa, mentre attendevo che un gommista mi cambiasse una gomma dell'auto, il titolare mi ha fatto accomodare in un angolo-salotto : qualche sedia, una macchina che dispensava bevande e lui mi ha consegnato un paio di gettoni perché potessi prendermi un caffè. Il diametro è circa un mm. più lungo di quella della moneta da 10 cent. Euro, il bordo è liscio. Su una delle due facciate un piccolissimo rilievo triangolare con qualcosa indecifrabile all'interno, penso il marchio della ditta che lo ha coniato. In questo caso, la ditta che ha istallato la macchina ha preferito non inserire alcuna scritta sugli spazi disponibili : peccato, sarebbe stato più interessante !
    1 punto
  23. Come spesso accade hai piu' che ragione.Infatti non disquisisco piu' ma ti quoto al 100 per cento visto che hai detto cio' che penso e che ho scritto pure io;)
    1 punto
  24. Ti riferisci a questo trachy? http://www.acsearch.info/search.html?id=860726
    1 punto
  25. Ripeto. Il pezzo raro, a volte frutto di sacrifici, per il Collezionista con la C maiuscola è il surplus che arricchisce la collezione e le dà quel tocco di pregio in più, ma il Collezionista con la C maiuscola non è mai alla ricerca spasmodica del pezzo che un giorno lo farà diventare ricco o gli farà guadagnare rispetto a quanto ha pagato. Credo che il 99% delle monete che acquistiamo noi Eurofili siano in perdita già in partenza, quindi chi decide di collezionare questa tipologia di monetazione lo fa sapendo dal principio che l'unico tornaconto reale è la soddisfazione di arricchirsi culturalmente e sentimentalmente. Inutile quindi disquisire sul tema. Se qualcuno la vede diversamente, parlo per l'Euro, è solo per speculazione.
    1 punto
  26. Una bella sterlina di Edoardo VII. Stesso nome e badget nei termini ;)
    1 punto
  27. Ciao Enrico, grazie mille!!!!! Che dire, non me l'aspettavo davvero.... che bella notizia che mi dai!! Gentilissimo!! Si mi ero dimenticato di dirlo, sul punto c'è uno strato sottilissimo di cera (?) o sporco, ma nessuna incrostazione. Con una pennellata di acqua è venuto via subito quell'effetto biancastro che si vede in foto.... Grazie mille ancora!!
    1 punto
  28. Chiedo venia per non aver colto l'ironia
    1 punto
  29. Si vede che è una moneta acquistata negli anni 80. Ha una bella patina riposata e la qualità è molto alta, tipica di quel periodo. Oggi c'è tanta immondizia in giro. Complimenti per la splendida moneta.
    1 punto
  30. http://notizie.virgilio.it/videonews/alluvione-caos-a-genova-vittima-due-dispersi-scuole-chiuse.html Allucinante! Grande vicinanza e solidarietà ai fratelli genovesi. :help:
    1 punto
  31. La medaglia dallo stile della veste (dalmatica) della Madonna,dovrebbe essere del XVIII sec.(seconda metà),La medaglia era collocata all'interno di una cornice in filigrana ( tipo battesimale?) che si usava anche nel XIX sec, che poi è stata rimossa malamente. Come già detto confermo che il santo è S. Filippo Neri. Ciao Borgho.
    1 punto
  32. Non me la sento di iniziare a scrivere con "Buona giornata" pensando agli Amici genovesi e liguri in generale. Che cosa ci può esse di buono in situazioni come quelle che stanno vivendo, e che, ormai, non si possono nemmeno definire eccezionali; sono ricorrenti purtroppo. Come diceva il buon De Andrè: lo Stato che fa? Si indigna, ma poi ........ è l'assuefazione al disastro! Vi sono vicino anch'io, cari Amici. luciano
    1 punto
  33. .... la storia sul Lando..(anch'io sto diventando vecchio!!... ) mi pare di averla letta su qualche libro che parla delle chiese di venezia scomparse e di quelle "distrutte da Napoleone"... La cosa è certa che la chiesa di S. Antonio è stata completamente demolita come tante altre.... e si sono salvate solo alcune vestigia e qualche altare. Le macerie e la terra veniva trasportata fuori Venezia, in un area.... "vedi l'ultimo libro di Ernesto Canal" http://marciana.venezia.sbn.it/eventi/presentazione-del-libro-di-e-canal-archeologia-della-laguna-di-venezia Spesso il Canal mi ha parlato di questa area che fù la discarica della Serenissima e che negl'anni 1960 - 70, quando lui effettuava alcune ricerche aveva avuto modo di verificare le strafigrafie e ne identificava i vari periodi dal sec. VIII al XIX. Tra gli strati del XVIII - XIX "era impressionante il numero di ossa e di reperti appartenuti al periodo della peste (ma depositati all'inizio dell'800)" rinvenne molte testimonianze delle chiese veneziane distrutte. Se la cosa interessa.... vedo cosa riesco a recuperare.
    1 punto
  34. É rintracciabile, nel libro "monete Fiorentine dalla Repubblica ai medici" museo nazionale del Bargello. C é scritto: comé ricordato da anonimo diarista, da identificare forse col Baldovinetti: l anno 1574 di settembre si cominciò a battere le monete a forza d acqua all uso di Germania, le quali riescono più pulite e lucenti. L invenzione fu di un Tedesco, e perciò il Granduca Francesco I fece fabricare un luogo a posta fuori dalle mura sull arno verso porta alla Croce , che oggi si chiama la Zecca Vecchia(cfr.Tondo,p.318) un documento , conservato all Archivio di stato di Firenze(depositeria Generale, 772,c.XL) attesta che già in data 5 ottobre 1565 l invenzione fu sperimentata a Firenze, alla presenza del Duca. Il tutto riportato dal libro, che riporta a sua volta documenti dell Archivio do Stato di Firenze. Ciao Fofo
    1 punto
  35. Quoto sia l'intervento di @@cig che quello di @@matcor (il primo dove dice che e' cosi' od ogni nuova emissione). Nessuno ti vuole crocifiggere per il tuo intervento e ci mamcherebbe altro,pero' davvero non credo che una moneta come questa(e lo avevo gia' scritto in precedenza,anzi mi" ci sto battendo" da mesi e mesi)potra' mai diventare un investimento.Anche perche,come ho gia' detto,non e' tanto la tiratura che fa la rarita'(ovviamente conta sia chiaro ma non e' la cosa piu' importante)ma quanto quella moneta sia ricercata o meno dai collezionisti.Monaco ha fatto una moneta CC lo scorso anno da oltre un milione di pezzi eppure non la trovi a meno di 5 Euro.E tutto questo perche' Monaco ha un mercato collezionistico in giro per il mondo che ha un appeal bestiale.Io son convinto che se la GK l'avesse fatta la Germania o la Spagna o qualsiasi altro paese(sempre con 20 mila copie sia chiaro)non avrebbe mai avuto un'impennata dei prezzi in quel modo. in breve io non investirei nella Croce Rossa(moneta),difatti io ne ho prese 3:una per l'album,una perche' la lascio nella coincard e una per un mio amico. La "grande corsa" nell'accaparrarsi la moneta e' ben presto spiegata:gli speculatori.Nel senso che personalmente la paura che gli speculatori facessero impennare i prezzi mi ha subito spaventato e visto che alla Zecca belga avevo gia' ordinato in passato,scrissi e dissi a tutti che l'unico modo per non essere toccato dagli speculatori e per essere sicuri che i proventi andassero effettivamente alla CR, era quello di comprare la moneta alla fonte.7euro con 5,50 si spedizione.Mi pare che fino a 10 rimanevano 5,50 le spese di spedizione.Fai te il conto con i rivenditori che te la propongono a 15 di quanto gia' gli speculatori si siano impegnati...
    1 punto
  36. Per farmi perdonare pubblico una foto del nostro caro @@Rex Neap nel suo ambiente naturale, tra conii, punzoni e medaglie :P
    1 punto
  37. Ma tanto ragazzi sapete meglio di me che (a meno che non si tratta di ministati) i pezzi da due euro a prescindere dalla tiratura non sono per niente un investimento. Personalmente li prendo perchè mi piace non perchè sono sicuro che un domani avrò un tesoretto. se notate i due euro del 2004 si vendono allo stesso prezzo di quelli attuali a parità di tiratura. sempre escludendo i ministati ovviamente. Sinceramente io ho cominciato qualche anno dopo la messa in circolazione dell'euro e mi son ritrovato con parecchi anni di monete arretrate, ma quando avevo un pò di soldi da spendere quando andavo dal mio commerciante di fiducia preferivo tornare con molte monete poco costose che con un unico pezzo che costava tanto. anche perchè gli stessi pezzi li ho potuti prendere allo stesso prezzo che avevano quando ho cominciato a collezionare i FDC quindi la tiratura inficia sul prezzo iniziale ma non sul prezzo a lungo termine e sinceramente un due euro con ad esempio 500.000 pezzi come tiratura ha se non lo stesso prezzo ma qualche centesimo di differenza di un altro che ne ha milioni di pezzi di tiratura. E' solo una questione psicologica la rarità delle euro-monete :) OVVIAMENTE PARERE PERSONALE. So che non tutti la pensano così ed è giusto che siì così
    1 punto
  38. @@slapdash84, Per accedere alla chat devi aver inviato almeno 100 messaggi. ☺
    1 punto
  39. Me la hanno appena data per pagare 1 euro di transito...non ci credo. Taglio: 1 Euro Nazione: Vaticano Anno: 2011 Tiratura: 109.000 solo divisionali Condizioni:SPL/QFDC Città: BEREGUARDO (PV
    1 punto
  40. "ma queste finezze le acquisisci con anni di esperienza e facendo anche tu un pò di prove fotografiche...", oppure, aggiungo io, facendo tesoro degli ottimi consigli degli amici del forum... Ora grazie a te @@elmetto2007, la prima cosa che farò quando avrò in mano una quadriga briosa FDC, sarà prendere la mia lente d'ingrandimento e dirigermi subito verso la corazza! Grazie mille!
    1 punto
  41. il secondo me lo ricordo anch'io!! Bello, pubblicato su Topolino del 19 luglio 1981. Ero un accanito lettore del fumetto! Poi, causa spazio, ho rivenduto tutto! bei tempi
    1 punto
  42. Sena la perizia avrei detto un qSpl .... vediamola senza la plastica.
    1 punto
  43. Buonanotte a te e sogni d'euro :)
    1 punto
  44. La cerimonia del "possesso", consistente nel fatto che il pontefice eletto si reca alla basilica di San Giovanni Laterano, cattedrale di Roma, per prendere possesso della propria diocesi è stata celebrata anche con emissione di medaglie. Ricorda il Bertuzzi (Medaglie di Pio VII, ecc.) che il Pontefice, dopo i riti, faceva cadere nella tiara di ciscun cardinale che si prostrava per il bacio del piede alcune monete a titolo di presbyterium (altre monete venivano gettate al popolo allorchè il corteo papale rientrava in San Pietro). Verso la fine del 1500 le monete donate ai cardinali furono sostituite dalla medaglia celebrativa dell'evento: una emissione specifica della medaglia è certa dal pontificato di Urbano VIII fino al pontificato di Pio IX, ma sono catalogate anche alcune medaglie precedenti (Gregorio XIV; per Paolo V forse fu utilizzata la medaglia annuale anno I).
    1 punto
  45. Buona serata Innanzitutto lasciati dire che la 1/2 lira (chiamata anche Marcello) di Pietro Lando, non è niente male; il viso del doge è sorprendentemente ben demarcato, molto di più di quello di S. Marco e del Redentore. In seconda battuta, ma questo l'avrai inteso facendo scorrere i tipi che hai trovato in rete, le monete veneziane si distinguono molto tra loro, anche se a nome del medesimo doge, per le iniziali del massaro che temporaneamente sovrintendeva alla zecca dell'argento e poi dalla legenda che, spesso, cambia; sia nelle abbreviazioni, sia nell'interpunzione. Oltre a ciò ci possono essere ulteriori "varianti", come nella tua c'è la lettera B tra i piedi del Redentore, mentre in altre c'è la lettera A. Per non parlare, poi, delle "variabili" che esistono nella medesima moneta, ma a nome di dogi differenti...... insomma, l'avrai capito anche tu; monetazione non molto facile....... :mega_shok: impossibile da tenere tutta a mente, ma non è questo il bello che spinge alla ricerca? Mi pare che tu sia sulla buona strada. :good: saluti luciano
    1 punto
  46. Trovo personalmente questa affermazione assai offensiva per chi invece e' rimasto e cerca quotidianamente di contribuire ad accrescere la conoscenza della nostra comune passione.
    1 punto
  47. Correrti dietro???? Non mi è ero mai accorto che tu fossi una...bella ragazza!!! :rofl:
    1 punto
  48. Luca sai come la penso... Quello che conta maggiormente in una moneta e' proprio la piena catalogazione... Senza la data visibile sarebbe stato un soldo di VA I mal coniato come quasi tutte le monete di quel duca, ma con la data ... Sembra pure in buona lega, non sono tutti cosi', anzi, col passare degli anni questi soldi sono andati a peggiorare notevolmente in quanto a percentuali di metallo nobile nelle paste! Essendo una monetazione che prediligo quella di questo duca, ti assicuro che sono molto dispiaciuto di essermelo fatto sfuggire, ma sono contento che sia finito in ottime mani!
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.