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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/01/14 in tutte le aree
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Scusatemi ma non posso esimermi dallo scrivere una nota di apprezzamento nei confronti della security presente al nostro convegno di Napoli, vi racconto brevemente una storia che ha avuto un lieto fine: Ieri mi ha contattato un mio amico numismatico di Sorrento, il sign. G. A., il quale mi ha informato di aver smarrito una medaglia in oro del 1920 del peso di circa 11 grammi, ovviamente non ho voluto informare nessuno finora perchè mi era sembrato scontato che un simile oggetto potesse essere già nella tasca del nuovo possessore, e invece ho commesso un grande errore! Quando stasera ho letto l'intervento di Gionni mi si è accesa la lampadina, l'ho contattato in privato e mi ha accennato del ritrovamento. In pratica lo sventurato amico sorrentino aveva smarrito la medaglietta sabato nella hall dell'hotel tra i divani adiacenti alla reception, un agente della security ha poi trovato domenica sera (durante le operazioni di verifica di oggetti smarriti) la bustina trasparente con la medaglietta che è stata consegnata immediatamente ai responsabili dell'agenzia, stasera, appreso del ritrovamento proprio in questa discussione li ho subito messi in contatto con lo sfortunato/fortunato proprietario il quale ha descritto loro la medaglia nei dettagli. In conclusione: la stessa gli verrà restituita tra qualche giorno. Una storia triste per un appassionato come noi che si conclude nel migliore dei modi, per persone oneste che svolgono il loro compito in maniera estremamente professionale non è certo un atto di eroismo ma di routine. La società di oggi dovrebbe prendere esempio da persone del genere e fare dell'onestà e della correttezza una ragione di vita. Ringrazio a nome di tutti coloro che hanno partecipato al convegno numismatico di Napoli la "2 Emme security" di Roma che ha svolto un lavoro encomiabile. Grazie! :good: :clapping: :hi:6 punti
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.... e dopo tante monete, pesi monetali, libri, documenti, editti rigorosamente d'epoca, qualche foto della serata5 punti
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Buongiorno, descrizione: Tollero Livorno Cosimo III dei Medici 1680 RR moneta coniata dal 1670 in poi, con Cosimo, utilizzata per favorire i commerci sul mare e per la città in espansione come nella raffigurazione e rinnovamento del porto di Livorno sul retro. questa data la preferisco alle altre per la raffigurazione del granduca, con i capelli lunghi e il busto più grande a confronto degli anni successivi. il 1680 è catalogata sul di Giulio come RR molto rara. la moneta presenta la sua patina splendente ed ha i bordi taglienti, dovuti alla poca circolazione e al trancio della fustella. quest'ultima tranciata per far tornare il peso come per molte date di Cosimo III a ore 9 e 3, ma che da indice di originalità e di imperfezione della coniazione dell'epoca. domando a chi ha il Pucci la sua tiratura e rarità su questo tallero Toscano. saluti Fofo4 punti
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scusa gozzi una constatazione (premesso che per me siamo su FDC senza quasi). se chiedi pareri sullo stato di conservazione i casi sono due 1) vuoi sentirti scrivere quanto è bella la moneta quanto è straordinaria che bel FDC, e allora lo sai benissimo da solo che è FDC, perché quindi chiedere pareri? 2) se non sei sicuro sullo stato di conservazione della moneta (cosa di cui dubito fortemente) perché non accetti pareri differenti dai tuoi (che pero andrebbero cmq motivati?) scusa la puntualizzazione ma spesse volte su sto forum vengono aperti interventi di utenti che sanno benissimo il grado di conservazione delle loro monete, e hanno in realtà solo voglia di un po di celebrazione (lungi da me dire che è il tuo caso) ciao A4 punti
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Moneta assolutamente non circolata, ha ancora la ramatura originale di zecca quasi piena. Sul concetto Fior di Conio-quasi Fior di Conio- colpettino invisibile-manca un pelo o un baffo al fior di conio, potremmo stare a discutere per ore senza arrivare a una soluzione univoca. Su queste monete recenti il concetto non è che cambi poi granchè rispetto a medioevali o rinascimentali: se piace la si compra, se non piace la si lascia dov'è. Essendo una monetina piuttosto comune anche in alta conservazione credo sia più importante capire se il prezzo che viene chiesto è congruo, piuttosto che stare a cavillare sulle piccolezze, soprattutto se non si è uno specialista assoluto di questo settore e non si ha intenzione di creare una collezione completa puntando solo a Fior di Conio supermegamirabolanti.4 punti
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Quello lo capisco, infatti opterei di postare "oggi mi sono arrivate tot. monete ed avevano questo bordo". Penso sia più utile così e meno dispersivo. Ma se osservi come uno dice di aver ricevuto le monete, a catena partono gli "a me no, speriamo domani, eccetera". Poi ognuno scriva quello che voglia, ma da come la vedo io si allungano le discussioni senza concludere niente.3 punti
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E la storia finisce poi così....con Sissi, 6,8 Kg. di dolcezza e affetto.... la principessina già di casa e dei divani già dal primo giorno :blum: .......3 punti
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Vorrei associarmi a Vitellio pienamente. Non ho risposto ieri sera , perché sarei stato il solito (noioso) a descrivere quel che Vitellio ( che mi fido molto) a descritto. I riccioli sopra l'orecchio ? I piani che sanno di fusione e ripatinatura con sedimenti arenati ??? Caro Cliff .... Tu sei un spasimante di Agrippina e sai benissimo quali sono le differenze dei ritratti e gli aspetti tecnici di conciatura. Capisco che avrai avuto qualche dubbio e volevi conferma....... Non va comprata !! Anche se ci sarà il pollo di turno. Saluti Giovanni.3 punti
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Ho sempre creduto che "Rivedersi a Filippi" fosse una minaccia! In vece -mamma mia!- non ho mai visto tanti Filippi tutti insieme, così dal vivo senza teche blindate che li contengono. Splendenti, tangibili, fieri, con il loro accento spagnolo giravano nella sala orgogliosi e mi tremavano le mani a sfiorarli! Straordinario! In una parola: "Emozionante"! Pezzi rari e alcuni unici, come le pergamene di Giancarlone o gli scudi da urlo o la parpagliola senza la V, devo dirvi che mi è sembrata una serata d'altri tempi dove con insolita naturalezza ti passavano pezzi d'oro come se fossero gli "euro" da mettere nella macchinetta del caffè. Interessantissima la relazione e grande amicizia e cordialità da parte di tutti! Grazie agli organizzatori, agli amici del Cordusio e ai collezionisti che hanno messo a disposizione e condiviso tutti quei tesori. Complimenti! Ci rivedremo a ...lla prossima!3 punti
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scusa .... ma prima di rispondere ... controlla bene..... non si fa una gara! si deve cercare di aiutare chi ha bisogno di informazioni!! :whome:2 punti
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Carissimi, vorrei condividere con voi una mia nuova moneta: 2 Lire 1912 "Quadriga veloce". Come ho già detto in altre occasioni io preferisco questo tipo di quadriga a quella "briosa" per la sua, secondo me, maggiora eleganza: i cavalli sembrano appena usciti da una scuola di equitazione inglese. Ovviamente non intendo contrappormi alla bella recente discussione di @@renato sulla "Quadriga briosa" ma mi sembrava giusto mostrare anche una bella "veloce" del 1912 consapevole del fatto che la maggioranza di voi preferisce la "briosa". Saluti, Vince.2 punti
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bel gioco,contribuisco anch'io :) Brasile 960 reis2 punti
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Mi dispiace per silver 70 come è stato detto la fregature sono capitate a tutti e nessuno è mai nato imparato. Per fortuna che si riesce a recuperare ciò che si è speso. Purtroppo non sempre finisce così bene. Penso che exergus abbia dato dei buoni consigli. . Io aggiungo che certo materiale va acquistato Da persone referenziate così di dimezza la possibilità di ricevere cattive sorprese.2 punti
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Bello e interessante questo argomento. A volte diamo per scontato quello che abbiamo sotto gli occhi o sotto i piedi e non ci chiediamo mai l'origine delle cose. In questo caso si pensa che il ponte di Rialto sia sempre stato lì o meglio fosse nato con l'ampliarsi della città e invece si scopre che prima si chiamava in un modo e poi nel nome attuale. Il bello che la curiosità deriva dal fatto che venisse chiamato "ponte de la moneda". E' questo che ha stuzzicato Luciano a scoprire di più, siamo risaliti al quartarolo e abbiamo scoperto un gondoliere "moro". Questa è cultura, è scoprire cose della propria regione che altrimenti rimarrebbero nell'ombra. Grazie Luciano.2 punti
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Cari, che grande piacere è leggere i vostri splendidi commenti. Molte grazie. In pratica mi sembra di capire che gli unici due che hanno dichiarato pubblicamente di preferire la quadriiga "leziosa" siamo io e @@lele300, due contro tutti! Sto scherzando. A questo punto, letti i vostri commenti, mi permetto di coniare (e il termine è molto adatto) un principio fondamentale della numismatica: "Dimmi che quadriga ti piace e ti dirò chi sei". Pertanto io e lele300 siamo leziosi e un po' snob e vi confesso che non mi dispiace. Ha, ha ha...Bellissimo! Vince2 punti
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Da queste foto personalmente avrei qualche scrupolo a definirla Spl pieno... Inoltre ha dei bruttissimi rimasugli di patina, o sporco, nel R/ Personalmente lascerei stare. A questo punto meglio un gran bel BB, patinato, che costa meno, ma che visti i tipi e la moda di lavare, è decisamente meno comune di questi "qFDC" con tutti i dubbi del caso lasciati dalle foto. Queste non son monete antiche, e le difficoltà non son queste, ma bensì altre. L'importante è non avere fretta.2 punti
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@@Corsodinazione .....E io continuo ad ammirare "quella medaglia/mezzaglia/mezzo denaro" assolutamente incredibile! Ho cercato se si vedeva qualcosa oltre il cerchio perlinato, in alto sopra al castello ma direi che è un altro cerchio di perline forse ribattitura del primo ...e poi, sogno o mi sembra di vedere a sinistra della crocetta del retro (che in questa moneta essendoci scritto IANVA dovrebbe essere il D/) un trifoglio con i due puntini? ...quasi come il rarissimo grosso di II tipo attribuito a Boccanegra? .... (beh, sarà anche rarissimo ...ma mai quanti questo...che ha, fra l'altro, una sigla specialissima: DZ ...permettetemelo ...sorry)2 punti
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@@dizzeta grazie della presenza e penso che le fatiche del viaggio siano state ampiamente ricompensate. Quadruple, doppie, scudi, ducatoni, filippi e i loro sottomultipli, parpagliole, pesi monetari e medaglie relazionate sapientemente da A. Toffanin e da interventi dei presenti. Ieri se, alla fine della bellissima serata, ci fosse stato il tempo con il MIR alla mano si fossero disposte le monete presenti si sarebbe coperto il 90% della monetazione milanese sotto la dominazione spagnola. Il restante 10% ? E quello presenti solo nei musei. Un grazie agli organizzatori e agli amici che hanno messo a disposizione di tutti le loro monete e a chi e' potuto partecipare.2 punti
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Non capisco perché la parte mentre lui fruga alla rinfusa dentro la buca (scenica o meno stava più o meno facendo il lavoro di un cinghiale che si cerca la pappa per la cena) sia fatta per benino mentre quella dove c'è lo scavo sistematico sia presentata in maniera veloce... <_< mi stava ribollendo il sangue nel vedere come bucava e raccoglieva. E' bene ricordare e tenere presente, che fare come ha fatto il signore prima dell'arrivo degli archeologi è molto pericoloso. Se nel contesto circostante il ritrovamento ci fossero state delle strutture o degli altri reperti si sarebbe irrimediabilmente persa la connessione stratigrafica. E' vero anche che gli hoard, in genere, sono isolati...ma giusto per fare un paragone, buche del genere, in Italia, le fanno i tombaroli... Bene, finita la paternale che non interessa a nessuno, bel tesoretto, sarà sicuramente studiato e preservato come si deve.2 punti
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Ciao, due giorni fa è uscita la notizia sul Telegraph la notizia del ritrovamento di un nuovo hoard... 22.000 bronzi dal 260 al 348 d.C. Mi pare interessante perchè potrebbe contenere: Imperatori gallici e centrali Carausio e Allecto Follis post riconquista Costantiniane per cui copre un ampio periodo e dimostra che attorno al 350 in Britannia circolava nel flusso monetale di tutto e di più... a meno che l'hoard non sia stato raccolto progressivamente nel tempo (ma in questo caso magari le monete svalutate sarebbero state tolte dalla raccolta, no?). Anche se rabbrividisco alla visione dello scopritore che... sgrufola nel buco contenente le monete (erano raccolte in un vaso? non direi... più probabile un sacco e quindi confezionato in materiale deperibile). Ma ritengo sia una sorta di "montatura" per spettacolizzare il ritrovamento... c'erano degli archeologi presenti alla rimozione ... ;) Ecco la pagina con un video... http://www.telegraph.co.uk/earth/environment/archaeology/11123379/Treasure-hunter-guards-biggest-find-of-Roman-coins-by-sleeping-in-his-car.html In realtà se leggete la notizia pubblicata dal Royal Albert Memorial Museum di Exeter http://www.rammuseum.org.uk/news/massive-roman-hoard-discovered-in-east-devon e il The Guardian http://www.theguardian.com/uk-news/2014/sep/26/roman-coin-hoard-clinton-devon-estates si tratta in realtà di un hoard di costantiniane... Ciao Illyricum ;) PS: ricordatelo... non si tratta di uno spot pro-MD... ;)1 punto
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Moneta antica molto usurata, visibili caratteri "RM". Peso: 4,7g Diametro: 2 cm circa. Ne richiedo l'identificazione.1 punto
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Buon pomeriggio In tutto il mondo è conosciuto come “Ponte di Rialto”. E’ il magnifico ponte in pietra d’Istria ad unica arcata, posto a cavallo del Canal Grande di Venezia e che, su progetto di Antonio da Ponte (Nomen, omen), venne ultimato nel 1591. Da allora è ancora li, al suo posto, a discapito delle “cassandre” che, all'epoca, gli avevano pronosticato una vita molto breve. Le cronache ci dicono che il primo modo per attraversare il Canal Grande, in veneziano “Canalazzo”, fosse di barche, ma l'epoca della sua costruzione è incerta; più notizie si hanno riguardo il primo ponte vero e proprio, edificato in legno su palafitte e di tipo levatoio, perché a metà della campata c’era l’esigenza che le tavole dovessero sollevarsi , affinchè potessero passare le alberature delle imbarcazioni in transito sul canale. Particolare del ponte da un quadro di Vittore Carpaccio Questo primo ponte in legno venne edificato nel periodo a cavallo del dogato di Sebastiano Ziani e di Orio Malipiero (anni 1178-1179) e gli si attribuì il nome di “Ponte de la moneda” poiché si trovava in prossimità dell'area dove una volta doveva essere edificata la vecchia officina monetaria, posta a sua volta tra le chiese di San Bartolomeo e San Salvatore, probabilmente lungo il Canal della Fava. Dalla foto di Paolo Steffan potete vedere il campanile di San Bartolomeo e quanto sia vicino al Ponte di Rialto Taluni affermano che il nome attribuitogli derivi dal fatto che per percorrerlo si doveva pagare una “gabella” pari ad un quartarolo. Quartarolo a nome del doge Iacopo Tiepolo (1229-1249) Personalmente la trovo una “forzatura”; se così fosse stato - ne sono convinto – l'avrebbero chiamato “Ponte del quartarolo”. E' nota l'abitudine dei veneziani di intitolare un fondaco, una riva, una calle della città a ciò che di particolare o di più cospicuo vi stava vicino ed il “Palazzo della moneta” era certamente un sito importante e qualificante del luogo. Non dimentichiamoci che all'epoca l'officina monetaria era chiamata ancora con questo termine, “Palazzo della moneta”; quello di “Zecca” doveva venire adottato successivamente, mutuandolo tall'arabo “Sikka”. Solo in un secondo momento, probabilmente quando il palazzo della moneta stava già in prossimità di San Marco, il nome fu cambiato in Ponte di Rialto, forse considerando che ci volesse un riferimento all'altezza per rimarcare l'importanza dell'area di Rialto, che era già allora deputata al mercato, agli scambi commerciali più importanti, alle transazioni bancarie e finanziarie, alla sottoscrizione dei contratti assicurativi. Il Ponte di Rialto subì, nel tempo, vari rifacimenti dovuti a guasti e crolli e nella prima metà del XV secolo vi vennero costruite, da entrambi i lati della campata, delle botteghe; cosa che venne replicata nel ponte in pietra e che ancora caratterizza questa struttura. saluti luciano1 punto
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Dunque....vediamo di far luce su un problema.... questa moneta è data per SPL/qFDC....e fin qui nulla di strano, perchè un venditore si mantiene, diciamo, un pò alto con la qualità di un prodotto. La moneta in questione viene venduta a 320 €. Se prendo il Montenegro, la quotazione di essa in SPL sta su i 400 €, ma parliamo di quotazioni di un catalogo........e fino ad ora, di tutto quello che ho appena citato...nulla di tanto strano. Quello che non mi torna è questo: Dunque, per fare un confronto, quando trovo qualche moneta che mi piacerebbe possedere, le posto qui sul forum...ma, a parte lo stato di conservazione.......è il prezzo che non mi torna mai..! Spesso voi mi rispondete di avere pazienza....e che si trovano in giro esemplari migliori a prezzi migliori...... Oh...ragà....io mi son girato tutto il web...i migliori negozi...ed anche quelli non tanto pubblicizzati...sono stato anche sulla Baya......ma io sti prezzi e sta qualità....conveniente, come dite sempre voi, non l'ho ancora trovata. Premetto che, monete di qualità si trovano eccome...ma i prezzi sono molto vicini a quelli di catalogo. Morale della favola: nessuno ti regala niente. Giusto??1 punto
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Ho dato una veloce occhiata al CNI XX e sono riuscito a notare queste varianti della sola legenda di D/: n° 63 = PHILIP IIII (id. n° 94) n° 65 = PHILIP . IIII (id. n° 82 e 99) n° 72 = PHILIP . IIIIII n° 86 = PHILIP . P . IIII n° 87 = PHILIP . III n° 88 = PHILIPP . IIIII che in sostanza confermano le particolarità che ben ricordava Layer. :good:1 punto
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Buongiorno Dizzeta, sì, lo conoscevo già, grazie. Ahimè, l'articolo di Pesce contiene alcune imprecisioni e pur servendo molto bene come spunto di partenza (e credo che il suo scopo fosse proprio questo) andrebbe approfondito e integrato. Riguardo alla figura della quale hai fatto l'ingrandimento, guarda che non sta togliendo le monete, ma sta mettendo una lamina tra i due rulli affinché venga stampata. La lamina sarebbe poi uscita dalla parte opposta dei rullli e successivamente sottoposta a fustellatura. In realtà si tratta di una semplificazione perché il lavoro in zecca non si concludeva nel modo illustrato dalla stampa. Inoltre, ho seri dubbi che il meccanismo potesse funzionare con lamine "tirate" a martello: lo spessore disomogeneo di una lastra appiattita a mano avrebbe infatti finito per bloccare irrimediabilmente il tutto. Se la "leggenda" del legno usato per staccare le monete dai conii è nata dall'immagine di cui sopra, mi spiace ma si tratta di una interpretazione errata. Cari saluti, Teofrasto PS tieni inoltre presente che le "strisciate" si trovano su monete ottenute al torchio non ai rulli1 punto
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Come sempre @@giancarlone ha messo a disposizione di tutti dell' ottimo materiale.1 punto
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A parte gli scherzi io ti consiglio di non toccarla,rischieresti di fare più un danno che altro,per quanto riguarda la conservazione personalmente non andrei oltre il BB/BB+,anche se i 3 gigli sono ancora ben visibile io resto del parere che la moneta va giudicata nel complesso...1 punto
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Medaglia a Giuseppe Garibaldi coniata attorno al 1855 D/ Effigie a mezzo busto di Giuseppe Garibaldi in divisa volto verso sinistra - attorno la dicitura: GIUSEPPE GARIBALDI NATO A NIZZA 1807 ° - R/ Italia turrita seduta al centro in alto con bandiera – ai lati da sinistra: raffigurazione dello Stato Pontificio con donna implorante aiuto e lupa con i due gemelli - sulla destra: raffigurazione del Veneto con donna protesa, accovacciato il leone alato di San Marco - attorno nella parte superiore la dicitura: ITALIA UNA E VITTORIO EMANUELE - all'esergo lo stabilimento DRENTWETT di Augsburg. Stagno (ancora tracce di argentatura): 18,01 g, 37,5 mm. Questa medaglia dedicata a Garibaldi non ha nulla a che vedere con Pavia ma l’ho presentata perchè è stata chissà come abbinata a quella del post # 128 riprodotta sotto, ricavando le due medaglie delle schede http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME59Q/7 e http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME59Q/10 che sono quindi inesistenti. apollonia1 punto
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@@Fla34 .... perdona la mia franchezza....quale curatore della sezione... vedo che posti abbastanza frequentemente , e la cosa per noi appassionati , fa molto piacere.... ma noto anche che non metti mai ... un misero "per favore " e nemmeno un miserissimo Grazie quando hai ottenuto la risposta che sarebbe la minima gratificazione che puo' ripagare l'impegno che viene a te riservato... pensaci.... Profausto1 punto
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Ciao sandokan La tua domanda è più che giustificata. Ho postato questa ‘stella’ della S(ocietà) O(peraia) di Sedico (n. inv. 07787 del catalogo Pitotto) ricordando quella a dodici punte sullo stemma di Valle Lomellina di un post precedente. In effetti essa fa parte del materiale molto eterogeneo delle SOMS (MS sta per mutuo soccorso) che è raccolto nelle Cards in tre parti della tematica “Le monete bolsceviche: esempi di paramoneta nelle SOMS e nelle COOP” che puoi scaricare da qui assieme alla presentazione. http://xoomer.virgilio.it/paolopitotto/bolsceviche/ Discorso analogo per la medaglietta. Scrive Pitotto nella suddetta presentazione: In alcuni casi, i gettoni sono stati utilizzati come medaglie, saldando un occhiello di appensione sulla parte superiore (cfr. i gettoni in argento della Società di Mutuo Soccorso di Arona, inv. n. 02931), mentre in altri casi delle medaglie sono state utilizzate come gettoni, basandosi sul valore intrinseco del metallo in esse contenuto e grazie al quale venivano accettati come moneta divisionale soprattutto nelle osterie. Cordialmente, apollonia1 punto
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Si, come hai gia' detto sono "veneziane" e sono "genuine", la seconda mi sembra conservata meglio Bezzo da 6 bagattini detto Bezzone Legge del 20 Aprile 1619 D/ R.C.L.A Beata vergine con bambino in braccio R/ SAN MARC VEN - Busto di S, Marco nimbato e benedicente all'esergo il numerale >6 Stelle ai lato del numero.1 punto
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Molto bene Fofo leggi i primi commenti nella discussione ad hoc, l'autore del MIR Milano Toffanin che conduceva e quattro grandi collezioni da vedere per tutti.....ti assicuro che questo che hanno fatto i soli collezionisti privati, e sottilineo privati, ha dell'incredibile.....1 punto
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La tiratura 287.675 la rarità R per il Pucci. Complimenti anche per questa monetona. Saluti Marfir1 punto
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Se i fondi sono lucenti allora supererebbe anche lo spl, in caso contrario siamo intorno allo spl, non di più. Fatti inviare foto scattate alla luce del sole, sarebbe preferibile capire meglio le motivazioni che hanno spinto il venditore a dichiararla q.FDC. Ciao1 punto
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A me interessa invece quanto c'è in copertina e l'articolo del nostro Parpajola, Tiziano Caronni, sulla parpagliola milanese, Un articolo da cui esce una nuova e innovativa classificazione di questa moneta usata dal popolo, ricordata nei Promessi Sposi, moneta sempre uguale, ma nel contempo sempre diversa, che passa nel tempo da Filippo II a Filippo III a Filippo IV: Moneta che è stata anche lei protagonista ieri sera nella chiacchierata sulla monetazione spagnola avvenuta a Milano al CCNM, con la visione di molti pezzi che vedrete anche sull'articolo. L'interesse per questa moneta è stato enorme anche sullo stesso forum, nella sezione monete moderne è a oggi la discussione con più interventi, quindi un'altra puntata affascinante su una moneta povera, usata da tutti che diventa finalmente protagonista e conquista il suo giusto palcoscenico nell'ambito della numismatica italiana....1 punto
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Flavio Ghigi (1631-1693, cardinale dal 1664), nipote di Fabio Ghigi (1599-1655, Papa Alessandro VII 1655-1667, che era figlio di .... Paolo Ghigi).1 punto
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Non so che fine abbia fatto questo unicum. Spero solo che sia ancora in qualche collezione privata italiana. Allego il mio articolo su questo esemplare, apparso sul numero 37 di Monete Antiche, scritto quando la moneta non era ancora finita in asta e mi era stata segnalata con foto in forma anonima (e mi sono affrettato a scrivere l'articolo nel timore che di essa si perdesse traccia): MA 37 - Bellum Sociale.pdf Molto presto apparirà sulla rivista online OMNI in versione inglese e a colori, un poco più approfondito.1 punto
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lucarosina ti ringrazio molto del tuo consiglio, ne terrò sicuramente conto mettendola da parte. inoltre mi piacerebbe sapere se esiste un elenco aggiornato delle monete da tenere sotto osservazione, e se esistono già dei codici con firma draghi che bisognerebbe conservare. nei prossimi giorni preparerò un altro elenco di banconote che avevo tenuto da parte e spero che tu possa ancora dargli un'occhiata. nel frattempo faccio i miei più sentiti ringraziamenti e cordiali saluti. pela1 punto
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Bisogna sempre ringraziare le persone che non solo sono appassionate di numismatica, ma la studia è la divulgano, anche con molte difficoltà, infatti ai tempi d'oggi credo sia molto difficoltoso poter fare delle pubblicazioni così di nicchia e sopratutto di monetazione della Sardegna, che non ha sicuramente lo stesso risalto di altre in Italia, quindi bisogna ringraziare chi con il propio lavoro e mille sforzi riesce a divulgare la numismatica....................1 punto
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Foto scattata settimana scorsa a Roma Inviato da Iphone1 punto
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Mi sa spaventa terribilmente che quello possa insegnare Sent from my GT-I9105P using Lamoneta.it Forum mobile app1 punto
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Buongiorno @@Trishekel Io sarei interessato al volume qui presentato, è sempre un piacere poter leggere dei libri che trattano di numismatica Sarda, qualsiasi periodo si tratti da quello Punico in poi, poi dall'indice ho visto la partecipazione dei più esimi esponenti della numismatica Sarda. Ti chiedo quindi come posso fare per poter avere il volume, e ti ringrazio fin da ora per la tua disponibilità.1 punto
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Che bellissimi interventi!!! :clapping: Era ora di vedere un thread che cominciasse a comparare in modo sistematico i tanti esemplari di una delle tipologie più diffuse nel periodo spagnolo! Sulle palline degli stemmi borbonici nelle piastre di Ferdinando II direi che ne abbiamo già un buon repertorio, non so voi, ma sinceramente non ne sento la mancanza. Caro Dareios, il tuo esemplare tipicamente tosato è un vero campionario di osservazioni. Non merita affatto le considerazioni scontate della capretta sottoscritta, ma di qualcuno più navigato. Mi limito ad osservare, come hai fatto poc'anzi, che curiosi strafalcioni nelle figurazioni dello stemma in questo periodo erano normali persino sulla monetazione aurea. Mi è capitato di vedere ducati d'oro di Filippo IV con la croce di Gerusalemme ancora "incellophanata", ossia lavorata come un semplice rettangolo allungato. Ho osservato pure un ducato con 2 corone sovrapposte, certo per ribattitura, ma davvero madornale! Insomma: sulla monetazione vicereale non si finisce mai di vederne "di ogni", come diceva qualcuno tempo fa... In questo quadro l'individuazione di falsi d'epoca credo sia impresa davvero ardua per i nostri giorni, e non dev'essere stata facile nemmeno per i contemporanei. Il ricorso massiccio a segni di zecca identificativi denuncia proprio questa difficoltà di stabilire l'autenticità dei pezzi... E che dire del magnifico parallelo di Eracle? Dico solo che l'unica monetazione coeva che mi fa pentire di collezionare le napoletane è proprio quella dei Gonzaga. Ogni volta che ne vedo è un tuffo al cuore... :wub:1 punto
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